Drali Iridio, una vera bici aero con qualcosa in più

23.11.2025
7 min
Salva
Drali Iridio in test. Taglia 54, 7,3 chili netti. Ruote Fulcrum da 57, pneumatici Continental, trasmissione Shimano Dura Ace. Una bici aero nata per correre.

Il soggetto è avere una bici aerodinamica, la bici protagonista è Drali Iridio. Una bici che mette da parte qualsiasi compromesso, è dedicata a chi ama spingere forte e tenere la velocità alta, una di quelle biciclette da “trattare male” per sfruttarne a pieno le potenzialità. Iridio è uno di quei mezzi che, più gliene dai e più ti dà.

Muscolosa, voluminosa e scolpita, oggettivamente bella e con molti dettagli di pregio, ricercati e distintivi che la rendono unica. L’abbiamo provata e ci ha colpito positivamente in diverse situazioni.

Drali Iridio, una vera bici aero con qualcosa in più
Geometria compatta, aggressiva, ma non estrema
Drali Iridio, una vera bici aero con qualcosa in più
Geometria compatta, aggressiva, ma non estrema

La Drali Iridio del test

Una taglia 54 con un valore alla bilancia (rilevato e senza pedali) di 7,3 chilogrammi netti, considerando anche i due portaborraccia RaceOne (non in carbonio). Un peso comunque molto contenuto se consideriamo anche le ruote Fulcrum Speed 57, un vestito perfetto per questa bici, che al tempo stesso non è votato ad una leggerezza pronunciata (è necessario sottolineare che le Speed 57 sono leggere, pur avendo un’altezza di 57 millimetri, con un peso dichiarato di poco meno di 1500 grammi). Le ruote sono gommate Continental GP5000 (copertoncino) da 28 con camera d’aria in butile.

Trasmissione Shimano Dura Ace 52-36 e 11-30 (senza power meter), la sella di Selle Italia SLR kit carbonio. Il reggisella full carbon specifico per Drali Iridio, il cockpit integrato Drali anch’esso in carbonio (bello da vedere ed anche in questo caso perfettamente in linea con il concept espresso dalla Iridio). Il prezzo di listino parte dal kit telaio ed è di 5290 euro.

Le peculiarità di telaio e forcella

Drali Iridio adotta una fibra in alto modulo (HM) con laminazione esterna MRB. Partendo dal tubo sterzo che adotta il suffisso Speed Taster. Adotta una sorta di rastrematura/svasatura centrale che si ispira ai telai in acciaio degli anni novanta e smorza leggermente la muscolarità della Iridio. Design e forme dei tubi sono influenzate dai dati NACA, con variazioni sul tema dovute alla personalizzazione fatta in casa Drali. Il seat-post è una lama se osservato frontalmente ed è assecondato da un blocchetto di chiusura integrato/nascosto nell’orizzontale. E’ disponibile con due arretramenti, 24 e zero off-set. Un buon range di scelta e la disponibilità dell’arretramento zero, a nostro parere, è fondamentale per questa categoria di bici e considerando le tendenze attuali della biomeccanica.

Il passaggio per le gomme, anteriore e posteriore è garantito fino a 34 millimetri di larghezza. Non in ultimo la forcella tutta in carbonio, con foderi sottili e arrotondati frontalmente che nella parte bassa mostra un design asimmetrico e le asole di sede dei perni sono ben fatte, integrate in modo ottimale.

Due anni di sviluppo e un blend di soluzioni

Per contestualizzare ancora meglio la Iridio abbiamo chiesto anche a Manuel Colombo di Drali, strettamente coinvolto nel processo di evoluzione dell’azienda lombarda, così come nello sviluppo di bici e tecnologie produttive.

«Tutto il processo che coinvolge la Iridio – spiega – dal suo disegno alla produzione, è complesso e molto articolato. La bicicletta non è completamente prodotta in Italia come la Opale, ma è una sorta di blend produttivo italo/asiatico. Siamo intervenuti utilizzando le nostre skills in quei punti dove siamo realmente bravi. Ci siamo avvalsi di un partner asiatico, capace di mettere sul piatto standard produttivi e di tecnologie di altissima caratura per sviluppare quelle sezioni dove le tecnologie a noi disponibili non ci permettevano di raggiungere l’eccellenza.

«Questa scelta – prosegue Colombo – non è stata dettata dal risparmio. Inoltre, Drali Iridio è stato ed è per noi un esercizio che va ben oltre il proporre una bici aero concept, ma ha l’obiettivo di accontentare l’utente considerando aspetti tecnici che non sono esclusivamente legati alla sola aerodinamica».

La nostra prova, i nostri feedback

E’ rigida e si sente parecchio, super performante anche per quello che concerne le geometrie. Ha un angolo del piantone molto dritto e uno sterzo piuttosto verticale che contribuisce ad accorciare il passo complessivo della bici al di sotto del metro di lunghezza. Per essere una taglia 54 di categoria aero, la Iridio è una bici corta. Agile e super scattante in diverse situazioni, ma è sulla capacità di mantenere alta la velocità il frangente dove fa la differenza. E’ bella tosta sull’anteriore, quanto sulla sezione centrale e in tutto il retrotreno.

