In montagna con Bettiol, fra Tokyo e il mondiale

01.07.2021
3 min
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Il toscano della EF Education-Nippo è a Livigno per allenarsi in vista della ripresa delle corse e della trasferta olimpica. Fa parte infatti del quintetto azzurro selezionato da Davide Cassani. E dopo le Olimpiadi, mirino su Vuelta e mondiali: le stradine delle Fiandre gli strizzano l'occhio.

Bettiol arriva a Trepalle che sono le 10, nell’hotel che sorge proprio sul passo Eira, per allenarsi con i ragazzi della Bahrain-Victorious. Il toscano alloggia con la sua compagna Greta nel centro di Livigno, ma fra due giorni salirà anche lui quassù, dove il cielo è più vicino e l’altimetro segna quota 2.172, che ne fanno il borgo più alto d’Italia. A cento metri da qui alloggia anche Tom Dumoulin, che saluta cordialmente, ma ha chiesto di non essere disturbato con interviste e video.

Anche Dumoulin è qui per preparare le Olimpiadi della cronometro
Anche Dumoulin è qui per preparare le Olimpiadi della cronometro

Anche Bettiol è qui per preparare le Olimpiadi e la sua presenza nel quintetto azzurro era già scritta. Cassani aveva cominciato a osservarlo da tempo. E se la vittoria di Stradella era suonata come una conferma, il segnale che aveva convinto il cittì azzurro erano state le sue prestazioni sulle salite lunghe, a partire dal giorno di Sega di Ala.

Così Bettiol è salito in altura, seguendo le indicazioni del suo preparatore Leonardo Piepoli. «Che adesso si fida – dice sorridendo – anche se bonariamente mi sta sempre addosso. Ma cercherò di fare tutte le cose nel modo giusto e di non deluderlo».

Oggi Stelvio

Il programma di giornata del corridore della Ef Education-Nippo prevede quattro ore, con il Foscagno, la discesa su Bormio, lo Stelvio, la discesa ancora su Bormio, poi la salita ai Laghi di Cancano e di nuovo il Foscagno fino a casa. Giorni pesanti, seminando e costruendo la forma, anche simulando lo sforzo del Monte Fuji e della salita più dura del circuito giapponese.

«A Tokyo partiremo alla pari – dice – ma la strada è severa e farà le differenze. Per cui a un certo punto, quando le cose saranno chiare, dovremo essere onesti e parlare fra noi, decidendo per chi lavorare».

Giro d’Italia 2021, la vittoria di Stradella è stata conferma di una grandissima condizione
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Vuelta e mondiale

Dopo le Olimpiadi arriverà la prova che più di Tokyo gli strizza l’occhio, avendo vinto il Giro delle Fiandre: il campionato del mondo di Louvain.

«Sono due anni che Cassani me ne parla – sorride – e mi ha chiesto per questo di fare la Vuelta. La squadra ha accettato, così dopo le Olimpiadi rimarrò a casa per un paio di settimane, poi saranno in fila Spagna e mondiali. Trentin ha visto il percorso e dice che è adatto anche a me. Per cui non è certo il momento di mollare».