Il brand veneto Ursus è una delle poche aziende produttrici di ruote a progettare e realizzare i propri mozzi in Italia. Questo ha sempre permesso loro di sviluppare soluzioni innovative, come il nuovo sistema U-Press, una tecnologia che permette di smontare e rimontare i mozzi in pochi secondi, con semplicità e precisione. Ma senza abbassare il livello di qualità, tutt’altro.
I mozzi con sistema U-Press sono infatti stati testati per tutta la stagione dal Team Picnic-PostNL (la squadra di Rachele Barbieri ed Eleonora Ciabocco, in cui dal 2026 correrà anche Mattia Gaffuri) con ottimi risultati.
Il sistema U-Press permette di accedere all’interno del mozzo senza utilizzare attrezzi, in modo semplice e veloceIl sistema U-Press permette di accedere all’interno del mozzo senza utilizzare attrezzi, in modo semplice e veloce
Manutenzione rapida senza attrezzi
L’idea di Ursus alla base del sistema era di semplificare la meccanica del mozzo, ovviamente però senza comprometterne la precisione. La rivoluzione di U-Press sta nel fatto che è possibile smontare i mozzi con pochi gesti e senza l’uso di attrezzi particolari come estrattori o presse, come invece accade normalmente. Con questa nuova tecnologia, i tappi e il corpetto possono essere rimossi a mano grazie ad una chiusura conica a pressione calibrata, facilitando così di molto la manutenzione come l’ ingrassaggio o la sostituzione dei cuscinetti.
Questa soluzione non solo velocizza e semplifica l’accesso agli ingranaggi, ma assicura anche tolleranze micrometriche e una perfetta coassialità tra gli elementi interni. Il sistema U-Press si presenta quindi come una novità perfetta per i neofiti, eppure la sua affidabilità ha passato il test più importante a cui lo si potesse sottoporre: l’opinione dei meccanici del WorldTour.
Ursus ha testato il sistema per tutta la stagione con il Team Picnic-PostNL, con ottimi risultatiUrsus ha testato il sistema per tutta la stagione con il Team Picnic-PostNL, con ottimi risultati
Un anno di prova (superata) con i pro’
Come accennato all’inizio, Ursus ha voluto testare i mozzi U-Press direttamente con il Team Picnic-PostNL di cui è partner dallo scorso anno. Corridori e tecnici hanno provato la nuova tecnologia per tutta la stagione e nelle situazioni di stress tipiche del ciclismo ai massimi livello.
Com’è andata? L’ha spiegato direttamente Piet Rooijakkers, R&D Expert del team: «Utilizziamo il sistema U-Press quando un atleta decide all’ultimo momento di cambiare rapporti o ruote. Il sistema ci consente di intervenire in modo rapido e preciso, senza l’uso di attrezzi specifici, adattando la configurazione della bici in pochi istanti, anche durante le gare o i test».
Questo per quanto riguarda la praticità. Ma la qualità rimane la stessa? Continua Rooijakkers: «Il sistema è fluido e lineare: l’innesto e la rimozione dei componenti sono sempre precisi, senza giochi o resistenze. Il vantaggio principale è il notevole risparmio di tempo, ma anche la semplicità di manutenzione e sostituzione, che riduce il rischio di errori o danni ai componenti e rende il lavoro più scorrevole e prevedibile».
L’industria ciclistica italiana si rafforza con la nascita di un nuovo gruppo dedicato alla componentistica di alta gamma. Ursus, azienda vicentina tra i leader europei nella produzione di ruote, mozzi e accessori per biciclette, ha difatti acquisito la quota di maggioranza di Saccon, storica realtà trevigiana specializzata nei sistemi frenanti e nei comandi meccanici.
Con questa operazione, Ursus e Saccon uniscono competenze complementari per creare una filiera integrata che copre l’intero processo produttivo: dalla progettazione alla realizzazione di ruote, cavalletti, bloccaggi, freni, cavi e leve. L’accordo include anche Sacconplast, la divisione interna dedicata allo stampaggio a iniezione di componenti plastici Made in Italy, elemento chiave per garantire controllo e qualità su ogni fase produttiva.
Il risultato è la nascita di un nuovo polo industriale italiano nel settore della componentistica per biciclette, capace di offrire soluzioni complete e innovative.
Saccon è una realtà storica trevigiana E’ specializzata nella produzione di impianti frenantiUrsus con l’acquisizione delle quote di maggioranza vuole coprire l’intero processo produttivoSaccon è una realtà storica trevigiana E’ specializzata nella produzione di impianti frenantiUrsus con l’acquisizione delle quote di maggioranza vuole coprire l’intero processo produttivo
Sinergie e innovazione
«La collaborazione tra Ursus e Saccon – ha commentato Mirko Ferronato, CEO di Ursus – rappresenta un passo decisivo verso una filiera più solida e competitiva. Il nostro obiettivo è generare sinergie tecniche e produttive per offrire ai costruttori soluzioni ad alte prestazioni e sostenibili, sempre nel segno del Made in Italy».
