Mikel Landa c’è sempre. Lo scalatore basco sulle prime salite della stagione ha alzato il braccio e ha detto: presente. E’ stato così già al Laigueglia, nonostante fosse la sua prima corsa dell’anno. Con il suo stile inconfondibile, mani basse e rapporto “lungo”, Landa è stato tra i più brillanti sia in Liguria che, soprattutto, in Toscana al Gp Industria & Commercio di Larciano, dove ha concluso al terzo posto.
Ha il Giro d’Italia nel mirino e la Tirreno-Adriatico è il viatico migliore verso la corsa rosa. Strade, alleanze, strategie, gruppo… della corsa dei Due Mari saranno molto simili a quelli che troverà a maggio.
L’importanza di correre in Italia
«Finalmente si ricomincia anche in Italia – dice il suo diesse, Alberto Volpi – con le corse importanti».
La Bahrain Victorious schiera sempre squadre molto buone. Anche al Trofeo Laigueglia è stato così. «Vero – riprende Volpi – schieriamo spesso formazioni importanti: abbiamo sempre una buona squadra o buonissima. Ci teniamo a fare bene queste gare e a lavorare in ottica Giro. Non è ancora questa la squadra della corsa rosa ma c’è il nostro capitano, Landa. E’ importante correre sulle strade italiane, perché può capitare che poi le farai anche al Giro e soprattutto si ha l’opportunità di visionare alcune tappe. Per esempio siamo andati a vedere lo sterrato di Montalcino».
Il basco ha dato grossa attenzione a questa tappa, ma di certo c’è anche lo zampino dello stesso Volpi. Alberto era sull’ammiraglia della Liquigas in quella famosa tappa del Giro del 2010 e sa quanto sia importante prendere le giuste misure. Insomma, l’esperienza insegna.
Un buon inverno
Poche parole, sguardo concentrato Landa, ha passato un inverno molto buono. Lui sembra sempre calmo, non lascia trasparire molte emozioni.
«Mikel – riprende Volpi – ha corso poco sin qui, fisicamente sta bene, è fresco e pronto per correre. Alla Tirreno c’è anche un bell’arrivo in salita per cui sarà un bel banco di prova per lui e per tutta la squadra».
Eppure quando si parla di Landa, si racconta di uno scalatore fortissimo, ma al quale manca sempre qualcosina per diventare un grandissimo. Una domanda che poniamo anche a Volpi.
«Non lo so, però è un corridore già forte di suo e credo che ogni anno non è mai uguale per cui c’è sempre tempo per migliorare, per raggiungere traguardi importanti. E probabilmente questo… sarà un anno così! Io me lo auguro per lui e per la squadra».
Pello sprone o limite?
Landa si trova in squadra con Pello Bilbao, basco come lui e anch’egli fortissimo. A volte Mikel ha sofferto la presenza di altri campioni nel team: Aru e Nibali all’Astana, Thomas e Froome alla Sky, Quintana o Valverde alla Movistar…
«Sarà tranquillo sicuramente – conclude Volpi – Proprio ieri in macchina gliel’ho chiesto. Mi ha detto che si sente molto sereno, tranquillo. Ha la pressione giusta, senza stress. Già ci sono le gare che ne creano, per cui l’ambiente intorno credo sia importante affinché possa essere tranquillo».
Infine chiediamo a Volpi se il cammino di Landa verso il Giro vedrà un crescendo continuo della condizione o un picco di forma in precedenza, ma il diesse lombardo taglia corto (e forse non si espone troppo). «Quando Mikel trova la forma poi la deve solo mantenere. Per cui prima trova la condizione e meglio è!».