One-to-One di Fizik, la sella su misura esiste davvero

07.11.2024
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CESENATICO – Abbiamo avuto modo di fare l’esperienza One-to-One di Fizik presso il negozio Sport Bike. One-to-One è un programma rivoluzionario di Fizik per la creazione di selle su misura che, attraverso la collaborazione con gebioMized e Carbon 3D, permette di creare pezzi unici, che si adattano alle esigenze specifiche di ogni singolo ciclista. One-to-One è presente in soli 25 punti vendita in tutti il mondo, di cui 3 in Italia. Fra questi c’è Sport Bike a Cesenatico.

Il kit Fizik

La rilevazione dei dati biomeccanici della sella è possibile grazie a un kit presente nei punti vendita. Esso è composto da diversi oggetti. Un espositore dei vari modelli di selle Fizik, su cui si eseguono la rilevazione e la mappatura delle zone di pressione nella fase finale del test. Il tappetino gebioMized caratterizzato da 64 sensori di pressione, che comunicano i dati da remoto attraverso l’app One-to-One. I rulli KICKR ROLLR SMART di Wahoo.

La loro scelta non è casuale. Essi permettono la rilevazione della pressione delle ossa ischiatiche non solo durante la pedalata, ma anche in una condizione il più simile possibile alla realtà. Infatti, quando si pedala indoor sui rulli fissi, manca l’attivazione degli addominali, cambiando conseguentemente le zone di pressione e l’appoggio sulla sella. D’altro canto i rulli liberi sarebbero più realistici, però solo in pochi sono in grado di usarli e non si “irrigidiscono” per paura di cadere. I rulli KICKR ROLLR SMART risultano perciò un giusto compromesso. Permettono alla bici di “ondeggiare” mentre si pedala. Allo stesso tempo però garantiscono un supporto costante, che fa evitare un eccessivo irrigidimento dei muscoli nei meno esperti.

Pronta in 14 giorni

La rilevazione dei dati da mandare alla stampante 3D avviene in due fasi. La prima è volta all’individuazione del modello di sella Fizik e alla larghezza più consona al cliente. La seconda, è dedicata alla rilevazione delle zone di pressione e alla trama personalizzata dell’imbottitura da far stampare sulla sella stessa. Inizialmente infatti si monta il tappetino gebioMized sulla sella che si utilizza abitualmente e successivamente, sul modello Fizik indicato più consono dall’app One-to-One.

Entrambe le rilevazioni vengono fatte pedalando con le mani sul manubrio in presa bassa, presa alta e in posizione sulla “barra orizzontale”. L’obiettivo è di avere una mappatura di pressione il più completa possibile di tutte le dinamiche e posizioni che si assumono pedalando. Il test richiede circa mezz’ora e la consegna della sella è prevista entro i 14 giorni. E’ possibile ritirare il pezzo in negozio o farselo spedire direttamente alla propria abitazione. Ed è un piacere ricevere la scatola, dove oltre alla splendida sella, solo ed esclusivamente per te, c’è anche la mappa delle zone di pressione delle proprie ossa ischiatiche, da cui poi è partita la progettazione del prodotto.

Trovata la posizione, si inizia a far girare le gambe ad andature variabili
Trovata la posizione, si inizia a far girare le gambe ad andature variabili

Rilevazione puntualissima

Siamo stati accolti da Davide Morelli titolare del negozio Sport Bike di Cesenatico, che ha condotto personalmente il test biomeccanico. Inoltre da Marco Toselli, Alex Locatelli e Andrea Molteni: rispettivamente responsabile marketing, product manager e sales area manager di Fizik, che ci hanno presentato il prodotto, introducendoci a questa nuova esperienza. La sella ci è stata recapitata dopo solo 8 giorni!

Per quanto riguarda l’esperienza del test e delle misurazioni, hanno stupito l’accuratezza e la precisione con cui si mappa la pressione delle ossa ischiatiche. Con i normali metodi biomeccanici non è infatti possibile apprezzare uno scompenso che si verifica pedalando, in quanto le misurazioni avvengono da fermi su un tappetino in gel. La mappatura effettuata con i sensori gebioMized invece ha rilevato subito la presenza di un infortunio pregresso su un osso iliaco. Quindi la sella che si è realizzata, è stata progettata per eliminare questa specifica disomogeneità, permettendo di riequilibrare tutto il corpo.

Meno affaticamento

Sono necessarie poche uscite per abituarcisi, in quanto la sella che si va a creare è un pezzo unico e specifico per il ciclista che la commissiona e le geometrie del telaio con cui pedala. Tra i principali benefici abbiamo riscontrato subito una riduzione dell’affaticamento muscolare soprattutto nelle lunghe uscite, oltre ovviamente ad un notevole incremento del comfort anche nei giri più tranquilli.

