Manca davvero poco al via ufficiale dalla Danimarca del Tour de France edizione numero 109. Una gara, quella in rampa di lancio, che quest’anno celebra anche il ritorno della Grande Boucle femminile, in programma dal 24 al 31 luglio. E proprio per celebrare al meglio l’edizione 2022 del Tour de France Femmes avec Zwift – questo il nome ufficiale della manifestazione – e al tempo stesso alzare al massimo i riflettori sull’attività ciclistica femminile e sulle donne più in generale, i Team EF Education EasyPost e quello “rosa” EF Education Tibco SVB utilizzeranno un’edizione graficamente super esclusiva delle proprie Cannondale SuperSix Evo, SystemSix e SuperSlice.
Tutti i telai realizzati dal brand americano saranno caratterizzati da vivaci grafiche e cromie nate dalla stretta collaborazione che Rapha intrattiene con Palace Skateboard. Si tratta del brand che alla EF Education EasyPost e alla EF Education Tibco SVB fornisce i kit d’abbigliamento gara e allenamento. Una collaborazione già di successo in occasione del Giro d’Italia 2020: vi ricordate?
Un messaggio importante
«Oltre che dalle nostre biciclette – dichiarano con orgoglio dall’ufficio marketing di Cannondale – il mondo degli appassionati di ciclismo non sarà in grado di distogliere lo sguardo dal nostro nuovo design dell’abbigliamento e da altri elementi identificativi dei team. Un’operazione pensata e realizzata per celebrare con orgoglio (e ad alta voce) il Tour de France femminile. Le donne hanno bisogno di visibilità, hanno bisogno di esaltare le proprie sfide e i loro trionfi a livello internazionale nel mondo del ciclismo.
«Anche se non saranno giorni facili – proseguono – tutte le atlete aspettano con impazienza la data di partenza del Tour de France Femmes avec Zwift. Il design audace di ciascuna bicicletta Cannondale per i due Tour è fortemente intenzionale, rappresentando il pensiero audace e le conquiste delle donne nello sport del ciclismo. Finché han potuto, le donne hanno cercato la velocità, il sudore e la posta in gioco da cogliere nel contesto del mondo del ciclismo professionistico. Ma raramente, se non mai, sono state accolte con la stessa ampia visibilità, con le sponsorizzazioni e con i premi in essere tra gli uomini. E quest’anno vogliamo far passare un messaggio molto chiaro in tal senso…».
Una importante nota commerciale: il telaio SuperSix Evo Rapha e Palace Skateboards in edizione speciale Tour de France 2022 sarà in vendita a breve, e ad un prezzo che verrà definito nelle prossime settimane.
Veloce, leggera e versatile, la SuperSix Evo sarà di nuovo al fianco della EF Education-Easy Post per la stagione 2022. Un mezzo da gara… che i campioni della squadra statunitense potranno domare per averne tutti i vantaggi. Le sue doti sono apprezzate dal mercato e dai pro’ che l’hanno già usata nel 2021.
Maneggevolezza e adattamento a ogni tipo di competizione, dai saliscendi, agli arrivi più impegnativi e perché no, anche per qualche arrivo pianeggiante. Un gioiello colorato di bianco con una grafica che ne valorizza le linee. L’equipaggiamento è da top di gamma, andiamola a scoprire nel dettaglio.
Telaio ultraleggero
Geometria vivace e rigidità per una velocità esplosiva. Il telaio in carbonio Hi-MOD PF30a ultraleggero rende questa bici una fra le migliori oggi sul mercato. La struttura della SuperSix Evo è in carbonio di alta qualità a elevata rigidità è ad alta resistenza. Il mix di di fibre permette un risultato finale con caratteristiche di leggerezza, reattività e solidità.
Grazie al profilo aerodinamico, i tubi del telaio riducono la resistenza fino al 30%, garantendo peso identico e una rigidità pari o superiore a quella dei classici tubi di sezione rotonda. Il tutto si traduce in un risparmio di potenza stimato di 30 watt ad una velocità di circa 50 km/h, rispetto al modello precedente.
