Bertizzolo: al UAE Team Adq il ciclismo finalmente è donna

09.03.2022
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Sofia Bertizzolo è tornata alla vittoria. Lo ha fatto a Montignoso, ma il traguardo non conta. Ciò che fa la differenza è la sensazione di aver vinto, che cambia la fiducia e la percezione. Da quest’anno la vicentina indossa la maglia del UAE Team Adq e la cosa le va particolarmente a genio.

«Questa nuova prospettiva – spiega – mi esalta. E’ bello che la squadra sia passata dalle mani di una donna, Alessia Piccolo, a un’altra donna, Melissa Moncada. Non so quanto tutto questo sia dipeso da Pogacar, che però in tempi non sospetti disse che gli sarebbe piaciuto ci fosse anche un team femminile. In ogni caso è bello che Colnago sia stato acquisito da una società che ha la stessa Melissa al comando. La punta della piramide al femminile. Sotto ci siamo noi atlete. E in mezzo uno staff di uomini. Una bella collaborazione, una bella commistione».

A Montignoso, all’indomani della Strade Bianche, la prima vittoria di stagione (foto Bastengason)
A Montignoso, all’indomani della Strade Bianche, la prima vittoria di stagione (foto Bastengason)

Pochi fronzoli

Sofia Bertizzolo sta sempre sul concreto. E quando le chiedi di commentare l’inizio di stagione, la sua sintesi è chiarissima.

«La squadra ha iniziato sulla retta via – dice – con le tre vittorie di Marta Bastianelli. Purtroppo siamo state un po’ sotto tono alla Strade Bianche, la prima corsa WorldTour, e non so se le aspettative fossero alte nella squadra o in noi atlete. Il fatto di aver vinto il giorno dopo è stato importante. Il feeling della vittoria aiuta a vincere. E comunque siamo ancora a marzo e ho già fatto 11 corse. Tante altre ne verranno. Domani vado in Olanda per correre sabato, ma devo dire che è… nocivo stare a casa fra una corsa e l’altra. Cerchi di fare tutto e sei sempre di corsa».

Si capisce che dietro c’è la UAE Emirates degli uomini?

Diciamo che siamo ancora la Alé che insegue la UAE. Il cambio c’è stato tardi, quindi dobbiamo ancora metterci a posto per gestione e materiali. Però stanno facendo bene. C’è il nutrizionista e spero che arrivi il secondo direttore sportivo per le corse del Nord, con l’ammiraglia davanti e VeloViewer, perché fa davvero la differenza. Però sono contenta che si siano buttati. E dato che dall’anno prossimo stare o non stare nel WorldTour dipenderà dal ranking, è bene rodarsi subito e prendere le misure.

Al via della Strade Bianche, dove il risultato è stato inferiore alle attese
Al via della Strade Bianche, dove il risultato è stato inferiore alle attese
E’ bello farne parte?

E’ molto bello. Si capisce che dietro c’è qualcosa di grande che ci offre un ottimo appoggio.

Cosa prevede il tuo programma?

Le classiche tranne la Roubaix e il Giro del Lussemburgo a chiusura della primavera. A maggio si recupera, poi l’estate andrà maneggiata con attenzione. Ci sono tante corse a tappe e va visto come gestirle, visto che il tempo fra una e l’altra è spesso poco.

Elisa Balsamo ha lasciato la Polizia, puntando sul professionismo. Tu ci hai mai pensato?

Non ho parlato con Elisa, non conosco il perché della sua scelta. Quello che posso dire è che il ciclismo femminile si sta sviluppando tantissimo. Sono qui dal 2016 e ricordo che i primi tempi ci cambiavamo in mezzo alla strada senza avere neppure un camper. Però non siamo ancora arrivate alla certezza nel futuro. Il discorso non è quanto guadagno finché corro, ma il dopo.

Essere nelle Fiamme Oro è una tranquillità…

Io non ho una laurea, il futuro è incerto. E’ stato fondamentale essere in Polizia per non dover andare a lavorare la sera al bar per avere i soldi per comprare le proteine. Andiamo avanti con contratti di uno-due anni. E poi c’è il discorso della maternità…

Primo assaggio di Nord a Le Samyn, corsa conclusa in 87ª posizione
Primo assaggio di Nord a Le Samyn, corsa conclusa in 87ª posizione
Che non è prevista?

Sono contenta che Lizzie Deignan abbia condiviso il fatto di essere in attesa di un altro figlio e la volontà di tornare dopo, ma non tutte possono permettersi di farlo. Non so quante squadre ti riprenderebbero dopo. Per questo dico che oggi la Polizia è fondamentale.

Giro o Tour?

Giro e Tour, entrambi. Poi vedremo con quali obiettivi. A norma il mio programma li prevede entrambi.