Inoltre la trama stampata in 3D sulla sella ne aumenta “l’arieggiamento”, un fattore particolarmente importante per le sedute indoor ed il benessere generale nei mesi estivi. Il risultato è che una volta provata è impossibile tornare indietro. Al lusso ci si abitua subito… I prezzi della sella su misura vanno da 459 euro con rail in lega a 499 con rail in carbonio.

Transiro Aeris Adaptive, la risposta per le prove contro il tempo

06.08.2024
5 min
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Fizik ha lanciato da poco l’ultimo tassello della gamma di selle Adaptive, ovvero la nuova Transiro Aeris Adaptive, una sella ad alte prestazioni specifica per il triathlon e per le cronometro.

Gli sviluppatori di Fizik non si sono accontentati però di un solo modello, per quanto innovativo, e hanno creato due versioni: una specifica per le distanze brevi e una per le lunghe. Vediamo i dettagli dell’ultima arrivata nella famiglia Adaptive.

Una sella, due modelli

Come abbiamo appena detto, una delle principali particolarità della sella è che offre un supporto specifico per diverse tipologie di gare.

Il modello per le lunghe distanze è dotato di un naso di 55 mm di larghezza e una scanalatura molto profonda, che dovrebbero garantire l’alleggerimento della pressione e la stabilità necessarie. Il modello per le brevi distanze è invece caratterizzato da un naso di 45 mm e da una forma tradizionale, per distribuire uniformemente la pressione. Questo dovrebbe assicurare una migliore performance durante le cronometro più brevi o i triathlon su distanze limitate.

Inoltre entrambi i modelli includono un collegamento (opzionale) per integrare un portaborraccia nella parte posteriore, studiato per tenere le borracce ad un’angolazione tale da non ostacolare l’atleta durante le fasi di salita e discesa nella zona di transizione, che sono sempre momenti molto delicati.

L’imbottitura stampata in 3D

Come tutta la famiglia Adaptive, anche Transiro Aeris Adaptive si avvale della caratteristica imbottitura a nido d’ape stampata in 3D. Questa tecnologia ha permesso a Fizik di affrancarsi dai vincoli derivati dai metodi di produzione tradizionali e sviluppare così un tipo di sella completamente nuova.

L’imbottitura, per esempio, è stata creata da Carbon®, i pionieri della stampa 3D, grazie alla rivoluzionaria tecnologia Digital Light SynthesisTM. Grazie ad essa Fizik può incorporare diverse zone “funzionali” all’interno della sella, migliorando in questo modo sia il comfort che le prestazioni del ciclista.

Dettagli, versioni e prezzi

Riepilogando, la Transiro Aeris Adaptive è disponibile nelle due versioni R1 e R3 e per entrambe sono disponibili le versioni per prove brevi e quella per prove più lunghe. Le selle della serie R1 sono quelle tecnologicamente più avanzate e che di riflesso hanno anche un superiore prezzo al pubblico.

Il modello “long distance” con naso da 55 mm nella versione R1 – cioè con scafo in nylon rinforzato al carbonio e binari in carbonio – ha un peso di 190 grammi e un prezzo consigliato al pubblico di 299 euro.

Il modello “short distance” con naso da 45 mm di larghezza, nella versione R1 – con scafo in nylon rinforzato al carbonio e binari in carbonio – pesa 159 grammi ed è proposto al pubblico a 299 euro.

Le versioni R3 di entrambi i modelli Transiro Aeris Adpative – che si differenziano da quelli R1 dai binari in Kium – hanno un prezzo di 259 euro.

Fizik

One-To-One: il servizio rivoluzionario di Fizik

19.06.2024
4 min
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Fizik ha deciso di rivoluzionare il concetto di sella, anzi la costruzione della sella. E’ nato infatti One-to-One, un programma che ha voluto stravolgere la creazione di prodotti su misura utilizzando i dati biometrici e il profilo di pressione personale di ogni ciclista.

One-to-One registra la pressione esercitata sulla sella, ne traccia un profilo e i dati vengono utilizzati per creare un prodotto personalizzato. Come? Attraverso un sistema di stampa 3D che offre, in termini di comfort e prestazione, degli standard ineguagliabili. La linea Adaptive, già esistente in Fizik, fa un salto in avanti importante, raggiungendo standard mai visti. 

La sella realizzata rispecchia perfettamente i punti di pressione registrati
La sella realizzata rispecchia perfettamente i punti di pressione registrati

Punto di incontro

Più volte abbiamo sottolineato come la sella sia la parte più importante per una bici e di conseguenza per il ciclista. La maggior parte del peso viene sostenuto da essa e il comfort non può essere messo in secondo piano. Scegliere la giusta sella permette di poter guidare meglio il mezzo e di pedalare al massimo delle proprie prestazioni.

