Il marchio Focus, da sempre attento alle esigenze di tanti appassionati ciclisti, offre oggi un importante eco incentivo fino a 1.000 euro riservato per l’acquisto di alcuni modelli di biciclette e-mtb (tutti i modelli Thron², Sam², Jam², Sarifa²) gravel e trekking. In un mondo in cui temi quali la sostenibilità e l’ecologia sono sempre più importanti e centrali nella nostra quotidianità, il ciclismo rappresenta sempre più una scelta intelligente per muoversi in modo ecologico ed efficiente. Ed in modo particolare, le biciclette elettriche Focus sono progettate con cura per offrire un’esperienza di guida eccellente, con il supporto di un motore elettrico che permette di superare facilmente le salite più ripide e di coprire distanze maggiori con meno sforzo.
Grazie a questo speciale eco incentivo offerto da Focus Italia Group, chiunque lo volesse potrà dunque godere dei vantaggi delle biciclette, sia muscolari che appunto elettriche, Focus ad un prezzo ancora più conveniente e competitivo. Come anticipato, l’incentivo può arrivare fino a 1.000 euro, il che rende l’acquisto di una bicicletta del marchio tedesco ancora più accessibile per gli appassionati di ciclismo.
Anche la Atlas 6.8 è oggetto dell’incentivoAnche la Atlas 6.8 è oggetto dell’incentivo
Affidabilità e… prezzo
I modelli coperti da questa offerta includono le biciclette e-mtb, gravel (Atlas 6.7 e Atlas 6.8) e trekking. Che tu sia un amante delle emozioni offerte dalle e-mountain bike, un avventuriero che ama esplorare nuovi percorsi in bicicletta gravel o un cicloturista che desidera coprire lunghe distanze in modo confortevole con una bicicletta da trekking, Focus Italia Group è davvero in grado di offrire un modello perfettamente in linea con le proprie esigenze. La qualità costruttiva, e l’attenzione ai dettagli, sono sempre stati punti di forza dei prodotti Focus: non a caso tutte le biciclette sono progettate per garantire prestazioni elevate e affidabilità a lungo termine. Sono dotate di componenti di alta qualità, come telai in lega leggera o in fibra di carbonio, trasmissioni precise e componenti di qualità per offrire una guida sempre sicura e confortevole sia su strada che sui sentieri.
La sede veronese di Focus ItaliaLa sede veronese di Focus Italia
Con questo eco incentivo, Focus Italia Group intende effettuare un deciso passo in avanti verso una mobilità più sostenibile, facendo risparmiare ai propri clienti fino a 1.000 euro sull’acquisto di una nuova bicicletta, contribuendo così non solo a preservare l’ambiente, riducendo le emissioni di CO2, ma anche a godersi la libertà e l’avventura che solo il ciclismo è in grado di offrire.
Per maggiori informazioni, consigliamo una visita sul sito web di Focus Italia Group dove è riportato l’elenco dei punti vendita autorizzati dove trovare la bicicletta… perfetta per le proprie esigenze!
Che cosa rappresenta per un'azienda come Trek la vittoria di Stuyven all'europeo gravel? Il settore tira, l'interesse aumenta. I pro' sempre più al centro
IL PORTALE DEDICATO AL CICLISMO PROFESSIONISTICO SI ESTENDE A TUTTI GLI APPASSIONATI DELLE DUE RUOTE:
VENITE SU BICI.STYLE
bici.STYLE è la risorsa per essere sempre aggiornati su percorsi, notizie, tecnica, hotellerie, industria e salute
Il nostro viaggio nella Valtellina ci sta facendo scoprire tutte le sfumature e le opportunità di un territorio così propenso al mondo delle due ruote a pedali. La pianura, la collina e i mitici passi sono infatti teatro di eventi e iniziative aperte a tutti. Dai principianti agli agonisti fino a chi invece vuole vivere una vacanza diversa dal solito.
Oltre alle tranquille e affascinanti strade asfaltate da solcare con la bici da strada, la Valtellina offre un’infinità di sentieri immersi nella natura e in luoghi che altrimenti non sarebbero raggiungibili. Unico obbligo? Avere con sé una Mtb, gravel o e-Bike oppure noleggiarla nella fitta rete di noleggi spalmati sui vari itinerari.
In sella a mtb, e-bike e gravel si possono visitare luoghi storiciLe bellezze e i panorami si intrecciano su tutti i sentieriIn sella a mtb, e-bike e gravel si possono visitare luoghi storiciLe bellezze e i panorami si intrecciano su tutti i sentieri
La Valtellina e il fuoristrada
«La mountain bike – spiega Manuel Pozzoni Marketing Manager di Turismo Valtellina – per il nostro territorio è uno dei settori di punta, essendo una destinazione di montagna. Abbiamo dai grandi eventi, come per esempio l’Alta Valtellina Bike Marathon piuttosto che la Bike Transalp ed altri eventi che sono di grande rilievo. Però in generale abbiamo una natura da scoprire tra montagne, sterrati e laghi. I sentieri ci permettono di offrire davvero moltissimi chilometri di itinerari per tutti i gusti. Proponiamo di norma anche il discorso dei bike park, da quelli più noti, come quelli di Livigno a Bormio, scendendo poi verso Madesimo e verso la Val Malenco.
