UDOG Sempre, la calzatura di media gamma con qualcosa in più

08.10.2025
5 min
Salva

Con il modello Sempre, UDOG eleva in modo notevole le prestazioni di una calzatura inserita nella gamma media. Comfort e performance, finiture curate e anche un giusto prezzo.

Alla base di tutto c’è una calzata generosa, come vuole il DNA UDOG, ma anche una calzatura sviluppata da chi pedala per passione e molti dettagli lo dimostrano. Abbiamo provato questa nuova scarpa, ecco le nostre considerazioni.

UDOG Sempre, eleganti e raffinate nel design
UDOG Sempre, eleganti e raffinate nel design

Il rotore singolo posizionato nel punto giusto

Il rotore è uno solo, è sviluppato da UDOG ed è posizionato sul lato esterno della scarpa. Agisce su un cavo che si snoda lungo tutto il dorso del piede ed aziona i due passanti (Wrap System) che di fatto obbligano la tomaia ad avvolgere il piede. Si genera così un’azione combinata, ovvero la fasciatura del piede ben distribuita su una superficie ampia della tomaia, la regolazione automatica del volume interno alla scarpa, ai lati e sopra.

Il cavo ed il rotore, il sistema Wrap System, non esprimono l’azione di chiusura lungo una sola sezione e fascia, a tutto vantaggio della distribuzione delle pressioni generate dalla chiusura. Al tempo stesso il comfort non è sacrificato ed il fit risulta di altissimo livello, il piede è ben contenuto e non è compresso. Il solo aspetto che merita un breve periodo di presa di confidenza è legato alla “corona” della calzatura, ovvero quella sezione che gira attorno all’articolazione della caviglia. Buona parte della forza generata dal sistema di chiusura scarica in quel punto la sua forza, ma senza dare fastidio e bloccare l’articolazione stessa.

Calzata generosa, le dita sono libere

La calzata, soprattutto nella parte mediana e quella dell’avampiede è davvero abbondante, un dettaglio a nostro parere molto vantaggioso per tutte le categorie di utilizzatori. Significa avere le dita sempre libere, per nulla compresse e schiacciate uno al di sopra dell’altro, talvolta capita per il mignolo che si sovrappone al quarto dito. Ne beneficiano il comfort complessivo, la gestione della temperatura interna alla calzatura e del piede stesso. Si ha così la possibilità di indossare calze di differente tipologie, più sottili o con uno spessore maggiore.

Il fattore è vantaggioso anche in termini di performance percepita (a nostro parere anche quella reale), soprattutto nel medio, lungo e lunghissimo periodo. Dopo tante ore di sella, magari trascorse con temperature medio/alte, situazione in cui il piede tende a spanciare un po’ e dilatarsi verso i lati, non si verifica nessuna compressione. La qualità complessiva della pedalata e dell’esperienza in bici si alza, il male ai piedi non compare, le dita restano libere.

Tanto volume interno, spazio alle soggettività

Il volume interno alla UDOG Sempre è tanto ed è assecondato da una tomaia morbida ed elastica (non così comune a calzature di questa categoria), molto compatta e resistente, senza inserti plastici e cuciture ridotte all’osso (quelle presenti sono impercettibili). Traducendo, attriti e frizioni dovuti al movimento praticamente inesistenti, molto spazio interno ad una calzata che trova ampie personalizzazioni. E’ adatta a chi ha un piede con il collo alto ed il retinacolo molto sviluppato (una fascia fibrosa che mantiene in sede i tendini muscolari), ma anche a chi necessita di utilizzare plantari customizzati (più spessi, rispetto agli standard), così come a chi è abituato ad usare una soletta standard con spessore aumentato. In questo frangente un ulteriore valore aggiunto è la forma e l’arcuatura della suola.

Non ha una zona dell’arco plantare molto accentuata, è piuttosto neutra. Inoltre prevede la parte anteriore che tende leggermente verso l’interno, un aspetto che facilita il posizionamento della tacchetta ed aumenta il margine di orientamento di quest’ultima con scostamenti minimi dell’asse ottimale con il ginocchio. Anche in questo caso ci troviamo ad argomentare un dettaglio tecnico spesso lasciato in secondo piano in questa fascia di calzature.