Avantreno aero
Cavi integrati e uno spazio anteriore per copertoni fino a 30 mm, regalano una linea pulita e confortevole. Il manubrio è il Vision Metron 5d/6d per un profilo aero che parte dall’avantreno. Il grip è il Prologo Onetouch 2 e Onetouch 2 Gel. Sempre alloggiato sul manubrio è presente il pannello di controllo digitale firmato Wahoo. Le ruote sono le Vision Metron 40sl/50sl a disco montate con i tubolari Vittoria Corsa da 25/28 mm.
La sella Prologo DImension è uno dei modelli più utilizzati in gruppo di questo brand
FSA è partner tecnico per quanto riguarda pedivelle e movimento centrale
Trasmissione al top
Per il bolide firmato Cannondale, la trasmissione scelta è lo Shimano Dura Ace Di2 R9200 2×12 completo. Le pedivelle sono le Cannondale HollowGram SiSL, BB30, con FSA 12 speed Chainrings. Il movimento centrale è il Cannondale Alloy PF30 BB Cups, con FSA Ceramic BB30 Bearings. Mente il misuratore di potenza è il Power2Max NG and NGeco HollowGram power meter.
Retrotreno riconfermato
La guida fluida è una caratteristica riconosciuta di questa SuperSix, merito del carro posteriore SAVE con il collarino integrato ed il reggisela Hollowgram Knot 27sl. Infine la sella che accompagnerà i campioni della EF Education-Easy Post sarà la Prologo Dimension che vanta un peso di 149 grammi.
Iniziamo ad approfondire l'argomento che vede come soggetto le nuove corone Shimano 54-/40. Le corone maggiorate non sono una novità, ma di sicuro averlo come standard è un cambio di direzione dopo l'era delle compact. Ne abbiamo parlato con Andrea Bagioli
Cannondale presenta la SuperSix Evo Neo, la e-bike che mantiene tutte le caratteristiche della sua gemella a trazione muscolare. Una bici nata per correre che ora può essere goduta appieno da tutti gli amanti del ciclismo. Le e-bike spopolano e rendono lo sport che amiamo alla portata di tutti. I passi in avanti fatti nello sviluppo di questi mezzi sono incredibili. All’inizio soffrivano del peso aggiuntivo che comportava l’aver un motore che garantiva una spinta continua.
La SuperSix Evo Neo mantiene l’aggressività e la prestazione della gemella a trazione muscolareIl motore è nel mozzo posteriore per scaricare meglio la potenza a terra
Nata per correre
La SuperSix Evo Neo è una bici nata per correre ed essere performante su tutti i terreni. Una bicicletta aerodinamica e pronta a fendere l’aria con la struttura Ballis Tech. Il motore è fornito da Ebikemotion, con la particolarità di poter essere settato comodamente dall’applicazione per smartphone. Il bottone sul tubo orizzontale fornisce una rapida selezione delle informazioni base (stato della batteria, modalità di erogazione).
La batteria si trova nel tubo obliquo ed è integrabile con un battery extender che porta l’autonomia a 460 Watt ora per dei giri che possono superare tranquillamente i 100 chilometri. Il motore, l’X35 di Ebikemotion, si trova nel mozzo posteriore con un peso di 3,5 chili. L’erogazione è fluida e non intacca la pedalata. Superato il limite imposto dalla legge dei 25 chilometri orari la pedalata assistita cessa la sua funzione.
E’ possibile aggiungere una ricarica extra grazie ad un battery extender che alimenta la batteria nel movimento centrale E’ possibile aggiungere una ricarica extra grazie ad un battery extender
Facile da guidare
«Passati i primi chilometri – ci dice Simone Maltagliati marketing manager di Cannondale Italia – l’adattamento è naturale. La particolarità è dovuta al fatto che con il motore nel mozzo posteriore la bici ha il peso spostato in quella direzione. Si fa presto l’abitudine ed in più la comodità di avere l’erogazione del motore direttamente sulla ruota posteriore migliora il trasferimento della potenza a terra».
