Un omaggio a un ciclismo di un’epoca lontana ma che vive ancora nei ricordi e nelle emozioni degli appassionati, così Look fa rivivere lo spirito iconico di una delle sue biciclette di maggior successo: la KG86. Stiamo parlando della bici che ha vinto il Tour de France esattamente quarant’anni fa e che ora rivive in un’edizione speciale del modello 795 Blade RS. Questo modello omaggio prende infatti il nome di 795 Blade RS KG e presenta una colorazione speciale che riprende l’iconico telaio KG86.
Ecco il telaio della Look KG86, realizzato con tubi in carbonio uniti attraverso congiunzioni in acciaioEcco il telaio della Look KG86, realizzato con tubi in carbonio uniti attraverso congiunzioni in acciaio
La storia che ritorna
Il modello KG86 di Look occupa un ruolo cruciale nella storia del ciclismo francese e non solo, e lo ha fatto grazie all’arrivo del carbonio. Si tratta, infatti, di uno dei primi telaio che ha utilizzato questo materiale innovativo che ha poi rivoluzionato il mondo della bicicletta.
La nuova versione, svelata al pubblico pochi giorni fa, non solo ripropone l’esatta grafica del modello KG86, ma rafforza anche la posizione di Look come uno dei marchi pionieri dell’innovazione per quanto riguarda il ciclismo professionistico. Un orgoglio che si unisce all’eccellenza di telai “Made in France”.
La 795 Blade RS KG Edition è un omaggio a un modello iconico unito alla tecnologia modernaLa 795 Blade RS KG Edition è un omaggio a un modello iconico unito alla tecnologia moderna
Iconica
La bicicletta Look KG86 fu utilizzata da Greg LeMond per conquistare il Tour de France nel 1986, un successo che segnò un punto di svolta per lo sport francese e il ciclismo in generale. Il design unico e rivoluzionario di questo modello prevedeva l’utilizzo di un set di tubi monoscocca in carbonio, saldati tra di loro attraverso congiunzioni in alluminio. Il risultato è una bicicletta ibrida: leggera, rigida e capace di assorbire al meglio le vibrazioni del terreno. La bilancia per la Look KG86 si fermava appena al di sotto dei 9 chilogrammi, un peso estremamente contenuto per l’epoca.
A tutto questo si unirono anche le geometrie angolari e una grafica davvero audace, con un colore nero estremamente accattivante, al quale vennero affiancati richiami bianchi e rossi.
Questa è la Look KG86 con la quale Greg LeMond vinse il Tour de France nel 1986Questa è la Look KG86 con la quale Greg LeMond vinse il Tour de France nel 1986
Il ritorno
Con la 795 Blade RS KG Edition Look ha voluto unire passato e presente. La sua esclusiva grafica fonde motivi tricolore vintage e accenti argentati con una finitura in carbonio grezzo, mettendo in risalto il materiale che ha rivoluzionato le prestazioni ciclistiche e definisce il telaio moderno.
«La 795 Blade RS KG Edition – spiega Sébastien Coué, International Sales & Marketing Director di LOOK Cycle – è un omaggio a 40 anni di innovazione nel carbonio e a uno dei momenti più significativi del ciclismo. Nel 1986, Greg LeMond vinse il Tour de France con la LOOK KG86. Fu la prima vittoria in assoluto con un telaio in carbonio e cambiò per sempre lo sport. La grafica retrò e la finitura in carbonio a vista rendono omaggio alla nostra tradizione, mentre la piattaforma 795 Blade RS rappresenta l’apice delle nostre prestazioni aerodinamiche attuali, raggiunte grazie alla collaborazione con il Team Cofidis».
Prezzo della bici completa a partire da 8.390 euro, mentre per il solo telaio il prezzo è di 4.800 euro.
Il ritorno del Covid ha riportato le mascherine al Tour, negli spazi in comune con i corridori. Abbiamo chiesto al medico della UAE Emirates di farci capire
Nei giorni scorsi Look Cycle ha presentato un’interessante novità che permetterà a tutti gli appassionati del brand francese di personalizzare i seguenti due prodotti: la 795 Blade RS e i pedali Keo Blade. Si tratta di un nuovo configuratore online chiamato “YOUR LOOK A la Carte”.
L’azienda francese, che ha la sua sede a Nevers in Borgogna, ha presentato sul proprio sito con queste parole il nuovo configuratore: «Con il configuratore YOUR LOOK A la Carte, la tua immaginazione nel mondo digitale incontra il savoir-faire del mondo reale, permettendoti di progettare ogni dettaglio della tua bici LOOK. Dai pedali ai telai, dai gruppi alle ruote, l’esperienza francese e i componenti accuratamente selezionati si uniscono per creare una bici che è veramente tua, costruita da te, per te, nei nostri laboratori in Borgogna, Francia. Che tu stia inseguendo la vittoria, conquistando salite o mettendo alla prova la tua resistenza, la tua bici LOOK è creata per te».
