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Pistard Oro: la serie vincente di Miche per la nazionale

24.02.2023
4 min
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La differenza è nei dettagli, soprattutto quando ci si gioca tutto sul filo di pochi decimi: Miche e la nazionale di pista lo sanno bene. Dopo i successi maturati sul parquet in questi ultimi anni, nasce la nuova serie Pistard Oro. Frutto di continui test per garantire agli atleti azzurri sempre le migliori performance e risultati, necessari per competere ad alti livelli. 

«La collaborazione con la Federazione – spiega Paolo Bisceglia, responsabile marketing Michedura da cinque anni. Si tratta di un grande onore per noi, azienda italiana, essere accanto alla nazionale pista del nostro Paese. E’ un lavoro gratificante ma di grande impegno, che ci spinge a migliorare ogni volta».

Ingranaggi al CNC

Gli ingranaggi sono ottenuti dalla lavorazione a CNC della lega Ergal 7075-T6, che vengono poi trattati con finitura sandblasted, così da aumentare la rigidità del materiale. Si tratta di una lavorazione fondamentale perché, gli atleti, nei brevi ed intensi sforzi su pista, imprimono una grande forza sulle parti meccaniche. Con questo trattamento ogni singolo watt viene trasmesso a terra. 

«Questi ingranaggi della serie Pistard Oro – continua Bisceglia – sono disponibili in dentature da 64, 65, 66, 67 e 68 denti. Tra poco ne faremo anche due in più: da 69 e 70 denti. Tempo fa era impensabile ampliare così tanto la dentatura. L’ampia scelta è dovuta alla grande quantità di discipline e alle esigenze, diverse, che derivano da quest’ultime. La grande marcia in più a livello di sviluppo è arrivata dopo i grandi successi di Tokyo 2020 e dai campionati del mondo di Roubaix 2021. A questi si aggiungono le medaglie dei recenti europei. Infatti, la finitura in anodizzazione nera e la caratteristica marcatura dorata rende gli ingranaggi Pistard Oro pezzi unici, celebrativi dei risultati ottenuti dalla Nazionale Italiana».

Le rifiniture dorate vogliono celebrare i numerosi successi della nazionale pista
Le rifiniture dorate vogliono celebrare i numerosi successi della nazionale pista

Pignoni: si parte dal 13

Nella gamma Pistard Oro sono presenti anche i pignoni, sui quali si è voluto lavorare sulla riduzione degli attriti, per massimizzare la fluidità e la scorrevolezza dei componenti. In questo caso, per la loro realizzazione, viene usato l’acciaio ad alte resistenza e durezza. La lavorazione CNC elimina tutte le rugosità, in modo che la catena non soffra nemmeno la più piccola resistenza nelle fasi di innesto e disinnesto. 

«Nelle fasi successive – spiega Bisceglia – ogni pignone viene trattato con WC/C, questo processo riduce del 75% gli attriti meccanici, e senza l’utilizzo di alcun tipo di olio. In pista si lavora in assenza di lubrificazione, tale trattamento migliora efficacia e scorrevolezza, contribuendo anche ad esaltare le caratteristiche di durezza del materiale. Si raggiunge così la massima sopportazione degli elevati carichi meccanici a cui i singoli denti sono sottoposti in fase di spinta da parte del pistard. Pensate che nella fase di accelerazione si parla di picchi di potenza maggiori ai 2000 watt.

«Naturalmente – continua – lo sviluppo di pignoni e ingranaggi va di pari passo. Con l’aggiunta di maggiori dentature degli ingranaggi si passa a misure diverse per il pignone. Spariscono le dentature da 12 e 11 a favore di quelle da 13, questo perché un pignone più grande offre maggiore appoggio alla catena in fase di presa».

I pignoni posteriori vanno dal 13 al 18, più denti vuol dire maggiore rotondità di pedalata e più appoggio per la catena
I pignoni posteriori vanno dal 13 al 18, più denti vuol dire maggiore rotondità di pedalata

Studi e test

«Tutta la componentistica – conclude Bisceglia – è studiata da noi di Miche nei vari laboratori prima di passare in pista. Una volta in mano agli atleti ed i tecnici della nazionale, inizia la fase dei test. Loro infatti provano il tutto e forniscono dei feedback. Paradossalmente, in pista non è tanto la leggerezza che fa la differenza, ma l’efficienza. La catena, per esempio, è diversa da quella usata in strada. Non avendo la necessità di cambiare rapporto si ha una maglia più rigida e di conseguenza più pesante di 50-70 grammi».

