Evento "Come Corre la Bike Economy" 2025, Milano, (da sx: Paolo Bellino, Roberto Salvador e Davide Cassani)

Come Corre la Bike Economy: tra eventi e territorio

01.12.2025
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MILANO – Il quarto appuntamento dell’evento “Come Corre la Bike Economy” promosso dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, ha portato al centro del dibattito la bicicletta e le possibilità ad essa collegate per costruire un futuro più sostenibile. Il mondo delle due ruote arriva da un quadriennio di crescita costante, e le proiezioni parlano di una progressione sempre più forte e solida. La Bike Economy è una delle economie più dinamiche al mondo, che nel 2019 ha mosso 55 miliardi di euro, mentre nel 2032 si prospetta che il mercato possa arrivare a un valore complessivo di 232 miliardi di euro. 

Il cuore di questo progetto e del movimento legato alla bike economy sono le piccole e medie imprese, attori capaci di rivoluzionare il mercato del lavoro e quello tecnologico. Da sempre la bicicletta è uno strumento antico e allo stesso tempo capace di innovare e rinnovarsi. Le emozioni che ci legano al passato e alle gesta dei grandi campioni ci ricordano che la sua forma non cambia, ma la sua struttura è ormai profondamente mutata. 

Il Giro d’Italia nel corso degli anni ha portato il ciclismo in luoghi iconici del nostro Paese, qui alla Reggia di Venaria nel 2024
Il Giro d’Italia nel corso degli anni ha portato il ciclismo in luoghi iconici del nostro Paese, qui alla Reggia di Venaria nel 2024

Il territorio

Protagonisti di uno dei quattro momenti di confronto, che hanno visto alternarsi sul palco diversi attori della Bike Economy, sono stati Paolo Bellino, CEO e General Manager di RCS Sport & Events, Roberto Salvador, Giro-E Director e Davide Cassani, Ambassador di Suzuki Bike Day (i tre sono insieme nella foto di apertura). 

E’ toccato a Paolo Bellino il delicato compito di introdurre all’interno del contesto quello che è il valore di una corsa come il Giro d’Italia (che proprio oggi presenterà il percorso del 2026). L’evento sportivo che da 108 edizioni porta l’Italia e le sue bellezze in tutto il mondo, diventando una vetrina per i territori attraversati. 

«Il Giro d’Italia – racconta Bellino – è da sempre l’evento più duro al mondo che si corre nel Paese più bello. Nel corso delle edizioni del 2023 e del 2025 abbiamo avuto modo, grazie a Banca Ifis, di constatare il valore di questo evento, che nell’ultima edizione è stato di oltre due miliardi di euro. Il Giro non è solo economia, è anche emozioni e sostenibilità. In ogni città di tappa portiamo avanti dei progetti legati al riciclo e siamo arrivati a numeri superiori al 92 per cento. L’attenzione al territorio è fondamentale per noi, un aspetto importante è quello legato a cosa lasciamo nei comuni attraversati. Abbiamo visto che il passaggio di una corsa come il Giro d’Italia porta un incremento del quaranta per cento dell’utilizzo della bicicletta. Sono numeri incoraggianti, che ci spingono a continuare e proseguire con il nostro percorso».

La Corsa Rosa riversa sulle strade milioni di appassionati ogni anno
La Corsa Rosa riversa sulle strade milioni di appassionati ogni anno

Elettrico e divertimento

Dal 2019, quando fece il suo esordio accanto al Giro d’Italia, il Giro-E è cresciuto a dismisura, diventando un vero evento nell’evento. Pedalare grazie al supporto di un motore sulle strade dove a poche ore di distanza si sarebbero affrontati i grandi campioni si è rivelata una mossa tanto semplice quanto azzeccata. Nel corso degli anni il Giro-E ha toccato tutta la nostra penisola, diventando uno spot per chi non ha mai avuto il coraggio di spingersi oltre la propria immaginazione.

«Il nostro evento – spiega Roberto Salvador – si è rivelato anche un solido test per le biciclette elettriche, dimostrando che grazie allo sviluppo tecnologico portato avanti in questi anni nessuna salita è impossibile. Abbiamo anche vinto quella che era la ritrosia di molti appassionati, la e-bike permette di godere della pedalata e dei paesaggi circostanti. L’utente ha modo di alzare lo sguardo e rimanere incantato dai territori nei quali pedala. Con il Giro-E siamo riusciti a portare soggetti diversi, non tutti ciclisti o appassionati, e la cosa incredibile che abbiamo notato è che chi pedala in certi luoghi torna. Lo stesso vale per gli spettatori a bordo strada o a casa, il ciclismo professionistico e le gesta dei grandi campioni sono uno spot unico capace di valorizzare e rendere iconiche certe aree del Paese». 

Il Giro-E ha preso sempre più piede anche grazie agli ex-ciclisti professionisti, qui Sacha Modolo (foto Instagram)
Il Giro-E ha preso sempre più piede anche grazie agli ex-ciclisti professionisti, qui Sacha Modolo (foto Instagram)

Suzuki

L’ultima parola è toccata a Davide Cassani, figura di riferimento del ciclismo italiano, ambassador di Suzuki Bike Day. Un evento nato cinque anni fa (la prima edizione è avvenuta nel 2021) e volto a promuovere l’utilizzo della bici allo scopo di valorizzare i territori attraversati. 