Sulla stessa linea Floriano Saccon, alla guida dell’azienda fondata nel 1981. «Con Ursus – ha aggiunto Saccon – condividiamo la stessa attenzione alla qualità e al cliente. Entrare in un gruppo più strutturato ci permetterà di accelerare lo sviluppo tecnologico. Inoltre potremo ampliare la nostra offerta, mantenendo l’identità e l’esperienza maturata in quarant’anni di attività».
Entrambe le aziende continueranno a operare in modo indipendente, mantenendo i rispettivi stabilimenti e team. Tuttavia, condivideranno obiettivi comuni in tema di ricerca, innovazione e sostenibilità, per consolidare il ruolo dell’Italia come attore protagonista nel panorama mondiale della componentistica ciclistica. L’integrazione tra le due realtà rafforza anche la posizione del Made in Italy nel contesto della mobilità sostenibile, settore in forte espansione dove la bicicletta è protagonista.
Il risultato di questa operazione di Ursus è la nascita di un nuovo polo industriale tutto italianoIl risultato di questa operazione di Ursus è la nascita di un nuovo polo industriale tutto italiano
Ursus: ingegneria e passione dal 1967
Fondata a Rosà (Vicenza) nel 1967, Ursus è tra i principali produttori europei di ruote, mozzi e accessori “premium” per biciclette. Ogni singolo componente è progettato e realizzato internamente, unendo ingegneria, design e artigianalità. L’azienda esporta oggi in oltre 40 Paesi, collaborando con i più importanti brand e team professionistici del panorama internazionale.
Saccon, con sede a Codognè (Treviso), è riconosciuta per l’affidabilità dei suoi sistemi di comando e frenata destinati non solo alle biciclette, ma anche a macchine agricole, ausili medicali e applicazioni meccaniche. Serve oltre 1.500 aziende in 30 Paesi e può contare su una rete produttiva che comprende Sacconplast S.r.l. a Quarto d’Altino (Venezia) e WCS Ltd. in Cina, dedicata alla produzione di materia prima.
L’accordo tra Ursus e Saccon segna l’inizio di una nuova fase per l’industria ciclistica italiana. Due realtà importanti si uniscono per dare vita a un gruppo solido, innovativo e capace di portare il Made in Italy al centro della scena mondiale della componentistica “premium” per biciclette.
Proxima Team Edition di Ursus è l’ultima evoluzione delle ruote top di gamma dell’azienda veneta, un plurale che include i profili da 35, 50 e 60 millimetri, oltre all’altezza da 40 soggetto della nostra prova. Proxima 40 è la ruota perfetta per fare tutto, adattabile a differenti stili di guida, pneumatici e tipologia di bicicletta, che sia aero o super leggera.
Un compromesso? Solo in fatto di versatilità del prodotto una volta messo su strada, non per tutto quello che concerne la qualità, la sostanza ed una resa tecnica all-round che si percepisce fin dalle prime pedalate. Entriamo nel dettaglio della prova.
Ursus Proxima 40 Team EditionUrsus Proxima 40 Team Edition
Proxima Team Edition 40, di cosa si stratta
Il progetto Proxima prende forma (anche) grazie al contributo del Team Picnic-PostNL, supportato tecnicamente proprio da Ursus. La versione Team Edition 40, insieme alla 50 è stata tra le più utilizzate nel corso di questa stagione. Il cerchio è in carbonio UD ed ha un’altezza di 40 millimetri, con il canale interno largo 23 e tubeless ready (non hookless e con tubeless tape). La larghezza complessiva del cerchio è di 30 millimetri. Abbiamo rilevato un valore alla bilancia di 1440 grammi con tape tubeless inserito.
Proxima Team Edition ha 24 raggi in acciaio Sapim CX per ogni ruota e sono incrociati in seconda. I nipples sono esterni al cerchio, soluzione che fa parte del DNA Ursus e richiesta anche dallo staff dei meccanici del team olandese. E’ un aspetto che facilita eventuali interventi di manutenzione sui raggi. Gli stessi profilati si innestano direttamente nelle piccole flange (non oversize) che caratterizzano i mozzi in alluminio, anteriore e posteriore, che invece hanno volumi non trascurabili. Trasmettono una sensazione di robustezza ed imponenza che non passa inosservata. Il suo design ricalca in parte le forme tipiche Ursus RD-52, un brillante esempio di lavorazioneCNC.
Il mozzo posterioreIl mozzo anteriore, sempre con dimensioni generoseLa cremagliera interna al mozzo è parte integrante della strutturaMolto semplice, il corpetto ruota libera è ingaggiato a pressione, non servono attrezziIl mozzo posterioreIl mozzo anteriore, sempre con dimensioni generoseLa cremagliera interna al mozzo è parte integrante della strutturaMolto semplice, il corpetto ruota libera è ingaggiato a pressione, non servono attrezzi
U-RS Xeramik e U-Press, cosa significa?
