I cerchi hookless sono sicuri quando si rispettano le regole

22.03.2024
4 min
Salva

Dopo aver ascoltato Jeff Schneider di Cadex, aggiungiamo due voci al capitolo e alla tecnologia hookless, sempre nell’ottica di fornire quante più informazioni possibili.

Vogliamo andare oltre “il caso De Gendt” e a quelle che sono le dichiarazioni ufficiali delle aziende, cercando di entrare nel dettaglio tecnico della soluzione hookless. Ha risposto alle nostre domande Salvatore Miceli di BeltramiTSA, distributore ufficiale di Sram e Zipp per l’Italia (all’interno dell’azienda è situato anche il primo Sram Tech Center). Inoltre è intervenuto Tommaso Capella, che ricopre il ruolo di Product Specialist di Vittoria.

De Gendt dopo la caduta al UAE Tour
De Gendt dopo la caduta al UAE Tour
In cosa consiste la tecnologia hookless?

Il cerchio non ha gli uncini, ovvero è hook-less, pertanto si riesce a costruire una ruota nettamente più leggera.

Quindi a parità di altezze e categoria, un cerchio con hookless technology è più leggero?

Tendenzialmente sì, proprio per la mancanza degli uncini.

Hookless per le ruote da strada e per il settore offroad. Ci sono delle differenze?

La tecnologia costruttiva è la medesima. Ovviamente c’è da considerare una differente struttura del cerchio e larghezza diversa del canale: più ampio in ambito off-road, per l’inserimento della gomma.

Perdita di pressione a Mallorca, la Baril ha proseguito e la gomma ha stallonato
Perdita di pressione a Mallorca, la Baril ha proseguito e la gomma ha stallonato
Cerchi hookless vs hook, mini hook tubeless, cosa cambia realmente?

Cambiano pesi, larghezze minime consentite e soprattutto le pressioni massime consentite. Cambia praticamente tutto. La nuova tecnologia dei mini hook potrebbe essere un buon compromesso tra la soluzione hookless e tubeless, ma costruttivamente non è semplice da realizzare. Non semplice significa che è più difficile da controllare in fase di produzione.

La parete hookless dove appoggia il tallone dello pneumatico è da considerare più debole rispetto ad una con l’hook?

Assolutamente no. Qui entra in gioco il rispetto delle pressioni massime consentite, fondamentali onde evitare stallonamenti dello pneumatico.

Ci sono delle regole e dei canoni da rispettare per sfruttare a pieno le potenzialità della tecnologia hookless?

Certamente, una su tutte la scelta corretta delle gomme, prendendo in esame la larghezza minima e la pressione massima consentita. I due fattori sono funzionali ad ottimizzare la performance e alla sicurezza.

La pressione massima consentita è indicata sul cerchio ed è un riferimento importante da considerare
La pressione massima consentita è indicata sul cerchio ed è un riferimento importante da considerare
Gli inserti da posizionare tra il cerchio e lo pneumatico offrono dei vantaggi e sono in grado di dare maggiore consistenza e sostanza?

Per quanto concerne l’ambito strada, quella degli inserti è una soluzione ed un’opzione che necessita ancora evoluzione e di conseguenza di dati da analizzare. Ad oggi l’impiego degli inserti è maggiormente legato al mondo gravel e mtb, quindi non è da escludere che verrà mutuato in futuro anche per le bici da strada, come avvenuto per molte altre cose.

Vedremo in futuro se cambierà il modo di “trattare” il carbonio in ambito ruote
Vedremo in futuro se cambierà il modo di “trattare” il carbonio in ambito ruote

L’inserto a favore della sicurezza

«L’utilizzo dell’Air Liner Road è sempre consigliabile – commenta invece Tommasi Capella nel suo intervento – in quanto è dimostrato che non influisce sull’efficienza del rotolamento. L’inserto interviene in caso di una perdita di pressione. La schiuma di cui è composto si comprime sotto pressione, quasi a scomparire nella gola del cerchio quando lo pneumatico è gonfio.

«Appena la pressione scende, l’inserto si ri-estende alle dimensioni originali, fornendo un supporto aggiuntivo tra gomma e cerchio. Focalizzandoci per un attimo sul caso De Gendt, questo non è stato possibile perché l’impatto che ha subito è stato talmente forte da spezzare il cerchio e tagliare l’inserto».