«Siamo partiti con un ritrovo a Carpegna – racconta Cassani – tra Emilia-Romagna e Marche, con l’obiettivo di radunare chi ama pedalare e trovare un punto di contatto con il territorio. Poi, grazie al supporto di Suzuki ci siamo spostati all’Autodromo di Imola. Il senso era di unire il mondo dei motori con quello della bici. Negli anni il Suzuki Bike Day è cresciuto così tanto che abbiamo deciso di spostarci e arrivare all’Autodromo di Monza. In un territorio che ama la bici ma presenta delle difficoltà maggiori a livello di logistica. Devo ammettere però che vedere tanti appassionati (si parla di 2.500 partecipanti, ndr) ci ha fatto capire di essere sulla buona strada».

Suzuki Bike Day 2025, Monza, Brianza, Davide Cassani, Giada Borgato
Il Suzuki Bike Day ha cambiato location nel 2025, portando il suo format sempre molto apprezzato anche in Brianza
Suzuki Bike Day 2025, Monza, Brianza, Davide Cassani, Giada Borgato
Il Suzuki Bike Day ha cambiato location nel 2025, portando il suo format sempre molto apprezzato anche in Brianza

Momento cruciale

“La bicicletta è il termometro di un Paese”, è un tema che si è ripetuto spesso durante l’incontro avvenuto il 27 novembre scorso presso il Palazzo Giureconsulti a Milano, a due passi dalla frenesia di Piazza Duomo che si prepara ad accogliere le prossime Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. 

Mai come ora la bicicletta è sinonimo di transizione e di un futuro più attento a quelle che sono le politiche sociali ed economiche di un Paese. E mentre a Roma qualche settimana la protesta contro le ciclabili e le zone 30 nelle città, portata avanti da Fratelli d’Italia, finiva con una partecipazione misera l’Italia continua a pedalare. I passi da fare sono sotto gli occhi di tutti, le politiche portate avanti sono servite come prima spinta a far emergere un’esigenza di una mobilità diversa, dolce. Ma gli avvenimenti degli ultimi giorni, con la morte di Viola Mazzotti a Bologna, investita da un camion mentre stava percorrendo un attraversamento ciclabile, ci fanno capire che molto ancora c’è da fare. 

La bicicletta spinge per emergere, tante realtà territoriali se ne sono accorte e ne stanno facendo il fulcro del proprio turismo. Ora è necessaria una strategia che possa coinvolgere tutti gli attori al fine di realizzare infrastrutture capaci di collegare in modo sicuro, continuo e intermodale i vari snodi turistici ed economici del Paese. 

MCZ in corsa al Giro-E con il concreto supporto dell’UC Giorgione

17.05.2025
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Il Giro-E è un autentico palcoscenico non solo alla mobilità elettrica su due ruote, ma anche a un’innovazione che rivoluziona il concetto di comfort domestico. MCZ, azienda leader nel settore del riscaldamento a biomassa, è scesa in pista come Official Partner della manifestazione portando lungo i 1.033 km del percorso la nuova EIKO 365, l’unica stufa a pellet capace di riscaldare in inverno e raffrescare in estate, senza bisogno di unità esterna.

Con partenza da Ostuni e arrivo a Roma, condividendo lo stesso traguardo del Giro d’Italia, il Giro-E sta attraversando l’Italia in 18 tappe. In ognuna di queste, MCZ è presente con il proprio stand “I Feel Cool” nel Green Fun Village, spazio tematico dedicato alla sostenibilità e all’innovazione, dove sarà possibile scoprire e vedere in funzione EIKO 365.

Lanciata in anteprima nel corso della recente Milano Design Week, e già apprezzata nelle fiere di settore internazionali come Flam’Expo a Lione e World of Fireplaces a Lipsia, EIKO 365 si presenta al pubblico italiano con una promessa concreta: comfort termico 365 giorni all’anno. Grazie a un sistema integrato che unisce la potenza di una stufa a pellet ad alta efficienza con la funzionalità di un raffrescamento estivo, EIKO 365 elimina la necessità di impianti complessi e unità esterne. Un solo foro a muro è difatti sufficiente per lo scarico dell’aria calda in estate e l’ingresso dell’aria comburente in inverno. Il tutto senza scarico condensa, grazie a un avanzato sistema di vaporizzazione, e con un ingombro minimo (86,5x110x48 cm), perfetto anche per ambienti piccoli.

La gestione è completamente smart: fiamma naturale, braciere automatico, bassi consumi e controlli intuitivi anche da remoto tramite app. Il cuore tecnologico è firmato “Core Technology”, la piattaforma di MCZ pensata per massimizzare efficienza e sostenibilità.

Marco Benfatto è il Capitano 

A guidare il progetto, in gara, sarà l’MCZ Racing Team, in collaborazione con l’Unione Ciclistica Giorgione e sotto la direzione sportiva dell’ex professionista Marco Benfatto. Accanto a lui, un team competente e motivato composto dalla Team Manager Sofia Teso, dal Direttore Sportivo Angelo Junior Presti e dal meccanico Ivano Presti.

«Siamo davvero orgogliosi di poter sostenere questo nuovo team – ha dichiarato Enrico Bonsembiante, Team Manager dell’UC Giorgione – io e Alessandro Ballan abbiamo lavorato con grande impegno per offrire a questa importante azienda le condizioni ideali per raggiungere i propri obiettivi. Credo che, grazie alla nostra esperienza nel settore e al supporto dei nostri collaboratori sul campo, potremo vivere un Giro-E di grande livello».

