Garmin Rally RS210, il power meter con i Newton. Il test completo

Garmin Rally RS210, il power meter con i newton. Il test completo

13.12.2025
6 min
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Il nuovo Garmin Rally power meter non è un aggiornamento ed una rivisitazione del modello già esistente. E’ stato cambiato nel profondo, tantissimo nel cuore del sistema, molto anche nel corpo ed il risultato finale è super.

Ai fini della rilevazione, della ripetibilità dei dati e anche per quello che concerne la gestione del dispositivo, lo stesso Garmin Rally è più preciso e facile. Tra il resto ci sono da evidenziare due valori aggiunti. Il primo è legato al perno sostituibile/intercambiabile dove alloggia tutta l’elettronica. Il secondo è un plus delle metriche di potenza, ovvero la possibilità di quantificare la forza espressa in newton. L’ecosistema Garmin aggiunge un altro (utilissimo) tassello. Vediamo di cosa si tratta anche grazie al contributo di Michele Dalla Piazza ed entriamo nel dettaglio della prova.

Garmin Rally RS210, il power meter con i Newton. Il test completo
Come un pedale classico e anche molto robusto
Garmin Rally RS210, il power meter con i Newton. Il test completo
Come un pedale classico e anche molto robusto

Quantificare la forza quando si pedala

«Per misurare la forza, con tutta probabilità il sistema pedale è quello migliore – argomenta Dalla Piazza – o comunque tra i migliori. Riesce a far risaltare le reali differenze tra gamba destra e sinistra. Prendere in esame i newton, la forza espressa durante l’attività in bici è una pratica utilizzata da tempo da alcuni portali di analisi, ad esempio Intervals.icu, GoldenCheetah (ovviamente il portale Garmin Connect) e pochi altri.

«Il valore in Newton misurato da un power meter – prosegue – rappresenta la forza tangenziale, ovvero quella che potremmo categorizzare come forza davvero efficace per far avanzare la bicicletta. Semplificando, è quella perpendicolare alla pedivella. Ai fini della valutazione di un training di qualità è utile a quantificare lo stress muscolare, la fatica meccanica, utile a capire come un atleta genera watt. I newton danno un senso molto più preciso del profilo dell’atleta, identificando il range di cadenza preferita e quella con maggiore efficienza».

Garmin Rally RS210, il power meter con i Newton. Il test completo
Michele Dalla Piazza, studioso e profondo conoscitore delle tecnologie legate al training moderno
Garmin Rally RS210, il power meter con i Newton. Il test completo
Michele Dalla Piazza, studioso e profondo conoscitore delle tecnologie legate al training moderno

Garmin Rally RS210, l’aspetto tecnico

Molto bene il fattore di intercambiabilità del mandrino. E’ uno dei cardini di questo progetto Garmin, un valore aggiunto non banale a favore della precisione e della longevità. Tutta l’elettronica è inserita (e protetta) all’interno del perno, batteria ricaricabile inclusa. Ottimo il fattore Q del pedale, 53 millimetri, perfettamente in linea con i competitor e con i pedali medio/alto di gamma. Anche il valore dello stack (altezza complessiva del pedale) è buono con i suoi 12,2 millimetri.

Eccellente l’autonomia rilevata con una sola ricarica. Oltre le 80 ore di attività, anche se in questo caso è sempre bene considerare le variabili legate alle condizioni climatiche e alle eventuali attivazioni (non volute) a bici ferma. I pedali sono sensibili e talvolta, con un semplice spostamento della bici il sistema Rally si attiva.

Calibrare non è mai stato così facile

Molto bene a nostro parere il fattore calibrazione, che non è sempre necessaria ad ogni uscita (è comunque possibile farla a piacimento). Diciamo che è meglio eseguirla quando è richiesta dal dispositivo (può comparire una notifica sul device), potremmo dire obbligatoria quando si trasferiscono i pedali da una bici ad un’altra, quando si estrae il perno per manutenzione e pulizia.

Non serve mettere la pedivella in quella posizione oppure in un’altra. Non serve mantenere sempre il medesimo angolo ed inclinazione in modo da avere dati ripetibili e sovrapponibili da un’uscita a quella successiva. C’è una calibrazione di fabbrica impostata e quella resta. Ci piace.

Le nostre considerazioni

Il valore dei newton durante una prestazione è un campo che si aggiunge agli altri, va interpretato, capito ed analizzato. E’ uno strumento utilissimo per capire come si ottengono i watt, se attraverso una pedalata che predilige l’agilità, oppure una cadenza più bassa. Con il tempo e con i grafici la funzione dei newton aiuta ad interpretare il gesto, con le sue fasi di spinta e trazione (ci vuole anche un device che supporta le dinamiche della pedalata). Con metodo, tempo e pazienza è un vero e proprio strumento che aiuta a migliorare, sfruttando l’efficienza della pedalata (tutta).

I newton sono il plus dei nuovi pedali/power meter Garmin? Il quantificare la forza tangenziale è uno dei fiori all’occhiello di questa versione dei Rally, eppure se dovessimo puntare l’obiettivo sul vero punto di forza di questo sistema, l’attenzione si sposterebbe sulla semplificazione del prodotto. Proprio così: rispetto alla versione più anziana il nuovo power meter Rally è più facile, versatile e robusto (è molto sostanzioso), più immediato, tanto stabile e preciso. Un misuratore che si adatta a molte interpretazioni. Ci piace.

Garmin

Garmin Edge 850, il device GPS accontenta tutti i ciclisti

Garmin Edge 850, il device GPS accontenta tutti i ciclisti

25.11.2025
7 min
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Garmin Edge 850 è il bike computer GPS al quale non manca davvero nulla. Porta in dote un’infinità di campi da configurare in base alle informazioni, dati ed eventuali analisi in corsa. Ricco, ma può anche essere customizzato come se fosse un dispositivo con funzioni basiche. Ha i tasti ed è anche touchscreen. E’ più piccolo rispetto ad un Edge 1050 ed è più grande di un Edge 540, con tutti i vantaggi che arrivano da un display (2,7”) a cristalli liquidi (a colori).

