Girasole Bike Experience, il gioiello più prezioso di Club del Sole

20.06.2024
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“Tu sei la stella, tu sei l’amore”, basta leggere questa strofa di Romagna Mia per sentire il profumo di quella terra magnifica che ogni estate sboccia e si anima, pronta ad accogliere turisti e viaggiatori. Club del Sole, che in questo lembo è nato, ha creato un itinerario chiamato Girasole Bike Experience in grado di far scoprire questo luogo affacciato sul Mar Adriatico, rigorosamente in sella alla propria bici.

Quattro sono i Villaggi toccati dall’avventura a pedali, pronti a cullare il cicloturista facendogli vivere un’esperienza unica tra Lido di Spina, Punta Marina, Rimini e Riccione. Vivere la natura avendo tutto ciò che serve per rilassarsi e godere di un benessere totale in Romagna, dove è proprio il caso di dirlo, come cantava Aurelio Casadei e come lui le generazioni a venire accompagnati dalla loro fantastica orchestra: “Romagna mia, lontan da te non si può star”.

L’itinerario si snoda su 191 km di percorsi tra i Villaggi
L’itinerario si snoda su 191 km di percorsi tra i Villaggi

Non resta che pedalare

Girasole Bike Experience è un percorso che fa scoprire le principali località della costa, pedalando lungo itinerari naturalistici a due passi dal mare, piste ciclabili, sentieri in natura e strade poco frequentate. Lo scopo? Godersi il viaggio, fare sport, magari fotografare il paesaggio, ma anche visitare punti di interesse culturale lungo il percorso. Il valore aggiunto è che si può fare con tutta la tranquillità che serve, dormendo ogni sera in un villaggio Club del Sole diverso.

191 chilometri di percorsi facili e in mezzo alla natura, divisi in tre tappe. Si parte dallo Spina Family Camping Village a Lido di Spina e, passando prima per i Villaggi Club del Sole di Punta Marina (Ravenna) e poi per il Rimini Family Village a Viserba di Rimini, si conclude a Riccione presso il Romagna Family Village. Contesti adatti per e-bike, bici da gravel o mountain bike: l’emozione sarà sempre la stessa quando si ammireranno la bellezza della Valli di Comacchio, il fascino delle pineta di Ravenna o della Ciclovia della Valmarecchia o magari la Rocca Malatestiana di Verucchio. Ogni giorno ci si potrà rilassare e divertirsi, godendo dei servizi di Club del Sole all’interno dei Villaggi, come parchi acquatici, ristorazione, spiagge private e moltissimo altro.

Gli scorci unici e colorati di Comacchio
Gli scorci unici e colorati di Comacchio

Prima tappa

Da Lido di Spina a Punta Marina (62 km), questa è la prima tappa del viaggio itinerante targato Club del Sole. Una Bike Experience incorniciata dall’ospitalità bike friendly dei Villaggi. In questo contesto la connessione con la natura continua anche a fine pedalata, insieme alla libertà di tempi e spazi da vivere a propria misura.

I passaggi tra le lagune di Comacchio e il suo fascino simil veneziano grazie ai canali che attraversano la città sono un piccolo gioiello da scoprire al ritmo lento della bicicletta. Si continua in un full immersion nella fauna marittima grazie alle torri di avvistamento posizionate sul percorso. Il bird watching è un passatempo che fa bene all’anima e concilia il silenzio e la quiete di questo territorio mettendola in sinergia con la delicatezza delle due ruote.

Cultura e sport si fondono grazie alla bici
Cultura e sport si fondono grazie alla bici

Seconda tappa

La seconda tappa dell’itinerario prevede il tratto da Punta Marina a Rimini. 68,8 chilometri di sport e cultura. Qui i due aspetti si integrano al meglio con l’attraversamento di luoghi che raccontano il passaggio dell’uomo qui e la sua permanenza. Il tutto condito dai sapori che la riviera romagnola è in grado di offrire: piadina, pesce, fritture, ragù e la lista potrebbe andare avanti. Il viaggio di Club del Sole è pronto ad incantare tutti e cinque i sensi.

Si parte da Punta Marina nell’Adriano Family Camping Village per poi incontrare dopo pochi chilometri l’antico Porto di Classe, seguito da Sant’Apolinare in Classe. Due momenti che riportano a quando questa riviera era un centro nevralgico portuale in epoca romana. Seguono passaggi mozzafiato come il Ponte di legno sul Fosso Ghiaia e i capanni da pesca dove è possibile vedere i pescatori all’opera utilizzare sistemi tradizionali e apprezzarne la maestria. Infine, prima di arrivare a destinazione presso il Rimini Family Village, ci sono le iconiche Pinete di Cervia e Pinarella da attraversare a pochi passi dalla spiaggia.

Passaggi caratteristici e immersi nella natura
Passaggi caratteristici e immersi nella natura

Terza tappa

A chiudere il Girasole Bike Experience c’è l’ultimo tratto che congiunge Rimini a Riccione. In questa frazione si abbandona per qualche chilometro l’Adriatico e ci addentra nell’entroterra romagnolo. Una pedalata che in 60 chilometri conta 480 metri di dislivello. Un modo per vedere panorami unici salendo al Castello di Verrucchio e apprezzandone la sua vista su tutta la riviera romagnola. La tre giorni si conclude presso il Romagna Family Village. Qui non resta che godersi la vita serale e notturna di Riccione e Misano Adriatico in tutto il loro splendore.

Per affrontare l’esperienza ad ogni partecipante verrà fornita sia la traccia gpx con i dati sulle opzioni di percorso, sia un roadbook digitale da caricare nello smartphone con le informazioni necessarie sui i luoghi da visitare. Su richiesta, potranno essere attivati servizi di noleggio bici, accompagnamento con guida, trasporto bagagli da Villaggio a Villaggio e transfer di rientro al punto di partenza. Non resta che partire o chiedere informazioni scrivendo all’indirizzo campingvillages@clubdelsole.com per scoprire la riviera romagnola viaggiando in bicicletta!

Non resta che partire o chiedere informazioni scrivendo all’indirizzo campingvillages@clubdelsole.com oppure prenotarsi attraverso il form dedicato sul sito Club del Sole per scoprire la riviera romagnola viaggiando in bicicletta!