La partecipazione al Giro-E non è solo un’operazione di visibilità: è l’espressione concreta della filosofia “green” di MCZ, che ha scelto di comunicare i propri valori attraverso il linguaggio universale dello sport e del ciclismo elettrico. Anche la maglia tecnica del team racconta questa visione: realizzata da Energiapura in poliestere riciclato da bottiglie di plastica, rappresenta un simbolo tangibile dell’impegno verso un futuro a basso impatto ambientale.

Marco Benfatto sarà il capitano della squadra MCZ al Giro-E
Marco Benfatto sarà il capitano della squadra MCZ al Giro-E

Un progetto sostenibile

L’iniziativa di MCX al Giro-E riscontra il coinvolgimento di partner d’eccellenza, aziende che condividono l’obiettivo di rendere l’innovazione accessibile e responsabile. Accanto a MCZ troviamo BMC, Dolomia, Tempestive, Ebm-papst, Insulcon, Berardi e naturalmente Energiapura, per un progetto che unisce tecnologia, design e sostenibilità.

Il Giro-E 2025, organizzato in parallelo al Giro d’Italia, è ormai un punto di riferimento per tutte le realtà impegnate nella mobilità elettrica e nella transizione ecologica. Con la sua partecipazione, MCZ conferma il proprio ruolo da protagonista in questo settore, con un messaggio chiaro: il comfort domestico può essere parte attiva del cambiamento. Per chiunque ami il ciclismo, la tecnologia e l’ambiente, il Giro-E 2025 sarà l’occasione perfetta per incontrare un nuovo modo di vivere la casa. MCZ ed EIKO 365 vi aspettano, tappa dopo tappa, per mostrarvi come si può davvero “Feel Cool” in ogni stagione!

MCZ

Lombardo è (ancora) Official Bike Manufacturer del Giro-E

13.05.2025
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Anche quest’anno Lombardo Bikes conferma il proprio ruolo da protagonista nel panorama del ciclismo sostenibile, firmando per il quarto anno consecutivo la personale partecipazione al Giro-E come Official Bike Manufacturer. Un traguardo importante che sottolinea la visione strategica del marchio siciliano, sempre più orientato verso l’innovazione, la tecnologia e la mobilità elettrica su due ruote.

Oltre alla fornitura ufficiale delle e-bike per ben quattro team del Giro-E, l’azienda è anche Official Exhibitor del Green Fun Village Continental, lo spazio itinerante che accompagna le tappe del Giro d’Italia con un focus su sostenibilità ambientale, innovazione e cultura della bici elettrica. Un impegno tangibile che rafforza il legame tra il marchio e il mondo delle competizioni ecologiche, valorizzando una visione in cui il ciclismo diventa strumento di cambiamento.

In foto Chiappucci alla prima tappa del Giro-E 2025 dove ha pedalato su una bici Lombardo
In foto Chiappucci alla prima tappa del Giro-E 2025 dove ha pedalato su una bici Lombardo

A rappresentare l’essenza di questo approccio è Thunder Marble, la nuova e-gravel a edizione limitata progettata su misura per il Giro-E. Un modello che non nasce solo per stupire, ma per raccontare una storia: quella di Custonaci, territorio d’origine del marchio e uno dei poli marmiferi più importanti d’Europa. E’ da qui che prende forma l’ispirazione per una bici che unisce materia e impulso, artigianato e tecnologia.

La livrea della Thunder Marble richiama il marmo con venature dipinte a mano, in una trama che non è semplice decorazione, ma un vero atto artistico. Ogni esemplare è diverso dall’altro, proprio come i blocchi di pietra naturale da cui trae ispirazione. Le venature ricordano scariche elettriche che attraversano la roccia, creando un connubio visivo tra l’energia della pedalata assistita e la solidità millenaria della pietra. Il risultato è una bicicletta che incarna la forza della terra e la dinamicità del futuro.

Lombardo Bikes sarà anche Official Exhibitor del Green Fun Village Continental
Lombardo Bikes sarà anche Official Exhibitor del Green Fun Village Continental

Un tangibile legame con il territorio 

Ma Thunder Marble è molto più di una bici bella da vedere. Con una geometria studiata per offrire massima stabilità e comfort su percorsi misti, componentistica d’eccellenza e un motore elettrico performante, si propone come punto di riferimento nel segmento delle e-gravel di alta gamma. A rendere ancora più tangibile il legame con il territorio è “l’effetto braille” della superficie. 6 grammi di schegge di marmo sono incastonati sotto la vernice, rendendo la texture percepibile anche al tatto. Prodotta in appena 16 esemplari numerati, ogni singola bicicletta porta il nome di un marmo italiano differente – dal Calacatta al Rosso Verona – rendendo ogni pezzo unico e irripetibile, come l’identità da cui nasce. A completare il design, un simbolo di messa a terra inciso sul telaio: una firma che celebra la connessione tra il ciclista e la strada.

Con oltre 70 anni di storia, Lombardo Bikes continua a distinguersi per la propria capacità di unire design italiano, qualità artigianale e visione sostenibile. Portando sulle strade del Giro-E un prodotto che è, prima di tutto, un’opera d’ingegno e passione ciclistica. Thunder Marble non è solo una bicicletta: è il racconto in movimento di un territorio, di un’eredità e di un futuro scolpito nella pietra.