Sono i due acronimi che caratterizzano i mozzi delle Proxima. U-RS Xeramik si riferisce ai cuscinetti ceramici, componente che aumenta la scorrevolezza e fa scendere di qualche grammo il peso (rispetto agli standard). U-Press è strettamente legato al corpetto della ruota libera che può essere estratto tramite una leggera pressione della mano. Utile per la pulizia e manutenzione, semplice da attuare nel caso in cui sia necessario cambiare il corpetto ed i pignoni della trasmissione. Il meccanismo interno d’ingaggio funge grazie a tre cricchetti posti sul corpetto che lavorano sulla cremagliera interna al fusto del mozzo. Per meglio contestualizzare la nuova Ursus Proxima abbiamo chiesto a Marco Giacomin, Product Manager di Ursus.
«Partendo dal mozzo, quello della Proxima è di fatto un RD52 che adotta il suffisso Xeramik perché ha in dote i cuscinetti ceramici – spiega Giacomin – ma sotto il profilo tecnico di offset, rigidezza e lunghezza dei raggi da usare, non cambia nulla rispetto all’RD52 già esistente. Era un punto di forza e abbiamo voluto mantenerlo, sfruttarlo ancora di più. Il valore aggiunto-prosegue Giacomin-è relativo allo sviluppo dei cuscinetti, parallelo ai mozzi. Traducendo, abbiamo un comparto che è un tutt’uno, aumenta la scorrevolezza, la durata e la protezione della meccanica interna, così come quella dei cuscinetti ceramici».
A nostro parere la configurazione tubeless è la più adatta alle ProximaA nostro parere la configurazione tubeless è la più adatta alle Proxima
Tensione dei raggi differenziata, perché?
«La tensione dei raggi è differenziata tra anteriore e posteriore – dice Giacomin – considerando la diversità tra mozzo davanti e quello posteriore. I due disegni diversi non sono solo un punto estetico, ma significa un diverso angolo di lavoro degli stessi raggi. Il carico medio di tensione che viene dato ai raggi e di 110 chilogrammi e 120, rispettivamente per anteriore e per la posteriore».
Cerchio full carbonio con mini-hookShape e design ben fatti, tubeless da 28 e da 30 sono il vestito perfettoCerchio full carbonio con mini-hookShape e design ben fatti, tubeless da 28 e da 30 sono il vestito perfetto
Tubeless oppure hookless
«La nostra visione tra cerchi con o senza uncino, tra tubeless e hookless è chiara – racconta Giacomin – soprattutto per quello che riguarda il settore road. Nonostante i range di pressioni utilizzate oggi, valori inferiori al limite consentito hookless, può succedere che le stesse pressioni mostrino dei picchi che vanno a superare il limite consentito. Colpi, buche aumentano il rischio di stallonamento in caso di set-up hookless.
«In Ursus – continua Giacomin – abbiamo deciso di costruire i cerchi integrando la soluzione mini-hook, con dimensioni di 0,8 millimetri, inferiore rispetto ai 1,2 usato per le precedenti TC e Miura TC. A prescindere, non vogliamo bocciare completamente la tecnologia hookless, utilizzata sulle ruote Ursus off-road, segmento dove le pressioni scendono in modo esponenziale».
Binomio cerchio/gomma, shape perfetto e pneumatico in linea con il cerchioBinomio cerchio/gomma, shape perfetto e pneumatico in linea con il cerchio
Cerchio ben fatto per gomme da 28 in su
A nostro parere le Ursus Proxima 40 vestono bene i tubeless, da 28 e da 30, configurazioni che meglio si adattano a questa tipologia di ruote. Queste due larghezze permettono di sfruttare a pieno le potenzialità di Proxima. Restando in ambito road performance si può sconfinare anche verso le 32, andando però verso un’interpretazione più endurance e comfort.
Il cerchio è davvero ben fatto perché “trattiene” lo pneumatico senza farlo spanciare ai lati e farlo uscire dallo shape del cerchio. Significa che lo stesso cerchio contribuisce a far rimanere la larghezza dello pneumatico nel valori da etichetta. Un 28 resta 28, un 30 si allarga leggermente a 30,5. Non è un semplice dettaglio ed identifica il buon disegno del cerchio.
Eccellente in salita, ma si dimostra anche piuttosto completa e versatileCapaci di vestire al meglio anche una bici aeroEccellente in salita, ma si dimostra anche piuttosto completa e versatileCapaci di vestire al meglio anche una bici aero
Come vanno?