Si parte dai pedali
Come anticipato, la personalizzazione offerta dal nuovo configuratore interessa al momento il modello top di gamma di casa Look, la 795 Blade RS, e i pedali Keo Blade.
Per quel che riguarda i pedali, il nuovo configuratore offre ai clienti il massimo controllo, consentendo loro di scegliere il design e la tensione della lama. Permette di poter scegliere le opzioni dell’asse per regolare con precisione il fattore Q, tra finiture dell’asse in CrMo o Titanio e infine di scegliere una delle tre opzioni di tacchette disponibili.
Ecco il nuovo configuratore dove personalizzare i prodotti del brand francese Ecco il nuovo configuratore dove personalizzare i prodotti del brand francese
Il top di gamma
Grazie al nuovo configuratore, anche la 795 Blade RS da oggi è completamente personalizzabile. I clienti possono scegliere il colore del telaio, il gruppo e le ruote preferiti, oltre a specificare le dimensioni di attacco manubrio e manubrio.
Ogni bicicletta viene realizzata su ordinazione nei laboratori Look di Nevers. Il processo unisce esperienza francese a componenti accuratamente selezionati, garantendo che il prodotto finale sia perfettamente adattato alle esigenze individuali del ciclista. In un certo senso possiamo quasi dire che, grazie al nuovo configuratore “YOUR LOOK A la Carte”, Look offre ai propri clienti la possibilità di “disegnare” la bicicletta dei propri sogni, come se fosse un abito di alta sartoria.
Oltre alla Look 795 Blade RS è possibile personalizzare anche i pedali Keo BladeOltre alla Look 795 Blade RS è possibile personalizzare anche i pedali Keo Blade
Parla l’azienda
Sébastien Coué, Direttore Vendite e Marketing Internazionale di Look Cycle, ha parlato così del nuovo configuratore: «Con il lancio del nuovo configuratore “YOUR LOOK A la Carte”, offriamo ai clienti la possibilità di progettare la configurazione perfetta, dalla bici ai pedali, con la stessa precisione e passione che caratterizzano ogni prodotto. E’ un entusiasmante passo avanti nella personalizzazione delle prestazioni e nella celebrazione del legame unico tra ogni ciclista e la sua bicicletta».
Nell’ottica di aumentare la sicurezza del ciclista, Look Cycle lancia un versione dei suoi pedali più rappresentativi, della famiglia Keo. Si chiama Keo Vision, adotta un led integrato e permette al ciclista di essere ben visibile fino ad un chilometri di distanza.
La luce dei nuovi Keo Vision è applicata posteriormente e non porta alcuna variazione alle caratteristiche tecniche di base del pedale che già conosciamo. Entriamo nel dettaglio.
Ben visibili anche di giorno, dettaglio da non trascurareBen visibili anche di giorno, dettaglio da non trascurare
La sicurezza non è un’opinione
Rendersi visibile, il primo deterrente che il ciclista dovrebbe considerare, non solo di tergo e frontalmente, ma anche ai lati. Le luci posizionate sul mezzo meccanico sono uno strumento eccellente e capace di incrementare il fattore sicurezza. Eppure le luci montate sul telaio, sul reggisella e/o sul manubrio mostrano anche dei limiti di orientamento e visibilità laterale. Anche da qui nasce la volontà di sviluppare un sistema di luci che segue il movimento della pedalata, visibile dietro e ai lati, ma anche in grado di fornire un’idea precisa di cosa rappresenta la stessa luce rossa che si muove ed è notata alla distanza.
La sicurezza non deve passare in secondo piano, ma è necessario rendersi visibili sempre, attirare l’attenzione e coprire un range di spazio il più ampio possibile.
Led/luci perfettamente integratiIl profilo molto basso del pedale non cambia, il led è una sorta di spoiler aggiuntoI led sono di fatto una clip che si rimuove facilmente dal pedale vero e proprioLed/luci perfettamente integratiIl profilo molto basso del pedale non cambia, il led è una sorta di spoiler aggiuntoI led sono di fatto una clip che si rimuove facilmente dal pedale vero e proprio
Concetto Bio Motion
E’ un concetto tanto semplice, quanto utile. Le luci, applicate sui pedali, seguono il movimento della pedalata e creano una sorta di flusso continuo di luce, ben visibile ai lati, dietro, per un range complessivo di 180° e fino ad un chilometro di distanza.
A prescindere dalla modalità di attivazione del led integrato nei pedali, il flusso di luce si “muove” con il gesto, cambiando automaticamente intensità e creando al tempo stesso un caleidoscopio.
Modello Blade vs Blade Vision, poco cambiaModello Blade vs Blade Vision, poco cambia
Tecnicamente di cosa si tratta
Il progetto Look Keo Vision abbraccia due famiglie di pedali Keo, ovvero l’ultima versione dei Blade (modello Ceramic) ed i Keo 2 Max. Le due versioni, rispetto a quelle standard, adottano una clip posteriore leggermente modificata, disegnata per far alloggiare in modo sicuro le due luci (destra e sinistra). Le stesse luci si possono rimuovere a piacere, utilizzano una batteria integrata e ricaricabile tramite porta USB-C, hanno un’autonomia dichiarata di oltre 40 ore (tantissimo). Inoltre sono dotate di modalità start&stop, vanno in pausa quando si è fermi, si riattivano quando la pedalata riprende, a prescindere dalla modalità impostata. Hanno un peso dichiarato di 20 grammi per singola luce e sono waterproof IPX7.