Le UDOG Sempre lasciano tanta libertà al movimento della caviglia
Le UDOG Sempre lasciano tanta libertà al movimento della caviglia

In conclusione

UDOG Sempre è una scarpa da 180 euro di listino, ma dal lato pratico vale di più. Ha poco o nulla da invidiare a molte calzature top level di altri brand, non è estremamente impegnativa e mette il fattore comfort al di sopra di tutto il resto, mentre la resa tecnica diventa funzionale all’interpretazione (soggettiva) della scarpa. La sua comodità facilita anche quel feeling immediato che non guasta mai, soprattutto quando si parla dei piedi e della loro zona comfort, di quanto le estremità corporee ed il loro benessere influiscono sulla prestazione a 360°.

Sempre è il classico esempio di calzatura capace di accontentare (anche) una fascia di agonisti che amano avere il piede alloggiato e non compresso, sono poco inclini ad usare suole estreme in fatto di rigidità. Al tempo stesso non vogliono le pantofole che flettono da ogni lato e non vogliono spendere una follia, senza dimenticare il design e lo stile.

UDOG

UDOG Sempre, un rotore, tanta qualità ed il giusto prezzo

30.07.2025
3 min
Salva

In perfetto stile UDOG, ovvero offrire molto, dare qualità e la giusta tecnicità sempre con il giusto prezzo. Tenendo ben presente questo concetto il marchio veneto ufficializza la sua calzatura di media gamma, la Sempre.

Un po’ Cento, la prima UDOG con il rotore Twist Tech, ma un po’ Distanza, ovvero la UDOG specifica per il gravel, quest’ultima ha le stringhe e la V rovesciata laterale che funge da tirante. Sempre è il giusto match di soluzioni, un prodotto che punta al comfort, senza estremizzazioni e curatissima nel dettaglio.

Una linea filante ed elegante
Una linea filante ed elegante

Rotore Twist Tech e sistema UDOG TWS 2.0

Si tratta di un sistema di chiusura che è unico nel suo genere, oltre al fatto che il rotore è proprietario UDOG. Si argomenta un sistema che ha sicuramente l’obiettivo di fermare la calzatura sul piede, ma adeguare facilmente il volume della parte interna facendo lavorare “tutta” la tomaia. Questo è possibile anche grazie ad una tomaia morbida, ben fatta, quasi malleabile. Il rotore laterale fa lavorare un cavo sfrutta dei passanti in tessuto e fa lavorare in modo ottimale i due tiranti ( V rovesciata) laterali. Automaticamente la tomaia fascia il piede sfruttando una superficie ampia. Il comfort e l’efficienza ne guadagnano.

La tomaia della Sempre è in PU ed è forata al laser. Ci sono degli inserti in TPU applicati in modo strategico, fungono da sostegno e proteggono.

La suola in nylon caricato al carbonio
La suola in nylon caricato al carbonio

La suola è un blend di carbonio e nylon

Sempre non vuole essere la scarpa di riferimento per l’agonismo spinto. Per questa interpretazione ci sono la Cento e Cima. Sempre vuole accontentare anche una sorta di fascia media, che vuole sicuramente una calzatura performante e bella da vedere/indossare, gratificante nello stile, nel design e nelle forme, ben fatta e comoda anche quando è indossata per una giornata intera.

UDOG è tutto questo e non ha bisogno di una suola in carbonio super rigida. E’ in nylon caricato al carbonio con dei canali utili alla ventilazione, con i tre fori (con ampie asole) per il posizionamento delle tacchette. Lo shape è generoso nella porzione anteriore e si stringe verso il centro e nella sezione posteriore.

Qualche numero

Buono il valore dichiarato alla bilancia, considerando la categoria di appartenenza, 276 grammi nella misura 42. Sono disponibili 11 taglie, dalla 38 alla 48. Il prezzo di listino è di 180 euro, confermando un’ottimale rapporto qualità/prezzo. Due le livree cromatiche, full white e ottanio.

UDOG

Alessandro De Marchi nuovo brand ambassador UDOG

02.03.2024
3 min
Salva

Alessandro De Marchi è un nuovo testimonial UDOG, il giovane brand italiano produttore di scarpe ed accessori per il ciclismo fondato appena qualche anno fa da Alberto Fonte

Dal 2011, Alessandro De Marchi ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del ciclismo, conquistando tre tappe alla Vuelta di Spagna, il premio della combattività al Tour de France (nel 2014) e arrivando ad indossare la maglia rosa in occasione del Giro d’Italia 2021. Con il soprannome “Il Rosso di Buja”, Alessandro De Marchi è noto per la sua determinazione, per la fortissima passione e per la propria dedizione al ciclismo.