E’ facile da usare e come si sfruttano le sue potenzialità? A chi si rivolge un bike GPS del genere? 64 mega di memoria interna, non sono previste sim aggiuntive, sono sufficienti per un dispositivo così ben disegnato? Entriamo nel dettaglio del test.

Garmin Edge 850, il device GPS accontenta tutti i ciclisti
Nuovo Edge 850, un bell’oggetto per molti (tutti)
Garmin Edge 850, il device GPS accontenta tutti i ciclisti
Nuovo Edge 850, un bell’oggetto per molti (tutti)

Edge 850, piccolo e più potente

La nuova generazione Edge è entrata ufficialmente in un’altra dimensione da quando Garmin ha rilasciato il 1050. Cura estetica ed eleganza, completezza di funzioni e analisi immediate possibili, app Garmin migliorata e facilità di connessione con i dispositivi. Definizione di qualità elevatissima e decisamente superiore alla media nelle diverse categorie. E’ pur vero che l’Edge 1050 è grande, con le sue dimensioni tanto utili, quanto (a volte) ingombranti. Garmin mette sul piatto l’850, discendente diretto del 1050 in termini di funzioni e completezza, in fatto di modernità ed attualità, con dimensioni ed ingombri ridotti, un peso inferiore. Insomma il dispositivo perfetto per tutti, a partire dagli agonisti che non vogliono fare a meno dei dati (infiniti), fino ad arrivare all’appassionate che può spendere qualche euro in più (senza essere agonista) ed avere un bike computer GPS al quale non manca proprio nulla.

Nel mezzo c’è un Edge 850 per accontentare gli analogici che vogliono i tasti, le nuove generazioni che usano il computerino al pari di uno smartphone, grazie allo schermo touch. Edge 850, se aggiornato costantemente, con il bluetooth acceso e abbinato allo smartphone, usando la luminosità automatica, con 3 sensori connessi (power meter, fascia cardio e sensore della velocità) ha un consumo di batteria rilevabile in circa 8% all’ora (è sempre necessario considerare la qualità del segnale GPS, sfiorando comunque le 13 ore effettive). Sui rilievi, in quota ed in campo aperto, con una luminosità dello schermo al 30%, Edge 850 consuma meno (a parità di sensori collegati), scendendo anche al 5/6% ogni ora di attività. Significa andare oltre le 40 ore di accensione (non è poco a questo livello).

Tutto a portata di sguardo e di app

In precedenza, Edge 1050 ci ha insegnato che il nuovo corso dei dispositivi Garmin di nuova generazione parte dalla app. Il dispositivo è una sorta di finalizzatore, sicuramente un’interfaccia e quello che serve per avere i dati sotto controllo quando si pedala e si va a cercare la prestazione. Tutto prende forma dalla app. E’ un filtro ed una piattaforma di atterraggio dei dati, è un valido portale di analisi (gli ultimi aggiornamenti sono tanta roba anche per semplicità di lettura ed interpretazione) ed è in costante evoluzione. Tutto quello che si vede sulla app è traslato e tradotto sull’Edge.

Dalla app (oltre a tutto il resto) è possibile importare anche i diversi profili e attività precedentemente eseguite, in modo da creare uno storico direttamente sul dispositivo. Non è un fattore secondario, soprattutto per chi esegue costantemente del training specifico. E questo è solo un esempio.

Uno schermo con definizione spaziale

E’ uno degli aspetti che colpisce maggiormente e fin da subito. Lo schermo sembra un cristallo, ha dei contorni neri che occupano uno spazio minimo e la definizione dei colori, di ogni singolo campo e anche di tutta la sezione mappale è un vantaggio da sfruttare quando si è in movimento. In aggiunta, Edge 850 differenzia le attività (classiche) stradali, dalla navigazione mtb/off-road. Utile per la segmentazione dei dati nei diversi periodi dell’anno, ma anche per quello che concerne la specificità delle mappe/sentieri. Una funzione che riteniamo davvero utile e rivolta a tipologie di utenza varia. Inoltre il touch è sensibile, ma gestibile, immediato e bloccabile. Non subisce la pioggia.

Cos’è quella fessura che compare sulla scocca inferiore del dispositivo? E’ l’uscita per la piccola e potentissima cassa acustica dell’Edge e serve anche per la funzione “campanello”. E’ stata resa ancora più potente rispetto al 1050.

File.fit e Garmin Connect IQ

Oggi come oggi un formato File.fit di ogni singola attività occupa un ruolo marginale. Ormai ci siamo abituati a condividere le attività in modo automatico, senza più trasportare manualmente le attività al di fuori del dispositivo stesso (i casi sono rari). Un File.fit però, ancora oggi offre dei vantaggi non secondari perché contiene in modo funzionale lo spazio occupato dal file stesso e la memoria interna del computerino ringrazia.

E poi c’è il portale Connect IQ con accessibilità diretta dal bike device. E’ fondamentale (necessaria per scaricare app di terze parti direttamente sull’Edge e permettere la letture del relativo sensore. (nel nostro caso è stato utile per configurare il sensore di temperatura Core).

In conclusione

Il prezzo di listino del Garmin Edge 850 parte da 549,99 euro, che a nostro parere non è molto. Ben inteso che non è regalato, parliamo pur sempre di un esempio di tecnologia GPS fruibile, funzioni prese dagli alto di gamma ed integrate in un bike device dalle dimensioni compatte, si scrive di uno strumento al quale manca solo la parola.

Inoltre ha il valore aggiunto di essere un Garmin, universalmente riconosciuto, facile da associare a qualsiasi dispositivo e app di terze parti che il mondo social cycling conosce. Un fattore secondario? Chiedetelo a chi condivide la propria attività ciclistica quando ancora deve scendere dalla sella e vuole l’immediatezza della connessione e dell’attività eseguita.