Paga qualcosa in salita quando le pendenze vanno in doppia cifra per lunghi tratti, ma diciamo che non è il suo ambiente ideale e non è pensata per stare troppo tempo con il naso all’insù. Per avere una sorta di doppio confronto, l’abbiamo usata anche con ruote da 55 (le DT Swiss ARC 1100 Dicut di nuova generazione), oltre ad averla provata con un profilo da 45. Pensiamo al tempo stesso che proprio un cerchio da 45 sia il limite da considerare per la Iridio, scendere ulteriormente significherebbe snaturare il carattere della bicicletta.

Stabilità da primato, quasi inaspettata in discesa e nei cambi di traiettoria repentini. Inaspettata non perché la bici si mostri fuori equilibrio, semplicemente perché la rigidità ha un prezzo e una bici aerodinamica non è scontato che sia così stabile, precisa e anche facile da portare alla corda (in tutta sicurezza) come lo è la Iridio.

In conclusione

Gran bel mezzo, bici aero superlativa e super tirata in fatto di resa tecnica. Rigida e tanto grintosa, con una geometria marcatamente corsaiola che non lascia nulla al caso, non lascia nulla per strada. Non è una bici da passeggio ed una di quelle biciclette da vestire con l’abito adeguato, ovvero le ruote medie/alte. La performance che mette sul piatto va ben oltre il valore della bilancia e per sfruttarla al pieno delle potenzialità bisogna avere qualche malizia, far correre la bici e avere qualche watt aggiuntivo nelle gambe per stare su di giri.

Drali Milano

Robert Carrara, Presidente Drali Milano, e Roy Hegreberg, general manager Drali-Repsol

Dall’Italia alla Norvegia, nasce il team Drali-Repsol

08.11.2025
3 min
Salva

La notizia è freschissima e merita di essere rilanciata, vista la sua importanza. Dal prossimo anno Drali Milano sarà title sponsor dell’attuale Team Coop-Repsol, formazione norvegese che dal 2026 assumerà il nome di Drali-Repsol. Il team, attivo dal 2004, milita nella categoria Continental (nella foto di apertura Robert Carrara, Presidente del brand, e Roy Hegreberg, general manager del team).

L’accordo appena sottoscritto permetterà a Drali Milano di rafforzare la propria presenza nel grande ciclismo, in particolare nel nord Europa dove la squadra norvegese è molto conosciuta.

Drali si è fatta un regalo per festeggiare i suoi 100 anni di attività
Drali si è fatta un regalo per festeggiare i suoi 100 anni di attività

Regalo per i 100 anni

A partire dal 2026 e per la durata di tre anni gli atleti della nuova Drali-Repsol correranno su bici Drali. Si tratta di un importante accordo che arriva a coronamento di un anno davvero speciale per il brand lombardo, anzi milanese. Nel 2025 Drali ha infatti festeggiato i suoi “primi” 100 anni di vita. Un anniversario celebrato con una serata speciale nel cuore della sua città, la Milano dove il marchio è nato e cresciuto. In questo primo secolo di vita sono stati tanti i campioni hanno trionfato su bici firmate Drali. Possiamo sicuramente citare i due più famosi: Costante Girardengo e Fausto Coppi. 

la firma che decreta la nascita del team Drali-Repsol, 2025
La firma che decreta la nascita del team Drali-Repsol
la firma che decreta la nascita del team Drali-Repsol, 2025
La firma che decreta la nascita del team Drali-Repsol

Un progetto ambizioso

La nuova Drali-Repsol rappresenta un nuovo step nel cammino di rilancio del marchio milanese avvenuto dopo l’ingresso della nuova proprietà formata da Andrea Camerana, Robert Carrara e Gianluca Pozzi. A confermarlo sono le parole dello stesso Robert Carrara, presidente di Drali Milano.

«Per noi rappresenta un’ottima opportunità di crescita – ha detto Carrara – sostenere un progetto ambizioso è l’occasione ideale per valorizzare entrambe le realtà. La squadra è ben strutturata e siamo orgogliosi di poter iniziare una collaborazione con un team innovativo, con cui condividiamo gli stessi valori e la stessa passione». 

La firma della partnership è arrivata dopo lunghi mesi incerti e difficili per il team norvegese che ora grazie a Drali Milano potrà finalmente continuare la sua avventura nel ciclismo professionistico con nuove certezze. A confermarlo è Roy Hegreberg, general manager del team norvegese.

«Nei prossimi tre anni – ha dichiarato Hegreberg – potremo continuare a supportare la crescita dei giovani corridori norvegesi ed aiutarli a trovare la loro strada nel mondo professionistico. Non vediamo l’ora di iniziare la stagione 2026 quando correremo su bici Drali».