ClubdelSole

Bellaria Igea Marina e turismo: la ricetta del successo

14.05.2023
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BELLARIA IGEA MARINA – L’Italia che a volte ci riesce e sicuramente nel frattempo ci prova, ha il volto e la voce di Massimo Ceccarelli, imprenditore e amministratore di realtà che operano nel turismo a Bellaria Igea Marina. Siamo in piena costiera romagnola, fra Cesenatico e Rimini: alle spalle, a una decina di chilometri, inizia la collina. Da queste parti il prossimo anno passerà il Tour, che arriverà proprio a Rimini e ripartirà da Cesenatico, invadendo come di consueto strade e hotel. E proprio di hotel parliamo con Ceccarelli, che gestisce in prima persona l’Augusta di famiglia e si spende anche per gli interessi comuni. Perché qui la bici e il turismo ad essa collegato sono una vena preziosa su cui si scava da tempo.

«Sono più di trent’anni – spiega – che la città è inserita nel mondo del ciclismo. Forse siamo stati fra i primi a credere in questa opportunità turistica. Poi qualcuno è stato più bravo a implementare la capacità promozionale e la qualità dei servizi all’interno delle strutture, fino ad arrivare a quelli che oggi sono i migliori alberghi della Romagna, in grado di proporre servizi da 4-5 stelle».

Massimo Ceccarelli è un imprenditore, si impegna per il suo territorio e organizza eventi di Mtb
Massimo Ceccarelli è un imprenditore, si impegna per il suo territorio e organizza eventi di Mtb
E’ un po’ tutta la Regione ad averci creduto, no?

Questo è stato un passaggio importante. Lo stesso Terrabici (club di prodotto regionale specializzato nell’offerta cicloturistica, ndr) ha fatto sì che alcune città e alcuni alberghi si promuovessero insieme. Noi siamo fra i primi a credere che unire le forze sia il modo migliore per farsi conoscere.

Perché?

Da solo puoi essere forte quanto vuoi, ma è difficile fare destinazione ed è molto complicato acquisire credibilità. Anche se le eccezioni ovviamente ci sono.

La città, si diceva, ha una storicità importante.

Siamo stati fra i primi a proporre la bicicletta nel periodo delle vacanze pasquali. Con il passare degli anni, ci siamo accorti che in alcuni alberghi ci sono clienti di terza generazione, che continuano a venire in bicicletta. Nonni che erano i ragazzi di tanti anni fa, che adesso portano i nipoti con sé per fargli vedere San Leo e San Marino. Appassionati che dopo tanti anni conoscono le strade anche meglio di me. Quando esco con loro, non faccio io la guida, sono loro che portano me, perché conoscono strade poco trafficate anche se più impegnative.

Bellaria è sul mare, la bicicletta è il mezzo di trasporto naturale
Bellaria è sul mare, la bicicletta è il mezzo di trasporto naturale
Sul serio?

Per andare a Tavullia non fanno la statale, ma passano da dietro San Marino. Un dedalo di stradine lontane dal traffico, che quando arrivi in paese, hai già fatto tanti metri di dislivello. Hanno una filosofia molto bella di cicloturismo. Cioè quella del partire la mattina e tornare la sera. Senza fare le corse, senza fretta. Poi è chiaro che ci sono anche i gruppi di agonisti, che in sei giorni devono fare 20.000 metri di dislivello. Con loro è solo testa bassa, barrette e gel.

In che modo il cicloturismo si integra con il turismo estivo da spiaggia?

Siamo arrivati al punto di considerare come stagione turistica anche la primavera e l’autunno, in certi casi anche l’inverno. Stiamo cercando di convincere gli amministratori pubblici a non parlare più di destagionalizzazione. C’è qualche struttura che con la primavera e l’autunno lavora tanto quanto d’estate. Non è un piano B, come il Natale, il Capodanno o il periodo fieristico. Sono stagioni a tutti gli effetti, con caratteristiche diverse, sia per il tipo di cliente sia per il servizio che devi offrire. Se vuoi essere un bike hotel, devi capire quali sono le esigenze del ciclista. Se vuoi lavorare col cliente fieristico, devi capire di cosa hanno bisogno. 

Di cosa ha bisogno il ciclista?

Il nuovo ciclista, non conoscendo il territorio, necessita di servizi diversi oltre che di qualità. L’Augusta oggi lo vediamo ristrutturato, dopo 10 anni di lavori. Era una pensioncina da 27 camere, nella doccia c’era la tenda e al quarto piano andavi senza l’ascensore. Quando lo abbiamo ripensato, gli abbiamo dato un indirizzo.

Quale?

Lo abbiamo immaginato come “family suite hotel”: camere grandi e spaziose per le famiglie, perché l’obiettivo doveva essere quello. Nel momento in cui ristrutturi devi pensarci, perché negli anni le esigenze del cliente cambiano, che sia sportivo, fieristico o una famiglia.

L’hotel Augusta di Ceccarelli sorge praticamente in riva al mare
L’hotel Augusta di Ceccarelli sorge praticamente in riva al mare
Gli altri?

Faccio parte di Terrabici, sono presidente di un consorzio regionale di promozione turistica che coinvolge il territorio. Condivido con loro tanti momenti, nuovi obiettivi e le nuove esigenze del turista. Un modo per confrontarsi e migliorarsi e per variare l’offerta turistica in modo da incotrare le diverse esigenze dei turisti americani, canadesi e europei..

In quale segmento?

Ci sono hotel che hanno aumentato la qualità dei servizi per andare incontro anche alle richieste dei ciclisti sempre più esigenti.

Le colline sono a due passi da Bellaria, una rete di ciclabili porta verso l’interno in sicurezza
Le colline sono a due passi da Bellaria, una rete di ciclabili porta verso l’interno in sicurezza
Hai detto che il ciclismo è una delle attività in cui la città crede.

