Italian Bike Festival: si “viaggia” verso il tutto esaurito…

22.06.2023
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Mancano appena tre mesi all’edizione 2023 di Italian Bike Festival, la grande manifestazione outdoor in programma dal 15 al 17 settembre all’interno del Misano World Circuit e rivolta 100% al mercato della bici e della mobilità sostenibile. E a novanta giorni dall’evento, lo stesso comitato organizzatore ha annunciato in anteprima i primi brand protagonisti dell’edizione di quest’anno. Ad oggi è quasi esaurita la superficie disponibile nell’area espositiva, già occupata al 90% della propria capacità, ovvero 50.000 metri quadrati all’interno del circuito romagnolo che dal 2022 ospita questo salone outdoor di riferimento nel mondo della bicicletta. 

Lo staff della comunicazione di Taking Off, la realtà che ha ideato e che materialmente organizza Italian Bike Festival, ha pubblicato l’elenco aggiornato dei brand presenti, unitamente alla loro collocazione sulla relativa mappa espositiva.

Non solo biciclette all’IBF… ad oggi nell’area expo sono previsti difatti brand di dieci categorie merceologiche differenti: biciclette (30,1%), componentistica (19,5%), accessori (15,7%), abbigliamento (13,7%), servizi (7,1%), caschi e protezioni (5,3%), turismo (3,3%), motori (2%), altri veicoli (2%) e selle (1,3%). Numeri che mostrano l’elevato interesse che Italian Bike Festival raccoglie ogni anno attorno a sé: un appuntamento unico in Italia ed in grado di attrarre visitatori anche al di fuori dei confini italiani. 

Mappa dell’Italian Bike Festival all’interno del Misano World Circuit
Mappa dell’Italian Bike Festival all’interno del Misano World Circuit

Un evento internazionale

«Prevediamo che l’edizione 2023 – hanno commentato all’unisono i responsabili dell’organizzazione Lucrezia Sacchi, Fabrizio Ravasio e Francesco Ferrario – sarà molto significativa dal punto di vista della partecipazione degli espositori: i numeri sono in continua crescita, e confermano come l’evento stia diventando sempre di più l’appuntamento di riferimento per la bicicletta e per i settori collegati alla mobilità a livello europeo ed internazionale.

«La partecipazione di importanti aziende, che sono tra i top brand del settore, ci conferma che il progetto Italian Bike Festival è sempre più attrattivo per il comparto, perché rappresenta un’opportunità di networking e di business per gli operatori. Auspichiamo una grande partecipazione di visitatori dall’Italia e dall’estero, per un evento che contribuirà anche a valorizzare e a far conoscere il territorio emiliano-romagnolo. Un appuntamento dove poter parlare di mobilità ed al tempo stesso diffondere una reale cultura sostenibile sulle due ruote».

Gli organizzatori di IBF, Fabrizio Ravasio, Lucrezia Sacchi e Francesco Ferrario
Gli organizzatori di IBF, Fabrizio Ravasio, Lucrezia Sacchi e Francesco Ferrario

L’edizione 2023 di Italian Bike Festival promette curiose novità e molte iniziative che attireranno l’attenzione del mondo business e degli sportivi, ambendo a una maggiore partecipazione dall’estero e puntando a posizionarsi come appuntamento di riferimento nel panorama della bicicletta e dei settori collegati alla mobilità a livello internazionale. 

L’ingresso a IBF – evento organizzato da Taking Off in collaborazione e con il supporto di APT Servizi Emilia-Romagna e Visit Romagna – è totalmente gratuito previa registrazione sul sito web ufficiale della manifestazione. 

Italian Bike Festival

Guerciotti cerca un back office commerciale

15.11.2022
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Guerciotti si conferma sempre più una realtà imprenditoriale in piena fase di crescita. Nel 2024 saranno trascorsi 60 anni dalla sua fondazione. In attesa di festeggiare questo storico traguardo, l’azienda lombarda, anzi milanese, sta portando avanti una profonda ristrutturazione a livello organizzativo attraverso la ricerca di nuove figure da inserire all’interno del proprio organigramma.

L’azienda guidata da Paolo e Alessandro Guerciotti negli ultimi due anni è stata protagonista di una crescita esponenziale che l’ha portata ad un aumento delle vendite e di conseguenza ad un incremento del fatturato complessivo. Per gestire nel migliore dei modi questa fase di crescita, Guerciotti ha deciso di ampliare il proprio ufficio commerciale.

Lo staff Guerciotti al completo nei giorni dell’Italian Bike Festival
Lo staff Guerciotti al completo nei giorni dell’Italian Bike Festival

Back office commerciale

Attualmente Guerciotti è alla ricerca di un back office commerciale da inserire all’interno della propria struttura aziendale. Il candidato prescelto si dovrà occupare principalmente di tenere i contatti con i clienti. Dovrà occuparsi della preparazione delle offerte commerciali, dell’inserimento e gestione degli ordini, dell’organizzazione e gestione delle spedizioni. Dovrà inoltre gestire tutte le fasi dell’assistenza post vendita.

