Fizik Stabilita, il test e la calzatura nel dettaglio

19.03.2023
6 min
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La Fizik Stabilita è una calzatura che non ha pari, una scarpa che è fuori dagli schemi. Non è paragonabile ad altre scarpe da bici che il mercato offre, per design, progetto e tecnica.

Le abbiamo provate. Non ci siamo limitati al test, ma abbiamo chiesto ad Alex Locatelli, Product Manager di Fizik, per sapere dove nasce l’idea di una scarpa al top del catalogo, ma over standard.

La suola della Stabilita che, una volta indossata sembra del tutto normale
La suola della Stabilita che, una volta indossata sembra del tutto normale
Come nasce la Stabilita?

Nasce dai feedback e dalle necessità degli atleti professionisti e dal lavoro che viene svolto con loro in fatto di ricerca e sviluppo. In diversi casi ci è stato chiesto, anche da alcuni biomeccanici delle squadre, di poter sviluppare una calzatura in grado di stabilizzare il piede attraverso l’arco plantare, limitando l’utilizzo di solette custom. I test, le prove e le tante ore di utilizzo hanno mostrato un prodotto capace di contrastare infortuni ed infiammazioni, anche delle articolazioni.

Al di là della colorazione, la Fizik Stabilita è una scarpa elegante
Al di là della colorazione, la Fizik Stabilita è una scarpa elegante
Rispetto ad una prima idea, quante modifiche sono state necessarie prima di arrivare al prodotto così come lo vediamo oggi?

E’ difficile quantificare il numero di realizzazioni che sono state eseguite prima di arrivare alla Stabilita così come è oggi. In termini temporali ci sono voluti quasi due anni. Un progetto di innovazione, come lo è la Stabilita richiede tanta ricerca e un lavoro enorme su tutti i dettagli. Nei vari step l’utilizzo della stampa 3D è stato fondamentale così come le simulazioni del software.

Densità differenziata per l’arco plantare
Densità differenziata per l’arco plantare
Quale è stata la parte più difficile da sviluppare?

Trovare i giusti componenti che potessero lavorare in modo ottimale tra loro. E poi tutto quello che ha riguardato il fine tuning per la zona dell’arco plantare. A questo aggiungo anche tutta la fase di test ed il tempo per leggere e capire in modo corretto i feedback. D’altronde si tratta di una scarpa diversa.

Ci sono dei feedback che ti hanno colpito in modo particolare?

Considerando una categoria, quella degli stradisti che è molto conservatrice e poco incline alle innovazioni, mi ha colpito il fatto che gli atleti che hanno provato la Fizik Stabilita non sono più tornati sulla calzatura standard. I riscontri si sono concentrati sul supporto anche del tendine d’Achille e del ginocchio.

I due Boa sono facilmente azionabili anche durante la pedalata
I due Boa sono facilmente azionabili anche durante la pedalata
A chi si rivolge principalmente questa calzatura?

E’ una scarpa per l’atleta evoluto, non solo per il professionista, o comunque adatta a quei corridori che attraverso il supporto di una calzatura comoda non vogliono disperdere le energie. Ovviamente non è per tutti, non fosse altro per il prezzo, ma dietro il progetto Stabilita c’è tanta tecnologia e ricerca. Aggiungo che questa tipologia di prodotto è adatta anche a quel ciclista che deve contrastare dei problemi alle articolazioni che spesso sfociano in infiammazioni.

Come è fatta

La Stabilita ha una suola full carbon che adotta una laminazione dedicata della fibra composita. Questa soluzione è voluta per assecondare l’evidente punto di scarico nella zona dell’arco plantare, dove la suola non è presente, ma anche un indice di rigidità che raggiunge i 10 punti, ovvero il massimo nel range Fizik. Le asole per il montaggio della tacchetta hanno un’ampio scarrellamento anteriore e posteriore che risulta davvero utile. Inoltre le stesse asole sono leggermente arretrate rispetto agli standard del passato, che vedevano i filetti più avanzati di circa mezzo centimetro. La scarpa non è dritta, ma segue, proprio grazie alla suola, un’arcuatura che tende a rientrare verso l’interno, a partire dalla zona mediana, fino alla punta. Un concetto tecnico e di design che influiscono in modo esponenziale sulla qualità della pedalata.

Nella zona dell’arco plantare il tessuto della tomaia ha un’elasticità e una porosità differenti ed si vede la banda elastica sdoppiata che funge da tirante. Dynamic Arch Support 2.0, questo è il nome e include anche la parte interna della suola che non è omogenea, ma è “frastagliata” e la soletta, che segue lo stesso concetto, grazie ad una densità differenziata del foam integrato nell’arco. Si plasma sulla forma del piede grazie al tirante esterno e limita l’impiego di inserti in questa delicata zona del piede ed eventuali plantari che talvolta risultano scomodi ed eccessivamente caldi. L’obiettivo è quello di creare un’adattabilità massimizzata, limitando l’utilizzo di componenti esterni alla scarpa.

Ci sono i due Boa Li2, quello più alto è collegato alla fascia elastica, quello inferiore funge da guida per un cavo che incrocia ed ha il compito di adeguare la tomaia al piede. Il materiale della Tomaia è molto compatto ed elastico al tempo stesso, offre un sostegno di altissimo livello e presenta una serie infinita di fori. La linguetta è sottilissima, si adegua bene al piede e non accumula calore.

Che comfort

La Fizik Stabilità ha nel comfort uno dei soggetti principali e questa stessa comodità è il risultato di diversi fattori che collimano in modo ottimale tra loro. L’ergonomia, grazie alla forma con la sezione frontale che curva leggermente verso l’interno. Non è un dettaglio secondario, perché permette di posizionare la tacchetta dritta e tenere sempre la scarpa (e di conseguenza il piede) sempre perfettamente in asse sul pedale. Uno shape del genere facilita anche la presa di confidenza per chi è solito pedalare con le punte leggermente all’interno.

C’è ovviamente il sostegno dell’arco plantare e di tutta la parte mediana/interna del piede e le pressioni che si generano sono facilmente personalizzabili, anche quando si pedala. Lo stesso sostegno, la stabilità e anche quella sensazione di “sentire la scarpa”, parte proprio da questa zona che rende la calzatura un tutt’uno con il piede.

Anche nelle fasi di spinta perentorie il piede non cede verso l’arco plantare
Anche nelle fasi di spinta perentorie il piede non cede verso l’arco plantare

In conclusione

La Fizik Stabilita è una scarpa diversa, ma non è dedicata esclusivamente a chi vuole un oggetto “non convenzionale”. Questa calzatura è tecnicamente un gran prodotto che fa collimare alla perfezione i diversi aspetti della performance. I rigida, ma non è estrema, sfruttabile da tutte le categorie di ciclisti. È comoda, ma non è solo una pantofola, ha una tomaia morbida e plasmabile, ma non è lasca. E’ moderna, grazie alle soluzioni che adotta ed è ben curata anche nel più piccolo dei dettagli. Non è a buon mercato, perché 410 euro non sono pochi, ma anche in questo caso è giusto sottolineare che la Stabilita è un equipaggiamento al top del catalogo.