Dinamo, l’integrazione naturale: differenze e punti di forza

31.05.2022
5 min
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Negli ultimi anni sulle etichette dei prodotti alimentari appare spesso la parola “naturale”, ma che cosa significa quando si riferisce ad un integratore? Prima di poter fare una scelta consapevole tra le tipologie di prodotti offerti dal mercato, bisogna chiarire questo dubbio e definire cosa sia la “nutracetica”. Con questo termine, dato dall’unione di “nutrizione” e “farmaceutica”, si intende lo studio dei principi attivi, ovvero vitamine, enzimi, minerali, microrganismi e altre sostanze di origine naturale, dalle benevole funzioni per l’organismo.

Tiziana Ardo, qui con Contador e Basso, è Amministratore Unico di Dinamo (foto Maurizio Borserini)
Tiziana Ardo, qui con Contador, è Amministratore Unico di Dinamo (foto Maurizio Borserini)

Entriamo a casa Dinamo

Per approfondire i vantaggi di un integratore basato sui nutraceutici, abbiamo intervistato Tiziana Ardo, Amministratore Unico di Dinamo, un progetto che include diversi ambiti tra cui proprio quello della nutrizione. Gli integratori naturali sviluppati da Dinamo per il benessere e lo sport, in particolare quelli di endurance, sostengono tra l’altro i corridori del team Eolo-Kometa.

«Il benessere – spiega Tiziana – è indispensabile per una buona performance. Lo sport è prima di tutto una sfida contro se stessi, oltre i limiti della propria natura. E’ questa la filosofia alla base dei nostri studi tecnici, con principi della medicina cinese e dalla ayurvedica. Da formule già comprovate per il benessere della persona, abbiamo sviluppato combinazioni ad hoc, completamente naturali, specialmente per sport di endurance. Siamo partiti dal trail running per arrivare ora anche nel ciclismo e nel triathlon».

L’origine dei prodotti

Il primo ed indiscutibile vantaggio di un integratore naturale di alta qualità come Dinamo, è l’origine dei prodotti. In un mondo sempre più globalizzato ed inquinato, la scelta di Tiziana Ardo, spesso a chilometro zero e di origine biologica, acquisisce un doppio valore, morale e qualitativo.

«Gli ingredienti sono completamente naturali. Scelgo e controllo accuratamente la materia prima – spiega – che proviene principalmente da produttori italiani e spesso biologici. Personalmente credo che sarebbe un peccato non sfruttare le tante prelibatezze italiane, come il miele e le mandorle per esempio, che inoltre sono sottoposte a controlli di qualità e di igiene maggiori rispetto all’estero».

Qualità e non quantità

In nutrizione, la quantità non è tutto, soprattutto se ci riferiamo agli integratori. Nonostante vada contro la logica, ci sono dei limiti di assorbimento di vitamine, minerali e altri principi nutritivi per cui è inutile e talvolta anche nocivo assumere le alte concentrazioni che spesso troviamo nei prodotti di laboratorio. Per esempio la vitamina D se in eccesso è tossica. Mentre l’efficienza di assorbimento della vitamina C, di cui siamo soliti abusare per paura dei malanni di stagione, diminuisce con l’aumentare del dosaggio, fino ad annullarsi con dosaggi superiori a 2 grammi al giorno.

Il dosaggio dei principi nei prodotti Dinamo alla base della loro efficacia. La vitamina C ha una soglia (foto Eccoquanto)
Il dosaggio dei principi nei prodotti Dinamo alla base della loro efficacia. La vitamina C ha una soglia (foto Eccoquanto)

«Lavoriamo il prodotto il meno possibile – prosegue Tiziana Ardo – per preservare al meglio le proprietà nutritive. Non utilizziamo né conservanti, né additivi, quindi la materia prima deve essere perfetta. La chiarezza delle nostre formulazioni appare ben evidente in etichetta. Non ci sono ingredienti o sigle sconosciute».

Ayurvedica, cos’è?

La sinergia dei vari composti nutritivi è un altro aspetto determinante. Dagli studi scientifici emerge che spesso l’assorbimento delle vitamine e di altri principi nutritivi estratti o sintetizzati in laboratorio è minore rispetto a quando sono preservati nella forma naturale. Dinamo si basa sui principi della Ayurvedica e della medicina cinese, usando piante officinali che offrono composti dall’alto valore nutritivo, senza variarne la struttura chimica. La combinazione ben studiata tra i vari componenti ne migliora l’assorbimento, incrementandone così ulteriormente l’efficacia.

Fra gli studi alla base di Dinamo ci sono anche basi di ayurvedica (foto Gulliver)
Fra gli studi alla base di Dinamo ci sono anche basi di ayurvedica (foto Gulliver)

«Nella ayurvedica – spiega Tiziana Ardo – il concetto è più ampio dell’attribuzione sostanza-beneficio a cui siamo abituati con i claim pubblicitari in Italia. L’unione di erbe e spezie con proprietà complementari permette un’azione sinergica tale da indurre un reale benessere per il fisico, che nello sport comporta spesso un recupero più rapido dallo stress causato dall’attività intensa svolta».

I punti chiave

Volendo riassumere, per selezionare un valido integratore non sono sicuramente il prezzo e la concentrazione di un unico principio nutritivo a determinarne la qualità. Bisogna invece valutare la completezza dell’offerta, verificare per quanto possibile, la qualità della materia prima utilizzata e l’attenzione posta nei processi di produzione sia per preservare i valori nutrizionali che, in un’ottica verde, per rispettare la natura.