Ursus Proxima 40 Team Edition non è eccessivamente leggera. Non è troppo tirata, è parecchio sostanziosa, offre una sensazione di robustezza non banale per questo livello di strumenti high performance. Sì, è una ruota da gara e da agonista, a tratti mostra un carattere secco e perentorio, poco comune se contestualizzato a ruote da 40 millimetri di altezza. A nostro parere Ursus Proxima 40 non ha come focus principale la comodità, anche se abbinata ad un tubeless da 30 (con le pressioni adeguate al binomio) mette sul piatto un comfort adeguato. E’ una tipologia di ruota con risposte dirette, eccellente in salita e sui rilanci.
Rispetto alle Ursus del passato le differenze ci sono. Proxima è più scorrevole, si è adattata perfettamente ai tubeless, è scesa di qualche grammo. Non ha cambiato quel DNA corsaiolo che da sempre caratterizza le ruote Ursus, sicuramente da capire ed interpretare, che si rivolge all’agonismo e non cela per nulla questa sfaccettatura.
Il mondo del ciclismo vive in queste settimane uno degli eventi più attesi dell’anno: il Tour de France. Per il brand veneto produttore di ruote e componenti Ursus, questo appuntamento segna un ritorno significativo sulle strade della Grande Boucle, forte della partnership con il Team Picnic-PostNL. L’obiettivo è chiaro: replicare il successo di tappa ottenuto al Giro d’Italia. Consolidando l’eccellente feedback raccolto dalle ruote PROXIMA Team Edition, autentico fiore all’occhiello della produzione Ursus.
Ursus è schierata al fianco del Team Picnic-PostNL, un rientro nella corsa a tappe più prestigiosa, ma anche una prima assoluta nel WorldTour. Dopo le esperienze tra il 2020 e il 2021 con il Team Total Energies, il 2025 rappresenta un’opportunità unica per Ursus di scrivere una nuova pagina nella sua storia, mirando alla prima vittoria di tappa assoluta al Tour de France.
L’ambizione è palpabile, come è naturale quando si compete sul palcoscenico più importante del ciclismo mondiale. Tuttavia, Ursus e Picnic-PostNL affrontano questa sfida con convinzione e fiducia nei propri mezzi. Il recente Giro d’Italia ha dimostrato il potenziale della formazione olandese, capace di sorprendere con la vittoria in volata di Casper Van Uden a Lecce. Questo successo ha evidenziato non solo la determinazione del team, ma anche la qualità dei mezzi tecnici a loro disposizione, in primis le ruote in carbonioUrsus PROXIMA Team Edition.
Mentre le vittorie di tappa saranno prioritarie per il Team Picnic-PostNL, non mancherà l’attenzione per la classifica generale. Il giovane talento britannico Oscar Onley, reduce da un’ottima performance al Giro di Svizzera, avrà l’opportunità di mettersi alla prova con un occhio alla generale. Nelle volate, Tobias Lund Andresen e Pavel Bittner cercheranno di emulare l’exploit di Casper Van Uden, puntando a replicare il successo nello sprint. Per le tappe più impegnative, il team potrà contare su corridori come Warren Barguil, già maglia a pois al Tour, e Frank Van den Broek. Completano la rosa Tim Naberman, Sean Flynn e Niklas Märkl, tutti pronti a dare il loro contributo per gli obiettivi del team.
Ecco gli otto atleti del Team Picnic PostNL che saranno impegnati in questo Tour de France Gil atleti del Team Picnic PostNL correranno al Tour de France con le ruote PROXIMA Team Edition
Tecnologia al servizio della performance
Le ruote PROXIMA Team Edition sono il frutto dell’ingegneria Ursus, sviluppate con l’obiettivo di combinare in modo ottimale leggerezza, affidabilità e scorrevolezza. Queste tre caratteristiche sono cruciali nel ciclismo moderno, garantendo la massima reattività e stabilità, oltre a un’eccellente versatilità d’uso in ogni condizione.
Disponibili in quattro versioni con profili da 35, 40, 50 e 60 mm, i cerchi in fibra di carbonio con finitura unidirezionale presentano un canale interno di 23 mm. Questa configurazione permette di ospitare copertoni a partire da 28mm, sia in versione tubeless che con camera d’aria tradizionale, offrendo flessibilità e adattabilità alle diverse esigenze dei corridori e dei percorsi.
l cuore delle PROXIMA Team Edition è l’esclusivo mozzo U-RS Xeramik. Realizzato in lega di alluminio Ergal AI 7075, e dotato di cuscinetti ceramici, assicura una scorrevolezza e reattività superiori. A questo si aggiunge la tecnologia “minihook”, che ottimizza il peso del cerchio e la ritenzione del copertone, migliorando significativamente la stabilità e la tenuta in curva, aspetti fondamentali per la sicurezza e la performance ad alte velocità.