Quello che Fizik vuol far passare con il progetto One-to-One è che ogni ciclista ha esigenze uniche e impareggiabili. La sensibilità, gli infortuni pregressi, la forma del corpo e gli obiettivi che si hanno in bici si differenziano. Un approccio personalizzato One-to-One affronta direttamente le esigenze individuali di comfort e prestazioni di ciascun ciclista.

Stampa 3D

L’introduzione sul mercato della tecnologia Carbon Digital Light SynthesisTM ha permesso di introdurre una nuova linea di selle: l’Adaptive 3D. Carbon, azienda che ha collaborato e collabora con Fizik, ha permesso di sviluppare una sella senza vincoli o limitazioni.

Ad esempio l’imbottitura: ora è possibile scegliere e differenziare le zone e cambiare progressivamente gli strati e la loro intensità. Ogni linea di selle Adaptive è quindi unica e tramite il processo della stampa 3D ogni esigenza viene trasportata su un prodotto reale. 

Ecco il sistema One-to-One utilizzato per studiare e registrare i dati
Ecco il sistema One-to-One utilizzato per studiare e registrare i dati

La misurazione dei dati

In che modo si ottengono le informazioni? Tramite il lavoro di GebioMized, esperti nella mappatura della pressione del ciclista sulla bici. La loro tecnologia è stata utilizzata dai professionisti del WorldTour e finalmente è alla portata di tutti. L’obiettivo di Fizik, insieme a GebioMized, era quello di identificare i parametri chiave che definiscono l’esperienza in sella di ogni ciclista. 

Con misurazione della pressione si intende misurare la forza impressa dal corpo sulla sella e come viene distribuita. Naturalmente questa cambia durante la guida, a seconda del percorso e della posizione sulla bici. Chiaramente la pressione deve essere presa in maniera dinamica, in movimento. Insieme a GebioMized, Fizik ha sviluppato un tappetino in grado di misurare la pressione in 64 punti distribuiti sulla superficie della sella. 

La grande differenza rispetto agli strumenti di misurazione tradizionali è che con questa tecnologia Fizik e GebioMized riescono a misurare parametri reali, mentre si pedala. Si riescono a individuare i picchi di pressione, i punti caldi o l’inclinazione del bacino. 

One-to-One è già stato utilizzato da atleti del WorldTour, in foto Laporte della Visma Lease a Bike
One-to-One è già stato utilizzato da atleti del WorldTour, in foto Laporte della Visma Lease a Bike

Le parole di Fizik

«Questa nuova tecnologia – spiega Marco Toselli, responsabile marketing di Fizik – ci permette di collaborare direttamente con i punti vendita e i bike fitter. Ora siamo in grado di offrire un servizio, non solamente dei prodotti finiti. I nostri partner ci hanno dato una grande mano nello sviluppare One-to-One. Si tratta di una vera e propria rivoluzione per il mondo delle selle, ogni consumatore trova la sua risposta, in maniera immediata».

«Un fitting accurato dipende da tanti fattori – ha dichiarato Giovanni Fogal, brand manager di Fizik – la geometria della propria bici, la disciplina praticata, la forma della sella e la posizione in bici. Il fattore più importante però è che tutti i ciclisti sono in fondo unici e differenti: l’esperienza, la sensibilità, lo storico dei propri infortuni, la conformazione, gli obiettivi. Tutto questo incide su come sediamo sulla sella. E’ evidente che un design tradizionale di sella one-to-many può offrire una soluzione solo approssimata in relazione a problemi molto specifici. Con One-to-One, oggi raggiungiamo ciò che ogni produttore di selle ha sempre sognato: fare diventare realtà il supporto personalizzato per ogni ciclista».

Fizik

Fizik Aliante Adaptive, si va verso la sella su misura

12.06.2024
6 min
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Il 12 giugno alle 17, cioè oggi, nel preciso istante in cui questo articolo viene pubblicato, scade l’embargo che teneva coperta la nuova sella Aliante Adaptive di Fizik. Pensate la sorpresa nello scoprire che l’unico corridore al mondo ad averla usata è Dylan Van Baarle della Visma-Lease a Bike, vincitore di una Roubaix, che giusto ieri ha lasciato l’ospedale. La caduta al Delfinato gli costerà la partecipazione al Tour de France. Comprensibile che non abbia troppa voglia di parlarne.

Ma non sarà certo questo a fermarci. E così prima di raccontare questa nuova sella di Fizik e per avere comunque un piccolo feedback dal team olandese, siamo partiti dal loro responsabile dei materiali: Jenko Drost.