Miche

Miche: un partner (vincente) per la Federciclismo

21.11.2022
3 min
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La collaborazione tra Miche e Federazione Ciclistica Italiana prende il via nel 2018. Stagione in cui il brand veneto si pone l’obiettivo di portare ai massimi livelli di categoria la già affermata gamma di prodotti Pista. Un proposito pienamente raggiunto, sia in occasione delle Olimpiadi di Tokyo 2020 quanto alle rassegne mondiali di Roubaix 2021 e Parigi 2022. Contesti nei quali, come ben sappiamo, numerosi atleti ed atlete azzurre hanno letteralmente fatto incetta di medaglie. Senza dimenticare il mitico quartetto maschile, che si è imposto nelle prove ad inseguimento stabilendo anche il nuovo record del mondo.

Grazie a questa preziosa collaborazione e partnership con la Federazione Ciclistica Italiana, Miche ha potuto beneficiare di un vero e proprio banco di prova, a dir poco eccellente, per i prodotti realizzati specificamente per la pista e più in generale per le discipline di velocità. Un banco di prova fondamentale, è vero, ma anche un autentico laboratorio di sviluppo per nuovi componenti da collocare al vertice della propria gamma prodotto. 

le novità tecniche portate nel settore pista sono state molte
le novità tecniche portate nel settore pista sono state molte

Un banco di prova eccellente

Realizzare prodotti di qualità è da sempre la “mission” aziendale che Miche quotidianamente persegue. Una qualità del prodotto che necessariamente deve essere certificata da ripetuti test presso i laboratori interni all’azienda, nel pieno rispetto dei rigorosi standard che il sistema qualità Miche prescrive. Ciascun componente Miche viene difatti sviluppato utilizzando evoluti programmi CAD, prende forma su stampanti 3D, e – una volta realizzato – deve superare ripetuti collaudi nelle più gravose condizioni di utilizzo.

La collaborazione tra Miche e Federciclismo ha portato tanti successi
La collaborazione tra Miche e Federciclismo ha portato tanti successi

Un esempio concreto? Gli ingranaggi Seigiorni Oro, dedicati alle altissime prestazioni su pista e disponibili in dentature 64, 65, 66, 67 e 68 denti. Ottenuti dalla lavorazione a CNC della lega Ergal 7075-T6, questi specifici ingranaggi prodotti dalla Miche vengono trattati superficialmente con finitura “sandblasted” per incrementare la già ottima rigidità strutturale del materiale al fine di evitare torsioni indesiderate e trasmettere tutta la potenza in ogni singola pedalata. La finitura in anodizzazione nera, e la caratteristica marcatura dorata, rende poi questi ingranaggi Miche dei veri e propri pezzi unici in quanto celebrativi degli straordinari risultati ottenuti (e di quelli che ancora arriveranno…) dalla Nazionale Italiana su pista.

Miche

Miche Attiva, il power meter preciso e affidabile

14.11.2022
4 min
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Un power meter in grado di valorizzare ogni watt espresso. L’unione di intenti tra Miche e SRM e la condivisione delle rispettive competenze ha dato alla luce Attiva, un nuovo misuratore di potenza. Un prodotto che sfrutta le ultime tecnologie in campo meccanico ed elettronico per metterle al servizio dell’utente, dalla pista alla strada. Tra i suoi pregi c’è una tangibile precisione data dall’esperienza di SRM combinata all’affidabilità delle componenti offerta da Miche. 

Attiva è il misuratore di potenza scelto dai pro’ in pista e su strada
Attiva è il misuratore di potenza scelto dai pro’ in pista e su strada

Accurato e flessibile

Attiva è un prodotto ai vertici della categoria sia per l’accuratezza nel rilevamento dei dati, caratteristica che ne ha fatto da anni il power meter di riferimento utilizzato dagli atleti professionisti, sia per la flessibilità di configurazione che per la compatibilità con i vari modelli di telaio. La potenza espressa dall’atleta è rilevata con una precisone del +/-1 % di errore. I valori rilevati vengono trasmessi all’unita di controllo con il protocollo standard ANT +, il che rende il sistema compatibile con la maggior parte dei ciclo computer presenti sul mercato.