Esatto e noi ne abbiamo approfittato per avere una pista ciclabile dal porto e lungo il corso del fiume, perché ci portasse nell’entroterra in sicurezza. Questo ha dato inizio allo sviluppo di altre piste ciclabili, cioè di altri percorsi lungo i fiumi. Il Marecchia è cresciuto, anche il Savio e la valle del Rubicone. Quando la Regione crede in certi progetti, i comuni e gli imprenditori si attivano. Se la parte pubblica fa vedere che crede in un progetto, il privato segue volentieri.

Solo ciclismo?

Come destinazione turistica, Bellaria crede molto nella cultura, nella musica e nello sport, che si tratti di beach volley, rugby, pallavolo, ciclismo oppure tennis e calcio. Il prossimo anno ci sarà anche il Tour de France e sarà un’attrazione per i turisti che sono già qui. La nostra città è frequentata da tantissimi francesi, quindi il Tour sarà un valore aggiunto. 

I comuni nell’entroterra di Bellaria hanno capito la portata del cicloturismo
I comuni nell’entroterra di Bellaria hanno capito la portata del cicloturismo
Avete rapporti con i comuni delle colline?

Collaboriamo. Come consorzio, abbiamo proposto per anni dei pacchetti che propongono mare e collina. Mi incontrerò con i referenti di alcuni centri termali della zona di Forlì e Cesena per promuovere all’estero una settimana di vacanza, con quattro giorni al mare e tre alle terme. Non tanto per le terme fini a se stesse, quanto per far vedere il mare e poi un’altra parte della regione.

Organizzate ancora gare di mountain bike?

In collaborazione con l’Associazione Sportiva Mare-Terra Bike Team e un nutrito gruppo di amici e volontari, organizziamo da dieci anni, la 24h e ora la Bim 6h Mtb. La volontà è quella di realizzare eventi e attività coinvolgendo le diverse realtà e i Comuni, dal mare all’entroterra collinare. Dopo il covid, gli eventi sono diventati complicati e costosi: è necessario programmarli per tempo e collaborando con i vari soggetti sul territorio. Solo uniti si riesce ad avere la forza necessaria per raggiungere gli obiettivi e per realizzare nuove sfide sempre più entusiasmanti.

Lungomare Bike Hotel, una settimana all’insegna del Pirata

13.09.2022
5 min
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La Pantani Week è una settimana che va dal 16 al 22 settembre, dedicata al ricordo di Marco Pantani. Un momento dove il Lungomare Bike Hotel convoglia risorse, itinerari e guide nel ripercorrere ciò che ha rappresentato il campione romagnolo per il popolo di Cesenatico e della Romagna in generale. Il periodo racchiude anche il Memorial Pantani, gara pro’ in programma il 17 settembre. 

La struttura propone giri accompagnati dalle sue guide sulle salite iconiche dove si allenava Pantani, il Carpegna, il Cippo ma anche momenti di pellegrinaggio al museo a lui dedicato e ai luoghi dove la quotidianità di quegli anni di festa erano soliti consumarsi, come la piadineria di mamma Tonina e la casa dove è cresciuto. Per l’occasione ciclisti da tutto il mondo accorrono curiosi e vogliosi di ripercorrere quelle strade. 

Il ricordo passa anche da luoghi dove il ricordo del Pirata rimane indelebile
Il ricordo passa anche da luoghi dove il ricordo del Pirata rimane indelebile

Sette giorni per Marco

Giorni all’insegna delle due ruote, quale modo migliore per omaggiarlo, che si snodano ripercorrendo le strade e le salite più rappresentative.

«La settimana scelta – dice la titolare della struttura Silvia Pasolini – è quella in concomitanza con il Memorial Marco Pantani, la gara dedicata ai professionisti. E’ un periodo importante, è a un mese e mezzo dalla chiusura dell’albergo, ma è un periodo ancora caldo perché ci sono ancora tanti ciclisti molto appassionati che vengono da tutto il mondo. 

«L’abbiamo chiamata così perchè ricorre durante la corsa dei professionisti, e fino alla pandemia era in concomitanza anche con la gran fondo che purtroppo non viene più organizzata, sulla quale però si sta cercando di capire se ci sia modo di rilanciarla.».

Le guide sono pronte a fare scoprire le salite e le strade dove si allenava Marco
Le guide sono pronte a fare scoprire le salite e le strade dove si allenava Marco

Legame indissolubile

Parlando con Silvia Pasolini si carpisce che per Lungomare Bike Hotel il legame con Pantani vada oltre il semplice ricordo.

«Siamo strettamente legati alla memoria di Marco. Abbiamo sempre avuto un legame con la famiglia – prosegue – siamo sempre stati vicini di casa. Tonina ha lavorato da noi prima che mettesse su il chiosco della piadina, abbiamo collaborato per l’organizzazione delle GF. E’ un legame stretto e intimo a cui vogliamo rendere omaggio ogni anno. Non a caso anche la Bike Room è dedicata al Pirata, si chiama infatti “Marco Pantani”

«Vogliamo mantenere un ricordo affettivo perchè sono stati anni meravigliosi anche per quello che ha regalato a Cesenatico. Abbiamo voluto commemorarlo con una settimana dedicata a lui rivolta ai nostri ospiti. Il miglior modo è farlo in bici, infatti i giri organizzati per quella settimana sono le strade su cui amava allenarsi. Un aneddoto, l’anno che ha vinto il Tour de France e ci fu la grande festa di Cesenatico, io e mia sorella siamo andate a distribuire magliette, piadine e bandane insieme alla sua famiglia.

«Una festa meravigliosa, non so se ne accadranno di questo tipo nella mia vita. Marco aveva un anno in meno di me. La Manola, sua sorella ne avevo uno in più e siamo cresciuti insieme. Tutt’ora siamo molto legati con la famiglia Pantani, al netto del fatto che lavoriamo con il ciclismo».

Gli itinerari si snodano sulle strade romagnole con tappe iconiche come quelle sul lungomare
Gli itinerari si snodano sulle strade romagnole con tappe iconiche come quelle sul lungomare

In sella sulle strade del Panta

Il Lungomare Bike Hotel non si limita a dare un nome ad un’iniziativa solamente per creare attività. Bensì il ricordo passa dalle due ruote solcando strade e paesaggi cari a Marco.