Lombardo Bikes

La Guardia di Finanza al Giro-E pedala con le Mugello di Lombardo

22.05.2024
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Il Corpo della Guardia di Finanza è ufficialmente “in corsa” con un proprio team al Giro-E. E per assecondare le performance, ma anche il puro divertimento di tutti i componenti della squadra, unitamente agli ospiti che pedaleranno sulle strade del Giro-E fino all’epilogo di Roma, ci ha pensato Lombardo Bikes.

Sono difatti Lombardo le biciclette e-road – il modello è un’edizione limitata del “best seller” Mugello – che accompagnano quotidianamente, tappa dopo tappa, il team Guardia di Finanza. Durante le tre settimane di evento si sono alternati, e ancora si avvicenderanno in squadra, normali finanzieri come atleti celebri delle Fiamme Gialle. Qualche nome? Il canottiere Simone Venier, l’ex canottiere Alessio Sartori, la campionessa del biathlon Dorothea Wierer, lo sciatore Christof Innerhofer e l’azzurro di short track Pietro Sighel.

Gli atleti che corrono con la Guardia di Finanza al Giro-E pedalano sul modello Mugello
Gli atleti che corrono con la Guardia di Finanza al Giro-E pedalano sul modello Mugello

Una Mugello “Limited”

«E’ per noi un vero e proprio onore poter pedalare in occasione del Giro-E al fianco di coraggiosi finanzieri e degli atleti delle Fiamme Gialle – ha dichiarato Emilio Lombardo, CEO Ciclo Lombardo Spa – approfittando di una visibilità importante registrata da un evento unico che abbraccia il nostro meraviglioso Paese e che percorre in buona parte le stesse strade del Giro d’Italia per professionisti. Celebriamo dunque insieme i 250 anni di impegno e dedizione della Guardia di Finanza al servizio della nostra amata Italia! Per cogliere al meglio questa opportunità, abbiamo disegnato e assemblato una Special Edition della nostra e-road Mugello, impreziosita da una livrea unica ed espressamente dedicata all’essenza stessa della Guardia di Finanza».

«Dal lontano 1952 – prosegue – da quando mio padre Gaspare Lombardo realizzò la sua prima bicicletta, la nostra realtà continua a crescere, ricalcando quella che è la mission aziendale, ovvero quella di sostenere un sogno che è soprattutto uno stile di vita: ecologico, pratico e libero. In Lombardo, l’innovazione tecnologica, e un processo produttivo all’avanguardia, sposano la cura per tutti dettagli, garantendo l’eccellenza di un prodotto Made in Italy… promuovendo attivamente e costantemente uno stile di vita sano, naturale ed in armonia con il nostro pianeta».

La Guardia di Finanza quest’anno festeggia i 250 anni
La Guardia di Finanza quest’anno festeggia i 250 anni

Per i 250 anni di servizio

«In occasione del 250° anniversario della fondazione del Corpo – ha dichiarato il Generale di Divisione Benedetto Lipari, Comandante Regionale della Guardia di Finanza Piemonte – la Guardia di Finanza riconosce l’importanza di promuovere pratiche eco-friendly negli eventi sportivi, poiché tali manifestazioni possono avere un impatto significativo sull’ambiente e sulla comunità. Inoltre, la Guardia di Finanza e lo sport incoraggiano l’adempimento dei propri doveri e responsabilità, nonché la perseveranza nel raggiungimento degli obiettivi.

«Entrambi mettono in evidenza l’importanza del lavoro di squadra, dell’impegno individuale e del rispetto reciproco. Sia nella tutela della sicurezza pubblica che nella pratica sportiva, tali valori giocano un ruolo essenziale nel costruire una società migliore e promuovere il benessere collettivo.

Gaspare Lombardo, con i figli Emilio, Francesco e Giuseppe
Gaspare Lombardo insieme a due dei tre figli

«Siamo orgogliosi di partecipare a questa e-bike experience, unica nel suo genere a livello mondiale – ha ribattuto il Generale di Brigata Luigi Macchia, Coordinatore del comitato degli eventi sportivi per i 250 anni della fondazione del Corpo – e questo perché la Guardia di Finanza attribuisce un’importanza significativa ai valori dello sport, come la determinazione, la disciplina, la lealtà, la solidarietà e il fair play, considerandoli rappresentativi della missione del Corpo. Questo evento sportivo è uno dei tanti a cui gli atleti e i militari giallo-verdi parteciperanno, per celebrare i nostri 250 anni di storia».

Lombardo Bikes

Pogacar fa il suo, ma il gruppo non ride: parola di Bugno

13.05.2024
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NAPOLI – Gianni Bugno sta partecipando al Giro-E con Valsir, assieme ad Astarloa e Colbrelli. Ieri sera è tornato a casa approfittando del riposo, ma domani sarà ancora in gruppo. Il monzese, che nel 1990 prese la maglia rosa il primo giorno a Bari e la ripose nel cassetto solo dopo averla vestita ininterrottamente fino a Milano, ha l’attitudine a volare basso: l’ha sempre avuta. Ma se bisogna mettere sul piatto il suo fascino di campione e l’essere stato ispirazione per atleti, tifosi e giornalisti (incluso chi scrive), si può dire senza troppi dubbi che Gianni sia stato uno dei giganti assoluti del ciclismo mondiale. Il Giro tutto in rosa. Due volte il podio del Tour, come pure l’Alpe d’Huez. Due volte campione del mondo. Primo alla Sanremo, quindi al Fiandre e primo pure a San Sebastian. La Coppa del mondo. Due volte tricolore. Si potrebbe andare avanti a lungo, ma forse è meglio ricordare che ottenne questi risultati negli anni in cui Indurain dettava legge, circondato da Chiappucci, Mottet, Fignon, Leblanc, Lemond, Hampsten e Delgado. Ogni epoca ha i suoi protagonisti, allora erano davvero tanti.