L’Italian Bike Festival è stato il palcoscenico ideale per presentare nuovi modelli e nuove colorazioni
L’Italian Bike Festival è stato il palcoscenico ideale per presentare nuovi modelli e nuove colorazioni

Il candidato ideale

Per poter ricoprire il ruolo di back office commerciale, il candidato/a ideale deve essere in possesso di diploma di scuola superiore e/o laurea. Sono richiesti richiesti capacità organizzativa, spirito proattivo e capacità comunicative. Viene inoltre richiesta una buona predisposizione all’apprendimento, dinamicità e flessibilità.

Per poter aspirare al ruolo è fondamentale la conoscenza della lingua inglese e una buona dimestichezza ed uso del computer, in particolare dei software Excel e Word.

L’orario di lavoro sarà full time dal lunedì al venerdì. La sede di lavoro sarà naturalmente a Milano presso gli uffici di via Petrocchi 10 (fermata della metropolitana Turro, ndr). La retribuzione e la tipologia di inserimento verranno valutate in base alle esperienze della persona selezionata.

Chiunque desidera candidarsi al ruolo di back office commerciale dovrà inviare il proprio curriculum vitae al seguente indirizzo: aguerciotti@guerciotti.it.

Paolo e Alessandro Guerciotti a Italian Bike Festival assieme a Paolo Belli e Antonello Mattia, responsabile commerciale (a sinistra)
Paolo e Alessandro Guerciotti assieme a Paolo Belli e Antonello Mattia, responsabile commerciale (a sinistra)

Una fase positiva

Come anticipavamo all’inizio, la ricerca di una figura da inserire nell’ufficio commerciale conferma ancora una volta come il brand Guerciotti stia vivendo un momento estremamente positivo. Una conferma in merito è arrivata dalla recente partecipazione a Italian Bike Festival. Nell’occasione l’azienda milanese ha mostrato le sue ultime novità sia a livello di colorazioni che di modelli. Tra questi merita di essere segnalato il modello Eureka CXS  in dotazione al Team Selle Italia Guerciotti Elite, formazione da sempre protagonista nel ciclocross a livello internazionale.

Guerciotti

ReArtù: Maglia primaverile e salopette a taglio vivo, le novità 2023

27.10.2022
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I capi creati da ReArtù sono il frutto della lavorazione artigianale dei tessuti speciali creati nel laboratorio forlivese. Tra le novità che andranno a rimpolpare un già vasto catalogo 2023, c’è la nuova maglia a maniche lunghe per la mezza stagione e la salopette corta realizzata completamente a taglio vivo. I due capi sono stati progettati e realizzati utilizzando le attrezzature e i macchinari più moderni in commercio in campo tessile.

Dal 1992 ReArtù vive e respira ciclismo, ed è in grado di mettersi al servizio delle squadre partendo da quelle amatoriali arrivando fino alle professionistiche come nel caso della BePink. Con l’obiettivo di realizzare capi innovativi e soprattutto personalizzati. Per raccontare i modelli new entry della gamma strada ci siamo affidati al titolare di Re Artù Paolo Castellucci che abbiamo incontrato a Misano in occasione dell’IBF

Nella foto a sinistra il titolare di ReArtù Paolo Castellucci insieme al team manager di BePink Walter Zini
Nella foto a sinistra il titolare di ReArtù Paolo Castellucci insieme al team manager di BePink Walter Zini

Personalizzazione e qualità

ReArtù rappresenta una piccola ma grande eccellenza in campo tessile ed esempio di Made in Italy. Alla base di ciò c’è una propensione ad accontentare qualsiasi cliente con un servizio di personalizzazione mirato, che passa rigorosamente per la qualità dei materiali e della produzione. 

«Ci stiamo facendo spazio -spiega Castellucci – nel mondo del ciclismo e tutti gli sport di squadra, grazie a materiali innovativi e sempre più riconoscibili. Ultimamente c’è la tendenza di ridurre il più possibile le cuciture, per limitare il fastidio dello sfregamento sulla pelle. E questo è il nostro cavallo di battaglia: tessuti taglio a vivo di tutti i tipi. Si utilizzano dei prodotti idrorepellenti quando piove, per garantire una certa impermeabilità. L’abbigliamento estivo a sua volta deve garantire una leggerezza che possa contrastare le eccessive temperature. I nostri capi tecnici per il ciclismo sono tutti rigorosamente fatti a mano. E la qualità per noi rappresenta una vera è propria regola».

Per la mezza stagione

L’abbiamo toccata con mano e ne abbiamo percepito la sua qualità costruttiva e l’incredibile leggerezza del tessuto. «Una maglia da mezza stagione – spiega Castellucci – con una leggera felpatura interna. Ideale per le temperature più fresche. Completamente a taglio vivo quindi con un tessuto che si adatta perfettamente alle curve del corpo. Senza cuciture sia nelle maniche che nel fondo maglia con la coda tonda che va a coprire la parte inferiore appena sopra la sella. Il collo è confortevole e non crea nessun tipo di sfregamento o irritazione.