«Sono itinerari che facciamo tutto l’anno, ma in particolare in quel periodo assumono tutto un altro significato. Si va al Carpegna, si va al Cippo e in tante strade della Romagna. Dopodiché ci sono un susseguirsi di attività per onorarlo e ricordarlo a dovere, si va al Museo, al cimitero, si va a visitare il monumento, si passa davanti a casa sua. E’ un modo per tenere vivi quei fantastici anni, non vuole essere un rimpianto ma un ringraziamento.

«Quando diciamo che li accompagniamo, lo facciamo in bicicletta. Le nostre guide saranno a completa disposizione dei ciclisti. Il ricordo pedalando assume tutto un altro significato. Ovviamente abbiamo pensato anche a chi accompagna e non pedala, in quel caso abbiamo il minivan per far vivere questa esperienza anche a loro. Poi magari ci troviamo tutti insieme a mangiare una piadina nel chiosco di Manola Pantani che si trova vicino alla nostra struttura. Ma anche al chiosco di Tonina, dove lavorava la sua mamma e la sua ragazza, che è vicino alla casa dove abitavano da bambini».

Memorial Marco Pantani

Il 17 settembre andrà in scena la corsa a lui dedicata, il Memorial Marco Pantani. Una corsa che da anni onora le strade e la memoria del campione romagnolo. Il Lungomare Bike Hotel è protagonista anche in questa occasione regalando agli ospiti della struttura un soggiorno condiviso con squadre importanti del panorama professionistico. 

«Ogni anno abbiamo squadre diverse – spiega Silvia – ci sono squadre che tornano. Anche se non decidono le squadre dove soggiornare però abbiamo team che chiedono espressamente di noi perché si crea un legame forte. Apprezzano molto il menù dedicato ai ciclisti e l’organizzazione a misura di bici, tant’è vero che alcune squadre vedendo la Bike Room e la nostra proposta gastronomica chiedono espressamente di noi».

LungomareBikeHotel

Riccione Bike Hotels, settembre in Romagna tra vendemmia e bici

06.09.2022
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Il vino è parte della cultura italiana e la tradizione vitivinicola romagnola è sicuramente tra le più famose al mondo. Quello di settembre è un periodo che il ciclista apprezza ad ogni uscita per le temperature e il clima mite. Il momento della vendemmia rappresenta per la Romagna un frangente importante in grado di portare sulla tavola felicità ed eccellenze del territorio. 

Il Consorzio Riccione Bike Hotels propone un settembre all’insegna di questo avvenimento, ovviamente in sella alla propria bici. E’ infatti possibile vivere un’esperienza unica, intensa come il gusto di un buon bicchiere di Sangiovese, oltre a visitare borghi dalla storia centenaria in cui la produzione di vino ha da sempre influenzato lo sviluppo culturale del territorio.

L’Hotel Gambrinus è tra le strutture che fanno parte del Consorzio e aderisce a queste iniziative uniche
L’Hotel Gambrinus è tra le strutture che fanno parte del Consorzio e aderisce a queste iniziative uniche

I Bike Hotel

Riccione è tra i precursori del movimento Bike Hotel a livello internazionale, la lungimiranza dei direttori delle strutture e delle attività promotrici del territorio sono sempre state un passo avanti alla concorrenza. La passione per il ciclismo e l’ospitalità romagnola hanno infatti dato vita al Consorzio Riccione Bike Hotels. 

Il focus che accomuna tutte le strutture è quello di dare la possibilità di scoprire una terra meravigliosa e vivere momenti indimenticabili in sella alla bicicletta. Che si tratti di un’uscita in bici da corsa o di un’avventura con la bici da gravel, le emozioni sono alla portata delle due ruote. Infatti è sufficiente pedalare verso le colline, a pochi passi dal mare, per ammirare il panorama e restare a bocca aperta. Una vacanza in questi hotel dotati di ogni servizio per la bici sono la ricetta perfetta per fare il pieno di allegria e farsi viziare da chi sa prendersi cura di chi ama le due ruote.

Tra le viti della Romagna

Per chi viene da lontano ma anche per chi cerca una fuga dalla frenesia della città, la Romagna è la meta perfetta per apprezzare la natura e le peculiarità del territorio. A misura di bici, l’entroterra si espande alle spalle di Riccione in un agglomerato di panorami mozzafiato e itinerari unici nel loro genere. Percorsi ideali per Mtb, gravel, bici da corsa ed e-bike, ogni mezzo è perfetto per scoprire la terra del Sangiovese in ogni suo centimetro. 

In questo settembre, il contesto romagnolo si offre con un’esperienza unica e rara che viene riproposta ogni dodici mesi. Tra le viti è infatti possibile sfrecciare in sella alla propria bici in un contesto immerso tra la natura e i suoi frutti. Il tutto con la possibilità di goderne a tavola con ricchi pranzi composti dalle specialità del territorio e dell’immancabile vino imbottigliato a pochi passi dalle cantine e dai produttori della zona. 

I momenti di ristoro sono gli attimi ideali per vivere il territorio e la cultura locale
I momenti di ristoro sono gli attimi ideali per vivere il territorio e la cultura locale

Parola a Righetti

A raccontarci questa iniziativa degli Hotel di Riccione c’è proprio Claudio Righetti, presidente del Consorzio.

«Il periodo di settembre – dice – è ottimale per fare escursioni in bicicletta. In particolare settembre risulta essere il momento migliore anche rispetto alla primavera per certe situazioni. Normalmente proponiamo alcuni giri che vanno a integrarsi e a conoscere di più gli agriturismi della nostra zona.  Ci sono cantine che fanno scoprire da vicino la vendemmia e la sua cultura. Ovviamente accompagnata da degustazioni e momenti di convivialità per vivere insieme queste eccellenze del territorio. Sono esperienze che vengono apprezzate moltissimo dai turisti di altri paesi che possono vedere e toccare con mano la nostra tradizione. 

«La nostra volontà – conclude Righetti – è quella di portare il cicloturista in posti unici e che si ricorderà per sempre. Questo ce lo permette l’esperienza della bici legata al gusto. Attraverso degustazioni di vini e pranzi organizzati dalle strutture. Ovviamente sono rivolti a tutti i tipi di bici e possono essere cuciti addosso alle esigenze di qualsiasi grado di esperienza. Dai più esperti fino alle famiglie che si vogliono godere un momento insieme in sella».