Si dice che Pogacar fosse contrariato per non aver vinto a Torino poiché non sarebbe riuscito a eguagliarne il primato di vestire la rosa dall’inizio. E’ chiaro che a meno di eventi clamorosi, il risultato finale sia al sicuro, ma la sua gestione quotidiana suggerisce spunti che abbiamo affrontato con Gianni prima che partisse.

«Sono storie diverse – dice subito – una questione diversa. Quando presi la maglia rosa, volevo tenerla il più possibile perché non sapevo quali fossero i miei limiti. Lui i suoi li conosce, sapeva di poter prendere la maglia in ogni momento, anche l’ultima settimana. Invece l’hanno presa subito quindi adesso la terranno. Sono una delle squadre più forti, lui è un corridore immenso, non c’è neanche da discutere cosa può fare. Ha dimostrato che è ampiamente superiore».

Gianni Bugno ha 60 anni. E’ stato pro’ dal 1985 al 1998
Gianni Bugno ha 60 anni. E’ stato pro’ dal 1985 al 1998

Cedere la maglia: sì o no?

Fin qui dunque nessuna nota stonata. Quando Bugno vinse il Giro, la Chateau d’Ax non fu asfissiante: Gianni vinse tre tappe e altre ne regalò. Imperdonabile agli occhi dei tifosi fu quella lasciata a Mottet sul Pordoi (foto di apertura). Eppure così facendo e lasciando spazi ai fuggitivi di giornata, trovò lungo il Giro gli aiuti necessari per non sfinire.

«E questo – dice Bugno – potrebbe essere il difetto di quello che hanno fatto sin qui. Potevano anche aspettare a prendere la maglia per non stancare la squadra, potevano avere l’aiuto di qualche altra che l’avesse presa al posto loro. Per qualsiasi squadra avere quel simbolo e tenerlo il più possibile è veramente tanto. Pogacar l’ha presa subito, quindi ha tolto ad altri la possibilità di fare lo stesso. Ha tirato via la possibilità che qualcun altro prenda e tenga la maglia dei GPM. E non è messo male neanche nella classifica a punti, penso che non abbia rivali. Mi chiedevano sempre quando l’avrei mollata, tutti pensavano che la potessimo mollare da un momento all’altro per non saltare. Anche io non sapevo se avrei tenuto. Lui sa che non salta. Pogacar è un campione che ha dimostrato tantissimo e ancora lo sta facendo. Purtroppo gli altri sono di un livello inferiore…».

L’inseguimento della UAE Emirates sabato a Prati di Tivo è parso un dispendio forse eccessivo di energie
L’inseguimento della UAE Emirates sabato a Prati di Tivo è parso un dispendio forse eccessivo di energie

Il gruppo si diverte?

Gli facciamo presente lo scambio di opinioni sui social fra chi pensa che Pogacar stia esagerando e chi invece lo sostiene costi quel che costi. La condotta di Fossano ha sollevato qualche dubbio, l’inseguimento della fuga a Prati di Tivo per poi vincere in volata è parso insolito. In gruppo si dice che Tadej farebbe anche a meno di certe dimostrazioni di forza, ma che dalla squadra gli dicano di correre così.

«A Prati di Tivo – dice Bugno – poteva lasciare andare Tiberi, a prenderlo avrebbero pensato semmai gli altri. E a quel punto, se altri corridori avessero chiuso il buco, lui avrebbe potuto vincere in volata. Invece hanno corso diversamente, è il loro modo di fare, non puoi contestarlo. Possono farlo e lo fanno. Non esiste un modo giusto e uno sbagliato di tenere la maglia rosa, ma se la lasci a un’altra squadra, ne hai una in più che ti aiuta a tenere la corsa e loro potrebbero risparmiarsi. L’obiettivo di Pogacar non è solo il Giro, c’è anche il Tour ed è tanta roba da qua a fine luglio. Risparmiare un po’ di forza non farebbe male. Però hanno deciso così e meritano rispetto. Lo ammiro perché è un grande campione, diverte e tutto quello che si può dire. Non so quanto diverta gli altri corridori in corsa…».

GSG al Giro-E: ecco il completo per la Guardia di Finanza

04.05.2024
3 min
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Ricorre quest’anno il 250° anniversario della fondazione del corpo della Guardia di Finanza, un traguardo storico che sarà celebrato con una serie di eventi significativi. Tra questi, spiccano cinque manifestazioni sportive internazionali, che vedranno atleti ed ex atleti delle Fiamme Gialle, affiancati da militari e ufficiali, protagonisti direttamente sul campo.

Una di queste manifestazioni di prestigio è il Giro-E, partito da poche ore da Torino per concludersi il 26 maggio a Roma. Come molti già sanno, il Giro-E è una corsa parallela al Giro d’Italia, ma con una particolarità: avviene utilizzando biciclette da corsa a pedalata assistita: le “e-road”. Ed in questa originale e coinvolgente competizione, Giessegi, azienda veneta operativa nel settore dell’abbigliamento tecnico per il ciclismo, è letteralmente al… centro dell’attenzione.