Ogni singolo led ha un potere massimo di 60 lumen (nella modalità day flash), non poco se consideriamo le dimensioni integrate e poco ingombranti del prodotto. Le modalità utilizzabili sono quattro: day e night flash, rispettivamente con picchi di 60 e 10 lumen, pulse e steady, rispettivamente a 3 e 2 lumen. Nella modalità notte ogni singola luce può arrivare ad un’autonomia di circa 40 ore senza ricarica.
Il kit Vision è disponibile anche per i pedali standard che non nascono VisionUpgrade facile da eseguire anche sulla versione Blade tradizionaleIl modello Keo 2 MaxIl kit Vision è disponibile anche per i pedali standard che non nascono VisionUpgrade facile da eseguire anche sulla versione Blade tradizionaleIl modello Keo 2 Max
Prezzi di listino ed upgrade possibile
Look Keo Blade Ceramic Vision ha un prezzo di listino di 250 euro, mentre ci vogliono 125 euro di listino per il modello Keo 2 Max Vision. Entrambi sono coperti da garanzia triennale. E’ disponibile anche il kit Vision upgrade, separato dai pedali. Ha un prezzo di listino di 60 euro e comprende le due luci ed i cavi per la ricarica, le due clip posteriori di supporto ai led, i perni di supporto per la clip e le nuove viti.
Con l’intento di offrire un prodotto rivolto alla sicurezza, estremamente integrato, moderno e compatibile, il kit Vision può essere montato anche sui pedali Blade Power che portano in dote il misuratore di potenza.
Look realizza da sempre biciclette adatte ad affrontare ogni tipologia di percorso, sia che esso preveda chilometri e chilometri di pianura oppure tanta salita. Da sempre nel ciclismo salita fa rima con grandi montagne, in estate regno incontrastato dei ciclisti, in inverno degli sciatori. Ebbene, nei giorni scorsi, Look Cycle ha siglato una nuova collaborazione con l’ex sciatore Giorgio Rocca, che da oggi potrà pedalare in sella ad una Look 785 Huez (nella foto di apertura Rocca è insieme alla sua nuova bicicletta).
Da atleta a imprenditore
Rocca è uno degli sciatori italiani più vincenti di sempre. Nel suo palmares troviamo 11 vittorie in Coppa del mondo e la Coppa del mondo di slalom nel 2006. In quello stesso anno è stato anche portabandiera dell’Italia ai Giochi Olimpici invernali di Torino.
Dopo il ritiro dalle competizioni, avvenuto nel 2010, Rocca ha fondato la GR Mountain, una realtà oggi attiva in alcune delle migliori località delle Alpi con oltre 200 professionisti del mondo outdoor. GR Mountain è diventata in pochi anni un punto di riferimento per chi cerca esperienze outdoor di qualità, offrendo lezioni, camp, eventi e attività per tutte le stagioni.
Giorgio Rocca pedala su una Look 785 HuezGiorgio Rocca pedala su una Look 785 Huez
Amore per la bicicletta
Pur essendo oggi un imprenditore affermato, Rocca non ha mai smesso di essere prima di tutto uno sportivo. Quando non è sugli sci, ama scalare le montagne in bicicletta: dalla mountain bike al downhill, fino alla bici da strada. Nel 2024 ha preso parte al Giro-E, un nuovo modo per coltivare la sua nuova passione per la bicicletta.
Ma perché la scelta di Look? E’ lo stesso Rocca a spiegarlo: «Ho scelto Look perché è un brand che condivide i miei valori di performance, innovazione e attenzione ai dettagli. La Look 785 Huez non è solo una bici, ma uno strumento di allenamento che mi permette di mantenere la forma e la concentrazione che ho sempre avuto nello sci. Affidarmi a Look significa avere in ogni uscita la certezza di un prodotto all’altezza delle mie aspettative».
Giorgio Rocca è ex azzurro di sci, capace di vincere 11 volte in Coppa del mondo (credit Pentaphoto)Giorgio Rocca è ex azzurro di sci, capace di vincere 11 volte in Coppa del mondo (credit Pentaphoto)
Benvenuto Giorgio!
A dare simbolicamente il benvenuto a Giorgio Rocca è Alberto Fumagalli, Marketing Manager di Look Italia: «Accogliere Giorgio Rocca nella famiglia Look – ha detto – è per noi un segnale forte di continuità tra eccellenza sportiva e innovazione tecnica. La sua scelta della 785 Huez conferma la vocazione del nostro marchio a supportare atleti che, anche dopo la carriera agonistica, continuano a ricercare qualità, affidabilità e prestazioni ai massimi livelli. Questa collaborazione riflette appieno i valori che da sempre guidano Look: passione, cultura e performance».
