Miche, brand tutto italiano operativo nel settore della componentistica per il ciclismo, ha recentemente presentato una nuova versione del proprio sito web, rappresentando un passo avanti estremamente significativo nell’esperienza digitale dei propri clienti. Situata nel cuore del Nord Est italiano, più precisamente a San Vendemiano, in provincia di Treviso, Miche è da tempo un vero e proprio sinonimo di affidabilità e di innovazione nel mondo delle biciclette.
Il nuovo sito internet di Miche è più di una semplice vetrina online: è un portale interattivo che offre agli appassionati di ciclismo un accesso intuitivo e completo alla vasta gamma di prodotti, di componenti e di servizi offerti dall’azienda. Grazie a un design estremamente moderno e decisamente “user-friendly”, tutti gli utenti che lo visiteranno potranno esplorare facilmente le diverse categorie di prodotti, dalle ruote ai gruppi completi, dagli ingranaggi alle pedivelle, trovando tutto ciò di cui potranno aver bisogno per migliorare le… prestazioni e l’affidabilità delle proprie biciclette. Inoltre, la nuova versione del sito web Miche offre una ricca sezione di contenuti informativi, oltre ad una completa e ricca biografica sulla storia più che centenaria dell’azienda.
Il nuovo sito risulta facile e intuitivo anche da mobileIl nuovo sito risulta facile e intuitivo anche da mobile
Qualità e ingegno italiani
E’ bene ricordare che la presenza online di Miche non si limita al semplice aspetto commerciale, ma intende rappresentare un punto di riferimento per la comunità ciclistica, un luogo in cui gli appassionati possono condividere le proprie esperienze, connettersi con altri ciclisti e ricevere supporto dalla “squadra tecnica” Miche.
Appena due anni fa, nel 2022, Fac Michelin Spa (la realtà imprenditoriale proprietaria del marchio Miche) è entrata a far parte del gruppo industriale guidato da Wilier Triestina, uno dei brand ciclistici più importanti e riconosciuti al mondo. L’obiettivo dichiarato di questa acquisizione è quello di creare nel tempo un gruppo industriale 100% italiano leader a livello globale nel settore della “bike Industry”.
Miche realizza prodotti di qualità grazie ai suoi tecniciL’azienda lavora fianco a fianco della nazionale italiana pistaMiche realizza prodotti di qualità grazie ai suoi tecniciL’azienda lavora fianco a fianco della nazionale italiana pista
«Realizzare prodotti di qualità – dichiarano con una punta d’orgoglio dal quartier generale Miche di San Vendemiano – è la nostra mission aziendale: un’attività quotidianamente certificata dai test dei nostri laboratori nel rispetto dei rigorosi standard che il sistema qualità Miche prescrive. Tutti i nostri prodotti vengono sviluppati utilizzando evoluti programmi CAD. Poi prendono forma su stampanti 3D e una volta realizzati – in Italia – devono necessariamente superare ripetuti test di collaudo nelle più gravose condizioni di utilizzo. Usciti dalle nostre linee di produzione sono commercializzati in ogni continente contribuendo a tramandare una storia fatta di qualità e di puro ingegno italiano».
La nuova Wilier Filante SL presentata da Claudio Salomoni. Il design è mutuato dalla SLR, confermando un progetto aero di riferimento, ma c'è un blend di fibre di carbonio leggermente differente, un comfort maggiore e un range di prezzo più accessibile
MISANO-Le forme sono quelle della Wilier Filante SLR utilizzata dai pro. Arriva la versione SL della bici aerodinamica dell’azienda veneta e utilizza lo stesso design, ma con un carbonio differente.Si rivolge ad un pubblico che vuole utilizzare una bici top level, ma con un range di prezzo più accessibile. Entriamo nel dettaglio.
In versione total blackIn versione total black
Wilier Filante, il progetto aero non cambia
La nuova SL mutua il disegno (e l’impatto estetico), i volumi dei profilati e le geometrie dalla SLR. La differenza principale è legata al blend di fibre di carbonio di telaio e forcella, che adotta una quantità minore di alto modulo.
Incrementa leggermente il valore alla bilancia di circa 120/150 grammi, a parità di taglia e configurazione. Aumenta il comfort, per una bicicletta che diventa ancora più versatile proprio questo sotto punta di vista e si abbassano i prezzi.