«Poi ci sono i copri cerniera in tessuto – dice – in alto e in basso per evitare eventuali frizioni e fastidiosi impigli con tessuti. Tre comode tasche nella parte posteriore per riporre oggetti personali. E’ un prodotto completamente personalizzabile, per le squadre e per chi ne richiede l’adattamento. Va rigorosamente portata con un intimo traspirante e nulla di più. L’asciugatura del sudore va favorita facendo lavorare il tessuto il più vicino possibile alla pelle».

Pantalone a taglio vivo

Leggerezza e comfort sono due caratteristiche che se abbinate alla performance rappresentano il mix perfetto per un capo top di gamma. Così è per il pantalone estivo a taglio vivo.

«Questo è un pantalone intero e corto – illustra Castellucci – fatto completamente da un pezzo unico. Tutto completamente a taglio vivo. Con cuciture assenti se non in corrispondenza del fondello. La parte finale della gamba non prevede inserti in silicone perché non ne ha bisogno, siccome il tessuto avvolge perfettamente il muscolo ed è in trazione a contatto con la pelle. Questo è permesso anche dalla maglia del filato estremamente stretta ma che non ostruisce la traspirazione del sudore. La sagoma della gamba è più lunga sulla parte anteriore mentre più corta nella parte posteriore, in modo tale che durante la pedalata venga assecondato ogni movimento in maniera naturale. E’ un tessuto che aderisce perfettamente grazie anche alle bretelle che seguono le linee delle spalle e del torace. 

«Il fondello – conclude – è progettato per le lunghe distanze con una garanzia di comfort che si attesta sulle sette ore. La sua composizione è ad alta densità e alta memoria e rappresenta il top di gamma in campo di comfort e prestazioni. Prodotto e progettato dalla Dolomiti Pads si chiama Gallio. Anche il pantalone è completamente personalizzabile. Ed è stato pensato con determinate caratteristiche. Non è stampato per evitare che si sbianchi e le scritte vengono così termosaldate sopra»

ReArtù

Veloplus, novità in campo aerodinamico e per la pioggia

27.09.2022
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Veloplus è un marchio italiano che proprio quest’anno ha festeggiato i 15 anni di attività in questo settore. Lo abbiamo incontrato all’IBF in un stand colorato e ricco di prodotti rivolti a tutte le esigenze che il ciclismo di oggi richiede. Dai prodotti entry level, all’abbigliamento top di gamma, fino alle personalizzazioni e agli accessori. Un ventaglio di proposte che vanno di pari passo con qualità e Made in Italy. 

Ad accompagnarci nella vetrina allestita nel paddock misanese c’era Matteo Spreafico, che con il papà Maurizio e le sorelle Alice ed Erika porta avanti l’azienda di famiglia. Matteo da ciclista sa di cosa parla e lo si capisce fin da subito. Da lui infatti passano tutti i prodotti dalla realizzazione ai test, fino alla messa in vendita. Ed è proprio con le sue parole di tecnico e utilizzatore che ci siamo fatti raccontare due prodotti innovativi, il body da crono e la mantellina termonastrata. Due anticipazioni di un futuro prossimo di Veloplus fatto di novità e sorprese. 

Body da crono

La performance è un’aspetto immancabile nella gamma di Veloplus. Il nuovo body da crono ne è la dimostrazione ed è uno dei prodotti pilota che porterà avanti la mission del marchio.

«Abbiamo sviluppato – spiega Matteo – tutta una nuova linea in vista di un progetto futuro che presenteremo. Questo body è un prodotto che la rappresenta e ovviamente ne fa parte. Abbiamo studiato tutti i materiali, che siano performanti al massimo. La prestazione di oggi richiede una cura approfondita di tutti gli aspetti per poter ricavare i cosiddetti marginal gains.

«La sua costruzione è traspirante ma anche molto aerodinamica. Dispone di cinque tessuti differenti per creare nell’insieme un capo completo sotto tutti gli aspetti. Per esempio sulla parte anteriore e su quella posteriore si può vedere un tessuto rigato che abbiamo visto e studiato avere una maggiore ed efficace penetrazione dell’aria. Questo body è un prodotto per le squadre agonistiche che quindi richiedono un focus nei confronti della performance assoluta».

Mantellina antipioggia

Il freddo e la pioggia sono due ambiti su cui ogni azienda tessile è messa maggiormente alla prova. Veloplus con la sua nuova giacca antipioggia riscrive i propri standard e li eleva alzando l’asticella delle performance. In questo caso però producendo un capo alla portata di tutti. 