L’inserto è utilizzato da molti, non solo da chi ha le ruote hookless
L’inserto è utilizzato da molti, non solo da chi ha le ruote hookless

Le regole vanno rispettate

«Premetto che non consideriamo pericoloso l’utilizzo di cerchi hookless – prosegue Tommaso Capella – a patto di rispettare i limiti di pressione del caso. L’utilizzo dell’Air Liner Road, quindi l’inserto specifico per le ruote ed i tubeless da strada, offre senza dubbio un maggior livello di sicurezza. In caso di perdita di pressione, l’inserto da supporto ed evita il contatto del cerchio con il suolo, evitando così che si perda il controllo della bici».

Vittoria e Tour of the Alps ancora insieme

19.03.2024
3 min
Salva

Il Tour of the Alps rappresenta sicuramente un’eccellenza nel panorama delle corse professionistiche. Stiamo parlando di una gara che, pur non facendo parte del WoldTour, non ha nulla da invidiare alle corse che fanno parte del principale circuito mondiale. Tra i tanti suoi punti di forza, il Tour of the Alps può sicuramente annoverare l’assistenza tecnica neutrale in gara che per il quinto anno di fila sarà affidata a Vittoria Servizio Corse (foto Jaroslav Svoboda in apertura). Era infatti il 2019 quando il Tour of the Alps e Vittoria decisero di dare vita alla loro partnership tecnica. Un legame che, in vista dell’edizione 2024, si rinnova. Il marchio bergamasco sarà infatti ancora una volta Official Supplier della gara organizzata dal GS Alto Garda.

Vittoria sarà al seguito del Tour of the Alps per il quinto anno consecutivo (foto Daniele Molineris)
Vittoria sarà al seguito del Tour of the Alps per il quinto anno consecutivo (foto Daniele Molineris)

Alla guida Fidanza

Al Tour of the Alps 2024, il Servizio Corse di Vittoria sarà in carovana con 3 auto e 1 motocicletta, tutte equipaggiate con biciclette e ruote montate con pneumatici Vittoria Corsa PRO. A guidare il team Vittoria ci sarà ancora una volta Giovanni Fidanza.

«Siamo pronti per affrontare una nuova edizione del Tour of the Alps – ha dichiarato lo stesso Fidanza – Il Servizio Corse di Vittoria è pronto per qualsiasi tipo di intervento. Come sempre il nostro supporto comprende l’assistenza in gara, ma siamo a disposizione di atleti e squadre per risolvere qualsiasi problema che possa verificarsi prima e dopo le tappe. Ci vediamo presto sulle strade del Tour of the Alps».

Al Tour of the Alps vedremo i mezzi Servizio Corse Vittoria (foto Daniele Molineris)
Al Tour of the Alps vedremo i mezzi Servizio Corse Vittoria (foto Daniele Molineris)

Parola ai protagonisti

Stijn Vriends, Chairman & CEO di Vittoria, ha così commentato la rinnovata collaborazione fra la sua azienda e il Tour of the Alps: «Siamo entusiasti di proseguire la nostra partnership con il Tour of the Alps, una gara a tappe unica nel suo genere dove la passione per il ciclismo supera i confini. Per la quinta edizione consecutiva supporteremo questo importante evento sportivo sia come partner che come fornitori di assistenza neutrale in corsa. Non vediamo l’ora di dare il nostro contributo a un’altra edizione di successo».

Alle parole di Stijn Vriends hanno fatto eco quelle di Giacomo Santini, Presidente del GS Alto Garda: «Vittoria è ormai parte della famiglia del Tour of the Alps. Siamo grati a questa azienda che ha creduto nel 2019 nella crescita e nelle potenzialità del nostro evento, condividendone mission e valori. Inoltre, il Servizio Corse è garanzia di eccellenza e affidabilità: per il nostro evento, che investe tanto sulla sicurezza in gara, si tratta di un partner di immensa importanza».

La partnership con il Tour of the Alps punta a rafforzare ulteriormente la presenza di Vittoria sulla scena ciclistica internazionale del ciclismo. L’azienda italiana è infatti a fianco anche della UEC (Unione Europea del Ciclismo) e della Coppa del Mondo di Mountain Bike, oltre a supportare ben cinque formazioni di categoria World Tour.

Appuntamento fissato con il Tour of the Alps dal 15 al 19 aprile sulle strade del Tirolo, dell’Alto Adige e del Trentino, il tutto sotto la regia organizzativa del GS Alto Garda.

Vittoria

Vittoria RideArmor, il tubeless da strada che resiste a tutto

02.03.2024
3 min
Salva

Vittoria RideArmor è il nuovo pneumatico dell’azienda bergamasca. E’ pensato, sviluppato e costruito per essere longevo, resistente e per garantire un grip ottimale anche nelle condizioni più difficili.

