La seconda tappa della Adriatica Ionica Race, scatterà da Castelfranco Veneto il 5 giugno, per affrontare 157,8 chilometri che potrebbero rivelarsi decisivi per le sorti della classifica generale. Ventisette chilometri di ascesa finale con un primo tratto molto impegnativo a cui seguirà una parte conclusiva che metterà alla prova gli scalatori in gara.
A raccontarci il territorio portandoci alla scoperta dei segreti del Monte Grappa ci siamo affidati al campione del mondo Alessandro Ballan. Nato e cresciuto a Castelfranco Veneto, conosce ogni centimetro delle strade che il gruppo andrà ad affontare in questa seconda frazione.
A valorizzare il territorio e a renderlo unico c’è la gastronomia famosa per formaggi, vini e Prosecco. In particolare con lo Chef Alex De Luca andiamo a scoprire il piatto del giorno, risotto carnaroli al Piave DOP stravecchio.
Il piatto tipico della prima tappa potrebbe essere il risotto al Piave DOP stravecchio Il risotto del giorno sarà preparato con i prodotti dell’azienda La Fagiana Si tratta del riso carnaroli, che sarà preparato con formaggio bellunese Ecco il meraviglioso Piave DOP Vecchio
Il piatto tipico della prima tappa potrebbe essere il risotto al Piave DOP stravecchio Il risotto del giorno sarà preparato con i prodotti dell’azienda La Fagiana Si tratta del riso carnaroli, che sarà preparato con formaggio bellunese Si tratta del meraviglioso Piave DOP Vecchio
A tavola con lo Chef
Il viaggio culinario all’interno delle cinque tappe prosegue e abbraccia le specialità del Veneto e le omaggia. «Il Food Project, gestito da Federico Da Re, che caratterizzerà ogni arrivo di tappa con la promozione di prodotti tipici – spiega lo Chef Alex De Luca, di Filo Eventi – è presente per il secondo appuntamento. Per questa tappa proporremo un risotto carnaroli al Piave DOP stravecchio ».
A completare il piatto della tradizione veneta ci sarà appunto il formaggio Piave DOP prodotto da Lattebusche, azienda di Busche con le radici nel territorio Bellunese. Il riso invece verrà proposto dall’azienda La Fagiana di Eraclea, l’unica realtà nella provincia di Venezia, in cui si conserva ancora oggi la coltivazione e trasformazione del riso.
I Bibanesi sono prodotti tipici della provincia di Treviso conosciuti in tutta Italia e non solo Le cantine che proporranno la degustazione dei vini ci sono Ai Galli e Vanzella Tenute Caldella La Ghisola è un dolce tipico di Asolo
I Bibanesi sono prodotti tipici della provincia di Treviso conosciuti in tutta Italia e non solo Le cantine che proporranno la degustazione dei vini ci sono Ai Galli e Vanzella Tenute Caldella La Ghisola è un dolce tipico di Asolo
Gastronomia del territorio
La gastronomia castellana mantiene ancora oggi i valori più autentici della cucina contadina del territorio, valorizzando e portando a livelli di raffinatezza prodotti tipici locali.
Tra questi spiccano i famosi grissini artigianali Bibanesi dell’azienda Da Re della provincia di Treviso. A seguire una vasta degustazione di vini proposta dall’azienda vinicola Vanzella, tenute Caldella di Treviso, e dall’azienda agricola Ai Galli della provincia di Venezia. Come dolce tipico verrà invece proposta dalla CNA Asolo, la Ghisola.
Ad arricchire l’Hospitality ci sarà la collaborazione degli studenti dell’istituto IPSSEOA “Giuseppe Maffioli” che saranno presenti allo stand per raccontare l’esperienza e la tradizione veneta.
Il Monte Grappa
Che tipo di salita è? Come potrà essere determinante per la classifica generale? Alessandro Ballan, ci ha risposto così:« Il Monte Grappa è stata la mia palestra d’allenamento. E’ una salita lunga e vicina a casa mia. La facevo spesso. Magari non tutta perché è molto lunga, ma spesso i primi pezzi li facevo anche quattro o cinque volte a settimana anche due o tre volte al giorno. Quest’anno la faranno dal versante un po’ più lontano da casa mia. La parte meno dura è quella del Cadorna, il versante che fanno loro già la lunghezza la rende dura. Va su a scalini, con tratti impegnativi. Stiamo parlando di una salita di più di 20 chilometri quindi ovviamente per scalatori puri.
«Ci saranno dei bei distacchi. Per quanto riguarda la classifica magari non così ampi perché i corridori essendo alla seconda tappa stanno freschi. E’ la classica tappa che non fa capire chi vincerà l’Adriatica Ionica Race ma sicuramante farà capire chi non sarà in grado di farlo».
Castelfranco Veneto
Il luogo che ospiterà la partenza della seconda tappa di questa Adriatica Ionica Race sarà Castelfranco Veneto, città da sempre famosa per la sua vicinanza al ciclismo.
«Stiamo parlando – racconta Ballan – della provincia di Treviso, quella con più tesserati, la più ciclistica d’Italia. Ci sono tantissime aziende che lavorano all’interno del settore della bici. Dalle parti meccaniche specifiche, ai telai, al tessile tecnico e molto altro. Si respirano le due ruote in ogni angolo. Questo territorio è stato, ed è una fucina di corridori, un esempio può essere la mia generazione con Tosatto, Gatto, Bandiera e molti altri. Castelfranco si sta sviluppando molto sotto l’aspetto delle piste ciclabili, soprattutto per quanto riguarda le gravel. E’ un comune che crede molto in questa attività .
«Come tutti i paesi del circondario siamo fortunati ad avere una storia viva, per esempio il castello del 1300, dove all’interno c’è la città murata. Poi c’è la piazza, dove ogni settimana si può trovare il mercato che riempie le logge e la piazza. Per chi ama l’arte, è la città natale di Giorgione. E’possibile vedere le sue opere. In particolare uno dei suoi dipinti più caratteristici, “La Pala di Castelfranco”».