I prodotti Dinamo sono stati sviluppati partendo dal trail running poi estesi al ciclismo (foto css.ch)
I prodotti Dinamo sono stati sviluppati partendo dal trail running poi estesi al ciclismo (foto css.ch)

Con questa intervista a Tiziana iniziamo un percorso informativo di più articoli sugli integratori, nel quale Dinamo sarà proposto come modello di integrazione naturale per la sua eccellente qualità.

«L’unicità di Dinamo – conclude Tiziana – è di offrire un prodotto completamente naturale che sostiene sia il benessere dell’atleta sia la sua performance, dalle fasi preliminari al recupero, senza escludere i momenti di sforzo più intenso».

Volchem Energen: ricarica rapida e continua

30.05.2022
3 min
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Nel ciclismo l’integrazione energetica è importante, anzi fondamentale. Per non arrivare spenti e senza energie nel finale, occorre alimentarsi e bisogna farlo nel modo giusto. Volchem per risolvere questa problematica propone i carbogel Energen: un prodotto che fornisce energia a rapida assimilazione.

Volchem offre anche un’ampia gamma di barrette ed integratori
Volchem offre anche un’ampia gamma di barrette ed integratori

Una ricarica continua

Quel che serve per essere sempre performanti durante uno sport di endurance a medio-alta intensità come il ciclismo è l’assunzione costante di energia, che arriva principalmente dal glicogeno. Energen fornisce il giusto apporto al nostro organismo, aiutandoci a creare un equilibrio via via migliore, sfruttando così al meglio le riserve energetiche del nostro organismo.

Come funziona

Energen di Volchem è un gel in monodose, dalla consistenza di uno sciroppo, da 40 ml che fornisce ben 62 kcal. L’apporto di carboidrati è di 15 g ma solamente 2,9 sono sotto forma di zuccheri semplici. Il resto sono carboidrati complessi, maltodestrine derivanti dal mais, con la capacità di fornire energia in modo rapido, senza però aumentare eccessivamente il picco glicemico del sangue.

La presenza di Sodio favorisce l’assorbimento del prodotto e migliora l’apporto di un sale minerale importante sia per l’equilibrio elettrolitico sia, più specificatamente, per l’atto di contrazione muscolare. All’interno del gel Energen è presente anche la Vitamina C, che ha proprietà antiossidanti nei confronti di radicali liberi prodotti dallo stress dell’attività. Non contiene caffeina, glutine e lattosio adatto perciò per le persone che ne sono intolleranti a questi prodotti. 

Disponibile nei gusti limone (foto di apertura), bitter cola, menta e tropical.

Volchem

Super Dextrin Boost: la nuova ricarica di Ethic Sport

28.03.2022
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Ne avevamo già parlato con Umberto Marengo in una precedente intervista: ormai l’integrazione durante la gara è sempre più rivolta ai liquidi. Ethic Sport, che da quest’anno segue la Drone Hopper Androni, prosegue la sua ricerca e lo sviluppo in questo senso. E’ infatti stato appena lanciato il nuovo gel Super Dextrin Boost.

Ethic Sport è partner anche del team Mtb Soudal Lee Cougan
Ethic Sport è partner anche del team Mtb Soudal Lee Cougan

Nuova formula

Nato dal brevetto del Super Dextrin, la versione Boost ha una formulazione specifica per sostenere gli atleti durante uno sforzo prolungato. Il Super Dextrin Boost è un integratore alimentare energetico di nuova generazione, che apporta ciclodestrine, Palatinose e due Maltodestrine a diversa destrosio-equivalenza.

Si tratta di un integratore energetico a base di beta-alanina e caffeina a rilascio differenziato. La sua formula porta ad avere un elevato tempo di esaurimento delle scorte energetiche, l’ideale per farsi trovare sempre pronti nel finale. E’ un prodotto adatto per chi pratica attività sportiva che comporti affaticamento muscolare e riduzione delle riserve di glicogeno nei muscoli.

Le caratteristiche

Essendo un gel a rilascio graduale questo prodotto trova la sua migliore collocazione nella seconda parte di gara, quando le energie diminuiscono e l’organismo ha bisogno di uno stimolo potente. Il consumo indicato è di 3 gel al giorno, la dose singola è di 30 ml per bustina. L’apporto energetico, per 3 gel è di 37,8 grammi di carboidrati, di cui 26,1 grammi di zuccheri. La caffeina e la beta-alanina, nella quantità indicata di 3 gel, raggiungono il valore di 150 mg. Si ricorda che l’assunzione giornaliera di caffeina, in tutte le sue forme, non deve superare i 400 mg.

Il gel Super Dextrin Boost è disponibile in 3 gusti: limone, arancia e frutti esotici.

E’ possibile acquistare il prodotto in comodi pack da 20 bustine

Ethic Sport

Strade Bianche, ripassiamo con Zana la strategia alimentare

07.03.2022
4 min
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La Strade Bianche è una gara che include delle variabili non comuni alle competizioni che si svolgono nel Sud dell’Europa. Il percorso non concede un attimo di respiro, con lo sterrato e la polvere, ma anche il clima e il forte vento. Abbiamo chiesto a Filippo Zana della Bardiani-CSF come abbia approcciato la manifestazione toscana in fatto di strategia alimentare: prima, durante e post gara. Nella foto di apertura è evidente come il corridore veneto si fosse appuntato sul manubrio i vari passaggi anche in relazione all’alimentazione.

Filippo Zana poco prima della partenza
Filippo Zana poco prima della partenza
Dal punto di vista alimentare una gara come la Strade Bianche va preparata in modo particolare?