Garmin

Quattro grandi novità in casa Garmin, dagli Edge ai power meter

13.09.2025
5 min
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Li aspettavamo e puntualmente eccoli qui. Sono due i nuovi bike device GPS della famiglia Edge, 850 e 550, ma ci sono anche due nuovi power meter (uno road e uno off-road), sempre sviluppati tenendo fede al progetto di integrazione al pedale.

Edge 850 è di fatto il discendente diretto di Edge 1050, per tecnologia, funzioni, soluzioni mutuate, ma adotta dimensioni più compatte ed un peso ridotto. Garmin Edge 550 ha qualcosa in meno (ed ha un costo inferiore), pur sempre completo e molto ricco nelle funzioni. Non porta in dote lo schermo touchscreen. Nell’ambito dei misuratori di potenza invece è stato completamente rinnovato il perno che caratterizza entrambi i prodotti, per il settore strada e per il fuori strada. Entriamo nel dettaglio.

I nuovi Garmin Edge

Edge 850 ha dimensioni ridotte ed un valore alla bilancia più contenuto, rispetto all’Edge 1050. Concettualmente è il fratello di quest’ultimo e vuole abbracciare anche un pubblico di agonisti spinti che pensano alla riduzione dei pesi, ma hanno la necessità di quanti più dati possibili a portata di schermo. E’ alto poco più di 9 centimetri, largo circa 5,5, con uno spessore inferiore di 2 ed un peso dichiarato di 113 grammi: numeri davvero interessanti per questa categoria di strumenti. E’ dotato di schermo touchscreen abbinato ai tasti, a colori e con cristalli liquidi, proprio come il 1050. Eredita le medesime funzioni, funzionalità e caratteristiche di Edge 1050, tra le quali anche la configurazione per il pagamento con carta di credito. Non manca nulla in termini di protocolli di trasmissione Ant+ e Bluetooth, oltre ad una memoria interna di 64 GB. Il prezzo della versione con il solo dispositivo è di 549,99 euro.

Edge 550 ha le stesse dimensioni del modello 850, ma non è dotato di schermo touch. Il valore dichiarato alla bilancia è di 110 grammi. Si arricchisce con lo schermo a colori, a cristalli liquidi e nella modalità risparmio energetico può arrivare fino a 36 ore di utilizzo. Non manca nessuna funzione, molto ricco in considerazione della categoria alla quale appartiene e alla sua fascia di prezzo, ma non è munito della modalità di pagamento. 550 si rivolge a differenti fasce di utenza, dagli “smanettoni“ agonisti, fino ad arrivare al ciclista della domenica che cura in ogni caso i dettagli e utilizza i diversi sensori sulla bicicletta. Il prezzo del solo dispositivo scende a 449,99 euro.

Power meter rinnovati

Sotto il profilo commerciale i Garmin Rally sono tre, due stradali e uno per l’off-road. I due road adottano la piattaforma Shimano e quella Look Keo, mentre il Garmin Rally dedicato al gravel e alla mtb è Shimano SPD compatibile. Tecnicamente, se pur il rinnovamento è stato importante e ha riguardato tutti i componenti, il design e lo sviluppo, la stragrande maggioranza del lavoro ha interessato il perno. Integra completamente l’elettronica del misuratore, ha la batteria ricaricabile al suo interno e può essere trasportato da un pedale ad un altro della nuova serie Garmin. Dal lato pratico è possibile smontare (facilmente) il perno montato sui Rally da strada e portarlo sui pedali Garmin off-road. Sono sufficienti pochi minuti, giusto un paio di attrezzi e poca manualità meccanica.

Il dettaglio “nuovo” da considerare, una bella innovazione da parte di Garmin. La nuova famiglia Rally è la prima che rende disponibile la funzione di lettura dei Nm. E’ un dato che amplia la lettura ed analisi approfondita dei dati, con un maggiore focus sulla forza espressa durante lo sforzo. Il valore dei watt e della qualità della performance ha un altro alleato.

Garmin Rally sono disponibili con la doppia rilevazione (entrambi i pedali) a 1.099,99 euro, quelli da strada, mentre per il modello off-road ci vogliono 1.199,99 euro. C’è la disponibilità anche della versione con rilevazione singola ed il prezzo di listino scende a 649,99 euro (749,99 euro per il modello XC a rilevazione singola). Molto interessante la confezione Bundle, che include la doppia rilevazione con una piattaforma da strada (a scelta) ed il corpo del modello Rally XC off-road.

Garmin

Garmin Italia mette al centro il benessere dei dipendenti

17.07.2025
4 min
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Lo scorso mese di dicembre abbiamo avuto l’opportunità di entrare per la prima volta nella nuova sede di Garmin Italia a Milano. L’occasione ci era stata offerta dai Beat Yesterday Awards, i riconoscimenti voluti dalla stessa filiale italiana di Garmin per celebrare le storie straordinarie di persone comuni. Proprio in quell’occasione era stato sottolineato dalla stessa azienda come fosse importante prendersi cura del benessere dei propri dipendenti.

Garmin ha aperto al pubblico le porte della sua nuova sede durante gli ultimi Garmin Beat Yesterday Awards
Garmin ha aperto al pubblico le porte della sua nuova sede durante gli ultimi Garmin Beat Yesterday Awards

Strategia di crescita

Il benessere dei dipendenti rappresenta oggi una priorità strategica per quelle aziende che ambiscono a raggiungere risultati eccezionali e duraturi. Un investimento che non solo permette di attrarre e fidelizzare i migliori talenti, ma anche di potenziare il proprio organico stimolando motivazione, produttività e un engagement autentico. Tutto ciò rende le persone capaci di esprimere il proprio potenziale al massimo livello

Garmin Italia ha scelto di mettere in campo una serie di iniziative volte a favorire la salute e il benessere delle persone che ogni giorno lavorano all’interno dell’azienda. Tale impegno è perfettamente in linea con i valori di una realtà che da oltre 35 anni progetta prodotti innovativi dedicati al benessere delle persone, siano esse amanti dello sport, della vita all’aria aperta o semplicemente dell’attività fisica. 

