La UAE riparte da Marta e dalla… Valcar: Bertogliati spiega

31.08.2022
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Questo articolo nacque a suo modo alla partenza della Parigi-Roubaix Femmes di quest’anno. Rubens Bertogliati aveva appena finito di parlare con Marta Bastianelli che si scaldava sui rulli, poi si era messo a osservare il camper della Valcar-Travel&Service, da cui le ragazze andavano e venivano. Era una sorta di punto di riferimento per tutte. Per Elisa Balsamo e Marta Cavalli, che si erano fermata a parlare con Davide Arzeni. Per Martina Alzini, che aveva chiesto a Chiara Consonni di legarle i capelli. E per tutte le ex, che per vari motivi tornano ogni volta a salutare, informarsi di come vada e chiedere consiglio.

«Sanno lavorare molto bene con le giovani – disse il team manager del UAE Adq Team – sono sicuramente un bell’esempio da seguire. Noi ci siamo presi quest’anno come osservazione, ma dal prossimo inizieremo a dare la nostra impronta».

Bertogliati erà nello staff del team emiratino come allenatore (foto UAE Team Emirates)
Bertogliati erà nello staff del team emiratino come allenatore (foto UAE Team Emirates)

Poi la corsa scrisse la sua storia con la vittoria di Elisa Longo Borghini e delle parole di Bertogliati ci siamo ricordati un paio di mesi dopo, quando si è sparsa la voce che alcune ragazze della Valcar sarebbero passate con loro: si parla di Consonni, Persico e Gasparrini. E soprattutto che anche Davide Arzeni avesse deciso di cambiare. Proprio lui, che assieme al presidente Villa è stato l’artefice della favola Valcar. Perciò da Rubens siamo ripartiti.

E’ iniziata la fase due?

Esatto. Annunceremo più avanti i nomi delle ragazze, ma è vero che diverse arrivano dalla Valcar, due molto importanti. Abbiamo costruito la squadra 2023 in modo diverso. Ho bisogno di 12 ragazze solide, che sappiano fare i loro risultati e aiutino le compagne a conseguirli. Atlete capaci di fare il lavoro vitale di supportare le leader. Il nostro obiettivo è dichiarato. Diventare entro il 2024-2025 una delle squadre faro del movimento. Non dico la numero uno, ma che diventi la squadra in cui vogliono venire le più forti.

Arzeni, qui alla Roubaix 2022, è forse il rinforzo più importante per il team
Arzeni, qui alla Roubaix 2022, è forse il rinforzo più importante per il team
Sulla falsa riga del team maschile?

Più o meno, sapendo bene che anche Mauro (Gianetti, ndr) farebbe fatica a diventare la numero uno con Pogacar. Preferisco riuscire a vincere Giro e Tour: sarò all’antica, ma certe classifiche non mi dicono molto. Per me la numero uno al mondo dovrebbe essere la Movistar, che ha vinto la maglia rosa e la gialla con Annemiek Van Vleuten.

Bene le ragazze, ma fa notizia l’arrivo di Arzeni.

Non è più un segreto. Avevamo bisogno di un rinforzo e lui ha creduto nel progetto dal momento che glielo abbiamo sottoposto, prima che arrivassero le ragazze. Volendo rifondare la squadra, abbiamo preso prima una nutrizionista e poi Arzeni. Con Valentino Villa ho un buon rapporto e so che grande lavoro abbiamo fatto negli anni. Sappiamo di portargli via una bella fetta della squadra. Non sarà facile sostituire uno come Davide, ma mi ha detto di aver già individuato persone valide.

Il team degli Emirati vuole diventare il riferimento entro il 2024-25 (foto UAE Team Adq)
Il team degli Emirati vuole diventare il riferimento entro il 2024-25 (foto UAE Team Adq)
Conoscevi Arzeni?

Solo di vista, lo avevo incontrato a Montreux a un aggiornamento UCI. Il suo nome me l’ha fatto per la prima volta il nostro tecnico, Fortunato Lacquaniti. Gli avevo chiesto chi avrebbe preso e lui rispose che il migliore fosse Davide. Quando ho scoperto che è di Varese, ho fatto una decina di telefonate ad amici e corridori della zona e tutti me ne hanno parlato molto bene. Anche Alessandro Covi, che lo ha avuto come direttore sportivo fra gli juniores. Con queste referenze e i 10 anni di esperienza che porta in dote, penso che il nostro parco direttori sportivi sia a posto.

Andate verso una struttura tecnica importante.

Decisamente, quello che volevo. Ora mancano due profili di donna, su questo sono stato categorico, per cui abbiamo individuato due ragazze che devono ancora firmare. Una coach e un direttore sportivo, che si integreranno col resto dello staff. Sarà donna anche il nuovo medico, lo abbiamo visto al Tour.

Mavi Garcia ha scelto di lasciare il team per passare alla LIV Cycling Xstra di Giorgia Bronzini
Mavi Garcia ha scelto di lasciare il team per passare alla LIV Cycling Xstra di Giorgia Bronzini
Tanti direttori sportivi e le corse si possono seguire con una sola ammiraglia?

Questo è un bel problema. Pare che l’UCI voglia mettere la seconda per Giro, Tour e le corse a tappe più importanti. Finora siamo stati fortunati che non è successo niente. Ma se fosse capitata una fuga importante, avremmo dovuto lasciarla scoperta o abbandonare la squadra dietro. Magari non in tutte le gare, ma questo ormai è uno sport in cui si fanno salite più lunghe di 10 chilometri. Se anche la doppia ammiraglia ce l’hanno solo 5-6 squadre, ci si organizza fra noi per coprirle tutte.

Ragazze in arrivo, cosa succede a quelle che ci sono già?

Marta Bastianelli dovrebbe rimanere e fate ancora un anno (foto UAE Team Adq in apertura). Restano Bertizzolo e Magnaldi. Non continua con noi Maaike Boogaard che va con Lefevere e Mavi Garcia che passa alla LIV Racing Xstra, forse perché è l’unica WorldTour che non abbia una leader per le corse a tappe. La trovo una scelta strana, ma ha detto di volere un ambiente diverso, forse perché ha sofferto la presenza di più leader.

Magnaldi è fra le ragazze del team 2023, qui al Tour of Scandinavia (foto UAE Team Adq)
Magnaldi è fra le ragazze del team 2023, qui al Tour of Scandinavia (foto UAE Team Adq)
Arzeni è stato fortissimo finora con velociste e pistard, come lo vedi a lottare per i Giri?

Ho visto come ha gestito il Tour di Silvia Persico e secondo me è stato molto bravo. Ha le caratteristiche per farlo. Diciamo che la squadra 2023 sarà nuova per tutti, dovremo decidere cose cammin facendo. E in questi giorni ho avuto una chiamata importante con una ragazza di gran nome, già impegnata però con un lavoro importante. Il suo arrivo sarebbe la ciliegina sulla torta.