Di sicuro è una gara diversa, molto più simile ad una del Nord e come tale va gestita. Molto dipende da cosa si è fatto e come si è corso nelle giornate precedenti. Io ad esempio ho fatto la corsa a tappe Gran Camino e il Trofeo Laigueglia subito dopo. Dopo quest’ultima ho cercato di recuperare e fare scorta di glicogeno dando la precedenza ai carboidrati. Questo anche la sera precedente la Strade Bianche, dove si è mangiato soprattutto pasta e patate. Un po’ di pollo, ma in quantità ridotta.

Ci sono delle variabili che prendete in considerazione in base alle previsioni meteo?

Quando si prevede una giornata fredda si cerca di mangiare qualcosa in più, ma senza esagerare, prima e durante la competizione. Il corpo consuma di più e questo consumo aggiuntivo, quando sei sempre a testa bassa si fa sentire. La Strade Bianche di quest’anno è stata fredda e ventosa e l’obiettivo è stato quello di non rimanere mai vuoti. Inoltre si cerca di stare coperti, soprattutto all’inizio, cercando di risparmiare qualcosa.

Il vento gelido di questa edizione 2022, uno dei protagonisti di giornata (foto Sara Carena)
Il vento gelido di questa edizione 2022, uno dei protagonisti di giornata (foto Sara Carena)
E invece la colazione del sabato?

Abbiamo fatto colazione alle 8,30. Mi sono alimentato con del porridge e un’omelette fatta con 4 albumi d’uovo e un solo tuorlo, ma con un po’ di prosciutto. E poi un po’ di caffé.

Cosa hai mangiato durante la corsa?

La Strade Bianche è molto complicata, davvero difficile da gestire per quanto concerne i rifornimenti e poi sei sempre a tutta. E’ dura anche avvicinarsi alle ammiraglie. Avevamo studiato di integrare 100 grammi all’ora, tra zuccheri e carboidrati in genere. Principalmente gel e maltodestrine nelle borracce, sono partito con le tasche piene di gel. Io ad esempio non ho mangiato alimenti solidi, ma ho continuato a bere e ad assumere 1 gel o 2 ogni ora. Ogni borraccia aveva al suo interno circa 80 grammi di carboidrati. Non ho bevuto bevande gasate, cosa che di solito faccio, quando c’è il rifornimento principale.

La tavola della Bardiani nella colazione prima della Strade Bianche
La tavola della Bardiani nella colazione prima della Strade Bianche
Come ti sei alimentato dopo la gara e nelle ore successive?

Appena sceso di sella ho preso uno shaker di recupero, glutammina e proteine, il tutto preparato dai massaggiatori. Poi man mano abbiamo iniziato a mangiare dell’insalata di riso con del tonno. Alla sera mi sono concesso una bella fiorentina.

Quanto tempo ci mette il tuo corpo a recuperare una Strade Bianche come l’ultima?

Una Strade Bianche il giorno dopo si fa sentire, perché ti rimane nelle gambe e sei stanco. Infatti la domenica, mi sono preso una giornata di riposo. Secondo me ci vogliono 48 ore, anche se a distanza di una giornata il fisico inizia a metabolizzare e stare meglio. Oggi ad esempio ho fatto un’uscita tranquilla di un paio d’ore e mezzo e da domani inizio di nuovo ad allenarmi. Un po’ di palestra per non perdere forza e un’uscita in bicicletta.

Integrazione e alimentazione, l’intervista con Marengo

19.02.2022
6 min
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Continua il percorso di approfondimento che ha come soggetto l’integrazione degli atleti. Come molte categorie legate al mondo dello sport di alto livello e non solo, anche l’integrazione è soggetta ad un profondo cambiamento. Rispetto a qualche stagione fa, ci sono più conoscenza e coscienza, informazione e anche disponibilità di prodotti, pre, durante e post gara/training.

Abbiamo intervistato Umberto Marengo della Drone Hopper-Androni-Sidermec, atleta molto sensibile, preparato e curioso sul tema di alimentazione e integrazione. Il solo che durante la conferenza su Zoom con Ethic Sport si mise a far domande…

I gel con diverse combinazioni di zuccheri e carboidrati, la nuova “frontiera” della riserva di energia (foto Drone Hopper)
I gel con diverse combinazioni di zuccheri e carboidrati (foto Drone Hopper)
Se dovessi fare un confronto con il passato, come è cambiato il tuo modo di alimentarti e di integrare?

E’ necessaria una premessa: a me piace molto sperimentare quando vedo che ci sono dei margini di miglioramento. Alla Drone Hopper ho diverse possibilità in questo senso, una situazione nuova che voglio sfruttare proprio per progredire ulteriormente. Rispetto al passato ho cambiato il modo di integrare e di alimentarmi in bici, mentre una volta sceso dalla bicicletta le abitudini sono rimaste più o meno le stesse.

Un rifornimento per gli atleti del team italiano durante la Challenge de Mallorca (foto Drone Hopper)
Un rifornimento per gli atleti del team italiano durante la Challenge de Mallorca (foto Drone Hopper)
Hai ricevuto delle indicazioni precise e dei consigli?

Uno dei vantaggi è avere dei dottori nutrizionisti molto preparati che ci supportano, in parallelo all’azienda che ci fornisce gli integratori. Insieme è stato strutturato un piano di integrazione che ha come soggetto i carboidrati in diverse forme. Avevo bisogno dei consigli e delle indicazioni, e personalmente ho iniziato ad usare proprio i carboidrati nel modo corretto, apportando delle variazioni di assunzione.

Un rifornimento di metà gara, con i gel a rilascio prolungato (foto Drone Hopper)
Rrifornimento di metà gara, con i gel a rilascio prolungato (foto Drone Hopper)
Hai notato delle differenze?

