MB Wear e la sua collezione dedicata al gravel

08.03.2022
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MB Wear presenta la nuova collezione per gli amanti del gravel. Una serie di capi d’abbigliamento dedicati a chi ama pedalare sulle strade bianche godendosi i panorami senza perdere in comodità e performance. Due maglie a maniche corte, una a maniche lunghe ed un comodo pantaloncino pronti al vostro servizio.

Maglia gravel nature

Capo pensato per essere utilizzato nei cambi di stagione, primavera ed autunno, cucita con un tessuto vintage in misto lana. Sfruttando le caratteristiche tecniche di questo materiale, ovvero grande traspirabilità ed isolamento termico, è possibile utilizzarla sia per proteggersi dal caldo come dal freddo

Le maniche sono cucite con la modalità “a due aghi” senza elastici per un miglior comfort sulla pelle. Anche il fondo della maglia è cucito con la stessa modalità, presenta comunque un elastico per avere un’ottima aderenza al corpo

Le taglie vanno dalla XXS alla XXL, con sei varianti di colori che richiamano la natura: nero, verde, marrone, azzurro, viola e giallo. Il prezzo è di 109 euro.

Maglia gravel allday

Pensata per l’utilizzo nelle stagioni calde, ha una vestibilità adatta a tutti i tipi di fisici e ad un utilizzo prolungato. Il tessuto con il quale è confezionata è il New Antibes, altamente elastico e traspirante. La classica chiusura con zip lascia spazio a 4 comodi bottoni che rendono la maglia adatta per essere usata anche una volta scesi dalla bici. Le tasche posteriori sono cucite con tessuto Time Out, per una maggiore resistenza al peso degli oggetti.

Anche in questo caso le taglie vanno dalla XXS alla XXL, le varianti di colore sono 5 dalle tonalità più accese: nero, petrolio, verde, arancione e giallo. Il prezzo rimane sempre 109 euro. 

Maglia gravel Conti-Tech

Forse il capo di abbigliamento più versatile della nuova collezione di MB Wear. Il tessuto Tallin offre il giusto riparo da pioggia e freddo, garantendo comunque un’ottima traspirabilità per evitare accumuli di calore o eccessiva sudorazione. Sulle zone più delicate, come fianchi e sotto le ascelle il tessuto scelto è il Nilo, molto elastico e confortevole che riesce resistere al meglio allo stress durante la pedalata

Disponibile in 4 colorazioni: nero, petrolio, arancio e verde. Taglie dalla XXS alla XXL, prezzo di 149 euro.

La chiusura del pantaloncino Explore presenta una clip con due bottoni a pressione
La chiusura del pantaloncino Explore presenta una clip con due bottoni a pressione

Pantaloncino Explore

Un indumento creato per un utilizzo in più discipline: dal gravel alla Mtb, fino alla e-bike. Comodo sia nella pedalata, anche se non presenta il fondello al suo interno, sia nello spostamento. Grazie alle sue due tasche nella parte anteriore, supportate da un fissaggio interno, è possibile caricare le tasche senza perdere di stabilità nella pedalata

La vita è sagomata per mantenere il pantaloncino stabile ed aderente alla zona lombare, dotato di rete interna per una migliore traspirabilità.

Il pantaloncino Explore è disponibile in due colorazioni: nero e petrolio al prezzo di 99 euro.

MB Wear

Deda, i manubri gravel per ogni esigenza e performance

05.03.2022
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Deda Elementi presenta la gamma completa di manubri gravel. Una grande attenzione dell’azienda verso la crescita esponenziale della nuova disciplina, in grado di fornire all’utente una grande varietà di soluzioni per ogni esigenza e tipologia d’utilizzo. In catalogo sono presenti quattro modelli specifici con due novità lanciate quest’anno che vanno a completare la gamma per l’offroad.

Il Gera Carbon ha una posizione confortevole e aggressiva adatta a lunghe distanze
Il Gera Carbon ha una posizione confortevole e aggressiva adatta a lunghe distanze

Gera Carbon

Gera è la linea di prodotti Deda progettata per gravel e adventure bikes, la combinazione di design e funzionalità per chi ricerca un allestimento più confortevole nelle lunghe distanze in bikepacking. Il Gera Carbon è progettato con un angolo di arretramento di 12° e un rialzo di 7 mm. L’angolo esterno della curva di 16° garantisce ancora più stabilità quando si è in off-road. Il reach e il drop sono stati ottimizzati nella forma EOS (Endurance Optimized Shape) per un’esperienza di guida unica.