«La bici si adatta alle esigenze di tutti – prosegue Maltagliati – io stesso l’ho usata con amici molto più allenati di me e mi ha permesso di stare al loro ritmo senza rallentarli. Il problema principale delle e-bike era il peso elevato e la scarsa scorrevolezza che rendeva faticoso pedalare in pianure oltre i 25 chilometri orari… Ma con i suoi 11 chili la SuperSix Evo Neo è una piuma nel mondo delle e-bike e si comporta quasi come una bici muscolare».
Il pulsante nel tubo orizzontale è di facile utilizzo e aiuta il ciclista a settare la pedalata assistitaIl tasto nel tubo centrale serve per gestire la batteria
Misure ed allestimenti
Gli allestimenti sono 3 così come le taglie: S,M e L. Il modello entry level ha la trasmissione Shimano 105 ed è in vendita a 4.499 euro. Il modello intermedio è settata con Shimano Ultegra meccanico in commercio a 6.899 euro. Mentre il top di gamma ha in dotazione lo Shimano Dura-Ace Di2 con ruote a medio profilo da 45 millimetri ed è in disponibile a 9.799 euro.
La nuova Cannondale Synapse non stravolge il suo DNA di bici endurance, ma lo rende più moderno ed attuale. C'é di più, perché la piattaforma porta in dote il concetto SmartSense, per la sicurezza attiva.
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Il bike brand americano Cannondale, recentemente acquisito dal gruppo PON, ha comunicato d’aver attivato, assieme alla stilista britannica Stella McCartney una collaborazione finalizzata alla realizzazione di una serie limitata di soli 18 esemplari dei modelli SystemSix, SuperSix EVO ed EVO CX.
Le bici Cannondale firmate da Stella McCartney saranno esposte negli stores di Shanghai, Tokyo, Londra e New YorkSaranno solamente 18 le bici firmate da Stella McCartney
Creatività & Design
Con i design di Ed Cutis, della newyorkese Myfawnwy (Maisie Broome) e di Tom Tosseyn, è stata creata una “capsule collection” raffinata e moderna delle biciclette da strada più rappresentative di Cannondale. Questi artisti emergenti, che hanno contribuito all’ultima collezione autunno/inverno ’21 di Stella McCartney. Hanno così potuto trasferire il loro proprio approccio artistico innovativo e la loro creatività sui prodotti Cannondale. Inoltre, queste diciotto straordinarie biciclette Cannondale – tutte dipinte a mano – rappresentano anche un concreto impegno per la sostenibilità. Non a caso è proprio il ciclismo che offre significativi vantaggi alla salute delle persone e del nostro pianeta…
Queste biciclette sono attualmente in mostra in alcuni flagship stores di Stella McCartney, più precisamente a Shanghai, Tokyo, Londra e New York. Non saranno disponibili per l’acquisto e non entreranno in produzione. Stella McCartney ha dichiarato: «Come ciclista e persona che usa la bicicletta per andare al lavoro non potrei essere più entusiasta di questa collaborazione con Cannondale. Le biciclette che abbiamo creato incarnano i nostri valori e la nostra visione comune, fondendo bellezza e desiderabilità con un senso di responsabilità verso la prossima generazione”.
Cannondale SuperSix EVO disegnata da Ed Curtis per la collezione di Stella McCartney Cannondale disegnata da Ed Curtis per la collezione di Stella McCartney
A favore della sostenibilità
Nata e cresciuta tra Londra e la campagna inglese, Stella McCartney ha lanciato l’omonima Maison in collaborazione con Kering come joint venture al 50 per cento. Ha presentato la sua prima collezione a Parigi nell’ottobre del 2001. Vegetariana da sempre, la stilista non usa né pelle né pelliccia per le sue creazioni. Le collezioni Stella McCartney vanno dal “ready to wear” femminile, uomo, agli accessori, alla lingerie, agli occhiali, ai profumi fino a una linea per bambini. Oggi nel mondo esistono cinquantuno boutique monomarca Stella McCartney. Tra cui: Manhattan (Soho), Londra (Myfair e Brompton Cross), Los Angeles (West Hollywood), Parigi (Palais Royal), Milano, Tokyo, Shanghai e Pechino.