«Ci sono itinerari – conclude Pozzoni – semplici e alla portata di tutti. Come i laghi di Cancano, che si trovano vicino a Bormio, in un contesto completamente pianeggiante a 2.000 metri di quota. Alcuni sono più impegnativi come quelli nel Parco Nazionale dello Stelvio. L’e-bike è un’altra opportunità che ci ha aperto ancora di più il ventaglio di utenti, con oltre 70 rifugi in Valtellina, molti dei quali sono raggiungibili su due ruote. Anche il gravel ci ha permesso di arricchire le possibilità e gli eventi, grazie ai tanti percorsi sterrati attraverso i quali ci proponiamo come una meta interessante per gli appassionati di questa disciplina. Al riguardo ci sarà un’importante evento che è la Gravel Marathon Valle Spluga».
Le e-bike trovano un luogo ideale per sprigionare i wattLe e-bike trovano un luogo ideale per sprigionare i watt
Valtellina E-bike Festival
Il più grande evento italiano di eMtb apre la stagione valtellinese del cicloturismo. Si tratta del Melavì Valtellina Ebike Festivalche conferma la sua formula vincente, fatta di escursioni, enogastronomia e atmosfera di festa, insieme a tante novità. In programma sabato 27 e domenica 28 maggio, si svolgerà nel magnifico teatro naturale di Morbegno: una bellissima cittadina medievale alle porte della Valtellina, a pochi passi dal Lago di Como. Un territorio dalle peculiarità culinarie e paesaggistiche uniche nel loro genere che conferma la sua evoluzione in campo promozionale e sportivo in vista delle prossime Olimpiadi invernali.
Le iscrizioni alle iniziative sono aperte sul sito dedicato. Per chi ne fosse sprovvisto, è inoltre possibile richiedere il noleggiodi una delle oltre 100 eBike messe a disposizione direttamente in loco. Fulcro del Melavì Valtellina Ebike Festival sarà l’eBike Village localizzato in una grande piazza a ridosso del centro storico. Questo sarà il punto di partenza e di arrivo di tutte le attività e delle competizioni, ma anche un’area espositiva dove poter vedere e testare le nuove e-Bike, partecipare a test drive di auto elettriche, assistere agli show di Bmx freestyle e molto altro.
Vallate da scoprire una pedalata dopo l’altraVallate da scoprire una pedalata dopo l’altra
Wine Bike Tour
Sei itinerari ad anello con partenza e arrivo a Sondrio, immersi tra vigneti, siti culturali e splendidi paesaggi. E’ la ricetta “segreta“ per unire bici ed enogastronomia, in cui si pedala lungo i terrazzamenti coltivati a vigneto abbinando una sosta in cantina, apprezzando la bellezza paesaggistica di Sondrio e della Valtellina: ecco perché i Wine Bike Tour sono un’ottima idea per abbinare sport ed enogastronomia, ma non solo.
Sì parte direttamente da Sondrio, capoluogo di provincia, vengono proposti sei percorsi ad anello per tutti i gusti: da quelli per le famiglie, completamente pianeggianti, a quelli che si snodano nel versante delle Orobie valtellinesi, passando anche per riserve naturali, fino a quelli nel versante retico della Valtellina, nel cuore dei terrazzamenti e con la presenza di numerose case vinicole. Da non dimenticare anche il Sentiero Valtellina: percorrere anche solo un tratto dei 114 chilometri complessivi può essere un’ottima idea per scoprire Sondrio e dintorni a ritmo slow.
Il periodo migliore per fare i Wine Bike Tour? In autunno, la stagione della vendemmia, e in particolare da ottobre a metà novembre, quando i paesaggi, in primis i terrazzamenti, si colorano di diverse tonalità di giallo-arancione, regalando panorami unici e sorprendendo per la ricchezza e varietà di colori. Molti dei wine bike tour sopra proposti si intersecano con laStrada del Vino, una strada panoramica immersa nei terrazzamenti, che si snoda da Ardenno a Tirano toccando numerose cantine, ristoranti, agriturismi, botteghe e strutture ricettive che caratterizzano la Media e Bassa Valtellina.
Gli itinerari si intrecciano nelle montagne valtellinesi tra luoghi storici e naturaGli itinerari si intrecciano nelle montagne valtellinesi tra luoghi storici e natura
Gravel Marathon Valle Spluga
Parliamo ora della prima Gravel Marathon della Lombardia in un territorio straordinario, pieno di storia ciclistica, tradizione e accoglienza. Il territorio che la ospiterà sarà infatti la Valle Spluga. I percorsi saranno tre: Pian dei Cavalli, Montespluga e Alpe Motta.
Divisi per difficoltà e livello di preparazione, gli itinerari oltre a far scoprire il territorio valtellinese in totale sicurezza sono anche un’occasione per misurarsi in un contesto unico. Si parte con il Basic, Alpe Motta con 80 chilometri e 1.857 metri di dislivello immersi nella natura della Valchiavenna. Si prosegue con l’intermedio di Montespluga, denominato “il percorso gravel per eccellenza“, con cui si sale fino in quota per ammirare la maestosità della vallata. Nel percorso si possono trovare le soste gourmet per assaporare le eccellenze culinarie del territorio: il tutto racchiuso in 99 chilometri e 2.321 metri di dislivello. Si chiude con il livello Extreme, Pian dei Cavalli, con la sfida più ambiziosa della giornata, per attraversare i luoghi più affascinanti della Valchiavenna: 118 chilometri per 3.349 m di dislivello.
Divertimento e adrenalina sono due elementi fondamentali delle attività valtellinesiDivertimento e adrenalina sono due elementi fondamentali delle attività valtellinesi
Adrenalina e divertimento
In Valtellina sono presenti diversi bike park dove poter trascorrere una giornata all’insegna dell’adrenalina e del divertimento. Vi sono tracciati per tutti i gusti: da quelli per il downhill e freeride a quelli più semplici, anche per principianti. A Livigno il Bike Park del Mottolino, tra i più conosciuti e apprezzati delle Alpi, offre ben 14 sentieri con tre livelli di difficoltà, un’area Jump, un’area North Shore e un’area slopestyle. Sempre a Livigno da non perdere il Bike Park Carosello 3000, progettato per essere accessibile a tutti i livelli di riding.
