Caschi a confronto: un mondo di sviluppo da scoprire

25.02.2023
6 min
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Torniamo a parlare di caschi, mettendo a confronto i due modelli Scott utilizzati anche dai pro’ del Team DSM e ugualmente disponibili sul mercato. Cadence Plus, ovvero quello aerodinamico, indossato non solo dagli uomini veloci, e Centric Plus, da considerare un modello tradizionale.

Meglio un casco più efficiente, oppure uno più leggero e ventilato? Quanto influisce sulla performance atletica la temperatura che si genera nella zona della testa? Un casco aero concept porta dei vantaggi anche alle basse andature? Per entrare maggiormente nel dettaglio abbiamo chiesto direttamente a Jose Pereira, Product Manager – Bike Helmets di Scott.

Quali sono i fattori principali da considerare quando si sviluppa un casco aerodinamico?

Ogni casco è un compromesso tra peso, ventilazione e aerodinamica. Sui caschi aero le prestazioni aerodinamiche hanno la priorità. Però, il peso deve essere comunque moderato e deve essere mantenuto un certo grado di ventilazione, soprattutto se vogliamo sviluppare un casco che faccia appello a diversi scenari di guida e non strettamente legato all’alta velocità. Di fatto ci si confronta con dei vincoli.

Di che tipo?

Si punta a ottenere una forma esterna che riduca il più possibile la resistenza aerodinamica, con prese d’aria ben posizionate e sagomate che possano effettivamente ridurre la resistenza aerodinamica, fornendo al tempo stesso una ventilazione ottimale. I caschi aerodinamici generalmente danno la priorità al raffreddamento del flusso d’aria, in cui la velocità spinge l’aria attraverso la testa. Un altro fattore importante è identificare correttamente le posizioni in cui i corridori trascorreranno la maggior parte del tempo, in modo che il casco sia sviluppato e testato in condizioni che corrispondano all’uso effettivo.

E invece quelli relativi ad un casco tradizionale, come ad esempio il Centric Plus?

Come accennato in precedenza, un casco aerodinamico si concentra maggiormente sulla velocità. Il casco da strada convenzionale invece ha tradizionalmente posto la ventilazione come priorità assoluta. Ancora una volta, ogni casco è un compromesso tra diversi fattori e, regolando l’importanza di ciascun fattore, si ottengono prodotti diversi.

Di quali fattori stiamo parlando?

Uno di questi è l’importanza data nei caschi da strada convenzionali al raffreddamento per convezione, in cui le prese d’aria poste nella parte superiore e ai lati del casco consentono il raffreddamento a basse velocità. Queste prese d’aria tendono ad aumentare la resistenza aerodinamica alle alte velocità, ma sono un compromesso accettabile per un casco da strada convenzionale.

Due scalatori che limano i grammi quando serve, Bardet a Arensman in un’immagine del 2022
Due scalatori che limano i grammi quando serve, Bardet a Arensman in un’immagine del 2022
Quanto si guadagna, oppure si risparmia indossando un casco aero concept, come il modello Cadence Plus?

I nostri test in galleria del vento confermano che c’è un notevole vantaggio nella resistenza aerodinamica per il Cadence, rispetto ad un casco da strada. Le misurazioni aerodinamiche sono un argomento complesso, con molteplici variabili e ipotesi diverse. L’argomento non può essere condensato in una semplice affermazione “il casco A è X watt/kmh/ecc più veloce del casco B” senza spiegare adeguatamente tutte le condizioni e le ipotesi di test.

Un casco aerodinamico può portare dei vantaggi anche sui percorsi impegnativi ricchi di salita?

Anche in caso di percorsi collinari o montuosi, il modello Cadence è una buona opzione per condizioni climatiche fredde o generalmente avverse. Molti atleti professionisti e U23 usano il Cadence come casco invernale a tutto tondo. Allo stesso tempo, lavoriamo sempre sui caschi aerodinamici per renderli il più versatili possibile, aumentando al contempo il vantaggio aerodinamico. Inoltre è da considerare che, l’obiettivo per un casco aero concept non è quello di sostituire un casco da strada tradizionale, ma di fornire di vantaggi certamente ed essere anche un’alternativa.

I caschi aero concept, rispetto al passato, sembrano essere più larghi e anche più rotondi. Quale è il motivo?

La forma esterna di questo tipo di casco sarà dettata principalmente dal comportamento aerodinamico. Man mano che comprendiamo meglio l’aerodinamica e troviamo modi migliori per testarla, ci si aspetta che le forme si muovano in un certo modo e cambieranno di conseguenza.

Meglio un vantaggio aerodinamico oppure una ventilazione maggiore grazie ad un casco più leggero e più aperto?

Tutto si riduce allo scenario di guida. Maggiore è la velocità media, minore è l’effetto termico negativo e maggiori sono i guadagni aerodinamici che si ottengono. Al contrario, più basse sono le velocità medie, tradotto, quando si pedala tanto in salita, meno l’aerodinamica gioca il suo ruolo di protagonista. Di conseguenza, diventano più importanti il peso e la ventilazione. Bisogna tenere presente che, a velocità più elevate, un casco aerodinamico progettato correttamente può sembrare fresco quasi quanto un casco convenzionale, quindi in quello scenario non c’è margine per scendere a compromessi. Tutto sommato, la cosa più importante è identificare le condizioni di guida e scegliere il casco in base a quelle.

Alberto Dainese al suo debutto al Tour (foto Instagram)
Alberto Dainese al suo debutto al Tour (foto Instagram)
Quanto influisce, in merito alla performance, l’aumento della temperatura nella zona della testa?

Il caldo ha un impatto sulle prestazioni a prescindere, psicologiche e fisiologiche. Ci sono un certo numero di articoli scientifici che trattano questo argomento. Senza uno scenario e presupposti specifici, è impossibile quantificare l’impatto della temperatura sulle prestazioni. Sappiamo anche che il calore colpisce diversi atleti in modi diversi, ogni individuo ha una tolleranza diversa.

Per l’utilizzatore, esiste un modo, anche empirico, per capire quanto un casco può essere efficiente, nei termini di ventilazione ed aerodinamica?

E’ molto difficile dare una risposta tangibile, perché ci sono tante variabili in gioco. Per avere delle rilevazioni precise, lo strumento potrebbe essere un test nella galleria del vento.