Questo power meter ha il perno in acciaio trattato ed è compatibile con qualsiasi movimento centrale da 24 mm di diametro. Utilizzando i movimenti con adattatore Miche serie BB 86 è possibile montarlo su telai con scatola movimento a standard BB 30.

Compatibilità esaustiva

Il power meter è proposto in varie combinazioni di ingranaggi: 34-50, 36-52, 39-53. In particolare, sono modelli Miche serie UTG 6800 costruiti in allumino 7075 e disponibili in un ampia serie di opzioni. Le corone possono essere facilmente sostituite in base alle scelte dell’utilizzatore offrendo un’ulteriore possibilità di personalizzazione selezionando dal catalogo Miche fra le varie misure di dentature disponibili. Qualora si decidesse di configurare il misuratore con altre misure disponibili sul catalogo non sarà necessario effettuare alcuna taratura correttiva del power meter, opzione che garantisce la massima flessibilità di utilizzo dello strumento garantendo al contempo sempre la massima accuratezza dei dati rilevati.

Per quanto riguarda la corona grande è disponibile nelle misure 42/44/46/48/50/52/53 mentre quella piccola è disponibile nelle misure 34/36/38/39/42. La compatibilità è con le trasmissioni a 10 e 11 velocità Shimano e Sram. Anche le pedivelle in alluminio forgiato vengono proposte in diverse lunghezze per la massima personalizzazione del prodotto, le opzioni disponibili sono: 160 mm, 165 mm, 170 mm , 172,5 mm e 175 mm.

Batteria e peso

La batteria dell’Attiva è un altro dei punti forti di questo dispositivo. In particolare è di tipo al litio, ricaricabile tramite il cavetto USB fornito in dotazione. La durata della singola ricarica è di circa 100 ore di utilizzo ed il livello di carica è possibile consultarlo sull’unita di controllo se la stessa ne prevede la funzione.

Il peso del power meter Attiva in configurazione 34-50 con pedivella da 170 mm è di 945 grammi. Il prodotto è coperto da una garanzia di 3 anni fornita direttamente dai centri assistenza SRM per la parte elettronica e da Miche per la parte meccanica.

Miche

Wilier Rave SLR, il gravel race non è l’unica opzione

02.11.2022
6 min
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Il test della Wilier Rave SLR

La Wilier Rave SLR è un progetto pensato e sviluppato molto bene. In fatto d’impatto estetico è molto stradale, richiama l’iconico design Wilier delle piattaforme road ed ha un approccio race che non passa inosservato. Sulle strade sconnesse sorprende, lo fa non poco.

E’ una bicicletta che dà il meglio di sé nel contesto gravel race, considerando anche un allestimento adeguato. La nostra prova si è sviluppata in momenti diversi e include anche il mondiale gravel UCI che si è svolto in Veneto .

A Cittadella, al termine del mondiale, categorie amatoriali ovviamente (foto Sara Carena)
A Cittadella, al termine del mondiale, categorie amatoriali ovviamente (foto Sara Carena)

Rave SLR, test a tutto tondo

Il framekit è quello della Rave SLR, quindi un monoscocca in carbonio che vede l’inserimento di una particolare membrana viscoelastica che prende il nome di Liquid Crystal Polymer. Ovviamente ci sono delle differenze, legate principalmente al posizionamento delle pelli di carbonio, ma il procedimento di costruzione è lo stesso adottato per la produzione delle biciclette Zero e Filante. Da tenere ben presente però, che la Rave SLR è categorizzata come endurance, un suffisso che aiuta a contestualizzare il prodotto ed il suo animo di bicicletta non estremizzata.

L’abbiamo utilizzata con il cockpit Wilier Zero, ovvero il manubrio in carbonio molto road race oriented, con la trasmissione Shimano Ultegra Di2 a 12 rapporti e con il doppio plateau anteriore (50/34 davanti e 11/34 dietro). Il nostro test si è completato con l’impiego di tre differenti tipologie di ruote: le Deda Gera Carbon ( usante anche al mondiale e gommate Challenge, tubeless con sezione da 36), le ruote Wilier SLR42 (con gomme Vittoria da 35) e le Miche Graff Route (gommate Schwalbe, da 40).