Il completo da ciclismo disegnato da Giessegi per il team Guardia di Finanza al Giro-E, con il quale gareggeranno gli ufficiali del corpo della Guardia di Finanza per ben otto tappe, richiama l’emblema della Guardia di Finanza, il grifone, e presenta il colore giallo simbolo delle Fiamme Gialle. Un connubio perfetto tra tradizione e innovazione, che testimonia l’impegno di Giessegi nel soddisfare le esigenze dei ciclisti più esigenti

100% Made in Italy

Giessegi, fondata nel 1984 da Simone Fraccaro, ex ciclista professionista su strada e su pista, vanta una lunga storia nel mondo del ciclismo. Con oltre quarant’anni di esperienza nella produzione di abbigliamento tecnico per ciclisti di alto livello, l’azienda ha saputo coniugare passione, esperienza e competenza per offrire prodotti di altissima qualità.

L’attenzione ai dettagli e la ricerca costante di materiali di alta qualità contraddistinguono da sempre i prodotti Giessegi. Ogni capo è difatti sottoposto a rigorosi test, garantendo affidabilità e prestazioni ottimali anche ai ciclisti professionisti più esigenti. Grazie a un team altamente specializzato nel settore tessile e dell’abbigliamento sportivo, Giessegi offre una gamma completa di prodotti in grado di soddisfare le più diverse aspettative degli appassionati di ciclismo. La gestione 100% interna della produzione, dalla selezione dei materiali alla realizzazione del capo finito, è volta a garantire la massima qualità e efficienza in ogni fase del processo. Grazie a un approccio attento e scrupoloso Giessegi è in grado di offrire ai propri clienti un’esperienza unica nel mondo dell’abbigliamento tecnico per il ciclismo.

Giro-E, la squadra della Guardia di Finanza pronta per partire
Giro-E, la squadra della Guardia di Finanza pronta per partire

La partecipazione di Giessegi al Giro-E rappresenta un riconoscimento ulteriore del ruolo dell’azienda nel mondo del ciclismo. 

Giessegi

Continental e Giro d’Italia 2024, collaborazione vincente

02.01.2024
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Nei giorni in cui Tadej Pogacar ufficializzava a sorpresa la propria presenza al prossimo Giro d’Italia, la Corsa Rosa si arricchiva di un importante e prestigioso tassello. Continental sarà infatti partner dell’edizione numero 107 del Giro d’Italia in qualità di Top Sponsor e Official Tyre. Il brand tedesco sarà presente anche al Giro-E come sponsor di maglia e soprattutto con un proprio team, così come avvenuto nel 2023.

Continental ha firmato la divisa di una delle squadre del Giro-E 2023
Continental ha firmato la divisa di una delle squadre del Giro-E 2023

Qualche numero

Continental nasce nel 1871 ed oggi sviluppa tecnologie intelligenti, connesse e sostenibili per il trasporto di beni e di persone. Nel 2022 il gruppo ha generato un volume di affari pari a 39,4 miliardi di euro, impiegando più di 200.000 dipendenti distribuiti in 57 paesi in tutto il mondo. L’8 ottobre 2021 Continental ha celebrato il 150° anniversario dalla sua fondazione.

La divisione pneumatici conta oggi 24 siti di produzione e sviluppo ed impiega complessivamente 57.000 dipendenti. Numeri questi che collocano Continental tra i principali produttori di pneumatici a livello mondiale. Nel 2022 la divisione pneumatici ha registrato un fatturato di 14 miliardi. Oggi Continental si colloca tra i leader delle tecnologie di produzione con un’ampia gamma di prodotti per autovetture, veicoli commerciali e a due ruote. Grazie ai continui investimenti in ricerca e sviluppo, l’azienda tedesca garantisce un importante contributo alla mobilità sicura, economica ed ecologicamente efficiente. Il portafoglio della divisione pneumatici include servizi per il commercio di pneumatici e per le applicazioni per flotte, nonché sistemi di gestione digitale di pneumatici per veicoli commerciali.

Ecco il Giro

Come dicevamo, nel 2024 la presenza del marchio Continental al Giro d’Italia sarà davvero importante. Da una parte il ruolo di top sponsor e di pneumatico ufficiale della Corsa Rosa, dall’altra la rinnovata presenza di un team “firmato” Continental al Giro-E.

Giorgio Cattaneo PR, Communication & Event Manager di Continental Italia si è espresso con queste parole in merito alla prossima collaborazione con RCS Sport e quindi con il Giro d’Italia.

«Partiamo per questa avventura con grande entusiasmo (ha dichiarato Cattaneo, ndr). Sarà una grande occasione di incontro con le tante persone che condividono l’entusiasmo per questo sport. Siamo orgogliosi di poter partecipare da protagonisti al Giro, un’eccellenza italiana che alimenta passioni e crea valore, generando importanti ricadute economiche ed esaltando le bellezze del nostro paese. Per noi significa comunicare l’essenza del brand Continental. Lavoreremo con impegno per sensibilizzare sui temi della sicurezza sulle strade e sulla visione di una mobilità che, grazie alla ricerca tecnologica, sia in grado di rispondere alle crescenti esigenze di oggi e che sia sempre più legata ai temi della sostenibilità».