«Per la stagione fredda a cui stiamo andando incontro – dice Matteo – abbiamo sviluppato una mantellina termonastrata con un tessuto che vanta un’incredibile tenuta contro l’acqua. Qui abbiamo un prodotto rivolto a tutti i ciclisti. Dai pro’ ai principianti, rappresenta un capo indispensabile e molto tecnico. Le sue caratteristiche uniche fanno si che diventi il miglior amico del ciclista che vuole uscire anche quando il tempo non è dalla sua parte».

Prendendo in mano la giacca si capisce la cura dei dettagli, a partire dalle cerniere che dispongono di protezioni per evitare fastidiosi sfregamenti sia in basso sia nella parte alta del collo. L’altezza del colletto è stata studiata per non risultare eccessiva ma bensì per favorire ogni movimento senza però creare aperture alla pioggia. Nella parte inferiore è presente un elastico che mantiene la giacca aderente al corpo e inoltre dispone di una fascia catarifrangente per aumentarne la sicurezza in strada. 

Personalizzazione ad hoc

Veloplus utilizza tessuti tecnici e macchinari di stampa e sublimazione all’avanguardia per garantire le massime prestazioni. Queste peculiarità vengono messe a disposizione di società, gruppi e squadre. L’azienda lombarda infatti si differenzia dalla concorrenza per la sua indole rivolta alla personalizzazione. Dai colori alle migliorie tecniche viene fornito un supporto per realizzare divise, maglie e accessori ad hoc per qualsiasi esigenza. 

Veloplus

Dinamo, l’incontro con il pubblico porta interesse e nuove idee

23.09.2022
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Fra gli incontri di Italian Bike Festival, quello con gli amici di Dinamo, che bici.PRO ha tenuto a battesimo sin dal suo lancio, è stato uno dei più coinvolgenti, per l’entusiasmo palesato da Tiziana Ardo e il suo team. Per l’amministratrice della società varesina, l’evento di Misano è stato la prima occasione per entrare in contatto con il suo pubblico e toccare con mano il modo in cui i prodotti e la filosofia che li genera sono stati accolti.

«Sono molto contenta – racconta – c’è stato un bel passaggio di gente. Tutti quelli cui abbiamo raccontato il nostro modo di vedere le cose e come lavoriamo sono sembrati davvero interessati. Tanti ci hanno fatto i complimenti, perché non ci conoscevano. Con alcuni invece mi sono divertita a fare un test».

Che tipo di test?

Chiedevo se quando comprano un qualsiasi prodotto e in questo caso un integratore, leggono mai gli ingredienti. E la risposta che ottenevo era sempre stata un no. E così cominciavo a spiegare loro il rischio di assumere prodotti troppo condizionati dalla chimica o che comunque non agevolano il recupero. Vedevo che dopo la Gran Fondo, tanti bevevano la Coca Cola che veniva distribuita. Ma quella non è un prodotto per il post attività. La gente dovrebbe informarsi su quello che prende, assumere prodotti che aiutino a smaltire le tossine.

Il nome inizia a diffondersi?

Diciamo che nel mondo bike siamo arrivati da poco, mentre in parallelo abbiamo avuto uno stand al Tor de Geants, la celebre corsa a piedi in alta montagna, dove ci conoscevano in tanti. In compenso ho notato un bel passaggio dal mondo della mountain bike e tanti genitori in cerca di prodotti per i figli che stanno entrando nell’agonismo. I prodotti giusti fanno bene anche per la crescita. Così tante mamme e tanti papà sono venuti a chiedere e poi sono tornati per comprare. E francamente questo è un fronte cui non avevo ancora pensato e su cui si può ragionare. Quelli che sono tornati sono stati molto utili da ascoltare.

Il mondo della mountain bike ha mostrato un interesse inatteso (foto Dinamo)
Il mondo della mountain bike ha mostrato un interesse inatteso (foto Dinamo)
Cosa avevano da dire?

Hanno portato i loro feedback. E’ chiaro che un utilizzo di due giorni non è sufficiente per capire un prodotto, ma sentire che non hanno avuto problemi di digestione neppure con i sali, nonostante le alte temperature di quei giorni e le borracce che si scaldano, mi ha fatto molto piacere.

Corsa in montagna, mountain bike…

Un’assonanza interessante, due discipline che si svolgono nella natura. Su strada abbiamo il Team Eolo-Kometa, nella mountain bike abbiamo preso come ambassador Massimo Berlusconi, tricolore senior della marathon a luglio. In genere si sono avvicinati a noi gli amanti degli sport di endurance.

Luca Spada ha partecipato alla gran fondo della domenica a IBF, “battezzata” da un acquazzone
Luca Spada ha partecipato alla gran fondo di IBF, “battezzata” da un acquazzone
Quindi un’esperienza positiva?

Decisamente molto. Sarà il verde del nostro stand che parla di natura, sarà la curiosità, mi è piaciuto molto l’andare e venire di gente che chiedeva ed è rimasta tutto il tempo ad ascoltare. L’Italian Bike Festival è stato proprio una bella esperienza.