Al Bormio Bike Park, invece, vi sono sette piste da downhill, jump area e north shore: è definito come il “Gravity Park” perchè le piste partono addirittura dai 3000 m del monte Vallecetta. A Madesimo, infine, il MadeBike Park presenta percorsi di differenti livelli, come d’inverno sulle piste da sci, piste blu, rosse e nere. Completa l’offerta dei bike park in Valtellina anche quello del Palù, in Valmalenco.
Arricchisce la parte del divertimento il Sentiero Rusca. Un itinerario storico che ripercorre in parte la Strada Cavallera, rotta commerciale che collegava Sondrio col Passo del Muretto (2.562 metri), porta di comunicazione tra Valtellina ed Engadina. L’itinerario completo parte da Sondrio e arriva al Passo del Muretto: in mountain bike si può arrivare fino a Chiesa in Valmalenco e da lì in poi si può percorrere la seconda parte a piedi, prevalentemente di strade sterrate, sentieri e mulattiere, passando per San Giuseppe e Chiareggio. Lungo il percorso sono presenti diversi punti di sosta con pannelli informativi e aree gioco per bambini.
Animo robusto e spirito avventuriero, così potremmo definire la nuova bici gravel di Drali Milano. Si chiama Miraggio ed è un modello pronto a sposare le avventure più lunghe ed impegnative. Per chi pedala attraverso sentieri e strade bianche il modello Miraggio di casa Drali rappresenta un’opzione di ottimo livello.
Il passaggio ruota è ampio, per ospitare copertoni fino a 52 millimetriIl passaggio ruota è ampio, per ospitare copertoni fino a 52 millimetri
Acciaio
Torna l’acciaio, per la verità non era mai andato via, ma in Drali hanno deciso di utilizzare questo materiale per costruire la Miraggio. Un telaio leggero e allo stesso tempo molto resistente, per attutire meglio i colpi e le imperfezioni delle strade che andrete ad affrontare. La scatola del movimento centrale ed i dettagli sono in acciaio inox, mentre il carro posteriore ha una geometria asimmetrica.
Queste caratteristiche offrono un grande comfort ed una guidabilità migliore, rendendo la bici Miraggio pronta per ogni sfida. Il passaggio gomma generoso per copertoni con sezioni fino a 52 millimetri, consente di affrontare qualsiasi sterrato con più sicurezza.
Si tratta di un modello costruito in acciaio, per l’appunto. Drali ha utilizzato il proprio acciaio custom, ciò consente di personalizzare le geometrie del telaio in base alle proprie misure.
Sulla Miraggio è montato il gruppo Campagnolo Ekar, perfetto per il gravelSulla Miraggio è montato il gruppo Campagnolo Ekar, perfetto per il gravel
Dettagli tecnici
Gravel non vuol dire solamente lunghe avventure in sella alla propria bici, ma anche esplorazione e viaggi. Per questo Drali ha dotato questo modello di tutte le predisposizioni necessarie per montare borse ed accessori. Il bikepacking diventa così parte della natura della Miraggio, una bici sempre pronta all’avventura.
I freni sono a disco, modello TA 142×12, mentre la serie sterzo ha calotte esterna della misura di 1”1/2 – 1”1/8 con tubo da 44 millimetri. Per quanto riguarda il passaggio cavi: è integrato per i gruppi elettronici, mentre non lo è per i gruppi meccanici.
Le misure del telaio vanno dalla XS alla XXL, il prezzo al pubblico è di 2990 euro.
Arriva la Impulso Pro in casa Bianchi ad arricchire la gamma gravel. E' una bici leggera e resistente che offre notevoli vantaggi in termini di performance
PUNTA ALA – Il contesto che abbiamo trovato una volta arrivati sulla spiaggia toscana ci ha fatto piombare in qualcosa di davvero nuovo. L’eventoUnpaved Roads a cui abbiamo preso parte è un mix di sapori tra ciclismo, convivialità e natura. Prima di noi quest’aurea l’ha notata rh+che ha deciso dopo un primo anno da sponsor di diventare main sponsor e supportare questo evento dedicato al mondo gravel.
Due giorni, uno per conoscersi e uno per pedalare. Senza numeri attaccati sulla schiena, solo tu, la tua bici, l’abbigliamento tecnico e la voglia di buttarsi all’avventura.
«L’anno scorso sia per noi – spiega Andrea Pizzi, Marketing and Communications Manager di rh+ – sia per gli organizzatori è stato l’anno zero. Abbiamo deciso di entrare nel gravel perché avevamo una collezione dedicata sia uomo sia donna. Loro partivano con questo format nuovo che a noi è piaciuto subito, prima di tutto perché non si parla di una gara».
rh+ aveva nel villaggio di partenza uno stand in cui esponeva i prodotti della linea gravelrh+ aveva nel villaggio di partenza uno stand in cui esponeva i prodotti della linea gravel
rh+ per Unpaved Roads
Arrivato al secondo anno dalla sua nascita, Unpaved Roads ha già dimostrato di saper stregare gli appassionati con itinerari mozzafiato e un organizzazione innovativa. Per rh+ questo evento è stato un assist per poter abbracciare un’idea di ciclismo che il brand stava già trasferendo su tessuto da qualche tempo.
