Giovani e un ciclismo che corre veloce: le parole di Gatto

11.01.2022
4 min
Salva

Parlando con Ilario Contessa, diesse del team Work Service, si è toccato, inevitabilmente, il tema degli under 23. Lo stesso Contessa nell’intervista ha detto delle parole che abbiamo voluto approfondire: «Quando io sono passato under, i corridori che entravano nel mondo del professionismo erano gli elite. Poi è arrivata la generazione tra l’85 e l’86 e anche molti di loro sono passati professionisti giovani».

Una considerazione importante in quanto lo stesso diesse ritiene che l’andare a ricercare corridori giovani sia una cosa ciclica. Tra i corridori di quegli anni c’era Oscar Gatto, ritiratosi a fine 2020 a 35 anni dopo 14 stagioni corse nei professionisti, più lo stage nel 2006 con la LPR Brakes Farnese Vini.

Dopo la Gerolsteiner Oscar Gatto ha trovato una seconda occasione alla LPR Brakes Farnese Vini, dove ha ottenuto la prima vittoria in carriera
Dopo la Gerolsteiner Oscar Gatto ha trovato una seconda occasione alla LPR Brakes Farnese Vini

Oscar non segue molto il ciclismo, ci confessa, è entrato nel mondo dell’edilizia e si gode i suoi due figli (che creano una bella e rumorosa cornice alle sue parole).

«E’ un bell’argomento da approfondire – inizia Oscar – anche se non basterebbe un’intervista per sviscerarlo tutto. Quando correvo io negli under 23 si passava leggermente più tardi, solo Pozzato e Agnoli sono passati quasi da junior, ma erano delle mosche bianche».

Sembra esserci una corsa spasmodica ai giovani di talento.

Molti ragazzi passano professionisti e non lo meriterebbero perché non hanno ottenuto dei risultati degni di nota. Io sono passato pro’ con 26 vittorie nelle tre stagioni da under, questo vuol dire continuità di rendimento e risultati. Poi lo sapete meglio di me quanto è difficile confermarsi nei professionisti.

Adesso passano atleti che hanno vinto una o due corse.

E’ brutto da dire ma prima di dire: «Poverino non gli hanno dato spazio», dovremmo guardare cosa ha fatto nelle categorie precedenti… Se si vuole correre bisogna meritarselo, altrimenti è brutto da dire ma si cambia lavoro.

I ragazzi però vivono con il sogno del professionismo: lottano e ci credono per ottenerlo, forse, il problema sono le persone che li “illudono” di poterci stare?

Vero anche questo, se passano pro’ c’è qualcuno che ce li manda e bisognerebbe interrogarsi sul perché.

Alessandro Ballan e Oscar Gatto, in un’immagine del marzo 2008, prima dei mondiali di Varese
Alessandro Ballan e Oscar Gatto, in un’immagine del marzo 2008, prima dei mondiali di Varese

I procuratori spesso, come abbiamo avuto modo di leggere, mandano ragazzi che non ritengono pronti. In questi casi le squadre si trovano con atleti che non sono all’altezza, in altri casi però, sono i team che cercano addirittura tra gli junior per accaparrarsi il fenomeno. Anche se questa parola dovrebbe sottolineare che si tratta di un caso raro, di un’eccezione.

«Il mondo di oggi, non solo nel ciclismo – continua Oscar Gatto – corre a mille all’ora. Non hai il tempo di sbagliare e se lo fai sei fuori. Mi sono reso conto ancor di più di ciò ora che sono nel mondo “reale”».

Una delle grandi differenze con la tua generazione quale può essere?

La pazienza. Io sono passato professionista con la Gerolsteiner e i primi anni non avevo pressioni, nulla. Questo mi ha anche permesso di sbagliare e di fare delle sciocchezze che forse ora avrei pagato a più caro prezzo.

Un’altra differenza?

Beh i soldi. Per mettere insieme una squadra World Tour ci volevano una quindicina di milioni, ora il doppio o quasi. Le squadre sono diventate delle aziende e devono tutelare i loro investimenti, quindi, se ottieni risultati rimani, altrimenti no.