A confermare questa visione aziendale che vuole il benessere delle persone come punto fermo è Alessandra Torriani, HR Director di Garmin Italia.

«Il benessere delle nostre persone è al centro di tutto ciò che facciamo. – commenta Alessandra Torriani – Non solo perché crediamo che una persona sana e soddisfatta sia la base di una squadra di successo, ma anche perché, come azienda, vogliamo essere un esempio di come la cura dei dipendenti possa tradursi in un impatto positivo sui risultati. La nostra nuova sede, le attività pensate per migliorare la qualità della vita lavorativa e la promozione di uno stile di vita sano sono il riflesso di questa visione». 

La sede è dotata anche di una palestra con all’interno i migliori prodotti Technogym
La sede è dotata anche di una palestra con all’interno i migliori prodotti Technogym

Ecco la palestra

Ma quali sono le azioni concrete messe in atto da Garmin Italia per favorire il benessere dei propri dipendenti? Non possiamo non partire dalla realizzazione di una palestra all’avanguardia attrezzata Technogym, aperta e presidiata 24 ore su 24 (7 giorni su 7), che accoglie i dipendenti in maniera gratuita. Uno spazio che consente a ciascuno di rispettare i propri ritmi e dedicarsi del tempo prezioso, in completa flessibilità e senza compromessi. 

Sono inoltre previsti dei fitness training gratuiti che l’azienda organizza ogni settimana e che vanno oltre il semplice allenamento: dallo yoga al pilates, a sessioni ad alta intensità come HIIT, cardio e funzionali, pensati per favorire non solo il relax e la cura del corpo, ma anche per sfidare i limiti individuali ed esplorare nuove discipline. Il tutto guidato da personal trainer esperti, trasformando ogni lezione in un’opportunità di team building e di crescita personale condivisa. 

La palestra è attrezzata anche con prodotti Technogym
La palestra è attrezzata anche con prodotti Technogym

La cura dell’alimentazione

L’attenzione di Garmin al benessere si spinge perfino oltre l’attività fisica, ponendo l’accento anche sull’importanza di perseguire un’alimentazione sana. Ogni settimana, infatti, vengono distribuiti frutta fresca e caffè di alta qualità. Un piccolo gesto destinato a fare una grande differenza: non solo stimola l’energia e la concentrazione, ma alimenta anche il benessere quotidiano, mantenendo alta la motivazione e la vitalità dei dipendenti durante tutta la giornata lavorativa. 

…e quella della mente

A completare il quadro delle iniziative aziendali, non poteva mancare un supporto alle passioni artistiche. Garmin Italia ha infatti dato vita a un Club del Libro. L’obiettivo è quello di rendere ogni lettura un’opportunità per condividere idee, esperienze e punti di vista, creando un ambiente di apprendimento continuo e di dialogo aperto. Non si tratta solo di leggere, ma di vivere insieme il piacere della conoscenza, discutere su temi che vanno oltre il lavoro e favorire una cultura della collaborazione, dove ogni libro arricchisce la crescita individuale e collettiva. Un’occasione per costruire legami più forti e crescere come squadra

Ognuna di queste iniziative ha un duplice obiettivo: garantire un ambiente sano e stimolante e creare una cultura del benessere che diventi un acceleratore di innovazione e produttività. Per Garmin Italia le attività fisiche e il supporto alla crescita personale sono infatti pilastri fondamentali di una strategia aziendale che ha come fine ultimo il miglioramento continuo e il raggiungimento di traguardi ambiziosi. 

Garmin

Tacx Alpine: l’emozione della salita anche nell’indoor training

10.07.2025
3 min
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I vostri allenamenti indoor stanno per fare un ulteriore passo avanti nella simulazione di ciò che avviene realmente quando si esce su strada. Questo step arriva grazie al nuovo Tacx Alpine, un prodotto firmato Garmin capace  di simulare l’inclinazione in salita alzando e abbassando la parte anteriore della bicicletta. Il nuovo simulatore di pendenza di Garmin si adatta al movimento degli smart trainer Tacx Neo 2T e 3M. Tacx Alpine riproduce in maniera realistica inclinazioni che vanno dal -10 per cento al +25 per cento. 

Garmin offre ai suoi utenti un’esperienza ancora più realistica e allenante per quanto riguarda le pedalate indoor. Smontate le ruote alla vostra bici e restate pronti a rimanere stupiti dalla riproduzione estremamente realistica di un’uscita su strada.

Il nuovo Tacx Alpine permette di simulare in maniera reale la pendenza di una salita
Il nuovo Tacx Alpine permette di simulare in maniera reale la pendenza di una salita

Naturale

Il nuovo Tacx Alpine garantisce una replica perfetta della pendenza e un movimento naturale della bicicletta con sterzate ancora più realistiche grazie al supporto dinamico della forcella. Quando non potrete uscire su strada per un allenamento saranno l’asfalto e le sue sensazioni che verranno da voi. I movimenti naturali e fluidi di questo nuovo prodotto di Garmin garantiscono all’utente di simulare alla perfezione sprint e rilanci in salita, o anche una posizione aerodinamica in discesa.

La connettività è parte integrante dell’esperienza degli smart trainer, e lo stesso vale per chi utilizza il Tacx Alpine collegato con i rulli sopra citati. L’utente avrà modo di partecipare a ride di gruppo e pedalate con atleti del WorldTour. 

Con pochi click è possibile agganciare il telaio e partire con il vostro allenamento indoor
Con pochi click è possibile agganciare il telaio e partire con il vostro allenamento indoor

Compatibile

Grazie all’applicazione Garmin Connect sarà possibile anche monitorare i risultati e i dati dei vari allenamenti. Con i nuovi aggiornamenti della piattaforma per indoor training Zwift sarà possibile abbinare, utilizzando un rullo Tacx Neo 2T o 3M, prodotti come Zwift Cog e Click. Questi forniranno un cambio virtuale, fluido e silenzioso da utilizzare durante gli allenamenti. 