Guerciotti, look estrosi e la stagione del cross alle porte

21.09.2022
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Le top di gamma e non solo si rifanno il look, con colorazioni uniche, Made in Italy e fatte rigorosamente a mano

Tra le tante novità presenti all’Italian Bike Festival chiusosi poco più di una settimana fa, abbiamo trovato e soprattutto visto le iconiche bici di Guerciotti. Il primo senso a goderne è stata proprio la vista, grazie alle nuove colorazioni vivaci ed estrose. Belle da vedere in grado di esaltare le peculiarità tecniche di tutta la gamma. 

Alessandro Guerciotti, titolare dell’azienda insieme a suo padre Paolo, ci ha mostrato e fatto toccare i telai rinnovati e vestiti con i nuovi look unici, interamente Made in Italy dalla costruzione alla verniciatura a mano.

A pochi giorni dall’esordio stagionale del Team Selle Italia Guerciotti Elite ne abbiamo approfittato per chiedere ad Alessandro gli obiettivi stagionali, le novità della squadra e di illustrarci la nuovissima Eureka CXS in dotazione alla formazione italiana. 

Colorazioni uniche

A far risaltare le geometrie e le bici in gamma ci sono le colorazioni customizzate, con le Eclipse, Veloce e Escape verniciate con effetti oleografici o con l’incredibile effetto cristallo. Colorazioni uniche e irripetibili, ogni bicicletta è infatti in grado di avere una sua caratteristica distintiva grazie alla verniciatura a mano con tinte rigorosamente ecologiche a basso impatto ambientale. Fino a 8 colori mescolati fra loro per effetti di verniciatura straordinari, eleganti e freschi al tempo stesso.

Tra le colorazioni nuove spunta anche la presentazione della nuova Cartesio completamente ridisegnata. La entry level che strizza l’occhio alle top bike è una bicicletta in carbonio reattiva e leggera, con un look molto muscolare ma anche estremamente filante.

Il Team Selle Italia Guerciotti Elite da quest’anno userà la Eureka CXS
Il Team Selle Italia Guerciotti Elite da quest’anno userà la Eureka CXS

Esordio stagionale

Mancano pochi giorni all’inizio della stagione cross e il Team Selle Italia Guerciotti Elite è carico di aspettative e obiettivi ambiziosi. Tra riconferme e nuove leve la squadra è pronta ad aggredire la prima gara. 

«Il 25 settembre – dice Guerciotti – inizia la stagione di ciclocross, dove saremo all’esordio a Illnau in Svizzera. Sicuramente il primo appuntamento non prevederà la presenza di tutti i corridori ma ci saranno i corridori top come Gioele Bertolini. Avremo alla partenza anche i nostri nuovi acquisti come Sara Casasola nella categoria elite donne e dal 9 ottobre con la tappa del Giro d’Italia Cross avremo la squadra al completo con tutti gli atleti che punteranno a fare bene».

Tricolori e mondiali

Ci sono due maglie tricolore da difendere e tanta voglia di fare bene. Alessandro Guerciotti in primis alza l’asticella e l’ambizione diventa mondiale. 

«I nostri obiettivi – spiega Guerciotti – come sempre saranno i campionati italiani e a livello internazionale abbiamo una Federica Venturelli che sicuramente, essendo agonista a livello pista e strada, sarà una delle protagoniste non solo a livello italiano ma anche internazionale. Sarà quindi molto competitiva al campionato europeo e poi metterà nel mirino anche l’appuntamento mondiale. Un’atleta come la Venturelli che ha vinto il campionato mondiale su pista ci auguriamo che possa fare lo stesso regalandoci una maglia iridata anche nel ciclocross».

Eureka CXS

E’ stata presentata un anno fa, ma per i problemi che hanno investito tutto il mondo bike non era riuscita a prendersi il proprio spazio. La nuova Eureka CXS è pronta a esordire con tutto il team domenica in Svizzera. 

«L’abbiamo già introdotta – dice – come prodotto nuovo. Ad essere sinceri per problemi di produzione non siamo riusciti ad usarla la scorsa stagione e i nostri atleti hanno così pedalato sulla Eureka CX. Quest’anno invece sarà il debutto ufficiale. Sarà il mezzo della squadra, prevederà il montaggio come l’anno scorso dei gruppi Sram, poi ci sarà chi userà il mono e chi il doppia corona con Force Rival Explorer. Le ruote saranno le Ursurs, nella versione qui esposta troviamo le Miura TS37 Evo disc a conferma di una collaborazione che dura da anni. Come sella abbiamo il modello Selle Italia XLR, mentre il manubrio sarà il QTC Carbon Integrated cockpit. Per quanto riguarda le coperture Challenge ci fornisce tutto l’occorrente, in particolare su questa Eureka CXS sono montati i tubolari Challenge Grifo. Infine un altro nostro sponsor importante che ha esordito l’anno scorso con casco e occhiali sarà Ekoi».