Il brand tedesco offre un perfetto mix tra performance, velocità, comfort e resistenza alle forature
Il brand tedesco offre un perfetto mix tra performance, velocità, comfort e resistenza alle forature

Alle parole di Giorgio Cattaneo hanno fatto seguito quelle di Matteo Mursia, Chief Revenue Officer di RCS Sport.

«Con Continental ritroviamo un partner di livello internazionale sul Giro d’Italia e con cui condividiamo obiettivi comuni (spiega Matteo Mursia, ndr). L’organizzazione di eventi come la Corsa Rosa e il Giro-E non possono prescindere da temi fondamentali come la sicurezza, la sostenibilità, l’innovazione e la performance. Tutti questi elementi si sposano perfettamente con quelli che sono gli obiettivi dichiarati di Continental. Il Giro d’Italia è un viaggio lungo tre settimane sul nostro bellissimo territorio e siamo certi di non avere partner migliore di Continental per intraprenderlo».

Ricordiamo che il Giro d’Italia scatterà da Venaria Reale il prossimo 4 maggio e approderà a Roma il 26 maggio dopo aver percorso ben 3321 chilometri. Un percorso lungo e impegnativo, ideale per essere affrontato con pneumatici Continental. Con la sua esperienza nella produzione di pneumatici e tecnologie avanzate per ogni mezzo, il brand tedesco offre un perfetto mix tra performance, velocità, comfort e resistenza alle forature. Caratteristiche queste tali da renderlo il partner ideale per affrontare al meglio anche le competizioni più dure e insidiose, come è appunto il Giro d’Italia.

Continental

Navir I.ON: la e-bike potente e dal design unico

08.06.2023
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Grazie al Giro-E la bicicletta elettrica è entrata nelle case di tutti e ognuno di noi ha potuto capire il potenziale di questo mezzo: che sia uscire insieme a compagni più allenati oppure godersi percorsi sempre più difficili, senza tuttavia perdere l’entusiasmo e la voglia di pedalare. Il modello Navir I.ON di Guerciotti sposa questa filosofia ed è il top di gamma della casa milanese. 

Guerciotti ha affiancato il team Raspini Salumi con la sua bici Navir I.ON al Giro-E
Guerciotti ha affiancato il team Raspini Salumi con la sua bici Navir I.ON al Giro-E

Tra i grandi

Anche la Navir I.ON di Guerciotti ha avuto l’onore di essere presente al Giro-E, scelta dal team Raspini Salumi. Il capitano della squadra era l’ex professionista Daniele Colli, la livrea della Navir I.ON, per  l’occasione si è tinta del tricolore, in onore dell’evento. 

Il telaio di questo modello è in carbonio monoscocca, ed è costruito con la stessa filosofia della versione muscolare di Navir. E’ prodotto in stampata unica per il quale si utilizza un mix di fibre giapponesi di prima qualità.  Si tratta di un modello estremamente leggero e affidabile, i punti di maggiore tensione e torsione sono stati rinforzati, così da rendere la I.ON più rigida. 

Una colorazione speciale per il Giro-E: ecco che spunta il tricolore
Una colorazione speciale per il Giro-E: ecco che spunta il tricolore

Motore Polini

Guerciotti per il suo modello Navir I.ON ha scelto il motore Polini modello E-P3, con potenza da 250 watt e coppia massima 70 N/m. Le dimensioni ridotte ed il peso inferiore rispetto ad altri motori per e-bike lo rendono uno dei prodotti di primo piano. Offre cinque livelli di assistenza, in più è disponibile anche la modalità “camminata assistita” a 6 Km/h. E’ un livello attivabile tramite display e utile nel caso si debba spingere a mano la bici.

La Navir I.ON ha un design che le permette di nascondere i cavi dei comandi
La Navir I.ON ha un design che le permette di nascondere i cavi dei comandi

Batteria e display

Il modello Navir I.ON monta una batteria agli ioni di litio con potenza da 500 Wh, l’autonomia è estremamente elevata: fino a 220 chilometri. E’ integrata perfettamente nel telaio con un supporto in alluminio trafilato. Soluzione studiata per ridurre l’impatto visivo, grazie al suo speciale design e ai cavi dei comandi nascosti, si completa elegantemente con il supporto motore.

Per quanto riguarda il display la Navir I.ON monta il DOT Matrix, posizionato sul manubrio, che permette di controllare i vari livelli tramite il comodo Joystick integrato. Anche nelle situazioni in cui la luminosità scarseggia il display rimane ben visibile, questo grazie al sensore di luce ambiente.

Guerciotti

Mobilità e ambiente: il futuro di Lombardo è “green”

01.06.2023
5 min
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«In Lombardo siamo stati tra i primissimi italiani a credere nella bicicletta a pedalata assistita in tempi a dir poco… pioneristici. Possiamo fregiarci di essere stati la prima realtà italiana, nel 2011, ad aver sviluppato un accordo tecnico/commerciale con un’azienda del calibro di Bosch. Oggi le nostre e-bike possono vantare una posizione, nei mercati nazionali e internazionali, solida e con apprezzamento incontrovertibile».

A parlare è Emilio Lombardo, il CEO di Lombardo Bikes, azienda siciliana da più di dieci anni impegnata nel settore dell’elettrico e “fresca” reduce da una partecipazione di successo al Giro-E. Ne abbiamo approfittato per scambiare qualche considerazione e capire i passi che l’azienda stessa ha compiuto negli ultimi anni, per intuirne i passaggi di crescita e gli obiettivi per il futuro…

Giuseppe Bica, events manager e Ambassador Lombardo
Giuseppe Bica, events manager e Ambassador Lombardo
Anche quest’anno Lombardo Bikes ha partecipato in prima linea al Giro-E, quali sono stati i motivi di questa scelta?