La Look di Rocca
Come anticipato, Rocca pedalerà su una 785 Huez. Il colore scelto è il Pro Team black. Si tratta di una bici da strada leggera e performante che combina una tecnologia all’avanguardia nella stratificazione del carbonio con un design incentrato sul ciclista per la massima adattabilità. Il telaio, potenziato con nanotubi, utilizza su ogni misura tubi ultrasottili e specifici per ridurre il peso, mantenendo la rigidità in aree chiave come i foderi orizzontali, il tubo sterzo e il movimento centrale. Tutto ciò permette un trasferimento di potenza efficiente sia da seduti che in piedi sui pedali.
Le fibre di carbonio ad alto modulo e la geometria orientata alle prestazioni offrono un eccezionale rapporto rigidità/peso, mentre lo spazio per pneumatici da 32 mm e il cockpit ergonomico integrato offrono il massimo del comfort. Movimento centrale T47, reggisella da 27,2 mm, ruote con perno passante e un design integrato aerodinamico, fanno della 785 Huez un modello di stile senza tempo.
Grande idea di Look per Natale. Una 795 Blade Disc in palio fra coloro che meglio conoscono la storia del marchio francese. Concorso fra tecnica e campioni
Per Look la tradizione e la storia hanno un valore, vanno rispettate e celebrate. Come ogni anno Look vuole celebrare la sua storia e la partecipazione al Tour de France con la riproposizione degli abbinamenti cromatici che hanno reso famosa l’azienda francese.
Così per la Grande Boucle Look ha messo a punto i modelli 795 Blade RS con la base nera e le sovrapposizioni blu, gialle, bianche e rosse, il tutto completato con il nuovo sistema Campagnolo a 13 rapporti (e naturalmente le ruote).
795 Blade RS Team Replica Cofidis Tour de France 2025795 Blade RS Team Replica Cofidis Tour de France 2025
Look 795 Blade RS
Livrea cromatica a parte (quella messa a punto per il Tour de France prende il nome di Iconic Black Radial), tecnicamente la bicicletta è quella normalmente usata dai corridori del Team Cofidis, ovvero l’ultima versione della top di gamma 795 Blade RS. Leggerezza, efficienza e funzionalità allround, ma anche aerodinamica: questo significa Blade 795 RS. Un monoblocco in carbonio, ottenuto grazie ad un blend di tessuticonorientamenti specifici, così come è specifica l’applicazione delle resine epossidiche. Si parla di un telaio che pesa meno di 900 grammi nella taglia small e che permette di passaggio di pneumatici fino a 32 millimetri di larghezza. Una bici usata in ogni situazione, dalle salite alpine, fino al pavé delle corse del nord, una bicicletta che nella configurazione usata da professionisti è di poco superiore ai 7 chilogrammi.
Al pari di telaio e forcella, c’è anche il manubrio integrato Look Combo Aero. In realtà è una sorta di semi-integrato piega/stem che offre diverse possibilità di aggiustamento ed è stato disegnato insieme alla bicicletta (come il reggisella).
13 rapporti posteriori e cambio wirelessLa guarnitura Campagnolo, in carbonioTra forme sfinate ed aerodinamica ricercataReggisella specifico e una Selle Italia SLRLook Combo Aero Carbon, una sorta di semi-integrato, quasi modulabileI foderi obliqui spanciano all’esterno13 rapporti posteriori e cambio wirelessLa guarnitura Campagnolo, in carbonioTra forme sfinate ed aerodinamica ricercataReggisella specifico e una Selle Italia SLRLook Combo Aero Carbon, una sorta di semi-integrato, quasi modulabileI foderi obliqui spanciano all’esterno
Il valore aggiunto del nuovo Campagnolo
Lo avevamo anticipato poco dopo il termine del Giro d’Italia. Dopo l’esordio ufficiale della trasmissione a 13 rapporti, tutti gli atleti che partecipano al Tour sono dotati del nuovo cambio Super Record Wireless 13s e delle ruote con vari profili. Le ruote sono gommate con i tubeless Vittoria. La sella è Selle Italia.
Look 795 Blade RS Iconic Black Radial (potremmo definirla una vera Team Replica) è disponibile per il pubblico, con le ruote WTO Ultra da 60 millimetri (tubeless da 28), ad un prezzo di listino di 13999 euro.
In occasione di un evento congiunto organizzato da Campagnolo e Look Italia per l’arrivo a Vicenza del Giro abbiamo avuto l’opportunità di vedere da vicino e in anteprima una vera e propria opera d’arte. Si è trattato di una versione speciale della Look 795 Blade RS, la stessa utilizzata dal Team Cofidis, dipinta a mano dall’artista londinese Glitch Pop, Jay Kaes. La sua collaborazione con Look è iniziata al Rouleur Live dello scorso anno quando lo stesso Jay Kaes aveva dipinto due telai Look davanti ai visitatori.