Il nuovo RideArmor è disponibile in un’unica soluzione, perfettamente compatibile tubeless, tubeless ready, con camera d’aria e anche hookless (a partire dalla sezione da 28 millimetri).

Il nuovo RideArmor si presenta così (foto Vittoria)
Il nuovo RideArmor si presenta così (foto Vittoria)

Vittoria RideArmor, il tuttofare

Dal punto di vista dell’utilizzo è un vero e proprio pneumatico all-round. E’ rinforzato, ma è anche disponibile con larghezze che arrivano fino a 38 millimetri (26, 28 e 30, 32 e 34, 36 e 38), del tutto configurabile e sfruttabile anche da chi approccia strade bianche e tratti di gravel leggero percorribili con la bici da strada. Per quanto concerne il posizionamento nel mercato, RideArmor è al pari del Continental Gatorskin.

Come è fatto

Ha una carcassa in multistrato in nylon da 100 TPI (fili per pollice quadrato). Gli strati totali sono sei, con quello centrale, che abbraccia i cerchietti di tallonamento. Questa soluzione, oltre ad aumentare la protezione in un punto delicato, compatta l’intera struttura dello pneumatico. Sempre in questa sezione, c’è un ulteriore rinforzo che protegge la gomma dalla pareti del cerchio, soluzione particolarmente utile in caso di perdita di pressione; il cerchio non taglia il bordo del tubeless. I cerchietti sono in Aramide. I lati hanno una caratteristica colorazione rossa e una sorta di intreccio a vista del tessuto ArmorSkin, efficiente contro le abrasioni e danni provocati da oggetti esterni.

La mescola è un blend di Graphene e Silica, l’ultima evoluzione presente anche su Corsa Pro e N.EXT, particolarmente longeva. Il battistrada ha delle scanalature laterali allungate, con un design proprio e direzionale (non è differenziato tra anteriore e posteriore). Vittoria RideArmor è uno pneumatico pieghevole.

Ha un valore alla bilancia compreso tra i 355 e 475 grammi (sono 375 per la larghezza da 28 millimetri). Interessante il prezzo di listino di 59,95 euro. Anche RideArmor è perfettamente compatibile con l’inserto road Vittoria AirLiner.

Vittoria

Corsa PRO Speed, pura velocità per sfidare il tempo

09.02.2024
3 min
Salva

Pura velocità al servizio dell’atleta che ha come unico avversario il cronometro. Vittoria presenta Corsa PRO Speed, lo pneumatico progettato specificamente per le prove a cronometro e triathlon. Il risultato di ricerca e sviluppo avvenuto in tre stagioni di analisi in gara ora è disponibile per tutti. Una garanzia di velocità, aderenza e controllo in curva che già ha dimostrato la sua eccellenza con le vittoria di Jonas Vingegaard nella cronometro della tappa numero 16 del Tour de France 2023.

Già vincente

La realizzazione di questo modello deriva da studi approfonditi sul campo. I progettisti Vittoria hanno infatti collaborato con atleti e squadre per creare il miglior prodotto possibile in queste specialità. Tra i tester su Corsa PRO Speed che hanno raccolto fin da subito successi ci sono stati, come detto in apertura, Jonas Vingegaard, Wout van Aert con la vittoria del campionato nazionale a cronometro e Jos van Emden vincitore del campionato nazionale olandese sempre a crono.

«Lo pneumatico Corsa PRO Speed – ha affermato Vanessa ten Hoff, Chief Marketing & Innovation Officer di Vittoria – rappresenta una svolta nel mondo delle gare a cronometro. Comprendiamo le esigenze e le sfide affrontate dagli atleti in questo campo e abbiamo creato uno pneumatico che può davvero migliorare le loro prestazioni. Siamo orgogliosi di lanciare questo prodotto e crediamo che supererà le aspettative dei nostri clienti».

Carcassa in cotone Corespun 320 TPI, leggera e flessibile
Carcassa in cotone Corespun 320 TPI, leggera e flessibile

Ancora più veloce

L’aspetto esterno di questo Corsa PRO Speed nasconde agli occhi tutta la complessità e l’accuratezza ingegneristica che c’è dietro la sua costruzione. Come si può vedere nella sezione della foto precedente, lo pneumatico si presenta come un componente unico che combina la mescola Graphene + Silica, la carcassa in cotone ultra flessibile e un nuovo disegno del battistrada. Il tutto viene vulcanizzato elettricamente per ridurre al minimo la resistenza al rotolamento. Parlando infatti con i numeri alla mano, i test mostrano un miglioramento delle prestazioni di rotolamento del 5%, con un risparmio di peso del 2%.

