Chris Froome

Froome-freni a disco: non è ancora amore

13.02.2021
3 min
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Recentemente Chris Froome ha realizzato un video in cui presenta la sua nuova bicicletta, parlando anche dei freni a disco. Non è un segreto che fino allo scorso anno il campione britannico usasse bici con i freni tradizionali, mentre per la nuova stagione la sua Factor avrà i dischi. Froome ha messo in luce i vantaggi e gli svantaggi di questo nuovo (per lui) sistema frenante. Abbiamo parlato di questo aspetto anche con Claudio Cozzi, direttore sportivo della Israel Start-Up Nation, la nuova squadra di Froome.

I dubbi di Froome

Cambio di squadra e cambio di bicicletta per Froome, che proverà a vincere il suo quinto Tour de France in sella alla Factor Ostro VAM. Il britannico si è detto molto soddisfatto della bicicletta, soprattutto in termini di reattività e trasferimento di potenza, ma sui freni a disco ha palesato alcuni dubbi.
«Non sono ancora convinto al 100% – dice Froome – li uso da un paio di mesi e dal punto di vista delle prestazioni sono fantastici. Ti fermi sempre quando devi fermarti. Sia sull’asciutto che sul bagnato fanno il loro lavoro».

E fin qui sono stati messi in evidenza i vantaggi, ma poi Froome prosegue.

«Lo svantaggio dei freni a disco – dice – è lo sfregamento costante, il surriscaldamento, il rischio di deformarli quando si affrontano discese lunghe di 5 o 10 minuti – e poi aggiunge – non credo che questa tecnologia sia al punto in cui dovrebbe essere per il ciclismo su strada».

Chris Froome con la Factor Ostro VAM
Chris Froome con la sua Factor Ostro VAM
Chris Froome con la Factor Ostro VAM
Chris Froome con la sua Factor Ostro VAM

Imparare a usarli

In generale Froome lamenta la poca distanza fra le pastiglie dei freni e i dischi, che creano uno sfregamento che certo è fastidioso per qualsiasi ciclista. Infine, sottolinea come l’industria del ciclismo ormai va in questa direzione e bisogna adattarsi e imparare ad usarli al meglio.

In effetti il quattro volte vincitore del Tour de France non è mai stato un sostenitore dei freni a disco. In un’intervista rilasciata a Cycling Weekly nel maggio 2019 dichiarava che: «Per una questione di sicurezza, dico che i freni a disco dovrebbero essere usati da tutti o da nessuno. Avere in gruppo dei sistemi frenanti diversi aumenterebbe i pericoli».

Fatti dei miglioramenti

Per capire meglio le parole di Froome abbiamo contattato il suo nuovo direttore sportivo, Claudio Cozzi.
«Posso dire che dall’anno scorso a oggi abbiamo fatto dei miglioramenti – ci spiega – ci sono dei sistemi che hanno aumentato l’aerazione e quindi il raffreddamento dei dischi».

Cozzi mette in evidenza che è normale che nelle discese lunghe l’impianto frenante vada sotto stress: «D’altronde anche con le macchine quando fai una discesa lunga i freni iniziano a fischiare, è normale».

La Factor Ostro Vam in dotazione alla Israel Start-Up Nation con i freni a disco
La Factor Ostro VAM in dotazione alla squadra tutte con i dischi
La Factor Ostro Vam in dotazione alla Israel Start-Up Nation con i freni a disco
La Factor Ostro VAM in dotazione alla Israel Start-Up Nation sono tutte con i freni a disco

Solo all’inizio

Un punto su cui si focalizza il direttore sportivo della Israel Start-Up Nation è il seguente.

«Siamo al secondo anno con i freni a disco – dice – e Factor ha lavorato per alleggerire il più possibile la bicicletta. E’ normale che non tutto sia ancora perfetto, è una tecnologia ancora all’inizio. Ci può essere qualche problema in caso di frenate secche, c’è il rischio che il disco si ovalizzi un po’ e magari le pastiglie tocchino. Ma credo che indietro non si torni e i materiali miglioreranno».
Cozzi fa una serie di esempi di novità tecniche recenti come i gruppi elettronici, il passaggio cavi totalmente interno, i tubeless e i cerchi più larghi. Tutte tecnologie che hanno comportato dei cambiamenti sia nella manutenzione che nello stile di guida dei corridori, ma che inevitabilmente vanno avanti come i freni a disco.

«C’è un’evoluzione in tutto e bisogna adattarsi – commenta Cozzi – nel tempo ci saranno dei miglioramenti. Però i ragazzi mi dicono che con i freni a disco, a livello di sicurezza c’è stato un bel passo avanti»