Ho provato diverse soluzioni e di sicuro è migliorata la disponibilità di energia. Utilizzo un numero maggiore di Gel, nello specifico i Superdextrin, non solo in gara, ma anche in allenamento e questa è la prima novità. Oltre ad una digeribilità eccellente e nessun fastidio allo stomaco, la prima sensazione è proprio quella di avere le energie sempre pronte ad essere usate. Inoltre ho azzerato il senso di pesantezza che di tanto in tanto si verificava in passato, quando eccedevo con i cibi solidi e sfruttavo delle tempistiche di assunzione non ottimali. Ho imparato e sto imparando a sfruttare i benefici che gli integratori di buona qualità possono offrire ad un atleta.

Gel a rapida assimilazione e la borraccia con maltodestrine, un binomio ampiamente sfruttato (foto Drone Hopper)
Gel a rapida assimilazione e la borraccia con maltodestrine (foto Drone Hopper)
Generalizzando, quale è la scaletta di assunzione che utilizzi attualmente?

Nella prima parte della gara e dell’allenamento qualcosa di solido, barrette e qualche alimento preparato fresco. Inizio ad usare i gel già a metà gara, ma anche in allenamento. Questa è una pratica nuova e devo dire che funziona molto bene. Nel finale, sia in gara che in allenamento, solo i gel, carbo in forma liquida e anche quelli con caffeina. Nella borraccia non devono mai mancare le maltodestrine. Uso anche l’integratore con i sali minerali, poi ovviamente dipende dalla durata e dallo sforzo preventivato. In sostanza, ora l’alimentazione e l’integrazione del workout hanno una composizione che si rivolge molto più ai liquidi, cercando di tenere un bilanciamento ottimale anche in termini di gusto.

Hai fatto anche delle prove e dei test a livello personale? Anche per sola curiosità?

Assolutamente sì, come detto in precedenza a me piace sperimentare e sfruttare una situazione vantaggiosa che mi permette di migliorare. Ho fatto diverse prove con la fornitura di integratori a disposizione e ho provato ad alimentarmi anche solo con i liquidi, gel e maltodestrine. L’ho fatto in un allenamento molto spinto di 4 ore, dove i lavori ad elevata intensità si susseguivano. Il risultato è stato molto buono, per energia disponibile nelle gambe e per le sensazioni a livello di stomaco e digestione.

I primi collegiali sono anche l’occasione per testare i nuovi integratori (foto Drone Hopper)
I primi collegiali sono anche l’occasione per testare i nuovi integratori (foto Drone Hopper)
Riusciresti a quantificare alcune differenze?

Non ho un confronto documentabile con i numeri, perché la mia crescita fisica è tutt’ora in una fase di evoluzione. Posso esprimermi attraverso le sensazioni, legate ad un senso di comfort e benessere. E poi ci sono quelle energie sempre disponibili. Di sicuro mi sorprende in positivo il fatto di assumere tanti carboidrati liquidi e non avere acidità di stomaco. E poi una maggiore autonomia e un senso di pesante praticamente assente.

Hai notato degli aumenti di peso?

Avevo paura di questo e invece sono rimasto costante, considerando anche il periodo invernale. Qui entra in gioco anche un senso di benessere maggiore nel post allenamento, dove si riescono a limitare le abbuffate.

Cosa significa?

Per quanto mi riguarda, una migliore integrazione e alimentazione quando pedalo, si riflettono in una fame controllabile quando ho finito di allenarmi.

Il RamtechHydro di EthicSport, aminoacidi ramificati da sciogliere nella borraccia
Il RamtechHydro di EthicSport, aminoacidi ramificati da sciogliere nella borraccia
E invece in merito agli aminoacidi in gara? Li hai provati?

Non ancora, ma la mia curiosità a tal proposito esiste. Seguendo comunque una sorta di piano concordato non ho ancora avuto modo di usarli, ma la stagione è appena iniziata. Gli integratori a disposizione sono tanti, di diverse categorie e ci vuole del tempo per testarli tutti con i giusti modi. Posso dire che gli aminoacidi ramificati li assumo, ma parallelamente alle fasi di recupero, cosciente del fatto che un integratore come RamtechHydro non è banale.

La dieta quotidiana e il protocollo d’integrazione sono definiti dal nutrizionista del team con i vostri feedback, necessità ed esigenze?

Fino all’anno passato avevo un mio nutrizionista e mi affidavo a lui. Ora abbiamo anche il supporto di uno staff del team. Mi sono confrontato con loro fin dai primi giorni, ho presentato le mie necessità ed abitudini. Le variazioni quotidiane e legate all’alimentazione tradizionale sono state minime. Importanti invece quelle dell’integrazione e degli integratori stessi.

Cosa non dovrebbe mai mancare ad un ciclista?

Rimanendo in tema alimentare, l’equilibrio, che dovrebbe riflettersi in tutto. Penso che ogni cosa è fondamentale. Non si può mangiare solo pasta e bistecca. E’ necessario capire cosa è più giusto anche per se stessi e per le proprie necessità. Essere capaci di sfruttare quello che il mondo dell’integrazione ci mette a disposizione oggi, può diventare un bel vantaggio.

EthicSport: per due anni con la Drone Hopper Androni Giocattoli

13.01.2022
3 min
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EthicSport è il nuovo “energy partner” della Drone Hopper Androni Giocattoli. Da gennaio è il brand tutto italiano, specializzato nell’integrazione alimentare sportiva, a supportare il team di Gianni Savio. Lo farà continuativamente per le prossime due stagioni agonistiche.