Zwift Zog, ad esempio, sostituisce una cassetta di Tacx Neo 2T o 3M ed è compatibile con le biciclette dotate di gruppi da 8 a 12 velocità. Inoltre è disponibile un copricatena che eviterà di far uscire quest’ultima dalla sua sede. 

Tacx Alpine è disponibile da subito e ha un prezzo di vendita consigliato di 1.099,99 euro. 

Garmin

La nuova casa di Garmin Italia fra sostenibilità e benessere

18.12.2024
4 min
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Lo scorso 3 dicembre abbiamo avuto l’opportunità di partecipare alla premiazione dei Beat Yesterday Awards, i riconoscimenti voluti da Garmin Italia per celebrare storie straordinarie di persone comuni. L’evento ci ha offerto l’occasione per entrare nella nuova “casa” della filiale italiana di Garmin, inaugurata solo poche settimane fa a Milano. A chi non è pratico del capoluogo meneghino forniamo subito qualche coordinata geografica. La nuova sede si trova al numero 12 di Viale Ghisallo, nella zona nord ovest di Milano.

Nel nuovo concetto della sede di Garmin si è pensato anche ad un’architettura ecosostenibile
Nel nuovo concetto della sede di Garmin si è pensato anche ad un’architettura ecosostenibile

Tra modernità e innovazione

Il nuovo polo italiano di Garmin coniuga modernità e innovazione tecnologica, distinguendosi per linee essenziali e salubrità dello spazio. L’edificio è ai più alti livelli di architettura ecosostenibile, riscontrabili nelle scelte progettistiche, nei materiali, nell’elevata attenzione per il verde e per il benessere di chi vi trascorre le proprie giornate lavorative. L’immobile nasce con le più elevate prestazioni energetico ambientali in un’ottica di ottimizzazione dei consumi e per sostenere un ambiente di lavoro sano. La salubrità dell’aria è garantita dall’uso di materiali a bassa tossicità e da sistemi di filtrazione a carboni attivi. L’impianto fotovoltaico posizionato sul tetto fornisce una porzione dell’energia dell’edificio. 

A confermare tutto ciò è Stefano Viganò, Amministratore Delegato di Garmin Italia. Ecco le sue parole: «Per la nuova sede di Garmin Italia abbiamo scelto un edificio all’avanguardia in termini di sostenibilità e benessere aziendale. Un impegno per noi prioritario, che ci siamo presi con senso di responsabilità nei confronti di tutte le persone che rendono grande il brand nel nostro Paese e che desideriamo costantemente ispirate, produttive ed entusiaste della vita in azienda. Il segnale che vogliamo dare è chiaro: Garmin è all’avanguardia nei mercati che serve e crediamo che la sua presenza sul territorio debba andare di pari passo. Sono orgoglioso di inaugurare questa sede, che ci rende ancora di più leader di mercato proiettati al futuro».

La palestra consente ai dipendenti di avere una zona dove tenersi in forma
La palestra consente ai dipendenti di avere una zona dove tenersi in forma

Doppia certificazione 

Grazie alle innovative soluzioni architettoniche e impiantistiche, la nuova sede di Garmin Italia è un edificio registrato con l’obiettivo di certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), focalizzata su ambiente ed energia, e WELL (Well building standard), attenta al benessere di chi occupa gli edifici.

Due certificazioni distinte che però operano in armonia e hanno permesso di progettare un edificio altamente performante per quanto concerne l’aspetto energetico e ambientale. Un edificio che garantisce nello stesso tempo il benessere delle persone che usufruiranno degli spazi.

Sono state progettate aree per condividere anche i vari momenti liberi della giornata
Sono state progettate aree per condividere anche i vari momenti liberi della giornata

Al centro i dipendenti

In occasione dei recenti Beat Yesterday Awards, l’Amministratore Delegato di Garmin Italia, Stefano Viganò, ha sottolineato come sia importante prendersi cura del benessere delle persone che lavorano quotidianamente nella filiale italiana di Garmin. A confermarlo è Alessandra Torriani, HR Manager & Executive Assistant di Garmin Italia.

«Abbiamo fortemente voluto una sede innovativa – ha dichiarato la stessa Torriani – capace di ospitare spazi che i dipendenti di Garmin siano entusiasti di vivere. Per questo abbiamo scelto un ambiente capace di coniugare una forte vocazione green e un’attenzione estrema al benessere dei collaboratori, che da oggi avranno a disposizione aree dove trovare equilibrio tra business e momenti conviviali. Questo consentirà di vivere l’azienda non solo come luogo di lavoro, ma anche come stimolo e completamento di uno stile di vita sano, utile a promuovere il lavoro di squadra e la condivisione tra le persone».

Nell’edificio i dipendenti Garmin potranno dedicarsi al benessere fisico in una palestra attrezzata Technogym, aperta e presidiata 24 ore su 24 e accessibile anche durante i week end. 

L’attenzione al well-being è per Garmin un impegno costante da portare avanti con workshop e speech di personalità di spicco che da oggi avranno la possibilità di alternarsi nell’ambito del nuovissimo spazio digitale di Garmin Italia, destinato a diventare un vero e proprio hub in cui convergeranno expertise interne ed esterne, eventi dell’azienda e momenti di formazione.

Non manca un cenno alla storia di Garmin e alle imprese dei suoi atleti
Non manca un cenno alla storia di Garmin e alle imprese dei suoi atleti

L’importanza della sostenibilità

Tra i cinque pilastri su cui si fonda il successo del brand Garmin, come più volte detto, spicca la sostenibilità: Garmin investe continuamente in persone, strutture e attrezzature per una strategia di successo a lungo termine.