Il britannico Oscar Onley sarà l’uomo di classifica per il team olandeseIl britannico Oscar Onley sarà l’uomo di classifica per il team olandese
#BehindTheRace:
Come già sperimentato durante il Giro d’Italia, Ursus continuerà inoltre ad offrire ai propri follower uno sguardo esclusivo dietro le quinte della corsa. Il progetto #BehindTheRace proseguirà anche sulle strade francesi, grazie alla lente della “crew” fotografica di Poci’s Pix. Questo racconto immersivo sarà sviluppato in tre appuntamenti settimanali, con contenuti speciali disponibili sui profili social di Ursus (Instagram e Facebook) e attraverso la newsletter ufficiale (registrandosi su ursus.it). Un’occasione imperdibile per gli appassionati di vivere il Tour de France da una prospettiva unica e ravvicinata.
Il ritorno di Ursus al Tour de France promette di essere un evento chiave per l’azienda italiana. Riusciranno le ruote PROXIMA Team Edition e il Team Picnic-PostNL a conquistare una vittoria di tappa e a lasciare il segno nella storia della Grande Boucle?
In occasione della seconda giornata di riposo del Giro d’Italia, lunedì 26 maggio, lo stabilimento Ursus di Rosà (Vicenza) ha ospitato una visita d’eccezione. A varcare i cancelli dell’azienda vicentina, riferimento tutto italiano operativo nella produzione di ruote ad alte prestazioni, è stata la formazione WorldTour olandese Team Picnic PostNL. Un momento carico di significato tecnico e simbolico, che testimonia il consolidarsi di una partnership di alto profilo e proietta entrambi i protagonisti verso ambiziosi traguardi futuri.
Il legame tra Ursus e il Team Picnic PostNL è relativamente recente, ma si è già rivelato estremamente proficuo. La collaborazione, nata all’inizio della stagione, rappresenta la prima alleanza World Tour per l’azienda veneta, e ha dato vita a uno scambio virtuoso di “know-how”, performance e sviluppo tecnologico. Il simbolo più evidente di questa sinergia è rappresentato dalle nuove PROXIMA Team Edition, le ruote ufficiali utilizzate dalla squadra olandese e già protagoniste di risultati di prestigio.
Durante la visita, guidata dal CEO di Ursus Mirko Ferronato, i corridori Romain Bardet, Casper Van Uden – vincitore della quarta tappa del Giro a Lecce – e Max Poole, insieme al resto della squadra e allo staff tecnico, hanno avuto modo di immergersi nel cuore produttivo dell’azienda. Il tour ha incluso la linea di montaggio, i laboratori di test e ricerca, e l’area dedicata alla progettazione, offrendo agli ospiti un’esperienza completa all’interno di una realtà che da oltre cinquant’anni è sinonimo di innovazione meccanica nel mondo del ciclismo.
Ecco i ragazzi del Team Picnic PsotNL guidati in azienda dal CEO di Ursus Mirko FerronatoEcco i ragazzi del Team Picnic PsotNL guidati in azienda dal CEO di Ursus Mirko Ferronato
Un dialogo tecnico costante
«È stato un momento inaspettato e molto gradito – ha commentato Mirko Ferronato – solitamente siamo noi a recarci presso il ritiro dei team durante le corse. Stavolta, invece, sono stati loro a chiedere di conoscere da vicino l’origine dei loro strumenti di lavoro. Un gesto che dimostra interesse e rispetto per il nostro lavoro, ma anche un segnale di quanto la nostra collaborazione sia già diventata solida. La curiosità e l’attenzione con cui hanno seguito ogni fase della produzione ci ha davvero colpiti».
Il confronto diretto tra atleti, ingegneri e tecnici ha evidenziato l’importanza del dialogo continuo tra chi corre e chi costruisce i materiali. Non si è trattato solo di una visita formale, ma di un momento di crescita reciproca. La PROXIMA Team Edition, infatti, è frutto di un lungo processo di test sul campo, con dati scientifici e sensazioni condivise tra gli ingegneri Ursus e i corridori del Team Picnic PostNL.
Gli atleti del team WorldTour olandese hanno sbirciato il processo produttivo dal quale nascono i prodotti usati poi in garaGli atleti del team WorldTour olandese hanno sbirciato il processo produttivo dal quale nascono i prodotti usati poi in gara
Innovazione, dedizione, fiducia
«La collaborazione con un team World Tour ci offre l’opportunità di migliorare costantemente i nostri prodotti – ha aggiunto Ferronato – rivelandosi un banco di prova unico, che ci consente di affinare le nostre soluzioni tecniche secondo standard altissimi. E il fatto che una squadra di questo livello scelga di venirci a trovare in una giornata di pausa dalla Corsa Rosa, ci conferma che siamo sulla strada giusta».
La visita del Team Picnic PostNL allo stabilimento Ursus non è stata solo un evento simbolico, ma il riflesso di una partnership che si fonda su valori comuni: innovazione, dedizione, fiducia. Un incontro che racconta il presente e anticipa il futuro, dove tecnologia e passione pedalano fianco a fianco verso nuovi obiettivi.
