Maddalena Pascut, UC Giorgione 1905

UC Giorgione 1908: non solo risultati, anche immagine

27.11.2025
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Da quando Alessandro Ballan ed Enrico Bonsembiante hanno deciso di investirci tempo e risorse, la UC Giorgione 1908 ha preso decisamente il largo nel gruppo delle allieve. Del progetto vi abbiamo raccontato e, più di recente, il campione del mondo di Varese 2008 ha avuto modo di spiegarlo in occasione della premiazione della Coppa Italia delle Regioni a Roma.

«L’ho fatto per sdebitarmi verso la squadra in cui ho cominciato a correre – ha detto strappando l’applauso dei presenti – mentre la scelta di puntare su un team femminile è dipesa dalla volontà di offrire alle ragazze le stesse opportunità dei maschi. Intervenendo anche nell’organizzare una gara nel momento della stagione in cui ce ne sarebbero state poche».

Trittico dell'Alta Marca Trevigiana, Alesaandro Ballan, Enrico Bonsembiante
Lo scorso agosto ha visto la prima edizione del Trittico Rosa della Marca Trevigiana, la corsa organizzata dalla UC Giorgione (photors.it)
Trittico dell'Alta Marca Trevigiana, Alesaandro Ballan, Enrico Bonsembiante

Un anno

Alla fine del secondo anno di attività, abbiamo chiesto proprio a Ballan che cosa gli sia sembrato della stagione del suo team. E l’altissimo campione veneto ha risposto con un calore e una passione da cui si capisce quanto in realtà tenga al progetto.

«La stagione è stata positiva – ci ha detto – avevamo 15 ragazze ed è stato una bella soddisfazione dare loro la possibilità di fare un’attività ad alto livello, cercando di differenziarsi dalla massa. Nel senso che nel ciclismo giovanile purtroppo ci sono ancora le facce di quando ero giovane io. Avere invece una squadra giovane, dove i direttori sportivi hanno un ottimo rapporto con le ragazze, perché non c’è una grandissima differenza di età, è qualcosa di veramente unico. E siamo contenti anche a livello di risultati. Abbiamo portato a casa delle vittorie, non solamente su strada ma anche su pista. Quindi senza dubbio la seconda stagione è andata molto meglio rispetto all’anno scorso, vuol dire che siamo nettamente in crescita».

Risultati sono venuti grazie a una vittoria e 6 secondi posti di Maddalena Pascut (foto di apertura). Una vittoria con Sara Enzo. Bei piazzamenti di Bianca Luisotto, Samira Sartoretto e Ilaria Sbrissa.

Samira Martoretto, cronoscalata Consorzio Marmisti
Fra le ragazze più in luce del Giorgione, Samira Sartoretto, qui impegnata a cronometro (photors.it)
Samira Martoretto, cronoscalata Consorzio Marmisti
Fra le ragazze più in luce del Giorgione, Samira Sartoretto, qui impegnata a cronometro (photors.it)
Dovrebbero rispondere loro, le ragazze, ma secondo te si sono trovate davvero così bene nel clima che hai descritto?

Si sono trovate molto bene, tanto che abbiamo avuto tantissime richieste per il 2026. Questo fa capire veramente che l’immagine della squadra è qualcosa di differente rispetto a quello che c’è in giro oggi. Cerchiamo di prendere tutte le atlete che si può, ma abbiamo fatto la squadra per accontentare le ragazze intorno a casa, quindi a Castelfranco Veneto. Però è logico anche che non ci sia ancora tanta affluenza, per cui siamo costretti a uscire dal Comune e soprattutto a volte anche dalla provincia di Treviso.

In base a cosa scegliete le ragazze per la UC Giorgione?

Facciamo la scelta in base alla ragazza, in base anche ai genitori. Molte volte sono delle scelte anche tecniche, non buttate lì a caso. A volte ci muoviamo anche parlando con le ragazze che sono già in squadra, perché non c’è niente di meglio del punto di osservazione di un corridore del gruppo sulle avversarie o le potenziali compagne.