La profondità di 40 mm permette una posizione più ravvicinata delle leve freno mentre l’altezza di 100 mm consente una posizione più confortevole e una veloce transizione dalle leve alla presa bassa. Il DCR system (Deda internal cable routing) permette l’integrazione completa dei cavi all’interno del manubrio e della bici nel caso di telai compatibili, prevede anche il montaggio semi-integrato delle guaine. Il manubrio è disponibile in 3 misure 44 (220 g), 46 e 48.

Ideale per sterrato e bikepacking, Deda ha ideato Gera Alloy
Ideale per sterrato e bikepacking, Deda ha ideato Gera Alloy

Gera Alloy

Una delle due novità del catalogo Deda è Gera Alloy. Il manubrio è realizzato in alluminio 6061 utilizzando un innovativo processo di formatura meccanica che permette di realizzare un design molto complesso. Il manubrio ha un arretramento di 10° e un’inclinazione verso il basso di 5° per una configurazione più confortevole durante la lunga distanza. Il rialzo di 10 mm è un ulteriore aiuto per ottenere l’altezza desiderata del manubrio sopra la serie sterzo.

L’apertura di 24° della curva e l’angolo esterno di 3° nella parte terminale offrono una stabilità superiore quando si guida su terreni impegnativi. Il reach e il drop sono nella forma EOS mentre la profondità è di 55 mm e l’altezza è di 100 mm. Con Gera Alloy si hanno a disposizione 90 mm di area centrale a diametro costante 31,7 per montare qualsiasi accessorio o prolunghe. Il manubrio è disponibile in 4 misure 42 (310 g), 44, 46 e 48.

Progettato per la velocità il Superzero Gravel offre maggiore maneggevolezza
Progettato per la velocità il Superzero Gravel offre maggiore maneggevolezza

Superzero Gravel

Un’altra novità è il Superzero Gravel, manubrio del segmento racing per ciclisti che non cercano compromessi anche quando si trovano sullo sterrato. Il primo motivo per passare da un manubrio da strada tradizionale a uno più specifico gravel è il controllo e la stabilità.

Superzero Gravel è tutto in uno. L’angolo di apertura di 16° della curva offre stabilità anche quando si guida su terreni sconnessi. Reach and drop sono stati ottimizzati nella forma EOS-SPEED. La profondità è di 60 mm mentre l’altezza è di 110 mm. Disponibile con sistema di DCR per il passaggio interno dei cavi oppure in versione semi-integrata. Il manubrio è disponibile in 3 diverse misure, 42 (235 g), 44 e 46.

Il Gravel 100 è estremamente leggero e garantisce un’ottima stabilità
Il Gravel 100 è estremamente leggero e garantisce un’ottima stabilità

Gravel 100

Infine Gravel 100 il manubrio gravel di alta gamma in lega 7075 estremamente leggero. E’ basato sulla forma RHM della serie Zero 100 per mantenere la tipica impugnatura corsa, a cui è stato aggiunto un angolo di apertura di 12° che garantisce una maggiore stabilità. Alle leve la larghezza è la stessa del manubrio standard da strada, da 40 a 46 mm esterno-esterno, ma i 12 gradi di apertura estendono la larghezza dell’impugnatura bassa di ulteriori 60 mm per ogni taglia.

La sezione superiore leggermente aero è progettata per essere ergonomica. ll manubrio presenta un’area centrale da 31,7 mm che si estende per una buona distanza su entrambi i lati dell’attacco per montare accessori come GPS, luci e prolunghe aero. Il manubrio è disponibile in 4 misure 40, 42 (260 g), 44 e 46.

Deda

Cadex AR 35 Disc, le ruote veloci e versatili ideali per il gravel

01.03.2022
3 min
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Cadex presenta le nuove AR 35 Disc progettate appositamente per il gravel. Veloci e sicure, queste ruote sono un prodotto mirato alle performance su terreni sconnessi e impegnativi.