Look si è affidata all’artista londinese Jay Kaes per realizzare una versione unica della 795 Blade RSLook si è affidata all’artista londinese Jay Kaes per realizzare una versione unica della 795 Blade RS
Solo 50 telai
Limitata a soli 50 telai, la serie speciale “The Art Of Cycling × Jay Kaes” fonde l’eccellenza ciclistica francese con l’espressione artistica, trasformando il top di gamma di Look in un’icona senza tempo.
Ogni telaio dipinto a mano da Jay Keys viene meticolosamente rifinito, sempre a mano a Nevers, nella sede di Look, applicando un’interpretazione glitch-pop dei colori Look ispirati all’artista Mondrian. Come anticipato, saranno prodotti solo 50 telai, numerati singolarmente. Piccole variazioni nella pennellata renderanno ogni telaio unico.
Ogni set include telaio e forcella in carbonio, attacco e manubrio aerodinamico integrato e reggisella in carbonio. Completa il tutto un paio di pedali Keo Blade Ceramic Ti in edizione limitata con l’opera d’arte glitch-pop di Jay Kaes e un poster A4 stampato del design.
La Look 795 Blade RS è la bici utilizzata anche dai corridori del Team CofidisLa Look 795 Blade RS è la bici utilizzata anche dai corridori del Team Cofidis
L’arte si fonde con la performance
L’opera d’arte realizzata da Jay Keys è applicata alla piattaforma 795 Blade RS, utilizzata come detto dal Team Cofidis. Le sue caratteristiche tecniche principali prevedono una struttura in carbonio ad alto modulo 1.5K, profili dei tubi testati in galleria del vento e un cockpit integrato. Il risultato finale e un mix perfetto di rigidità/peso, ideale per ogni genere di competizione, dai grandi Giri alle corse di un giorno.
Parola ai protagonisti
Federico Musi, CEO, Look Cycle, si è così espresso su questa particolare iniziativa che ha coinvolto la sua azienda: «L’arte è qualcosa che di solito si ammira in una galleria o su una parete. Con questo progetto, abbiamo trasferito quella creatività su un telaio pronto per la gara, così che i ciclisti possano portarlo con sé nel mondo e usarlo ogni giorno. Dimostra che l’ingegneria delle prestazioni e l’espressione artistica possono condividere lo stesso spazio».
La chiosa finale non può che spettare a Jay Kaes: «Ho voluto tradurre il ritmo e il movimento del ciclismo in colore e forma. Il risultato è un oggetto funzionale che si pone anche come un pezzo di cultura visiva».
La fase della verniciatura è stata una delle parti più delicate ma la soddisfazione di vedere prendere forma all’opera d’arte non ha egualiLa fase della verniciatura è stata una delle parti più delicate ma la soddisfazione di vedere prendere forma all’opera d’arte non ha eguali
Prezzi e disponibilità
Come anticipato saranno solo 50 i pacchetti esclusivi già disponibili a partire dallo scorso 3 giugno presso rivenditori LOOK Cycle selezionati e su lookcycle.com. Ogni pacchetto ha un prezzo di 10.000 €/£/$ e include telaio, pedali e un poster in edizione limitata.
La bella stagione sembra essere finalmente arrivata e con essa la voglia di tornare a pedalare. Per molti è arrivato il momento di tirare fuori la bici dal garage e rimetterla a lucido, magari cambiando qualche componente ormai usurato. E’ il caso dei pedali, spesso trascurati, ma fondamentali quando vogliamo trasferire al meglio e in sicurezza tutta la nostra forza quando pedaliamo. Per chi desidera cambiare i pedali della propria bicicletta ecco una bella opportunità che arriva da Look Cycle, brand da sempre sinonimo di pedali di qualità, sicuri e altamente performanti.
Ecco la locandina che promuove l’iniziativa “Bring Back Your Pedals”Ecco la locandina che promuove l’iniziativa “Bring Back Your Pedals”
Road e offroad
Da qualche giorno, esattamente dallo scorso 15 aprile, è attiva un’interessantissima campagna di rottamazione che interesserà contemporaneamente quanti amano pedalare su strada e gli appassionati del fuoristrada. Nome della campagna è “Bring back your pedals”.
A chi si recherà presso un rivenditore ufficiale Look portando un paio di vecchi pedali, indipendentemente dal modello e dalla marca, sarà riservato uno sconto di 25 euro sull’acquisto di un paio di pedali Look Keo 2 Max Carbon o X-Track Race Carbon. Si tratta di due modello speciali caratterizzati da una livrea particolare che richiama un dipinto ad olio su tela realizzato nel 1919 dal pittore olandese Piet Mondrian.
La promozione di Look Cycle è valida per i pedali KEO 2 Max CarbonLa promozione di Look Cycle è valida per i pedali KEO 2 Max Carbon
Scopriamo i pedali
Con la sua area di contatto di 500 mm², il pedale Keo 2 Max Carbon offre un perfetto trasferimento di potenza alla guarnitura. Il corpo in carbonio garantisce leggerezza ed efficienza mentre l’asse Chromoly + offre robustezza in tutte le condizioni.