Il Giro d’Italia di quest’anno, ed attualmente nel pieno del proprio svolgimento, segna una tappa fondamentale per Ursus, azienda italiana ben attiva nella produzione di ruote e componenti per il ciclismo ad alte prestazioni. Per la prima volta, il brand di Rosà sarà difatti presente in corsa in qualità di partner tecnico ufficiale di una squadra WorldTour: il Team Picnic-PostNL. Un traguardo che arriva dopo anni di esperienza maturata al fianco di team professional e che inaugura una nuova stagione di ambizioni elevate e visione internazionale.
Ursus è entrata nel WorldTour insieme al team olandese nel 2025 e al Giro hanno già vinto una tappa #BehindTheRace è il nome del progetto che racconta i retroscena del team alla Corsa RosaUrsus è entrata nel WorldTour insieme al team olandese nel 2025 e al Giro hanno già vinto una tappa #BehindTheRace è il nome del progetto che racconta i retroscena del team alla Corsa Rosa
Alzare il sipario
In occasione di questo debutto, Ursus ha presentato #BehindTheRace, un progetto editoriale che accompagnerà gli appassionati lungo le tre settimane del Giro d’Italia – e successivamente anche durante Tour de France e Vuelta a Espana – con uno sguardo esclusivo su tutto ciò che accade dietro le quinte del ciclismo professionistico. Più di un semplice reportage: #BehindTheRace è una narrazione autentica del mondo che vive attorno alla corsa, tra tecnica, emozioni e fatica quotidiana.
Grazie all’accesso esclusivo della crew fotografica di Poci’s Pix, il progetto racconterà le dinamiche interne di una squadra WorldTour durante un Grande Giro, dai momenti di tensione nel pre-gara alle emozioni post-tappa, passando per il lavoro dei meccanici, i briefing tecnici, la gestione dello stress e il rapporto umano tra atleti e staff. Un diario visivo che vuole restituire la complessità e il fascino del ciclismo vissuto al massimo livello, su un palcoscenico globale.
Mirko Ferronato, CEO di Ursus, con Giada Borgato ambassador dell’azienda e inviata al Giro per la RAIMirko Ferronato, CEO di Ursus, con Giada Borgato ambassador dell’azienda e inviata al Giro per la RAI
In corsa con la protagonista PROXIMA
Protagonista su strada sarà anche la nuova Ursus PROXIMA Team Edition, ruota in carbonio top di gamma, pensata per le esigenze più estreme degli atleti professionisti. Leggerezza, reattività e aerodinamica si fondono in un prodotto d’élite, sviluppato per affrontare ogni scenario, dalla salita più aspra agli sprint ad altissima velocità. PROXIMA accompagnerà i corridori del Team Picnic-PostNL lungo le tre settimane di corsa, garantendo prestazioni costanti e affidabilità anche nelle condizioni più impegnative. Ogni dettaglio è stato studiato in collaborazione con gli atleti per massimizzare la performance su ogni terreno.
Il racconto di #BehindTheRace sarà articolato in tre episodi settimanali per ciascun grande Giro, pubblicati sui canali social di Ursus (Instagram e Facebook) e attraverso la newsletter ufficiale. Un’occasione unica per vivere il ciclismo professionistico da una prospettiva nuova, intima e coinvolgente, fatta di passione, sacrificio e innovazione tecnologica al servizio dello sport.
Dopo il successo della prima edizione, “Ruota Libera”, il podcast ideato e prodotto da Ursus, è tornato per una seconda stagione ancora più ricca di contenuti, ospiti e curiosità dal mondo del ciclismo. La partenza è già avvenuta, sabato 12 aprile, in concomitanza con uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: la Parigi-Roubaix.
A condurre questa nuova avventura sarà ancora Giada Borgato, ex ciclista professionista e volto noto di Rai Sport, che guiderà gli ascoltatori in un viaggio… a ruota libera tra il presente, il passato e il futuro delle due ruote. La seconda stagione conferma lo stile diretto e coinvolgente del format, che ha saputo conquistare gli appassionati fin dalla prima puntata.
Registrato all’interno della sede Ursus di Rosà (Vicenza), “Ruota Libera” è molto più di un semplice podcast: è un progetto editoriale che riflette l’anima dell’azienda veneta, da sempre punto di riferimento nella produzione di ruote ad alte prestazioni per bici da strada, gravel e mtb. Il legame tra “Ruota Libera” e la passione per l’innovazione trova massima espressione nel 2025, anno che segna l’ingresso ufficiale di Ursus nel WorldTour al fianco del Team Picnic-PostNL, sia nella sezione maschile che femminile. Le nuove PROXIMA Team Edition, presentate alla Milano-Sanremo, sono il frutto di questa visione e accompagneranno gli atleti nelle competizioni più importanti al mondo.