Alexander Kristoff, Uno-X
Alexander Kristoff dopo aver chiuso la sua carriera su strada sarà una figura di riferimento del team
Alexander Kristoff, Uno-X
Alexander Kristoff dopo aver chiuso la sua carriera su strada sarà una figura di riferimento del team

C’è anche Kristoff

Il nuovo Team Drali-Repsol potrà contare sul supporto concreto di un grande campione del ciclismo che solo poche settimane fa ha concluso la sua carriera. Stiamo parlando di Alexander Kristoff che lo scorso ottobre in Malesia ha messo fine alla sua carriera come atleta professionista. Il campione europeo di Herning 2017, vincitore di una Milano Sanremo e di un Giro delle Fiandre, a partire dal 2026 sarà co-proprietario del team e diventerà un grande punto di riferimento per tutta la squadra.

Ecco le sue prime parole da dirigente: «Sono felice di continuare a far parte della comunità del ciclismo e credo che sia importante per la Norvegia avere una squadra come il Team Drali-Repsol che aiuta i giovani talenti. Con la mia esperienza spero di aiutare gli atleti e il team mettendo a frutto tutto ciò che ho imparato negli anni su allenamento, gare e attrezzatura». 

Drali Milano

Zenith di Drali 2025

Zenith, la gravel di Drali che oltrepassa i limiti

30.09.2025
3 min
Salva

Allo scoccare delle 12:00 di ieri lo storico brand milanese Drali ha lanciato Zenith, la sua prima gravel in carbonio. Ma forse definirla gravel è riduttivo. Zenith è stata pensata come una bici totale, perfetta per ogni tipo di terreno, dalle strade asfaltate alla ghiaia, fino alle avventure di più giorni in mezzo ai boschi.

Il tutto naturalmente senza rinunciare all’eleganza di Drali dimostrata, per esempio, anche dal manubrio in carbonio totalmente integrato.

Zenith di Drali 2025
Zenith è la prima gravel in carbonio prodotta da Drali, specialista nei tubi di metallo di alta qualità
Zenith di Drali 2025
Zenith è la prima gravel in carbonio prodotta da Drali, specialista nei tubi di metallo di alta qualità

Telaio (in carbonio) asimmetrico

Drali è conosciuta nel mondo per la sua artigianalità nei telai in metallo, ma questa volta lo storico brand milanese ha voluto lanciarsi nella modernità. Zenith è infatti la sua prima gravel in carbonio, un telaio realizzato con la fibra ad alto modulo T800.

Ma non è solo il materiale a proiettare Zenith nel futuro. Il carbonio ha infatti permesso agli ingegneri di Drali di studiare un design molto particolare. Il comparto di ricerca e sviluppo dell’azienda ha progettato e realizzato i foderi posteriori e addirittura il movimento centrale asimmetrici. Questa forma garantisce una reattività e una rigidità torsionale migliore, anche e soprattutto nelle condizioni più impegnative. Questo perché Zenith è davvero una bici pensata per tutti i terreni, siano essi asfalto, ghiaia o anche single track.

Lo slancio verso il futuro della nuova bici è confermato anche da un altro particolare del telaio. E’ compatibile con il nuovo attacco UDH, che la rende pronta per essere montata con le trasmissioni di nuova generazione.

Zenith di Drali 2025 manubrio
Elegantissimo anche il manubrio integrato in carbonio
Zenith di Drali 2025 manubrio
Elegantissimo anche il manubrio integrato in carbonio

Per ogni avventura

Se è vero che Zenith è pensata per essere una bici “totale”, è anche vero che non fa nulla per nascondere il suo spirito avventuroso. Per esempio può ospitare pneumatici che arrivano fino a 47 millimetri, cioè più che sufficienti anche per i terreni più impegnativi. Inoltre è predisposta per alloggiare diverse soluzioni per il bikepacking, grazie ai numerosi punti di fissaggio sul telaio: sulla forcella anteriore, sul tubo orizzontale e anche sui foderi obliqui posteriori.

Ma la vera chicca, specie per una bici in carbonio di questo livello, è forse un’altra. Zenith è infatti dynamo-ready, il che significa che è già predisposta per il montaggio della dinamo al mozzo. Un modo per poter alimentare telefono, luci e ciclocomputer anche durante i viaggi più avventurosi e lontani dalle strade battute.

Zenith di Drali 2025 telaio
Ampio spazio per gli pneumatici (fino a 47 mm) e la predisposizione per monocorona o doppia (oltre che meccanici o elettronici)
Zenith di Drali 2025 telaio
Ampio spazio per gli pneumatici (fino a 47 mm) e la predisposizione per monocorona o doppia (oltre che meccanici o elettronici)

Altri dettagli, colori e prezzo

Zenith è predisposta per essere montata sia con gruppi meccanici che elettronici, di ogni brand disponibile sul mercato.

Le colorazioni sono quattro: Aubergine Sahara, Black, Blue Cimabue e Enamel Oxford, ma sono disponibili anche le customizzazioni tipiche di Drali. Infine i numeri. Il peso del telaio in taglia M è di 900 grammi, e il prezzo parte da 3290 euro.

Drali Milano

Una serata speciale per i primi 100 anni di Drali

05.06.2025
5 min
Salva

MILANO – “Dal 1925, 100 anni di passione, mille strade ancora da percorrere.” E’ questo lo slogan scelto da Drali Milano per celebrare i primi 100 anni di un brand che ha saputo lasciare una impronta indelebile nella storia del ciclismo milanese e non solo, e che oggi non vuole smettere di stupire e innovare.