La trasmissione stradale

Può essere un vantaggio sotto tanti punti di vista. Deve avere una combinazione di rapporto adeguata, non solo ai vari contesti ambientali, ma anche alla “gamba”, perché spingere il 50 su strada non è come spingerlo in offroad. Il range di utilizzo del cambio è davvero ampio e su una bicicletta del genere è un fattore da considerare, perché si può sfruttare bene su strada (anche con gomme radiali) al pari di una bici votata alle lunghe distanze e molto bene nell’ambito gravel race.

Inoltre, il design compatto e asciutto del deragliatore Ultegra di ultima generazione offre dei vantaggi per il passaggio delle gomme da 40 con tasselli laterali sporgenti, quello che non accadeva con il deragliatore delle vecchi cambi (trasmissioni Di2 ad 11 rapporti). Invece la luce tra la gomma anteriore e la forcella è ampio.

E poi ci sono i numeri che rappresentano le geometrie, valori facilmente accostabili ad una bici road di alto livello, ma che al pari della prestazione non sacrificano una certa comodità, stabilità e piacere di guida. Il carro posteriore è leggermente più lungo, se paragonato ad una bicicletta “solo” da strada, sinonimo di stabilità e trazione. L’angolo dello sterzo si sviluppa tra i 70° e 72°, in base alle taglie, aperto in avanti, ma non troppo e infatti la Wilier Rave si guida bene. Non è lenta nei cambi di direzione, anche sullo sterrato (soprattuto in off-road).

Il passo complessivo della bicicletta è in linea con le bici gravel race di ultimissima generazione, segno che la Rave SLR è stata sviluppata anticipando le tendenze.

Le ruote

Con le ruote Deda, dal profilo ridotto e usate in competizione con i tubeless da 36, la Wilier Rave diventa davvero agile, molto più sull’anteriore. Le Gera Carbon non sono ruote estremamente rigide e offrono un elevato potere ammortizzante anche sui sassi sporgenti. Un altro vantaggio di questa combinazione è un buon comfort dopo tante ore di sella tra asfalto, sterrato e concentrazione.

Con le Wilier SLR42, la Rave SLR assume i contorni di una vera bici road e all-road. Queste ruote diventano il simbolo della configurazione più versatile e veloce, ma anche esigente quando si affronta lo sterrato importante, quello veramente sconnesso. Perché versatile? Perché le ruote Wilier con questo profilo vestono alla perfezione la bicicletta e sono molto gratificanti da usare su strada anche gomme da 30 e 32 millimetri. Se usate fuoristrada, il manto non deve essere eccessivamente smosso, oppure è necessario prevedere ruote con una sezione almeno da 40 millimetri ed avere un po’ di manico.

Con le Graff Route di Miche abbiamo un pacchetto votato al gravel race nel senso stretto della considerazione. A nostro parere è l’abbinamento più corsaiolo e agonistico, che esprime anche una maggiore rigidità proprio nella parte bassa della bici. La scorrevolezza del mezzo è eccellente, lo è alle basse ed alte velocità, lo è nei cambi di ritmo anche sullo sterrato, nonostante una rigidità che non fa fatica ad emergere. E’ fondamentale adeguare gli pneumatici, in base alla natura del percorso e allo stile di guida.

In conclusione

Volendo sfruttare un accostamento motoristico, la Wilier Rave SLR è una sorta di supermotard. Non è “solamente” una bicicletta endurance se la portiamo sull’asfalto, perché ha un boost in più, decisamente superiore alla media della categoria. E’ veloce, agile e stabile, è bella da vedere e non è mai eccessiva e con le gomme larghe non sfigura, è certamente comoda, ma non è una bici da viaggio. Pensarla in ottica bikepacking è sprecata. Oppure, sì al viaggio e alle lunghe cavalcate, ma che prevedono lo spostamento separato dei bagagli per godere di qualche bella accelerata.

E’ una bicicletta gravel da competizione e a gas aperto è gratificante, offre un bel sostegno ovunque ed è divertente da guidare, oltre a configurarsi bene con svariati allestimenti.

L’allestimento con le ruote Wilier e la trasmissione Ultegra è disponibile a catalogo, ha un costo (listino) di 9.000 euro. Non è poco e sconfiniamo in una fascia di biciclette di elite, per la spesa e anche per la qualità complessiva del prodotto. Però è pur vero che si argomenta una bicicletta che non cede il passo, a prescindere dall’ambiente dove è inserita.