La sua carriera di successo e la sua esperienza di lunga data nel novero di alcuni dei più titolati team WorldTour, lo riconoscono quale un vero e proprio Senatore del gruppo… ma al tempo stesso anche un partner ideale per introdurre le scarpe UDOG nel mondo del professionismo di primissima fascia. Questa stretta collaborazione, inoltre, andrà ben oltre il semplice “endorsement” del brand, in quanto lo stesso De Marchi lavorerà difatti a stretto contatto con l’azienda padovana contribuendo all’evoluzione tecnica dei prodotti futuri, sviluppando innovazione e performance sulla base della sua lunghissima esperienza in bici.

Un vero… Underdog

«La strada che mi ha portato ad entrare a far parte della famiglia UDOG – ha dichiarato un entusiasta De Marchi – si può dire sia iniziata da lontano, ed è stata caratterizzata da conoscenze comuni che con il tempo non solo sono cresciute, ma hanno avuto modo anche di rafforzarsi. Mai smettere di inseguire i propri sogni: potrebbe essere questo il mio motto… e se dovessi cercare un termine, tra i tanti, per potermi definire ed identificare al meglio, scegliere sicuramente Underdog.

«Perché? Bè, perché mi sono da sempre considerato tale. Per il modo in cui sono arrivato al professionismo, per il modo in cui ho raggiunto e conquistato le mie vittorie ed i miei risultati migliori, sempre da Underdog, da sfavorito… poi vincente!».

Alberto Fonte, Founder & CEO di UDOG
Alberto Fonte, Founder & CEO UDOG

«Proprio in questo modo ho imparato il valore del lavoro, del sacrificio, del provare, del riuscire, e altre volte del non farcela. Sono davvero felice di iniziare questa avventura con la famiglia UDOG con in mente ben saldi questi concetti! Sarà certamente un gran bel viaggio».

UDOG

La prima UDOG con i rotori? Eccola qui, si chiama Cento

05.12.2023
3 min
Salva

Il mercato l’ha chiesta a gran voce ed ecco la prima UDOG con i due rotori. Ci sono stile ed eleganza, ma anche l’efficienza di un prodotto che vuole essere performante.

UDOG Cento utilizza il sistema di chiusura con i due rotori proprietari, disegnati e sviluppati in casa. La suola è completamente in carbonio e riprende la stessa forma di quella utilizzata per il modello Cima.

Le nuove UDOG Cento
Le nuove UDOG Cento

Il concetto rispettato

Durante la chiacchierata con Alberto Fonte, fondatore del marchio, è emersa la volontà di non stravolgere quell’identità che UDOG ha saputo costruire in pochissimo tempo.

«Il mercato della calzatura per il ciclismo ci ha chiesto questo tipo di scarpa – spiega – nonostante viviamo in un periodo dove le scarpe con i lacci sono tornate in auge. Per noi era necessario sviluppare il nuovo prodotto mantenendo quel feeling e la brand identity che ci è stata riconosciuta, nonostante siamo un’azienda molto giovane. Abbiamo cercato di farlo grazie ad un impatto estetico che richiama alcuni dettagli delle calzature già esistenti – prosegue Fonte – ma anche con la creazione di un sistema di chiusura, che prende il nome di Micro Twist, pensato e disegnato interamente da noi».

Il rotore superiore unito alla linguetta
Il rotore superiore unito alla linguetta

Come sono fatte

Sarà disponibile una sola versione con la suola completamente in carbonio, la stessa usata in precedenza per il modello Cima. La tomaia è in microfibra ed ha numerosi fori per l’ingresso dell’aria. Gli stessi fori sono ottenuti grazie ad una lavorazione al laser. Tutta la sezione anteriore è rinforzata con un guscio in TPU.

I due rotori UDOG Micro Twist trovano posizionamenti differenti, per due azioni ben distinte. Quello superiore agisce direttamente su una linguetta che al tempo stesso diventa una sorta di tirante per la zona dell’arco plantare. Il rotore centrale è stato sviluppato per distribuire la sua azione potente e i punti di pressione. Inoltre le stesse rotelle hanno una sorta di diametro oversize (ben 30 millimetri), sono facili da azionare e hanno uno spessore di soli 10 millimetri (inferiore ai rotori Boa).