Dalla vite alla tavola, gli itinerari incontrano momenti di pausa dove si possono assaggiare le eccellenze enogastronomiche
Dalla vite alla tavola, gli itinerari incontrano momenti di pausa dove si possono assaggiare le eccellenze enogastronomiche

Romagna per tutti i gusti

Il più caratteristico è proprio il Giro del Sangiovese, di nome e di fatto. Un percorso facile sulle colline dell’entroterra di Riccione: 65 chilometri di panorami vista mare, campi coltivati, ulivi e ovviamente viti. Contrasti di colore, blu del cielo, verde delle colline, il marrone della terra, profumi di tradizione e piccoli borghi. Un anello che parte da Riccione e passa per Coriano, Mercatino Conca e ritorno. 

Il secondo è il Giro delle tre Regioni, un itinerario molto impegnativo, che tocca i 1.100 metri di quota, immerso nel verde degli Appennini, con balconi panoramici superlativi. Si parte dalla Romagna, si attraversa l’entroterra pesarese, l’appennino toscano per scendere verso il mare Adriatico: 157 chilometri di puro divertimento e benessere fisico. 

Il terzo è il percorso noto anche come Strada del paesaggio che attraversa tutto il territorio della Provincia di Rimini e percorre le Colline di Romagna parallelamente alla costa. Cento chilometri di su e giù con il mare che accompagna sullo sfondo la collina che movimenta ogni pedalata. Anche questo è un anello che tocca città uniche come Rimini, Santarcangelo, Coriano, Morciano e il bellissimo borgo storico di Mondaino. 

RiccioneBikeHotels

Consorzio Bike Hotel: Riccione una terra legata alle due ruote

22.03.2022
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Colline dietro l’angolo, mare e una gastronomia conosciuta in tutto il mondo. Riccione rappresenta questo e non solo. Il Consorzio Bike Hotel racchiude i valori più genuini della Romagna e del turismo ciclistico dalla sua nascita ad oggi.

Da oltre 20 anni gli Hotel della riviera hanno avuto una visione unitaria volta ad ospitare gli appassionati delle due ruote per fargli conoscere un contesto che nel tempo si è rivelato essere a misura delle due ruote. Oggi è presente una rete di itinerari e servizi in grado di accogliere qualunque pratica ciclistica e qualunque praticante. Dall’agonista al cicloturista che vuole godersi il soggiorno sorseggiando un calice di vino davanti un bel paesaggio.

Un legame indissolubile quello tra Riccione e la bicicletta, che lo vede protagonista ogni anno di competizioni dei professionisti, come Giro d’Italia, passaggi di Tirreno-Adriatico, Coppi e Bartali e tantissime Gran Fondo. Il Consorzio è presieduto da Claudio Righetti che ci ha accompagnato con le parole in questo viaggio tra le colline e i valori di questa terra. 

Gli itinerari registrati sono 21 e si districano da Riccione e dintorni
Gli itinerari registrati sono 21 e si districano da Riccione e dintorni

Le radici

La riviera ha da sempre rappresentato una meta per il turismo italiano e internazionale fin dalla sua nascita. Le due ruote rappresentano un volano che ne valorizza ancora di più il territorio.

«Il Consorzio Bike Hotel nasce nel 1998 – racconta Righetti – da un gruppo di alberghi che si sono messi insieme con unica passione. La bicicletta. L’obbiettivo era quello di portare gli appassionati a Riccione. Ci siamo dati degli standard da cui partire, come il deposito bici, le guide per fare scoprire il territorio e il ristoro al ritorno. Dopodiché abbiamo approfondito con il noleggio bici, l’assistenza tecnica quindi officina e l’alimentazione su misura».

Un punto di partenza poi cresciuto con il continuo rinnovamento e l’adattamento alle esigenze dei cicloturisti. «L’aspetto più importante – continua – a nostro favore è il territorio. La terra del riccionese, è qualcosa di stupendo. In 10 minuti si è fuori dal centro e ci si ritrova con tutto il territorio romagnolo e non solo alla portata delle due ruote. Con salite come Carpegna, Urbino, San Leo e molte altre. Per il ciclista non dover fare molti chilometri per trovare le salite e tratti panoramici è fondamentale».

Il turismo delle due ruote non è solo agonistico ma passa anche per la gastronomia
Il turismo delle due ruote non è solo agonistico ma passa anche per la gastronomia

Riccione nel mondo

Per la clientela italiana la visione della Romagna è sempre stata quella di una zona volta all’ospitalità e al benessere. Uno degli obbiettivi del Consorzio è sempre stato quello di esportare questi aspetti e farli conoscere al mondo.

«Ci siamo iniziati a far conoscere – spiega Righetti – attraverso le fiere. Prima in Italia e poi all’estero, dove abbiamo iniziato a proporre la nostra realtà e servizi. Tutt’ora facciamo fiere mirate. Il mercato canadese negli ultimi anni sta diventando forte. L’Europa ancora oggi la giriamo per la promozione. Noi li abbiamo intercettati fin da subito. Vedevamo girare qualche straniero e ciclista ospite della nostra riviera. Così abbiamo mappato i percorsi principali e fatto una segnaletica precisa per il ciclista arrivando a 21 itinerari che oggi vengono utilizzati e promossi anche dalla provincia. Ci siamo preoccupati nel predisporre un territorio che fosse Bike Friendly per garantirne la sicurezza oltre che alla bellezza».

Questa è la divisa celebrativa del Consorzio Bike Hotel di Riccione
Questa è la divisa celebrativa del Consorzio Bike Hotel di Riccione

Esperienze su misura

Il focus del Consorzio e quindi dei Bike Hotel che ne fanno parte è quello di creare un’esperienza su misura per il ciclista che arriva presso le strutture. Una sorta di abito che viene cucito sul cliente e alla sua bici per tutta la durata del soggiorno.