Nel 2023, Garmin ha ridotto le emissioni di CO2 attraverso l’uso di energia rinnovabile, accompagnato da investimenti in tecnologie efficienti dal punto di vista energetico all’interno delle proprie strutture e da pratiche di riciclaggio continue, in cui i dipendenti svolgono un ruolo fondamentale. Nel corso del 2023, il marchio ha raccolto e riciclato circa 5.000 tonnellate di materiali, tra cui carta, cartone, plastica e rifiuti elettronici dalle sue strutture. 

Garmin

La nuova casa di Garmin premia cinque storie speciali

07.12.2024
5 min
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MILANO – Martedì 3 dicembre Garmin ha celebrato la nona edizione dei suoi Beat Yesterday Awards, un’iniziativa nata nel 2016 per premiare storie e progetti straordinari compiuti da persone comuni. L’edizione di quest’anno merita di essere raccontata, non solo per le storie speciali che abbiamo avuto la fortuna di ascoltare, ma per la location che ha ospitato l’evento. Per l’edizione 2024 dei suoi Beat Yesterday Awards, Garmin ha dato appuntamento presso la sua nuova “casa” di Viale Ghisallo a Milano. Una “casa” che, come ha tenuto a sottolineare Stefano Viganò, Amministratore Delegato di Garmin Italia, è un concentrato di tecnologia e sostenibilità, e dove al centro di tutto c’è il benessere dei dipendenti, la vera forza dell’azienda.

Ogni sala della nuova sede è stata dedicata ad un’impresa sportiva realizzata anche grazie al supporto della tecnologia Garmin. Quella che ha ospitato la premiazione di quest’anno è stata dedicata alla prima ascesa invernale del Nanga Parbat, compiuta da Simone Moro nel 2016.

Giovanna Micol e Maria Vittoria Marchesini con Ruggero Tita e Caterina Banti
Maria Vittoria Marchesini, Giovanna Micol con Ruggero Tita

Con qualche novità

L’edizione di quest’anno dei Beat Yesterday Awards è tornata alla sua formula originale con la serata dedicata esclusivamente al racconto delle storie premiate. Rispetto al passato, per l’edizione di quest’anno Garmin ha però optato per un mix di storie che hanno visto come protagonisti persone comuni e sportivi famosi. 

E’ stato così premiato il team femminile di Luna Rossa che ha conquistato il titolo della Puig Women’s America’s Cup. Una vittoria che ha messo in evidenza l’eccellenza tecnica e tattica del gruppo. La squadra era rappresentata per l’occasione da Maria Vittoria Marchesini e Giovanna Micol.

Federica Gasperi con Mara Navarria e Dalia Dameno
Federica Gasperi con Mara Navarria e Dalia Dameno

Viaggi e Olimpiadi

La seconda storia è stata quella di Roberto Ragazzi, libero professionista che ha affrontato un viaggio di 160 chilometri in Islanda, camminando e trainando delle slitte con gli sci, le tende artiche e tutto l’occorrente per sopravvivere in mezzo al ghiaccio, con condizioni meteo davvero proibitive. Roberto ha affrontato tutto questo per sensibilizzare l’opinione pubblica sullo scioglimento dei ghiacciai e raccogliere fondi per realizzare un acquedotto utile a portare acqua corrente in un villaggio di 1700 persone in Burundi.

La terza storia premiata è stata quella di Francesca Gasperi, che ha attraversato in moto dodici Stati da Imperia a Jedda, in Madagascar, evitando le rotte inaccessibili a causa delle guerre. La meta del suo viaggio è stata raggiungere una zona segnata da grandi difficoltà. Ad accoglierla un missionario davvero speciale, Padre Floriano. Obiettivo del viaggio quello di raccogliere fondi attraverso i social per costruire una strada in grado collegare il villaggio di Padre Floriano con l’ospedale più vicino, distante 80 chilometri.

Dopo Francesca Gasperi ecco Claudio Pellizzeni che, da dipendente di banca, si è riscoperto viaggiatore solitario. Lasciato il posto in banca ha viaggiato 3 anni senza mai prendere aerei e con un budget di 15 euro al giorno. Suo compagno di viaggio il diabete di tipo 1. Per lui il viaggio è stato rinascita e terapia. Oggi Pellizzeni ha un tour operator che vuol far vivere alle persone le stesse emozioni da lui provate nei suoi tanti viaggi in solitaria in giro per il mondo.

La storia che ha chiuso la serata è stata quella di Diego Pettorossi, salito alla ribalta alle recenti Olimpiadi di Parigi. Pettorossi ha 27 anni, è di Bologna e prima delle Olimpiadi lavorava per un’azienda software di San Antonio, in Texas. Qualificato a Parigi 2024, unico atleta non professionista della nazionale Italiana, ha preso due mesi di aspettativa dal suo lavoro proprio per essere presente alle Olimpiadi. Ha mancato la finale per pochi centesimi ma il suo sguardo oggi è già proiettato alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.

Claudio Pelizzeni con Alice Bellandi e Nicola Savino
Claudio Pelizzeni con Nicola Savino

Premiano le medaglie di Parigi

La storia di Diego Pettorossi ci porta direttamente a parlare di chi quest’anno ha avuto l’onore di consegnare i Beat Yesterday Awards. Per premiare le imprese straordinarie compite da persone comuni, Garmin ha chiamato alcune tra le medaglie più belle che hanno infiammato l’estate italiana nella storica cornice olimpica di Parigi 2024: Nicolò Martinenghi, medaglia d’oro nei 100 metri a rana, Gabriel Soares, medaglia d’argento nel canottaggio nel doppio pesi leggeri, Ruggero Tita e Caterina Banti, medaglia d’oro con i Nacra 17, Daila Dameno, medaglia di bronzo nell’arco composto alle Paralimpiadi, Alice Bellandi medaglia d’oro nel judo e Mara Navarria medaglia d’oro nella prova a squadre femminile della spada.

