Dalla galleria a Budapest, Nibali porta al Giro la Turbine SLR

07.05.2022
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Le foto di Nibali in galleria del vento lasciavano già intravedere qualcosa, ma era troppo presto per parlarne. Era la metà di gennaio. Oggi, a distanza di cinque mesi, Wilier Triestina ha portato in gara al Giro d’Italia la Turbine SLR, evoluzione della Turbine su cui nelle ultime stagioni hanno corso i corridori dell’Astana. La stessa con cui ad esempio Matteo Sobrero lo scorso anno ha conquistato il tricolore di specialità.

Cura dimagrante

Il confronto con il modello 2021 fa notare immediatamente che ad essere cambiata è soprattutto la parte posteriore della bici. Il nuovo disegno del piantone, che prima seguiva una sorta di sagomatura per integrare la ruota posteriore, è ora molto più snello, copiando la soluzione già adottata ad esempio su Filante.

Il reparto Innovation Lab di Wilier Triestina, viene indicato dalla casa veneta, ha realizzato alcune importanti modifiche per migliorare le prestazioni, arrivando a una nuova versione che su percorsi con dislivello e continui cambi di direzione è nettamente più veloce. 

Chiaramente questo sfinamento del piantone e aver reso il carro molto più snello porta a una forte riduzione del peso complessivo del telaio di ben 300 grammi. Minor peso che significa una superiore facilità di rilancio: uno degli obiettivi nel mirino di Wilier e Astana Qazaqstan Team, dopo aver notato che probabilmente la vecchia Turbine soffriva un po’ troppo nei percorsi più nervosi.

Dai test in galleria del vento di Nibali si erano riconosciute le linee della nuova bici
Dai test in galleria del vento di Nibali si erano riconosciute le linee della nuova bici

Più guidabile

Sostanzialmente immutato è invece l’avantreno, con il generoso rinforzo previsto nella zona del tubo di sterzo. Questa solidità, unita all’utilizzo del perno passante, fa sì che la bici sia reattiva e molto guidabile.

A livello di design e soluzioni tecniche, il nuovo telaio è stato ottimizzato per l’utilizzo di gruppi di ultima generazione, come il nuovo Shimano Dura Ace 12V: il tubo obliquo, ad esempio, non presenta più alcun foro per il passaggio dei cavi della centralina.

A Budapest i corridori del team kazako hanno corso con guarnitura 44-58 e pignoni 11-30. Ruote Corima Chrono Three Spokes all’anteriore e Corima Disc C+ al posteriore con gomme Vittoria da 25.

Nuovo cockpit

Fra gli elementi di novità, spicca il comparto del manubrio: questo proprio fu reso evidente da quei test di Nibali in galleria del vento. Le nuove protesi su misura disegnate da Wilier Triestina e poi ottimizzate in galleria del vento e in velodromo, segnano un bel passo avanti per gli atleti dell’Astana. Se fino allo scorso anno le protesi da crono sulla loro Turbine erano piuttosto elementari rispetto alla dotazione dei rivali, ora gli atleti del team kazako non hanno nulla da invidiare agli specialisti di altri colori.

Il percorso di Budapest non era dei più filanti e… gratificanti per le bici veloci, ma ha mostrato – assieme a un Nibali in grande spolvero – che proprio quelle doti di guidabilità e la nuova leggerezza hanno sortito l’effetto sperato. «Veloce come il vento», ha scritto il siciliano su Twitter. Per avere la controprova decisiva, dovremo ora aspettare la crono di Verona.

Wilier Triestina