La Grizl AL di Canyon è pronta a mordere il terreno

28.10.2021
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Canyon completa il lavoro sulla gamma Grizl lanciando la nuova Grizl AL che si affianca alla “sorella” Grail Al, una bici dedicata al gravel ma con un occhio alla prestazione. Il focus del progetto che ha lanciato la nuova Grizl AL è il bikepacking, ovvero il viaggio off-road dedicato all’avventura. L’universo gravel è in continua espansione, anche molti atleti professionisti ormai amano guidare queste nuove bici.

“AL” sta per alluminio, l’elemento preferito per fabbricare bici con un telaio più solido ma allo stesso tempo elastico e capace di attutire i colpi del terreno. Il telaio della Grizl AL è “all season” e vi accompagnerà nelle vostre avventure durante tutti i mesi dell’anno.

Canyon Grizl nella classica versione verde e in una più femminile di colore lilla
Canyon Grizl nella classica versione verde e in una più femminile di colore lilla

Più spazio vuol dire più avventura

Per facilitare la guida della bici quando il carico da trasportare si fa pesante Canyon ha deciso di montare pneumatici da 50 millimetri. Una sezione maggiorata del battistrada significa maggior superficie di contatto con il terreno. Lo pneumatico è un tubeless, ormai un obbligo su bici che affrontano terreni sconnessi, questo significa una minor pressione all’interno e di conseguenza meno possibilità di foratura.

La Grizl AL è stata studiata per affrontare i viaggi ancor più impegnativi dal punto di vista logistico. Infatti, la possibilità di montare facilmente il portapacchi posteriore aiuta nell’essere più comodi e funzionali negli spostamenti. Nello scegliere l’equipaggiamento per i vostri viaggi la nuova nata di casa Canyon vi viene incontro con diverse disposizioni: per trasportare più borracce, ulteriori borse e i parafanghi.

Canyon Grizl nella versione Suspension con la forcella RcokShox Rudy con escursione fino a 30 millimetri
Canyon Grizl nella versione Suspension con la forcella RcokShox Rudy con escursione fino a 30 millimetri

Forcella extra

Per coloro che amano addentrarsi anche nei terreni più complicati Canyon mette a disposizione due forcelle tra cui scegliere. Forcella classica in carbonio con la possibilità dei support extra sopra elencati oppure il controllo ed il supporto della RockShox Rudy Gravel.

Le taglie disponibili per la nuova Grizl AL sono praticamente infinite, infatti, oltre alle solite già presenti sul mercato, Canyon ha aggiunto un’altra taglia: la 3XS. E’ disponibile in due versioni: la Grizl 6 e la Grizl 7. La prima è equipaggiata con cambio Shimano GRX 400 e ruote DT Swiss Gravel LN, al prezzo di 1499€. La versione Grizl 7 oltre a queste caratteristiche ha la possibilità di montare la forcella RockShox Rudy Gravel con 30 millimetri di escursione. Il gruppo è duplice: Shimano GRX 600 o 810, il prezzo è di 1999€.

Canyon

Winfried Rapp a capo dell’Executive Management di Canyon

06.10.2021
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Nello scorso mese di luglio vi avevamo annunciato una importante novità ai vertici aziendali di Canyon con l’avvicendamento per ragioni anagrafiche nel ruolo di Chief Financial Officer / CFO fra Lothar Arnold e Winfried Rapp. A pochi mesi di distanza ecco una ulteriore novità che va a ridisegnare il Management Board di Canyon. Lo stesso Rapp dallo scorso 1 ottobre ha assunto infatti ad interim la direzione dell’Executive Management.

Winfried Rapp prenderà temporaneamente il posto di Armin Landgraf
Winfried Rapp prenderà temporaneamente il posto di Armin Landgraf che si è dimesso dalla sua posizione di CEO di Canyon

Una scelta di continuità

Winfried Rapp andrà a prendere temporaneamente il posto di Armin Landgraf che per motivi personali ha deciso di dimettersi dalla sua posizione di CEO di Canyon con decorrenza dal 30 settembre. Landgraf ha guidato la crescita e l’internazionalizzazione di Canyon e, cosa più importante, ha sviluppato e migliorato in modo significativo i processi operativi dell’azienda tedesca. La scelta del suo sostituto in questa fase è caduta su Wilfried Rapp nel segno di una continuità operativa.