Ovviamente anche il disegno del battistrada offre soluzioni tecniche studiate per le massime efficienza e stabilità. La distribuzione delle scanalature è stata ottimizzata rispetto a Corsa Speed, con un’area slick centrale più ampia e righe più vicine che garantiscono morbidezza e appoggio sicuro in curva. La carcassa in cotone Corespun 320 TPI, è notevolmente leggera e garantisce flessibilità, velocità e una migliore presa nei cambi di direzione. Il prezzo consultabile sul sito è di 94,95 euro. 

Vittoria

Vittoria, la scelta perfetta della Polti-Kometa

01.02.2024
3 min
Salva

Nei primi giorni del 2024 il Team Polti-Kometa ha reso noto i rinnovi delle singole partnership tecniche per la nuova stagione. Tra queste anche quella con Vittoria che anche quest’anno equipaggerà le Aurum in dotazione alla squadra della Fondazione Alberto Contador. In questo caso siamo di fronte ad una collaborazione tecnica davvero speciale, essendo arrivata al suo ottavo anno consecutivo. Sarà forse anche per questo che l’azienda di Brembate ha sentito la necessità di rimarcare il tutto con un proprio comunicato stampa. 

Vanessa ten Hoff, Chief Marketing & Innovation Officer di Vittoria, ha così commentato il rinnovo della collaborazione con la Fondazione Alberto Contador: «Siamo orgogliosi di continuare la nostra collaborazione di lunga durata con Polti-Kometa. In qualità di loro partner tecnici, li aiuteremo a ottenere le migliori prestazioni dagli pneumatici tubeless di Vittoria. Auguriamo a tutti i corridori un anno pieno di successi».

Vittoria continuerà ad affiancare i corridori del team di Basso e Contador
Vittoria continuerà ad affiancare i corridori del team di Basso e Contador

Il meglio di Vittoria

Per la stagione 2024 Vittoria metterà a disposizione della Polti-Kometa il meglio della propria produzione per quel che riguarda il settore strada. Stiamo parlando in particolare del Vittoria Corsa PRO, che rappresenta l’apice dell’evoluzione degli pneumatici da corsa per corridori WorldTour e Pro Tour. Questi pneumatici hanno ottenuto nel corso della stagione 2023 complessivamente 59 vittorie nei grandi Giri e 14 successi in gare di un giorno di grande prestigio. Il Vittoria Corsa PRO utilizza una carcassa in cotone morbida e flessibile, insieme a una mescola al grafene e silice ottimizzata per la più bassa resistenza al rotolamento possibile.

I ragazzi della Polti-Kometa potranno inoltre contare sul Corsa PRO Control nelle gare caratterizzate dalle condizioni meteo più estreme e con asfalto accidentato, tipico delle Classiche del Nord. Il Corsa PRO Speed sarà invece la scelta perfetta per le prove a cronometro

Vittoria ha pensato anche all’allenamento con il Corsa N.EXT tubeless-ready da 28 mm, caratterizzato da un’elevata aderenza in curva, da una bassa resistenza al rotolamento a da una struttura ultraresistente.

I copertoni utilizzati saranno quelli della gamma Corsa Pro
I copertoni utilizzati saranno quelli della gamma Corsa Pro

Chi meglio di Ivan Moya, Mechanic Manager del Team Polti-Kometa, può raccontarci cosa significa poter contare sull’affidabilità di un partner tecnico come Vittoria? Ecco le sue dichiarazioni in merito: «La nuova stagione prenderà il via sugli pneumatici tubeless di Vittoria. Correremo con larghezze di 28 mm e 30 mm per le gare su strada e 26 mm e 28 mm per le cronometro. Abbiamo molta fiducia in Vittoria. Le prestazioni dei loro prodotti sono eccezionali, sul bagnato sono i migliori pneumatici e forniscono molte garanzie. I corridori sono contenti e si sentono sicuri sapendo di utilizzare i migliori pneumatici sul mercato».

Nei giorni scorsi il Team Polti-Kometa ha ottenuto l’invito al prossimo Giro d’Italia. Il debutto nel nostro Paese avverrà però già a febbraio al Trofeo Laigueglia.