La scatola da 86,5 millimetri di larghezzaGli obliqui si allargano nel punto di inserzione con il piantoneObliquo aero e rinforzo nel nodo sellaLa pinnetta posteriore che si innesta nell’obliquoZona dei perni passanti con soluzione Speed-ReleaseZona del forcellino scaricata e passaggio posteriore del cavoLa scatola da 86,5 millimetri di larghezzaGli obliqui si allargano nel punto di inserzione con il piantoneObliquo aero e rinforzo nel nodo sellaLa pinnetta posteriore che si innesta nell’obliquoZona dei perni passanti con soluzione Speed-ReleaseZona del forcellino scaricata e passaggio posteriore del cavo
Otto allestimenti e sei taglie
Si parte dalla configurazione che alla base ha lo Shimano 105 Di2 a 12 rapporti ( e le ruote Miche Syntium Aero in alluminio) che ha un prezzo di listino di 5.100 euro. Si arriva all’apice con le due configurazioni che possiamo categorizzare come delle vere e proprie race ready, con il pacchetto Ultegra Di2 e lo Sram Force AXS, entrambe con le nuove ruote Wilier NDR da 50 con il cerchio in carbonio (sviluppate da Miche). Queste due hanno un prezzo di listino di 7.000 euro. Mentre le taglie vanno dalla XS, fino ad arrivare alla XXL.
Nel mezzo troviamo le Wilier Filante SL con lo Sram Rival AXS eTap e il Campagnolo Chorus, entrambe disponibili con le ruote Miche, oppure con le NDR 50 full carbon.
Il seat-post è quello della Filante SLRLo stem con soluzione semi-integrata per le guaineIl seat-post è quello della Filante SLRLo stem con soluzione semi-integrata per le guaine
Due particolarità molto interessanti
Il reggisella è full carbon ed è lo stesso che è in dotazione alla SLR. E’ disponibile con l’arretramento e nella versione zero off-set. La Filante SL utilizza degli attacchi manubrio con una sorta di semi integrazione delle guaine, che scorrono nella parte sottostante. Questo offre un impatto estetico pulito ed elegante, perfettamente in linea con il concetto che esprime Wilier ed è anche utile in caso di manutenzione.
Procede a gonfie vele il mercato di Wilier Triestina. Andrea Gastaldello racconta il momento felice del brand che dà le bici all'Astana e alla Total Direct Energie
La trasmissione in una bicicletta è una parte davvero importante, la sua azione ed il corretto funzionamento valgono tanto in termini di prestazione. Una cambiata rapida e secca aiuta il ciclista a mantenere costante lo sforzo, senza sprecare una goccia in più di energia. Contribuisce a mantenere costante l’azione e la pedalata. Miche propone così la sua nuova cassetta: la Primato K12, dedicata ai gruppi con trasmissione Shimano.
Gli ultimi due ingranaggi della cassetta Primato K12 sono costruiti in Ergal Al 7075-T6Gli ultimi due ingranaggi della cassetta Primato K12 sono costruiti in Ergal Al 7075-T6
A 12 velocità
La profondità che un gruppo a 12 velocità propone permette di avere una scelta praticamente infinita di rapporti e, di conseguenza, di sviluppo metrico. “Giocando” con il gruppo è ormai possibile mantenere invariata la scelta della corona anteriore. Una maggiore scelta comporta una più grande responsabilità per il produttore, che deve offrire la più ampia scelta possibile.
Miche, con questo suo gruppo totalmente costruito nello stabilimento di San Vendemiano, porta una grande innovazione. La nuova cassetta Primato K12 è realizzata con una tecnica costruttiva nuova, che per la prima volta fa il debutto nei pignoni da strada di Miche. Gli ultimi due ingranaggi sono costruiti in Ergal Al 7075-T6, vengono ricavati da un unico blocco. Questo permette di avere una maggiore rigidità dei pignoni in ultima e penultima posizione, la cambiata risulta così fluida e precisa. Inoltre, la finitura con anodizzazione superficiale dura HT (Hard Treatment), eleva la resistenza dell’Ergal 7075.
Avere una cassetta da 12 velocità permette una scelta più ampia e profonda di rapportiAvere una cassetta da 12 velocità permette una scelta più ampia e profonda di rapporti
Resistente e scelta ampia
Miche non ha solo aumentato la rigidità degli ultimi due ingranaggi, ma anche degli altri dieci. La caratteristica distintiva del pacco pignoni Primato è che gli ingranaggi sono realizzati in acciaio speciale, che dona grande resistenza. Una soluzione che aumenta le caratteristiche meccaniche e strutturali, soprattutto grazie ai trattamenti termici messi in atto da Miche. Questi ultimi riducono al minimo la possibilità di deformazione dei pignoni in fase di massima spinta. Il ciclista in questo modo non perderà nemmeno un watt.
I trattamenti termici usati da Miche evitano la deformazione degli ingranaggi nel momento di massima spinta I trattamenti termici usati da Miche evitano la deformazione degli ingranaggi
La scelta messa in atto da Miche è profonda: infatti si può scegliere di adoperare una cassetta che va dal tradizionale 11-30. Oppure, sempre con l’11 come ingranaggio più piccolo, si può arrivare fino al 34. Le ultime due soluzione sono dedicate ai ciclisti più esigenti: con la combinazione 14-30 e 16-30.