I Micro Twist sono sostituibili, ma l’intervento deve essere eseguito da un tecnico UDOG. I cavi sono in tessuto con un’anima super resistente in Dyneema. Sono costruiti in tessuto anche le guide per gli stessi cavi (non in materiale plastico).

I tensionatori TWS abbinati al cavo
I tensionatori TWS abbinati al cavo

Non ci sono i lacci

E’ uno dei segni distintivi di UDOG e della nuova Cento. I tensionatori esterni prendono il nome di TWS 2.0 (tension wrap system) e contribuiscono a rendere ancora più efficace il lavoro del Micro Twist centrale, che scarica le sue pressioni verso la suola e su una superficie più ampia della tomaia. Abbracciano la scarpa da ambo i lati e sono ancorati alla suola. Il valore alla bilancia dichiarato è di 270 grammi (misura 42).

UDOG Cento sarà disponibile a partire da Marzo 2024 (anche se è pre-ordinabile) ad un prezzo di listino di 295 euro. Le misure sono 11, dalla 38 alla 48.

UDOG

UDOG Distanza, la scarpa gravel con i lacci

17.03.2023
6 min
Salva

UDOG Distanza è la prima calzatura da gravel del marchio veneto. E’ ispirata al modello road Tensione perché ha i lacci, per concept costruttivo ed impatto estetico. Ha una suola importante che copre buona parte della punta e diventa anche un segno distintivo del prodotto.

E’ disponibile in due versioni, con la suola full carbon, oppure con il composito in nylon rinforzato al carbonio. Eccellente il rapporto tra la qualità ed il prezzo, a prescindere dalla versione.

Il profilo laterale della Distanza
Il profilo laterale della Distanza

Fatte da chi il ciclismo lo vive

Le scarpe UDOG, che sia da strada oppure da gravel, nascono prima di tutto da una passione intestina per il ciclismo e la bicicletta. Le UDOG sono calzature tecniche, sono scarpe che hanno un’immagine nuova ed elegante, ma fanno collimare anche un’ottima qualità dei materiali, funzionalità e performances. Alberto Fonte, deus ex machina di UDOG ha detto:

«UDOG è una azienda autentica che vive di passione per la bicicletta. Questa scarpa, come le altre della collezione del resto, fa capire la competenza e la passione che si celano dietro ogni prodotto. Distanza nasce dall’esperienza personale di chi le scarpe da ciclismo le vive in prima persona da sempre ed in bicicletta ci pedala forte tutti i giorni da una vita. Tutto quello che viene creato in UDOG, prima passa da noi e da noi viene utilizzato. Non mi vergogno ad essere definito uno scarparo ne tantomeno un ciclista agonista».

Non esistono solo i rotori

I lacci sono diventati un segno distintivo delle scarpe UDOG e del brand stesso, ma una volta sulla tomaia hanno un modo tutto loro di stringere e di adeguare la tomaia stessa al piede. C’è il sistema TWS (tension wrap system) che avvolge tutta l’area dell’avampiede, dalla pianta fino al collo. I punti di contatto sono ben 16, tantissimi e la pressione esercitata può essere personalizzata in base alle preferenze. Nel complesso una chiusura con i lacci risulta particolarmente potente.

Tomaia senza cuciture

La tomaia è in mesh 3D di nuova generazione, molto resistente e traspirante. Lungo tutta la superficie presenta una sola cucitura, posizionata nella sezione tra l’arco plantare e la coppa del tallone. E’ rinforzata nei punti sensibili e dove è necessario contrastare la forza delle stringhe, ma anche in questo caso la membrana protettiva si adegua perfettamente al concept di Distanza.

Distanza, come è fatta

La suola può essere totalmente in carbonio, oppure in nylon rinforzato (abbiamo provato quest’ultima) ed ha una predisposizione SPD. La porzione di colore beige è vera gomma, con dei tasselli anteriori dalle differenti densità ed altezze. Quando si cammina si beneficia di un composto pastoso, molto confortevole, smorzante e in grado di assecondare il terreno a prescindere dalla sua consistenza.

La zona dell’arco plantare, pur non essendo pronunciata in maniera esponenziale è ben sostenuta e non comprime in modo eccessivo. Questo aspetto collima anche con un buon volume interno alla scarpa.