«Ci si rivolge ad un target – prosegue Pizzi – che vive il gravel con il vero spirito di questa disciplina, quindi non c’è l’ossessione del cronometro, non c’è l’ossessione della performance finalizzata alla classifica. Ma l’approccio è quello di voler fare un bel giro in gravel con gli amici, dove ci si ferma ai ristori e ci si gode la giornata in sella.
«Ci sono anche tante donne. Quindi c’è anche un target diverso che apre al mondo femminile in un modo completamente diverso. Perché togliendo la gara e la competizione si ha una risposta totalmente differente. Chi si iscrive a eventi come Unpaved Roads cerca questo. Il godersi quello che c’è intorno, godersi l’evento, godersi le persone, godersi il posto. Arrivano quasi tutti il giorno prima. Perché? Perché si vogliono proprio godere il weekend. Dopo il giro infatti nessuno fa la doccia e scappa perché si mangia ancora e si sta insieme. E’ un mondo diverso ed è il target che noi vogliamo vestire perché è non è interessato alla performance cronometrica ma è interessato al capo performante».
Qui il nostro test con la linea gravel di rh+Qui il nostro test con la linea gravel di rh+
Un approccio differente
Per rh+ lo sviluppo del capo è uno degli assi su cui si fonda l’azienda. Per loro creare e progettare un abbigliamento che supporti il ciclista in ogni esigenza è un dogma.
«Parliamo infatti di un abbigliamento con materiali molto morbidi e nello stesso tempo tecnici, che si asciugano bene e in fretta e che hanno tutte le performance di un tessuto tecnico. Un altro aspetto che valorizza la maggior parte dei nostri capi gravel è che sono interamente riciclati, soprattutto le maglie.
«Chi decide di iscriversi a questi eventi è interessato anche ad avere, oltre al campo tecnico, un modello di maglia o pantaloncino che abbia dei colori particolari con delle nuance un po’ diverse. Quindi vuole anche vestirsi per distinguersi dal classico granfondista che mette la maglia del team della squadra. Spesso queste maglie non sono poi di grandissima qualità».
Tanta voglia di vivere la passione insieme anche il giorno prima della pedalataTanta voglia di vivere la passione insieme anche il giorno prima della pedalata
Il gravel per rh+
Noi abbiamo pedalato sui magnifici panorami offerti dal contesto toscano, tra Punta Ala e Castiglione della Pescaia. Indossavamo i modelli dellalinea gravel di rh+, i quali ci hanno impressionato per qualità dei materiali e comfort. Per l’azienda italiana infatti il gravel è una disciplina stimolante e nuova.
«Quest’anno stiamo puntando tanto sul gravel. Abbiamo individuato questo target – riprende Pizzi – e ci ha stimolato molto. Anche perché poi si travasa nella strada perché comunque chi fa gravel non è detto che poi non utilizzi anche la bici da strada, anzi. Questo ti permette di intercettare una tipologia di ciclista che acquista anche la maglia aereo o la climber o la la nostra super light che sono maglie prevalentemente da strada.
«L’anno scorso come detto era l’edizione zero, anche se loro non sono inesperti perché sono gli organizzatori della North Cape e del Tuscany Trail, quindi hanno una grossa esperienza soprattutto nell’organizzare eventi che hanno un indirizzo più turistico che agonistico. Ci siamo trovati in perfetta sintonia e mi è piaciuto l’atteggiamento. Così da quest’anno abbiamo deciso di fare il salto da sponsor a main sponsor».
Mythos Alpine Gravel, uno spettacolo su due ruote. Uno spettacolo da vivere. Ancora una volta la bici ci porta a scoprire luoghi meravigliosi. E in questo caso lo fa nel cuore delle Dolomiti.
L’appuntamento è a San Martino di Castrozza per il 25 giugno. Una zona dalla forte vocazione turistica (anche l’accoglienza alberghiera è al top) e legata al ciclismo. Basta ricordare i tantissimi passaggi del Giro d’Italia sul Passo Rolle, tra l’altro primo valico dolomitico ad essere stato affrontato nella storia del Giro e “battezzato” da Gino Bartali. Non a caso in vetta c’è un monumento che ricorda il campione toscano.
Una veduta della Baita Segantini, tetto della Mythos Alpine Gravel a 2.200 metri di quota (foto dal web)Certi scenari ricordano molto il ciclismo eroico in “bianco e nero”Il ponte tibetano, uno dei simboli del turismo e del cicloturismo offroad nella conca del PrimieroUna veduta della Baita Segantini, tetto della Mythos Alpine Gravel a 2.200 metri di quota (foto dal web)Certi scenari ricordano molto il ciclismo eroico in “bianco e nero”Il ponte tibetano, uno dei simboli del turismo e del cicloturismo offroad nella conca del Primiero
Firma iridata
La Mythos Alpine Gravel è un’esperienza non agonistica per chi vuol vivere una vera giornata di sport, in libertà, in natura e con gli amici. Il pezzo forte è senza dubbio il percorso. Si pedalerà tra la Valle del Primiero e le Pale di San Martino, toccando punti panoramici e altri storici come la Baita Segantini, eretta in onore del grande pittore trentino. Senza dimenticare le bellezze della Val Veneggia, del Passo Rolle e di tutti quegli sterrati che corrono a mezza costa.
«Un percorso – ricorda il patron della Mythos Alpine Gravel, Massimo Panighel – che ho tracciato insieme al “padrone di casa” e grande ex della mtb, Massimo De Bertolis, che è stato anche iridato marathon. C’è dunque la sua firma nella creazione di questi anelli. E in qualche modo l’ho dovuto frenare, in quanto la sua anima racing lo avrebbe portato a creare un tracciato più duro! Scherzi a parte, lui che di queste valli conosce a menadito ogni punto, ha scelto i luoghi più suggestivi.