Il peso del pacco pignone è di 310 grammi per la combinazione 11-30.
Le scelte tecniche di Romain Bardet per la sua Scott Addict RC, soluzioni che ritroveremo anche al Giro d'Italia 2022. Solo tubolari e quella corona da 36 dove non è necessario spingere a tutta
Prosegue spedito l’attivo rapporto di collaborazione tecnica e di partnership in essere tra Miche e le Federazione Ciclistica Italiana. Un vero e proprio sodalizio, quest’ultimo, che ha contribuito negli ultimi anni a molteplici successi colti della nazionale azzurra su pista. Basti citare la conquista della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020, nei campionati del mondo di Roubaix 2021, nei campionati europei di Grenchen 2023 e per finire lo splendido oro del quartetto femminile a St Quentin en Yvelines nel 2022.
I prossimi grandi impegni che attendono la nostra nazionale su pista sarannoi mondiali di Glasgow, in programma quest’anno nella prima metà di agosto, e gli attesissimi Giochi Olimpici di Parigi che si disputeranno nell’estate del prossimo anno.
La nazione su pista utilizza i pignoni Pista OroGli ingranaggi sono ottenuti dalla lavorazione a CNC della lega Ergal 7075-T6
Qualità produttiva
«Continuare a sostenere la Federciclismo, e la nazionale italiana su pista nello specifico – ha dichiarato Luigi Michelin, Amministratore Delegato F.A.C. Michelin – è per noi davvero una grandissima soddisfazione. Gli straordinari successi raggiunti assieme, su tutti la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020, testimoniano la bontà di questa collaborazione. Per un’azienda come la nostra, lavorare insieme ad atleti di questo livello è il modo più efficace per realizzare e testare prodotti sempre all’avanguardia, cercando di migliorarci sempre più. Miche è orgogliosa di supportare la nazionale italiana su pista grazie al proprio know-how tecnico, basato sull’utilizzo di software evoluti, della stampa 3D e di un rigorosissimo controllo qualitativo dei componenti».
«Ringraziamo Miche per il supporto che ci ha fornito in questi anni – ha ribattuto il Presidente FCI Cordiano Dagnoni – un supporto concreto, grazie al quale abbiamo raggiunto importanti risultati che hanno portato prestigio allo sport italiano e grande lustro al nostro ciclismo. Sono certo che questo accadrà anche in futuro, consapevole che abbiamo, noi e la Miche, un destino comune, ovvero quello di essere testimoni nel mondo di una Italia che vince».
Miche ha contribuito ai numerosi successi della nazionale italiana pista in questi anniMiche ha contribuito ai numerosi successi della nazionale italiana pista in questi anni
Una storia centenaria
Con una prestigiosa storia nel mondo del ciclismo, Miche rappresenta da più di 100 anni un’eccellenza italiana nella produzione di componenti per il ciclismo. Grazie alle più moderne tecnologie, unite ai laboratori per i test interni, Miche è in grado di realizzare prodotti di altissima precisione. Così realizzati, essi incontrano perfettamente gli elevati standard tecnici e di performance richiesti dalla nazionale italiana su pista. Il contributo di Miche agli atleti azzurri si concretizza con la fornitura di tutto il sistema di trasmissione.
La guarnitura Miche Attiva PistaLa guarnitura Miche Attiva Pista
Oltre al movimento centrale e le catene, i corridori utilizzeranno i pignoni Pistard Oro, lavorati finemente al CNC e rifiniti con trattamento superficiale WC/C. Questo processo è in grado di migliorare la resistenza dei materiali utilizzati e di ridurre del 75% l’attrito con la catena senza ausilio di lubrificanti.
Le guarniture e gli ingranaggi forniti da Miche sono, a loro volta, realizzati in Ergal 7075-T6 e lavorati al CNC: tutti componenti che vengono poi trattati con finitura “sand-blasted” così da aumentare la rigidità del materiale: grazie a questo trattamento, ogni singolo watt viene trasmesso a terra senza alcuna dispersione di potenza.
Affidabilità, versatilità e una garanzia di prestazioni che si tramanda di modello in modello. Miche presenta la nuova versione di una delle ruote strada che da anni contraddistingue l’azienda Made in Italy. Le Revox XL DX per bicicletta da strada a freno a disco sono un prodotto con prestazioni indiscutibili che incorporano alcune delle principali caratteristiche delle ruote top di gamma di Miche. Più leggera, mozzo nuovo, 38 mm, canale interno da 19 mm e ovviamente tubeless ready.