La gratitudine per Landgraf

Roman Arnold, fondatore di Canyon, ha voluto ringraziare Armin Landgraf con queste parole: «Il contributo di Armin è stato molto prezioso per Canyon. Negli ultimi due anni e mezzo, ha svolto un ruolo importante nel plasmare il successo di Canyon. Siamo profondamente grati per il suo impegno e i risultati ottenuti e gli auguriamo tutto il meglio per il futuro. Siamo anche lieti che Armin continuerà a sostenerci come consulente fino alla fine di dicembre».

La determinazione di Rapp

Winfried Rapp è arrivato solo pochi mesi fa in Canyon ma si è dimostrato fin da subito un valore aggiunto portando il suo immediato contributo alla crescita dell’azienda. Il compito che l’aspetta è decisamente impegnativo ma non manca il lui l’entusiasmo per la nuova avventura professionale: «Lo spirito di Canyon mi ha catturato fin dall’inizio. In Canyon un team esperto e altamente motivato incontra forza innovativa, know-how tecnico e spirito sportivo. Ora ci aspettano compiti entusiasmanti come il miglioramento continuo del servizio clienti e della catena di approvvigionamento, così come lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e più in generale della connessione digitale tra bicicletta e ciclista».

canyon.com

La community di mtb si fa solidale con Canyon

27.08.2021
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In questi giorni la Val di Sole è il cuore pulsante della mtb mondiale. Dal 25 al 29 agosto sono infatti in programma in Trentino i Campionati del Mondo UCI. I biker sono chiamati a dare il meglio di sé per conquistare la maglia iridata in diverse discipline: cross-country, downhill, short track, four-cross e e-MTB. Contemporaneamente gli appassionati di freeride si ritroveranno in Germania al bike park di Idarkopf. Lì ci sono gli Audi Nines, uno dei più grandi spettacoli dell’anno che la mountain bike è in grado di offrire.

Una bici in certe aree del pianeta può essere vitale per gli spostamenti (e per regalare un sorriso)
Una bici in certe aree del pianeta può essere vitale per gli spostamenti (e per regalare un sorriso)

Un messaggio positivo

In occasione di questi due importanti eventi Canyon ha deciso di lanciare un messaggio importante rivolto all’intera comunità dei praticanti. Le mountain bike degli atleti impegnati ai Campionati del Mondo UCI e agli Audi Nines riporteranno sul tubo obliquo la scritta “One World”.

Si tratta di un messaggio semplice ma soprattutto positivo: siamo tutti sullo stesso pianeta e siamo tutti parte della stessa fantastica comunità ciclistica globale. In tutto ciò l’unità e la solidarietà oggi sono più importanti che mai. L’obiettivo di Canyon è chiaro. L’azienda tedesca vuole invitare i biker a preservare e far crescere lo sport della mountain bike, ricordando che anche loro sono parte di un unico mondo e di un’unica community.

La Canyon Spectral CF 29″ messa in palio dal brand tedesco
La Canyon Spectral CF 29″ messa in palio dal brand tedesco

Un gesto concreto e una mtb in palio

L’impegno di Canyon non si è voluto fermare a lancio di un semplice messaggio. L’azienda tedesca ha infatti chiesto ai biker di sostenere il lavoro svolto quotidianamente da World Bicycle Relief, un’organizzazione impegnata nell’aiutare il maggior numero di persone possibili ad avere accesso alla bicicletta e alle innumerevoli opportunità che questo mezzo è in grado di offrire. 

Allison Dufosee, CEO di World Bicycle Relief UK, ha voluto ringraziare Canyon con queste parole: «Siamo lieti di questa iniziativa promossa da Canyon. Le donazioni che riceveremo ci permetteranno di finanziare la consegna di molte Buffalo Bicycles. Queste saranno fondamentali per mobilitare le comunità e consentire l’accesso all’istruzione nelle aree rurali del mondo. Questa è un’opportunità significativa per aumentare la consapevolezza della nostra missione e del potere delle biciclette».