I nuovi cerchi in carbonio della casa del gruppo Giant sono un altro passo verso le prestazioni dedicate all’offroad. Inoltre la combinazione perfetta tra il canale da 25mm e la predisposizione fino a 45mm per le coperture si sposa perfettamente anche con i nuovi modelli che vedremo presto sul mercato firmati da Cadex

La coppia di ruote vantano una robustezza da Mtb con un peso che si attesta a 1.270 grammi
La coppia di ruote vantano una robustezza da Mtb con un peso che si attesta a 1.270 grammi

Robuste e leggere

Come dimostrato con il manubrio AR, Cadex ha dichiarato un orientamento dedicato al gravel. I cerchi AR 35 sono dotati di carbonio hookless e un miglior rapporto rigidità/peso. Sono stati progettati per velocità, accelerazione, efficienza di alto livello e maggiore controllo su un’ampia varietà di terreni. La resistenza è paragonabile alle ruote da Mtb per XC, tuttavia grazie al processo di stratificazione del carbonio rinforzato il peso è migliore e si attesta a 1270g per la coppia.

Un’altra caratteristica fondamentale è la rigidità. Infatti ridurre al minimo la perdita di energia è fondamentale per migliorarne la velocità e l’efficienza. Più una ruota si deforma sotto forza, più potenza viene sprecata. Il cerchio AR 35 è dotato di trasmissione laterale best-in-class sotto l’aspetto della rigidità.

Il mozzo Cadex R2-C60 presenta cuscinetti in ceramica ultra lisci e l’esclusivo cricchetto R-Drive a 60 denti
Il mozzo CADEX R2-C60 presenta cuscinetti in ceramica ultralisci e l’esclusivo cricchetto R-Drive a 60 denti

Mozzi reattivi

Il nuovo mozzo posteriore R2-C60 lavorato con precisione, presenta una molla piatta resistente ed esclusivi 60 denti a cricchetto per un innesto istantaneo che reagisce in millisecondi. I cuscinetti in ceramica ultra liscia, migliorano ulteriormente la reattività e l’efficienza in salita, in accelerazione e nello sprint. I raggi in carbonio ad alta resistenza e l’allacciatura dinamica bilanciata regalano una buona tensione quando stressate. L’ottimo rapporto rigidità-peso si traduce in un trasferimento di potenza massimo.

Un’altra caratteristica distintiva del mozzo è la sua sensazione iper reattiva. Il mozzo anteriore con asse integrato rafforza il supporto dell’assale ed elimina il gioco sostituendo l’interfaccia di testata, cuscinetto e boccola con un asse integrato che corre per tutta la lunghezza del mozzo.

Il canale interno da 25 mm permette di montare coperture da 28c fino a 45c
Il canale interno da 25 mm permette di montare coperture da 28c fino a 45c

Coperture per tutti i terreni

Il range di compatibilità con le coperture di questi cerchi AR 35 è davvero ampia, infatti è possibile montare misure che vanno da 700x28c a 700x45c.

Prossimamente in commercio, Cadex ha già mostrato due nuovi copertoni dedicati al gravel. Il primo è il Cadex AR tubeless, caratterizzato da un design del battistrada per la massima velocità e controllo su superfici diverse. Con una protezione totale da forature e abrasioni laterali e un involucro flessibile da 170 TPI. Tutte queste caratteristiche si traducono in: velocità, durata e conformità in ogni situazione.

Il secondo modello è il Cadex GX tubeless, realizzato per singletrack su ghiaia, fango e roccia. Lo pneumatico è caratterizzato da un battistrada centrale con un diegno volto alla velocità e aderenza con tasselli esterni più robusti per le curve e controllo. Una copertura che aiuta letteralmente a galleggiare su terreni accidentati mantenendo velocità e controllo.

Cadex

Mille GTC: i pantaloncini da fuoristrada di Assos

01.03.2022
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Assos presenta un nuovo modello di pantaloncino dedicato a chi non si ferma mai. Non importa se la strada sotto le ruote sia asfaltata o meno, la cosa che conta di più è pedalare. Ecco a voi i pantaloncini Mille GTC, disponibili in due versioni: Cargo e Bib. Disegnati e pensati per essere prima di tutto comodi anche dopo tante ore in sella, sono quel che serve per i viaggi bikepacking.

Mille GTC Kielespanzer Bib Shorts C2

Il tessuto con il quale sono cuciti i Bib Shorts C2 è il Type.429, avvolgente e delicato, è adatto a tutti i tipi di fisici e asseconda i movimenti in sella. Più resistenti alle abrasioni, sono pensati e studiati per resistere allo stress dei sentieri e della vegetazione che si incontra fuori strada.