UC Giorgione, Enrico Bonsembiante
Enrico Bonsembiante, qui con le ragazze del Giorgione, è anche organizzatore del Cycling Stars Criterium di fine Giro (photors.it)
UC Giorgione, Enrico Bonsembiante
Enrico Bonsembiante, qui con le ragazze del Giorgione, è anche organizzatore del Cycling Stars Criterium di fine Giro (photors.it)
Nel ciclismo femminile ci sono le stesse problematiche di quello giovanile dei maschi, cioè la grande difficoltà nel trovare squadra mano a mano che si cresce?

Sì, le stesse problematiche. Abbiamo ricevuto più richieste di quelle che potremo esaudire. Ci sono sempre meno squadre e soprattutto ci sono poche gare. Infatti quest’anno abbiamo cominciato anche ad organizzare il nostro Trittico Rosa della Marca Trevigiana per dare la possibilità in agosto, quando non c’erano gare, di avere un weekend impegnato per farle correre.

Qual è la firma di Alessandro Ballan in questa squadra?

Penso che attualmente la mia bravura sia quella di trovare gli sponsor. Sappiamo benissimo che è diventato uno sport molto costoso e per farlo bene servono dei sostenitori che scarseggiano sempre di più anno dopo anno. Il fatto che io abbia vinto il mondiale e che mi presenti all’interno di un’azienda a chiedere la sponsorizzazione, è un argomento che funziona ancora bene. Non posso negarlo.

Trittico Rosa, la nuova sfida dell’UC Giorgione

21.08.2025
5 min
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Nel fine settimana del 29-31 agosto in provincia di Treviso andrà in scena la prima edizione del Trittico Rosa della Marca Trevigiana. Si tratta di una tre giorni dedicata al ciclismo giovanile femminile, organizzata da una squadra, l’UC Giorgione, che ha come Presidente il campione del mondo Alessandro Ballan e come Team Manager Enrico Bonsembiante.

Una scelta che sembra controcorrente in un momento in cui le competizioni giovanili, specie tra le juniores, sono sempre meno. Ma anche perché, solitamente, c’è chi organizza le gare e chi le corre. In questo caso invece un team ha deciso di impegnarsi in prima persona per dare la possibilità a ragazze di tutta Italia (e non solo) di cimentarsi in una piccola corsa a tappe. Abbiamo raggiunto Bonsembiante (nella foto in apertura) al telefono per farci raccontare com’è nata quest’idea, come si svolgerà e quali sono state le difficoltà che hanno incontrato.

Alessandro Ballan all’ultimo Cycling Stars Criterium, assiema a Pellizzari e Del Toro (foto Poci’s Pix)
Alessandro Ballan all’ultimo Cycling Stars Criterium, assiema a Pellizzari e Del Toro (foto Poci’s Pix)
Enrico, com’è nata l’idea di passare da dirigente di una squadra ad organizzatore di una gara? 

L’idea era quella di metterci del nostro come UC Giorgione, perché per primi vediamo sempre meno corse in Italia, soprattutto per le Juniores. Da molti anni assieme ad Alessandro Ballan organizziamo il Cycling Stars Criterium, quindi abbiamo voluto mettere a disposizione la nostra esperienza per organizzare una gara per le ragazze.

Qualcosa di simile non c’è in Italia?

C’è qualcosa di simile a Comano Terme, realizzato da organizzatori molto capaci. Io e Alessandro abbiamo preso spunto da lì, portandolo però naturalmente nel nostro territorio, da sempre terra di grande ciclismo, in città come Castelfranco Veneto e Mosnigo. E scegliendo un fine settimana in cui non c’erano altre competizioni in Italia.

Le ragazze dell’UC Giorgione sono esordienti e allieve: il Trittico Rosa offrirà loro una possibilità in più di gareggiare (foto Poci’s Pix)
Le ragazze dell’UC Giorgione sono esordienti e allieve: il Trittico Rosa offrirà loro una possibilità in più di gareggiare (foto Poci’s Pix)
Quindi avere deciso di organizzare non una semplice gara, ma addirittura una tre giorni

E’ una cosa particolare perché è una tre giorni completamente dedicata al ciclismo giovanile femminile, le categorie esordienti, allieve e juniores, cioè ragazze dai 12 ai 17 anni. Inizieremo la sera di venerdì 29 agosto a Castelfranco Veneto, con un circuito cittadino, che varrà anche per la classifica finale dei tre giorni.

In che senso classifica finale?

