La nuova casa di Garmin premia cinque storie speciali

07.12.2024
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MILANO – Martedì 3 dicembre Garmin ha celebrato la nona edizione dei suoi Beat Yesterday Awards, un’iniziativa nata nel 2016 per premiare storie e progetti straordinari compiuti da persone comuni. L’edizione di quest’anno merita di essere raccontata, non solo per le storie speciali che abbiamo avuto la fortuna di ascoltare, ma per la location che ha ospitato l’evento. Per l’edizione 2024 dei suoi Beat Yesterday Awards, Garmin ha dato appuntamento presso la sua nuova “casa” di Viale Ghisallo a Milano. Una “casa” che, come ha tenuto a sottolineare Stefano Viganò, Amministratore Delegato di Garmin Italia, è un concentrato di tecnologia e sostenibilità, e dove al centro di tutto c’è il benessere dei dipendenti, la vera forza dell’azienda.

Ogni sala della nuova sede è stata dedicata ad un’impresa sportiva realizzata anche grazie al supporto della tecnologia Garmin. Quella che ha ospitato la premiazione di quest’anno è stata dedicata alla prima ascesa invernale del Nanga Parbat, compiuta da Simone Moro nel 2016.

Giovanna Micol e Maria Vittoria Marchesini con Ruggero Tita e Caterina Banti
Maria Vittoria Marchesini, Giovanna Micol con Ruggero Tita

Con qualche novità

L’edizione di quest’anno dei Beat Yesterday Awards è tornata alla sua formula originale con la serata dedicata esclusivamente al racconto delle storie premiate. Rispetto al passato, per l’edizione di quest’anno Garmin ha però optato per un mix di storie che hanno visto come protagonisti persone comuni e sportivi famosi. 

E’ stato così premiato il team femminile di Luna Rossa che ha conquistato il titolo della Puig Women’s America’s Cup. Una vittoria che ha messo in evidenza l’eccellenza tecnica e tattica del gruppo. La squadra era rappresentata per l’occasione da Maria Vittoria Marchesini e Giovanna Micol.

Federica Gasperi con Mara Navarria e Dalia Dameno
Federica Gasperi con Mara Navarria e Dalia Dameno

Viaggi e Olimpiadi

La seconda storia è stata quella di Roberto Ragazzi, libero professionista che ha affrontato un viaggio di 160 chilometri in Islanda, camminando e trainando delle slitte con gli sci, le tende artiche e tutto l’occorrente per sopravvivere in mezzo al ghiaccio, con condizioni meteo davvero proibitive. Roberto ha affrontato tutto questo per sensibilizzare l’opinione pubblica sullo scioglimento dei ghiacciai e raccogliere fondi per realizzare un acquedotto utile a portare acqua corrente in un villaggio di 1700 persone in Burundi.

La terza storia premiata è stata quella di Francesca Gasperi, che ha attraversato in moto dodici Stati da Imperia a Jedda, in Madagascar, evitando le rotte inaccessibili a causa delle guerre. La meta del suo viaggio è stata raggiungere una zona segnata da grandi difficoltà. Ad accoglierla un missionario davvero speciale, Padre Floriano. Obiettivo del viaggio quello di raccogliere fondi attraverso i social per costruire una strada in grado collegare il villaggio di Padre Floriano con l’ospedale più vicino, distante 80 chilometri.

Dopo Francesca Gasperi ecco Claudio Pellizzeni che, da dipendente di banca, si è riscoperto viaggiatore solitario. Lasciato il posto in banca ha viaggiato 3 anni senza mai prendere aerei e con un budget di 15 euro al giorno. Suo compagno di viaggio il diabete di tipo 1. Per lui il viaggio è stato rinascita e terapia. Oggi Pellizzeni ha un tour operator che vuol far vivere alle persone le stesse emozioni da lui provate nei suoi tanti viaggi in solitaria in giro per il mondo.

La storia che ha chiuso la serata è stata quella di Diego Pettorossi, salito alla ribalta alle recenti Olimpiadi di Parigi. Pettorossi ha 27 anni, è di Bologna e prima delle Olimpiadi lavorava per un’azienda software di San Antonio, in Texas. Qualificato a Parigi 2024, unico atleta non professionista della nazionale Italiana, ha preso due mesi di aspettativa dal suo lavoro proprio per essere presente alle Olimpiadi. Ha mancato la finale per pochi centesimi ma il suo sguardo oggi è già proiettato alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.

Claudio Pelizzeni con Alice Bellandi e Nicola Savino
Claudio Pelizzeni con Nicola Savino

Premiano le medaglie di Parigi

La storia di Diego Pettorossi ci porta direttamente a parlare di chi quest’anno ha avuto l’onore di consegnare i Beat Yesterday Awards. Per premiare le imprese straordinarie compite da persone comuni, Garmin ha chiamato alcune tra le medaglie più belle che hanno infiammato l’estate italiana nella storica cornice olimpica di Parigi 2024: Nicolò Martinenghi, medaglia d’oro nei 100 metri a rana, Gabriel Soares, medaglia d’argento nel canottaggio nel doppio pesi leggeri, Ruggero Tita e Caterina Banti, medaglia d’oro con i Nacra 17, Daila Dameno, medaglia di bronzo nell’arco composto alle Paralimpiadi, Alice Bellandi medaglia d’oro nel judo e Mara Navarria medaglia d’oro nella prova a squadre femminile della spada.

Roberto Ragazzi con Lino Zani, conduttore di Linea Bianca

Parola a Garmin

Lasciamo la chiusura al “padrone” della nuova casa di Garmin Italia, Stefano Viganò. 

«Ci piace pensare che i riflettori sul palco del Beat Yesterday non si spengano mai – dice Viganò – che le storie continuino a essere raccontate e che i protagonisti le portino avanti giorno dopo giorno, anche una volta finita la festa. Nove anni di Beat Yesterday non sono solo un traguardo incredibile, rappresentano anche l’impegno che l’azienda mette in campo da nove anni per celebrare lo Sport in ogni sua forma. Ciò che ci accomuna non sono i risultati, le performance, le grandi vittorie o quelle sconfitte che hanno sempre una storia da insegnare».

«Ciò che ci accomuna – conclude – sono i valori che lo sport sa trasmettere: la dedizione, l’impegno, il coraggio, la sfida con sé stessi e con gli altri, la passione e la capacità di non arrendersi mai. Vedere tutto ciò rappresentato sul nostro palco, quest’anno addirittura a Casa nostra, è stata la più bella conclusione di un anno che ha regalato grandi gioie sportive».

Durante la serata di martedì Stefano Viganò ha dichiarato che quella di quest’anno potrebbe essere l’ultima edizione dei Beat Yesterday. Una simpatica “minaccia” che si ripete ogni anno. Nel 2025 c’è però un traguardo da festeggiare, quello delle dieci edizioni. Un traguardo che non può essere mancato. Appuntamento quindi al prossimo anno con altre storie straordinarie realizzate da persone comuni.

Garmin