Drali e Milano 

La storia del marchio Drali è strettamente legata a quella del capoluogo lombardo. Qui nel 1925 nasceva la Bicicletteria Drali per volontà di Carlo Drali il cui testimone è passato poi nel corso degli anni nelle mani del figlio Giuseppe, per tutti “il Pep”. Quando la storia di Drali sembrava volgere al termine, anche per “raggiunti limiti di età” di Giuseppe Drali, ecco arrivare nel 2017 il rilancio del marchio grazie a tre amici: Andrea Camerana, Robert Carrara e Gianluca Pozzi. La nuova Drali Milano ha così ripreso a pedalare nella zona sud di Milano in Via Palmieri 25, quartiere Stadera, dove oggi troviamo la nuova sede dell’azienda.

Per celebrare al meglio i 100 anni dalla nascita del marchio Drali, sabato 31 maggio ci si è però spostati a nord di Milano, nel quartiere Bicocca, presso il Prime Time Factory Loft, in quella che un tempo era un’area storicamente legata alla società Breda. Lì dove si producevano alternatori per centrali idrauliche, motori a trazione, reattori e locomotive, abbiamo trovato ad accoglierci una bellissima esposizione di specialissime firmate Drali, in un mix perfetto di biciclette storiche e moderne.

Uno foto di gruppo di tutto il team di Drali Milano
Uno foto di gruppo di tutto il team di Drali Milano

L’ultimo tratto di strada

Davanti a tantissime persone che non hanno voluto far mancare il loro affetto alla storia del marchio, è toccato a Luca Gregorio, una delle voci del ciclismo di Eurosport, condurre una bellissima serata fatta di ricordi e programmi futuri. Al suo microfono si sono alternati Andrea Camerana, Robert Carrara e Gianluca Pozzi. Proprio quest’ultimo ha voluto ricordare la figura di Giuseppe Drali, che ci ha lasciato a fine 2021, ma che fino all’ultimo è stata una presenza importante all’interno dell’azienda, anzi dell’officina dove ha saputo fornire con generosità i suoi consigli alle nuove leve.

Come ha giustamente ricordato Gianluca Pozzi, a lui e ai suoi amici è toccato il compito di percorrere l’ultimo tratto di strada che ha portato al traguardo dei 100 anni del marchio. A loro oggi spetta il compito di portare avanti una storia che ha ancora tanti capitoli da scrivere.

Da sinistra Robert Carrara, Angelo Mantovani, Andrea Camerana e Gianluca Pozzi

Ecco la Iridio

Nel corso della serata è stata svelata l’ultima novità firmata Drali. Un lavoro di squadra lungo ben 18 mesi. Si tratta della Iridio, presentata ufficialmente lo scorso 29 maggio, e che i tanti ospiti della serata milanese hanno avuto l’opportunità di vedere per la prima dal vivo montata con il nuovo gruppo Campagnolo Super Record Wireless 13 V. Si è trattato di un’anteprima, in quanto il nuovo gruppo è uscito dall’embargo qualche giorno dopo la serata del 31 maggio. Un omaggio alla storia di Drali voluto da Campagnolo. L’azienda vicentina era rappresentata nell’occasione da Andrea Borso e Davide Belfiore, rispettivamente Area Manager e Marketing Manager Campagnolo. A loro è spettato il compito di illustrare le caratteristiche del nuovo gruppo.

La nuova nata di casa Drali si chiama Iridio, frutto di un lungo lavoro e presentata lo scorso 29 maggio
La nuova nata di casa Drali si chiama Iridio, frutto di un lungo lavoro e presentata lo scorso 29 maggio

Una Trinity speciale

Nel corso della serata è stata svelata al pubblico un’altra bellissima novità. Parliamo della Trinity 100, un modello speciale in soli 10 esemplari della famosa Trinity. Un telaio in acciaio saldo brasato firmato Drali, caratterizzato per l’occasione da una finitura arricchita con foglia oro applicata a mano. Sul tubo sterzo il logo creato per celebrare i 100 anni del brand milanese. Un vero pezzo da collezione, mix perfetto di storia e lusso.

I presenti hanno potuto ammirare anche una versione speciale della Trinity 100, disponibile sul mercato in soli 10 esemplari
I presenti hanno potuto ammirare anche una versione speciale della Trinity 100, disponibile sul mercato in soli 10 esemplari

Tanti amici e un premio

Sono stati tanti gli amici che non hanno voluto far mancare il loro affetto al marchio Drali. Tra questi merita sicuramente una citazione Claudio Marra, vicepresidente mondiale di FSA e Vision, che ha voluto fare dono ad Andrea Camerana, Robert Carrara e Gianluca Pozzi di una targa speciale con la seguente dedica: “I più stimati auguri per i primi 100 anni da FSA-VISION”.

La festa per questi primi 100 anni di Drali si è conclusa con i ringraziamenti degli stessi Andrea Camerana, Robert Carrara e Gianluca Pozzi ai tanti presenti. Andrea Camerana ha voluto evidenziare come oggi Drali si debba quotidianamente confrontare con brand molto forti. La sfida è stimolante, ma c’è la consapevolezza, come ha sottolineato lo stesso Camerana, che “Drali non è un marchio grande, ma un grande marchio”. 