Le collezioni sono distribuite in oltre 77 paesi grazie da ben 863 rivenditori, tra negozi specializzati e grandi magazzini. In più sono disponibili online in 100 paesi. Particolarmente apprezzata è poi la collezione di abbigliamento sportivo “adidas by Stella McCartney”. Ha riscosso un successo sempre maggiore e si ampliata col tempo rivolgendosi a diverse discipline sportive: corsa, ginnastica, yoga, tennis, nuoto, sport invernali e ciclismo. L’impegno della stilista inglese in favore della sostenibilità è evidente in tutte le sue collezioni e parte integrante della filosofia del marchio. Un brand che si propone responsabile e al passo coi tempi.
Un binomio che dura da alcuni anni e che continuerà fino al 2023. Stiamo parlando del Team EF Education First e Cannondale, che vede quest’anno l’aggiunta di Nippo come ulteriore sponsor. Le biciclette di Alberto Bettiol e Rigoberto Uran saranno: SuperSix Evo, SystemSix e SuperSlice.
Completa e più veloce
E’ una delle biciclette più conosciute e amate del gruppo, la SuperSix Evo è un vero classico di Cannondale. L’ultima versione oltre alle caratteristiche di leggerezza, guidabilità e reattività, beneficia anche di un profilo dei tubi che migliorano l’efficienza aerodinamica. Il telaio è realizzato in carbonio ad alto modulo, il BallisTec Hi-Mod, che fa fermare il peso a 866 grammi nella taglia 56.
Per quanto riguarda il manubrio, i corridori dell’EF Education Nippo hanno a disposizione il Vision Metron 5D. Si tratta di un manubrio integrato realizzato completamente in carbonio dalle linee aerodinamiche e che permette il passaggio interno dei cavi.
Anche le ruote sono marchiate Vision e per la precisione sulla SuperSix Evo vediamo le Metron 40SL. Questa coppia di ruote ha un cerchio in carbonio con un profilo aerodinamico sviluppato attraverso analisi CFD e test in galleria del vento. Il profilo di 40 millimetri si sposa alla perfezione con le qualità della SuperSix Evo e la rende competitiva su tutti i terreni.
La SystemSix con le sue linee super aerodinamicheLa SystemSix con le sue linee super aerodinamiche
La novità di Bianchi
La SystemSix è una delle biciclette aerodinamiche per eccellenza. Il punto forte di questa bicicletta è la progettazione unica degli elementi chiave come il telaio, la forcella e il reggisella, che insieme al manubrio integrato Vision Metron 5D e le ruote Metron 55SL la rendono molto veloce. I tecnici di Cannondale hanno quantificato un risparmio di 50 watt a una velocità di 48 chilometri orari. Valori che nel mondo dei professionisti possono fare la differenza fra vincere o perdere una volata. Anche il telaio della SystemSix è realizzato in carbonio ad alto modulo BallisTec Hi-Mod, il più pregiato del marchio americano.
Sergio Higuita sulla SuperSliceSergio Higuita impegnato a cronometro con la SuperSlice
A filo della lenticolare
La SuperSlice è la bicicletta dedicata alle prove contro il tempo. Linee aerodinamiche per tagliare al meglio l’aria, con la forma del tubo verticale che segue il profilo della ruota posteriore e il tubo orizzontale dritto. Anche per le cronometro la EF Education Nippo si affida alle ruote Vision con le Metron 81SL all’anteriore e la lenticolare Metron TFW al posteriore. Sempre di Vision anche il manubrio e le protesi per le cronometro.