Per incentivare le donazioni Canyon ha messo in palio una sua Mtb. Ha creato una pagina apposita sul proprio sito, e ha deciso che ogni donatore avrà la possibilità di vincere una Spectral CF 29. Una bici con la stessa grafica Canyon “One World” presente sul tubo obliquo delle mtb degli atleti impegnati ai mondiali e agli Audi Nines.

Canyon

BIG AIR lab, nuovo riferimento Canyon per il Centro-Italia

12.08.2021
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Canyon ha di recente comunicato una nuova partnership finalizzata a rafforzare la propria presenza sul nostro territorio nazionale e soprattutto la propria vicinanza al consumatore finale. È dei giorni scorsi infatti l’ufficializzazione di Big Air Lab a nuovo Canyon Experience Partner per l’Italia centrale.

Divertimento tra i tipici uliveti e le colline del Centro Italia e del Conero
Divertimento tra i tipici uliveti e le colline del Centro Italia e del Conero

L’opportunità di provare una Canyon

Big Air Lab ha sede a Camerano, in provincia di Ancona, ed è immerso nell’oasi naturale del Parco del Conero. Nato nel 2002 come negozio specializzato in attrezzatura e abbigliamento skate e snowboard, si è successivamente sviluppato nell’ambito degli sport acquatici, dal surf al kite. Oggi il punto vendita marchigiano è pronto per una nuova avventura. Nasce infatti al suo interno Big Air Bike con focus mirato sul mondo delle due ruote.

All’interno del negozio è ora possibile provare le ultime novità Canyon oppure noleggiare una e-bike e partecipare ad uno dei tanti tour organizzati per scoprire le bellezze del territorio del Parco del Conero. Tra i modelli disponibili troviamo le ultime novità di casa Canyon per quel che concerne le e-bike da enduro e da trail: Spectral:ON, Torque:ON e Neuron:ON. Non manca naturalmente il reparto gravel con la nuova Grizl e i modelli Grail e Grail:ON

E non mancano all’appello le gravel: ideali per scoprire le bellezze del Conero
E non mancano all’appello le gravel: ideali per scoprire le bellezze del Conero

Assistenza qualificata

Lo staff di Big Air Bike è composto da meccanici esperti e rider appassionati in grado di far vivere alla propria clientela una vera Canyon Experience, fornendo consigli utili in fase di acquisto e non solo. Fra i servizi offerti merita una particolare attenzione la PPS Station (Perfect Position System) che grazie alla statura e alla misura del vertice ischiatico permette di individuare la taglia ideale per ogni telaio Canyon.

Big Air Bike dispone inoltre di una vasta gamma di pezzi di ricambio per offrire un servizio officina altamente qualificato a tutti i clienti Canyon e un’ampia selezione di abbigliamento e accessori dedicati al mondo strada e fuori-strada. 

Big Air Bike si trova a Camerano in Via Direttissima Del Conero 54 ed è aperto il lunedì dalle 16 alle 20, mentre dal martedì al sabato segue i seguenti orari: 9-13/16-20.

Bigairbike

Con la collezione XPLR il gravel entra in una nuova dimensione

11.08.2021
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Lanciato il settore, dai primi passi pionieristici, si passa ad uno step successivo decisamente più tecnico e strutturato. Ed è quello che sta succedendo al mondo del gravel. E sta accadendo sia per quel che riguarda i suoi eventi, più numerosi e ben organizzati, sia da un punto di vista tecnico. E la collezione XPLR di Sram (Sram, Rock Shox e Zipp) ne è la prova.

La Canyon Grizl con molti elementi della collezione XPLR
La Canyon Grizl con molti elementi della collezione XPLR

L’esempio della Canyon Grizl

E la gravel bike del brand tedesco è un ottimo esempio per studiare questo step del settore gravel. Una vera finestra sul futuro. Giusto pochissimi giorni fa Sram, che è stato un antesignano del “offroad veloce”, ha lanciato dei nuovi componenti e il nuovo gruppo, l’XPLR. Questa è stata l’occasione per Canyon, ma anche altri marchi (vedi 3T) di mostrare le loro bici.