Vittoria

Vittoria Corsa PRO Gold, pneumatici d’oro per un anno da record

12.12.2023
3 min
Salva

Lo abbiamo visto per tutto l’anno sulle ruote dei campioni. Ha collezionato vittorie di spessore come Milano-Sanremo, Parigi-Roubaix, Giro d’Italia, Tour de France, La Vuelta e il Campionato del Mondo su strada. Per celebrare tutti questi successi Vittoria ha realizzato il nuovo Corsa PRO Gold in edizione limitata, impreziosito da fianchi dorati. Un oggetto da collezione che sarà disponibile soltanto in 2023 confezioni in tutto il mondo, ciascuna contenente due pneumatici Corsa PRO Gold.

Quello dei pro’

Presentato il 6 maggio di quest’anno, Corsa PRO è lo pneumatico in cotone più avanzato mai realizzato da Vittoria che offre prestazioni da gara senza precedenti, al servizio dei professionisti. Gli ingegneri dell’azienda bergamasca hanno raggiunto un risultato rivoluzionario integrando perfettamente il battistrada con la carcassa in cotone attraverso l’innovativo processo di vulcanizzazione elettrica. Il battistrada è ora completamente incorporato nella carcassa, creando uno pneumatico senza cuciture al 100%.

La carcassa in cotone Corsa PRO 320 TPI, ai vertici per qualità nel mercato, offre l’elasticità, la flessibilità e il comfort di cui hanno bisogno i ciclisti professionisti, ora integrati in una costruzione dello pneumatico ancora più flessibile, aerodinamica e affidabile. La mescola Graphene + Silica, la tecnologia di mescola più avanzata di Vittoria, migliora la velocità, la durata e l’aderenza dello pneumatico.

Edizione limitata

Semplicemente lo pneumatico più vincente del 2023. Dall’inizio della stagione, i Vittoria Corsa PRO hanno tagliato per primi il traguardo in 59 tappe e 14 gare di un giorno, ottenendo 8 vittorie in classifica generale. Le vittorie stellari di Mathieu Van der Poel alla Milano-Sanremo, alla Parigi-Roubaix e ai campionati del mondo di Glasgow. La storica tripletta del Team Jumbo-Visma nei grandi Giri con Primoz Roglic, Jonas Vingegaard e Sepp Kuss. Inutile dire che essendo al servizio dei professionisti i Corsa PRO hanno avuto un ruolo cruciale nei trionfi più memorabili dell’anno.

Questa versione in edizione limitata vuole celebrare un anno straordinario, costellato di vittorie. Corsa PRO Gold Limited Edition è disponibile in confezioni double-pack numerate, contenenti due pneumatici tubeless-ready con fianchi dorati e con numero seriale scritto a mano all’interno del copertoncino. Sono disponibili solo 2023 confezioni in tutto il mondo, il che lo rende un oggetto molto desiderato da chi ama il ciclismo.

Acquistabile sul sito di Vittoria, è disponibile solo in confezione doppia, in versione tubeless-ready misura 700x28c, compatibile con cerchi hookless e compatibile con camera d’aria, al prezzo di 299 euro.

Vittoria

In Thailandia il primo stabilimento a emissioni zero di Vittoria

14.10.2023
3 min
Salva

Lo scorso 3 ottobre Vittoria ha ufficialmente inaugurato in Thailandia il primo stabilimento al mondo di pneumatici in cotone ad emissioni zero. Si tratta del Vittoria Cotton Tyres Thailand, realizzato nel distretto industriale di Bangpoo, vicino all’attuale sede di Vittoria Tyres Thailand. Per l’azienda di Brembate è un traguardo importante, ma nello stesso tempo un punto di partenza per lo sviluppo di nuovi progetti. 

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del senior management di Vittoria Tyres Thailand, delle autorità locali, dei rappresentanti dell’industria tailandese e italiana, del Direttore Generale del Dipartimento per l’Europa Amb Asi Mamanee, del Vice Segretario Generale del Thailand Board of Investment (BOI) Wirat Tatsaringkansakul, dell’Ambasciatore italiano S.E. Paolo Dionisi, il viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini e il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

Ecco la sede Vittoria Cotton Tyres Thailand, lo stabilimento produce copertoni in cotone a emissioni zero
Ecco la sede Vittoria Cotton Tyres Thailand, lo stabilimento produce copertoni in cotone a emissioni zero

Qualche numero

Grazie all’inaugurazione del Vittoria Cotton Tyres Thailand, la superficie complessiva della sede produttiva di Vittoria in Thailandia passa dai precedenti 36.000 metri quadrati a 51.000. La nuova struttura, i cui lavori sono partiti a inizio 2022, si svilupperà su una superficie di 10.000 metri quadrati e darà lavoro a circa 200 persone, in spazi progettati per fornire un ambiente di lavoro moderno e confortevole. 