«I ciclisti – dice Righetti – non si possono rinchiudere in un target preciso. Ci sono gli agonisti e chi invece viene per godersi il mare e conoscere la cultura e la gastronomia. Da noi vengono perché si trovano a loro agio e siamo molto ospitali. In Romagna si sta bene per tantissimi motivi. Siamo fortunati e cerchiamo di sfruttalo al meglio».

«Ci sono gruppi – continua – che vengono per fare 150 km al giorno e chi invece per rilassarsi e conoscere le nostre tradizioni. Abbiamo molti agriturismi convenzionati per approfittare di esperienze gastronomiche e culturali. Noi lo diamo per scontato ma per un nord europeo è come essere in un parco giochi. La primavera con 18-19 gradi è una cosa che abbiamo forte ed è facile promuovere. Sono esperienze. Siamo partiti con un ciclismo più agonistico. Oggi abbiamo approfondito con un soggiorno ideato e creato su misura. Seguendo le discipline praticate, dal gravel, Mtb, e-bike e altre a cui non interessano la performance».

Eventi e imprese come quelle compiute da Pogacar sui territori limitrofi sono un volano per il turismo
Eventi e imprese come quelle compiute da Pogacar sui territori limitrofi sono un volano per il turismo

Pro’ e Gran Fondo

Empatia ed emulazione sono due aspetti che uno sport come il ciclismo riesce a tramettere quando viene visto attraverso lo schermo della tv. Riccione è spesso teatro di passaggi professionisti e Gran Fondo conosciute in tutto il mondo. Questo aspetto infatti, rappresenta un volano per l’economia turistica che se sfruttato porta a grandi benefici.

«La Nove Colli è un esempio di gara – conclude Righetti – che porta un grosso bacino per fare arrivare appassionati. Gran Fondo degli Squali, Gran Fondo Marco Pantani, Via del Sale e molte altre. Per questi eventi ci occupiamo dell’iscrizione e dell’accompagnamento. Il passaggio del Giro d’Italia è molto importante. Fa conoscere ed è molto appetibile come palcoscenico per far vedere salite e paesaggi in tv. Un esempio molto recente è la fortuna di vedere Pogacar che fa un piccola impresa sul Carpegna legata a Marco Pantani. E’ un’aspetto emozionale che attraversa lo schermo e colpisce empiricamente chi guarda queste imprese».

RiccioneBikeHotel

Senni 2022

“Barracuda” Senni, raccontaci i percorsi di Cesenatico…

04.03.2022
5 min
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Da qualche mese a questa parte, i clienti dell’Hotel Lungomare di Cesenatico hanno un’attrattiva in più: lunghe pedalate nell’entroterra romagnolo, escursioni fino alle Marche, viaggi su due ruote lungo la Riviera romagnola, il tutto con una guida d’eccezione. Manuel Senni fino allo scorso anno era ancora in carovana, ora invece racconta ai turisti le bellezze di quei luoghi che per anni hanno ospitato le sue tantissime ore di allenamento.

Una carriera conclusa anzitempo

Una metamorfosi quasi obbligata. Non si può parlare di quei luoghi incantevoli senza prima spiegare come Senni sia arrivato a interpretare il ruolo di novello Virgilio: «Io avrei continuato a fare il professionista, ma le sfortune sono state troppe: ho avuto una serie infinita di infortuni, nel febbraio del 2020 mi hanno aperto l’aorta per un problema all’arteria iliaca e ci ho messo un anno per recuperare. Il 7 aprile 2021 mi hanno investito, il 31 maggio ho avuto un granuloma al soprasella, a quel punto ho detto basta. Al Memorial Pantani, nella mia Cesenatico, ho salutato tutti».

Il suo nuovo lavoro gli consente però di rimanere… in sella e anzi di prendere tutto il bello di questo sport: «Mi piace moltissimo raccontare i miei luoghi. Porto i cicloturisti nelle località più belle, ad esempio la rocca di San Leo, la lunga e lenta scalata sul masso con il castello lassù in cima. E’ qualcosa di favoloso, un balcone con vista sull’intera Valmarecchia. Oppure San Marino: quando ci porto i turisti stranieri rimangono sempre affascinati, vedendo quel castello con le strutture antiche, sembra di entrare in un’altra epoca affrontando oltretutto un percorso molto vario».

Senni Borghi 2022
Le uscite per i borghi sono ricche anche di soste, per conoscere da vicino questi splendidi luoghi
Senni Borghi 2022
Le uscite per i borghi sono ricche anche di soste, per conoscere da vicino questi splendidi luoghi

Tragitti a scelta in base alle capacità

Salite? Non solo, anzi questa parte di Romagna è famosa anche per i paesini di pianura: «Longiano, Montiano, Sant’Arcangelo sono piccoli borghi che piacciono molto, non si fatica tantissimo nel raggiungerli e il divertimento è assicurato».

Proprio a questo proposito Senni tiene ad essere molto preciso nel segnalare ai suoi “clienti” quel che si troveranno di fronte: «Bisogna sempre conoscere il proprio grado di preparazione. Alcuni tragitti non sono molto impegnativi anche se ci sono colline da valicare, ma non si va in quota. Sono ideali per calibrarsi, ma anche per vedere che quegli sforzi ti danno un premio, visuali da sogno lontani dal tran tran quotidiano. Diverso il discorso quando si affrontano escursioni come quella di San Marino, allora devi riuscire ad affrontare 8 chilometri di salita continua e non è per tutti».

Cippo Pantani
L’immagine del Pirata alla sommità del Cippo Pantani sul Monte Carpegna: una salita per duri
Cippo Pantani
L’immagine del Pirata alla sommità del Cippo Pantani sul Monte Carpegna: una salita per duri

Il fascino della panoramica

Cesenatico ma non solo, Riccione (che dal 2 al 5 giugno sarà una vera capitale della bici con il ritorno della Ride Riccione Week) offre tragitti tutti da scoprire: «Spesso porto il gruppo da quelle parti: affrontare la panoramica con vista mare è qualcosa di sensazionale, sento i commenti di chi pedala con me ed è estasiato. Il connubio collina-mare colpisce sempre. Poi da queste parti c’è il percorso che reputo più bello».