La talloniera è integrata e inserita sotto la tomaia, ma esternamente è presente una sorta di passante. È un valido aiuto quando si torna ad indossare la scarpa dopo aver già trascorso una giornata in sella.

I lacci, nella zona dove si vedono i tiranti esterni con la forma di una V inversa, scorrono internamente sull’intersuola. Questo spiega i due canali della soletta in dotazione a Distanza, che lasciano i tiranti interni liberi. Quando si tirano le stringhe gli stessi tiranti avvolgono il piede amplificando la tenuta.

La linguetta è ben imbottita, ma non è ingombrante ai lati ed è particolarmente traspirante. Per una scarpa del genere uno spessore al di sopra della media è fondamentale, perché deve aiutare a distribuire al meglio le pressioni della chiusura e contribuisce alla stabilità della scarpa. Nella sua parte superiore c’è una piccola tasca dove inserire i lacci.

UDOG Distanza ha un prezzo di listino di 180 euro per la versione con suola in nylon, di 250 euro per quella carbon ed è disponibile in undici taglie, dalla 38 fino alla 48.

In conclusione

UDOG Distanza è una calzatura che punta prima di tutto alla comodità, ma anche ad una sfruttabilità piena del prodotto, efficiente quando si pedala, gratificante e comoda anche giù dalla bici. Non è una calzatura rigida, anche se ci ha colpito positivamente per la sua stabilità, nella zona della suola pur non essendo in carbonio, al pari di una tomaia ventilata, fresca e idrorepellente.

Nell’era dove siamo abituati a vedere le scarpe da bici con i rotori, i lacci sembrano fuori dal tempo, eppure solo indossando la scarpa e stringendola al piede ci si rende conto di quanto è efficace il sistema TWS di UDOG. Anzi, è necessario prestare attenzione per non stringere in modo eccessivo. Le stringhe non si si smollano con il passare delle ore in bici, perché quelle usate da UDOG non si gonfiano e non fatto passare l’aria, fattore che deve essere considerato anche quando si chiude la scarpa prima iniziare a pedalare.

UDOG

Le UDOG Cima cambiano pelle con tre nuovi look

19.12.2022
3 min
Salva

Il marchio italiano UDOG ha in programma una serie di lanci commerciali legati ai propri prodotti. Uno dei primi riguarda le sue ormai famose ed iconiche scarpe CIMA: la novità? Presentarle in tre nuove colorazioni, disponibili per il momento in quantità limitata. Sarà la community stessa di UDOG a scegliere la versione preferita che verrà prodotta in larga scala e sarà disponibile a partire dal 2023.

Tre varianti di colore

Come detto, alle classiche versioni della colorazione della tomaia se ne aggiungono tre: octaine/black, salt white/octane e pure white/blue. Tutte queste colorazioni sono disponibili solamente in 100 esemplari e sono in vendita esclusivamente attraverso la piattaforma online dell’azienda padovana

Una volta finito il periodo di scelta la scarpa più apprezzata sarà inserita a catalogo in maniera definitiva ed andrà ad affiancare le colorazioni già esistenti: pure black e salt white. 

c
Le UDOG Cima sono state testate dal nostro Alberto Fossati durante la Granfondo Strade Bianche

Per rinfrescare la memoria

La scarpa CIMA rappresenta l’incontro di tante caratteristiche tecniche, tutte importanti per costruire una scarpa di alto livello. Quello che distingue questo modello è l’estrema rigidità. Questo dettaglio permette all’atleta di produrre il massimo sforzo in ogni situazione, senza perdere nemmeno un watt. Allo stesso tempo, la tomaia delle CIMA è molto morbida e confortevole. Perché se è vero che servono alte prestazioni, è altrettanto vero che il ciclista necessità anche di comodità. Così da pedalare per tante ore senza mai affaticare il piede. 

La tecnologia con la quale è costruita è la Knit alla quale si aggiunge una forma confortevole e a pianta larga. Rigida e leggera, come dicevamo: l’indice di rigidità è pari a 11, mentre il peso, per la taglia 42 è di 240 grammi.

UDOG

UDOG rafforza l’organico con due importanti “new entry”

26.11.2022
3 min
Salva

Il brand italiano UDOG, produttore di scarpe ed accessori per il ciclismo, ha recentemente inserito in organico due nuove figure professionali decisamente “chiave” per poter proseguire spedito nel proprio percorso di crescita sui mercati. Nello specifico, si tratta di Luc Hall, nuovo direttore vendite (nella foto di apertura), e Francesca Pozzobon, già operativa nel fondamentale ruolo di “content manager”.