Guerciotti

Misano il paradiso delle due ruote: il bilancio di due weekend

20.09.2022
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Una settimana dopo la fine dell’Italian Bike Festival, è ora di tirare le somme. I numeri che sono stati registrati sono davvero positivi e l’opinione degli addetti ai lavori e del pubblico ne sono la dimostrazione. Misano Adriatico è stato il cuore pulsante delle due ruote per due settimane, le curve del circuito sono state le arterie che hanno visto il flusso continuo di bici e moto tra campioni e appassionati. 

Proprio così, perché Misano ha ospitato il motomondiale dal 2 al 4 settembre e l’IBF dal 9 al 10 settembre. Centomila spettatori per le moto e circa quarantamila visitatori per le bici. Due weekend che hanno fatto vedere al mondo intero quanto la città e il Misano World Circuit siano un connubio di energia e spettacolo, un vero e proprio paradiso delle due ruote. Dietro a questi risultati e al coordinamento di tutto ciò tra privato e pubblico, federazioni e organizzatori, c’è la Fondazione Misano, presieduta da Luigi Bellettini che ci aiuta a fare un bilancio di questo settembre romagnolo di sport. 

Il paddock dell’Italian Bike Festival con oltre 400 brand espositori
Il paddock dell’Italian Bike Festival con oltre 400 brand espositori

Fondazione tra pubblico e privato

Strutture e pubblico sono la base da cui partire per costruire eventi importanti. Serve però la gestione di questi e la collaborazione con federazioni e organizzatori che vengono ospitate sul proprio territorio. L’esempio è proprio la Fondazione Misano che ha coordinato questi due grandi circus, creando le opportunità per riuscire al meglio. «La Fondazione Misano – dice Bellettini – nasce nel 2015 su spinta dell’amministrazione comunale di allora e dei soci fondatori. Tra questi ci sono l’Associazione Albergatori, la Santamonica Spa, la Cooperativa Bagnini e il Consorzio Servizi in Spiaggia.

«L’obiettivo principale che ha spinto i soci a costituire questo ente è stato quello di individuare un nuovo soggetto a disposizione del sistema turistico. Cioè un player territoriale aggregante capace di rispondere a esigenze multiple del socio pubblico e del socio privato. Il tutto con l’obiettivo di promuovere la destinazione Misano, organizzare e gestire i grandi eventi sul nostro territorio. Inoltre mettere a disposizione dei soci e non solo un centro servizi».

Circuito, calamita di eventi

“Chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane”. Quando si parla di Misano questo detto può essere dimenticato. La struttura di Misano, lavora in piena sinergia con il settore pubblico e quello privato. 

«Oggi l’impianto del circuito di Misano – spiega Bellettini – è uno dei maggiori impianti a livello nazionale e internazionale. Da un recente sondaggio che abbiamo commissionato ai nostri consulenti, il secondo motivo che fa riconoscere Misano in Europa e in Italia è l’autodromo. Abbiamo un rapporto con Misano World Circuit molto stretto. E’ uno strumento straordinario di comunicazione e di attrazione del nostro territorio. Questo sforzo che loro stanno facendo in alcuni momenti dell’anno di alternare le due ruote più rumorose a quelle silenziose come le biciclette è un ulteriore impegno positivo riconoscibile.

«Le strutture pubbliche stanno collaborando molto, tenendo presente che la Fondazione rappresenta l’85% delle imprese turistiche del Comune di Misano Adriatico. Il confronto nel periodo autunnale e invernale è quotidiano. Il pubblico con i suoi rappresentanti così come il privato con i suoi si confrontano e cercano di trovare delle soluzioni, proposte e progetti futuri».

Misano Adriatico è stato inserito tra i Comuni Ciclabili FIAB
Misano Adriatico è stato inserito tra i Comuni Ciclabili FIAB

I numeri dei weekend

Numeri che difficilmente ci si sarebbe aspettati. Il motomondiale per la prima volta senza Valentino Rossi nel suo circuito di “casa” e l’IBF al suo esordio in questo contesto. 

«L’IBF è stato un successo, un’attrazione importante con circa quarantamila visitatori, la settimana prima circa centomila appassionati per il motomondiale. Sicuramente numeri importantissimi per questo territorio e questa città. La soddisfazione è piena. Stiamo lavorando che anche per il prossimo anno si possano confermare le iniziative e grandi eventi tra cui queste due citate e anche la Spartan Race. Settembre è sempre stato catalogato il mese dello sport qui da noi con un altro evento per noi molto importante come la Spartan che porterà a Misano altre diecimila persone».

