Campagnolo Super Record 2×13 è un full wireless. Oltre a quelle di un’epoca precedente, le date da segnare nel nuovo millennio di Campagnolo sono ben cinque. Nel 2000 arriva il primo gruppo a 10 pignoni. 2008 e 2018, rispettivamente con il 2×11 e 2×12. Nel 2020 Campagnolo sconfina nel gravel e lancia ufficialmente il primo monocorona 1×13, l’Ekar. Ricorderemo il 2025 per la prima trasmissione da strada con i 13 rapporti posteriore e doppia corona anteriore. E’ il Super Record Wireless.
Sbirciato al Giro d’Italia (montato sulla Look di Stefano Oldani), il nuovo Campagnolo Super Record 2×13 è più veloce della precedente generazione Wireless (datata 2023), leggero ed efficiente, con un prezzo di listino inferiore. Sui manettini tornano i pulsanti interni/laterali per la deragliata della catena e la trasmissione è completamente customizzabile. 4 combinazioni per le cassette posteriori e ben sette quelle delle corone. Ma non finisce qui, perché il nuovo SR 2025 vuole essere un gruppo tuttofare, anche con la monocorona (che arriverà a fine estate). La spaziatura necessaria per i pignoni posteriori è la medesima del 12 velocità con corpetto N3W. A prescindere dalla configurazione si è puntato sulla semplificazione dell’intero sistema e sulla velocità della cambiata nella sua totalità. Entriamo nel dettaglio.
Super Record, nasce 2×13 ma…
Non si tratta solo di un gruppo, ma di una piattaforma identificabile nelle 13 velocità posteriori che allarga in modo esponenziale il concetto di interpretazione ed impiego. Questo grazie alle guarniture con la doppia corona e all’ampio range dei pignoni, grazie alla possibilità di configurazione con la corona singola anteriore. Sì, il nuovo Campagnolo Super Record è anche 1×13. Strada, crono e anche gravel, con un deragliatore dedicato che integra una frizione appositamente sviluppata. La configurazione gravel 1×13 supporta pignoni fino a 48 denti. In totale, il nuovo Super Record ha/avrà in gamma tre differenti deragliatori.
Il sistema segue la tendenza attuale che accosta l’utilizzo della monocorona (ma 12 rapporti posteriori sono pochi per una sfruttabilità a tutto tondo) al classico doppio plateau, dove l’aggiunta di un pignone può offrire ulteriori vantaggi e minimizzare una volta di più “i buchi” degli sviluppi metrici. E poi, a parità di configurazione, il 13 velocità è più leggero, 2.435 grammi, rispetto ai 2.520 grammi del Wireless 12. Il nuovo Campagnolo Super Record Wireless è meno costoso, rispetto al precedente 12. 4.300 euro di listino senza power meter (rispetto ai 5.200 del Wireless precedente), 5.399 euro con il misuratore.
Pignoni, corone e pedivelle
Rispettivamente 10-33 e 10-29, 11-32 e 11-36. 45-29 e 48-32, 50-34 e 52-36, 53-39 e 54-39, 55-39 le combinazioni per le corone. Per quanto concerne i pignoni (ogni cassetta è composta da tre blocchi in acciaio, arriveranno in seguito quelli in titanio), il design mutua l’esperienza fatta con Ekar, per quanto concerne rigidità, durata e adotta una nuova finitura per una cambiata precisa anche sotto pressione. Le svasature ed i profili di ogni singolo pignone sono stati ridisegnati per aumentare la velocità della cambiata e della deragliata.
Le pedivelle sono in carbonio, come vuole la tradizione Super Record, mentre l’asse passante è Ultra Torque (separata in due parti, tra pedivella sinistra e destra) in titanio. Le guarniture sono disponibili in configurazione standard, oppure con il power meter HPPM. Le lunghezze disponibili sono quattro: 165 e 170 millimetri, 172,5 e 175, tutte con un fattore Q di 148,5.
Design alleggerito e più efficienza
Deragliatore e bilancieri sono stati completamente riprogettati, prima di tutto per quello che riguarda il disegno. Il deragliatore è stato “smagrito” nel corpo centrale (è in carbonio e integra la batteria, ora con un’autonomia dichiarata che arriva a 750 chilometri) ed ha una gabbia più ampia, sempre in carbonio, ma capace di un range molto ampio di pescaggio, da 29 a 55 denti (tantissimo).
E’ stato assottigliato e sfinato anche il posteriore, meno ingombrante, con pulegge a 14 denti ciascuna (con denti dalle forme differenziate, la superiore ha le sfere ceramiche) ed è stato reso maggiormente attuale, grazie ad un’interfaccia ottimale con supporti UDH. La puleggia superiore è disegnata per lo scorrimento ottimale della catena, quella inferiore agisce sulla tensione di quest’ultima. Il bilanciere del nuovo Campagnolo Super Record è in carbonio.
Torna la leva interna (ora è un pulsante)
Completamente ridisegnati i comandi: dalle leve fino ad arrivare alla camera idraulica, con un’ergonomia pronunciata. Mutuano il nome Ergopower dalla famiglia degli shifter Campagnolo Super Record, hanno un frontale più magro e meno impattante verso lo spazio, ma al tempo stesso è stata aumentata la superficie di appoggio del palmo delle mani. Le leve hanno una curvatura dedicata alla semplificazione dell’azione della frenata che, offre dei vantaggi nell’applicazione (ridotta) della forza. Nel complesso, il design è stato concepito con le nuove regole UCI ed in modo da abbinarsi ai manubri integrati con flare laterale.
Un pulsante (scaricato al centro) all’interno della leva freno ed il bottone interno al corpo del manettino, una sorta di ritorno al passato, ma in chiave moderna. E poi ci sono i due piccoli pulsanti aggiunti dedicati al settaggio della trasmissione e abbinamento alla app Campagnolo. La trasmissione può sfruttare 6 pulsanti in totale (3 per ogni shifter), sottolineando una volta di più che tutto è configurabile a piacere tramite la app. Per gli amanti dei numeri: è stato ridotto drasticamente il numero di componenti per un singolo manettino, passando dai 74 della versione precedente ai 36 di quella attuale. Inoltre, per la completa risalita della catena (dal pignone più piccolo e quello più grande) ci vogliono solo 2,1 secondi (che si riducono a 1,9 per una discesa completa).