Luc Hall – ex professionista al Team Wiggins – arriva a UDOG direttamente dalla filiale inglese di Pinarello: contesto nel quale ha ricoperto la prestigiosa carica di brand manager.

Il modello Tensione nella colorazione Artic White
Il modello Tensione nella colorazione Artic White

«Sono estremamente lieto – ha commentato Alberto Fonte, fondatore e CEO di UDOG – di dare il benvenuto a Luc Hall nella famiglia di UDOG. Negli ultimi anni Luc ha maturato una grande esperienza nel settore del ciclismo, ed il suo inserimento all’interno della nostra giovane famiglia è estremamente focalizzato sull’ampliamento della rete distributiva».

«UDOG è più di un marchio – ha ribattuto Luc Hall – avendolo sin da subito considerato un progetto al quale oggi sono davvero entusiasta di potermi unire. Quella che andrò ad affrontare con UDOG sarà un’incredibile opportunità per espandere la mia esperienza a livello internazionale: non vedo davvero l’ora di guardare al futuro con UDOG!».

Alberto Fonte, fondatore e CEO di UDOG
Alberto Fonte, fondatore e CEO di UDOG

Si gioca di squadra

Il progetto UDOG nasce nel 2021 in Veneto da ciclisti estremamente appassionati e motivati da una “mission” ben precisa: creare calzature per il ciclismo “intelligenti” e capaci di migliorare la propria esperienza in bici. I modelli in gamma sono oggi due: Cima e Tensione.

Autentico “motore” dell’iniziativa è Alberto Fonte, precedentemente brand manager di fi’zi:k e poi direttore vendite e marketing sia di Pinarello quanto di Kask. Ciclista competitivo da tutta la vita, con un amore spassionato per lo sport in tutte le sue discipline, dopo quindici anni di lavoro presso alcuni dei marchi più iconici del ciclismo, Alberto, insieme all’amico ed ex business manager di fi’zi:k e Crankbrothers Antonio Gerolimetto, decide appena due anni fa di creare questo nuovo brand: un marchio che è l’abbreviativo del termine Underdog, un’espressione sportiva che identifica un atleta in competizione dato per sfavorito ma in grado di catturare la passione dei fan. L’Underdog cerca di dimostrare che, con una spinta al successo, e un duro lavoro, chiunque può sorprenderci e vincere, chiunque può raggiungere i propri obiettivi: così nel ciclismo quanto nella vita.

UDOG

UDOG, cosa c’è dietro ad una scarpa

17.06.2022
4 min
Salva

UDOG, un’azienda che da poco si è affacciata nel mondo del ciclismo e che è stata subito apprezzata per la qualità dei prodotti, per le soluzioni di design che abbinano performances ed eleganza, ma anche per quella voglia di osare. Quali sono le peculiarità che rappresentano UDOG? Lo abbiamo chiesto ad Alberto Fonte, che ha di fatto inventato il marchio, ma vogliamo anche a snocciolare quelle soluzioni integrate nelle scarpe dell’azienda veneta.

«UDOG è di fatto un gruppo di ciclisti appassionati che pensa oltre agli schemi, talvolta lo fa per necessità, in altre occasione viene naturale – dice Alberto Fonte – cercando sempre la massima cura e ricerca del dettaglio. Le nostre scarpe sono un prodotto diverso – continua Fonte – che utilizza materiali e tecnologie di ultima generazione, creando un match perfetto tra comfort e prestazioni».

Alberto Fonte, fondatore di UDOG
Alberto Fonte, fondatore di UDOG

UDOG, icona di stile

Se è vero che le scarpe con i lacci esistono da sempre, le stringhe montate su una calzatura tecnica, di ultima generazione sono comunque una particolarità. E’ una sorta di richiamo al passato, un dettaglio di eleganza, raffinatezza ed “italian style”, ma che è anche in grado di fornire delle prestazioni inaspettate. Un po’ il riassunto delle calzature UDOG, nate da chi la bici la vive, create, come si dice “ da un vero scarparo”.