L’abbiamo pensata come una piccola corsa a tappe, quindi qualcosa di ancora più raro per ragazze di quest’età, un’opportunità in più. Sabato 30 poi ci sposteremo a Mosnigo di Moriago della Battaglia, sopra il Montello, dove ci sarà una cronometro, pianeggiante ma tecnica, che sarà anche valida per il campionato provinciale di Treviso.

Le ragazze dell’UC Giorgione in parata. La storica squadra trevigiana è rinata tutta al femminile nel 2024 con la presidenza di Ballan (foto Poci’s Pix)
Le ragazze dell’UC Giorgione in parata. La storica squadra trevigiana è rinata tutta al femminile nel 2024 con la presidenza di Ballan (foto Poci’s Pix)
L’evento però sarà aperto a ragazze da tutta Italia, giusto?

Assolutamente. Anzi, abbiamo già ricevuto iscrizioni anche dall’estero. Per esempio avremo la nazionale ucraina juniores, e squadre da tutta Italia con diverse ragazze di altri Paesi. E’ ancora presto per dire quante atlete ci saranno in tutto, ma ci aspettiamo almeno un centinaio di iscritte per ogni categoria, forse di più.

Questa ottima risposta testimonia il gran bisogno che c’è di gare del genere 

Sì perché di eventi simili ce ne sono pochi non solo in Italia, ma in tutta Europa. Il clou del Trittico sarà infine domenica 31 con la gara in linea. Le esordienti ripeteranno 10 volte un circuito di 4 chilometri, mentre alle allieve si aggiungerà un circuito più impegnativo sulle colline del Prosecco. Le juniores disputeranno invece una gara più lunga e selettiva, ripetendo 5 volte il circuito collinare di 19 chilometri. La gara di domenica sarà anche il primo Memorial Angelo e Gino Presti, un omaggio a due persone molto importanti per il ciclismo giovanile trevigiano. 

Giorgia Timis, Esordiente 2° anno, quest’anno ha vinto il Gran Premio Primavera di Maser (foto UC Giorgione)
Giorgia Timis, Esordiente 2° anno, quest’anno ha vinto il Gran Premio Primavera di Maser (foto UC Giorgione)
Chi sono?

Angelo Presti è stato uno storico organizzatore delle corse che si svolgevano a Mosnigo, oltre che direttore di corsa. Il figlio Angelo jr ci ha dato una grossa mano nell’organizzazione del Trittico, quindi ci è sembrato giusto dedicare l’evento clou alla memoria del padre.

A proposito di organizzazione, voi siete ormai rodati con il Cycling Stars Criterium. Questa però è una cosa diversa, avete trovato difficoltà?  

Non è facile, né a livello economico né burocratico. Bisogna trovare molti volontari e non è semplice. Per esempio per la gara di domenica dobbiamo coprire 65 punti tra incroci e uscite di strade laterali. Poi c’è la logistica, per tre giorni devi montare e smontare la partenza e l’arrivo. Insomma ci sono molte più cose a cui pensare rispetto al Criterium.  Per questo ci tengo a ringraziare Giorgio Dal Bò, presidente della sezione trevigiana della Federciclismo. Assieme a sua figlia Virginia ci sta aiutando moltissimo soprattutto dal punto di vista burocratico. E’ giusto sottolineare quando qualcuno si spende per realizzare qualcosa di bello e difficile nel proprio territorio, anche perché eventi del genere sono possibili solo grazie alla collaborazione di molte persone.

L’UC Giorgione con Longo Borghini e Wiebes al Cycling Stars Criterium 2025 (foto Poci’s Pix)
L’UC Giorgione con Longo Borghini e Wiebes al Cycling Stars Criterium 2025 (foto Poci’s Pix)
Hai parlato del fatto che arriveranno più di 300 atlete. Assieme ai vari staff e, immaginiamo, ai genitori, si tratta di un gran bel numero. Dove alloggeranno tutte queste persone?

Abbiamo diversi hotel e agriturismi convenzionati nella zona e li indirizziamo lì. Infatti, oltre a dare la possibilità alle giovani ragazze di gareggiare in una piccola corsa a tappa, il Trittico vuole anche creare un importante indotto su tutto il territorio.