La chiosa finale la lasciamo a Robert Carrara che alla domanda su quale fosse un suo desiderio per il futuro ha risposto così: “Il Giro d’Italia!”.

Chissà che prima poi questo sogno non si possa realizzare. Ci piacerebbe allora sentire la reazione del Pep Drali …naturalmente in dialetto milanese. Chissà cosa direbbe.

Cicli Drali

Drali Iridio, la bici aero rivisitata omaggia la tradizione

29.05.2025
4 min
Salva

Nasce Drali Iridio, la bici più veloce della gamma che adotta una soluzione mutuata dal passato, efficiente, ma che non vuole dimenticare la tradizione corsaiola della maison milanese. Iridio è diversa dalla Opale e può essere considerata l’evoluzione del modello Ametista.

Il tubo sterzo Speed Taster, il disegno esclusivo Drali è un richiamo ai primi telai in acciaio, per un frame che nella sua totalità è si full carbon, ma utilizza le congiunzioni. Vediamo Iridio nel dettaglio.

Filante e veloce, leggera
Filante e veloce, leggera

Drali Iridio è aerodinamica e leggera

Iridio è un progetto che entra in gamma con l’intento di unire aerodinamica (le tubazioni adottano il concetto Naca), peso ridotto e un certo comfort che si traduce in controllo. Il marchio di fabbrica di Iridio sono le linee marcate e soluzioni di design che vogliono raggiungere un doppio risultato. Il primo è quello della funzionalità tecnica, perché una bici aero non può prescindere dal design, il secondo è quello dell’impatto estetico. Drali Iridio unisce la modernità ad un insieme di eleganza non banale, grazie ad uno sterzo arrotondato e voluminoso che bene si sposa con l’orizzontale e l’obliquo. E poi c’è il piantone curvo con l’innesto dei foderi obliqui, quasi come un abbraccio tra le due sezioni della bici.

Davanti e dietro c’è la compatibilità con coperture fino a 34 millimetri di sezione. Questa soluzione permette di accorciare il carro posteriore, rendendo la struttura rigida e la bici molto reattiva. E poi c’è una geometria compatta con una forma dallo slooping leggermente marcato. Qui spicca anche il reggisella con forma specifica e dedicata, con un impatto frontale ridotto. L’off-set del reggisella è disponibile a zero millimetri, oppure 25. Il blocchetto di chiusura è totalmente integrato.

Nel complesso la Drali Iridio adotta il carbonio HM (alto modulo) per la costruzione con laminazione esterna MRB. Ha un peso dichiarato di 890 grammi nella taglia 54, mentre la forcella, tutta in carbonio è dichiarata a 370 grammi.

Asimmetria dove serve

La scatola del movimento centrale è larga 85,5 millimetri con le moderne sedi T47, è arrotondata ed oversize nelle forme, mentre i tubi orizzontali del retrotreno sono asimmetrici. La soluzione collima con i disegni dei foderi della forcella, ottimizzati per donare stabilità e precisione di guida.

Le sedi dello sterzo (superiore ed inferiore) sono da 1”1/2 e supportano i due standard ACR di FSA e DCR di Deda, ottima soluzione che permette di interfacciare senza difficoltà i manubri in un unico pezzo ed integrati. Da sottolineare che per Iridio è stato previsto un manubrio in carbonio, dedicato al progetto.

Alcuni numeri

I perni passanti sono standard, ovvero 142×12 e 100×12 millimetri, rispettivamente per posteriore e anteriore. Le taglie disponibili sono sei: 50 e 52, 54 e 56, 58 e 60. le livree cromatiche sono quattro, ma esiste la possibilità di richiedere una verniciatura personalizzata. Drali Iridio parte da una base di 5.800 euro per la bici completa, ma è disponibile anche il sono kit telaio a 5.290 euro di listino.

Drali

Drali Milano cresce e presenta la nuova officina 

09.08.2024
4 min
Salva

MILANO – Era la fine di gennaio quando Gianluca Pozzi, Amministratore Delegato di Drali Milano, ci presentava l’area che avrebbe presto ospitato il nuovo magazzino e soprattutto la nuova officina della sua azienda. Drali aveva infatti da poco acquistato gli spazi di una ex legatoria situata nello stesso stabile di Via Palmieri, nella parte sud di Milano, dove da qualche anno lo storico marchio milanese ha ripreso a “pedalare” sulla spinta dello stesso Gianluca Pozzi e dei suoi soci Andrea Camerana e Robert Carrara. Un marchio che ha fatto la storia del ciclismo milanese, e non solo, e che nel 2025 taglierà il traguardo del primo secolo di vita.

In una mattinata milanese particolarmente calda e che invogliava ad andare in vacanza, abbiamo deciso invece di fare nuovamente visita a Drali per vedere se gli spazi vuoti visti a fine gennaio si erano in qualche modo “riempiti”. La risposta è stata assolutamente positiva.