Le squadre continental sono sempre di più, questo rischia di far scomparire i team under 23?
Le squadre continental sono sempre di più, questo rischia di far scomparire i team under 23?

Serve fare un passo indietro

Questo modo di pensare non permette ai giovani di sbagliare ed imparare e di correre, forse, con più timore e meno spirito “avventuriero”. Si potrebbe dire che sia anche un controsenso: la categoria under 23 è fatta per imparare e sbagliare, contrariamente, se un corridore viene portato troppo presto tra i pro’ rischia di appassire. D’altronde prima di travasare una pianta in un terreno più arido bisogna prima prendersene cura e aspettare che le radici siano forti e robuste, altrimenti appassirà.

«Un secondo problema sono le squadre continental – riprende Oscar – ce ne sono davvero tante ed accelerano anche loro il processo di crescita dei giovani. Non è più possibile fare un percorso “lineare” con due o tre anni in una squadra under 23 e poi in una continental. Queste squadre ti danno la possibilità di correre delle gare con i professionisti e questo crea un grande divario. Pensate ad un ragazzo che corre il Poggiana o la San Geo ed uno che ha già corso alla Coppi e Bartali, è ovvio che il secondo ha una gamba ed un ritmo diversi. Come detto prima, è un mondo che corre veloce e non è facile stargli dietro…».

Il mondo corre sì veloce, ma chi lo fa andare così sono le persone… la Terra per fare un giro intorno al Sole ci impiega sempre lo stesso tempo, è l’uomo che vuole tutto e subito.

Riccardo Lucca: «Al San Daniele ho ritrovato la fiducia»

07.10.2021
4 min
Salva

Riccardo Lucca ha vinto l’84esima Coppa San Daniele, gara disputata martedì 5 ottobre. Ha vinto la volata a due contro Davide Botta. Riccardo ha 24 anni e corre per la General Store, è al secondo anno della categoria élite ma non ha ancora trovato il varco giusto per passare professionista. In questa stagione ha vinto sei gare tra cui il Giro Ciclistico del Piave (foto in apertura, foto Scanferla). Il suo è stato un percorso di maturazione lungo e completo, non senza qualche difficoltà, come normale che sia, ora però lui si sente pronto e vuole correre tra i grandi.

Un sorridente Riccardo Lucca dopo l’Astico-Brenta (foto Scanferla)
Un sorridente Riccardo Lucca dopo l’Astico-Brenta (foto Scanferla)
Ciao Riccardo, innanzitutto, come sta andando questa stagione?

Bene direi, è stata una stagione a due facce: sto andando forte nella mia categoria (élite, ndr) ed ho ottenuto delle belle vittorie, ben sei. Però c’è stata la parentesi non positiva quando ho fatto il mese di stage alla Gazprom-RusVelo.

Come mai?

Nel mese che sono stato con loro non sono andato come la squadra si sarebbe aspettata e nemmeno come mi sarei aspettato io. Ho corso con loro dal 5 agosto al 4 settembre, ho disputato due gare a tappe ed un paio di corse di un giorno.

Come mai non sei riuscito ad esprimerti al massimo?

Quella dello stage, per i corridori, è una bella esperienza e va colta al volo senza esitare. Però un mese è troppo poco. I compagni diversi, il modo di correre differente… sono tante le variabili che ti possono destabilizzare. Considerando che io ci ho messo quattro anni per ingranare tra gli under 23 (dice ridendo, ndr).

Riccardo Lucca in azione all’Astico-Brenta corsa poi vinta da Riccardo Verza (foto Scanferla)
Riccardo Lucca in azione all’Astico-Brenta corsa poi vinta da Riccardo Verza (foto Scanferla)
E’ anche vero che molti corridori ci mettono un anno a carburare tra i professionisti, racchiudere tutti i processi in un mese forse è poco.