« Dylan – ci ha detto – è davvero molto soddisfatto riguardo alla sella. In precedenza ha usato a lungo la Aliante normale, poi è passato alla versione Adaptive per fare dei test. Gli piace molto il comfort migliorato, pur mantenendo appoggio e supporto. L’ha ricevuta all’inizio di maggio nel training camp in altura, quindi l’ha usata per un mese abbondante. I riscontri che ci ha dato sono di un grip molto buono. E si è trovato molto bene anche col fatto di mantenere una posizione piuttosto fissa.  Dylan è un corridore molto stabile sulla bici, quindi questa caratteristica gli si adatta bene. La sua posizione si può definire perfetta, di conseguenza non ha la necessità di spostarsi troppo».

Posizione più precisa

Il lancio di Jenco Drost è perfetto per inquadrare una delle caratteristiche principali della nuova Aliante Adaptive, sella che si inserisce nell’offerta di Fizik di selle stampate in 3D. Proposta in due modelli di diverse misure, la sua caratteristica è un profilo ondulato che si abbassa nella parte centrale e poi risale, diventando sempre più affusolato verso la punta della sella stessa. E’ intuitivo ed è forse la caratteristica principale della Adaptive il fatto che il ciclista avrà un appoggio più ampio per le ossa ichiatiche e riuscirà a distribuire meglio il peso, risultando però praticamente fermo sulla sella. Spostandosi, la sagomatura della stessa risulterebbe fastidiosa per parti anatomiche di diversa forma. 

«A differenza di Antares e Argo – spiega Nicolò Ildos, Sport Marketing Consultant di Fizik – la Aliante Adaptive ti vincola di più. In aggiunta è più larga, quindi comoda. Per capirci, la vecchia Aliante che c’era prima di Argo, era per i corridori più grandi, gli specialisti, che non dovevano muoversi più di tanto sulla sella, e in qualche modo la nuova ne ricalca la caratteristica. Diciamo che si tratta di una sella per chi ha la posizione giusta sulla bici e non per chi fa fatica a starci comodo. Se ti muovi infatti, diventa scomoda. L’altra particolarità è l’imbottitura, con la quale puoi essere più preciso».

La variazione suggerita da Van Baarle verteva sul troppo grip della copertura stampata
La variazione suggerita da Van Baarle verteva sul troppo grip della copertura stampata

Imbottitura differenziata

L’evoluzione della stampa 3D digitale ha permesso alla casa veneta di sviluppare una nuova sella senza i vincoli o le limitazioni imposte dai metodi e dai materiali di produzione tradizionali. L’imbottitura è realizzata da Carbon® ricorrendo alla tecnologia Digital Light SynthesisTM. Si tratta, per semplificare, di un processo di produzione additivo che utilizza la proiezione digitale della luce ultravioletta e ottiche permeabili all’ossigeno. Il materiale impiegato è un liquido a base di resine per produrre componenti con le proprietà meccaniche necessarie e la finitura superficiale che si vuole. Per fare un esempio, è possibile intervenire sulla capacità di assorbimento e di flessione delle singole porzioni della sella, caratterizzandole separatamente per specifiche proprietà meccaniche.

Ognuna di queste zone è progettata per un’ammortizzazione e una risposta meccanica distinte, unite tuttavia progressivamente e senza soluzione di continuità nella stessa imbottitura. Il risultato è la riduzione del 60% della pressione di picco, ossia concentrata in uno stesso punto, grazie a una migliore distribuzione del peso. Ne deriva maggiore comfort su tutta la superficie.

La sella su misura

A questo punto però la curiosità esplode: stando così le cose in quanto tempo si arriverà alla sella personalizzata, magari per gli atleti di punta? Il discorso regge e veniamo a sapere che con Van Baarle si stava facendo proprio questo. 

«Quando è arrivato alla Visma – racconta Ildos – Dylan usciva dall’esperienza Ineos in cui aveva una sella fuori catalogo. Per cui quando nel primo training camp dello scorso anno è venuta fuori l’ipotesi di lavorare singolarmente, ci siamo dedicati a lui e ai pochi che avevano qualche problema, lasciando da parte al momento quelli che si trovavano bene. Abbiamo iniziato un lavoro sui punti di pressione, ottimizzando i parametri di stampa tridimensionale per ogni atleta. Gli abbiamo dato la nuova sella a gennaio, ma non si è trovato subito bene a causa del troppo grip della copertura. A quel punto, invece di aspettare la nuova sella, ha ripreso quella che aveva portato via dalla Ineos. Finché a maggio gli abbiamo dato quella definitiva, che ha usato anche al Delfinato prima di cadere».