La Grizl è un concentrato di tecnologia d’avanguardia. Il meglio delle concezioni stradistiche con quelle della Mtb: la sintesi che ne deriva è una gravel bike che rappresenta lo stato dell’arte attuale: velocità, leggerezza, comfort, manutenzione ridotta all’osso e grande piacere di guida.

Il pezzo forte è senza dubbio la forcella: la Rock Shox Rudy che con la sua escursione di 30 millimetri amplia notevolmente il range di utilizzo di questa bici. In pratica si può accedere a percorsi prima impensabili. Non a caso Canyon la inserisce nella sua sezione “gravel tosto”… Il reggisella a doppio stelo assicura il 15% di flessibilità in più. Senza contare la qualità del carbonio utilizzata.

Il peso del telaio è di soli 950 grammi e le sue geometrie aiutano moltissimo a combattere le vibrazioni, specie quelle verticali, come la “spezzata” dei foderi bassi del carro.

Con i nuovi componenti si possono percorrere tracciati più tecnici
Con i nuovi componenti si possono percorrere tracciati più tecnici

Da Sram un nuova visione

Ma per capire l’evoluzione del settore gravel, lasciamo il singolo modello e studiamo meglio i prodotti proposti da Sram, che tracciano la via. Non si può non partire dalla forcella, la Rudy, come accennato.

Una forcella ammortizzata su una bici che di fatto è un telaio “da strada” è una svolta mica da poco. Questo significa che c’è un cambio di approccio significativo. Una gravel bike ammortizzata, impone delle riflessioni anche sulle Mtb: ha ancora senso usare una front con escursione da 80-100 millimetri? E questa considerazione vale ancora di più in Italia dove spesso persino nelle granfondo di Mtb i tracciati sono delle strade bianche o poco più. Va da sé che si potrebbe affrontarli con una gravel ammortizzata e magari anche dotata di reggisella telescopico. Ma al tempo stesso filare via meglio nei tratti di asfalto.

Forcella e reggisella in stile Mtb

La forcella Rudy ha un’escursione di 30 millimetri (estendibile anche a 40). Ha un alloggio per un eventuale parafango al suo interno, così di limitare lo sporco in faccia. E sempre a proposito di sporco, la sua larghezza consente di montare coperture fino a 50 millimetri così che anche in caso di fango estremo sia sempre assicurato un ottimo scarico. La forcella sfrutta l’idraulica Charger Race Day (leggerissima) e la molla ad aria Solo Air. Leggeri anche gli steli in alluminio “targati” Kashima.

Questa tipologia di forcella, abbinata al reggisella telescopico, può davvero cambiare i connotati di una gravel. “Togliere di mezzo” la sella significa avere più spazio per una guida anche estrema (o agevolare coloro che hanno più difficoltà sul tecnico).

Questo reggisella è il Reverb AXS XPLR, con meccanica ad aria. Il suo diametro è di 27,2 millimetri e già questo è sufficiente ad avere un certo comfort. Due i travel disponibili: 50 e 75 millimetri. Il suo comando è elettronico, facile ed intuitivo, ed è alimentato dalla batteria del cambio.

Una tecnologia, tre modelli

E a proposito di cambio. La collezione XPLR passa anche per i nuovi componenti della trasmissione. Sono stati rivisti i comandi elettronici, la guarnitura e i rapporti di tutti e tre i gruppi: dal più pregiato RED, passando per il Force e fino al Rival

Un balzo in avanti è dato soprattutto dalle nuove cassette posteriori a partire dal 10-44 XPLR. Le pulegge over size e la tecnologia X-Sync sfruttano al meglio i rapporti della cassetta il cui range è del 440%. In più la catena lavora in modo più fluido e anche in caso di sporco “fatica” di meno. Il disegno dei denti (e il conseguente ingaggio della catena nella cambiata) è stato pensato per il cambio elettronico. Insomma tutto è in armonia. E’ stato fatto un lavoro sui dettagli.