Il magazzino e la nuova officina sono ora perfettamente operativi con tre persone dedicate alle fasi di ricezione, spedizione e assemblaggio bici. A guidarci nella nostra visita Daniele Calvi, marketing & comunicazione di Drali.

Le nuove strutture di Drali rispecchiano le ambizioni dell’azienda
Le nuove strutture di Drali rispecchiano le ambizioni dell’azienda
Con il magazzino e la nuova officina, attualmente su quanti metri quadrati si sviluppa la sede di Drali?

Complessivamente siamo all’incirca su mille metri quadrati, metà dei quali dedicati al magazzino e all’officina. Il resto è occupato dagli uffici, dallo spazio vendita e dal nostro flagship store, che anche quest’anno ha ospitato diversi incontri aperti al pubblico e che continuerà sicuramente a farlo.

Come è strutturata l’area dedicata al magazzino e all’officina?

La prima parte è dedicata al ricevimento e alla spedizione della merce. Per quel che riguarda il ricevimento ci riferiamo ai telai, che possono essere grezzi oppure verniciati. I telai grezzi sono quelli che arrivano dalla nostra sede produttiva. Appena arrivati, sono sottoposti ad un rigido controllo per verificare che non vi siano delle imperfezioni. Se tutto è a posto vengono spediti in verniciatura. Al ritorno dalla verniciatura vengono sottoposti ad un ulteriore controllo per verificare che questa sia stata eseguita in maniera perfetta.

Al Velofollies Drali ha presentato le borse BAC per il bikepacking
Al Velofollies Drali ha presentato le borse BAC per il bikepacking
Terminata questa fase di doppio controllo quale è il passaggio successivo?

In realtà i controlli sono tre. L’ultimo avviene al momento dell’imballaggio e della spedizione che può essere del solo telaio o della bici completa. Quest’ultima arriva dall’officina dove avviene l’assemblaggio e che è il cuore della nuova area della nostra sede.

Visitandola abbiamo notato una bellissima e modernissima area lavoro per i vostri meccanici.

E’ assolutamente vero. Il merito va riconosciuto a 3D Beta che ha realizzato per noi tre postazioni di lavoro per i nostri meccanici personalizzandole con i nostri colori. Attualmente qui operano tre persone che possono diventare anche cinque nei momenti di massimo lavoro.

Il resto degli spazi come sono stati occupati?

Abbiamo implementato il nostro magazzino per quel che concerne la componentistica. Discorso analogo per quel che riguarda le tubazioni. Ora siamo in grado di rispondere in tempi rapidissimi a qualsiasi richiesta che ci dovesse arrivare per realizzare un telaio con geometrie particolari. Abbiamo inoltre previsto uno spazio per le nostre biciclette test e noleggio.

Avete già avuto delle esperienze in merito?

Qualcosa sì, grazie al nostro rivenditore in Canada che ha organizzato di recente dei training camp sulle Dolomiti e a Maiorca e ha noleggiato le nostre biciclette per i partecipanti al camp. Uno spazio è poi dedicato a BAC. Si tratta di un marchio di portapacchi e borse ideali anche per il gravel disegnate dal Product Design Engineer, Alfonso Cantafora. E’ una realtà giovane con la quale abbiamo iniziato a collaborare quest’anno e che ha fatto il suo debutto ufficiale con noi a gennaio in occasione di Velofollies, la fiera di riferimento per tutti gli appassionati di bici del Benelux.

Drali Milano sarà presente al prossimo Italian Bike Festival
Drali Milano sarà presente al prossimo Italian Bike Festival
Cercando di trovare una sintesi, quale motivo vi ha spinto a dotarvi di un magazzino e di una nuova officina?

Tutto nasce dalla necessità di rispondere ad una richiesta di prodotto sempre maggiore che arriva dalla nostra clientela. Una maggiore richiesta richiede giocoforza una maggiore capacità produttiva. Contemporaneamente stiamo lavorando per incrementare altri aspetti del nostro lavoro come la qualità e il numero dei nostri fornitori, ma anche la nostra forza commerciale. A breve implementeremo anche il nostro impegno a livello di marketing tenendo fede a quello che è un pensiero di Gianluca Pozzi, il nostro Amministratore Delegato: “Alzare contemporaneamente tutti i livelli!”. Tutto in Drali deve crescere in maniera omogenea.

Il prossimo appuntamento con Drali Milano è previsto dal 13 al 15 settembre a Misano in occasione di Italian Bike Festival. L’azienda sta lavorando a qualche bella novità che speriamo di poter presto vedere e raccontare.

Drali Milano

Il 2024 di Drali Milano parte dal Benelux

25.01.2024
4 min
Salva

MILANO – Il 2024 di Drali Milano è iniziato simbolicamente in Belgio, esattamente a Kortrijk, dove lo scorso fine settimana si è svolta Velofollies, fiera di riferimento per tutti gli appassionati di bici del Benelux.

L’azienda milanese era presente con un proprio spazio espositivo per farsi conoscere e presentare a nuovi potenziali clienti il meglio della propria produzione.