Il 2025 per Ursus ha portato l’ingresso nel WorldTour con il Team Picnic PostNLLa collaborazione comprende anche la formazione femminile Il 2025 per Ursus ha portato l’ingresso nel WorldTour con il Team Picnic PostNLLa collaborazione comprende anche la formazione femminile
Con Ursus nel cuore del ciclismo
Come anticipato, la prima puntata – già disponibile online – ha avuto come protagonista Alessandro Ballan, ultimo italiano a vincere sia il Giro delle Fiandre che il Mondiale su strada. Ballan ha svelato i segreti delle Classiche del Nord, tra pavé, fatica e adrenalina, offrendo uno sguardo autentico e coinvolgente su uno dei momenti più iconici del calendario ciclistico.
La nuova stagione di “Ruota Libera” proporrà un episodio al mese, disponibile su Spotify e YouTube, con interviste esclusive a protagonisti del ciclismo professionistico e tecnico. Tra gli ospiti annunciati ci saranno: Angelo Furlan, ex professionista oggi esperto in preparazione atletica, Diego Bragato, Head of Performance della Federazione Ciclistica Italiana e Niklas Quetri, specialista in “bike fitting” e biomeccanica. Ma non solo: la seconda stagione sarà arricchita da contenuti tecnici, approfondimenti sui materiali, racconti inediti dal mondo delle corse, e uno sguardo dietro le quinte del professionismo, portando in primo piano le persone, le idee e le tecnologie che fanno girare le ruote del ciclismo moderno.
Con “Ruota Libera”, Ursus conferma il proprio impegno nel raccontare il ciclismo dall’interno, offrendo contenuti di qualità, approfondimenti tecnici e storie vere. Una visione in linea con l’evoluzione del brand, sempre più presente nei grandi eventi internazionali e al fianco degli atleti.
Viste qualche mese addietro, sbirciate e spoilerate alla Sanremo, le ruote Ursus che equipaggiano le Lapierre del Team PicNic-PostNL hanno un nome.
Proxima Team Edition diventano il simbolo della ricerca Ursus e dell’importante collaborazione con un team World Tour. Ben quattro i profili disponibili per questa nuova famiglia di ruote: 35 e 40, 50 e 60 millimetri.
Il mozzo delle nuove ProximaIl mozzo delle nuove Proxima
Affidabilità e nuovo mozzo
Resta uno dei cardini di casa Ursus, nonostante il progetto Proxima punti anche a valori di scorrevolezza, leggerezza ed efficienza aerodinamica. Tutte le versioni portano in dote un cerchio full carbon, ma buona parte del nuovo progetto Ursus Proxima ha come soggetto principale il nuovissimo mozzo U-RS Xeramik.
E’ completamente alluminio/ergal 7075, ha cuscinetti ceramici ed il posteriore è un esempio di semplicità quando viene smontato. Il meccanismo interno che supporta la ruota libera non necessita di attrezzi e chiavi. Significa una manutenzione e pulizia semplificate, aspetto particolarmente apprezzato dai meccanici del team, fattore che influisce in modo positivo sulla scorrevolezza e sulla rapidità d’ingaggio del sistema. La ruota libera è disponibile per Shimano, Sram e Campagnolo. Gli stessi mozzi hanno un fusto oversize (tipico del design Ursus) con flange non eccessivamente pronunciate, il tutto a favore di un comparto estremamente rigido. La sede per i dischi dei freni è CenterLock.
Messe alla frusta già dai ritiri invernali (foto Ursus)Per tubeless anche maggiorati nelle sezioni grazie al canale da 23 (foto Ursus)Alla Sanremo usate le 50 e 60Messe alla frusta già dai ritiri invernali (foto Ursus)Per tubeless anche maggiorati nelle sezioni grazie al canale da 23 (foto Ursus)Alla Sanremo usate le 50 e 60
Cerchio in carbonio, naturalmente per tubeless
Quattro le opzioni, come accennato in precedenza, 35 e 40, 50 e 60 millimetri di altezza, per tutti i gusti e necessità. Tutti hanno una larghezza complessiva del cerchio pari a 30 millimetri (ad eccezione della versione da 35 che è largo 29), con il canale interno da 23 (dotato di tape tubeless). Concettualmente il cerchio supporta in modo ottimale pneumatici da 28 in avanti, perfettamente i 30. Il carbonio ha la finitura unidirezionale.
I raggi Sapim sono in acciaio della serie CX, con profilo piatto/aerodinamico. Sono a testa dritta, hanno i nipples esterni e adottano incroci in seconda per entrambe le ruote (anteriore e posteriore).