Miche Graff Route: animo race, senza tanti fronzoli

26.10.2022
5 min
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Miche Graff Route, le ruote gravel e, a nostro parere, non solo. Ma che gran bella ruota, permettetici di scriverlo con forza, perché quando uno strumento mostra valore e sostanza vale la pena sottolinearlo.

Se utilizzate in un contesto off-road sono ruote da gara e uno strumento per il gravel race. Ma non sfigurano anche su strada, usate con gomme da 30 e 32 (ci stanno bene anche le 28), grazie ad un canale interno da 24 millimetri di larghezza ed il cerchio hookless. Il profilo da 36 le rende versatili e facilmente sfruttabili.

La ruota posteriore ha una rigidità che non passa inosservata
La ruota posteriore ha una rigidità che non passa inosservata

Belle da vedere, tanta sostanza

Considerando la categoria della quale fanno parte, che tiene d’occhio il connubio tra bilancia e performance, le Miche Graff Route cedono qualche grammo alle ruote più leggere di questa categoria, ma sono robuste, sostanziose e offrono degli spunti interessanti in fatto di costruzione, rigidità e scorrevolezza.

Attenzione però, qualche grammo non significa che siano ruote pesanti. Abbiamo rilevato 1.620 grammi la coppia, con i tape tubeless (di buona qualità) già montati e le valvole inserite . In questo c’è da considerare anche i cuscinetti sigillati in acciaio che hanno un minimo di pre-carico regolabile grazie alla ghiera esterna. Questo comporta qualche grammo in aggiunta, rispetto ad un sistema completamente chiuso e non accessibile.

Come vanno

Sullo sterrato le Miche Graff Route mostrano l’animo race, senza tanti fronzoli, sono robuste e ben fatte. Si tratta di un gran bel sistema che mette insieme e fa lavorare al meglio un cerchio hookless di buona qualità, una raggiatura fatta davvero bene (i profilati non sono sottili) e un mozzo che scorre bene ed è stabile; non mostra flessioni.

L’anteriore è velocissima nei cambi di direzione ed è piuttosto rigida, fattore che impone un’adeguata gestione delle pressioni dei tubeless. Qualche decimo di bar in meno è gradito. Sempre l’anteriore è precisa come una spada quando si imposta la traiettoria, cosa per nulla scontata in ambito off-road e con un cerchio che si avvicina ai 40 millimetri di altezza.

Anche la posteriore ha una rigidità che non passa inosservata, al pari di una trazione di buon livello anche su fondi particolarmente smossi. Il senso di robustezza che trasmette è elevato, fattore che a noi è piaciuto, anche quando inevitabilmente i colpi proibiti e qualche sassata di troppo arriva al centro e sui bordi. Il mozzo ha un minimo di lasco nelle fasi di rilancio perentorie.

In conclusione

Prima di chiudere è fondamentale sconfinare nel rapporto tra la qualità ed il prezzo, perché 1.748 euro di listino non sono molti, considerando un sistema ruota di alta qualità. Miche Graff Route è un pacchetto sfruttabile in differenti contesti ambientali, si adatta bene a stili di guida differenti tra loro e non nascondono un DNA race oriented. La rigidità collima piuttosto bene con una reattività medio/alta (sono ruote che non implicano ulteriori watt nelle fasi di rilancio), che però si avvale di una buona trazione e tanta stabilità.

Sono gratificanti anche da usare su strada, se abbinate ad una bicicletta di ultima generazione che supporta gomme ciccione. A nostro parere, il contesto ideale delle Graff rimane il gravel tecnico e veloce, ma non al limite della mtb.

Supertype 336T DX: ecco il nuovo top di gamma di Miche

11.09.2022
3 min
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I tre giorni dell’Italian Bike Festival corrono veloci, come le ruote sull’asfalto del Circuito di Misano Adriatico. Le ruote sono grandi protagoniste dell’evento, e passando per i vari gazebi ci fermiamo da Miche. Negli ultimi tempi hanno presentato i nuovi prodotti per il top di gamma: prima hanno presentato le Supertype 550T DX, in questi giorni ecco che spunta il modello nuovo, le 336T DX. 