Pieve di Soligo, la grande festa del Cycling Stars Criterium

03.06.2025
6 min
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PIEVE DI SOLIGO – Per capire cosa sia il Cycling Stars Criterium, ieri sera bisognava essere fuori dal bus parcheggiato nella piazza di Pieve di Soligo appena prima che uscissero i corridori. Dietro il nastro che delimitava l’area riservata agli atleti era assiepato uno stuolo di bambini in attesa di vedere da vicino i campioni che, solo il giorno precedente, avevano terminato il Giro d’Italia numero 108

Emanuel, l’operatore della tv messicana, filma un bambino che aspetta Del Toro per farsi regalare gli occhiali (spoiler: non ce la farà)
Emanuel, l’operatore della tv messicana, filma un bambino che aspetta Del Toro per farsi regalare gli occhiali (spoiler: non ce la farà)

Presente anche la televisione messicana

D’altronde il ciclismo è lo sport popolare per definizione, passa per le strade dei paesi, e non di rado i campioni erano e sono ancora degli eroi provenienti dal popolo. Lo scopo di questa kermesse è esattamente questo: riportare i campioni vicino ai tifosi, specie ai più piccoli. Mentre attendiamo anche noi assieme ai bambini facciamo due chiacchiere con un operatore televisivo dai tratti centro-americani.

Sarà mica un invitato della tv messicana venuto in Italia a seguire il fenomeno Del Toro? Lo è. Si chiama Emanuel e lavora per Televisa Mexico, l’equivalente della Rai. E’ arrivato domenica a Roma e oggi è qui perché domani ha in programma un’intervista col nuovo fenomeno della UAE Emirates. Dice che vedere un connazionale in maglia rosa, che ha quasi vinto una corsa così importante come il Giro d’Italia, ha acceso l’entusiasmo di tutto il Paese, perché lì il ciclismo è uno sport seguitissimo. 

L’uscita di Del Toro dal bus messo a disposizione dalla Soudal-QuickStep
L’uscita di Del Toro dal bus messo a disposizione dalla Soudal-QuickStep

L’entusiasmo dei bambini e le parole di Del Toro

Il fermento tra i bambini inizia già quando dal bus scende Carlos Verona, vincitore della tappa di Asiago, a cui i giovani tifosi già chiedono foto e autografi. Si mantiene alto all’arrivo di Masnada e Zana, altre foto e altri autografi. Con la discesa di Fortunato c’è un mezzo boato, quando arriva Pellizzari un boato intero e quando è il momento di Del Toro un boato e mezzo, anzi due. D’altronde questi campioni hanno una decina d’anni più di loro. A ben pensarci c’è molta più differenza d’età tra Caruso e Del Toro che tra Del Toro e un bambino di quinta elementare

Quando Del Toro percorre i pochi metri che lo portano dal bus al cancelletto che immette nel percorso facciamo a spallate con la ressa di bambini per fargli qualche domanda. Abbiamo la meglio solo per il vantaggio dato dalla stazza, non certo per la maggior determinazione. Dice che l’intenzione ad inizio Giro era quello di stare davanti, ma quello che poi è successo – tutti quei giorni in rosa, il sostegno di tutto un paese – è stato un sogno.

Gli chiediamo se sul Finestre lasciar andare Yates sia stata questione di tattica o gambe. Risponde che sicuramente c’è stata molta tattica, ma non vuole e non può cambiare il passato e quindi va bene così. Lo vedremo al Tour al fianco a Pogacar o alla Vuelta? Ancora non ha nessun programma, ora pensa solo a godersi il momento e riposare. 

Tra le donne ha vinto la campionessa europea Lorena Wiebes (foto Miriam Teruzzi)
Tra le donne ha vinto la campionessa europea Lorena Wiebes Wiebes (foto Miriam Teruzzi)

Iniziano le ostilità, ma non troppo ostili

Prima della competizione riservata ai pro’ avevano già gareggiato gli ex professionisti, dove ha vinto Alessandro Ballan, e le donne, tra le quali si è imposta la campionessa europea Lorena Wiebes davanti alla campionessa italiana Elisa Longo Borghini e Soraya Paladin

I professionisti in gara sono 22 e partono attorno alle 21,20, quando la piazza è gremita. In programma ci sono 30 giri del circuito lungo un chilometro nel centro di Pieve di Soligo. Uno dopo l’altro si alternano in testa Masnada, Verona, Mosca, Zana, Fortunato, Vendrame, Caruso, Frigo, Pietrobon, un po’ tutti i volti più noti si fanno vedere in un’azione a favore di pubblico, com’è giusto che sia. 