Nella nuova versione sono presenti due tasche sulle cosce, elasticizzate e facili da raggiungere, anche quando si pedala. Le due tasche sul retro offrono riparo agli oggetti più delicati. Le bretelle incrociate offrono un maggiore sostegno.

Mille GTC Zeppelin Cargo Shorts C2

Nella versione Cargo dei pantaloncini di Assos, creata per gli amanti di una comodità maggiore, il tessuto impiegato è il Type.OF11. Bielastico, leggero ma allo stesso tempo resistente, di facile asciugatura e con una protezione dai raggi solari UPF50+.

In vita è applicato un pannello: il AZPtech (abdomZeroPressure) che offre comodità  e stabilità in sella e fuori sella. Inoltre, il tessuto Type.OF11, protegge dalla pioggia, dagli schizzi e dal fango grazie al trattamento DWR.

Le tasche sulle cosce sono estremamente elastiche per riuscire a inserire il maggior numero di oggetti possibile. La zip all’estremità del pantaloncino, se aperta, ne aumenta la vestibilità e la comodità.

Un nuovo fondello

Sui pantaloncini Mille GTC è stato applicato un nuovo fondello, che prende il nome dalla linea che vi stiamo presentando. Al fondello è applicato il sistema Shock-Absorb Damping Twin, si tratta di due strati di microSchock e FilterFoam dallo spessore di 19mm studiato per il gravel.

Inoltre, si è utilizzata una struttura termoformata che riduce le irritazioni e l’odorControl Top Sheet Tex, che sono indispensabili per il cicloturismo e il bikepacking.

Assos

Q36.5 Unique Adventure, per il gravel e non solo

22.02.2022
4 min
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Una calzatura di altissima gamma può non essere estremamente rigida? La risposta è sì e la Q36.5 Unique Adventure ne è la conferma. Certo, la considerazione tiene conto di un prodotto che vuole essere all-round e soddisfare le esigenze tra mtb, gravel e anche ciclocross. Il design, la fattura e i materiali raggiungono livelli di eccellenza e in parte ricordano la versione road. Le abbiamo provate.

La Unique Adventure, si nota lo scheletro interno parallelo ai Boa
La Unique Adventure, si nota lo scheletro interno parallelo ai Boa

Termoregolazione al centro

La termoregolazione è da sempre il primo obiettivo dell’azienda Q36.5 di Bolzano, che effettua un numero incredibile di studi sui tessuti e sulle risposte del corpo umano, proprio nelle diverse fasi dello sforzo. E’ un fattore che va oltre il design e la prestazione della calzatura, aspetti che naturalmente sono chiamati in causa e devono collimare.

C’è la tomaia altamente traspirante, così come il rivestimento interno, differenziato per materiali e spessori. Questo è strutturato grazie ad una microfibra con lo spessore di 1 millimetro e che si adatta come una calza. Ci sono delle microfessure che sembrano aprirsi a stella quando il piede fa dilatare la tomaia. C’è il tessuto sul dorso, che non costringe l’estremità corporea e aiuta ad una ventilazione costante, anche alle basse velocità. E poi c’è la soletta sviluppata con Elastic Interface, morbida, confortevole e traspirante: è la stessa azienda che sviluppa i fondelli, coinvolta come Q36.5 nella ricerca del miglioramento dei materiali che sono a stretto contatto dell’atleta.

Doppio rotore Boa Li2

Non è il dettaglio principale, ma è un valore aggiunto non da poco. Le due rotelle sono in linea nella sezione laterale. Quella superiore ha un tiraggio diretto del cavo, che fa lavorare la tomaia anche nella parte interna del piede. Il Boa inferiore ha il cavo incrociato, che aiuta a personalizzare il fitting della calzatura su una superficie maggiore, mediana e sulla punta. La chiusura è comunque funzionale a una scarpa tecnica più asciutta e aderente nel retro, più ampia davanti. Inoltre, tra il Boa e il lato interno della Unique c’è una sorta di scheletro interno che supporta e aiuta a distribuire al meglio la pressione della chiusura.