Sì, quando sono passato a correre con i professionisti ho avuto l’impressione di essere un dilettante vestito bene. Non si può cambiare la mentalità e la preparazione in così poco tempo, è anche vero che se uno va forte lo fa in tutte le condizioni, ma non siamo tutti uguali. Poi avere questa finestra a fine stagione crea un imbuto, ci sono troppi corridori che si vogliono mettere in mostra. Un team come la Gazprom ha già i suoi atleti da gestire e che devono mettersi in mostra ed hanno anche una posizione di vantaggio visto che la squadra ha fatto un investimento su di loro.

Tu sei al secondo anno della categoria elite, quello che vediamo però è un ciclismo che cerca sempre i più giovani, c’è ancora spazio per un corridore come te?

Quando ho fatto il primo anno da under 23, nel 2016, ero alla Zalf e le cose erano molto diverse, si correva in appoggio ai corridori elite. Ora invece se arriva uno junior che va forte si punta si di lui e magari passa professionista al secondo anno, ma non ha mai vinto o non ha fatto esperienza.

L’esperienza tu ce l’hai?

Alla General Store ho trovato un ambiente molto più adatto a me e alla persona che sono, è più familiare e anche meritocratico. In corsa i ragazzi giovani mi ascoltano e mi chiedono consigli, quando c’è una decisione di gara da prendere vengo chiamato in causa perché so come si gestiscono certe situazioni.

Se invece si passa tra i professionisti troppo presto questa cosa viene a mancare?

Ci sono casi e casi: Evenepoel o Ayuso è giusto che vadano tra i professionisti. Le loro qualità sono tali che rischierebbero di compromettere una stagione se rimanessero tra gli under perché vincerebbero tutte le gare. I ragazzi normali rischiano di bruciarsi, anche perché quando passi il contratto è minimo di due anni, ma se alla fine non rendi ti ritrovi a 24 anni senza squadra e devi ritornare nei dilettanti.

Riccardo Lucca festeggia la vittoria al 76° Giro Ciclistico del Piave
Riccardo Lucca festeggia la vittoria al 76° Giro Ciclistico del Piave
Il tuo percorso è stato lineare?

Diciamo che ho maturato l’esperienza giusta per non sfigurare, da under 23 e continental ho passato tante gare e situazioni. Ora se guardiamo all’ultimo Giro dell’Emilia sono stato l’unico continental a finire la gara.

Quindi ti senti pronto?

E’ ovvio che quando uno entra negli under 23 sogna di poter fare questo per lavoro e lavora per raggiungere i propri obiettivi. Io mi sono detto che questo è l’ultimo anno che faccio nella categoria elite, se non ricevo proposte mi fermo. Ero un po’ giù di morale dopo l’esperienza con la Gazprom, ma dopo la vittoria di San Daniele mi sento meglio. Come si dice: la speranza è l’ultima a morire.

Elite sfida la gravità con il nuovo simulatore Rizer

01.08.2021
3 min
Salva

Elite non finisce mai di stupire e porta la salita direttamente nelle case degli appassionati grazie al simulatore di pendenza Rizer. Si tratta di un innovativo meccanismo di micro oscillazione, in grado di muovere la bici dall’alto verso il basso, creando in questa maniera una vera e propria simulazione di salita e discesa, che permette di stimolare e allenare gli stessi gruppi muscolari di spalle e gambe che si utilizzano sotto sforzo quando ci si allena su strada.

Oltre a modificare la pendenza della bici, il Rizer integra un innovativo sistema sterzante che garantisce la stessa fluidità e libertà di movimento di cui si gode normalmente pedalando in salita. Grazie a questa particolare innovazione si avrà quindi la netta sensazione di pedalare realmente su strada. Si potranno così affrontare salite dalle pendenze estreme (20% di pendenza massima) alzandosi sui pedali oppure lanciarsi in discesa a tutta velocità (-10% di dislivello).

Il simulatore Rizer può sopportare fino a 120 chili di carico
Il simulatore Rizer può sopportare fino a 120 chili di carico

Design e compatibilità

Il simulatore di pendenza Rizer rispetta in pieno quella che è la caratteristica tipica di ogni prodotto Elite: il perfetto equilibrio fra design e innovazione elettronica. Il nuovo Rizer presenta una struttura estremamente compatta. Il carico massimo che può sopportare è di 120 chilogrammi ed è in grado di assicurare la massima stabilità anche quando si sta simulando una salita estremamente impegnativa che richiede anche dei fuorisella. Può essere facilmente trasportato grazie alla presenza di una maniglia integrata e dispone di piedini regolabili. E’ realizzato in alluminio e si collega direttamente ad un piano d’appoggio realizzato in lega mista tra alluminio ed acciaio.