Per gli amanti dell’off road ecco il modello X-Track Race Carbon. In Look affermano che sia il pedale che offre il miglior rapporto peso-potenza oggi sul mercato. Grazie all’ampia area di contatto, tutta la potenza viene trasferita alla guarnitura. Questa ampia superficie evita inoltre che il piede scivoli sul pedale e assicura che la pedalata sia sempre consistente e rassicurante. Il corpo in carbonio aggiunge leggerezza ad un pedale che si sente sotto la scarpa ma non sulla bilancia.
Per quanto riguarda il fuoristrada la promozione è legata ai pedali X-Track Race CarbonPer quanto riguarda il fuoristrada la promozione è legata ai pedali X-Track Race Carbon
Occhio alla scadenza
Ricordiamo che la campagna di rottamazione pedali promossa da Look Cycle è iniziata lo scorso 15 aprile e terminerà il prossimo 31 maggio, ed è soggetta alla disponibilità del prodotto nei negozi che hanno aderito all’iniziativa. E’ possibile trovare l’elenco completo dei punti vendita al seguente link.
Oldani è di buon umore e quando gli diciamo che la nuova maglia della Cofidis piacerà sicuramente ai tifosi della Roma, la guarda e sorride. I nuovi colori, con il giallo e il rosso, danno alla divisa un tocco vivace e sbarazzino. Quasi il segno di un nuovo inizio nelle forme e nella sostanza. L’arrivo di Mattia Michelusi e del suo staff fra i preparatori e l’adozione di nuove ruote e nuovi materiali ha rinfrescato l’approccio degli atleti e il cambio di marcia, per ora nell’attitudine, si percepisce chiaramente.
«Sono a casa fino a martedì- dice Oldani, che il 10 gennaio compirà 27 anni – poi martedì vado in ritiro a Denia con la squadra. L’inverno sta andando bene, tutto tranquillo. Quello che sta cambiando in squadra ci voleva proprio, sul fronte della prestazione e dei materiali. E’ quello che effettivamente fa la differenza nel ciclismo moderno. Secondo me l’anno scorso alcuni risultati sono dipesi anche da questo. Con Mattia per quello che ho potuto vedere finora, abbiamo un’altra marcia. Un’altra mentalità, un’altra voglia di fare».
La squadra francese ha scelto il velodromo di Roubaix per le foto di inizio anno, approfittandone per test su posizioni e materiali (foto Team Cofidis)La squadra francese ha scelto il velodromo di Roubaix per le foto di inizio anno, approfittandone per test su posizioni e materiali (foto Team Cofidis)La Cofidis ha scelto il velodromo di Roubaix per le foto di inizio anno, approfittandone per test su posizioni e materiali
Hai cambiato anche tu preparatore?
Non sono direttamente con Michelusi, ma con Luca Quinti, però con la coordinazione di Mattia. C’è un lavoro coeso di tutti i preparatori interni alla squadra. Mi sto trovando molto bene. Lavoriamo più in linea con le moderne metodologie, la squadra ha preso una decisione corretta.
Il tuo 2024 era partito con grandi attese, poi un infortunio e un continuo rincorrere…
E’ stato sicuramente un anno molto molto complicato, è inutile nasconderci. Sono stato molto sfortunato e penso che questo lo abbiano visto tutti. Cadute e una serie di vicissitudini che hanno portato a una stagione molto travagliata. Nel male sicuramente ho imparato qualcosa, perché non mi era mai successo di iniziare la stagione con una frattura, in questo caso dello scafoide.
Che cosa hai imparato?
A gestirla oppure come si sarebbe dovuta gestire. Non mi era mai successo e non ho avuto la freddezza, né io né chi mi era vicino, di prendere il tempo giusto. Avremmo dovuto capire che non saremmo riusciti a ripresentarci bene alla Tirreno, alla Sanremo e agli appuntamenti che ci eravamo dati. Io da corridore mi sono fatto prendere dalla voglia di fare: stavo già bene, ho avuto troppa fretta di rientrare. E alla fine l’ho pagata per metà stagione. Ho capito che l’importanza delle basi nella preparazione è fondamentale. Una cosa su cui mi sono concentrato molto quest’anno.
L’intervento sullo scafoide rotto da Oldani il 28 gennaio è stato eseguito dall’equipe del dottor Loris Pegoli L’intervento sullo scafoide rotto da Oldani il 28 gennaio è stato eseguito dall’equipe del dottor Loris Pegoli
In che modo rientrare troppo in fretta ti ha danneggiato?
Facevo un giorno molto bene, diciamo alle stelle, e i cinque successivi alle stalle. Diventava complicato far combaciare il momento giusto con le stelle, per cui per la maggior parte delle volte ero alle stalle (sorride, ndr). Ne soffrivo sia mentalmente sia fisicamente. Poi è stato tutto un rincorrere, aggiungere corse, continuare ad avere sfortune, ricadere, rincorrere di nuovo. Anche il Giro d’Italia non era programmato, si è inserito poco prima.
Non era nei programmi?