La parte interna della calzatura e la punta con l’inserto a protezione
La parte interna della calzatura e la punta con l’inserto a protezione

La suola

Osservandola sembra una colonna vertebrale, con le protuberanze laterali e la struttura portante che è al centro. Questa è in fibra di carbonio, ma non è super rigida. Deve essere portante e al tempo stesso adeguarsi alle varie condizioni che si incontrano nell’off-road. E poi questa sorta di branchie laterali, che in parte avvolgono e in parte tendono a scaricare le pressioni. I tacchetti sono in TPU, mediamente pastosi e con un buon grip. La zona dove appoggia la tacchetta è più morbida.

I nostri feedback

Buona parte del comfort che si percepisce fin dalle pedalate iniziali arriva dallo shape complessivo e da una ventilazione costante, oltre al fatto che sembra di non averla indosso. La Q36.5 Unique Adventure ha una forma arrotondata anche verso la punta e questo deve portare a fare delle valutazioni adeguate per la taglia corretta. Non è mai troppo rigida, anche grazie ad una soletta interna abbondante e morbida, decisamente dissipante.

Le vibrazioni del piede sono pari a zero, un vantaggio per chi sta diverse ore in sella ad una gravel carica di bagagli. Per chi è abituato ad utilizzare scarpe molto rigide e secche nelle risposte, questa soletta può richiedere qualche ora per la presa della giusta confidenza. La sezione del tallone invece è piuttosto rigida e sembra curvare verso l’interno, quasi a bloccare il piede. Anche in questo caso, una volta indossata, l’effetto della talloniera sembra sparire e quello che rimane è una scarpa che non scalza, in bici e quando si scende di sella.

Q36.5

Sportful SuperGiara, calzamaglia ideale per il gravel

10.02.2022
2 min
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Pensati appositamente per le uscite off-road, i nuovi bibtight SuperGiara di Sportful sono l’ideale per chi cerca un abbigliamento specifico e confortevole. Gravel e viaggi sono i due utilizzi che consentono a questa calzamaglia di esprimersi al meglio. I materiali sono tecnici e ideali per le fredde temperature invernali che si aggirano intorno ai 5 gradi. 

Vestibilità “pennellata

Grazie al suo BodyFit studiato appositamente per le uscite su sterrato, la sua linea segue le linee del corpo copiandole e rendendo i bibtight come una seconda pelle. La protezione dal freddo è garantita dal tessuto elastico termico fino al fondo polpaccio. E’ presente anche un doppio spessore nella zona anteriore del ginocchio per garantire il calore necessario a livello delle articolazioni. 

Il fondo gamba è realizzato in un materiale più leggero per favorire i movimenti
Il fondo gamba è realizzato in un materiale più leggero per favorire i movimenti

Tasche e comfort

Nella parte alta è conservata un’ottima traspirazione grazie alle bretelle a rete per la massima leggerezza. Così come per il fondo gamba realizzato in un materiale meno pesante per assicurarne una buona vestibilità. Nella parte posteriore invece sono presenti due piccole tasche aggiuntive per riporre oggetti e sfruttare al meglio lo spazio a disposizione. Il fondello è il DMS pensato ergonomicamente per le pedalate gravel.

I bibtight SuperGiara sono disponibili in sei taglie (S-3XL) e due colori, nero e cacao. Il prezzo consultabile sul sito è di 149,90 euro.

Sportful

Colnago firma la bici gravel di Nathan Haas

09.02.2022
4 min
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Si chiama “Full Circle” il progetto che quest’anno vedrà protagonista Nathan Haas, un passato da biker e stradista di ottimo livello, oggi pronto a lanciarsi nel mondo del gravel. Accanto a lui ci sarà Colnago che fornirà all’atleta, originario di Brisbane in Australia, cinque biciclette modello G3-X da utilizzare nel corso della stagione (foto Laura Fletcher in apertura).

Telaio della Colnago G3-X personalizzata per Nathan Haas
Telaio della Colnago G3-X personalizzata per Nathan Haas

Chiusura del cerchio

La scelta di chiamare “Full Circle” il progetto non è affatto casuale. Nathan Haas ha infatti esordito in mountain bike arrivando a rappresentare l’Australia in ben due edizioni del campionato del mondo. Successivamente nel 2011 è passato alla strada cogliendo diverse affermazioni come due Japan Cup e l’Herald Sun Tour. Il passaggio al gravel va ora a chiudere un cerchio ideale nella sua carriera di ciclista professionista. In questo nuovo capitolo della sua vita sportiva potrà contare sul supporto di un brand di prestigio mondiale come Colnago.