EthicSport sarà energy sponsor del team Drone Hopper e fornirà tutto il materiale, qui in foto le borracce
EthicSport sarà il nuovo energy sponsor del team Drone Hopper Androni

Contratto biennale

Da diversi anni, EthicSport, attraverso il proprio reparto di ricerca e sviluppo, punta con concretezza ed attenzione a soddisfare le esigenze nutrizionali di moltissimi atleti. L’obiettivo è quello di porre l’accento su una maggior consapevolezza verso le problematiche alimentari nella pratica sportiva. Elementi, questi ultimi, che sono risultati fondamentali nella scelta da parte del team Drone Hopper Androni Giocattoli

Fra prodotti EthicSport c’è Hydro che fornisce aminoacidi ramificati
Fra prodotti forniti c’è Hydro che fornisce aminoacidi ramificati

Efficacia, sicurezza, elevata digeribilità e l’ottimo sapore sono solo alcuni dei motivi che hanno indotto la stessa squadra italiana a scegliere EthicSport. L’azienda, che ricordiamo ha sede a Riccione, metterà a disposizione dei corridori tutta la propria esperienza. Alla base di tutto c’è il rigore che EthicSport applica al proprio ciclo produttivo. Il meccanismo dal quale tutto prende forma attraverso uno studio attento e delle letterature scientifiche, sempre nel rispetto dell’organismo degli atleti.

Qualità certificata

I prodotti di EthicSport sono realizzati utilizzando esclusivamente le migliori materie prime in circolazione per poter ottenere una resa ottimale, in gara come in allenamento. A garanzia della grande attenzione e della sicurezza dei prodotti EthicSport va poi considerato che ciascun lotto di integratori viene testato da laboratori indipendenti di sanità pubblica per poi essere sottoposto a test microbiologici e antidoping che ne attestano la conformità rispetto a rigorosi requisiti igienico-sanitari.

Il team Drone Hopper Androni Giocattoli ha già a propria disposizione una vastissima gamma di prodotti per l’integrazione: pre, durante e post gara. Sono difatti più di una ventina le referenze scelte per questo inizio stagione! Barrette e gel, ma non solo, sono dunque pronti ad accompagnare e sostenere le performance della squadra: e i gusti tra cui scegliere sono davvero tantissimi!

SuperDextrin è brevettato, contiene ciclodestrine a catena ramificata
SuperDextrin è brevettato, contiene ciclodestrine a catena ramificata

Il logo di EthicSport, partner tecnico ufficiale di Drone Hopper Androni Giocattoli per le stagioni 2022 e 2023 comparirà su tutti i mezzi ufficiali della squadra. Anche le borracce hanno la “griffe” così come le mitiche “musette” per la predisposizione dei rifornimenti in gara!

EthicSport

Integrazione: torniamo in casa Drone Hopper col dottor Giorgi

12.01.2022
6 min
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Vi avevamo raccontato di una call in diretta fra la Drone Hopper-Androni e EthicSport, l’argomento sul banco chiaramente erano gli integratori e l’integrazione: come dovevano essere usati e ancora di più ottimizzati. Il meeting aveva riguardato sia i corridori che lo staff sanitario della squadra di Gianni Savio. E dello staff sanitario faceva parte anche Andrea Giorgi, medico chirurgo specialista in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico, esperto di metodologia di allenamento, valutazione funzionale e biomeccanica, alimentazione per il ciclista professionista.

Le annotazioni di Giovanni Ellena, uno dei diesse della Drone Hopper, avevano anche sollevato qualche domanda sull’utilizzo degli stessi integratori. In particolare ci aveva colpito il fatto che i colombiani volessero solamente i sali e non i sali e le maltodestrine.

La call su Zoom, fra Drone Hopper (in quel momento ancora Androni), EthicSport e il nostro direttore Vicennati (secondo in alto a sinistra)
La call su Zoom, fra Drone Hopper (in quel momento ancora Androni), EthicSport e il nostro direttore Vicennati (secondo in alto a sinistra)
Dottor Giorgi, partiamo proprio dai sudamericani…

I sudamericani sono gestiti soprattutto da Giovanni Ellena, lui li conosce molto bene e in effetti è vero: per loro la borraccia è con i sali, punto. Fa parte della loro cultura. Io credo che tutto ciò dipenda da due questioni principali. La prima è che da quelle parti fa molto caldo e quindi si tendono ad utilizzare parecchio i sali. La seconda è che Gatorade negli anni ’90 fece una massiccia campagna pubblicitaria e probabilmente sono cresciuti con queste convinzioni. Anche oggi se tu in gara e gli dai una borraccia, contenente anche le maltodestrine te la ridanno indietro. Ed è un problema.

In effetti non è cosa da poco nel ciclismo del dettaglio attuale…

Inoltre anche a livello scientifico è dimostrato che i sali minerali non sono così necessari. Non serve un apporto in tali quantità, anche perché questi sono contenuti anche nel paninetto, nella barretta… ciò che interessa a noi sono soprattutto gli zuccheri.

Zuccheri, la “benzina” più pregiata…

Esatto, noi dobbiamo attenerci alle indicazioni, dobbiamo sfruttare al massimo le capacità di trasporto di questi zuccheri. Mediamente l’assorbimento dello zucchero è di un grammo al minuto, ma possiamo arrivare a 1,4 grammi al minuto miscelando zuccheri di diversa natura, come glucosio e fruttosio. Le linee guida dicono che con sforzi non troppo intensi si consumano 60 grammi di zuccheri ogni ora, ma  per sforzi più prolungati e intensi si può arrivare a 90-120 grammi all’ora. Insomma, il concetto è semplice: bisogna incamerare più zuccheri possibili dall’alimentazione per risparmiare lo zucchero immagazzinato nel corpo, chiamato glicogeno.