C’è entrato un mese prima, più o meno. Avrei voluto prepararlo, poi è stato aggiunto il Romandia e ci sono arrivato che ero già a mezzo e mezzo. In Svizzera ho preso freddo, sono arrivato alla partenza da Torino che non andavo. Mi sono ammalato, altre vicissitudini. Per fortuna dopo il Giro sono stato bravo. Non sono andato al Tour, ma sono riuscito a resettarmi mentalmente e fisicamente. Sono stato per tre settimane in altura, mi sono allenato molto bene e quando sono tornato, ho fatto un mese abbondante senza uscire dai primi 10. Sono ritornato lo Stefano di sempre.
La Cofidis ti aveva preso perché portassi risultati e punti: si riparte con gli stessi obiettivi?
Di sicuro le mie ambizioni non cambiano. Penso che con il supporto giusto del preparatore e i nuovi materiali, posso tornare a dimostrare di avere le qualità che servono. Forse sono un po’ diminuite le attese, ma va bene così. Sarà uno stimolo per dimostrare quello che valgo. Ho un bel programma, ne sono soddisfatto. L’unica corsa che non farò e un pochino mi dispiace è la Sanremo, ma bisogna ammettere che per un corridore come me è una corsa chiusa. Però farò Mallorca, Valencia, Laigueglia, Murcia, Almeria, la Tirreno, poi il Cataluyna. Tante corse con percorsi selettivi e la possibilità di arrivare a sprint ristretti.
Al Tour de l’Ain sono arrivati i migliori risultati di Oldani: 3° in classifica e maglia a punti (foto Instagram/Getty Images)Al Tour de l’Ain sono arrivati i migliori risultati di Oldani: 3° in classifica e maglia a punti (foto Instagram/Getty Images)
Hai parlato spesso di materiali, quello che salta agli occhi è che avete cambiato ruote e userete finalmente pneumatici tubeless…
Quando sono arrivato dalla Alpecin, ho cercato di portare la mia esperienza. Ma visti i risultati che avevo, mi sono rimboccato le maniche e ho pensato solo a pedalare. Quest’anno la prima cosa di cui si è parlato è stato proprio questa svolta tecnica e io sono super felice, perché usavo i tubeless già in Alpecin. Avremo le gomme Vittoria che ho usato anche alla Lotto e sono prodotti eccezionali, hanno un grip e una scorrevolezza notevoli che permetteranno di andare forte e risparmiare energie. Le ruote sono le Bora Campagnolo, che sono rigide, aerodinamiche e scorrevoli. Sono molto felice, l’abbiamo provata e la bici è svoltata completamente.
Il telaio resta lo stesso?
Sì, è sempre stato un bel telaio che forse non rendeva al meglio, mentre ora è molto più performante. Davvero una svolta.
Ben O’Connor, che ha trascorso quattro anni in una squadra francese ha raccontato di aver dovuto imparare per forza il francese: come procede il tuo inserimento in squadra?
Ho un bel rapporto con tutti e anche io sto imparando il francese. Non lo parlo fluentemente però mi faccio capire. Mi è capitato anche di intervenire bene durante il meeting. A livello tecnico, riesco a spiegarmi, quindi dinamiche di corsa e vari aspetti del ciclismo. Per il resto della conversazione sono un po’ impacciato perché ci sono parole che si usano un po’ meno, ma piano piano ci arrivo. La squadra sta diventando un po’ più internazionale, però anche Michelusi e lo staff performance ci spingono ad andare nella direzione del francese. Se proprio è necessario ci si sforza di usare l’inglese, ma se fai capire che vuoi imparare il francese, non ti dicono di no…
La Cofidis correrà ancora con telaio Look 975 Blade RS, ma equipaggiato con Campagnolo (foto Team Cofidis)La grossa novità, oltre alla trasmissione, sono le ruote Bora Ultra WTO, con tubeless Vittoria (foto Team Cofidis)La bici da crono è la 796 Monoblade RS, ugualmente con gruppo Super Record Wireless (foto Team Cofidis)La Cofidis correrà ancora con telaio Look 975 Blade RS, ma equipaggiato con Campagnolo (foto Team Cofidis)La grossa novità, oltre alla trasmissione, sono le ruote Bora Ultra WTO, con tubeless Vittoria (foto Team Cofidis)La bici da crono è la 796 Monoblade RS, ugualmente con gruppo Super Record Wireless (foto Team Cofidis)
I direttori sportivi parlano francese?
Alcuni anche inglese, alcuni solo francese. L’anno scorso ad esempio al Tour de l’Ain si parlava solo francese. Ero secondo in classifica generale e la comunicazione era importante e abbiamo faticato un po’. Però alla fine è andata bene, ci siamo arrangiati e le cose si dicevano. Quello che conta ora è fare una buona base, avere una buona preparazione e i materiali giusti. Adesso sta a me, lingua o non lingua. Voglio far vedere che Oldani sa ancora fare il suo mestiere.