«Il ciclismo per me è sempre stato sinonimo di evoluzione – esordisce lo stesso Nathan Haas – come atleta, come persona e soprattutto come espressione. Mi sono cimentato in quasi tutte le discipline e sebbene la mia carriera nel ciclismo su strada sia stata il mio più grande risultato fino ad oggi, non mi sono mai definito uno stradista. Non potevo sognare un partner migliore di Colnago per questa nuova avventura. So che non ci saranno compromessi tra prestazioni e stile. Parteciperò a ogni gara con i migliori prodotti che potessi desiderare».

Nathan Haas in sella alla sua Colnago G3-X personalizzata (foto Laura Fletcher)
Nathan Haas in sella alla sua Colnago G3-X personalizzata (foto Laura Fletcher)

Il cross nel dna Colnago

Nella storia di Colnago il ciclocross ha sempre avuto un ruolo di rilievo. Con bici Colnago hanno infatti corso e vinto campioni del calibro di Wout Van Aert, Sven Nys, Niels Albert, Adrie van der Poel, Lars Boom, Paul Herygers e l’italiano Luca Bramati, per citare i più conosciuti. Complessivamente sono stati vinti ben otto titoli Mondiali di ciclocross. 

Il passaggio oggi al gravel non rappresenta per Colnago una novità in senso assoluto. Lo scorso anno la statunitense Lauren De Crescenzo, in sella ad una Colnago G3-X, si è infatti aggiudicata la UNBOUND Gravel 200, corsa durissima considerata la più importante al mondo del panorama gravel.

Manolo Bertocchi, Direttore Marketing di Colnago, ha così espresso la soddisfazione dell’azienda per la nuova collaborazione con Nathan Haas: «Il marchio italiano più di successo della storia dell’off-road drop bar ha trovato in Nathan il partner ideale. Gusto, creatività, stile e forza si uniscono in un progetto che vedrà nascere ben cinque biciclette uniche, esclusive e, francamente, bellissime. Nathan è l’uomo giusto per rappresentare Colnago sugli sterrati di tutto il mondo. Non è solo stile: è correre per vincere con stile!».

La Colnago G3-X di Nathan Haas monterà il gruppo Campagnolo Ekar a 13 velocità
La Colnago G3-X di Nathan Haas monterà il gruppo Campagnolo Ekar a 13 velocità

G3-X, nata per il gravel

Nel corso della sua stagione Nathan Haas avrà a disposizione cinque modelli della nuova G3-X verniciati in cinque modi differenti. Stiamo parlando di una bicicletta nata espressamente per il gravel mettendo a frutto la grande esperienza maturata da Colnago nel ciclocross.

Ha una geometria ottimizzata per montare pneumatici di dimensioni maggiori, con angolo di sterzata e lunghezza complessiva progettati per offrire maggiore stabilità e comfort alle alte velocità. Sulla G3-X è inoltre possibile montare fino a quattro portaborracce, insieme ai bagagli ideali per le pedalate più lunghe. La Colnago G3-X viene proposta in cinque taglie, tutte sloping.

Tra i partner coinvolti in questo progetto segnaliamo Campagnolo, che fornirà il gruppo gravel Ekar a 13 velocità abbinato alle ruote Shamal e Deda Elementi per quanto riguarda attacco e piega.

Nulla è stato lasciato al caso. Il look di Nathan è stato infatti curato dal designer Richard Pierce, in collaborazione con Colnago e Castelli. 

Sulla Colnago G3-X di Nathan Haas il manubrio è di Deda Elementi
Sulla Colnago G3-X di Nathan Haas il manubrio è di Deda Elementi

Il programma gare

Nathan Haas sarà al via delle principali gare del calendario UCI Gravel World Series, oltre ad alcune delle più importanti gare del calendario internazionale. L’esordio è previsto il prossimo 6 marzo in Spagna per La Santa Vall. Seguiranno The Traka (Spagna) 30 aprile-1 maggio, UNBOUND Gravel (USA) 4 giugno, The BWR North Carolina (USA) 11 giugno, Migration Gravel Race (Kenya) 23-26 giugno, The Rift (Islanda) 23 luglio, SBT GRVL (USA) 14 agosto, King’s Cup Gravel Race (UK) 24 settembre oltre ad alcuni degli eventi Nova Eroica (Italia e altri Paesi).