I pedali Speedplay Zero con la relativa tacchettaI pedali Speedplay Zero con la relativa tacchetta
La scheda tecnica
Gruppo
Shimano Dura Ace Di2
Ruote
Vision Metron 40SL e 50SL,
Pneumatici
Vittoria
Manubrio
Vision Metron 5D
Sella
Prologo
Reggisella
HollowGram
Pedali
Speedplay Zero
Pedali Speedplay
A livello di equipaggiamento le Cannondale della EF Education Nippo vantano il gruppoShimano Dura Ace Di2, tranne la guarnitura che è la HollowGram realizzata con forgiatura in 3D a cui sono applicate le corone FSA. Le selle sono fornite daPrologo, i portaborracce sono di Tacx e i pedali sono gli Speedplay Zero. Per finire segnaliamo che per le coperture vengono usati i tubolari Vittoria Corsa.
In occasione delle Classiche del Nord abbiamo avuto modo di vedere da vicino leCannondale SuperSix EVO in dotazione alla Valcar-Travel&Service, la squadra di Elisa Balsamo, Ilaria Sanguineti e Chiara Consonni. C’è un aspetto che ci è saltato agli occhi, parliamo del manubrio usato dalle ragazze, che rispetto alla dotazione standard in commercio è diverso. Per capire i motivi di questa scelta abbiamo parlato con Ivan Panseri, meccanico della Valcar e anche della nazionale femminile.
Una scelta diversa
Tra i nostri test di biciclette c’è anche quello che abbiamo avuto il piacere di fare con la Cannondale SuperSix EVO, che ci ha permesso di conoscere ancora meglio questa bicicletta dalle prestazioni eccellenti. Fra i componenti che colpiscono maggiormente c’è sicuramente il cockpit, costituito nelle configurazioni di serie dal manubrio e dall’attacco HollowGram Knot. Ma nelle SuperSix della Balsamo e compagne questo elemento è diverso. «Sulle biciclette delle ragazze abbiamo montato l’attacco e il manubrio HollowGram Save – ci dice subito Ivan Panseri – che sono diversi per alcune caratteristiche rispetto al Knot con cui solitamente vengono equipaggiate le SuperSix Evo».
Il manubrio HollowGram Knot
Il manubrio HollowGram Save
Si nota la differente ampiezza della superficie di appoggio dei due manubri
Manubrio HollowGram Knot
Manubrio HollowGram Save
Si può notare la differenza ampiezza della superficie di appoggio con il Save che è più snello
Più sottile
A prima vista non si direbbe che ci siano grandi differenze, ma non è così.
«Il manubrio Knot ha una superficie maggiore del Save – precisa Panseri – noi abbiamo deciso di optare per quest’ultimo che è un po’ più sottile e le ragazze si trovano meglio».
In effetti le ragazze hanno mediamente mani più piccole rispetto ai ragazzi e un manubrio più sottile può facilitare la presa. C’è anche un’altra caratteristica diversa, infatti il Save è disponibile anche nella larghezza di 36 centimetri, mentre il Knot parta da un minimo di 38 centimetri. Questo potrebbe essere un ulteriore motivo per scegliere il Save, ma il meccanico della Valcar ci tiene a precisare un aspetto.
«Sulle misure c’è da dire che noi per convenzione misuriamo la larghezza del manubrio da centro / centro, mentre Cannondale la misura da lato interno. Questo vuol dire che una nostra misura da 40 per Cannondale è un 38. Comunque di tutte le ragazze solo la Magri usa il 38, mentre le altre hanno il 40»
Attacco HollowGram Knot
Attacco HollowGram Save
L’attacco Save è sprovvisto di cover per il passaggio interno dei cavi
Attacco HollowGram Knot
Attacco HollowGram Save
L’attacco manubrio Save non ha la cover inferiore per il passaggio interno dei cavi
Un passaggio cavi diverso
Ci sono delle differenze anche per quel che riguarda l’attacco, infatti il Save non ha la cover per far passare i cavi internamente. «I cavi escono da due fori posti nella parte inferiore del manubrio – ci spiega Panseri – e poi li facciamo entrare direttamente nel tubo sterzo che ha un ampio passaggio. Noi usiamo una guaina termosaldata per mettere insieme i due cavi (quello del freno e quello che va alla centralina dello Shimano Di2, ndr). In questo modo rimane tutto più pulito. Non è un sistema complicato da montare, anzi è piuttosto semplice».