Questi sono i nuovi copertoni realizzati con materiale riciclato
Questi sono i nuovi copertoni realizzati con materiale riciclato

Emissioni zero

La nuova fabbrica ospita processi di vulcanizzazione elettrica e pannelli solari sul tetto dell’edificio. Si affida a energie rinnovabili, procedimenti che non impiegano carta, veicoli elettrici a guida automatizzata e crediti di carbonio: tutte pratiche che hanno consentito al nuovo stabilimento di ricevere la certificazione CarbonNeutral. Questa certificazione, assegnata da CarbonNeutral Climate Impact Partners, riconosce che Vittoria ha soddisfatto le disposizioni del Protocollo CarbonNeutral. Si tratta di uno standard open source e una guida per le aziende che riunisce i principali standard indipendenti per la contabilità dei gas serra, in una guida pratica rivolta alle aziende che vogliono impegnarsi a ridurre le emissioni di CO2.

Nuovi progetti

Il nuovo stabilimento sarà dedicato alla produzione di pneumatici per biciclette in cotone di alta qualità come il Vittoria Corsa PRO, lo pneumatico per bici da strada che quest’anno è stato compagno di viaggio del team Jumbo-Visma nei suoi trionfi al Giro, al Tour e alla Vuelta.

Come dicevamo però all’inizio, la nuova sede produttiva sarà anche il punto di partenza per lo sviluppo di nuovi progetti. Stiamo parlando del pneumatico più sostenibile mai realizzato da Vittoria che sarà lanciato nel segmento gravel nella primavera del 2024. Il nuovo pneumatico “green” sarà il primo pneumatico per bicicletta costruito con materiali rinnovabili e riciclati. Con questo progetto, Vittoria mira a rivoluzionare la produzione di pneumatici per biciclette facendo sempre meno affidamento su materiali di origine fossile e non rinnovabili.

Vittoria

Pellizzari e lo scontro con l’amico e rivale Del Toro

30.08.2023
6 min
Salva

Il Tour de l’Avenir ha riservato i fuochi d’artificio nella faticosa tappa finale, dove i ragazzi hanno dovuto scalare Col de la Madeleine e l’Iseran. Per poi scendere in picchiata fino a Ste-Foy-Tarentaise. Dove Giulio Pellizzari ha conquistato la tappa, regalando questa gioia alla nazionale di Amadori all’ultimo momento disponibile. Il giovane marchigiano si è anche preso il secondo posto in classifica generale.

«A questo Tour de l’Avenir – ci racconta da casa dove ora si gode un po’ di riposo – ci siamo divertiti e siamo andati forte. Divertiti 10, andati forte 9,5. Quando arrivi secondo e terzo (il riferimento è al compagno di nazionale Piganzoli, ndr) pensi sempre che avresti potuto vincere. Che si sarebbe potuto fare qualcosa in maniera differente, però “con i se e con i ma non si fa la storia”. 

La vittoria di Pellizzari all’ultima tappa gli ha permesso di salire sul podio finale dell’Avenir (foto Tour de l’Avenir)
La vittoria di Pellizzari all’ultima tappa gli ha permesso di salire sul podio finale dell’Avenir (foto Tour de l’Avenir)

La vittoria 

Pellizzari ha nella voce il timbro genuino di un ragazzo giovane che nel ciclismo vede tanta competizione, ma che prende nella maniera giusta, divertendosi. Quindi quando gli chiediamo se è contento per quanto fatto non può nasconderlo. 

«Certo che sono contento – esclama – vincere l’ultima tappa è stata una gioia immensa. Alla partenza ero quarto in classifica generale e sul traguardo mi sono ritrovato improvvisamente secondo. Durante la tappa non ci ho mai pensato concretamente, ero partito con l’intento di vincere e basta. Una volta rimasti io e Del Toro sono andato diretto sulla tappa, senza pensare ad altro. Vincere è stato veramente bello.

In contemporanea alla nazionale a Sestriere c’era in ritiro anche Del Toro, i tre amici ne hanno approfittato per salutarsi
In contemporanea alla nazionale a Sestriere c’era in ritiro anche Del Toro, i tre amici ne hanno approfittato per salutarsi
Cosa ne pensi di Del Toro?