Per farci raccontare qualcosa di più su questo “debutto” europeo e sulle aspettative per la nuova stagione abbiamo fatto visita alla sede di Drali Milano, situata nella parte sud del capoluogo meneghino. Qui abbiamo incontrato Gianluca Pozzi, Amministratore Delegato dell’azienda milanese. La nostra intervista si è svolta qualche giorno prima dell’inizio di Velofollies.

Lo stand di Drali alla fiera belga Velofollies dove è stato presentato un nuovo brand: BAC
Lo stand di Drali alla fiera belga Velofollies dove è stato presentato un nuovo brand: BAC
Che cosa significa per voi essere presenti ad un evento come Velofollies?

Si tratta della nostra prima esperienza in un evento all’estero. Abbiamo scelto di essere a Velofollies dopo esserci stati in passato come semplici visitatori. L’evento ci è subito piaciuto. Siamo sicuri che potrà offrirci l’opportunità di presentarci ad un mercato, quello del Benelux, che vive di ciclismo e che sicuramente saprà apprezzare i nostri prodotti. In Belgio abbiamo da poco raggiunto un accordo di collaborazione con un distributore. La fiera ci servirà per fornirgli un supporto nella sua attività di distribuzione.

Il 2024 segnerà per Drali Milano la continuazione di due partnership. Con la Coppa Piemonte e con il Sias Rime. Partiamo dalla prima.

Tutto confermato! Questo è il terzo anno che collaboriamo con la Coppa Piemonte che fin dall’inizio della nostra partnership ha assunto il nome di Coppa Piemonte-Drali. Si tratta di un circuito perfetto per la nostra realtà. Potremmo tranquillamente dire che è “cucito su misura”, dal momento che va a toccare tutto il nord-ovest dell’Italia. Si tratta di un bacino territoriale per noi molto importante. Quest’anno coinvolgeremo a livello di sponsorizzazione anche gli amici di Fantacycling, realtà di cui siamo soci.

Drali Milano, una presenza costante alle Gran Fondo
Drali Milano, una presenza costante alle Gran Fondo
La novità del 2023 è rappresentata dalla collaborazione con il team Sias Rime, una collaborazione che ha portato il vostro nome nella denominazione della squadra. Che bilancio possiamo trarne?

Il bilancio è assolutamente positivo. Essere partner tecnico di un team professionistico ti costringe a confrontarti anche con gli altri marchi e comporta di conseguenza una tua crescita. La collaborazione con lo staff e i ragazzi della squadra ci ha permesso di apportare dei piccoli accorgimenti al nostro modello top di gamma Ametista, che era già comunque molto performante. Per la nuova stagione abbiamo inoltre previsto una nuova colorazione che siamo certi piacerà molto alla squadra e naturalmente al cliente finale.

Che differenze ci sono nello sponsorizzare un circuito granfondistico come la Coppa Piemonte e un team professionistico come la Sias Rime?

Si tratta di due strumenti diversi per farsi conoscere che non vanno assolutamente in contrasto fra loro. La collaborazione con la Coppa Piemonte ci permette di entrare in contatto con un pubblico competente, che va in bici e che vuol toccare con mano il prodotto. La sponsorizzazione tecnica di un team professionistico è una sorta di “certificazione” verso il pubblico della qualità del tuo lavoro.

Drali Milano, un rapporto molto forte con il capoluogo milanese
Drali Milano, un rapporto molto forte con il capoluogo milanese
Nel corso del 2023 avete presentato diverse novità per il mondo gravel, come il modello Oasi, che abbiamo ammirato a Italian Bike Festival. Si tratta di un settore in cui credete molto?

Direi proprio di sì, tanto che a Velofollies abbiamo presentato ufficialmente un nuovo brand: BAC. Si tratta di borse ideali per il gravel disegnate dal Product Design Engineer Alfonso Cantafora. Quest’anno lanceremo poi un nuovo progetto, chiamato “Undrafted Cycling”, gestito da Daniele Calvi, marketing & sales di Drali Milano, che vedrà una nostra presenza a diverse gare gravel in Italia e non solo.

Il 2023 di Drali Milano è stato caratterizzato da diversi incontri letterari presso il vostro flagship store interno. E’ una iniziativa che proseguirà anche nel 2024?

La nostra intenzione è quella di allargare il calendario degli eventi da noi organizzati. Ci piacerebbe creare un’alternanza mensile fra la presentazione di nuovi libri legati al ciclismo e l’organizzazione di pedalate con partenza dal nostro negozio. Prima di Natale ne abbiamo organizzata una con la scusa di trovarci per farci gli auguri. E’ andata molto bene e ha permesso a molte persone, che ancora non ci conoscevano, di entrare in contatto con il mondo di Drali Milano.

Prima di congedarci, grazie alla disponibilità di Gianluca Pozzi, abbiamo avuto modo di vedere in anteprima i nuovi spazi che si aggiungeranno a quelli già disponibili e che permetteranno alla sede di Drali Milano di raggiungere una superficie complessiva di 1.000 metri quadrati, tra uffici, spazio vendita, magazzino e area produttiva. A tutto ciò si aggiunge il fatto che siamo a Milano, un qualcosa di unico e speciale.