Il Giro-E ha l’obiettivo di promuovere la mobilità sostenibile e di avvicinare le persone alla e-bike come alternativa alle auto e moto alimentate a combustibili fossili. E’ un’occasione perfetta per far conoscere l’Italia nel mondo e implementare a livello locale soluzioni innovative e meno impattanti sull’ambiente. Proprio per questi motivi abbiamo nuovamente scelto di essere Official Supplier del Giro-E, oltre ad Offical Exhibitor del neonato Green Fun Village. 

In aprile si è corso il Giro di Sicilia, di cui siete stati Official Bike Partner. Eppure si direbbe proprio che la competizione non sia una delle vostre aree di maggiore interesse…

Quando mio padre fondò la nostra azienda nel 1952, il suo progetto ha sempre visto e immaginato la bicicletta come mezzo di trasporto. Ed è su quello che abbiamo continuato a credere, sperimentare e investire in tutti questi anni. Non disdegniamo di certo la competizione, abbiamo un Factory Team che compete a livello internazionale e in generale la nostra è una collezione di biciclette estremamente variegata, in grado di assecondare più necessità e stili di vita o di divertimento. Di base però, ad un agonismo puro ed estremo, al momento, preferiamo una competizione più nobile, per i suoi valori intrinsechi, proprio come quella del Giro-E: caratterizzata da sfide di regolarità, dove la prestazione muscolare deve essere accompagnata dall’ingegno, dalla disciplina, dal calcolo, dal gioco di squadra. Ma che principalmente non è fine a se stessa, ma legata a valori sociali.

Biciclette Lombardo protagoniste al Giro-E
Biciclette Lombardo protagoniste al Giro-E
Cosa sogna Lombardo Bikes e quali sono gli obiettivi da raggiungere per il futuro?

Sogniamo un mondo dove tutti potranno usare la bici elettrica. A partire dalle salite, per i meno allenati, oppure per non inquinare, stare in salute ed apprezzare il contesto che ci circonda. Ma prima ancora la nostra attenzione è focalizzata sull’impatto sociale. Siamo impegnati in un rientro dei cervelli siciliani ad esempio e in altre iniziative per creare e facilitare valori e occasioni nel territorio intorno a noi. Di conseguenza, arrivano poi i risultati anche sui prodotti e sui mercati. Non abbiamo lesinato, per citarne un paio, investimenti in azienda per un asilo/baby school interno, ma anche per una palestra. La nostra più importante risorsa è il capitale umano, e di quello ci prendiamo grande cura.

Il benessere delle persone come punto di partenza?

Il nostro punto di arrivo non è un luogo, un mercato o dei numeri. Abbiamo chiaramente obiettivi specifici, una rotta fissata. Questa però ha il primario obiettivo di migliorare lo stato di salute fisico e psicologico di ogni singolo individuo della società tutta.

Raccontaci qualcosa in più del tuo abituale ruolo in Area52, il reparto creativo e di ricerca e sviluppo di Lombardo Bikes… 

Il Giro-E è un progetto nel quale crediamo fortemente, tanto da aver voluto, sia lo scorso anno che per questo, progettare e realizzare varianti specifiche e a tiratura limitatissima, della nostra e-road bike Mugello. Sono stati infatti 70 gli esemplari dedicati ai 70 anni dell’Azienda, per l’edizione del Giro-E 2022.

Invece quest’anno?

Quest’anno invece sono stati soltanto 20 i gioiellini Lombardo Bikes – tutti ideati e disegnati in sede a Buseto Palizzolo, presso il nostro reparto creativo Area52 – che hanno equipaggiato il Team RCS e dedicati a ciascuna della 20 regioni d’Italia. Ci teniamo particolarmente che gli ospiti speciali, le autorità, gli influencer, gli atleti azzurri che compongono il team, possano vivere un’esperienza nell’esperienza, e insieme poterlo comunicare al meglio per rendere il messaggio quanto più incisivo possibile.

Anche quest’anno Lombardo Bikes si è affiancato al Giro-E
Anche quest’anno Lombardo Bikes si è affiancato al Giro-E

Ed in sella ad una Lombardo, al Giro-E, è tornato Giuseppe Bica: events manager e Ambassador dell’azienda siciliana, capitano del Team RCS, che nella scorsa edizione 2022 si è calato nelle vesti insolite di un e-rider reporter, raccontando il Giro-E visto dall’interno…

«Sono super entusiasta di essermi rimesso a pedalare con Lombardo lungo le strade di tutto il nostro Bel Paese – ha dichiarato Bica – in quella che per me è stata la terza edizione consecutiva pedalando e… sensibilizzando in direzione di un sempre più importante approccio sostenibile verso il pianeta. Nel Giro-E ho trovato pane per i miei denti, o meglio motori e batteria per la mia energia, potendo così raccontare questa la versione elettrica della corsa rosa. Il Giro-E è un mondo ricco di colori (il verde in primis) che pullula di sorrisi, di buon umore, di good vibes. A me e ai colleghi capitani spetta il compito di convogliarle al meglio e condividerle su strada con gli ospiti». 

Lombardo Bikes