E lo stesso discorso vale per le guarniture: più leggere, con pedivelle più rigide in carbonio (in alluminio solo per il Rival) e disponibili da 38, 40, 42, 44 e 46 denti. E a proposito di pedivelle, si hanno a disposizione molte lunghezze: si va da 165 a 177,5 millimetri, con scarti di 2,5 millimetri.

Componenti Zipp al vertice

Completano la collezione XPLR anche ruote, manubri e gomme. Stavolta il brand di riferimento della famiglia Sram è Zipp

Senza dubbio le ruote 101 XPLR la fanno da padrona. Si tratta del primo set completo appositamente creato dal brand americano per il gravel. La filosofia costruttiva? Far divertire il ciclista: quindi massimo comfort, tenuta e robustezza. Sono disponibili sia per la misura da 27,5” (segno che sono state sfruttate le enormi conoscenze di Sram nella Mtb) che da 29”. Il canale interno è da 27 millimetri, quello esterno da 35, il profilo appena di 15 millimetri. Il tutto a fronte di un peso sbalorditivo per essere così “toste”: 1.665 grammi (1.590 nella versione da 27,5”). Ma la vera particolarità di questo cerchio è che grazie a particolari niplles il cerchio stesso può “ruotare trasversalmente” seguendo le asperità del terreno e agevolando il lavoro della gomma.

Sram

Canyon Inflite 2022: la freccia da cross per Van Der Poel

05.08.2021
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Quattro campionati del mondo di ciclocross, iridata in carica nella disciplina e innumerevoli vittorie. Canyon decide di innovare ed evolvere, per quanto sia possibile, una bici praticamente perfetta. La sfida è farla diventare ancora più performante ed invincibile.

Solida base di partenza

La Inflite 2022 si basa sul telaio della vecchia versione, ogni centimetro dell’Inflite è modellato per soddisfare le esigenze delle moderne gare di ciclocross. Soprattutto la particolare forma del tubo orizzontale che rende la bici più confortevole e facile da trasportare nei tratti a mano. Il nuovo modello di casa Canyon si chiama CL SFX, sono disponibili altre due versioni, chiamate: CL SF 8 e CL SF 6.

Canyon Inflite 2022, la bici da ciclocross del campione del mondo Mathieu Van der Poel
Canyon Inflite 2022, la bici da ciclocross del campione del mondo Mathieu Van der Poel

Componenti di alto livello

Il cambio, più che mai nel ciclocross, costituisce un componente fondamentale. La casa di Coblenza offre, nella sua versione top di gamma, il cambio Sram Force eTap AXS, che offre prestazioni precise e durature anche nelle condizioni più estreme.
Le ruote, con profilo da 41 millimetri, sono le Reynolds AR41, l’altezza del profilo non è casuale, con questa
misura la ruota scorre sul fango senza rischiare che lo stesso si fermi tra i raggi causando ulteriore attrito.

 

Per tutti i gusti e portafogli

Nel modello CL SF8 Canyon monta sempre un gruppo Sram Rival eTap AXS ed è dotato di tecnologia power meter. È una bici pensata per gli amatori a cui piace dilettarsi nelle gare, monta le stesse ruote del modello top, le Reynolds AR41. L’Inflite CF SL 6 rende ancora più accessibili caratteristiche determinanti in gara come la trasmissione Shimano GRX, freni a disco idraulici Shimano GRX e robuste ruote in alluminio DT Swiss Cross LN tubeless.

Selle Italia alleata preziosa del campione del mondo di ciclocross Mathieu Van Der Poel
Selle Italia alleata preziosa del campione del mondo di ciclocross Mathieu Van Der Poel

Pneumatici e prezzi

Tutti e tre i modelli della gamma montano pneumatici Schwalbe X-One ALR TLE. La versione Inflite CL SFX 9 e disponibile al prezzo di 4299€, mentre la versione CL SF8 a 3499€, ed infine, la
CL SF6 a 1.999 euro.


canyon.com

Gravel, scende in campo Canyon: completo esclusivo

22.07.2021
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Il mondo del Gravel è in continua espansione, gli appassionati sono sempre di più e le esigenze, di conseguenza, aumentano. Canyon cavalca l’onda delle strade bianche e lancia il suo nuovo completo, aprendo l’orizzonte oltre quello dei professionisti, pensato per chi ama l’avventura ed è sempre pronto a mettersi in gioco.