La laminazione del carbonio ha permesso di abbassare ulteriormente il pesoIl canale interno da 19 mm permette il montaggio di coperture da 23 a 38 mmLa laminazione del carbonio ha permesso di abbassare ulteriormente il pesoIl canale interno da 19 mm permette il montaggio di coperture da 23 a 38 mm
Versatilità
Una ruota pronta a tutto, in grado di supportare ciclisti di ogni livello in base alle loro esigenze utilizzandole nel loro contesto giusto: 38 mm che si adattano ad alte e basse velocità, con dettagli derivati dalle top di gamma ma con praticità e affidabilità da utilizzo quotidiano.
«E’ un allround – spiega Paolo Bisceglia, responsabile commerciale Miche – una ruota che si presta a qualsiasi utilizzo. Canale da 19 mm in linea con le attuali tendenze senza però essere eccessivamente largo. Non ha un utilizzo specifico. Non è il 50 mm o 65 mm che hanno un impiego inconfondibile. E’ la classica ruota che permette di trovarsi bene in qualsiasi applicazione, dalla salita alle alte velocità. Pur essendo un 38 mm, ha caratteristiche di rigidità ottime, perciò se si deve fare una volata, non flette o subisce la potenza. A livello prestazionale pur essendo il nostro entry level della gamma in carbonio è una ruota che rispetta quelli che sono i parametri di performance essenziali».
Il miglior rendimento delle ruote si attesta con coperture da 25 a 28 mmI nuovi mozzi dispongono di cuscinetti ad alte prestazioniIl miglior rendimento delle ruote si attesta con coperture da 25 a 28 mmI nuovi mozzi dispongono di cuscinetti ad alte prestazioni
Miglioramenti
Le sostanziali differenze della nuova Revox XL DX rispetto al modello precedente sono il nuovo cerchio in fibra di carbonio T700 con laminazione unidirezionale e un canale interno ora da 19 millimetri in grado così di sfruttare ancora di più gli pneumatici tubeless, aumentando livello di guida e sicurezza. Questa soluzione porta le Revox XL DX anche ad essere più rigide rispetto al modello precedente, con un miglioramento secondo i test svolti da Miche del 6 per cento. Al tempo stesso seppur più larghe, il peso totale delle ruote è diminuito di alcuni grammi arrivando ora a 1.630 grammi (+/3%).
«E’ stato ridisegnato il cerchio – dice Bisceglia – abbiamo come detto allargato il canale a 19 mm e abbiamo montato un mozzo di nuova concezione. Lavorando sulla laminazione del carbonio e sul mozzo siamo riusciti ad abbassare il peso. Questo anche grazie alla raggiatura straight-pull e ai cuscinetti Miche ad alta scorrevolezza».
I 38 mm permettono un utilizzo versatile e per qualsiasi percorsoI 38 mm permettono un utilizzo versatile e per qualsiasi percorso
Utilizzo e kit
Le Revox XL DX sono ruote che si adattano a più utilizzi, a partire da livelli amatoriali fino a diventare le perfette compagne di viaggio in allenamenti di ogni tipo.
«A livello di utilizzo – chiarisce Bisceglia – vanno benissimo a livello giovanile e amatoriale, mentre se si guarda a livelli più alti sono considerate come delle ottime, classiche, ruote da allenamento. Il 50 mm che va di moda ha dei vantaggi indiscutibili. Però per un utilizzo quotidiano normale, il 38 mm è il giusto compromesso.
«Questa ruota è tubless ready. Noi possiamo fornirla già con il kit Miche a richiesta del cliente. Oppure in versione normale poi successivamente trasformabile. A livello di rendita il tubeless secondo i dati è la versione più scorrevole. Per quanto riguarda il peso invece, la versione con camere d’aria super leggere permette di risparmiare qualcosa in più. Sono scelte individuali, il vantaggio di questa ruota è la versatilità anche sotto questo aspetto».
Le ruote sono compatibili anche con freni tradizionali (RC), dispongono di una garanzia di 2 anni + uno in caso di registrazione su miche.it. Insieme alle ruote vengono consegnate due sacche porta ruote, prolunghe valvole, ghiera chiusura pignoni, ghiere chiusura freni a disco, libretto istruzioni. I prezzi si differenziano per tipologia: Revox XL DX tubeless 1.503,53 euro, Revox RC tubeless 1.503,53 euro, Revox XL DX copertoncino 1.449,97 euro, Revox RC copertoncino 1.449,97 euro.
La differenza è nei dettagli, soprattutto quando ci si gioca tutto sul filo di pochi decimi: Miche e la nazionale di pista lo sanno bene. Dopo i successi maturati sul parquet in questi ultimi anni, nasce la nuova serie Pistard Oro. Frutto di continui test per garantire agli atleti azzurri sempre le migliori performance e risultati, necessari per competere ad alti livelli.