Qui la mappa dei Comuni Ciclabili 2022
Qui la mappa dei Comuni Ciclabili 2022

La visione per il futuro

Raccogliendo complimenti e numeri importanti il rischio è quello di prendere e portare a casa. Uno degli obiettivi della Fondazione e di tutti i collaboratori che sono stati protagonisti in questi due weekend è quello di migliorarsi e pensare subito al 2023

«Per il 2023 – conclude – vogliamo continuare su questa falsa riga migliorandoci sempre di più e anche implementando altri eventi. Misano durante la Motogp è il fulcro di tutto il sistema territoriale. Vale lo stesso per il periodo dell’IBF. Vogliamo continuare così. Per quanto riguarda il piano bici vogliamo continuare a caratterizzare la destinazione Misano come la destinazione sportiva di una località deputata al benessere, il tutto da consumarsi in un contesto che ha delle caratteristiche che si sposano a pieno con questo obiettivo. Questo ci da la bussola per i prossimi anni. Essere inseriti nella lista dei Comuni Ciclabili 2022 (FIAB) rappresenta un’ulteriore conferma a tutto ciò».

Merida Silex 400, basta scegliere la strada e godersi l’avventura

20.09.2022
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Scovare paesaggi immergersi nella natura, scoprire strade nascoste e intraprendere nuove sfide. Sono le esperienze che il ciclista vuole vivere al termine di una frenetica settimana lavorativa. Il gravel è la disciplina che sta riportando il ciclista fuori dalla strada asfaltata abbassando il livello di agonismo e facendo riaffiorare il puro divertimento delle due ruote. Merida con la sua Silex 400 ha voluto racchiudere tutti questi aspetti in una sola bici alla portata di tutti. 

Ce l’ha raccontata Dario Acquaroli, Marketing Manager di Merida, presente con un vasto stand all’Italian Bike Festival.

«La Silex 400 ha più anime in una – ha detto – si presta ad essere utilizzata in gara, per viaggiare e anche per fare il tragitto casa ufficio. Ha tutti gli agganci e le predisposizioni per essere allestita con accessori e borse per la città e per il cicloturismo. E’ una bici ultraversatile con un prezzo molto competitivo».

Anima avventuriera

Vederla allestita con borse aggrappate ad ogni angolo del telaio la mette in mostra come una vera e propria compagna di viaggio, solida e affidabile.

«Stiamo parlando – spiega Acquaroli – di una bici montata con una componentistica di buona gamma. La vediamo in questa occasione vestita con borse da bike packing. Da quest’anno sono sempre di più gli appassionati di ciclismo che hanno scoperto il bello di godersi una vacanza in bicicletta.

«E’ adatta per strade asfaltate e ghiaiate ma anche strade impervie e tratti scorrevoli. Queste biciclette hanno un design particolare. Quasi tutte le gravel sono di derivazione stradale. Merida invece ha scelto le biciclette da fuori strada come fonte d’ispirazione. Quindi troviamo uno sterzo più aperto, una bici più comoda e una rigidità e reattività più naturale nell’offroad rispetto alla concorrenza. Io che vengo dal fuoristrada essendo stato un professionista della Mtb devo dire che quando l’ho provata ne sono rimasto stupito. E’ una bici che ti permette molto. Portata su sterrati anche impegnativi è in grado di assecondarti e di farti divertire».

Geometria dalla Mtb

Con la sua moderna geometria ispirata alla Mtb, i tubi superiori sono più lunghi mentre l’attacco manubrio è più corto. Il tutto per offrire una guidabilità agile, che ispira fiducia. La maneggevolezza stabile del telaio in alluminio a triplo spessore, abbinata al gruppo GRX specifico per gravel di Shimano sono un asso nella manica di questa bici.

La forcella interamente in carbonio e la ruota 700c sono un connubio perfetto per il fuoristrada e la strada asfaltata. Il passaggio cavi è interno per un telaio pulito e facile da caricare. La geometria comfort è ideale per lunghe ore in sella.

I foderi del carro posteriore si vanno ad inserire direttamente sul tubo orizzontale abbracciando il piantone
I foderi del carro posteriore si vanno ad inserire direttamente sul tubo orizzontale abbracciando il piantone

Per ogni necessità

La gamma Silex è disponibile in due opzioni. La “classica” con ruote da 700c, la perfetta bici “all-road” che ama l’asfalto , i sentieri forestali e la ghiaia o la nuova versione più “robusta”, che può affrontare facilmente terreni più impegnativi grazie alla sua 650B più corpulenta con pneumatici da 45 mm. Entrambe le opzioni si basano sullo stesso telaio, quindi le ruote possono essere sostituite in un secondo momento.

Di serie, viene fornita con pneumatici 700x38c mentre l’altra versione con 650Bx45c. La dimensione massima dello pneumatico per le ruote 700c è di 42 mm (profilo stradale) mentre con le ruote 650B montate, è possibile utilizzare pneumatici con profilo stradale largo fino a 42 mm.

Il passaggio per gli pneumatici è molto ampio e può ospitare coperture fino a 42 mm
Il passaggio per gli pneumatici è molto ampio e può ospitare coperture fino a 42 mm

Ovunque senza limiti

In linea con l’etica del design della versatilità e dell’andare ovunque, la Silex 400 è disponibile con un’ampia gamma di bagagli e accessori, tra cui borse da telaio e spaziose sacche da sella. Il telaio è dotato di attacchi per parafango sul triangolo posteriore e sulla forcella.