Signature Limited Jersey II

La maglia che compone il completo Canyon ha una colorazione particolare, in edizione limitata, progettata per avere alta traspirabilità, mantenendo il comfort elevato per tutta l’uscita

In ambito sicurezza, la nuova maglia Canyon ha sulle tasche posteriori degli inserti riflettenti per renderti sempre visibile, specialmente quando affronti dei tratti su strada. 

Le sue cuciture piatte evitano di avere punti di pressione e di conseguenza di sfregamento che potrebbero irritare la pelle.

Disponibile in due colorazioni: violacea con inserti blu e blu navy e taglie dalla S alla XXL, per un peso di 122 grammi, è in vendita a 89,95 euro

Signature Pro Cargo Bibshorts

Ben sei tasche: due posteriori, due laterali e due sulle bretelle. Questi pantaloncini sono studiati per le lunghe uscite e per i viaggi bikepacking.

L’abbigliamento Race Fit ricrea ciò che indossano i ciclisti professionisti, massimizzando comfort e aerodinamica. Una salopette esigente, studiata insieme al laboratorio di Etxeondo, situato a Villabona, vicino a San Sebastiàn, una terra che respira ciclismo.

Cuscinetto in memory foam che massimizza la circolazione sanguigna, comfort incredibile che aumenta metro dopo metro.

Prodotti solo in nero, anche in questo caso le taglie vanno dalla S alla XXL, per un peso di 207 grammi e prezzo di 159,95 euro.

www.canyon.com

Importanti cambiamenti nel Management Board di Canyon

06.07.2021
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Canyon ha di recente annunciato alcuni importanti avvicendamenti nei propri vertici aziendali. Si tratta di cambiamenti che vanno ad inserirsi in una fase di continua crescita per il brand tedesco. E così ecco il passaggio di testimone. Dallo scorso primo luglio, Winfried “Winni” Rapp ha assunto la posizione di Chief Financial Officer / CFO di Canyon. Allo stesso tempo, Lothar Arnold, il CFO in carica, è andato in pensione.

L’azienda con sede a Coblenza è cresciuta a ritmo esponenziale negli ultimi anni arrivando a registrare un +25% di aumento medio nel corso delle ultime sette stagioni. Nell’anno fiscale 2020, le vendite hanno superato per la prima volta i 400 milioni di euro.

Lohtar Arnold, saluta Canyon dopo esserne stato alla guida per molti anni
Lohtar Arnold, saluta Canyon dopo esserne stato alla guida per molti anni

Il saluto di Arnold

Arnold è stato un riferimento per importanti step. Lothar Arnold è entrato nel consiglio di amministrazione di Canyon nel 2015. Negli ultimi sei anni, ha contribuito a guidare l’azienda attraverso numerose e importanti tappe: il lancio della Canyon.Factory a Coblenza, l’ingresso nel mercato statunitense, il lancio delle prime e-bike marchiate Canyon e la gestione delle due partnership con gli attuali investitori, la società belga Groupe Bruxelles Lambert (GBL).

Lothar Arnold ha ricordato la sua esperienza con queste parole: «La crescita dell’azienda negli ultimi anni è, e rimane, un risultato unico. Sono incredibilmente felice e orgoglioso di averne fatto parte e aver contribuito a plasmarlo insieme al grande team di Canyon. Sono altrettanto entusiasta ora di andare in pensione e non vedo l’ora di iniziare una nuova fase della mia vita Sono convinto che Winfried “Winni” Rapp, come nuovo CFO condurrà l’azienda a nuovi successi. Non poteva esserci momento migliore per fare questo cambiamento».