La tasca che contiene i lacci, uno dei marchi di fabbrica UDOG
La tasca che contiene i lacci, uno dei marchi di fabbrica UDOG

Un concentrato di idee

Ci sono i lacci appunto, che si nascondono nella piccola tasca sopra la linguetta. Le stringhe dei due modelli UDOG, Tensione e Cima, non hanno aria nel mezzo e questo permette di avere una chiusura sicura, compatta, affidabile e ad alta tenuta anche dopo molte ore di bicicletta. Sono piatti e fatti in poliestere 100% riciclato, senza PFC.

C’è la tomaia in Knit, un pezzo unico leggero, traspirante e con un buon potere impermeabile. Il risultato è un tessuto che non si impregna di sudore, fa scivolare via la pioggia e non accumula calore. La costruzione è differenziata: ad esempio il modello Cima (una sorta di top di gamma super leggero) ha una maglia stretta di tessuto nella zona dell’arco plantare mediale per offrire un maggiore supporto al piede dell’atleta.

L’avvolgimento a tensione, identificato con l’acronimo TWS (tension wrap system) è un sistema unico nel suo genere, che prende forma grazie ai lacci e ai tensori posizionati sulla tomaia. Lo sviluppo di questo concetto è differente tra Cima e Tensione, pur avendo in comune il fatto di fasciare il piede in maniera ottimale, aumentando il comfort e il trasferimento della potenza tra piede, scarpa e pedale. Il corretto tensionamento della tomaia aiuta a stabilizzare il piede.

La suola in carbonio deve trasmettere feeling e comodità, ma deve essere performante. I due modelli di scarpe hanno delle suole diverse, quella della UDOG Cima è più tosta, con un indice di rigidità pari a 11, mentre quella di Tensione è un composto di nylon+carbonio ed ha un indice di 7. Entrambe hanno un’ampio shape di appoggio ed hanno un canale di ventilazione che permette l’ingresso costante dell’aria.

Ultimo fattore, ma non Ultimo nella scala valori

“Ultimo” è il nome della forma dove tutto ha inizio ed è lo strumento meccanico utilizzato per dare forma ad una calzatura. Non è un calco, ma è un vero e proprio blocco progettato con una forma larga nella parte dell’avampiede, mentre il tallone invece è magro e snello.

La scarpa è costruita intorno a questa forma. Non deve essere dimenticata la confezione, costruita grazie ad imballaggi riciclati e riciclabili al 100%. Inoltre tutti i partner e i materiali di UDOG sono certificati con protocolli da enti riconosciuti GRS, FSC e RCS.

UDOG

I primi mesi di UDOG: la genesi di un brand autentico

30.04.2022
5 min
Salva

Il forte desiderio di creare un proprio brand, unitamente alla voglia di essere sul mercato con una linea di prodotti unica e con personalità… Sono queste, in estrema sintesi, le principali motivazioni che hanno letteralmente “spinto” Alberto Fonte a lavorare nella creazione e nello sviluppo di UDOG. Un nuovo marchio tutto italiano specializzato nel settore della produzione di calzature per ciclismo che proprio nei primi mesi di quest’anno ha definito il lancio dei primi due modelli dedicati al “corsa”, rispettivamente Tensione e Cima.

Alberto, quando nasce nella tua testa il progetto UDOG?

Dopo aver portato a conclusione le mie esperienze manageriali in Selle Royal, dove sono stato per molti anni il brand manager di Fizik, in Pinarello e in Kask, ho maturato il desiderio e messo a punto la progettualità di questa mia iniziativa. Troppo importante la voglia di creare una mia azienda che riflettesse il mio modo di intendere il ciclismo e che soprattutto potesse dare sfogo al grande bagaglio di esperienze accumulate in molti anni di lavoro.

UDOG nasce così, ma anche dall’amore per il ciclismo in Veneto, la regione dalla quale provengo e custode sia di una lunga cultura ciclistica sia di una vera e propria un’ossessione per la moda e lo stile. Amalgamati tutti questi ingredienti arriviamo nel 2021 a fondare UDOG.

E perchè la scelta del nome UDOG?

UDOG” non è altro che l’abbreviativo della parola inglese “underdog”, un’espressione sportiva a dir poco emblematica. Identifica un atleta in competizione che ci si aspetta possa perdere perché considerato sulla carta sfavorito, ma in grado di catturare l’attenzione e la passione dei tifosi. L’underdog in corsa cerca di dimostrare che, attraverso l’impegno ed il duro lavoro, chiunque è sempre in grado di sorprendere e di vincere. Chiunque può raggiungere i propri obiettivi. Questa regola è valida sia nel ciclismo così come nella vita. E il ciclismo è la nostra grande passione.