«Sostanzialmente i percorsi sono gli stessi della passata edizione, ma cambia il senso di marcia di rientro verso Fiera di Primiero. In questo modo il ponte tibetano verrà affrontato in salita e non in discesa, così da godersi al meglio quel tratto».
L’altimetria del percorso lungo, il black…E quella del percorso corto, il greenL’altimetria del percorso lungo, il black…E quella del percorso corto, il green
Sterrati okay
Le strade, assicurano dall’organizzazione, sono in ottimo stato dopo l’inverno e la manutenzione non è mai venuta meno, pertanto si può pedalare in tutta sicurezza e ci si può divertire al massimo. Inoltre, è bene ricordarlo, essendo una prova non competitiva si può pedalare anche con e-bike o mtb. Ma certo la gravel è il mezzo migliore vista la tipologia delle strade e il dislivello.
E a proposito dei due anelli, quello maggiore è denominato “black”. Misura 73 chilometri per un dislivello di 2.380 metri e conta oltre il 70 per cento di strade sterrate. Quello più corto è invece chiamato “green”. Misura 42,5 chilometri per 1.310 metri di dislivello e anche in questo caso la percentuale di sterrato supera il 70%. Entrambi partono e arrivano a San Martino di Castrozza. E per entrambi, la partenza è “alla francese” dalle 8,30 alle 9,30.
Il pacco gara della Mythos Gravel AlpineL’evento è aperto ad ogni tipo di bici. L’importante è divertirsi e godersi la naturaAl termine medaglia di finisher per tutti. Ricordiamo che a settembre tocca alla Mythos in mtbIl pacco gara della Mythos Gravel AlpineL’evento è aperto ad ogni tipo di bici. L’importante è divertirsi e godersi la naturaAl termine medaglia di finisher per tutti. E a settembre tocca alla Mythos in mtb
Servizi al top
Come sempre negli eventi organizzati da Pedale di Marca non mancano i servizi di qualità. Lungo il percorso che, essendo gravel va fatto in autonomia, non ci sono frecce, ma non mancano i ristori: tre sul lungo e due sul corto.
«Ristori che saranno forniti di ogni leccornia – conferma Panighel – andiamo dal dolce al salato, dalla frutta agli integratori e per il dopo “gara” più che ad un pasta party abbiamo pensato ad un “terzo tempo” stile rugby. Ci sarà un panino alpino, con formaggio e speck, birra e strudel a volontà. Come ci tengo a sottolineare si tratta di una giornata di festa e di sport in natura».
Ricchissimo il pacco gara, soprattutto se confrontato con il costo d’iscrizione (30 euro fino al 31 maggio). Parliamo infatti di un pacco gara il cui valore commerciale è di 65 euro.
«Abbiamo inserito nel pacco gara una fascia Montura, una mini-pompa da telaio Topeak, integratori Named e tanti altri prodotti, tutti di qualità. E per chi taglia il traguardo c’è anche la medaglia di finisher».
Le iscrizioni chiudono a quota 500, meglio affrettarsi dunque, anche perché dopo il 31 maggio la quota subirà un aumento.
DORMELLETTO – La Giant Revolt X Advanced Pro è una bicicletta gravel con la sospensione anteriore, con il reggisella telescopico e con una geometria che offre dei vantaggi notevoli. E’ una sorta di bicicletta “tutto-terreno” che fa pedalare ovunque e senza paura.
Abbiamo avuto il piacere di usarla per una giornata, portandola nel magnifico contesto del Parco dei Lagoni di Mercurago, nei pressi di Arona e vicino al Lago Maggiore. Approfondiamo le sue peculiarità.
Giant Revolt X, quando si dice di una bici divertente (foto Mirrormedia-Giant)Giant Revolt X, quando si dice di una bici divertente (foto Mirrormedia-Giant)
Rigida, no grazie
La categoria gravel è come una grande famiglia, dove tutti riescono a trovare un motivo di divertimento, di sfogo e dove la tecnica del mezzo meccanico mette tutti d’accordo. Ci sono gli stradisti che “magari” approcciano le ruote tassellate per la prima volta, lontano dall’asfalto e immersi nella natura. Ci sono i pedalatori alle prime armi, ma ci sono anche i bikers esperti che apprezzano quella sorta di mondo di mezzo rappresentato dal gravel, un po’ strada e un po’ mtb.
La Revolt X è anche la degna rappresentante delle diverse possibilità che offre Giant per gli utenti del gravel, perché se è vero che ci sono quelli che vogliono la bicicletta completamente rigida, è altrettanto vero che ci sono i ciclisti che con la gravel vogliono osare di più, spostandosi ai limiti più estremi del gravel che quasi sfocia nella mtb con una buona dose di tecnica. Ed ecco che in un contesto del genere la forcella ammortizzata (una Fox32 con 4 centimetri di escursione) e un reggisella telescopico con 25 millimetri di affondamento (che non è mai completamente bloccato, con l’obiettivo di dissipare continuamente), fanno davvero la differenza.
Non sono da dimenticare le gomme, perché di base ci sono delle sezioni da 50, ma si possono montare coperture fino a 53 millimetri di larghezza. Proprio le gomme grandi aiutano quando ci si dimentica di far ammortizzare la forcella, oppure ci si dimentica di abbassare il telescopico nei passaggi con qualche saltino, tra un sasso e l’altro.
