Giro d’Italia, da Bernal a Ulissi i numeri da imparare

07.05.2021
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La 104ª edizione del Giro d’Italia che scatterà domani a Torino è all’insegna dell’incertezza, ma è un’incertezza di alta qualità: manca il dominatore assoluto, manca anche il velocista capace di chiudere la porta in ogni volata, ma questo rende la corsa rosa ancora più bella, con molti motivi d’interesse.

Il dorsale numero 1 dei 184 a disposizione è stato assegnato dagli organizzatori a Egan Bernal, capitano di quella Ineos Grenadiers vincitrice lo scorso anno con Tao Geoghegan Hart. Il colombiano, partito forte in stagione (straordinarie le sue azioni durante la Strade Bianche a dimostrazione di un talento nella guida maturato nella Mtb) si è poi un po’ nascosto, ma punta senza mezzi termini alla rosa finale, complice una squadra ben attrezzata.

Bernal Torino 2021
Egan Bernal al via con tante ambizioni e segnali migliori di quelli forniti al Tour 2020
Bernal Torino 2021
Egan Bernal al via con tante ambizioni e segnali migliori di quelli forniti al Tour 2020

Ganna e Moscon, coppia d’attacco

L’obiettivo è partire forte e magari avere subito il simbolo del primato in casa, attraverso l’attesissimo Filippo Ganna (numero 3), al quale i tifosi guardano con tanto entusiasmo pensando al Giro ma soprattutto alla futura avventura olimpica in Giappone. Attenzione poi a Gianni Moscon (5), che dopo le mirabilie mostrate al Tour of the Alps vuole far vedere che non erano state episodiche, anche lui d’altronde ha pensieri a cinque cerchi…

Il principale avversario di Bernal? Probabilmente viene sempre dal Tour of the Alps, è quel Simon Yates (Bikeexchange, numero 181) tante volte protagonista nei grandi giri, ma che non è riuscito ancora a mettere in fila tre settimane perfette. Sarà l’occasione giusta?

Evenepoel Torino 2021
Esordio per Remco Evenepoel, che riparte dopo la caduta del 2020 pensando a Tokyo
Evenepoel Torino 2021
Esordio per Remco Evenepoel, che riparte dopo la caduta del 2020 pensando a Tokyo

Altre squadre si distinguono per aver scelto schemi a più punte, per usare un gergo calcistico: la Deceuninck Quick Step presenta un Joao Almeida (92) 4° lo scorso anno, ma che sembra notevolmente cresciuto e alla sua ombra torna in gara Remco Evenepoel (91, scelta numerica che lo indica come capitano?), alla sua prima uscita dopo lo spaventoso incidente del Lombardia 2020. Vederlo al via è già una gioia per ogni appassionato, difficile chiedergli subito qualcosa, il suo talento è però capace di tutto. Con loro poi c’è un certo Fausto Masnada (97), uscito a palla dal Romandia chiuso al 3° posto e che potrebbe anche essere più di un luogotenente.

Attenti agli spagnoli…

Doppio capitano anche per il Team DSM, con Jai Hindley (191) che vuole cancellare il ricordo della maglia rosa svanita nello scorso ottobre all’ultima tappa e con lui l’esperto Romain Bardet (193), il francese già sul podio del Tour che vuole rilanciarsi. La foto in apertura ritrae proprio lui, che dopo 8 Tour debutterà in Italia. Due spagnoli pronti a tutto alla Bahrain Victorious, Mike Landa (51) e Pello Bilbao (53), se riusciranno a coesistere potrebbero anche far saltare il banco nelle grandi tappe alpine, ma se parliamo di Spagna un occhio di riguardo lo merita Marc Soler (171), i cui risultati al Romandia hanno spinto la Movistar ad affidargli la guida indiscussa della squadra, cosa inconsueta nella storia nel team iberico.

Hindley Giro 2020
Per Jai Hindley l’obiettivo è cancellare la beffa del 2020, facendo leva sull’esperienza
Hindley Giro 2020
Per Jai Hindley l’obiettivo è cancellare la beffa del 2020, facendo leva sull’esperienza

Uno spazio a parte merita la Trek Segafredo: la scelta di Vincenzo Nibali (211, nella foto d’apertura con Ciccone) di schierarsi al via del Giro d’Italia ha entusiasmato i tifosi e costituisce già un record, visto quanto è recente la sua frattura al polso. Il messinese afferma di voler vedere come andrà la prima settimana per capire che ruolo svolgere, la sua presenza è già però un appoggio importante per Giulio Ciccone (213), che con lui e Mollema (216) può legittimamente aspirare a un posto importante in classifica.

Velocisti: qual è il miglior treno?

Capitolo velocisti: manca il Bennett ammazzasette, quindi c’è grande curiosità per capire chi sarà il più forte e soprattutto chi avrà il treno più forte: il tre volte iridato Peter Sagan (71) oppure Elia Viviani (81), finalmente con tutti i “vagoni” al loro posto? L’olandese Dylan Groenewegen (156) oppure il plurivincitore Caleb Ewan (161)? E perché non Giacomo Nizzolo (201) alla ricerca del primo successo al Giro oppure il belga Tim Merlier con ben 3 vittorie nelle prove di contorno della Campagna del Nord?

Come si vede, di carne al fuoco ce n’é tanta. Domani si comincia e arriveranno le prime risposte, le prime righe di un libro tutto da scrivere ma che si leggerà tutto d’un fiato.