Roberto Ragazzi con Lino Zani, conduttore di Linea Bianca

Parola a Garmin

Lasciamo la chiusura al “padrone” della nuova casa di Garmin Italia, Stefano Viganò. 

«Ci piace pensare che i riflettori sul palco del Beat Yesterday non si spengano mai – dice Viganò – che le storie continuino a essere raccontate e che i protagonisti le portino avanti giorno dopo giorno, anche una volta finita la festa. Nove anni di Beat Yesterday non sono solo un traguardo incredibile, rappresentano anche l’impegno che l’azienda mette in campo da nove anni per celebrare lo Sport in ogni sua forma. Ciò che ci accomuna non sono i risultati, le performance, le grandi vittorie o quelle sconfitte che hanno sempre una storia da insegnare».

«Ciò che ci accomuna – conclude – sono i valori che lo sport sa trasmettere: la dedizione, l’impegno, il coraggio, la sfida con sé stessi e con gli altri, la passione e la capacità di non arrendersi mai. Vedere tutto ciò rappresentato sul nostro palco, quest’anno addirittura a Casa nostra, è stata la più bella conclusione di un anno che ha regalato grandi gioie sportive».

Durante la serata di martedì Stefano Viganò ha dichiarato che quella di quest’anno potrebbe essere l’ultima edizione dei Beat Yesterday. Una simpatica “minaccia” che si ripete ogni anno. Nel 2025 c’è però un traguardo da festeggiare, quello delle dieci edizioni. Un traguardo che non può essere mancato. Appuntamento quindi al prossimo anno con altre storie straordinarie realizzate da persone comuni.

Garmin

Imatra e Garmin insieme sulla strada verso la sostenibilità

11.11.2024
3 min
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Imatra, l’app innovativa che promuove il ciclismo e uno stile di vita sostenibile, ha stretto una partnership con Garmin per offrire agli appassionati un’esperienza ancora più completa e vantaggiosa. Grazie a questa collaborazione, chiunque possieda un dispositivo Garmin – che sia un computer da bici oppure un orologio – potrà da oggi integrare i propri dati di attività direttamente con l’app Imatra

Per iniziare, è sufficiente scaricare l’ultima versione dell’app Imatra, accedere alla sezione dedicata alle corse e collegare il proprio account Garmin. Al termine di ogni pedalata registrata su Garmin, l’utente riceverà una notifica sull’app Imatra per caricare i dati della corsa in pochi semplici passaggi. Questa nuova funzione facilita la gestione delle attività, consentendo di convertire i chilometri pedalati in preziose “Imatra Coin”. Anche se si decide di caricare la corsa in un secondo momento, l’app riconoscerà comunque l’attività e accrediterà le monete digitali sul proprio profilo Imatra.

Ogni 25 chilometri pedalati si guadagna un “Imatra Coin”
Ogni 25 chilometri pedalati si guadagna un “Imatra Coin”

Più pedali e meno spendi…

Il funzionamento è semplice: collegati, pedala e guadagna. La partnership con Garmin consente di scegliere tra due modalità di registrazione della corsa, direttamente su Garmin o tramite Imatra. Una volta conclusa l’attività su Garmin, basterà aprire Imatra, entrare nella sezione “Activity” e caricare le corse non ancora registrate. Così facendo, ogni pedalata viene convertita in monete digitali che possono essere accumulate e spese nello shop online di Imatra.

Imatra si distingue per la sua missione di incentivare il ciclismo come pratica sportiva ed eco-sostenibile, premiando chi percorre più chilometri in bicicletta. Ogni 25 chilometri pedalati, infatti, viene assegnata una “Imatra Coin”. Queste monete digitali, accumulate nel tempo, offrono accesso a uno store esclusivo con prodotti di oltre cento brand del settore ciclistico, dalle biciclette ai componenti e senza naturalmente trascurare l’abbigliamento.

“Connetti il tuo Garmin e guadagna con ogni uscita”
“Connetti il tuo Garmin e guadagna con ogni uscita”

Questa collaborazione rende Imatra una piattaforma ideale non solo per gli appassionati di ciclismo, ma anche per coloro che vogliono trasformare uno stile di vita attivo in una pratica vantaggiosa e sostenibile. Con Imatra e Garmin, ogni chilometro percorso in bici diventa non solo un contributo al proprio benessere fisico, ma anche un passo verso un mondo più “green”. Una pedalata alla volta, un obiettivo alla volta, Imatra e Garmin viaggiano assieme verso un futuro più sostenibile.

Imatra

Garmin Edge 1050, una console per la bici (e non solo)

01.08.2024
7 min
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Garmin Edge 1050 segna un altro passo in avanti nella gestione dei dati del ciclista. E’ uno strumento per la navigazione e un compagno della quotidianità, particolarmente utile a chi utilizza il computerino per il training specifico. Tante funzioni disponibili e si percepisce un aumento del valore che ha (e deve avere) la sicurezza.

Rispetto al 1040 Solar ha un grado di personalizzazione superiore e sorprende per la definizione dello schermo, che è di tipo bright, completamente a colori (a cristalli liquidi). E’ touchscreen ed in caso di pioggia battente lo schermo può essere bloccato. Entriamo nel dettaglio del test.

Grazie al riconoscimento è possibile riportare i profili esistenti sul nuovo dispositivo
Grazie al riconoscimento è possibile riportare i profili esistenti sul nuovo dispositivo

Come un telefonino (anzi meglio)

Il mondo dei computerini di altissima gamma (perché di questo si tratta) e dedicati alle biciclette si avvicina sempre di più alla categoria degli smartphone. Dimensioni abbondanti, schermi a colori e con definizioni impensabili fino a qualche anno fa, tantissime funzioni dedicate anche alla quotidianità extra ciclistica (ad esempio il pagamento contactless Garmin Pay). Tanta personalizzazione delle funzioni e un’infinità di dati, personalizzabili a loro volta nelle diverse fasi di lettura.