Il nome Proxima svelato in occasione de La Classicissima (foto CAUld-Team PicNic-PostNL)Una ruota che diventa il vestito perfetto per la bici (foto Ursus)60 millimetriIl profilo da 50Le “intermedie” da 40Basse e leggere, le 35Il nome Proxima svelato in occasione de La Classicissima (foto CAUld-Team PicNic-PostNL)Una ruota che diventa il vestito perfetto per la bici (foto Ursus)60 millimetriIl profilo da 50Le “intermedie” da 40Basse e leggere, le 35
Per gli amanti dei numeri
Ursus Proxima Team Edition hanno un prezzo di listino davvero interessante, aggressivo: 1.750 euro, non elevato se consideriamo che è un prodotto da WorldTour. I valori dichiarati alla bilancia: 1.350 grammi e 1.410 grammi rispettivamente per le 35 e 40 millimetri. 1.470 e 1.550 grammi per le Proxima 50 e 60.
La stagione 2025 può essere considerata come un anno di svolta per Ursus, la realtà italiana specializzata nella produzione di ruote e componenti per il ciclismo. L‘azienda con sede a Rosà, in provincia di Vicenza, ha difatti ufficialmente fatto il proprio ingresso nel WorldTour grazie alla nuova partnership con il Team Picnic PostNL. Quello compiuto è un passo significativo per Ursus, che per la prima volta affianca una squadra appartenente alla massima categoria del ciclismo su strada, consolidando così il proprio posizionamento nel settore delle due ruote ad altissimo livello.
Fondata oltre cinquant’anni fa, e specializzata nelle lavorazioni meccaniche di precisione, Ursus ha costruito la propria reputazione producendo bloccaggi, mozzi e cavalletti reggicicli: segmento in cui l’azienda detiene una posizione di leadership mondiale. Con l’avvento della seconda generazione alla guida dell’azienda, agli inizi degli anni 2000, Ursus ha successivamente ampliato il proprio focus investendo nella progettazione e produzione di ruote in carbonio di alta gamma, destinate ai settori corsa, mtb e gravel. Questo processo di evoluzione ha portato l’azienda a distinguersi per l’innovazione e l’elevata qualità dei propri prodotti.
Ursus ha affidato la sua comunicazione all’agenzia VitesseUrsus ha affidato la sua comunicazione all’agenzia Vitesse
Innovazione, ricerca e sviluppo
Oltre all’importante ingresso nel World Tour, il 2025 segna per Ursus un ulteriore passo strategico: la scelta dell’agenzia Vitesse come partner per la gestione dell’Ufficio Stampa e delle PR a livello internazionale. Dal mese di gennaio, infatti, la stessa agenzia di comunicazione supporta Ursus nel consolidare la presenza sui media globali, valorizzando i successi aziendali e amplificando il brand a livello internazionale.
Vitesse, attiva dal 1991, è una delle più prestigiose agenzie di comunicazione nel mondo dello sport, specializzata nei settori outdoor, ciclismo e turismo. Con oltre trent’anni di esperienza, l’agenzia vanta collaborazioni con alcuni dei marchi più prestigiosi del settore, tra cui Bianchi e Northwave. La partnership con Ursus si inserisce in un percorso di crescita volto a rafforzare il posizionamento del brand nei mercati chiave del ciclismo internazionale.
L’impegno di Ursus si riflette anche nella moderna sede operativa di Rosà, inaugurata nel 2015 accanto allo storico stabilimento. Qui, l’azienda investe costantemente in ricerca e sviluppo, puntando su innovazione, sostenibilità e benessere delle risorse umane. Certificazioni e riconoscimenti attestano la qualità dei prodotti e l’attenzione ai processi produttivi, elementi che la rendono un marchio sempre più competitivo a livello globale.
Ursus quest’anno fornirà anche le route al team continental SC Padovani Polo Cherry BankUrsus quest’anno fornirà anche le route al team continental SC Padovani Polo Cherry Bank
Una storia da raccontare
«Entrare nel WorldTour – ha dichiarato Mirko Ferronato, CEO di Ursus – è la realizzazione di un sogno per noi. Abbiamo lavorato con dedizione per raggiungere questo traguardo, e oggi siamo pronti a competere con i migliori grazie alla qualità e all’affidabilità delle nostre ruote. La collaborazione con il Team Picnic PostNL rappresenta un’opportunità unica per dimostrare il nostro valore, mentre la partnership con Vitesse ci consentirà di raccontare al meglio la nostra storia e i nostri progetti ad un pubblico sempre più ampio».
«Siamo entusiasti di intraprendere questa collaborazione con Ursus – ha aggiunto David Evangelista, Head of Communication di Vitesse – un’azienda che conoscevamo e apprezzavamo già da tempo e che, entrando in contatto diretto, ci sta mostrando ancora di più il suo enorme potenziale. Insieme lavoreremo per valorizzare il brand e comunicare al meglio i prossimipassi di Ursus nel mondo del ciclismo».
Con questa nuova strategia, Ursus si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, portando il proprio brand su scala globale e consolidando la propria reputazione di eccellenza nel settore delle due ruote.