Lui va molto forte, era in ritiro a Sestriere anche lui quando eravamo su con la nazionale. Lo conosco molto bene, siamo amici, corriamo contro da quando eravamo juniores. E’ del mio stesso anno, 2003, ci siamo sempre visti e scontrati. A inizio agosto la nazionale è scesa dal ritiro, mentre Piganzoli ed io siamo rimasti su. Una sera abbiamo invitato Del Toro a mangiare una pizza, pensate che gli abbiamo anche offerto il gelato, e lui ha avuto anche il coraggio di batterci (dice scoppiando in una risata fragorosa, ndr)!

E’ cambiato il palcoscenico ma non i protagonisti, da junior chi vinceva?

Io avevo qualcosina in più, ora direi quasi che è il contrario. Lui era più bravo in discesa, anche se devo dire che quando ci siamo buttati a testa bassa per le curve dell’Iseran sono riuscito a stargli dietro. Questo grazie anche a tutte le discese fatte in ritiro alla ruota di Busatto. Che poi, gli stavamo a ruota per poco, alla fine ci dava sempre un paio di minuti!

Appena Del Toro ha attaccato Pellizzari si è fiondato a ruota, per non perdere neanche un metro (foto Tour de l’Avenir)
Appena Del Toro ha attaccato Pellizzari si è fiondato a ruota, per non perdere neanche un metro (foto Tour de l’Avenir)
Alla prima esperienza all’Avenir ti aspettavi di fare così bene?

Non mi aspettavo così tanto bene. Con Piganzoli siamo stati insieme 24 giorni al Sestriere e abbiamo parlato tanto. Lui sapeva di andare forte, dai dati si vedeva, io, invece, non mi sentivo al top. Poi però in corsa, da quando sono iniziate le montagne, miglioravo giorno dopo giorno. Mentre gli altri calavano di prestazione, infatti Riccitello ha pagato più di 2 minuti nell’ultima frazione. Mi sarei aspettato una top 5, e invece eccomi qui, secondo. 

Era la prima corsa a tappe che correvi con l’obiettivo di essere tra i primi, visto il Giro Next Gen saltato per febbre.

Dopo che il Giro è sfumato ho messo tutto verso questo traguardo. I primi giorni dell’Avenir avevo qualche timore, non sapevo che aspettarmi, non avevo mai fatto otto giorni di gara sempre a tutta. Il Giro sarebbe stato un bel modo di testarsi per capire anche come gestirmi. Nelle altre gare a tappe con i pro’ mi concetravo su una prova, mente nelle altre stavo più tranquillo, anche di testa. 

In Francia la gara è stata intensa fin da subito?

Sì. Cadute, volate, stress in gruppo. Basti pensare che Staune Mittet è caduto nella prima tappa ed è andato a casa. Altri sono andati a terra, mentre io sono rimasto in piedi. Una volta passati quei momenti mi sono sentito più tranquillo. Quando la strada sale per uno scalatore diventa tutto più “semplice”. 

Dopo il traguardo i festeggiamenti: per Del Toro la classifica generale, a Pellizzari la tappa (foto Tour de l’Avenir)
Giulio Pellizzari, Isaac Del Toro, Tour de l’Avenir, vittoria, Italia (foto Tour de l’Avenir)
Hai qualche punto della corsa dove avresti preferito fare meglio?

Nella quinta tappa, dove ho pagato 40 secondi dai primi, quella vinta dallo spagnolo Romeo. La notte prima non avevo dormito bene, faceva un gran caldo e non avevamo l’aria condizionata. Ho sudato molto e non ho praticamente chiuso occhio. L’ho pagata una volta in corsa. 

Con quei 40 secondi in meno sarebbe stata un’altra storia?

Non possiamo saperlo, magari avremmo potuto attaccare in maniera differente la maglia. In quel momento il leader era Riccitello, con lui avremmo agito alla stessa maniera. Però Del Toro sarebbe stato più sotto pressione, perché al posto che essere a 2 minuti sarei stato più vicino in classifica. Gli avremmo potuto mettere un po’ di pressione in più. 

Pellizzari, a sinistra e Piganzoli, a destra, hanno condiviso tanti momenti nell’ultimo periodo, qui in ritiro a Sestriere con la nazionale
Pellizzari, a sinistra e Piganzoli, a destra, hanno condiviso tanti momenti nell’ultimo periodo, qui in ritiro a Sestriere con la nazionale
Con Piganzoli come ti sei trovato?