Colnago

Basso Palta, il simbolo della visione gravel all’italiana

07.02.2022
7 min
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Non c’é mai nulla di banale quando un marchio italiano propone una bicicletta, che sia un nuovo prodotto, oppure un’evoluzione. C’è sempre qualcosa che stimola la curiosità: un dettaglio, una forma e una soluzione, ma anche il modo stesso di interpretare la bicicletta. La seconda generazione della Basso Palta è così, una gravel che non dimentica le origini del progetto e il DNA dell’azienda veneta, ma che prende di petto un gravel concept che cambia rapidamente. L’abbiamo provata con un allestimento che diventa il vestito perfetto per questo progetto di Basso Bikes.

Basso Palta seconda generazione
Basso Palta seconda generazione

La seconda generazione della Basso Palta

Per molti aspetti, tecnici e di marketing, la disciplina gravel è vittima del suo successo. E’ una sorta di nuova frontiera, dove l’afflusso di tante idee ha generato quella “confusione” che rende il gravel una sorta di categoria generalista. Questa considerazione non è da applicare esclusivamente ai suoi interpreti, ma anche in termini di tecnica e sviluppo della bicicletta. Il gravel delle origini si è man mano spostato verso un contesto racing e così le biciclette gravel. Ci sono dei brand che hanno mantenuto una linea di sviluppo costante, sena mai sacrificare il concept aziendale e abbinando a quest’ultimo le necessità del gravel. Ne è un esempio la Basso Palta, una bicicletta che non nasconde il suo carattere brioso e corsaiolo, tipico del marchio, ma al tempo stesso non si sbilancia verso gli eccessi e le estremizzazioni. La seconda generazione non è una rivisitazione e non porta un cambio di rotta, ma è la naturale evoluzione della piattaforma Palta.

Dalle gare (future) in ambito gravel, oppure per semplice piacere, difficile trovare un limite a questa bici
Dalle gare (future) in ambito gravel, oppure per semplice piacere, difficile trovare un limite a questa bici

Come è fatta

E’ un monoscocca in carbonio con un design proprietario, forcella inclusa. L’avantreno diventa il simbolo di questa bicicletta, grazie al perfetto abbinamento della forcella e ad un’integrazione esemplare. Lo sterzo, massiccio nelle dimensioni, è la base di un cockpit dedicato, tanto muscoloso quanto elegante ed esclusivo nel design. E’ comodo, moderno e aggressivo, efficiente quando l’adrenalina sale e quando invece si passeggia. La tubazione obliqua ha un’asola dove è possibile montare una piccola borsa. Il seat-post è in carbonio (anche in questo caso il componente è specifico per la Basso Palta).

Ben protetta e la scatola BB è alta da terra 286 millimetri (taglia M)

La sezione inferiore della bici ha una protezione per il tubo obliquo, nel punto in cui è necessario schermare il profilato e la scatola del movimento centrale. Utile per saltare qualche ostacolo senza scendere di sella? Perché no. Molto interessante la tecnica degli stays bassi del retrotreno, leggermente ricurvi e squadrati nei terminali, soluzione che permette di contenere anche la lunghezza del carro.

Un allestimento ideale

C’é la trasmissione Sram Rival AXS a 12 pignoni, di sicuro non la più leggera, ma di sicuro quella più affidabile e consistente nei materiali. Davanti c’é la monocorona (40t) e dietro il cambio con la ruota libera XPLR . Anche l’impianto frenante è Sram, con entrambi i dischi da 160 millimetri di diametro. Il comparto ruote è accattivante, prestazionale e bello da vedere, con le ruote Hunt (cerchio in carbonio wide) da 35 millimetri di altezza e gli pneumatici tubeless Pirelli Cinturato. La sella è firmata Selle San Marco. Il prezzo di listino per il framekit (telaio, forcella e serie sterzo, seat-post e cockpit) si attesta a 2749 euro.

I nostri feedback

In alcuni frangenti sembra di pedalare su una bici da strada travestita da gravel, grazie alla sua velocità e a un comparto anteriore davvero tosto. Proprio l’avantreno sostiene, è preciso, a tratti esigente, ma è un punto di riferimento grazie alla sua compostezza. E’ necessario prendersi qualche ora per avere una confidenza ottimale, anche nella gestione dello pneumatico: una pressione leggermente inferiore può aiutare. Il carro posteriore in proporzione è più docile, morbido, in un certo senso è più “endurance”. La Basso Palta, a prescindere dal contesto ambientale e dalla tipologia di terreno, colpisce per la sua reattività.