Anche per freni a disco

Il Rizer funziona con tutti i software che inviano comandi di pendenza. E’ inoltre compatibile con tutti i rulli di ultima generazione che consentono al telaio della bici di ruotare. All’interno della gamma Elite, i modelli compatibili con esso sono Direto XR (-T), Suito (-T) e Tuo.
L’innovativo simulatore di pendenza realizzato da Elite è compatibile con tutte le bici, anche quelle con freni a disco e perno passante anteriore da 12 millimetri. All’interno della confezione che lo contiene è presente anche l’adattatore per perno passante da 15 millimetri.

Con il Rizer si possono simulare pendenze fino al 20 per cento: lo Zoncolan in casa…
Con il Rizer si possono simulare pendenze fino al 20 per cento: lo Zoncolan in casa…

App Rizer

Per rendere più semplice la configurazione del Rizer, Elite ha sviluppato un’app dedicata disponibile sia per dispositivi Android che per iOS. Grazie all’app di controllo sarà possibile con pochi e semplici passaggi modificare manualmente la pendenza e il dislivello durante l’allenamento, visualizzare il livello di difficoltà impostato sul software, definire un limite di pendenza o dislivello che non si vuole superare, e gestire fino cinque profili diversi per ogni utente, così da memorizzare profilo, rullo e modello di bicicletta utilizzata da ciascuno.

elite-it.com

Elite borraccia FLY Giro d'Italia

Elite e Giro d’Italia, storia di un amore infinito

05.05.2021
3 min
Salva

Mancano pochi giorni all’edizione numero 104 del Giro d’Italia e come da tradizione si rinnova il rapporto di collaborazione fra la corsa rosa ed Elite. Anche quest’anno l’azienda di Fontaniva in provincia di Padova sarà licenziataria ufficiale del Giro d’Italia 2021 con un set di borracce FLY, in edizione limitata, tutte ispirate alle grafiche ufficiali della gara organizzata da Rcs Sport.

Due modelli ispirati al Giro

La nuova linea di borracce FLY Giro si compone di due modelli entrambi da 550 ml. La prima borraccia non poteva che richiamare il colore della maglia simbolo del leader della corsa, un colore rosa acceso griffato dal logo del Trofeo Senza Fine. La seconda borraccia è invece di color nero e riporta la mappa del Giro d’Italia 2021. Entrambe hanno ben in evidenza il logo ufficiale della corsa rosa.

Elite borracce FLY Giro Nera
La borraccia FLY nera con la mappa del Giro d’Italia 2021
Elite borracce FLY Giro Nera
La borraccia FLY nel colore nero con la mappa del Giro d’Italia 2021

La più leggera al mondo

La gamma Elite FLY è riconosciuta in tutto il mondo come la linea di borracce più leggere al mondo grazie alla loro incomparabile leggerezza pari ad un 30% in meno rispetto alle borracce tradizionali disponibili in commercio. Questo primato è reso possibile dalla struttura a spessori variabili con cui sono realizzate, più sottile sul corpo centrale e più spessa sulla parte superiore e sul fondo della borraccia. Questa particolare struttura permette di ridurre la quantità di materiale utilizzato senza intaccare la resistenza del prodotto e le sue qualità funzionali.

Elite al Giro d’Italia equipaggia 11 squadre fra cui la Ineos-Grenadiers
Elite al Giro d’Italia equipaggia ben 11 squadre fra cui la Ineos-Grenadiers

Materiale innovativo

La gamma FLY è realizzata in un esclusivo materiale plastico inodore, morbido e resistente. Questo è il risultato di un progetto di ricerca sperimentale di 3 anni realizzato da Elite in collaborazione con Centri di Ricerca Universitari. Tutto ciò ha permesso all’azienda padovana di realizzare una borraccia contraddistinta da un innovativo materiale plastico studiato per mantenere inalterato il sapore del liquido contenuto al suo interno.

