Gran colpo di Ursus, al fianco del Team PicNic-PostNL

30.01.2025
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Ursus, un’altra azienda italiana che entra nel World Tour con il chiaro intento di innovare e sviluppare. Sarà al fianco del Team PicNic-PostNL per almeno due anni.

Enrico Stragliotto, del dipartimento sales di Ursus, ci racconta qualche dettaglio di questa partnership che ha tutte le carte in regola di essere il primo tassello di un percorso più lungo, con uno sguardo ad ampio spettro rivolto al futuro.

Quando nasce e quando ha preso realmente forma la partnership con il team?

L’interesse nasce all’inizio del 2024. Volevamo fare un salto di livello e dopo molti anni nelle squadre professional, come Total Direct Energies, Bardiani, Corratec ed in passato al fianco della CCC, ci sentivamo pronti a fare il grande passo nel WorldTour. A metà 2024 siamo entrati ufficialmente in contatto con il team. Oggi siamo pronti a partire.

E’ possibile conoscere qualche dettaglio che vi lega al team?

Siamo reduci anche noi dai primi ritiri, dove in modo effettivo siamo entrati in contatto con l’intero staff. Nei prossimi mesi potremo fornire maggiori dettagli. Posso dire che la collaborazione vuole essere a lungo termine. Ad oggi abbiamo firmato per 2 anni, ma…

Dopo le prime giornate di test e utilizzo il team ha già avanzato delle richieste?

Mi spingo a dire che i primi feedback sono positivi, ovviamente c’è da lavorare. Credo che per quantificare al meglio i dati ed i riscontri maggiori dovremo aspettare dopo gennaio. Siamo in contatto con i tecnici del team ai quali chiediamo aggiornamenti continui. Il team non ha solo le ruote Ursus come materiale nuovo, ma anche le bici Lapierre (rientra nel WorldTour con la nuova Xelius DRS e la Aerostorm per le crono-NDR). Quindi tutto è in divenire.

Charlotte Kool sarà uno dei riferimenti della compagine femminile (foto Pic Nic-PostNL)
Charlotte Kool sarà uno dei riferimenti della compagine femminile (foto Pic Nic-PostNL)
Utilizzerete la compagine World Tour per test e sviluppo dei prodotti futuri?

Per noi questa collaborazione è sicuramente importante. Lo è per la visibilità, ma l’aspetto che più ci interessa è la capacità del team di processare dati e capire insieme come sviluppare i prodotti del futuro. Siamo certi che con le nostre competenze unite a quelle del team, avremo l’opportunità di sviluppare ruote ancora più performanti.

E poi il progetto Enigma. Un’evoluzione Ursus che si spinge in modo deciso verso il WorldTour?

Esatto. Enigma rappresenta un primo passo verso quello che per Ursus è da sempre un punto fisso. Innovazione e qualità. In questa fase dobbiamo tenere ancora la bocca cucita, ma posso anticipare che nei prossimi mesi ci saranno delle sorprese molto interessanti.

Rispetto alle sponsorizzazioni fatte ad oggi, cosa comporta l’impegno World Tour?

Il WorldTour è la F1 della bici. L’impegno è notevole sotto ogni aspetto e all’interno di un’azienda tutti sono coinvolti, direttamente e indirettamente. Ursus è una realtà solida da sempre orientata alla crescita e l’ingresso in questa categoria è parte integrante di un processo di crescita che non è solo di oggi. Di fatto, il legame con una squadra World Tour è la ciliegina sulla torta di un percorso che dura da più stagioni. Ora ci siamo e si ricomincia con altri step dell’evoluzione.