Dotata di perni passanti da 12 mm per la massima rigidità del telaio, facilitando però notevolmente l’allineamento delle ruote durante il montaggio. Il freno posteriore flat mount è montato sul fodero orizzontale per una migliore dissipazione delle forze frenanti e per proteggerlo da eventuali danni nel triangolo posteriore. La tecnologia del raffreddatore a disco dissipa il calore attraverso le alette di raffreddamento fresate a CNC, particolarmente importanti quando si è a pieno carico. I rapporti sono racchiusi in una guarnitura compatta 50-34 con una configurazione stradale 11-32. Il prezzo è degno di nota e uno dei suoi pregi inconfondibili, viene infatti proposta a 1.870 euro.

Merida

KTM Revelator Alto 2023, vista e toccata a Misano

14.09.2022
5 min
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Dopo averla vista nelle corse dei pro tra l’inizio dell’estate ed al Tour de France, l’expo di Misano ci ha dato l’opportunità di vedere da vicino la nuova KTM Revelator Alto.

Abbiamo fotografato due versioni molto interessanti, per l’abbinamento cromatico e per gli allestimenti proposti. La Master, quella nella colorazione argento e la Elite AXS, con un trasparente dal tono blu che non nasconde la trama del carbonio. Vediamo i dettagli.

La versione Elite AXS
La versione Elite AXS

KTM Revelator Alto 2023

Scriviamo di una bicicletta di qualità, decisamente race ready e che nel suo percorso di crescita e sviluppo ha sempre dimostrato un versatilità non comune.

La KTM Revelator Alto Master 2023 ha il frame-kit in carbonio Premium, comune per il telaio e la forcella, oltre che per le due versioni in questione. La forcella diventa F15 ed è diversa dalla versione più anziana, per design e concept. Inoltre lo stelo è perfettamente compatibile con la zona dello sterzo sviluppata tenendo conto della soluzione ACR di FSA-Vision.

L’impatto estetico della bicicletta tiene fede ad una sorta di family feeling design della piattaforma Alto, ma con importanti diversità nella zona dell’avantreno, della scatola del movimento centrale e dell’innesto degli obliqui al piantone.

La zona centrale, muscolosa e ampia
La zona centrale, muscolosa e ampia

Le differenze principali

Ora tutta la zona dello sterzo è più muscolosa, con linee marcate e volumi importanti. La sensazione è quella di avere una bicicletta molto sostenuta e decisa. L’obliquo e l’orizzontale hanno dei fazzoletti di rinforzo nella parte interna al telaio.

Gli steli della forcella hanno un volume equilibrato dall’alto verso il basso e scompaiono i fendenti aerodinamici (quelli vicino alle sedi del perno passante) che hanno caratterizzato la versione precedente.

Lo shape delle tre tubazioni principali è diverso, così come l’innesto al piantone dei profilati obliqui del carro. Questi ultimi sono più robusti e hanno un’impatto frontale comunque risicato. Nella parte bassa della bicicletta e nei tubi del carro emerge comunque il concetto di asimmetria che da sempre contraddistingue il progetto KTM Revelator, ma in maniera mano marcata rispetto al passato. La scatola del movimento centrale è stata completamente cambiata, più squadrata e con linee nette. La sua larghezza è sempre di 86,5 millimetri.

Il seat-post (zero off-set e in carbonio) è mutuato dal passato e cambiano ovviamente gli allestimenti.

Come è montata la Master

Normalmente non apriamo con il prezzo di listino, ma in questo caso ci sembra necessario: 5599 euro. La trasmissione è la Shimano Ultegra Di2 a 12 velocità (50/34 e 11/30). Ci sono i due dischi del freno, entrambi da 140 millimetri di diametro. Interessante la scelta delle ruote, che ricade sulle Mavic Cosmic SL32, con il cerchio in carbonio e dal profilo medio/basso.

Le gomme sono Schwalbe TLE, con il modello Pro One da 25. Il cockpit è in alluminio e firmato FSA, mentre la sella è la Fizik Antares R5. Si tratta di una bicicletta che non supera di molto i 7,5 chilogrammi, con un eccellente rapporto tra la qualità ed il prezzo.

Le taglie disponibili sono 5, dalla XS fino alla XL.

La versione Elite AXS

Una bicicletta da 4699 euro (listino), che adotta il medesimo kit telaio della Master descritta in precedenza. Cambia l’allestimento. C’è la trasmissione Sram Rival AXS (46/33 e 10/30) e ci sono le ruote Mavic Ksyrium S con cerchio in alluminio, comunque compatibili con gli pneumatici tubeless. Sono gommate Schwalbe.

Cambia il materiale del reggisella, che invece del carbonio è in alluminio e cambia la sella che è di selle San Marco NDR. Il comparto guida è in alluminio FSA. Una bici che sfiora, o di poco superiore agli 8 chilogrammi, non male se consideriamo il prezzo e la fascia di utenza alla quale si rivolge.

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