Il dottor Giorgi con Mattia Bais… (foto Instagram)
Il dottor Giorgi con Mattia Bais… si scherza sull’idratazione vista la bottiglia di spumante! (foto Instagram)
Si ottimizza tutto…

Nel ciclismo però è importante anche la parte solida e le ditte specializzate hanno già molti prodotti nella loro offerta. Per noi che dobbiamo provvedere all’alimentazione degli atleti è più facile farlo seguendo le loro indicazioni, perché  sappiamo cosa contengono effettivamente e ogni ragazzo ha le sue “problematiche”: chi non digerisce questo, chi ricerca il gusto…

E come fate?

Non è facile, ma soprattutto all’inizio stagione cerchiamo di accontentare le esigenze di ognuno. Oggi si usa molto il Supersapiens, per noi sono le prime volte. È un “lavorone” creare dei prodotti specifici per ogni singolo atleta… Facciamo delle prove sul campo. In allenamento diciamo ad ogni atleta: oggi mangia questa barretta, domani quel panino netto, bevi questo, bevi quest’altro… E vediamo come risponde. E’ molto importante poi utilizzare prodotti le cui indicazioni sui nutrienti siano precise.

Perché?

Perché il paninetto più o meno sappiamo cosa contiene, ma appunto “più o meno”. Mentre un prodotto già pronto è preciso nella quantità di calorie e nutrienti che contiene. Con il Supersapiens siamo in grado di vedere come risponde la glicemia dell’atleta e cerchiamo di capire come può mangiare in corsa.

Si ragiona in modo preciso…

Io lo dico sempre ai miei corridori: “Quando vi allenate, allenate anche l’intestino non solo le gambe”. Se tu a casa mangi altri cibi, o fai riferimento ad altri prodotti di integratori perché hai altri sponsor e poi in corsa devi utilizzare quelli della squadra non va bene, magari ti senti male perché sono diversi e non ci sei abituato.

EthicSport integratori
EthicSport, come altri produttori, vanta una vasta gamma di integratori. I team scelgono quelli che più si adattano alle loro esigenze
EthicSport integratori
EthicSport, come altri produttori, vanta una vasta gamma di integratori. I team scelgono quelli che più si adattano alle loro esigenze
Come fate questi test in allenamento?

Eseguiamo dei test di valutazione soprattutto dopo la fatica. Tra l’altro io faccio parte di un gruppo internazionale che sta studiando proprio come lo sforzo fisico e la fatica influiscono sulla prestazione e recupero. Eseguiamo dei test ad elevata intensità e andiamo a vedere dopo un determinato intervallo di tempo quante kcal sono state bruciate. Da qui vediamo chi va più forte dopo un determinato dispendio energetico.

Ci spieghi meglio…

Faccio un esempio: brucio 2.000 kcal. Dopo questo dispendio eseguiamo un test su strada. Però è importante capire come è avvenuto questo dispendio delle 2.000 kcal in precedenza. Perché se è avvenuto in maniera molto blanda, il corridore professionista neanche lo avverte. Se invece è avvenuto a fasi intermittenti, alcune delle quali molto intense, il discorso cambia. Ebbene, noi vogliamo vedere la perdita di prestazioni che è ciò che fa la differenza nel finale di gara.

Nella preparazione dei rifornimenti interviene anche il medico? Noi immaginiamo che sia il massaggiatore a preparare le borracce e dei paninetti, ma le indicazioni le dà anche lei?

Va fatta anche una distinzione rispetto ai grandi team del WorldTour, noi non abbiamo il cuoco o il nutrizionista. Noi medici diamo delle indicazioni ai massaggiatori sulla quantità e anche sulle merende dei corridori. Gli suggeriamo di ricorrere alla bilancia, molto importante. Così come sono importanti i pasti del dopo corsa: riso, patate… E anche la parte proteica.

A proposito di proteine: quante se ne usano?

Proteine, ma anche carboidrati e grassi, vanno assunti in base al proprio peso corporeo e bisogna sempre pensare le quantità in base a tutto l’arco della giornata a prescindere dall’attività fisica. In corsa l’apporto di proteine è minimo, visto che non si riesce ad utilizzarle appieno, piuttosto è molto importante nel post gara.

Cioè…

Durante il recupero la regola sarebbe di assumere 1 grammo di carboidrati per chilo di peso corporeo entro i 30 minuti dal termine dello sforzo. Ma se c’è anche l’apporto proteico la composizione cambia e diventa: 0,8 grammi di carboidrati e 0,2 di proteine. Non solo, ma questa fase di integrazione andrebbe ripetuta ogni ora nelle quattro ore successive. Almeno durante le corse a tappe, visto che non si ha mai la possibilità di recuperare totalmente del tutto il dispendio energetico. Servirebbero 48 ore, che chiaramente non si hanno a disposizione. Mentre tutto ciò va a decadere quasi del tutto in caso di una corsa di un giorno.

Cosa è emerso dall’incontro con EtichSport? Vi è mai capitato di lavorare in questo modo?

Sono 10 anni che collaboro con questo team e la parte nutrizionale ha assunto sempre più valore. I primi cambiamenti veri ci sono stati già circa quattro anni fa. Ma è dall’anno scorso soprattutto che siamo più attivi su questo fronte. I primi approcci con il Supersapiens hanno dato un bell’impulso.