Lorenzo Fortunato in una fase di corsa: finirà terzo (foto Miriam Teruzzi)
Lorenzo Fortunato in una fase di corsa: finirà terzo (foto Miriam Teruzzi)

La telecronaca Mei-Cassani e lo spunto del messicano

A fare la telecronaca ci sono Davide Cassani e Paolo Mei, lo speaker del Giro. Mentre i giri passano, Cassani racconta di quella volta che ha perso la Coppa Placci per una tattica sbagliatissima assieme a Chiappucci, di quella volta (quelle volte) che ha vinto il Giro dell’Emilia, del fatto che Caruso è uno dei suoi corridori preferiti, un vero uomo squadra, tanto che l’ha portato in entrambe le Olimpiadi in cui era CT. 

Anche questo è parte del bello del Cycling Stars Criterium: sentire e vedere dal vivo una voce che la maggioranza delle persone ha sentito e visto solo in televisione. A pensarci meglio, è qualcosa di molto più simile a un concerto rock che ad una gara di ciclismo.

Un gruppetto prova la fuga e Mei chiede a Cassani: «Quante possibilità hanno di arrivare all’arrivo?».

«Poche, credo quasi nessuna».

Poi: «Davide, che rapporti usano?». «54×15, 54×14, perché in questo circuito serve rilanciare nelle curve».

Quando però Del Toro, Fortunato e Pellizzari vanno in fuga all’ultimo giro, Cassani sentenzia: «Non li prendono più». E così sarà. Del Toro (e chi sennò) ha allungato nelle ultime centinaia di metri e si è andato a prendere la 10ª edizione del Cycling Stars Criterium. Secondo Pellizzari, terzo Fortunato

Un successo condiviso

Dopo le premiazioni, e dopo aver assaggiato (bis) il famoso spiedo di Pieve di Soligo, avviciniamo Enrico Bonsembiante, che ha organizzato la kermesse assieme ad Alessandro Ballan. 

«Mi sembra sia andata benissimo – dice – oltre le aspettative, nonostante il meteo ballerino che alla fine comunque ci ha graziati. Stimiamo circa 10 mila persone venute nel corso della serata ad assistere al Criterium, quindi è stato un successone. Anche per questo dobbiamo dire grazie agli oltre 100 volontari, ai nostri partner e alle tantissime associazioni locali, a tutti quelli che ci hanno dato una mano a rendere possibile tutto questo».

Il “tutto questo” di cui parla Bonsembiante è una serata in cui il ciclismo è declinato in festa, in spettacolo, in concerto rock. Qualcosa che va oltre ad una gara in bicicletta.

Cycling Stars Criterium: grande festa nelle Colline del Prosecco

29.05.2025
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Nel cuore pulsante delle Colline del Prosecco, patrimonio UNESCO, torna protagonista il grande ciclismo con il Cycling Stars Criterium, una manifestazione capace di fondere lo spettacolo sportivo con la promozione del territorio. Giunta alla sua quarta edizione a Pieve di Soligo (Treviso), l’evento si conferma come un appuntamento imperdibile per gli appassionati delle due ruote, grazie a una sinergia vincente tra sport, istituzioni e aziende del territorio.

Il Cycling Stars Criterium non è una semplice corsa. E’ un momento di celebrazione, condivisione e spettacolo, pensato per avvicinare il pubblico ai grandi nomi del ciclismo internazionale. A poche ore dalla conclusione del Giro d’Italia, le strade delle Colline del Prosecco si animano con la presenza dei campioni, pronti a regalare emozioni in un’atmosfera festosa e autentica. Il contatto diretto tra atleti e tifosi è il tratto distintivo dell’evento, capace di riportare il ciclismo alle sue radici popolari, in un contesto di straordinaria bellezza paesaggistica.

Il Criterium raggruppa realtà economiche locali che vedono in esso una grande promozione (foto Cycling Stars Criterium)
Il Criterium raggruppa realtà economiche locali che vedono in esso una grande promozione (foto Cycling Stars Criterium)

Il territorio fa squadra

Dietro il successo del Criterium c’è una rete compatta di istituzioni e aziende che credono nel valore dello sport come motore culturale, economico e turistico. In prima linea la Regione Veneto, il Comune di Pieve di Soligo e l’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, impegnate nel sostenere iniziative in grado di valorizzare il patrimonio locale.

