Rigidità e leggerezza dei migliori cerchi in carbonio con un livello di comfort mai raggiunto finora da questo tipo di prodotti. Il risultato dell’equazione sembra proprio essere racchiuso nella serie TC. Le ruote Ursus Miura TC37, TC47 e TC67 sono un concentrato di comfort, duttilità e performance con prestazioni al top su ogni tipo di terreno. Oggi Parigi-Roubaix e domani Strade Bianche con queste ruote sono possibili.
Questi cerchi sono adattabili a percorsi diversi. Grazie al tubeless si può essere competitivi come un pro’ su asfalto senza preoccuparsi troppo del rischio di forature. Il giorno seguente si può decidere di mettersi alla prova su un percorso con pavé, oppure di tipo gravel: basterà abbassare la pressione di gonfiaggio delle coperture per ottenere più grip e per ammortizzare le asperità del terreno ghiaioso. Le abbiamo scoperte insieme all’ambassador d’eccellenza di Ursus che di ruote ne ha provate di tutti i tipi e serie: Alessandro “Alejet” Petacchi.
Performance aeronautiche
Il profilo aerodinamico nei cerchi della serie TC è progettato sulla base del NACA 0027, di stampo aeronautico. Le fibre di carbonio sono stese seguendo un particolare processo di bendaggio: questo consente l’ideale distribuzione del materiale, che rende la struttura delle ruote leggerissima ed estremamente bilanciata. Tutte le varianti montano l’ultimo modello di mozzi Ursus in alluminio. Un concentrato di tecnologia, preciso al micrometro, enfatizzato dalla presenza di cuscinetti a sfera ad alta scorrevolezza. Si parla di capolavori tecnici da professionisti che nella loro versione Disc aggiungono all’elenco dei pregi una frenata mai così reattiva ed efficace, ideale anche in condizioni di pioggia o asfalto bagnato.
Le tre versioni
Nella loro versione da 37 mm queste ruote mantengono alte prestazioni sia su lunghe distanze che su percorsi misti. Hanno risposto molto bene ai test di Ursus anche in ambito gravel e su bagnato, denotando una grande stabilità. Sono disponibili nella versione V-brake Miura TC37 e in quella per freno a disco Miura TC37 Disc.
Le ruote da 47 mm per bici da corsa con freno a disco sono adatte per ogni tipo di percorso. Il profilo medio del cerchio, consente ai ciclisti amanti di percorsi misti di pedalare al massimo delle prestazioni in ogni occasione. La particolare stesura della fibra di carbonio consente di controllare la distribuzione del materiale in modo che il cerchio risulti perfettamente bilanciato. Le ruote in carbonio Miura TC47 Disc montano il nuovo modello di mozzi Ursus minuziosamente assemblati a mano dai meccanici e controllati con degli appositi macchinari a controllo ottico prima di essere montati nelle ruote.
Infine c’è la versione da 67 mm, che assicura alla bici un elevato impatto estetico, ma non è di certo questo il suo pregio principale. Si tratta infatti di ruote progettate per dare il meglio a cronometro, quando l’aerodinamicità del loro profilo GOE 775 Airfoil consente di ridurre al minimo la resistenza al vento contrario. Nessun problema anche in situazioni di vento laterale, che scivolerà via senza destabilizzare.
Alessandro, che tipo di ruote sono?
Sono ruote un po’ diverse ma simili, perché le TC37 sono leggermente più leggere e con un’indole più da salita e da scalatore. Per percorsi più impegnativi. Le TC47 sono il compromesso giusto tra rigidità e guidabilità. Io mi sono trovato molto bene anche in discesa. Sono ruote molto scorrevoli, hanno un ottimo cuscinetto. Le TC67 invece sono le più aerodinamiche e veloci della serie.
Qual è la misura che ti piace di più?
La TC47. E’ la dimensione dal punto di vista amatoriale più completa. Si può fare di tutto, dalle corse più veloci a quelle più impegnative.
Sono ruote che avresti usato anche da pro’?
Sì, assolutamente. Un professionista magari può ricercare una ruota più alta come la 67 mm, per avere più rigidità e più scorrevolezza. Questa scelta viene dettata ancora di più dal percorso. Per esempio in una gara piatta o un arrivo veloce sarebbero la scelta ottimale.
Mentre delle TC37 cosa ci dici?
Sono fantastiche. Ma l’utilizzo dipende anche dalla fisicità del ciclista. Per esempio io questa misura la userei raramente. In salita però sceglierei proprio queste. Per fare un esempio, se dovessi correre una tappa con 5000 metri di dislivello non avrei dubbi nello sceglierle.
Cosa dici della loro adattabilità a strada, gravel, pavé?
Sono studiate per avere sollecitazioni elevate, per una Roubaix o un Fiandre sono le ruote ideali. Anche per le strade bianche non hanno problemi. In quel caso le sollecitazioni non sono paragonabili all’Inferno del pavé.
Per terreni difficili quale sceglieresti?
Una Roubaix si può correre tranquillamente con la 47 mm visto che più di una volta abbiamo visto i corridori con le alto profilo cavarsela più che bene.
Sono ruote complete quindi?
Sì. Poi dipende molto anche dal copertoncino che viene scelto e anche se vengono messe in configurazione tubeless. Dopo si gioca con le pressioni, ma le TC rimangono la scelta migliore anche per queste condizioni.
Che impressione hai avuto sulla scorrevolezza?
Sono ruote molto scorrevoli. Mi hanno dato delle sensazioni buone in ogni uscita. Sia a velocità basse che alte. E’ difficile trovargli dei difetti. Si ha un compromesso su tutti i terreni di affidabilità, rigidità, guidabilità e tenuta.
Le tue TC47 in che configurazione le usi?
Io da amatore le uso in configurazione copertoncino, ma è una scelta dovuta al fatto che è comodo in caso di foratura. Nulla da togliere al tubeless che sta dimostrando di essere una tecnologia che si sposa perfettamente anche con le TC.