La forcella lavora, eccome se lavora (foto Mirromedia-Giant)La forcella lavora, eccome se lavora (foto Mirromedia-Giant)
Nulla la può fermare
Con un mezzo così dotato, nei termini di componentistica e grazie alle sue geometrie, i limiti diventano quelli dell’utilizzatore e non quelli della bicicletta. Si tratta di un mezzo che non si ferma davanti a nulla, che passa sulle radici come se niente fosse ed è parecchio stabile. Ha un carro posteriore che copia bene il terreno, a tutto vantaggio anche di un risparmio di energie nel medio/lungo periodo.Servono anche a quelli preparati che si spingono verso i tracciati “quasi” estremi per questa bicicletta.
Può affrontare in tranquillità percorsi con un elevato tasso di tecnicità, anche quelli che anni a dietro si facevano con le mtb da 26. Anzi, con una Revolt X si è decisamente più veloci e sicuri.
Le quote geometriche, molto moderne se consideriamo in particolare un orizzontale allungato e uno sloop accentuato, si spingono verso una categoria endurance. Taglia per taglia c’è un passo totale accentuato. C’è un angolo del piantone che aiuta a portare il corpo sul carro posteriore. Troviamo un’apertura dello sterzo (dove è coinvolto tutto l’avantreno) che perdona qualsiasi indecisione e aiuta a stabilizzare la bici un po’ ovunque.
Tubazione obliqua voluminosa e forcella Fox32 da gravel (foto Mirrormedia-Giant)Carro ribassato, slope accentuato e dropper post (foto Mirrormedia-Giant)La leva che aziona il reggisella telescopico (foto Mirromedia-Giant)E anche le ruote Giant sono ben contestualizzate nel pacchetto, non troppo rigide (foto Mirrormedia-Giant)La ghiera per le regolazioni della forcella (foto Mirromedia-Giant)Tubazione obliqua voluminosa e forcella Fox32 da gravel (foto Mirrormedia-Giant)Carro ribassato, slope accentuato e dropper post (foto Mirrormedia-Giant)La leva che aziona il reggisella telescopico (foto Mirromedia-Giant)E anche le ruote Giant sono ben contestualizzate nel pacchetto, non troppo rigide (foto Mirrormedia-Giant)La ghiera per le regolazioni della forcella (foto Mirromedia-Giant)
In conclusione
La Giant Revolt X non è una bicicletta per il gravel race così come lo vediamo oggi, dove anche le bici road (opportunamente equipaggiate) riescono a dire la loro. Una Revolt X è molto più divertente, perché è il punto di connessione perfetto tra il gravel con qualsiasi livello d’interpretazione e la mtb. Ma la Revolt X è anche una bicicletta totale. Non veloce come una road (non lo vuole neppure essere), ma sfruttabile su strada, sicura, stabile e gratificante ovunque la si porti.
Con le gommone grandissime il suo pane diventano i sentieri sterrati e dove è necessario avere anche un po’ di manico per finire la giornata con il sorriso stampato in faccia.
Come per tutte le bici che hanno un allestimento che mette insieme molte variabili (e qui sono diverse che devono combinarsi tra loro), ci vuole del tempo per capire come settare nel giusto modo ogni singolo componente.
Il prezzo di listino della versione che abbiamo provato è di 7499 euro, non proprio bruscolini, ma è giusto sottolineare le “tante cose” che si trovano su questa bicicletta. Telaio full carbon e sospensione anteriore, reggisella telescopico e ruote in carbonio CXR X1 (davvero ottime e si sposano alla perfezione con la bici nella sua totalità), oltre alla trasmissione Sram Force AXS 1×12. Non manca davvero nulla.
All’interno del Pro-M Store, a Milano, Michelin decide di presentare i suoi nuovi copertoni. Un modo per lanciarsi all’interno di un mercato che per il marchio francese diventa sempre più importante. Quelli che vengono proposti da Michelin sono quattro prodotti destinati al mercato della strada, del gravel e della mtb. Segnale che la voglia di riproporsi è estremamente forte, infatti entro il 2028 è previsto il lancio di oltre 20 gamme destinate al mercato delle biciclette premium.
Il Power Cup è stato il primo dei quattro copertoni presentati ed è dedicato alla stradaIl Power Cup è stato il primo dei quattro copertoni presentati ed è dedicato alla strada
Power Cup: strada
Il copertone dedicato agli amanti della strada è il Michelin Power Cup, progettato per le competizioni di alto livello e per accontentare gli amatori più esigenti. Le novità tecniche sono molte, la prima è il battistrada, progettato per migliorare la velocità e l’efficienza di rotolamento. Un’altra caratteristica, importante soprattutto per chi ricerca le massime prestazioni, è l’aderenza in curva. Tra vincere e perdere una corsa, a volte, la differenza si trova nei minimi dettagli.
Il Power Cup è disponibile nelle versioni Tubular, Tubetype e Tubeless Ready. Questa gamma soddisfa le aspettative di tutti, sia dei corridori del WorldTour che degli amatori, anch’essi alla ricerca delle migliori prestazioni durante le loro uscite.
L’inserto Gum-X consente di ottimizzare l’efficienza di guida, salvando il copertone da forature indesiderateGiocano un ruolo importante anche la scorrevolezza e la resistenza al rotolamentoL’inserto Gum-X consente di ottimizzare l’efficienza di guida, salvando il copertone da forature indesiderateGiocano un ruolo importante anche la scorrevolezza e la resistenza al rotolamento
Una guida migliore
Nella versione tubolare del Power Cup sono incluse diverse tecnologie, tra cui quella Gum-X, una delle più interessanti presentate da Michelin. Si tratta di un modo per ottimizzare l’efficienza di guida e l’aderenza in curva. La tecnologia High Density Shield, inoltre, offre degli alti livelli di resistenza alle forature. La carcassa dello pneumatico con 2×160 TPI migliora il comfort ad alte pressioni di esercizio. Il peso è estremamente contenuto, questo grazie alla combinazione dello pneumatico con una camera d’aria in lattice.
