Uomini e donne, quali scarpini? Sentiamo Sidi…

10.03.2021
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Che differenze ci sono nella costruzione di scarpini di ciclismo tra atleti uomini e donne? Inoltre ci siamo chiesti: in che modo le aziende che producono scarpini forniscono assistenza agli atleti per le corse? Per approfondire l’aspetto tecnico in questione, abbiamo deciso di rivolgerci a Denis Favretto, Athlets Support di Sidi. Cerchiamo di chiarire il progetto che nasce per gli atleti professionisti. 

Quali informazioni ritenete di dover raccogliere sull’atleta in generale, per fornirgli gli scarpini da corsa? 

Valutiamo vari aspetti. Il numero, la struttura del piede… Una volta che abbiamo estrapolato queste informazioni, facciamo un prospetto secondo cui costruiremo gli scarpini. 

Shot 2, il top di gamma di Sidi pensato per i corridori
Shot 2, il top di gamma di Sidi pensato per i corridori
Che differenza c’è tra la progettazione di scarpini tra uomo e donna? 

Ovviamente il piede non è lo stesso, oltre alla differenza nel numero si può tenere in considerazione anche una struttura più leggera in base al peso delle donne che nella media è inferiore, ma questo non vuol dire che la scarpa sia meno resistente. 

Cambia qualcosa nell’usura degli scarpini tra corridori uomini e donne? Chi consuma più scarpini?

Per questo aspetto direi che sono di più gli uomini a consumare gli scarpini. Entriamo anche nel discorso del chilometraggio e proprio questo è un fattore che influisce molto. L’uomo tende a consumare più scarpini rispetto a una donna, circa il 30 o 40 per cento in più. 

C’è qualche materiale innovativo che potrà sostituire i materiali che utilizzate al momento?

Noi abbiamo il nostro centro specializzato nella ricerca dei materiali, siamo sempre in continua evoluzione ma non posso dirti al momento che abbiamo trovato un materiale con un nome specifico che rivoluzionerà la costruzione dello scarpino. Però ovviamente teniamo in seria considerazione questo aspetto, in ottica futura. 

Il sistema di chiusura degli scarpini come cambierà?

Come è già accaduto in passato, effettivamente il sistema di chiusura tramite il rotore è stato introdotto proprio da Sidi, nel mondo del ciclismo. In questo modo si riesce ad avere una certa precisione nella chiusura dello scarpino che prima non c’era. Stiamo valutando sistemi innovativi. 

Elisa Balsamo, testimonial di Sidi
Elisa Balsamo, testimonial di Sidi
Quante paia di scarpini fornite a un atleta uomo? E a una donna?

Per il discorso inerente al chilometraggio, gli uomini necessitano di un paio di scarpini in più l’anno. Può capitare qualche imprevisto in cui magari gli scarpini, a causa di una caduta, si rompano e allora si cerca di intervenire subito nella sostituzione sia per le donne che per gli uomini. 

Pensate che si possano costruire scarpini in base a differenti condizioni climatiche?

Certo, noi proponiamo vari modelli anche in base alle condizioni climatiche. Ci sono scarpini con un’imbottitura più efficiente per l’inverno, rispetto ad altri che a loro volta hanno delle aerazioni per permettere al piede di rimanere più fresco quando ci sono le alte temperature 

Le richieste che vi fanno i corridori maschi sono simili a quelle delle donne? Cosa cambia eventualmente?

In linea di massima sì, non ci sono grosse differenze. Sotto questo aspetto è una cosa più soggettiva che generica. Possono esserci atleti maschi estremamente puntigliosi così come le donne e il contrario. Ma dipende dal carattere. 

Suola di ultima generazione, studiata per aumentare la trasmissione di potenza sui pedali
Suola Sidi, studiata per aumentare la trasmissione di potenza
Con chi è più facile collaborare tra atleta uomo e donna?

Sono entrambi collaborativi al massimo, c’è un rapporto stabile e di fiducia reciproca, questo per noi è molto importante. 

Chi tra uomo e donna vi è più utile nel migliorare la struttura degli scarpini? 

Non me la sento di distinguere i due generi anche perché sono di fondamentale importanza entrambi, i loro feedback ci tornano utili per migliorare. Abbiamo anche bisogno dei loro riscontri e questo ci aiuta moltissimo da entrambe le parti. 

Avete molti corridori che presentano un numero differente tra scarpino destro e sinistro?

Al momento ne abbiamo 2 su 200, poi i piedi non sono mai identici l’uno con l’altro nella maggior parte dei casi. Però si tratta di differenze così minime, che non hanno bisogno di un trattamento specifico. 

Matteo Trentin con le Sidi personalizzate
Matteo Trentin con le Sidi personalizzate
Matteo Trentin con le Sidi personalizzate
Matteo Trentin con le Sidi personalizzate
Che differenza c’è tra il design maschile e quello femminile?

Devo distinguere l’aspetto commerciale da quello privato. Gli uomini almeno per questo sono un po’ più vanitosi, perché capita che ci chiedano di inserire uno stemma, una scritta, un disegno particolare. In secondo luogo vi faccio l’esempio di Pauline Fernand Prevot che ci ha chiesto di inserire delle strisce iridate per rappresentare la maglia iridata anche negli scarpini. Però le donne non sono molto fissate con questo aspetto, non ci chiedono scarpini rosa e cose del genere, magari bianchi o neri. Anche perché andrebbero in contrasto con la maglia rosa del giro d’Italia, forse anche per questo.

Pensi sia possibile un giorno per gli atleti professionisti, che ne hanno bisogno, integrare una suola plantare allo scarpino, evitando cosi di dover ricorrere alle suole?

Di impossibile di fatto non c’è nulla, però bisogna considerare che sarebbe un aspetto definitivo. Inoltre il piede potrebbe subire dei traumi o infortuni e in tal caso questa situazione sarebbe da gestire. Per il momento la soluzione migliore è quella di abbinare gli scarpini a dei buoni plantari. La collaborazione tra noi e centri specializzati in podologia è importante.