Questo è il modello UDOG Cima
Questo è il modello UDOG Cima
Come definiresti i prodotti che udog ha già lanciato sul mercato, nell’attesa che poi ne arrivino degli altri…

In effetti esiste una parola alla quale mi piace molto ricondurmi per rivedere la filosofia di UDOG: autenticità. Noi vogliamo essere diversi e rilevanti: siamo un’azienda composta da ciclisti. Come una vera e propria start-up noi siamo partiti da zero. Mi sono personalmente occupato di tutte le fasi che identificano e contraddistinguono un processo produttivo: dal business plan, al disegno delle calzature, dalla pianificazione commerciale al marketing, dal magazzino alla produzione… Ma a differenza di una start-up, udog ha potuto contare su un boost e su un concentrato di energie molto particolare, ovvero quello dell’esperienza mia e dei miei collaboratori e della passione che tutti noi nutriamo per il ciclismo. Il nostro obiettivo per il futuro è quello di riunire un gruppo di lavoro di veri professionisti del mondo della bici che abbia a cuore la realizzazione di calzature di altissimo livello ad un prezzo giusto. Vogliamo rappresentare una novità, vogliamo dare un tocco di freschezza e di nuovo nel settore.

E i modelli Tensione e Cima immagino siano tra questi…

Esattamente. Queste due calzature, entrambe dedicate al mondo corsa ed entrambe con la chiusura a lacci, le abbiamo presentate tra gennaio e marzo di quest’anno. E i risultati in termini di vendita sono stati davvero molto soddisfacenti. Ma ancor più dei risultati economici, non vi nascondo che la più grande soddisfazione per me è stata leggere i pareri, gli articoli e le recensioni che molti giornalisti internazionali, con i quali ho il privilegio di interfacciarmi da oltre 15 anni, hanno scritto e pubblicato in questi ultimi due mesi. Questo mi fa capire che la strada che stiamo percorrendo è ancora molto lunga, è vero, ma la direzione che abbiamo intrapreso è quella giusta.

E allora, parlando proprio di futuro, cosa dobbiamo attenderci per i prossimi mesi?

Stiamo lavorando a nuovi modelli, ovviamente. Nuovi modelli che possano abbracciare e riguardare anche le altre discipline, oltre al corsa… Il nostro obiettivo è anche quello entrare nel mondo del ciclismo professionistico fornendo alcuni corridori, così come sviluppare dei modelli che prevedano la chiusura con il rotore… Il piano che abbiamo definito è molto ambizioso e prevede il lancio annuale di almeno tre nuovi modelli di calzature.

Alberto Fonte, fondatore di UDOG
Alberto Fonte, fondatore di UDOG
Commercialmente siete un brand “direct-to-consumer“, corretto?

Sì, il nostro negozio è la piattaforma web udog.cc: un punto vendita virtuale aperto 24 ore al giorno e 7 giorni su 7. Web, è vero, anche se in alcuni paesi (in Italia, in Spagna, in Inghilterra ed in alcune nazioni asiatiche) stiamo selezionando alcuni punti vendita partner. E proprio qui da noi sono felice di poter annoverare ben sette negozi top del calibro di Cicli Scavezzon, Racing Bike, Cicli Basso, Cicli Maggi, NOB, Sportissimo e All4cycling. Ma il nostro mercato vuole essere quanto più internazionale possibile…

C’è un altro aspetto che ti piacerebbe mettere in luce relativamente quanto state portando avanti col progetto udog?

In realtà ce n’è più di uno… Ma quello che mi viene in mente subito è quello della sostenibilità. Il nostro impegno deve essere quello di lasciare un pianeta in condizioni migliori rispetto a quello in cui ci troviamo oggi. Non si discute. E i prodotti UDOG sono costruiti proprio per mantenere le persone in movimento all’aperto. Inoltre, la tecnologia della tomaia a maglia delle nostre scarpe permette di eliminare i ritagli di tessuto. La soletta interna è in poliestere riciclato al 100%, mentre tutti i lacci sono realizzati al 100% in poliestere riciclato e sono anche privi di PFC. Utilizziamo imballaggi riciclati e riciclabili al 100%, incluse scatole, carta da imballaggio e cartellini. Abbiamo ridotto al minimo l’uso della stampa e dell’inchiostro.

udog