Drali Milano

Drali Onice, performance e comfort in perfetto equilibrio

07.07.2023
3 min
Salva

Cercare la prestazione o favorire la comodità? Drali Milano ha in gamma la soluzione che mette in equilibrio performance e comfort. Si chiama Onice e rappresenta il bilanciamento ideale per chi vuole uscire in sella senza essere vincolato a caratteristiche dominanti. Il telaio e i componenti sono stati studiati per massimizzare il benessere d’utilizzo anche durante le uscite più lunghe, con il carbonio che può essere modellato su misura e grazie a una vasta possibilità di personalizzazioni a disposizione del ciclista. 

Comoda e maneggevole

La sezione maggiorata del tubo orizzontale in prossimità dello sterzo favorisce la guidabilità e la stabilità della bicicletta. Il tubo obliquo asimmetrico permette un miglior bilanciamento delle forze.
La particolare forma della testa del reggisella assorbe le sollecitazioni del terreno rendendo le uscite più confortevoli. Il peso è contenuto e favorisce tutte le caratteristiche citate, con 920 grammi in taglia 53 infatti, si posiziona in una fascia di leggerezza e agilità.

Su richiesta è possibile inoltre customizzare la geometria per assecondare ogni esigenza. Allo stesso modo si può decidere una differente colorazione anche personalizzata della gamma Drali Milano. Sempre opzionale c’è la possibilità di settare il passaggio cavi per gruppo meccanici. Infine si può richiedere una laminazione personalizzata del carbonio. 

Componenti premium in sinergia con Deda
Componenti premium in sinergia con Deda

Specifiche

La Onice si distingue per caratteristiche di alto livello pur rimanendo in una fascia di gamma accessibile. I dettagli tecnici favoriscono l’utilizzo di questo modello in qualsiasi situazione dalla performance all’uso più confortevole. Il passaggio delle coperture arriva fino a 32 mm per una configurazione che si adatta alla richiesta del mercato attuale e dei benefici della stabilità maggiorata. Il passaggio cavi è integrato per gruppi elettronici. 

Il movimento centrale scelto è il T47 inboard da 85,5 mm. I freni a disco sono i DISC – TA 142 x12. La chiusura del reggisella da 27.2 mm è integrato nel telaio per una migliore efficienza estetica e pratica. Il carbonio è l’HM – M45J con laminazione esterna 3K. La Onice è disponibile in sei taglie: XS (50-51), S (52-53), M (54-55), L (56-57), XL (58-59), XXL (60-61). I colori disponibili sono quattro: blu, verde bianco e carbonio. Il prezzo del modello parte da 3.750 euro.

DraliMilano

Drali Miraggio: la gravel in acciaio pronta all’avventura

16.05.2023
2 min
Salva

Animo robusto e spirito avventuriero, così potremmo definire la nuova bici gravel di Drali Milano. Si chiama Miraggio ed è un modello pronto a sposare le avventure più lunghe ed impegnative. Per chi pedala attraverso sentieri e strade bianche il modello Miraggio di casa Drali rappresenta un’opzione di ottimo livello. 

Il passaggio ruota è ampio, per ospitare copertoni fino a 52 millimetri
Il passaggio ruota è ampio, per ospitare copertoni fino a 52 millimetri

Acciaio

Torna l’acciaio, per la verità non era mai andato via, ma in Drali hanno deciso di utilizzare questo materiale per costruire la Miraggio. Un telaio leggero e allo stesso tempo molto resistente, per attutire meglio i colpi e le imperfezioni delle strade che andrete ad affrontare. La scatola del movimento centrale ed i dettagli sono in acciaio inox, mentre il carro posteriore ha una geometria asimmetrica. 

Queste caratteristiche offrono un grande comfort ed una guidabilità migliore, rendendo la bici Miraggio pronta per ogni sfida. Il passaggio gomma generoso per copertoni con sezioni fino a 52 millimetri, consente di affrontare qualsiasi sterrato con più sicurezza.  

Si tratta di un modello costruito in acciaio, per l’appunto. Drali ha utilizzato il proprio acciaio custom, ciò consente di personalizzare le geometrie del telaio in base alle proprie misure. 

Sulla Miraggio è montato il gruppo Campagnolo Ekar, perfetto per il gravel
Sulla Miraggio è montato il gruppo Campagnolo Ekar, perfetto per il gravel

Dettagli tecnici

Gravel non vuol dire solamente lunghe avventure in sella alla propria bici, ma anche esplorazione e viaggi. Per questo Drali ha dotato questo modello di tutte le predisposizioni necessarie per montare borse ed accessori. Il bikepacking diventa così parte della natura della Miraggio, una bici sempre pronta all’avventura. 

I freni sono a disco, modello TA 142×12, mentre la serie sterzo ha calotte esterna della misura di 1”1/2 – 1”1/8 con tubo da 44 millimetri. Per quanto riguarda il passaggio cavi: è integrato per i gruppi elettronici, mentre non lo è per i gruppi meccanici. 

Le misure del telaio vanno dalla XS alla XXL, il prezzo al pubblico è di 2990 euro.

Drali Milano