Specifiche e prezzi

La R1 nasce dalla combinazione di un guscio in nylon, rinforzato con carbonio, e un telaio, ugualmente in carbonio 7×9 ad elevata rigidità. Il binario consente anche un risparmio di peso. La R3 invece, mantenendo l’abbinamento di nylon e carbonio per lo scafo, ha il rail cavo in Kium.

Entrambi i modelli nascono da una personalizzazione delle sezioni e degli spessori dell’imbottitura. Per questo non avrebbe senso, spostandosi sulla sella, andare a poggiare le ossa ischiatiche nella parte più avanzata della sella: si andrebbe incontro a evidenti problemi di discomfort.

Il profilo a onda fa sì che l’appoggio sia “imposto” dalla sella stessa
Il profilo a onda fa sì che l’appoggio sia “imposto” dalla sella stessa

Entrambe hanno due diverse misure di larghezza: 145 e 155. La lunghezza è invece di 275 mm per entrambe.

La R1 da 145 mm è lunga 141 mm dal naso al punto di larghezza di 75 mm, dove l’altezza è di 45 mm. Una misura che scende a 137 mm per la R1 in taglia 155 mm. La prima pesa 196 grammi, la seconda sale a 201.

La R3 taglia 145 è lunga 139 mm dal naso alla larghezza 75 mm, dove l’altezza è di 46 mm, e pesa 235 grammi. La R2 taglia 150 misura 137 mm dal naso alla sezione larga 75 mm dove l’altezza è di 46 mm. Il peso sarà invece di 240 grammi.

Per quanto riguarda i prezzi, la R1 costa 299 euro, mentre la R3 scenda a 259 euro.

Fizik

Fizik Antares Adaptive: eleganza classica, comfort stampato in 3D

14.05.2024
4 min
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Come forse molti di voi sapranno “fi’zi:k” è la trascrizione fonetica della parola “fisico”, riferito alla forma o allo stato del corpo umano. Non deve stupire quindi che l’azienda italiana (Fizik, appunto) fin dalla sua fondazione continui a focalizzare i propri sforzi sullo studio della fisiologia e dell’anatomia dei ciclisti, per realizzare prodotti all’avanguardia in termini di comodità, tecnologia e performance.

In quest’ottica è stata creata la collezione di selle stampate in 3D, l’Adaptive, che si è allargata ora con la nascita della nuova Antares Adaptive.

Questa scelta è probabilmente dovuta al fatto che il modello Antares è stato nel tempo tra i più apprezzati ed usati dai professionisti, usato in quasi tutti i Grandi Giri degli ultimi due decenni e tuttora scelto da corridori del Team Visma I Lease a Bike e Movistar Team.

La R1 ha scafo è in nylon rinforzato in carbonio con binari in carbonio
La R1 ha scafo è in nylon rinforzato in carbonio con binari in carbonio

La linea Adaptive

La linea Adaptive – riconoscibile dalla particolarissima costruzione a nido d’ape – ha segnato una rivoluzione nel comfort e nel supporto degli atleti. Si distingue appunto in prima istanza da una cosa: l’imbottitura stampata in 3D. Un’evoluzione che ha permesso a Fizik di sviluppare una nuova sella senza i vincoli o le limitazioni imposte dai metodi di produzione e dai materiali tradizionali.

Quest’imbottitura viene realizzata dagli esperti di Carbon® attraverso un processo noto come “Digital Light Synthesis” o “DLS”. Esso utilizza la proiezione digitale della luce ultravioletta, un’ottica permeabile all’ossigeno e resine liquide programmabili per stampare l’imbottitura della sella. Il risultato è un prodotto più resistente sia all’esposizione ai raggi UV e all’uso prolungato rispetto ad una sella di vecchia concezione.

Inoltre, attraverso questo processo di stampa, gli ingegneri Fizik sono in grado di ottimizzare il supporto della sella, incorporando diverse zone funzionali a seconda della necessità. Più solido dove è richiesta reattività, più morbido dove la riduzione della pressione è la priorità. Tutto questo ha portato ad una riduzione del 60% del picco della pressione attraverso una migliore distribuzione del peso.

Sia la R1 che la R3 (foto di apertura) hanno la copertura a nido d’ape stampata in RD
Sia la R1 che la R3 (foto di apertura) hanno la copertura a nido d’ape stampata in RD

Nuova tecnologia, stesso stile

Fizik è però famosa anche per lo stile minimal del suo design che l’ha resa anche un punto di riferimento per quanto riguarda lo stile. La nuova Antares Adaptive non fa eccezione, con il profilo “alare” basso progettato per consentire una sensazione di maggiore connessione e il massimo di efficienza nella pedalata e nel trasferimento della potenza.

Nella versione R1 lo scafo è in nylon rinforzato in carbonio con binari in carbonio, mentre nell’R3 i binari sono in Kium.