Ruote Hunt: belle e buone

E poi ci sono quelle ruote Hunt, molto corsaiole. Sono rigide e offrono una trazione di altissimo livello, sul posteriore, ma anche sull’anteriore. La stessa trazione si traduce in grip e nella stabilità in fase di cornering (con queste ruote è fondamentale saper gestire e adeguare la pressione dei tubeless). L’ingaggio del ruota libera è immediato e non presenta spazi vuoti nelle fasi di rilancio.

La gravel italiana ha un’impostazione corsaiola, ma non estremizzata nelle quote geometriche
La gravel italiana ha un’impostazione corsaiola, ma non estremizzata nelle quote geometriche

Alcune considerazioni

La Basso Palta fa il suo lavoro e lo fa in modo egregio. E’ una bicicletta da gravel che segue una linea di sviluppo ben precisa. La Palta di seconda generazione non vuole essere una mtb, una bici road, oppure un’ibrida. Con questa Basso si può andare un po’ ovunque, magari con il numero attaccato sulla schiena e quella voglia di aprire il gas, magari per il semplice piacere di pedalare ponendosi sapendo che la tipologia di terreno non è un limite.

Garmin racconta la voglia di fare sport

19.01.2022
3 min
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Nei giorni scorsi è stato presentato il Global Garmin Connect Fitness Report 2021 curato da Garmin International. Grazie ai dati provenienti dai possessori di uno smartwatch Garmin è stato possibile individuare con precisione le principali attività svolte dagli utenti nel corso del 2021. I risultati ottenuti grazie all’app Garmin Connect hanno dimostrato come gli utenti della piattaforma abbiano registrato un numero record di attività legate al fitness.

Il numero di allenamenti indoor è raddoppiato rispetto a quelli outdoor
Il numero di allenamenti indoor è raddoppiato rispetto a quelli outdoor

Numeri sorprendenti

Analizzando in maniera più approfondita i dati contenuti all’interno della ricerca condotta da Garmin, si è scoperto come nell’ultimo anno il numero di allenamenti indoor sia raddoppiato rispetto a quelli outdoor. Nel 2021 le sessioni di fitness al chiuso sono aumentate del 20,54% rispetto al 2020, con pilates e yoga tra le discipline più praticate. Anche le attività legate al benessere hanno visto una forte crescita, con un aumento importante delle sessioni di respirazione. In rialzo anche gli allenamenti svolti all’aria aperta, per l’esattezza del 9,52%. Tra questi è la pratica del gravel ad aver avuto la crescita maggiore, arrivando a sfiorare un incremento del 50% in un solo anno.

Il gravel è una delle attività che ha ha visto avvicinarsi molti nuovi appassionati nel 2021
Il gravel è una delle attività che ha ha visto avvicinarsi molti nuovi appassionati nel 2021

Uno sguardo sul mondo

Il Global Garmin Connect Fitness Report 2021 ha permesso di scoprire come la voglia di fare attività sportiva abbia interessato tutti i Continenti. Restando alla sola Europa, è stato possibile notare come nella parte occidentale del nostro Continente, la bicicletta abbia avuto una vera esplosione con un incremento delle uscite in gravel del 59,86% rispetto al 2020. Una percentuale ancora più rilevante per quel che riguarda l’Europa orientale dove si è arrivato a toccare il 66,13% di crescita.  In generale nel corso del 2021 hanno avuto una importante aumento tutte le attività che si praticano all’aperto.

Joe Schrick, Vicepresidente del segmento fitness di Garmin, ha voluto sintetizzare con queste parole quanto emerso dal Global Garmin Connect Fitness Report 2021: «Di fronte alle continue limitazioni e all’emergere di nuove varianti di Covid 19 – ha detto – gli utenti hanno registrato un numero record di attività legate al fitness nel 2021. Conoscevamo già la natura votata alla performance dei nostri utenti, i dati dimostrano che nemmeno una pandemia globale riesce a ostacolare il loro implacabile desiderio di “Beat Yesterday”».

Garmin