Stabile e facile alla presa

Le borracce FLY vantano un design inconfondibile e spiccatamente racing, studiato per garantire una maggiore stabilità nel portaborraccia. La superficie del corpo borraccia è inoltre dotata di un particolare grip che rende più sicura e agevole la presa in ogni fase della corsa.

elite-it.com

Movistar E Team

Un kit Elite per il Movistar E-Team

28.02.2021
3 min
Salva

Il Team Movistar, la formazione che ha in Alejandro Valverde il suo atleta di maggiore spicco, ha annunciato per il 2021 una grande novità. Si tratta della “Movistar Team Challenge”, una serie di prove e gare in collaborazione con Zwift e Global Cycling Network, che porterà alla creazione del Movistar E-Team, la prima squadra e-sport emanazione di un team WorldTour. Elite metterà a disposizione della squadra il meglio della propria tecnologia in tema di allenamento indoor.

Un team di dieci elementi

Il Movistar E-Team sarà composto in tutto da dieci elementi, cinque donne e cinque uomini. Le selezioni sono iniziate a inizio febbraio e termineranno nei primi giorni di marzo attraverso una serie composta da quattro gare di qualificazione che vedranno come giudici gli stessi membri del Team Movistar.

Movistar E Team con Elite
Il Movistar E-Team sarà composto da dieci elementi
Movistar E Team con Elite
Il Movistar E-Team sarà composto da dieci elementi, cinque donne e cinque uomini

Il supporto di Elite

Ai nastri di partenza si sono presentati ben 300 partecipanti desiderosi di entrare a fare parte del Movistar E-Team.
Le cinque donne e i cinque uomini che supereranno tutte le selezioni avranno il supporto di Elite che metterà a loro disposizione il trainer Direto XR, il nuovo rullo per l’allenamento indoor dell’azienda padovana, evoluzione della gamma di rulli interattivi con misuratore di potenza integrato. Direto XR è ideale per allenamenti finalizzati ad ottenere performance di alto livello.

Elite Direto XR
Il rullo interattivo Direto XR di Elite
Elite Direto XR
Il rullo interattivo Direto XR di Elite, ideale per prestazioni di alto livello

C’è anche lo sterzo

Il kit Elite destinato ai membri del nuovo Movistar E-Team sarà completato dallo Sterzo Smart, lo sterzo elettronico che permette di muovere liberamente il manubrio su Zwift come se si stesse pedalando su strada.
Entrambi i prodotti saranno utilizzati sia durante gli allenamenti che nelle gare previste dal calendario della Zwift Racing League, la challenge nella quale il team gareggerà nel corso del 2021.

Canyon Aeroad Movistar
La Canyon Aeroad del Team Movistar
Canyon Aeroad Movistar
La Canyon Aeroad del Team Movistar che verrà data anche agli atleti del Movistar E-Team

C’è anche la bici ufficiale

I dieci vincitori firmeranno un contratto di collaborazione con il Movistar E-Team che garantirà loro molti benefit tra cui, oltre al Direto XR e allo Sterzo Smart, una bici Canyon ufficiale in uso al team Movistar, e la possibilità di partecipare ai training camp del team, potendo usufruire della stessa attrezzatura in uso a Valverde e compagni.

elite-it.com

Portaborracce Elite su Merida Bahrain Arashiro

Portaborracce, Giro e cadute: risentiamo Elite

26.01.2021
4 min
Salva

Sono elementi presenti in tutte le biciclette e sono molto ricercati da ogni ciclista soprattutto nelle giornate più calde. Stiamo parlando dei portaborracce e delle borracce. Per fare un punto sulle dotazioni ai team per la nuova stagione abbiamo parlato con Marco Cavallin, Sponsorship and Product Innovation Manager di Elite.