Lo stand di Miche all’Italian Bike Festival: in esposizione tante novità come le Graff
Lo stand di Miche all’Italian Bike Festival: in esposizione tante novità come le Graff

Per i professionisti

«E’ un prodotto pensato per i professionisti e gli amatori di alto livello. Si tratta di una gamma di ruote studiata per montare il tubolare, così da contenere al massimo il peso: che infatti è di solamente 1300 grammi. Abbiamo creato una ruota per tubolari perché la maggior parte dei corridori, e dei team che lavorano con noi, lo preferiscono per una questione di leggerezza. Infatti, nella versione con il cerchio da 50 millimetri pesa 1370 grammi».

«Il canale, quindi, è studiato per contenere il tubolare, con misure comprese tra il 23 millimetri al 28. Si possono montare tranquillamente anche copertoncini da 32 millimetri, parlando con i vari team abbiamo capito che queste sono le misure che ci interessano. Il 30 millimetri è la misura ideale quando si corrono le classiche e le semi classiche del Nord».

Le Supertype 336T DX sono super leggere: la coppia pesa solamente 1300 grammi
Le Supertype 336T DX sono super leggere: la coppia pesa solamente 1300 grammi

Dettagli tecnici

Quando si lavora per creare un prodotto ai massimi livelli, che viene utilizzato dagli atleti professionisti per correre ed allenarsi, il dettaglio fa la differenza. Il progetto delle Supertype prevede la laminazione UD della fibra di carbonio, che segue il design aerodinamico del profilo del cerchio. Questo permette di ottenere una serie ruote particolarmente rigide ma al contempo leggere, performanti, e facili da guidare.

I raggi sono a testa dritta in acciaio inox: questa tipologia di raffi permettono di avere una migliore distribuzione della tensione sul cerchio
I raggi sono a testa dritta in acciaio inox: questa tipologia di raffi permettono di avere una migliore distribuzione della tensione sul cerchio

I mozzi sono gli AL 7075 T6, con inserto per freno a disco e sistema center lock. L’innovativo design permette una raggiatura 14+7 che bilancia perfettamente le forze di trazione e di frenata mantenendo il corridore stabile in ogni situazione. Il movimento è su cuscinetti sigillati in ceramica per una maggiore scorrevolezza e massimo prestazioni. Per quanto riguarda il materiale dei raggi, Miche ha scelto di utilizzare l’acciaio inox, leggero ed estremamente resistente. 

Miche

Miche Supertype 550 T DX, le ruote per tutti. Anche per i pro’

23.06.2022
4 min
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Le Supertype fin dalla loro creazione hanno rappresentato un’innovazione sotto molteplici aspetti. In particolare le 550 T DX sono il fiore all’occhiello di Miche in campo prestazionale. Una coppia di ruote top di gamma che fanno del peso e della scorrevolezza i cavalli di battaglia. Infatti il Team Drone Hopper-Androni Giocattoli le ha scelte per vestire e completare il look delle proprie Bottecchia anche durante questa stagione.

Sono state ideate e progettate prevalentemente per uso in gare di velocità come cronometro e sprint, dove la capacità di penetrazione aerodinamica e la rigidità diventano fattori fondamentali. Caratteristiche che però non escludono un utilizzo su salite e percorsi di media montagna, anche grazie alle tecnologie implementate. Queste Supertype sono un concentrato di performance che esaltano le caratteristiche della bici, formando una perfetta armonia tra atleta, mezzo e asfalto.

L’utilizzo di queste ruote in salita è sorprendente grazie alla loro versatilità di utilizzo
L’utilizzo di queste ruote in salita è sorprendente grazie alla loro versatilità di utilizzo

Ruote per la gara

Miche per queste Supertype 550 T DX non si è limitata a progettare un modello che sbaragliasse la concorrenza sotto l’aspetto aerodinamico, ma è andata oltre. Infatti le prestazioni e la leggerezza sono garantite dall’utilizzo di materiali tecnologicamente avanzati. Una ricetta perfetta che si traduce in versatilità su pianura e salita

Interamente realizzate in Italia, queste ruote sono il massimo che l’azienda veneta mette a disposizione degli stradisti più esigenti. Non a caso sono state scelte dal Team Drone Hopper-Androni Giocattoli per correre anche in questa stagione. Un binomio che ne fa un esempio vincente pronto ad essere emulato sulle strade di tutti i giorni.