«La collaborazione con la Federazione – spiega Paolo Bisceglia, responsabile marketing Miche – dura da cinque anni. Si tratta di un grande onore per noi, azienda italiana, essere accanto alla nazionale pista del nostro Paese. E’ un lavoro gratificante ma di grande impegno, che ci spinge a migliorare ogni volta».
Durante una rassegna come gli europei, i rapporti vengono cambiati in continuazione per le varie proveNelle fasi di partenza su guarnitura, pignoni e catena vengono scaricati fino a 2.000 wattLa collaborazione tra Miche e la Federazione dura da ormai cinque anniDurante una rassegna come gli europei, i rapporti vengono cambiati in continuazione per le varie proveNelle fasi di partenza su guarnitura, pignoni e catena vengono scaricati fino a 2.000 wattLa collaborazione tra Miche e la Federazione dura da ormai cinque anni
Ingranaggi al CNC
Gli ingranaggi sono ottenuti dalla lavorazione a CNC della lega Ergal 7075-T6, che vengono poi trattati con finitura sandblasted, così da aumentare la rigidità del materiale. Si tratta di una lavorazione fondamentale perché, gli atleti, nei brevi ed intensi sforzi su pista, imprimono una grande forza sulle parti meccaniche. Con questo trattamento ogni singolo watt viene trasmesso a terra.
«Questi ingranaggi della serie Pistard Oro – continua Bisceglia – sono disponibili in dentature da 64, 65, 66, 67 e 68 denti. Tra poco ne faremo anche due in più: da 69 e 70 denti. Tempo fa era impensabile ampliare così tanto la dentatura. L’ampia scelta è dovuta alla grande quantità di discipline e alle esigenze, diverse, che derivano da quest’ultime. La grande marcia in più a livello di sviluppo è arrivata dopo i grandi successi di Tokyo 2020 e dai campionati del mondo di Roubaix 2021. A questi si aggiungono le medaglie dei recenti europei. Infatti, la finitura in anodizzazione nera e la caratteristica marcatura dorata rende gli ingranaggi Pistard Oro pezzi unici, celebrativi dei risultati ottenuti dalla Nazionale Italiana».
Le rifiniture dorate vogliono celebrare i numerosi successi della nazionale pistaLe rifiniture dorate vogliono celebrare i numerosi successi della nazionale pista
Pignoni: si parte dal 13
Nella gamma Pistard Oro sono presenti anche i pignoni, sui quali si è voluto lavorare sulla riduzione degli attriti, per massimizzare la fluidità e la scorrevolezza dei componenti. In questo caso, per la loro realizzazione, viene usato l’acciaio ad alte resistenza e durezza. La lavorazione CNC elimina tutte le rugosità, in modo che la catena non soffra nemmeno la più piccola resistenza nelle fasi di innesto e disinnesto.
«Nelle fasi successive – spiega Bisceglia – ogni pignone viene trattato con WC/C, questo processo riduce del 75% gli attriti meccanici, e senza l’utilizzo di alcun tipo di olio. In pista si lavora in assenza di lubrificazione, tale trattamento migliora efficacia e scorrevolezza, contribuendo anche ad esaltare le caratteristiche di durezza del materiale. Si raggiunge così la massima sopportazione degli elevati carichi meccanici a cui i singoli denti sono sottoposti in fase di spinta da parte del pistard. Pensate che nella fase di accelerazione si parla di picchi di potenza maggiori ai 2000 watt.
«Naturalmente – continua – lo sviluppo di pignoni e ingranaggi va di pari passo. Con l’aggiunta di maggiori dentature degli ingranaggi si passa a misure diverse per il pignone. Spariscono le dentature da 12 e 11 a favore di quelle da 13, questo perché un pignone più grande offre maggiore appoggio alla catena in fase di presa».
I pignoni posteriori vanno dal 13 al 18, più denti vuol dire maggiore rotondità di pedalata e più appoggio per la catenaI pignoni posteriori vanno dal 13 al 18, più denti vuol dire maggiore rotondità di pedalata
Studi e test
«Tutta la componentistica – conclude Bisceglia – è studiata da noi di Miche nei vari laboratori prima di passare in pista. Una volta in mano agli atleti ed i tecnici della nazionale, inizia la fase dei test. Loro infatti provano il tutto e forniscono dei feedback. Paradossalmente, in pista non è tanto la leggerezza che fa la differenza, ma l’efficienza. La catena, per esempio, è diversa da quella usata in strada. Non avendo la necessità di cambiare rapporto si ha una maglia più rigida e di conseguenza più pesante di 50-70 grammi».