Tanta scelta

Il marchio italiano è fra i leader di mercato per quanto riguarda borracce, portaborracce, rulli e altri accessori. Giusto per dare un’idea Elite è sponsor tecnico di oltre metà delle squadre professionistiche.
«Ogni team ha in dotazione una lista di portaborracce – inizia a spiegarci Marco Cavallin – si va da quello ultra leggero fino ai modelli più resistenti, che sono più adatti per le gare con terreni sconnessi tipo il pavé». Quindi, contrariamente a quanto molti pensano, le squadre hanno diversi tipi di portaborraccia da montare: «Sta a ogni team scegliere il modello più idoneo alla gara che si deve correre».

Elite Borracce Fly Bahrain
Le borracce Fly in dotazione alla Bahrain Victorious
Elite Borracce Fly Bahrain
Le borracce Fly in dotazione alla Bahrain Victorious

Continui miglioramenti

A questo punto ci è sorta naturale la domanda sui fatti accaduti all’ultimo Giro d’Italia, dove a causa di una borraccia persa da un corridore del gruppo, Geraint Thomas è caduto dovendosi poi ritirare. Dopo quell’episodio si è pensato a modificare qualcosa?
«I prodotti che si vedono oggi sono diversi da quelli di due anni fa – ci dice Cavallin – e ovviamente come tutti i prodotti tecnici si fanno degli sviluppi continui. La capacità di trattenimento dei portaborracce è stata migliorata».

In effetti se riguardiamo bene la storia del ciclismo, non mancano gli episodi legati alla caduta di una borraccia. Chi corre sa bene che spesso in gruppo ci si trova a doverle schivare all’ultimo secondo.
Marco Cavallin ci tiene a però a precisare un aspetto: «Dire che la borraccia è un elemento rigido è un errore. La nostra borraccia Fly ha uno spessore di mezzo millimetro ed è fatta con un materiale che la rende molto morbida. Se si va a riguardare la caduta di Thomas si vede che la borraccia si schiaccia e spruzza fuori il liquido, a dimostrazione che non è rigida».

Custom Race Plus portaborraccia
Il portaborraccia Custom Race Plus con il gommino aggiustabile nella parte superiore
Custom Race Plus portaborraccia
Il portaborraccia Custom Race Plus con il gommino aggiustabile nella parte superiore

Borraccia leggera

Proprio Cavallin ci ha fornito l’elenco dei prodotti che verranno forniti alle squadre per il 2021. Tutti useranno la borraccia Fly, ultraleggera (54 grammi) realizzata con una plastica innovativa molto morbida con uno spessore di appena 0,6 millimetri.

Diversi portaborraccia

Per quanto riguarda i portaborraccia, come ci diceva Cavallin, molte squadre ne avranno in dotazione due o addirittura tre modelli diversi. Si va dal Leggero Carbon (nella foto di apertura sulla bici Merida di Arashiro) con un design minimale e un peso di soli 17 grammi fino al Custom Race Plus più resistente in materiale fibrorinforzato (FRP) e con un peso di 40 grammi. Questo modello ha un’alta capacità di trattenimento grazie alla sua struttura frontale che avvolge la borraccia anche nella parte superiore. Inoltre, ha un gommino aggiustabile in elastomero che permette di adattarsi alla perfezione a qualunque misura di borraccia ed evita fastidiose vibrazioni.

Portaborraccia Elite Prism
Il portaborraccia Elite Prism ha un design che permette l’inserimento laterale della borraccia
Portaborraccia Elite Prism
Il portaborraccia Elite Prism ha un design che permette l’inserimento laterale della borraccia

Dalla Mtb

Fra i vari modelli in dotazione dalle squadre ci ha incuriosito il portaborraccia Prism, che è fra quelli scelti da: Alpecin-Fenix, Bahrain-Victorious e Intermarché Wanty Gobert. Il Prism è disponibile sia in materiale fibrorinforzato e sia in carbonio. Ha una forma che permette l’inserimento laterale della borraccia. Una caratteristica che viene dalla mountain bike e che è utile per biciclette dotate di telai con tubi inclinati oppure di dimensioni molto piccole.