Il canale è predisposto per ospitare tubolari da 23 mm a 32 mm
Il canale è predisposto per ospitare tubolari da 23 mm a 32 mm

Cerchi aero

Le ruote 550 T DX sono costruite con un profilo da 50 mm a sezione maggiorata. I cerchi sono in fibra di carbonio 3K con laminazione in carbonio high-modulus. Sono disponibili con profilo da 38 mm e 50 mm per il montaggio di tubolari da 23 mm a 32 mm. 

La laminazione della fibra di carbonio in 3K ed il profilo aerodinamico, permettono di valorizzare la propria bici con ruote particolarmente rigide ma al contempo leggere, performanti, e facili da guidare. Una combinazione di caratteristiche che hanno colpito i più esperti ma che sono apprezzabili anche da chi non vanta una sensibilità avanzata. 

I mozzi sono un’acceleratore di prestazioni e peculiarità tecniche frutto della casa veneta
I mozzi sono un’acceleratore di prestazioni e peculiarità tecniche frutto della casa veneta

Mozzi premium

La cura del dettaglio e delle prestazioni da parte di Miche passa ovviamente anche dalle parti più sensibili e importanti dei cerchi. Infatti per quanto riguarda il mozzo, è stato scelto di utilizzarne uno in alluminio 7075 con flange maggiorate e raggiatura straight pull con pattern 14+7 . Sono inoltre presenti ghiere di registrazione del movimento sia all’anteriore che al posteriore.

Per quanto riguarda la chiusura del disco frenante, è consigliato l’utilizzo solo ed esclusivamente della ghiera Shimano originale per perno passante, con foro interno da 27 mm. Le forze di trazione e di frenata vengono espresse in maniera ottimale, mantenendo il peso estremamente contenuto. Il movimento è su cuscinetti sigillati SKF e il corpo ruota libera è ottenuto a CNC da AL 7075 T6 e titanio.

I fiori all’occhiello delle Supertype sono la velocità e l’aerodinamica durante sprint e crono
I fiori all’occhiello delle Supertype sono la velocità e l’aerodinamica durante sprint e crono

Peso e prezzo

L’ago della bilancia di queste Supertype 550 T DX si posizione sui 1.488 grammi. Un peso piuma considerate le caratteristiche tecniche e il profilo scelto. Il prezzo consultabile sul sito nella versione descritta è di 2249,99 euro.

Miche

Miche Graff Route, innovazione e scorrevolezza per il gravel

11.04.2022
3 min
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Miche lancia sul mercato la nuova Graff Route. Un’accattivante e innovativa ruota da gravel pronta a diventare un riferimento per la già ricca gamma della casa trevigiana.

Un prodotto progettato appositamente per una disciplina che richiede sempre più componenti premium e prestazioni crescenti. Con i suoi 1565 gr e la sua audace resistenza agli urti e sconnessioni, si candida ad essere un riferimento per la categoria. 

Le ruote da 700c pensate per il gravel sono un concentrato di innovazione
Le ruote da 700c pensate per il gravel sono un concentrato di innovazione

Per competere

Questo nuovo modello si propone per essere una valida alternativa all’iconica Graff Carbon. Questa Graff Route infatti si posiziona in vetta alla gamma di Miche grazie alle sue esclusive caratteristiche tecniche. 

Il cerchio da 700c in carbonio ha un’altezza da 36mm e risulta essere sulla carta uno dei prodotti più completi sul mercato. A conferma di ciò c’è la mission che i progettisti della casa italiana si sono posti, quella di creare un modello gravel versatile e propenso alla competizione. 

Il canale interno hookless da 24mm favorisce una maggiore stabilità di guida
Il canale interno hookless da 24mm favorisce una maggiore stabilità di guida

Innovazione e stabilità

A definire un prodotto innovativo ci sono le novità che questa Graff Route presenta cucite addosso. Una di queste è il canale interno hookless da 24 mm. Grazie a questa tecnologia acquisisce una stabilità maggiore in discesa e una notevole resistenza agli impatti. Sempre grazie al canale le sconnessioni possono essere assorbite in modo migliore e la pressione degli pneumatici può essere tenuta più bassa, con i relativi benefici. 