La collaborazione tra Miche e Federazione Ciclistica Italiana prende il via nel 2018. Stagione in cui il brand veneto si pone l’obiettivo di portare ai massimi livelli di categoria la già affermata gamma di prodotti Pista. Un proposito pienamente raggiunto, sia in occasione delle Olimpiadi di Tokyo 2020 quanto alle rassegne mondiali di Roubaix 2021 e Parigi 2022. Contesti nei quali, come ben sappiamo, numerosi atleti ed atlete azzurre hanno letteralmente fatto incetta di medaglie. Senza dimenticare il mitico quartetto maschile, che si è imposto nelle prove ad inseguimento stabilendo anche il nuovo record del mondo.
Grazie a questa preziosa collaborazione e partnership con la Federazione Ciclistica Italiana, Miche ha potuto beneficiare di un vero e proprio banco di prova, a dir poco eccellente, per i prodotti realizzati specificamente per la pista e più in generale per le discipline di velocità. Un banco di prova fondamentale, è vero, ma anche un autentico laboratorio di sviluppo per nuovi componenti da collocare al vertice della propria gamma prodotto.
le novità tecniche portate nel settore pista sono state moltele novità tecniche portate nel settore pista sono state molte
Un banco di prova eccellente
Realizzare prodotti di qualità è da sempre la “mission” aziendale che Miche quotidianamente persegue. Una qualità del prodotto che necessariamente deve essere certificata da ripetuti test presso i laboratori interni all’azienda, nel pieno rispetto dei rigorosi standard che il sistema qualità Miche prescrive. Ciascun componente Miche viene difatti sviluppato utilizzando evoluti programmi CAD, prende forma su stampanti 3D, e – una volta realizzato – deve superare ripetuti collaudi nelle più gravose condizioni di utilizzo.
La collaborazione tra Miche e Federciclismo ha portato tanti successiLa collaborazione tra Miche e Federciclismo ha portato tanti successi
Un esempio concreto? Gli ingranaggi Seigiorni Oro, dedicati alle altissime prestazioni su pista e disponibili in dentature 64, 65, 66, 67 e 68 denti. Ottenuti dalla lavorazione a CNC della lega Ergal 7075-T6, questi specifici ingranaggi prodotti dalla Miche vengono trattati superficialmente con finitura “sandblasted” per incrementare la già ottima rigidità strutturale del materiale al fine di evitare torsioni indesiderate e trasmettere tutta la potenza in ogni singola pedalata. La finitura in anodizzazione nera, e la caratteristica marcatura dorata, rende poi questi ingranaggi Miche dei veri e propri pezzi unici in quanto celebrativi degli straordinari risultati ottenuti (e di quelli che ancora arriveranno…) dalla Nazionale Italiana su pista.
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Il nostro ciclismo non merita e non può permettersi scandali e mezze verità. Abbiamo talenti splendidi che chiedono chiarezza. E di lavorare con un progetto
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Un power meter in grado di valorizzare ogni watt espresso. L’unione di intenti tra Miche e SRM e la condivisione delle rispettive competenze ha dato alla luce Attiva, un nuovo misuratore di potenza. Un prodotto che sfrutta le ultime tecnologie in campo meccanico ed elettronico per metterle al servizio dell’utente, dalla pista alla strada. Tra i suoi pregi c’è una tangibile precisione data dall’esperienza di SRM combinata all’affidabilità delle componenti offerta da Miche.
Attiva è il misuratore di potenza scelto dai pro’ in pista e su stradaAttiva è il misuratore di potenza scelto dai pro’ in pista e su strada
Accurato e flessibile
Attiva è un prodotto ai vertici della categoria sia per l’accuratezza nel rilevamento dei dati, caratteristica che ne ha fatto da anni il power meter di riferimento utilizzato dagli atleti professionisti, sia per la flessibilità di configurazione che per la compatibilità con i vari modelli di telaio. La potenza espressa dall’atleta è rilevata con una precisone del +/-1 % di errore. I valori rilevati vengono trasmessi all’unita di controllo con il protocollo standard ANT +, il che rende il sistema compatibile con la maggior parte dei ciclo computer presenti sul mercato.
Questo power meter ha il perno in acciaio trattato ed è compatibile con qualsiasi movimento centrale da 24 mm di diametro. Utilizzando i movimenti con adattatore Miche serie BB 86 è possibile montarlo su telai con scatola movimento a standard BB 30.
Le compatibilità spazia attraverso tutte o quasi le configurazioni proposte da MicheLe pedivelle in alluminio forgiato hanno molteplici misure a disposizioneLe compatibilità spazia attraverso tutte o quasi le configurazioni proposte da MicheLe pedivelle in alluminio forgiato hanno molteplici misure a disposizione
Compatibilità esaustiva
Il power meter è proposto in varie combinazioni di ingranaggi: 34-50, 36-52, 39-53. In particolare, sono modelli Miche serie UTG 6800 costruiti in allumino 7075 e disponibili in un ampia serie di opzioni. Le corone possono essere facilmente sostituite in base alle scelte dell’utilizzatore offrendo un’ulteriore possibilità di personalizzazione selezionando dal catalogo Miche fra le varie misure di dentature disponibili. Qualora si decidesse di configurare il misuratore con altre misure disponibili sul catalogo non sarà necessario effettuare alcuna taratura correttiva del power meter, opzione che garantisce la massima flessibilità di utilizzo dello strumento garantendo al contempo sempre la massima accuratezza dei dati rilevati.