I cavi vengono uniti e fatti passare nel tubo sterzoI cavi uniti con un nastro termosaldato vengono inseriti nel tubo sterzo
Due pezzi ma sembra uno
Entrambi i modelli sono formati da due pezzi, manubrio e attacco. Il primo in carbonio e il secondo in alluminio. «Anche se è in due pezzi, sembra che sia un manubrio integrato, e le ragazze si trovano molto bene – precisa Panseri – anche nelle Classiche con molto pavé i feedback sono stati ottimi. Le ragazze dicono che assorbe bene le vibrazioni e non abbiamo avuto nessuna rottura o tipo di problema».
Il manubrio della Sanguineti è leggermente inclinatoIl manubrio della Sanguineti è leggermente inclinato verso il basso
Inclinazione a piacimento
Il sistema HollowGram Save permette di variare l’inclinazione del manubrio di 8 gradi e soddisfare le necessità delle atlete. «Il manubrio si aggancia con l’attacco tramite quattro viti e in questa zona si trova una specie di mezzaluna che permette di regolare l’inclinazione del manubrio per abbassare o alzare le leve freni. Ad esempio, la Sanguineti ha una inclinazione negativa, mentre le altre ragazze preferiscono stare parallele al terreno»
Nostro incontro con Elisa Balsamo nel ritiro della nazionale sull'Etna. Gran clima fra le ragazze di Salvoldi e l'obiettivo olimpico, molla di ogni fatica
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Prova su strada della Cannondale SuperSix Evo Team replica, si tratta della stessa bicicletta utilizzata dai professionisti della EF Education-Nippo. Fra questi c'è anche Alberto Bettiol, con cui abbiamo parlato per chiedergli qualche impressione. Il corridore toscano ci ha confermato la sua preferenza per questa bicicletta, in quanto si adatta molto bene alle sue necessità: leggera e reattiva in salita, ma anche molto comoda. Pur essendo votata alla salita. la SuperSix Evo ha dimostrato buone doti velocistiche e una grande facilità di guida in discesa.
Presentata nel 2019, la nuova SuperSix Evo è l’ultima versione di una bicicletta che ha fatto la storia del ciclismo. La versione Team replica che abbiamo avuto il piacere di testare è la stessa utilizzata dai professionisti dell’EF Education-Nippo e proprio per questo ne abbiamo parlato anche con Alberto Bettiol, corridore del team americano e vincitore del Giro delle fiandre 2019.
Progetto nuovo
Questa nuova versione rispetto alle precedenti è figlia di un progetto totalmente nuovo e adotta scelte tecniche in linea con le tendenze attuali. Quello che risalta subito all’occhio è la forma dei tubi: non più tondeggiante, ma più squadrata. Il profilo troncato, ben visibile nel tubo verticale e nel reggisella, migliora l’efficienza aerodinamica. Questo è un punto che si fa apprezzare in pianura, infatti un aspetto che ci ha sorpreso è la relativa facilità con cui si raggiungono e si mantengono velocità elevate. Certo non bisogna pensare di essere su una bicicletta aerodinamica, come la sorella SystemSix.
Ben visibile la forma tronca del tubo verticale e l’innesto basso dei foderi obliquiBen visibile la forma tronca del tubo verticale e l’innesto basso dei foderi
In due pezzi
Anche il manubrio HollowGram Save in carbonio unito all’attacco HollowGram Knot in alluminio con il passaggio dei cavi interno contribuisce a un’aerodinamica frontale pulita ed efficiente. Il cockpit in due pezzi offre il vantaggio di un’intercambiabilità maggiore fra i due componenti e permette una regolazione dell’inclinazione di 8 gradi, per una migliore personalizzazione. Il design sottile del manubrio smorza bene le vibrazioni e contribuisce a migliorare il comfort.
Carro compatto
Un punto nevralgico del telaio è il carro posteriore, che è molto compatto. Oltre all’attacco basso dei foderi obliqui, il fodero orizzontale ha una lunghezza di 40,8 centimetri. Un risultato molto interessante calcolando che i telai con i freni a disco necessitano di qualche millimetro in più rispetto a quelli con i rim-brake. Questo potrebbe far pensare a una bicicletta molto rigida e per certi versi scomoda. In realtà, la seconda sorpresa è stato il livello di comfort molto elevato.