La parte esterna tassellata del Power Adventure garantisce un alto grip sulle strade sterrateLa parte esterna tassellata del Power Adventure garantisce un alto grip sulle strade sterrate
Power Adventure: gravel
Per il mondo del gravella novità prende il nome di Power Adventure, un copertone con battistrada ibrido. Pensato per ciclisti che non si pongono limiti e che pedalano in ogni situazione. Michelin amplia la sua linea Power con questo pneumatico tubeless ready, uno prodotto che va alla ricerca di alte prestazioni, disponibile in due colorazioni: nero e classic.
Si tratta di un copertone in grado di performare al massimo anche su sentieri sterrati. L’intento di Michelin è alimentare l’interesse dei ciclisti nel settore del gravel, offrendo un prodotto con una bassa resistenza al rotolamento e un’eccellente aderenza.
Il copertone Power Adventure è disponibile con un’ampia scelta di misure: 30-622; 36-622; 42- 622; 48-622Il copertone Power Adventure è disponibile con un’ampia scelta di misure: 30-622; 36-622; 42- 622; 48-622
Sterrato e ghiaia
Il disegno del battistrada, dotato di piccoli tasselli e di un cordone centrale liscio, permette di pedalare su sentieri sterrati o ghiaiosi. La parte dentellata, invece, è ideale per avere la massima aderenza su questo tipo di percorsi e, allo stesso tempo, anche su strada.
La nuova mescola di gomma, Gum-X, presente anche in questo modello, ottimizza l’aderenza su superfici asciutte e bagnate. Inoltre, il Power Adventure utilizza la tecnologia Bead 2 Bead, che consiste in uno strato supplementare che protegge l’intera carcassa ed offre un’ottima durata.
Per la mtb sono disponibili diverse scelte, a seconda del terreno che si affronta in garaPer la mtb sono disponibili diverse scelte, a seconda del terreno che si affronta in gara
Force e Wild: mountain bike
Le ultime due novità riguardano la mtb: si tratta dei copertoni XC2 e XC, sviluppati e utilizzati ai massimi livelli dal Team KMC-Orbea. Il primo dei due: il Force XC2 ha un battistrada che offre grip su molte varietà di terreni. I tasselli sono centrali ed allungati, per mantenere un’ottima efficienza di rotolamento e di conseguenza un’alta velocità di percorrenza. Quelli laterali, invece, posizionati in maniera progressiva, offrono stabilità nelle curve.
I Wild XC, invece, si concentrano sull’aderenza e sulla trazione, sono progettati per essere usati su terreni morbidi e misti. I tasselli centrali distanziati ottimizzano l’autopulizia in condizioni fangose o con molta ghiaia. Anche questo copertone, nella parte laterale, offre un alto grip.
Cannondale SuperSix Evo CX e SE, lo stesso frame-kit, ma con un allestimento differente, il primo con indirizzo crossisitico, il secondo gravel. Abbiamo messo a confronto i due modelli
La bici gravel da gara di 3T si rinnova, arriva la Racemax2 Italia. Geometrie e alcune soluzioni migliorate con l'efficienza aerodinamica sempre al centro
IL PORTALE DEDICATO AL CICLISMO PROFESSIONISTICO SI ESTENDE A TUTTI GLI APPASSIONATI DELLE DUE RUOTE:
VENITE SU BICI.STYLE
bici.STYLE è la risorsa per essere sempre aggiornati su percorsi, notizie, tecnica, hotellerie, industria e salute
Il 2023 è per Bonin un anno davvero particolare. La commerciale veneta festeggia infatti i suoi primi 50 anni di attività e per celebrare al meglio questo prestigioso traguardo ha deciso di farsi un “regalo” speciale: una nuova partnership con 7anna. Stiamo parlando di una azienda polacca proprietaria dei brand Rondo, NS Bikes, Octane One e Creme.
7anna entra ufficialmente nel mercato italiano grazie alla partnership con Bonin7anna entra ufficialmente nel mercato italiano grazie alla partnership con Bonin
Un nuovo modello di business
La partnership fra Bonin e 7anna si fonda su un modello di business che vuole cercare di valorizzare al meglio i punti di forza di entrambe le realtà. Grazie a questo nuovo accordo, 7anna entra oggi nel mercato italiano permettendo ai rivenditori Bonin di poter accedere a prodotti estremamente innovativi sotto il punto di vista del design e della progettazione. Caratteristiche che possono garantire la possibilità di competere con i grandi brand già presenti sul mercato.
Maria Mansutti, General Manager di Bonin, ha evidenziato con queste parole le potenzialità che una realtà come Bonin, presente in maniera capillare nel nostro Paese, può offrire a 7anna: «Grazie ai nostri più di 2000 clienti sparsi in tutto il Paese – racconta – siamo certi di poter fornire a questi marchi la visibilità che meritano anche in Italia. Le biciclette di questi 4 brand si distinguono infatti per il loro design innovativo e per la continua ricerca del dettaglio.
«Bici di grande qualità sia dal punto di vista della progettazione che della realizzazione, made in Europe nei vari stabilimenti del gruppo 7anna. Unendo le forze e le risorse di chi conosce le dinamiche ed esigenze del mercato italiano e chi invece ha forte esperienza di prodotto e costruzione, siamo convinti si potrà fare un business di successo!».