Spezialetti, un vero abisso fra squadroni e resto del mondo

07.01.2022
3 min
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Dopo aver partecipato allo Zoom fra l’Androni ed Ethic Sport della scorsa settimana, era rimasta in circolo qualche scheggia. Sensazioni strane, frasi in sospeso. Come se fra i corridori delle piccole squadre e la scienza si frapponesse un’esperienza fatta di consuetudini difficili da mettere in discussione. Pertanto, dato che per tutto il tempo della riunione era rimasto in silenzio, abbiamo approfittato di una sosta durante l’allenamento per fare due chiacchiere con Alessandro Spezialetti.

Spezialetti assieme a Ellena è uno dei diesse più esperti della Drone Hopper
Spezialetti assieme a Ellena è uno dei diesse più esperti della Drone Hopper

«Una sola cosa rende tutto più difficile – dice – la maledetta abitudine di imitare quello che fanno negli squadroni. E’ una moda che forse c’è sempre stata. Ad esempio sentono che alla Jumbo Visma usano i chetoni e ci si buttano sopra. Per il resto, credo che tutto sia migliorato nella qualità, ma i concetti che ci sono alla base dell’integrazione sono gli stessi. I sali hanno diverse composizioni, ma sempre per quello si usano. Le maltodestrine hanno diversa composizione, ma l’effetto che fanno rimane quello di sempre. Non abbiamo corso cinquant’anni fa, per cui ci saranno pure nuovi prodotti, ma i concetti sono quelli…».

Scienza ed esperienza

Il discorso regge, ma fondamentalmente scricchiola. E’ vero che i principi di base dell’integrazione sono gli stessi, ma ci sono stati così tanti cambiamenti nel settore, che fermarsi ai concetti di 10 anni fa rischia di farti restare indietro. E se questo accade, il gap fra team WorldTour e professional rischia di diventare incolmabile anche su aspetti tutto sommato abbordabili.

Spezialetti ha corso fino al 2012: ultima squadra la Lampre
Spezialetti ha corso fino al 2012: ultima squadra la Lampre

«Se vogliamo dirci la verità – parte Spezialetti – certe raffinatezze possono farle le grandi squadre, che possono investire su certi dottori e certe pratiche. Il nostro Giorgi è preparatissimo e aperto a questi discorsi. Perciò anche noi che magari ci troviamo a gestire le borracce sull’ammiraglia ci teniamo aggiornati parlando con lui, con qualche amicizia e leggendo. E per il resto andiamo avanti con l’esperienza. Chi ha corso sa come sta il corridore in certi momenti. Puoi dargli tutte le raccomandazioni che vuoi, ma in certi momenti la bici non è tanto lineare, per cui devi dare indicazioni sintetiche e chiare».

Servono le gambe

Il punto precedente continua però a stuzzicarci. La prassi di imitare gli squadroni può produrre disastri ed è davvero una prassi piuttosto diffusa.

Fase di rifornimento all’ammiraglia in cima a una salita
Fase di rifornimento all’ammiraglia in cima a una salita

«Copiare è tutto casino – conferma il diesse abruzzese – come se poi alla Jumbo Visma andassero così forte per certe cose. Se non hai il corridore con il motore grande, puoi mangiare quello che ti pare, ma non funziona. Anche noi quando avevamo Bernal o Ballerini potevamo fare corsa di testa. Se trovi i corridori giusti, vi assicuro che certe attenzioni servono anche meno. Noi proviamo a prendere dei buoni corridori, ma una squadra che spende 50 milioni avrà corridori migliori dei nostri e potrà prepararli meglio di quanto potremo mai fare noi. La Ineos le prende da Pogacar, eppure fino a due anni fa erano convinti di aver preso il più forte di tutti con Bernal. Egan fino a qualche tempo fa sembrava molto più forte, ora forse non è più così. E non dipende dalle borracce, dipende dalla qualità degli uomini».

Barrette: impariamo a leggere l’etichetta

24.12.2021
5 min
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Le barrette sono prima di tutto una comodità, perché le abbiamo pronte all’uso, ci sostengono nella nostra attività e con il passare degli anni hanno raggiunto dei livelli di gusto ottimali. Tutti i ciclisti hanno mangiato una barretta, di qualsivoglia natura, almeno una volta durante l’uscita in bici. Però le barrette sono un alimento: un aspetto da non tralasciare, un prodotto che nel corso degli anni è aumentato di qualità e specificità. Approfondiamo l’argomento con il dottor Enrico Baggio.

Barrette e supplementi per l’attività sportiva, non deve essere “solo” una questione di comodità
Barrette e supplementi per l’attività sportiva, non deve essere “solo” una questione di comodità

Panino o barrette?

La popolazione sportiva si trova spesso divisa in due fronti: da un lato i sostenitori degli alimenti sportivi, dall’altro quelli legati alla tradizione: ”un panino con la marmellata risulta insostituibile”. Entrambi hanno ragione, ma le barrette ad uso sportivo sono le più indicate, quelle di buona/ottima qualità. Buona e ottima qualità, significa che si deve porre attenzione ad alcuni fattori, come ad esempio l’etichetta. Quello che troviamo scritto sul retro ci aiuta a discriminare un prodotto adeguato da uno meno utile per la nostra pratica sportiva.

Non lasciamoci ingannare

I nomi commerciali che riempiono gli scaffali di barrette, biscotti e snacks per sportivi sono numerosi, lasciando spesso il consumatore disorientato. In tutto ciò la prima regola è non farsi ingannare dalle etichette con immagini di atleti prestanti o dipinte con colori accesi. La scelta della barretta corretta può fare la differenza tra una prestazione ottimale e una mediocre. Ecco, quindi, una breve guida in tre step, per dirigere la scelta verso le nostre effettive esigenze.