Peso e prezzo

Entrambe le versioni sono disponibili in due differenti larghezze, da 140 o da 150 mm, e il loro peso è davvero interessante. Prendendo in considerazione il modello da 140 mm, Antares Adaptive R1 pesa 180 grammi, mentre R2 220 grammi. Il prezzo è in linea con la qualità proposta da Fizik: rispettivamente 299 e 259 euro.

Fizik

Nuove Vento Powerstrap: restano i velcri, il resto cambia

11.04.2024
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Non esiste solo la chiusura con i rotori e Fizik lo dimostra una volta di più. La chiusura con il doppio velcro, disegnata secondo il metodo Fizik, non è un’alternativa, ma è una soluzione altamente performante in fase di tenuta e di adeguamento della tomaia al piede. Questa è l’evoluzione delle Vento Powerstrap Aerowave che avevamo testato nella primavera 2023.

L’aggiornamento della scarpa è importante, perché sono state completamente riviste la suola e la struttura della tomaia. Entriamo nel dettaglio della prova, anche grazie al contributo di Filippo Zana, oltre al Product Manager Alex Locatelli.

La tomaia delle Vento Powerstrap Aerowave è particolarmente tenace e ventilata
La tomaia delle Vento Powerstrap Aerowave è particolarmente tenace e ventilata

La competizione nel DNA

Il peso ridotto, una tomaia diversa dagli standard ed il giusto compromesso tra rigidità e comfort, sono fattori che non fanno altro che aumentare la curiosità nei confronti di una calzatura con una forte propensione all’agonismo.

La Vento Powerstrap Aerowave si rivolge a quegli utilizzatori che vogliono una scarpa leggera, sempre ben ventilata, rigida il giusto e tanto, tanto fasciante soprattutto nella sezione mediana del piede.

Leggerissime (solette incluse)
Leggerissime (solette incluse)

La suola è tutta diversa

Non si tratta solo di un aggiornamento, perché rispetto alla precedente versione la suola è stata cambiata. E’ full carbon ed ha un indice di rigidezza dichiarato di 10 (scala valori Fizik). Si presenta con un’abbondante canale centrale, che al tempo stesso da origine a due nervature, con un inspessimento importante nella zona della tacchetta.

Rispetto ai normali standard, le asole filettate per la tacchetta sono state arretrate di 7 millimetri, in linea con le richieste dei corridori e con la ricerca di una posizione in sella avanzata, che però cerca di scaricare anche le pressioni che si generano sulle ginocchia.

Tomaia più leggera e tenace

Considerando un accostamento con la generazione precedente, quella attuale è più leggera, più tenace ed ha una trama diversa.

Il diametro diverso dei filamenti (di polimeri termoplastici), posizionati in modo strategico, aumenta l’efficacia dei due velcri. Quello superiore ha un tiraggio diretto, quello inferiore incrocia sul dorso del piede. La resistenza meccanica di questo combinato è impressionante.

La suola delle Vento Powerstrap Aerowave è cambiata molto nel disegno
La suola delle Vento Powerstrap Aerowave è cambiata molto nel disegno

Tra forma e sostanza

«Il livello di rigidità della suola – dice Alex Locatelli, Product Manager di Fizik – è molto simile alla precedente. Sul prodotto nuovo abbiamo lavorato a livello geometrico e strutturale per far in modo di mantenere una rigidità molto alta, togliendo materiale solo nelle zone non sollecitate strutturalmente. Abbiamo migliorato il rapporto tra peso e rigidità.

«La tomaia Aerowave – prosegue Locatelli – è decisamente diversa dalla prima generazione. Si è lavorato sul pattern in modo da dare supporto al piede nella aree con più necessità. L’obiettivo è stato quello di limitare il peso senza perdere il supporto. Infine le talloniere, su cui visivamente non cambia nulla, ma per le quali il supporto è stato aggiornato in termini di materiale».

Filippo Zana con le nuove Powerstrap
Filippo Zana con le nuove Powerstrap

Leggere e con supporto ottimale

«Pur utilizzando le Fizik da quasi due anni – spiega Filippo Zana, corridore del Team Jayco-AlUla – non uso solo ed esclusivamente le Powerstrap, perché le combino con le Vento Infinito Carbon. Le Powerstrap le indosso quando le temperature esterne iniziano ad essere elevate.

«Sono molto leggere, sia per il tessuto, che lascia spazio all’aria che entra, sia per il peso, dato che a me piace limare sulla bilancia. Nonostante il peso ridotto, la scarpa ha un supporto ottimale che arriva dalla suola, con quella sensazione di appoggio e sostegno costante quando si spinge».