Per quanto riguarda la corona grande è disponibile nelle misure 42/44/46/48/50/52/53 mentre quella piccola è disponibile nelle misure 34/36/38/39/42. La compatibilità è con le trasmissioni a 10 e 11 velocità Shimano e Sram. Anche le pedivelle in alluminio forgiato vengono proposte in diverse lunghezze per la massima personalizzazione del prodotto, le opzioni disponibili sono: 160 mm, 165 mm, 170 mm , 172,5 mm e 175 mm.
La ricarica avviene tramite cavo e ha un’autonomia fino a 100 oreIl rilevamento della potenza vanta una precisone del +/-1 % di erroreLa ricarica avviene tramite cavo e ha un’autonomia fino a 100 oreIl rilevamento della potenza vanta una precisone del +/-1 % di errore
Batteria e peso
La batteria dell’Attiva è un altro dei punti forti di questo dispositivo. In particolare è di tipo al litio, ricaricabile tramite il cavetto USB fornito in dotazione. La durata della singola ricarica è di circa 100 ore di utilizzo ed il livello di carica è possibile consultarlo sull’unita di controllo se la stessa ne prevede la funzione.
Il peso del power meter Attiva in configurazione 34-50 con pedivella da 170 mm è di 945 grammi. Il prodotto è coperto da una garanzia di 3 anni fornita direttamente dai centri assistenza SRM per la parte elettronica e da Miche per la parte meccanica.
La Wilier Rave SLR è unprogetto pensato e sviluppato molto bene. In fatto d’impatto estetico è molto stradale, richiama l’iconico design Wilier delle piattaforme road ed ha un approccio race che non passa inosservato. Sulle strade sconnesse sorprende, lo fa non poco.
E’ una bicicletta che dà il meglio di sé nel contesto gravel race, considerando anche un allestimento adeguato. La nostra prova si è sviluppata in momenti diversi e include anche il mondiale gravel UCI che si è svolto in Veneto .
A Cittadella, al termine del mondiale, categorie amatoriali ovviamente (foto Sara Carena)A Cittadella, al termine del mondiale, categorie amatoriali ovviamente (foto Sara Carena)
Rave SLR, test a tutto tondo
Il framekit è quello della Rave SLR, quindi un monoscocca in carbonio che vede l’inserimento di una particolare membrana viscoelastica che prende il nome di Liquid Crystal Polymer. Ovviamente ci sono delle differenze, legate principalmente al posizionamento delle pelli di carbonio, ma il procedimento di costruzione è lo stesso adottato per la produzione delle biciclette Zero e Filante. Da tenere ben presente però, che la Rave SLR è categorizzata come endurance, un suffisso che aiuta a contestualizzare il prodotto ed il suo animo di bicicletta non estremizzata.
L’abbiamo utilizzata con il cockpit Wilier Zero, ovvero il manubrio in carbonio molto road race oriented, con la trasmissione Shimano Ultegra Di2 a 12 rapporti e con il doppio plateau anteriore (50/34 davanti e 11/34 dietro). Il nostro test si è completato con l’impiego di tre differenti tipologie di ruote: le Deda Gera Carbon ( usante anche al mondiale e gommate Challenge, tubeless con sezione da 36), le ruote Wilier SLR42 (con gomme Vittoria da 35) e le Miche Graff Route (gommate Schwalbe, da 40).
Qui con il pacchetto ruote DedaCon le ruote MicheConfigurazione con ruote WilierQui con il pacchetto ruote DedaCon le ruote MicheConfigurazione con ruote Wilier
La trasmissione stradale
Può essere un vantaggio sotto tanti punti di vista. Deve avere una combinazione di rapporto adeguata, non solo ai vari contesti ambientali, ma anche alla “gamba”, perché spingere il 50 su strada non è come spingerlo in offroad. Il range di utilizzo del cambio è davvero ampio e su una bicicletta del genere è un fattore da considerare, perché si può sfruttare bene su strada (anche con gomme radiali) al pari di una bici votata alle lunghe distanze e molto bene nell’ambito gravel race.
Inoltre, il design compatto e asciutto del deragliatore Ultegra di ultima generazione offre dei vantaggi per il passaggio delle gomme da 40 con tasselli laterali sporgenti, quello che non accadeva con il deragliatore delle vecchi cambi (trasmissioni Di2 ad 11 rapporti). Invece la luce tra la gomma anteriore e la forcella è ampio.