Winfried Rapp è pronto a salire in cabina di regia
Winfried Rapp è pronto a salire in cabina di regia

L’entusiasmo di Rapp

Winfried Rapp entra in Canyon con una grande esperienza professionale. Prima di approdare nella sede di Coblenza, è stato CFO e CEO presso Unitymedia, ha lavorato in SAP e Telekom, vivendo tra Londra e Parigi. A partire dal 1 giugno, è entrato ufficialmente nel consiglio di amministrazione e dal primo luglio, come detto, ha assunto la posizione di CFO.

Rapp è già impaziente di affrontare le nuove sfide che il ruolo richiederà. Ecco le sue prime dichiarazioni: «Onestamente non posso dire cosa mi affascina di più di Canyon: i prodotti eccezionali e l’incredibile marchio, o il modo unico e sostenibile in cui l’azienda sta crescendo. Come CFO di Canyon provo una passione molto forte per le bici e lo sport, così come per il business e la sua espansione. Non vedo l’ora di entrare nel vivo del mio nuovo ruolo, conoscere i miei colleghi e vivere la passione di un marchio come Canyon».

canyon.com/it-it

Un viaggio di 10 ore per portare le ruote a Van der Poel

01.07.2021
6 min
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Sui media olandesi da ieri sera gli eroi sono due: Mathieu Van der Poel che ha conservato la maglia gialla e un certo Mark Putter che si è sciroppato un viaggio di 10 ore per consegnargli le ruote necessarie e che assieme a sua moglie Elma gestisce un lodge sui Pirenei, dal nome Les Deux Velos. Questa è la storia di un viaggio incredibile, per come si è potuto ricostruirla sommando quello che abbiamo saputo di prima mano al contributo de L’Equipe e di Het Nieuwsblad.

Prima telefonata

Il team manager della Alpecin-Fenix si chiama Christoph Roodhooft e lo scorso anno durante una sorta di reality organizzato da Alpecin, ha conosciuto Meindert Klem, rappresentante di Princeton CarbonWorks, le stesse ruote usate da Ganna e la Ineos, di cui vi parlammo lo scorso anno al Giro.

Klem è pure lui olandese, molto noto in patria per essere stato canottiere alle Olimpiadi di Pechino e con Alpecin si è allenato per partecipare all’Oetztaler. Roodhooft lo chiama quando Van der Poel prende la maglia gialla. Gli dice che Shimano è d’accordo perché si faccia uno strappo alla regola e gli chiede di trovare una coppia di ruote per la crono della quinta tappa.

«La chiamata – ricorda Klem – è arrivata lunedì mattina. Mi chiede se ho da fornirgli un set di ruote Princeton Blur 6560, perché anche Canyon che fornisce le bici è d’accordo che Mathieu provi a difendere il primato».

Le ruote di Ganna

Il guaio è che quel set di ruote non esiste e così si accordano per assortire una combinazione fra la Wake 6560 da 60 millimetri per l’anteriore e la Blur 633 Disc per il posteriore. Entrambe le ruote nascono per l’uso con copertoncino e si punta sui Vittoria Corsa Speed.

Il problema, come avevamo raccontato, è che la ruota Blur è prodotta in quantità davvero limitata e la possibilità di trovarla in Europa in epoca Covid è prossima allo zero. Il modo migliore, suggerisce Klem, è farsi dare una coppia da un corridore della Ineos, ma figurati se la squadra britannica darebbe mai un vantaggio del genere a un rivale. Senza considerare il fatto che anche loro si trovano al Tour con materiali limitati e che soprattutto a Van der Poel serve una ruota per freni a disco e Ineos al Tour le ha soltanto con freni normali.

Si mette così in moto la solidarietà fra canottieri. Infatti Klem pensa subito a Cameron Wurf, a sua volta canottiere prima di diventare ciclista. L’australiano vive ad Andorra e ha le ruote che servono (già, un corridore della Ineos ha ruote con i dischi: ne riparleremo), si tratta solo di portarle a Rennes. E qui entra in scena Mark Putter: vi ricordate di lui? Ne abbiamo parlato in apertura…

Doppio freno a disco: le aveva Wurf, la Ineos si prepara al passaggio?
Doppio freno a disco: le aveva Wurf, la Ineos si prepara al passaggio?