In combinazione con queste caratteristiche Miche consiglia pneumatici con sistema TLR con sezione a partire da 35 mm. Mentre la pressione di riferimento, nel rispetto delle raccomandazioni del costruttore, non deve essere di norma superiore a 4.5 bar. 

Fluidità scorrevole

Il peso di appena 1565 grammi favorisce il risultato finale di una ruota leggera e agile. La raggiatura da 24 raggi straight-pull, dona alla guida una fluidità costante grazie alla dispersione delle tensioni. 

I mozzi prodotti da Miche sono lavorati a CNC in Ergal 7075 HT, montati su cuscinetti ad alta scorrevolezza. La registrazione del mozzo è semplificata ed è possibile attuarla anche a ruota montata attraverso una regolazione precisa, tramite un’apposita ghiera. 

La Graff Route è disponibile per le varie compatibilità esistenti sul mercato con corpetti ruota libera: Shimano HG, Sram XDR e Campagnolo Ekar. Le ruote sono vendute con il kit tubeless assemblato e garantito dal CQ Miche e il prezzo complessivo è di 1650 euro.

Miche

Le ruote Miche sulle Bottecchia della Drone Hopper Androni

03.02.2022
3 min
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Team DH Androni e Miche: un binomio tecnico che per l’imminente avvio della stagione 2022 si rinnova. Anzi, si rilancia… Sulle nuove Bottecchia Emme4Squadra in dotazione alla squadra, nella livrea rosso-nera, sono difatti montate anche quest’anno le ruote ingegnerizzate e prodotte dal marchio veneto. Un vero e proprio “testimonial” della più autentica produzione Made in Italy.

Tradizione e Made in Italy

Performanti e affidabili: così sono state giudicate le ruote Miche della linea Supertype, il vertice della produzione, fornite alla squadra. Ruote che hanno corso e vinto e che nel 2022 proseguiranno il proprio “percorso” con il gruppo di Gianni Savio e Marco Bellini. Team che proprio quest’anno avvia il progetto quadriennale con l’azienda spagnola produttrice di droni DH come primo nome. 

Miche, fornirà le ruote Supertype (tubolare dx 50/50 e tubolare dx 38/38 e Supertype Rc Dx copertoncino tubeless ready 440) per le biciclette da strada. Per le corse contro il tempo, invece, i corridori di Savio avranno a disposizione le ruote lenticolari da 88 millimetri. Miche sarà anche presente con il proprio logo sulle maglie del team e su tutti i mezzi ufficiali della formazione.

Dettaglio del carro posteriore della nuova Bottecchia montata con ruote Supertype
Dettaglio del carro posteriore della nuova Bottecchia montata con ruote Supertype

Binomio vincente

Il rinnovo della partnership tra con il team Androni è stato messo a punto dai vertici del team con il CEO di Miche Luigi Michelin. Grazie a questa preziosa collaborazione, la stessa azienda trevigiana avrà così la possibilità di proseguire il proprio lavoro di sviluppo a strettissimo contatto con i corridori e con lo staff tecnico, con l’obiettivo dichiarato di offrire ai consumatori prodotti sempre più performanti. 

«Siamo particolarmente felici ed anche orgogliosi – ha dichiarato il team manager Marco Bellini – di poter contare su Miche anche per la stagione 2022. Tutti conoscono la nostra produzione, sinonimo di un’azienda custode di una altissima professionalità e animata da una passione davvero fuori dal comune per tutto quanto realizza e produce».

La sede Miche di San Vendemiano
La sede Miche di San Vendemiano

We Race Together

Da cent’anni la famiglia Michelin opera nel solco della grande tradizione ciclistica italiana, avendo iniziato a produrre biciclette – pensate – nel 1919, per poi negli anni successivi passare alla realizzazione di moto e componenti per biciclette. La storia di Miche, e non è banale affermarlo, è legata a doppio filo a quella della tradizione. Una storia fatta di passione, alla quale sono state aggiunte le più recenti tecnologie e un forte desiderio di rinnovamento per rendere omaggio a chi, quotidianamente, condivide gli stessi valori.

Miche – il cui motto è “We Race Together – è un brand che non dimentica il passato, ma al tempo stesso sa guardare ad un futuro fatto di qualità ed innovazione nel settore dei componenti alto di gamma per biciclette da corsa.

Miche