Non in ultimo l’aumento delle funzioni legate alla sicurezza. Se aggiornato nel modo adeguato e collegato allo smartphone, il Garmin è in grado di segnalare ostacoli presenti sul percorso e fornire alternative di percorso, anche grazie ad una mappa facilissima da vedere (e leggere). Incorpora un campanello, ovvero un segnale acustico molto utile quando si percorrono strade cittadine e/o con traffico. Non finisce qui, perché tramite il Garmin Edge 1050 si può contribuire ad aggiornare in modo perpetuo le modifiche di sentieri, strade cittadine ed extraurbane. Questo bike gps è l’apice dell’ecosistema Garmin e della comunità di fruitori della strada che mutua costantemente.

Un dispositivo che che evolve

Le strade non rimangono uguali nel tempo, cambiano e modificano le caratteristiche. Per questo ed altri motivi è anche nostro compito (quello della collettività che utilizza gli strumenti di navigazione) aiutare a modificare le indicazioni che troviamo sui dispositivi elettronici. Il contributo del ciclista è fondamentale e tutti ne possono beneficiare. Con il 1050 è possibile aggiungere un segnale di pericolo su quella strada (solo per fare un esempio), modifica che verrà metabolizzata dalla app Garmin Connect e vista successivamente da altri utenti della strada. Questa applicazione è una sorta di grande contenitore, è cresciuta negli anni ed è in continua evoluzione. Il suo aggiornamento costante avviene anche grazie ai feedback degli utenti.

Il grande ecosistema Garmin è anche questo. Quando si accende un Garmin non si attiva esclusivamente lo schermo di un computerino per la bici, ma si entra in una piattaforma facilmente fruibile che si aggiorna in maniera costante. Non si tratta di un dispositivo che ci tiene compagnia quando percorriamo le strade che già conosciamo, ma che ci aiuta nelle situazioni dove il supporto tecnologico diventa fondamentale per la nostra esperienza in bici e la sicurezza. Ad esempio quando pedaliamo in zone sconosciute, oppure affrontiamo salite o discese diverse dal solito. Con semplicità il Garmin ci aiuta e anticipa eventuali pericoli o più semplicemente ci permette di dosare nel modo corretto la nostra performance. E’ un ausilio alla programmazione di un allenamento o uscita in bicicletta.

Tre tasti (veri) e tre virtuali

Accensione, spegnimento e blocco dello schermo in caso di pioggia. Conferma dell’avvio ed eventuale messa in pausa (in basso a destra). Il tasto del lap, quello più caro ed utilizzato da chi affronta costantemente gli allenamenti specifici e programmati, oppure si mette alla prova sui segmenti.

A questi pulsanti reali, si aggiungono quelli che ci piace definire “virtuali” e compaiono in una sorta di schermata home aggiuntiva. Il campanello, il contributo alla segnalazione di un ostacolo o variazione (tramite segnali di avviso e pericolo) ed il ritorno alla schermata principale. Facile ed intuitivo, ma anche immediato tramite il touchscreen.

Più smart grazie ai colori

Con l’Edge 1050 Garmin ha implementato ed aumentato quel “concetto smart” che si riferisce alla piena sfruttabilità del prodotto da diverse tipologie di utenza, al pari di una analisi sempre più personalizzata dei dati delle uscite. In parallelo alla moltitudine di numeri disponibili, direttamente sul device, oppure nel post allenamento grazie alla app Garmin Connect, il 1050 dispone di una serie di grafici a colori che non fanno altro che aumentare la precisione di lettura (ed interpretazione) degli stessi numeri (ne beneficia anche una funzione come ClimbPro). L’analisi è dettagliata e possibile se si sfruttano i training pre-impostati, altrettanto semplice quando si utilizzano allenamenti personalizzati. Come una vera console, come lo schermo di un’automobile di ultima generazione.

Ci piace sottolineare questo aspetto tecnico del nuovo dispositivo. In un mondo che corre sempre di più e spesso dimentica le cose più semplici (talvolta sono anche le più immediate), la differenziazione tramite i colori aumenta (non poco) l’intuitività e il concetto di immediatezza. Nonostante l’alta definizione (la luminosità può essere regolata a piacere) il consumo della batteria è comunque ridotto, circa l’8% ogni ora (GPS al massimo delle potenzialità, power meter e fascia cardio, sensore della velocità e luminosità al massimo, bluetooth attivato con smartphone associato).

In conclusione

Il Garmin Edge 1050 è tecnicamente ricchissimo, pieno e sostanzioso. E pur riconducibile alla famiglia Edge (costruzione e spacchettamento del software) di ultima generazione, è con tutta probabilità il bike gps più facile da utilizzare. Sempre più dati e numeri, sempre più analisi e uscite in bicicletta dettagliatassime. E’ il popolo del ciclismo che chiede questo, perché al pari della valutazione dell’allenamento, ci sono anche la fase esperienziale (che è soggettiva prima di tutto) e la voglia di mettersi costantemente alla prova. Ma non è solo questo. Quando i numeri passano in secondo piano, è la mappa (e la semplicità nella consultazione di quest’ultima) che diventa protagonista. La “cartina” deve essere ben visibile, senza troppe complicazioni, con i colori nitidi, che non si accavvallano tra loro. Chapeau al nuovo schermo dell’Edge 1050 e alla qualità del contrasto.

L’utente si aspetta tutto questo da un dispositivo Garmin, a prescindere dalla categoria del prodotto ed ecco che il fattore sicurezza, così come il coinvolgimento diretto dell’utilizzatore, sono i valori aggiunti di un dispositivo come l’Edge 1050. L’utilizzatore diventa attore e protagonista di un sistema che cambia, di un modo di utilizzare i computerini gps che sta cambiando e dove la sicurezza non deve essere un companatico, ma deve andare sul gradino più alto del podio, tanto quanto i numeri che ci fanno stare bene (con noi stessi e con gli amici).

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