Davide Cimolai, rifornimento, Giro d'Italia 2020
Davide Cimolai, in un punto di rifornimento al Giro d’Italia 2020
Davide Cimolai, rifornimento, Giro d'Italia 2020
Davide Cimolai, in un punto di rifornimento al Giro d’Italia 2020

Le informazioni nutrizionali

La tabella presente sul retro di tutte le barrette è la chiave di volta della prestazione sportiva e naturalmente, “la targa qualitativa” dello stesso prodotto. In questo schema, leggere le calorie riportate per singolo pezzo non è utile. Il ciclista deve prendere come riferimento i quantitativi dei singoli nutrienti, che vanno scelti in base al timing di assunzione.

  • Proteine: prima e dopo l’allenamento la barretta non ne deve contenere più di 5g. Al termine, ne deve apportare almeno 15g.
  • Grassi: similmente alle proteine, non devono superare i 5g-10g per pezzo prima e durante l’uscita in bici. Al termine, la quantità può essere maggiore ma senza superare i 15g. Queste barrette sono pur sempre alimenti processati contenenti una buona percentuale di grassi saturi.
  • Carboidrati: la quota minima per barretta è di 25g, che può arrivare oltre i 30g durante pedalate lunghe e intense e nelle gare. Se è previsto un secondo allenamento nell’arco della stessa giornata, questi valori vanno mantenuti anche per lo snack al termine della prima attività. Al contrario, una quota di 10g-20g per pezzo è sufficiente alla conclusione dell’esercizio.
  • Fibre: un’ottima barretta da usare prima e durante l’allenamento, ne deve contenere il meno possibile, per evitare l’insorgenza di disturbi intestinali.
Per molti è un dettaglio secondario, eppure la lettura degli ingredienti di un prodotto confezionato dovrebbe essere un aspetto primario
La lettura degli ingredienti di un prodotto confezionato dovrebbe essere un aspetto primario

La lista degli ingredienti

Il secondo step nella scelta della barretta giusta si compie con la lettura della lista ingredienti. La regola generale (valida per tutti gli alimenti) è che più corta è questa lista, meglio è! Tutti gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente, da quello presente in maggior quantità a quello presente in tracce.

  • Proteine. Quelle del siero di latte sono assorbite più velocemente e quindi utili subito al termine dell’attività. Proteine dell’uovo, della caseina o da fonti vegetali (soia) hanno un assorbimento più lento, e sono utili lontano dagli allenamenti.
  • Carboidrati. Si deve porre l’attenzione allo specifico tipo di zucchero presente. Per un’attività di endurance, come il ciclismo, si devono preferire barrette contenenti un mix di carboidrati differenti, in particolare glucosio (presente nei cereali) e fruttosio (quest’ultimo presente nella frutta).
  • Frutta secca. Sebbene aumenti la percentuale di grassi buoni, l’utilizzo di queste barrette è da preferire al termine degli allenamenti o come spuntino nell’arco della giornata.
  • Aiuti ergogenici e aminoacidi. Nelle barrette più tecniche possono essere presenti BCAA e caffeina. I primi sono utili durante l’esercizio per sostenere il muscolo come al termine per ottimizzarne il recupero. La caffeina invece, (e altre sostanze simili come il matè e il guaranà) serve per aumentare tono e concentrazione, garantendo più spinta nella pedalata. Attenzione alla sensibilità verso il principio attivo.
  • Additivi, emulsionanti e conservanti. A volte sono preceduti dalla sigla indicata con la lettera E seguita da un numero a tre cifre (E220, E200, ecc..). Talvolta sono indicati per nome o inseriti dei similari naturali (lecitina di soia, anidride solforosa, sorbati, ecc…). In entrambi i casi si deve porre attenzione. Queste sostanze, durante l’esercizio intenso possono essere mal sopportate dal nostro intestino creando sensibilità alimentari temporanee, alterando la composizione della flora batterica (utile a sostenere i sistemi energetici) e favorendo disturbi intestinali.
E poi ci sono da considerare le eventuali intolleranze
E poi ci sono da considerare le eventuali intolleranze

Luogo di produzione

Quest’ultimo è spesso ignorato ma altrettanto importante quanto i punti precedenti. La regolamentazione in fatto a produzione di integratori sportivi varia da paese a paese. Non si può negare che all’esterno dell’Italia, le prassi di buona produzione (GMP) non sono sempre rispettate (si mantengono bassi i costi). La bassa qualità produttiva e dei controlli, insieme alla dubbia provenienza di alcuni ingredienti, favorisce la contaminazione dei prodotti (in buona o cattiva fede) con sostanze bandite dai maggiori regolamenti sportivi (la WADA ne porta l’esempio). Non è solo una questione di doping, perché è da considerare anche l’insorgenza di problemi di salute sul lungo termine. Scegliere una barretta i cui metodi di produzione sono certificati è un diritto e un dovere dello sportivo per tutelare la sua salute e mantenere una prestazione qualitativamente elevata, parallela ad una buona salute.

Inoltre l’assunzione corretta, in base alla tipologia di sforzo, può influenzare la prestazione
Inoltre l’assunzione corretta, in base alla tipologia di sforzo, può influenzare la prestazione

In conclusione

Leggendo al meglio l’etichetta, si evince quindi che la barretta migliore si può trovare sia nel negozio per sportivi che tra gli scaffali del supermarket. Il consiglio è di non giudicare un prodotto dal nome e dalle immagini proposte ma di sceglierlo solo dopo aver letto con attenzione le informazioni sul retro. Fatto ciò, è possibile identificare la barretta in base al proprio gusto personale: essa deve sempre essere gradita al palato per non favorire l’insorgenza della fatica indotta dal gusto, che conduce ad un rapido decremento della performance.