Il nostro test

La nuova Fizik Powerstrap Aerowave è stata migliorata ed evoluta in ogni sua parte. La suola offre un maggiore supporto soprattutto nella sezione centrale, più tosta nel percepito anche quando si ricerca una pedalata di forza. Questo contribuisce a dare un sostegno aumentato nella qualità anche nelle fasi di sprint e rilanci, fattore per nulla scontato se consideriamo una calzatura così leggera.

Un altro aspetto che ci ha positivamente impressionato è il cambio radicale del sostegno che arriva dalla tomaia. Si sente soprattutto nella zona dell’arco plantare e si riflette anche verso il retro, dove entra in gioco anche la talloniera, capace di bloccare il piede senza costringere il tendine. Una buona sensazione che combina una qualità eccellente del comfort, dell’aerazione costante e di un piede che è sempre perfettamente in linea con il ginocchio/pedale.

La chiusura con i velcri è davvero tenace
La chiusura con i velcri è davvero tenace

In conclusione

Un capitolo a parte lo merita l’arretramento delle asole per la tacchetta. Una maggiore efficienza è innegabile, al di la delle soggettività e preferenze di posizionamento della tacchetta, ma ci vuole anche qualche ora per abituarsi ad un “lavoro” diverso del ginocchio (soprattutto per chi arriva da calzature tradizionali).

Di fatto la nuova Powerstrap non è più una scarpa dedicata “solo” agli scalatori e a chi soffre dei piedi bollenti, perché pur non mettendo in mostra una rigidità estremizzata il migliore equilibrio fra le parti della versione rinnovata è un plus da non sottovalutare. La chiusura con i due velcri? Per noi una conferma, per chi non l’hai mai provata può diventare una sorpresa, con un riferimento alla potenza della chiusura e alla sua tenacità.

Fizik

Pas Normal Studios firma le nuove Ferox Carbon di Fizik

23.01.2024
3 min
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I designer dello studio danese Pas Normal hanno collaborato con Fizik per creare una scarpa in grado di stupire. Nel mondo del fuoristrada la tecnica conta quanto l’estetica, quindi Fizik e Pas Normal Studios hanno unito le forze per realizzare un modello unico di Ferox Carbon. Un modello di scarpe dedicate al mondo del gravel, pensate per godere della pedalata ma anche votate al comfort. 

Fizik, Ferox Carbon, Pas Normal Studios, suola X1
Fizik per le Ferox Carbon ha utilizzato la suola X1, realizzata in carbonio e con un ottimo grip

Per ogni terreno

La base di partenza è la tecnica offerta da Fizik, che mette a disposizione della fantasia dello studio danese il suo modello Ferox Carbon. Un prodotto in grado di garantire il massimo supporto in ogni situazione, perché il bello del gravel è l’imprevedibilità. Di conseguenza in Fizik si è pensato ad una scarpa che potesse affrontare ogni situazione. Non importa che sia uno sterrato, un percorso tecnico, fangoso o sabbioso, le Carbon Ferox vi porteranno ovunque. 

Un ruolo importante in questo senso lo gioca la suola utilizzata da Fizik: la X1. Questa presenta una piastra in carbonio, rigida ma allo stesso tempo molto leggera. Due caratteristiche che, unite, portano ad un livello elevato la prestazione. Il trasferimento della potenza sui pedali è ottimo, mentre i tacchetti pronunciati e la suola in gomma offrono la massima trazione per i momenti fuori dalla bici.

Tomaia e chiusura

La scelta del sistema di chiusura adoperato per le Ferox Carbon è made in BOA. Si tratta di un sistema di chiusura doppio: con due zone di pressione differenziate. Nella parte superiore è stato inserito uno strap, il quale offre un ottimo contenimento del piede. Per la parte inferiore, invece, agisce un rotore bidirezionale: Li2, posizionato sull’avampiede garantisce comfort senza apporre una pressione eccessiva.

Per quanto riguarda la tomaia, Fizik ha utilizzato un materiale laminato in poliuretano, posizionato su una rete traslucida e confortevole. La scelta è dovuta al fatto di voler garantire un peso contenuto unito a grande traspirabilità e resistenza agli strappi. 

Il peso delle Ferox Carbon x Pas Normal Studios è di soli 297 grammi. Le taglie vanno dal 36 al 48, con la possibilità di avere le mezze misure tra il 37 e il 47. Prezzo al pubblico di 330 euro.

Fizik

Pas Normal Studios

Ferox Carbon e Pas Normal Studios: tecnologia e design

28.09.2023
3 min
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Fizik lancia una nuova collaborazione con il marchio danese Pas Normal Studios, un brand che produce abbigliamento da ciclismo tecnico e dal design contemporaneo. Un binomio aperto all’innovazione, alla tecnologia ma anche all’estetica. Fizik e Pas Normal hanno proposto la scarpe da ghiaia per eccellenza del marchio italiano, le Ferox Carbon, con un nuovo disegno.