Il reggisella HollowGram 27 SL Knot in carbonio lavora in sincronia con il tubo verticale e smorza efficacemente le vibrazioni che arrivano dal terreno. Il carro compatto permette allo stesso tempo di avere una bicicletta che reagisce velocemente ai cambi di ritmo in salita. E proprio questo il terreno dove abbiamo avuto le sensazioni migliori, confermate dai tempi di scalata sulle nostre salite abitudinarie, davvero competitivi.
Il manubrio Save in carbonio con l’attacco Knot in alluminioIl manubrio Save in carbonio con l’attacco Knot in alluminio
Ruote di alto livello
Oltre al peso contenuto della bicicletta, che si attesta a 7,2 chilogrammi, un ruolo importante lo ricoprono le ruote. Le HollowGram 45 Knot SL si sono rivelate molto versatili. Il profilo da 45 millimetri si adatta bene a tutti i terreni, veloci in pianura e leggere in salita. Ma il punto forte è la larghezza del canale interno di 21 millimetri. Questa caratteristica permette ai copertoncini da 25 millimetri di lavorare al meglio, senza creare il famoso effetto mongolfiera, che si ha quando il cerchio è troppo stretto. La differenza sullo smorzamento delle vibrazioni e sulla scorrevolezza è notevole.
Facile da guidare
La Cannondale SuperSix Evo si è dimostrata una bicicletta versatile e facile da guidare anche in discese con asfalto disastrato. Avendola provata per molti giorni, abbiamo apprezzato a fondo l’ottima guidabilità, che permette di correggere eventuali errori di traiettoria senza problemi. Facile da guidare in discesa, veloce in salita, e con un alto livello di comfort, la SuperSix Evo si propone come la bicicletta ideale per i corridori e chiunque ami stare tante ore in sella, su qualunque tipo di percorso.
Il copertone Vittoria si inserisce alla perfezione nel cerchio largo delle HollowGramIl copertone Vittoria si inserisce alla perfezione nel cerchio largo delle HollowGram
Più aerodinamica
A confermare le nostre sensazioni c’è l’opinione di Alberto Bettiol, con cui abbiamo parlato proprio di questa sua bici. «Pedalo su biciclette Cannondale dal 2014 – dice il corridore toscano – e devo dire che l’ultima versione della SuperSix è migliorata sotto molti punti di vista. Per prima cosa il carro posteriore e la forcella sono più rigidi. Ma il grande passo avanti è stato il miglioramento aerodinamico con il passaggio cavi interno e la forma dei tubi più squadrati».
Anche il vincitore del Giro delle Fiandre 2019 si sofferma sul comfort.
«Il canotto sella flette in avanti e indietro smorzando le vibrazioni – ci spiega – però mantiene la rigidità laterale. Conferisce un alto comfort e allo stesso tempo si ha una bella reattività. Questa è una caratteristica voluta dai tecnici Cannondale».
Bettiol ci ha raccontato che alcuni suoi compagni usano un attacco manubrio negativo perché il tubo sterzo a volte risulta troppo alto per le necessità di grande aerodinamica dei professionisti e questo conferma una tendenza di cui avevamo parlato con Angelo Furlan.
Alberto Bettiol con la sua SuperSix Evo all’ultimo Tour de FranceAlberto Bettiol con la sua SuperSix Evo all’ultimo Tour de France
La preferita di Bettiol
Infine, Bettiol ci ha confidato che: «A me piace la SuperSix, anche se i tecnici Cannondale mi dicono che la SystemSix è più veloce. Però per le gare a cui punto io, dove ci sono salite sopra il 6-7 per cento la leggerezza della SuperSix è un valore aggiunto che apprezzo molto».
Dopo il Giro, Bettiol era a Livigno, quando la squadra lo ha chiamato ad Andorra con Carapaz e il gruppo Tour. Un viaggio di 8 ore, pensando e parlando