Come abbiamo potuto constatare lo sviluppo dei materiali e di nuovi design mette a disposizione dei corridori molte opzioni anche in termini di portaborraccia, che possono aiutare ad evitare che si ripetano incidenti come quelli di Thomas.

Elite Directo

Nasce un team eRacing firmato Elite

14.01.2021
2 min
Salva

Il lockdown della scorsa primavera ha cambiato le abitudini di tanti. Costretti a restare a casa, molti di loro si sono avvicinati al mondo dei rulli e dell’allenamento indoor, in cui Elite è fra le aziende leader.
Quello che era sembrato un ripiego forzato, ha preso sempre più piede tanto da diventare un fenomeno virale, grazie anche alle varie piattaforme digitali nate per assecondare e stimolare questo particolare tipo di attività indoor.

Primo team virtuale Elite

Un ruolo di primo piano lo hanno svolto anche alcune aziende del settore che hanno saputo creare una serie di eventi in grado di coinvolgere un numero sempre più crescente di appassionati. Elite è stata una delle prime a farlo e ha voluto dare un seguito alle tante iniziative messe in campo nel 2020 presentando il primo team di eRacing a proprio nome, il dPAC-ELITE Esports Team.

Logo squadra dPAC ELITE
Il logo della dPAC-ELITE Esports Team
Logo squadra dPAC ELITE
Il logo della dPAC-ELITE Esports Team

Obiettivi prestigiosi per il 2021

Si tratta di una squadra di livello elite capace già di mettersi in mostra in questa prima parte di stagione di gare online su Zwift. La squadra è composta da un gruppo di ciclisti appassionati e talentuosi provenienti da tutto il mondo.
Recentemente il team ha ottenuto un posto di rilievo sul podio della Zwift Racing League di dicembre e guarda già al 2021 con un grande obiettivo: entrare nella Premier League di Zwift posizionandosi nei primi posti.
I membri del nuovo team si alleneranno e gareggeranno online avendo a disposizione i migliori prodotti dell’azienda padovana a partire dal rullo Direto XR. Completeranno la fornitura il portaborraccia Custom Race Plus, la borraccia Fly, il porta-tablet Posà e il tappetino Training Mat, tutti prodotti dell’azienda italiana.
La squadra sarà inoltre impegnata in attività di testing per i nuovi prodotti e funzionalità software presenti nel catalogo.

Verso il futuro

«Elite conta già anni di collaborazioni con ciclisti e squadre ad ogni livello nel mondo degli eventi eSports – ha tenuto a sottolineare Marco Cavallin, Sponsorship Manager di Elite – ma è la prima volta che possiamo dirci sponsor ufficiali di una squadra di eRacing. Il ciclismo corre verso il futuro e gli eSports sono sicuramente parte di esso. Non vediamo l’ora di vedere i nostri atleti in azione su Zwift ».

elite.it

Elite Team Israel 2021

Elite e Israel Start-Up Nation insieme anche nel 2021

09.01.2021
2 min
Salva

Elite è stata accanto al Team Israel Start-Up Nation sin dalla sua nascita e continuerà a farlo anche il prossimo anno. Marco Cavallin, Responsabile delle sponsorizzazioni Elite ha voluto sottolineare con le seguenti parole il rinnovo dell’accordo: «Siamo orgogliosi di sostenere anche per il 2021 l’Israel Start-Up Nation. Il nostro obiettivo è fornire al team i migliori prodotti da utilizzare nelle fasi di allenamento, ma soprattutto in gara».

I cavalletti per una fornitura ora completa

La scorsa stagione l’azienda veneta ha sostenuto l’Israel Start-Up Nation fornendo borracce, portaborracce e creme per i massaggi, oltre ai tradizionali rulli che hanno reso l’azienda padovana un riferimento a livello mondiale. Nel 2021 la fornitura al team sarà arricchita dai cavalletti per la cura e la manutenzione delle biciclette.
I meccanici del team hanno già avuto modo di provarli e ne sono rimasti entusiasti. I cavalletti Elite consentono infatti di tenere perfettamente stabile la bici mentre il meccanico è intento a lavarla oppure a effettuare la manutenzione quotidiana pre e dopo una gara.