Unire le parti tecniche delle scarpe, come le suole, al design di Pas Normal è stato difficile ma stimolante
Unire le parti tecniche delle scarpe, come le suole, al design di Pas Normal è stato difficile ma stimolante

Tecniche

Le Fizik Ferox Carbon sono delle scarpe adatte ad ogni tipologia di terreno tecnico: da una gara di ciclocross veloce e caotica ad un viaggio in sella alla gravel. In questo prodotto non manca la leggerezza, unita alle alte prestazioni, cui si aggiungono una grande stabilità del piede e tanto comfort.

Le Fizik Ferox Carbon sono durevoli e resistenti agli strappi, grazie alla rete intrecciata su una tomaia laminata in poliuretano. La suola utilizzata è la X1 Carbon con battistrada in gomma. Ha un indice di rigidità massimo, 10 su 10. La chiusura BOA è la Li2 Fit System, la migliore per questo utilizzo. Il peso, invece è di soli 297 grammi. 

La prima collaborazione tra Fizik e Pas Normal presenta una colorazione “off white” con dettagli navy, oltre all’utilizzo dello slogan “Road to Nowhere” di Pas Normal Studios e della caratteristica linguetta viola nota nei pantaloncini e nelle maglie del marchio danese.

Tocco di classe

Alla tecnologia di Fizik si è aggiunta la creatività e l’estro di Pas Normal Studio. Un lavoro stimolante che fa capire che l’abbigliamento da ciclismo può unire tutto: qualità e bellezza. 

«Trovare equilibrio e bellezza nel mondo della fibra di carbonio, dei quadranti BOA e della tecnologia e dei materiali Fizik è stato stimolante e impegnativo (ha dichiarato Karl-Oskar Olsen, direttore creativo e cofondatore di Pas Normal Studios, ndr). La scarpa da ciclismo è un interessante incontro tra la morbidezza, la complessità del piede umano e le esigenze tecniche».

«Ci siamo trovati immediatamente sulla stessa lunghezza d’onda – ha aggiunto Giovanni Fogal, Brand Manager di Fizik – una disciplina dinamica come il gravel si è rivelata la tela perfetta per fondere i nostri stili distinti senza soluzione di continuità, in quello che è solamente l’inizio di questa collaborazione».

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Fizik: tre nuove selle della linea Aliante Tempo

05.05.2023
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Fizik conosce l’importanza di una seduta comoda ed efficace quando siamo in bici, la sua nuova linea di selle Tempo Aliante lo dimostra. Tre prodotti, per altrettante esigenze tecniche e non solo: leggeri, confortevoli e pronti per andare ovunque vogliate.

La nuova R1

Si tratta di una sella dedicata al ciclismo da strada endurance, il profilo ondulato massimizza il comfort. Il taglio, invece, ne migliora la stabilità, alleviando la pressione. Ma una delle caratteristiche fondamentali è la schiuma a doppia intensità. Questa crea un sostegno più solido sulle ossa ischiatiche, risulta invece maggiormente morbida sul naso, per un comfort ottimale in ogni posizione di guida. 

E’ disponibile in due misure: la prima è quella con larghezza di 145 millimetri. La lunghezza della piattaforma è di 277 millimetri, mentre la misura del naso è di 75 mm. Il peso si rivela contenuto: appena 180 grammi. Il risparmio in termini di peso deriva dalla nuova guida in carbonio 7×9 millimetri.

La seconda versione presenta le stesse misure, a parte per la larghezza che passa da 145 millimetri a 155. Il peso aumenta solamente di 6 grammi. 

R3 ed R5

A completare la famiglia delle nuove selle Aliante Tempo ci sono i modelli R3 e R5, il primo è costruito con una calotta in nylon rinforzato e carbonio. La guida è cava e realizzata in Kium con un elevato rapporto peso-struttura. La seconda, la R5, ha il guscio in nylon rinforzato e carbonio, ma la guida è in lega con forma ad “S”. 

Ogni modello Aliante Tempo ha una superficie più piatta, per consentire una distribuzione uniforme della pressione e facilitare il flusso sanguigno, dando anche una sensazione di equilibrio, particolarmente utile nelle corse o negli allenamenti di lunga durata.

Le misure dei modelli R3 e R5 sono sempre da 145 millimetri e 155. Cambia, invece il peso, nella versione più piccola il modello R3 ferma la bilancia a 220 grammi e 226 grammi. Il modello R5 pesa rispettivamente 230 e 236 grammi.

Il prezzo per il modello R1 è di 199 euro, per l’R3 è 149 euro, infine la sella R5 costa 109 euro.

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