Qui interviene fortemente la sua esperienza di ciclista pro’: «Io facevo allenamento di 180 chilometri, salivo sul Monte Fumaiolo e poi andavo a “sfidare” il Cippo Pantani. Quella è una strada particolare, ci puoi salire solo a piedi o in bici dopo aver passato la barriera di accesso. Chiaramente ne propongo una parte, ma chi ce la fa arriva in cima al Cippo e si sente dentro qualcosa di particolare, magari sentendosi più vicino a Marco».

La sua esperienza non passa inosservata. Molti, pedalando al suo fianco, sfruttano quelle occasioni per chiedergli tutto del suo passato: «Sì, molti sono curiosi, mi chiedono di questo o quel campione, questa o quella gara. Un giorno ho portato con me un gruppo di cicloturisti canadesi. Dopo qualche chilometro, ho sentito: “Ma tu sei quello che ha vinto il Giro del Colorado 2017, c’era un nostro amico che era diesse della BMC al tempo (probabilmente l’americano Jackson Stewart, ndr)” e da lì è stata una pedalata tutta fatta di racconti e di flashback».

Senni Colorado 2017
Senni è stato pro’ dal 2015 al 2021. La vittoria nel Giro del Colorado 2017 è la sua perla
Senni Colorado 2017
Senni è stato pro’ dal 2015 al 2021. La vittoria nel Giro del Colorado 2017 è la sua perla

Ora si diletta con le Granfondo

Senni, da quando ha deciso di chiudere la sua carriera, si divide fra il lavoro come meccanico al negozio Sport Bike di Cesenatico e gli impegni da guida turistica. Proprio questa sua conoscenza tecnica della bici spesso è molto utile: «Quando partiamo porto con me l’attrezzatura per piccoli interventi: raggi, tubolari… I cicloturisti partono con un po’ di rifornimento messo a punto in hotel, poi comunque una sosta al bar ci scappa sempre…».

Pensate che sia tutto? No, la passionaccia di “Barracuda” Senni per le gare non è finita al Memorial Pantani: “Mi posso allenare solo martedì e giovedì nella pausa pranzo, poi il fine settimana, sfruttando magari qualche granfondo, ma poi quando sono in gara esce fuori il mio animo da agonista». Si è visto domenica scorsa alla Granfondo Laigueglia, quando è finito secondo spalla a spalla con il francese Thibaut, col quale aveva dato vita alla fuga decisiva. «Ne farò altre – avverte il quasi trentenne cesenate – quelle della nostra zona: Nove Colli, Via del Sale, Pantani, ma intanto domenica prossima sarò alla Strade Bianche: non ho mai potuto farla da pro’, almeno così vedrò quel che hanno provato i campioni il giorno prima…».

Da corridore a comunicatore: la seconda vita di Marangoni

30.11.2021
4 min
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Tra le definizioni di “divulgare” c’è: “Rendere accessibili ad un maggior numero di persone nozioni scientifiche e tecniche, con un’espressione semplice e chiara”. E’ una dote, che non tutti possiedono. E’ una dote che si può pensare appartenga a chi è un profondo conoscitore di un determinato settore, ma così non è. C’è il medico che sa guarire dal cancro, ma non sa insegnare e c’è il corridore che vince centinaia di corse, ma non riesce a comunicare al meglio l’essenza del ciclismo.

Seconda vita

Il divulgatore nel mondo del ciclismo… mediatico è un ruolo più che mai ricercato, soprattutto dagli amatori, che – sempre di più e sempre più volti ad emulare i professionisti alla ricerca di super prestazioni – vogliono capire come allenarsi per rendere al meglio, come alimentarsi, come vestirsi, quali biciclette acquistare. E’ in questo filone che si è inserita la seconda carriera di Alan Marangoni, che in dieci anni da pro’ ha vinto una sola volta (nell’ultima gara della carriera, al Tour de Okinawa), ma che sul canale web Gcn Italia è riuscito a trovare una sua dimensione, insieme a Giorgio Brambilla, anche lui professionista dal 2010 al 2014.

Con Marangoni a Gcn c’è Giorgio Brambilla, anche lui corridore professionista dal 2010 al 2014
Con Marangoni a Gcn c’è Giorgio Brambilla, corridore dal 2010 al 2014

Semplicità vincente

Il loro ruolo è proprio spiegare agli amatori tutti i segreti di un corridore attraverso dei video, girati quasi sempre in sella, spesso insieme proprio ad alcuni big del gruppo. Una sorta di corso di formazione che piace e che fa bene, in un certo senso, anche a livello di educazione stradale.

«Ai nostri seguaci – spiega Marangoni – non gliela racconti. Bisogna essere precisi, puntuali, esaustivi perché hanno sete di conoscenze e ci guardano già da grandi intenditori. Ci sono i “fissatoni”, ma vedo anche tanti per fortuna che pedalano per divertirsi. Nel raccontare, comunque, la differenza la fa la semplicità».

Lo stesso entusiasmo

Un ruolo che gli riesce bene anche perché lui stesso è uno che ha sempre vissuto di ciclismo.

«C’è chi finisce la carriera che ha il “vomito” della bicicletta – dice il Maranga – c’è chi smette ancora giovane e esce da questo mondo perché ce l’ha con il sistema. E poi ci sono quelli come me, che ho sempre vissuto il ciclismo da appassionato. Osservavo tutto, guardavo tutte le gare, amavo gli amatori e adesso pedalo ancora con lo stesso entusiasmo».

Con Belletti e Montaguti al Giro del 2014, promuovendo il Passatore Bike Fay
Con Belletti e Montaguti al Giro del 2014, promuovendo il Passatore Bike Fay

Troppi watt

Anche per questo Giorgio Brambilla è quello più “tecnico” del duo, mentre Marangoni intrattiene e spazia con la sua esuberanza tutta romagnola. Curioso, dunque, conoscere il suo punto di vista sul ciclismo di oggi.

«Vedo troppi watt e poco romanticismo – confessa – non vedo più raduni perché ognuno ha una sua tabella da seguire, so di professionisti che sono vicini di casa, ma non possono allenarsi insieme perché hanno valori diversi».