Elite e Israel 2021
Elite è orgogliosa di continuare questa collaborazione
Elite e Israel 2021
Elite è orgogliosa di continuare la collaborazione con la Israel Start-Up Nation

Il parere degli atleti

Il velocista del team Rudy Barbier ritiene che Elite sia uno dei partner più importanti di Israel Start-Up Nation tanto da arrivare a dichiarare: «Le borracce e i portaborracce Elite sono davvero perfetti. Il rullo Suito mi ha inoltre aiutato a superare il primo blocco causato dal Covid-19. Mi sono trovato così bene che ora che siamo in fase di preparazione per la nuova stagione ho deciso di utilizzarlo con cadenza settimanale».
Barbier ha voluto parlare anche delle creme massaggio del marchio italiano: «Nelle fasi di recupero dopo una gara i nostri massaggiatori usano sempre le creme Elite. È naturale che chi ci segua sia un professionista in grado di fare massaggi perfetti, ma sono sicuro che i prodotti Elite mettono i massaggiatori nelle condizioni di lavorare al meglio e i benefici si sentono subito».

Rudy Barbier
Rudy Barbier il velocista dell’Israel Start-Up Nation
Rudy Barbier
Rudy Barbier il velocista dell’Israel Start-Up Nation

I prodotti Elite utilizzati dalla Israel Start-Up Nation nel 2021 saranno i seguenti: rullo Suito per le sessioni di allenamento e riscaldamento, lo sterzo elettronico Sterzo Smart, la borraccia Fly Team e tutta la gamma di portaborraccia, compreso l’innovativo Rocko Carbon.

elite-it.com

Elite Direto XR

Elite Direto XR, precisione alla massima potenza

01.12.2020
2 min
Salva

Elite arricchisce la sua gamma di rulli con il Direto XR, naturale evoluzione dei famosi Direto e Direto X. Con questa nuova evoluzione Elite vuole fornire uno strumento estremamente completo per gli allenamenti indoor.

Misuratore molto preciso

Una grande qualità del Direto XR è il misuratore di potenza integrato OTS, Optical Torque Sensor, che permette di misurare la potenza impressa sui pedali con una precisione del più o meno 1,5%. Rispetto al Direto la precisione è migliorata di uno 0,5% in più. Questo rende il Direto XR uno degli home trainer più precisi sul mercato.

Il Direto XR si configura molto velocemente, infatti troviamo già assemblata la cassetta 11 velocità Shimano 105 (o equivalente) con i rapporti 11-28. Basterà aprire le gambe di supporto, installare la bici, collegare il rullo a una presa di corrente e pochissimi minuti si è pronti per pedalare.

Altro punto che è stato migliorato è la capacità di simulare pendenze fino al 24%, ben il 6% in più del Direto X. La ricerca e sviluppo di Elite ha migliorato anche la silenziosità grazie a delle modifiche sulla meccanica interna.

Il rullo interattivo Elite Direto XR
Il rullo interattivo Elite Direto XR

Compatibilità elevata

Il Direto XR è compatibile sia con bici da strada sia mountain bike, con mozzi da 130 e 135 millimetri per 5 millimetri con bloccaggio rapido e da 142 per 12 millimetri con perno passante. Inoltre, su shopelite-it.com si possono trovare gli adattatori per la compatibilità con mozzi da 135 per 10-12 millimetri e per mozzi posteriori Boost da 148 per 12 millimetri. Grazie al nuovo design è possibile pedalare tranquillamente anche per chi ha in dotazione il deragliatore con gabbia lunga. Il Direto XR è compatibile con gruppi a 9/10/11 e 12 velocità.

Essendo un rullo interattivo si può collegare tramite ANT+™ FE-C e Bluetooth. Con l’acquisto del Direto XR sono inclusi 12 mesi gratuiti di abbonamento al software My E-Training di Elite e un mese di abbonamento su Zwift. Il Direto XR è totalmente compatibile con tutte le altre piattaforme per l’indoor cycling disponibili sul mercato come TrainerRoad, Rouvy, Kinomap, Bikevo e molte altre.

elite-it.com