E poi ci sono i numeri che rappresentano le geometrie, valori facilmente accostabili ad una bici road di alto livello, ma che al pari della prestazione non sacrificano una certa comodità, stabilità e piacere di guida. Il carro posteriore è leggermente più lungo, se paragonato ad una bicicletta “solo” da strada, sinonimo di stabilità e trazione. L’angolo dello sterzo si sviluppa tra i 70° e 72°, in base alle taglie, aperto in avanti, ma non troppo e infatti la Wilier Rave si guida bene. Non è lenta nei cambi di direzione, anche sullo sterrato (soprattuto in off-road).
Il passo complessivo della bicicletta è in linea con le bici gravel race di ultimissima generazione, segno che la Rave SLR è stata sviluppata anticipando le tendenze.
Il manubrio Wilier ZeroFatto con criterio, allungabile in base alle esigenze, il supporto per il deviceLa zona dello sterzo con il manubrio ZeroIl manubrio Wilier ZeroFatto con criterio, allungabile in base alle esigenze, il supporto per il deviceLa zona dello sterzo con il manubrio Zero
Le ruote
Con leruote Deda, dal profilo ridotto e usate in competizione con i tubeless da 36, la Wilier Rave diventa davvero agile, molto più sull’anteriore. Le Gera Carbon non sono ruote estremamente rigide e offrono un elevato potere ammortizzante anche sui sassi sporgenti. Un altro vantaggio di questa combinazione è un buon comfort dopo tante ore di sella tra asfalto, sterrato e concentrazione.
Con le Wilier SLR42, la Rave SLR assume i contorni di una vera bici road e all-road. Queste ruote diventano il simbolo della configurazione più versatile e veloce, ma anche esigente quando si affronta lo sterrato importante, quello veramente sconnesso. Perché versatile? Perché le ruote Wilier con questo profilo vestono alla perfezione la bicicletta e sono molto gratificanti da usare su strada anche gomme da 30 e 32 millimetri. Se usate fuoristrada, il manto non deve essere eccessivamente smosso, oppure è necessario prevedere ruote con una sezione almeno da 40 millimetri ed avere un po’ di manico.
Con le Graff Route di Miche abbiamo un pacchetto votato al gravel race nel senso stretto della considerazione. A nostro parere è l’abbinamento più corsaiolo e agonistico, che esprime anche una maggiore rigidità proprio nella parte bassa della bici. La scorrevolezza del mezzo è eccellente, lo è alle basse ed alte velocità, lo è nei cambi di ritmo anche sullo sterrato, nonostante una rigidità che non fa fatica ad emergere. E’ fondamentale adeguare gli pneumatici, in base alla natura del percorso e allo stile di guida.
Dopo la partenza di Vicenza al Mondiale gravel (foto Sara Carena)Steli con un’asimmetria appena pronunciata e ampio spazio per la gommaLa scatola centrale è asimmetrica e larga 86,5 millimetriFoderi obliqui piatti e nodo sella ben strutturatoLa luce con il “nuovo” deragliatore dell’Ultegra a 12Il design elegante e performante al tempo stessoDopo la partenza di Vicenza al Mondiale gravel (foto Sara Carena)La scatola centrale è asimmetrica e larga 86,5 millimetriFoderi obliqui piatti e nodo sella ben strutturatoLa luce con il “nuovo” deragliatore dell’Ultegra a 12Steli con un’asimmetria appena pronunciata e ampio spazio per la gommaIl design elegante e performante al tempo stesso
In conclusione
Volendo sfruttare un accostamento motoristico, la Wilier Rave SLR è una sorta di supermotard. Non è “solamente” una bicicletta endurance se la portiamo sull’asfalto, perché ha un boost in più, decisamente superiore alla media della categoria. E’ veloce, agile e stabile, è bella da vedere e non è mai eccessiva e con le gomme larghe non sfigura, è certamente comoda, ma non è una bici da viaggio. Pensarla in ottica bikepacking è sprecata. Oppure, sì al viaggio e alle lunghe cavalcate, ma che prevedono lo spostamento separato dei bagagli per godere di qualche bella accelerata.
E’ una bicicletta gravel da competizione e a gas aperto è gratificante, offre un bel sostegno ovunque ed è divertente da guidare, oltre a configurarsi bene con svariati allestimenti.
L’allestimento con le ruote Wilier e la trasmissione Ultegra è disponibile a catalogo, ha un costo (listino) di 9.000 euro. Non è poco e sconfiniamo in una fascia di biciclette di elite, per la spesa e anche per la qualità complessiva del prodotto. Però è pur vero che si argomenta una bicicletta che non cede il passo, a prescindere dall’ambiente dove è inserita.