Numeri e freddezza che si riflette in corsa e fuori dalla corsa: «Tanti corridori, ormai, fanno il loro compitino – spiega – mettono un numero per la gara, tirano, finiscono, vanno in hotel, si attaccano allo smartphone. C’è poco affiatamento e in gruppo c’è troppo stress e quindi tante distrazioni e tante cadute che rovinano una corsa. Penso, ad esempio, alla caduta banale di Roglic al Tour».

«Nel raccontare – dice Marangoni con concretezza da corridore – la differenza la fa la semplicità»
«Nel raccontare – dice Marangoni con concretezza da corridore – la differenza la fa la semplicità»

Arriva il gravel

Non ci sorprende che Marangoni non veda di buon occhio il boom dei rulli “tecnologici”, utilizzati anche d’estate così come non sorprende che per lui la bici da corsa sia ancora la regina.

«Inizieremo a fare alcuni video anche per il gravel – rivela – che insieme alle e-bike creano curiosità, ma io penso che non avranno mai il fascino di una bici da corsa e le gare di quel mondo non arriveranno mai a livello di un Fiandre o di un Roubaix. Forse sono chiuso io, ma la penso così».

Lungomare e Pinarello: la collaborazione è okay

18.08.2021
4 min
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Il Lungomare Bike Hotel di Cesenatico è una struttura ricettiva specializzata per ciclisti (e a nostro personale giudizio tra le primissime in Italia) già da qualche anno partner Pinarello. Ma in cosa consiste questa importante partnership? Il Lungomare “ospita” in casa – meglio, all’interno della sua attrezzatissima bike room – una trentina (!) di biciclette Pinarello distribuite tra i modelli Andromeda, Nytro, Grevil, Prince oltre alle Dogma F10 e F12: tutte quotidianamente a disposizione dei clienti dell’hotel che, noleggiandole, possono così provare su strada cosa significhi davvero pedalare su queste esclusive “specialissime”.

Clienti del Lungomare a spasso sui uno dei 100 percorsi cicloturistici dell’hotel
Clienti del Lungomare a spasso sui uno dei 100 percorsi cicloturistici dell’hotel

In oltre quarant’anni di attività – tutto è iniziato nel 1979 – la famiglia Pasolini ha accolto al Lungomare Bike Hotel oltre 10.000 ospiti provenienti da tutto il mondo. Turisti prima incuriositi e poi entusiasti di poter vivere la propria passione per la bicicletta in un contesto estremamente organizzato. I bike tour del Lungomare sono a dir poco un “must”… E sono solo alcuni tra le 100 proposte tra cui scegliere! Ne parliamo con Silvia Pasolini, direttrice dell’hotel.

Silvia, si va alla scoperta di un territorio unico che unisce il mare alla collina, le città d’arte a borghi incantevoli, l’arte e il paesaggio ad una tradizione enogastronomica favolosa: in due parole la Romagna…

Li abbiamo portati a pedalare tra splendidi vigneti, castelli medievali e strade di ciottoli di piccoli borghi di campagna. Li abbiamo fatti innamorare della nostra terra, dei nostri tramonti, dei nostri paesaggi. E tra una sosta per un cappuccino e un gelato in una piazza medievale, li abbiamo condotti a conquistare alcune tra le più iconiche salite d’Italia, come il Cippo Pantani e San Marino, la più antica Repubblica al Mondo.

La bellezza e la tranquillità dell’hotel che si affaccia sul mare e dispone di una bellissima piscina
La bellezza e la tranquillità dell’hotel che si affaccia sul mare e dispone di una bellissima piscina
Cosa significa per una struttura come la vostra puntare su una clientela di praticanti ciclisti?

Dopo tanti anni, la nostra passione per il ciclismo è diventata sempre più forte. Siamo continuamente emozionati dal potere della bici di creare un modo semplice, sostenibile e gioioso. Noi pensiamo che non esista un’attività più semplice che tocchi così tanti bisogni e stati d’animo dello spirito umano: l’eccitazione, la libertà, connessione, l’avventura, la  passione. Come spesso viene ripetuto, il ciclismo non è solamente uno sport ma uno stile di vita. Anzi, oggi anche di più: è un movimento culturale. Un movimento in crescita che abbraccia equilibrio, semplicità, viaggio e sostenibilità ambientale.

E i vostri bike tour alla scoperta della terra e delle tradizioni di Romagna?

In tutti questi anni di esperienza e di continua evoluzione abbiamo avuto modo di studiare e ideare una grandissima quantità ed un’ampia varietà di tour in bicicletta: pianura, colline e salite difficili per un allenamento duro, un allenamento facile o una semplice passeggiata. Con le nostre guide i nostri ospiti potranno esplorare qualcosa di nuovo ogni giorno.

Anche Tadej Pogacar in alcune occasioni ha scelto l’Hotel Lungomare
Anche Tadej Pogacar in alcune occasioni ha scelto l’Hotel Lungomare
“That’s Amore”: questo il vostro motto… cosa significa?

Abbiamo preso ispirazione dalla famosa canzone di Dean Martin del 1953. Nel testo c’è la spensieratezza, la felicità e il romanticismo di quello stile di vita italiano che tutto il mondo ci invidia. E proprio con questa idea di godere delle cose semplici e della gioia di vivere, abbiamo costruito la nostra attività di cicloturismo a Cesenatico, in Italia. Amiamo ospitare ciclisti da tutto il mondo, portandoli a scoprire i nostri paesaggi, a degustare cibi e vini tradizionali e ad assaporare l’inimitabile stile di vita della Dolce Vita.

E puntare su un brand come Pinarello ha dato i suoi frutti?

Si, senza dubbio. Sono oramai diversi anni che dotiamo la nostra bike room delle ultime novità della gamma Pinarello. I nostri ospiti hanno sempre la possibilità di uscire e pedalare su queste bici iconiche. Adesso aspettiamo l’arrivo della nuova Dogma F, la bici che ha già vinto l’oro su strada alle Olimpiadi a Tokyo. In fondo mi piace anche pesare che il Lungomare Bike Hotel porti anche fortuna. Pensate, lo scorso anno per i Mondiali di ciclismo di Imola abbiamo ospitato la nazionale slovena con Pogacar e Roglic. Una bellissima esperienza!.

Lungomare Bike Hotel