Seconda telefonata

Lunedì sera, sua moglie Elma riceve una telefonata “strana”. L’uomo al telefono è, neanche a dirlo, Meindert Klem, che per una serie di strani incroci ha alloggiato nel loro lodge cinque anni prima. 

«Mi chiede se possiamo prendere le ruote da un corridore che vive in Andorra – ricorda Mark – e portarle a Rennes da Van der Poel. Io sono pazzo per il ciclismo e quello che ha fatto Mathieu nei giorni precedenti è incredibile. Sarebbe grande se potessi aiutarlo a tenere la maglia portandogli quelle ruote, per cui dico di sì e martedì mattina alle 8 sono già alla porta di Cameron Wurf».

Le ruote viaggiano nell’abitacolo e dopo quasi 900 chilometri e 10 ore di strada, ecco l’hotel della Alpecin-Fenix.

Di corsa a casa

Mark dorme nell’hotel dei meccanici e visto che quello di famiglia è strapieno, avendo peraltro riaperto da poco, si rimette subito in viaggio verso casa. Non riesce a seguire la cronometro e non sa che mentre lui guida immaginando di raccontare la straordinaria avventura ai suoi amici, chiedendosi se gli crederanno, la radio e la stampa olandesi stanno facendo di lui l’eroe della gloriosa difesa di Van der Poel.

Van der Poel ha affrontato la crono con l’impeto del cacciatore di classiche
Van der Poel ha affrontato la crono con l’impeto del cacciatore di classiche

Senza allenamento

Alla vigilia della crono, sul tema viene chiamato in causa anche Adrie Van der Poel, padre della maglia gialla. Il vecchio olandese sa bene che Mathieu non ha fatto alcun tipo di preparazione sulla bici da crono: pare che nemmeno ce l’abbia a casa e l’abbia usata in gara soltanto alla Tirreno-Adriatico e due volte al Giro di Svizzera. 

«Non ha tempo di allenarsi per quello – dice Adrie e non si sa se ne sia contento – se potesse dedicare il tempo trascorso in mountain bike alla bici da cronometro, sarebbe diverso. Ma sono curioso come chiunque altro. Non sarebbe la prima volta che ci sorprende…».

Alla Tirreno aveva ancora la bici 2020: la nuova Canyon Speedmax CFR Disc ha debuttato al Giro
Alla tirreno sulla bici 2020: la nuova Canyon Speedmax CFR Disc ha debuttato al Giro

Un giorno in più

E la sorpresa arriva. Dopo aver tagliato il traguardo, Van der Poel corre verso l’ammiraglia per abbracciare Christoph Roodhooft che non sta nella pelle.

«E’ stato davvero incredibile. Dice alla televisione francese – martedì sera abbiamo lavorato sulla bici fino a mezzanotte per la posizione ed essere aerodinamici. E’ stato uno dei giorni più belli della mia carriera ciclistica. E’ incredibile con questa maglia in Francia, con il pubblico che mi ha davvero supportato, è stato enorme. Quando ho detto che non sarei stato in grado di mantenere la maglia, era davvero quello che pensavo. Stamattina, quando ho fatto la ricognizione, ho capito invece che il percorso mi andava bene. Sono molto felice di tenere la maglia per un giorno in più. In montagna chiaramente non ci riuscirò. Quello che ha fatto Pogacar è enorme, tanto di cappello per lui».

Dopo l’arrivo, sfinito, Van der Poel ha tenuto la maglia gialla per 8″
Dopo l’arrivo, sfinito, Van der Poel ha tenuto la maglia gialla per 8″

Tecnologia e passione

In realtà delle due ruote alla fine è stata utilizzata soltanto la posteriore, la Blur. Ma questa è la dimostrazione di come il ciclismo diventi magico quando la tecnologia si unisce alla passione degli uomini. Non abbiamo capito se a capo di quel suo viaggio così folle, Mark Putter abbia incontrato Van der Poel oppure no. In ogni caso, l’olandese ha un enorme debito di riconoscenza nei suoi confronti e siamo certi che lo salderà. E forse questo bagno di passione lo aiuterà dopo Tokyo nella sua scelta di campo fra strada e mountain bike.