Bonin potrà aggiungere alle grandi conoscenze del mercato italiano la forte esperienza di prodotto e costruzione di 7annaBonin potrà aggiungere alle grandi conoscenze del mercato italiano la forte esperienza di prodotto e costruzione di 7anna
Nuovi marchi da scoprire
Dei 4 brand che arrivano oggi in Italia grazie a 7anna, Rondo é sicuramente quello con cui Bonin sente di aver maggior affinità. Si tratta di un marchio fortemente orientato al gravel, segmento che sta crescendo anche in Italia. Rondo offre modelli per tutte le esigenze: dalle più spinte verso il corsa a quelle per gli amanti del comfort.
Con 15 anni di esperienza nella produzione di biciclette, l’azienda può contare su un team che comprende i migliori designer industriali e grafici, ingegneri, ciclisti e manager aziendali esperti. Il risultato finale sono modelli alla portata di tutti, ma che si sanno distinguere dalla concorrenza.
NS bikes propone prodotti altamente innovativi. Fin dalla sua nascita ha sbaragliato il mercato con le geometrie rivoluzionarie del suo telaio “streetlegal”, progettato e sviluppato da veri rider pro, e ancora oggi imitato da molti brand concorrenti . Lo slogan di NS bikes è “cambiare, adattarsi sempre”.
A completare il catalogo di 7anna troviamo i brand Octane One, che offre bici con un buon rapporto qualità prezzo per chi si avvicina al mondo del ciclismo, e Creme. Quest’ultimo dedicato alle city bikes dal sapore classico ma con moderne tecnologie e con una cura particolare per le finiture e il dettaglio. Anche questi due marchi saranno presto disponibili presso i rivenditori Bonin.
Maria Mansutti, General Manager Bonin, con i responsabili vendite di 7annaMaria Mansutti, General Manager Bonin, con i responsabili vendite di 7anna
Debutto in musica
La storia di 7anna è davvero curiosa e merita quindi un breve accenno. A fondare l’azienda polacca è stato Szymon Kobyliński, con alle spalle un passato di grande successo nell’industria musicale negli anni novanta come chitarrista e cantante della famosa band “Blenders”. Kobyliński è stato anche uno dei precursori del downhill in Polonia. Con il tempo si è reso conto che la sua vera vocazione erano le biciclette e il business, non il palcoscenico. Da questa presa di consapevolezza nel 2001 è nata 7anna con il preciso obiettivo di offrire biciclette in grado di incontrare le esigenze e i gusti di una platea di praticanti sempre più eterogenea.
Assos propone un nuovo modello di pantaloncini dedicati in particolare a chi pratica gravel, cicloturismo e bikepacking. Si tratta dei GTC Kiespanzer, che letteralmente significa: carro armato da ghiaia. Un prodotto in grado di rispondere ad esigenze sempre maggiori da parte di questa clientela in continua espansione.
Le tasche laterali, in rete 3-Mesh, sono estremamente capientiLe tasche laterali, in rete 3-Mesh, sono estremamente capienti
Resistenza
Il nome di questo nuovo capo d’abbigliamento di Assos è tutto un programma, nato per fronteggiare al meglio tutte le situazioni e le sollecitazioni che nascono dalle avventure lontane dall’asfalto. Vengono realizzati con il tessuto Type.429, il quale offre una buona compressione, rimanendo comunque molto traspirante ed aerodinamico.
Nella parte esterna sono stati aggiunti dei pannelli che proteggono il ciclista dalle abrasioni che si possono verificare quando ci si inoltra nei vari sentieri. Questa caratteristica deriva dall’uso del tessuto Bunny Hop: ortogonale e resistente. Bielastico e compatto, composto in parti uguali da poliammide ed elastan.
Il disegno delle bretelle ad “A” evita l’abbassamento dei pantaloncini durante la pedalata Il disegno delle bretelle ad “A” evita l’abbassamento dei pantaloncini durante la pedalata
Performante e con tanto spazio
Indumento realizzato con taglio C2 AEPD regular fit, ha un disegno ereditato dai modelli più performanti, quelli da gara. Nonostante ciò risulta meno aggressivo, con una lunghezza standard delle gambe, in modo tale da permettere dei movimenti comodi anche quando si scende di sella.
I pantaloncini GTC Kiespanzer hanno un maggiore spazio di stoccaggio, per riporre tutto ciò di cui abbiamo necessità per le nostre lunghe pedalate. Queste tasche si trovano nella parte laterale, sono elastiche, realizzate con pannelli in rete 3-Mesh.
I tiretti facilitano l’accesso alle tasche posterioriI tiretti facilitano l’accesso alle tasche posteriori
Bretelle e sicurezza
La forma delle bretelle è la classica ad “A” nata con i modelli Mille GTS, una soluzione che evita l’abbassamento dei pantaloncini nella zona lombare. Inoltre, questa forma data alle bretelle, rende il fondello molto stabile.
A proposito, il fondello è il Mille GTC C2: formato da due strati, nella parte inferiore, il primo di Microshock, il secondo è il Filterfoam. Un doppio supporto, dallo spessore di 19 millimetri che dona un maggior comfort. Una soluzione per avere ancor più stabilità sono le goldenGate, ovvero delle cuciture che fissano il fondello nella parte posteriore ed anteriore. I kraterCooler sono dei fori, che si trovano nella parte superiore, i quali garantiscono un perfetto ricambio d’aria.
La sicurezza è importante, per questo Assos ha applicato delle strisce riflettenti, che forniscono la giusta visibilità in ogni situazione ed a qualsiasi ora del giorno.
I GTC Kiespanzer sono in vendita al prezzo di 250 euro.