Benissimo. E’ stato davvero un grande compagno ed un appoggio super. Questa volta in camera ci hanno separato – dice con una risata – però in corsa eravamo sempre insieme. Mi ha guidato praticamente passo per passo, fin dalle prime tappe. Lui in gruppo si muove davvero molto bene, si vede che ha più esperienza. 

Nell’ultima tappa come avete deciso la tattica in gara?

L’obiettivo era vincere la tappa. Abbiamo fatto un bel gioco di squadra, appena Del Toro ha attaccato io gli sono andato dietro, più per istinto che per tattica. Ho pensato: «se questo va via non lo prendiamo più». Così Piganzoli è rimasto a ruota di Riccitello che non ci ha seguito, perché non ne aveva. Infatti “Piga” sull’ultima salita lo ha attaccato e lasciato lì. Come detto non pensavo alla classifica, anche se scoprire di essere salito sul podio è stato davvero fantastico. 

I sopralluoghi delle tappe sono stati fondamentali per capire e interpretare il percorso al meglio
I sopralluoghi delle tappe sono stati fondamentali per capire e interpretare il percorso al meglio
Avete festeggiato?

Sul pulmino nel viaggio di ritorno verso Montichiari. Il massaggiatore non so come ci abbia sopportato (dice ancora ridendo, ndr). Una volta arrivati al velodromo ho preso la macchina e a casa ci sono arrivato alle 4 di notte. 

Allora il prossimo anno torni per prenderti la rivincita su Del Toro?

Magari lui il prossimo anno non ci sarà nemmeno. Però l’Avenir è bello e stimolante e la voglia di provarci c’è. 

Ora che calendario farai?

Vado in Francia, a Plouay per correre l’ultima gara dell’anno con gli under 23. Poi gran parte del calendario italiano con i professionisti. Il bello inizia ora, la stagione non è finita!

Ursus e Vittoria: test congiunti con l’obiettivo qualità

01.08.2023
2 min
Salva

Ursus e Vittoria: un’attenta collaborazione tecnica tutta italiana con l’obiettivo di migliorare i reciproci prodotti a beneficio di tanti, tantissimi appassionati ciclisti. Non a caso, appena qualche giorno fa un team tecnico di Ursus spa ha viaggiato in direzione Brembate (Bergamo), presso il quartier generale di Vittoria Group, per condurre alcuni importanti test di resistenza al rotolamento (“rolling resistance”) in collaborazione appunto con Vittoria.

«Il nostro impegno costante per l’innovazione e per il raggiungimento dell’eccellenza – hanno dichiarato i tecnici Ursus – ci porta costantemente a ricercare nuovi metodi e rinnovati contesti per migliorare le prestazioni delle nostre ruote. Durante questi specifici test, i nostri tecnici hanno lavorato a stretto contatto con il team di Vittoria, mettendo alla prova diverse combinazioni di pneumatici e di ruote. Queste differenti procedure ci hanno permesso di raccogliere dati incredibilmente preziosi per analizzare le performance dei nostri prodotti con l’obiettivo di ottimizzarne il futuro livello di efficienza e di prestazione. Ed i risultati di questi test sono stati più che positivi, confermando quello che ci aspettavamo: ovvero che la sinergia tra le due realtà ha innescato una combinazione vincente destinata ad un miglioramento e ad uno sviluppo continuo».

Ursus e Vittoria hanno collaborato insieme facendo numerosi test su prodotti e materiali
Ursus e Vittoria hanno collaborato insieme facendo numerosi test su prodotti e materiali

Il cliente al centro

Ursus Spa è una azienda tutta italiana, con sede a Rosà (Vicenza), specializzata da oltre cinquant’anni nel settore delle lavorazioni meccaniche. Alle porte degli anni 2000, il business dell’azienda si è allargato anche al mondo delle biciclette, sia da corsa che Mtb, e questo grazie ad uno specifico “focus” nella produzione di ruote di alta gamma. Un esperimento fruttuoso, quest’ultimo, estremamente efficace che nell’ultimo decennio ha permesso all’azienda di addentrarsi nel mondo del ciclismo professionistico facendo leva su un prodotto in continua evoluzione con un punto di qualità sempre elevatissimo.

Mirko Ferronato, CEO Ursus Spa
Mirko Ferronato, CEO Ursus Spa

Un vero e proprio partner da sempre orientato al cliente. Un produttore che punta costantemente sull’elevata qualità, aperto all’innovazione ed alla continua ricerca dell’eccellenza… Questa è Ursus, una realtà che fa della “customer satisfaction” un elemento imprescindibile della propria quotidiana attività.

Ursus