Il 2024 si chiude con il classico botto. Dopo solo un anno di assenza, Campagnolo ritorna ufficialmente nel WorldTour e lo fa in grande stile legandosi ad una delle formazioni storiche del ciclismo mondiale. Stiamo parlando dei francesi del Team Cofidis, attesi ad una stagione di riscatto dopo un 2024 alquanto deludente.
Il ritorno di Campagnolo è una notizia destinata a fare felici i tanti appassionati del brand italiano che auspicavano un ritorno nel mondo del grande ciclismo da parte dell’azienda veneta.
Dopo un anno di assenza torneremo a vedere il gruppo Campagnolo su una bicicletta di un team WTDopo un anno di assenza torneremo a vedere il gruppo Campagnolo su una bicicletta di un team WT
Quattro anni insieme
L’accordo con il Team Cofidis avrà inizio il primo gennaio e avrà una durata di quattro anni coinvolgendo la formazione maschile e quella femminile, e soprattutto lo storico marchio di bici con il quale il team francese collabora da anni. Stiamo naturalmente parlando di Look Cycles.
I tecnici e i meccanici del team hanno avuto l’opportunità di testare, collaudare e infine scegliere la componentistica Campagnolo ideale per le bici che la squadra andrà ad utilizzare nel 2025. In un certo senso si è trattato di un lavoro a tre mani che ha coinvolto i tecnici Campagnolo, i responsabili di prodotto Look e i meccanici della squadra. Dalla loro collaborazione si è arrivati alla configurazione ideale che nel 2025 vedremo montata sulle Look del team.
Sulle biciclette Look del Team Cofidis vedremo montato il gruppo Super Record WirelessSulle biciclette Look del Team Cofidis vedremo montato il gruppo Super Record Wireless
Il top di Campagnolo
Scopriamo a questo punto quella che sarà la componentistica Campagnolo che nel 2025 troveremo sulle biciclette del Team Cofidis. Si parte dal gruppo, il Super Record Wireless. Si caratterizza per una cambiata veloce e precisa e una frenata modulare e potente, fondamentale per gestire ogni situazione di gara. Il gruppo è completato da molteplici combinazioni tra cassette, corone e lunghezza pedivelle, in grado di rispondere al meglio alle esigenze di ogni singolo atleta. A supporto della squadra l’app MyCampy 3.0, il “centro di controllo” della bici, che permette di customizzare i settaggi, dalla selezione schermate alle modalità di cambiata, passando anche per la gestione del ciclocomputer.
Le ruote, invece, saranno le Bora Ultra WTO per la bici da strada, con profilo da 45 mm o da 60 mmLe ruote, invece, saranno le Bora Ultra WTO per la bici da strada, con profilo da 45 mm o da 60 mm
Ecco le ruote Bora
Quando si pensa a Campagnolo viene subito naturale pensare alle ruote Bora. Le biciclette della squadra monteranno infatti le nuove Bora ULTRA WTO, scelte dai tecnici del team per l’elevata rigidità ottenuta con la raggiatura G3. Questa riduce al minimo la dispersione della potenza scaricata dal ciclista sulla bici. Anche per le ruote gli atleti potranno scegliere, in base alle condizioni di gara, tra profili da 45 o 60 mm che, grazie al canale 2-WAY FIT da 23 mm, offrono eccellenti prestazioni aerodinamiche, abbinate ai tubeless da 28 o 30 mm. Nelle gare a cronometro, ecco la ruota lenticolare Bora Ultra WTO TT, apprezzata dai corridori per la sua elevata rigidità e un peso di soli 930 grammi. Tutti modelli BORA in dotazione alla squadra utilizzeranno i cuscinetti CULT, che garantiscono un’ottima scorrevolezza.
Per quanto riguarda le prove contro il tempo il Team Cofidis si affiderà al modello Bora Ultra WTO TTPer quanto riguarda le prove contro il tempo il Team Cofidis si affiderà al modello Bora Ultra WTO TT
Un nuovo capitolo
Il ritorno nel mondo del grande ciclismo rappresenta per Campagnolo un nuovo capitolo nella sua lunga storia fatta di 90 anni di grandi successi. Solo per fare alcuni esempi, Campagnolo è stato il partner tecnico nella conquista di ben 43 Tour de France e 30 Giri d’Italia, a cui si aggiungono 30 titoli mondiali. Si tratta di risultati straordinari ottenuti grazie a campioni che hanno avuto a disposizione l’eccellenza produttiva dell’azienda di Vicenza. Non va dimenticato che in quasi un secolo di storia Campagnolo ha sviluppato e depositato oltre 1.600 brevetti internazionali.
Il ritorno nel mondo del WorldTour può essere quindi considerato a ragion veduta per Campagnolo come il ritorno nel proprio ambiente naturale.
Le ruote Corima MCC sono completamente in carbonio e sono fatte a mano nella fabbrica transalpina di Loriol. Sono un prodotto d'eccellenza e da quest'anno fanno parte della dotazione del Team Cofidis. Siamo stati in visita nell'azienda francese e abbiamo chiesto a Guillaume Martin di raccontarci le prestazioni delle sue MCC