«Il Cycling Stars Criterium – ha dichiarato Marina Montedoro, Presidente dell’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco – è molto più di un evento sportivo: è una vetrina per il nostro territorio, per le sue eccellenze e per la sua vocazione all’accoglienza. Siamo davvero orgogliosi di contribuire alla crescita di una manifestazione che rappresenta al meglio la nostra identità culturale e paesaggistica».

Ci sarà Bettiol? Lui è Velasco, dopo il Giro 2024 in maglia tricolore (foto Cycling Stars Criterium)
Ci sarà Bettiol? Lui è Velasco, dopo il Giro 2024 in maglia tricolore (foto Cycling Stars Criterium)

Enogastronomia e ciclismo

A sottolineare il legame tra ciclismo e territorio, anche quest’anno farà tappa al Criterium il Festival Cucina Veneta Tour – Eccellenze Venete, con il suo food truck che proporrà specialità della tradizione locale. Un’occasione per raccontare l’anima gastronomica del Veneto, in un connubio perfetto tra sapori autentici e performance sportive. La promozione dell’enogastronomia regionale rappresenta un valore aggiunto dell’evento, trasformando il Criterium in un’esperienza completa per il pubblico. Una giornata all’insegna dello sport, ma anche del gusto e della convivialità.

Accanto alle istituzioni, un ruolo chiave è svolto dagli sponsor che con entusiasmo rinnovano il loro supporto alla manifestazione. Tra i principali partner si conferma Banca Prealpi, da sempre vicina al tessuto sociale e sportivo locale, insieme a Naturelle – Gruppo Eurovo, un vero riferimento nazionale nel settore alimentare. A sostenere il progetto anche marchi simbolo della qualità produttiva veneta, come Bocon, Micrometal, Banca Mediolanum, Azienda Agricola Luca Ricci, Latteria Soligo e Cà del Poggio, iconica salita tanto amata dai ciclisti e celebre anche per la sua offerta enogastronomica.

Organizza l’Unione Ciclistica Giorgione

Alla base del successo del Criterium ci sono l’impegno e la competenza dell’Unione Ciclistica Giorgione, storico partner dell’evento che, anche in questa edizione, ha messo in campo tutta la propria esperienza per garantire un’organizzazione fluida e sicura.

«Il Cycling Stars Criterium è una vera festa popolare – ha sottolineato Enrico Bonsembiante, ideatore e organizzatore della manifestazione – una celebrazione autentica dello sport e delle eccellenze locali. Ogni singolo sponsor, ogni partner, ogni volontario contribuisce a rendere questo evento unico. E’ una squadra che lavora con passione per valorizzare il territorio attraverso il ciclismo».

Il successo del Cycling Stars Criterium dimostra come lo sport possa essere un efficace strumento di promozione territoriale, capace di attivare sinergie tra mondi diversi ma complementari: quello sportivo, istituzionale e imprenditoriale. Con numeri in crescita, e una partecipazione sempre più ampia, l’evento guarda già alle prossime edizioni, con l’ambizione di diventare un punto di riferimento nel panorama del ciclismo italiano ed europeo.

Le Colline del Prosecco si confermano ancora una volta scenario d’eccellenza, non solo per i turisti e gli amanti del buon vino, ma anche per chi vive la passione per le due ruote. Un territorio che pedala compatto, facendo squadra per promuovere bellezza, sport e tradizione.

Cycling Stars Criterium

Cosa c’è dietro le quinte del Cycling Stars Criterium?

13.05.2025
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Il prossimo 2 giugno si terrà a Pieve di Soligo la 10ª edizione del Cycling Stars Criterium, la kermesse di fine Giro d’Italia che porta i grandi campioni del ciclismo nelle piazze delle città venete. Ma come si organizza un evento del genere? Quando iniziano i preparativi, quali sono le difficoltà maggiori e quali le soddisfazioni?

Per andare a dare uno sguardo nel dietro le quinte abbiamo contattato Enrico Bonsembiante che, assieme ad Alessandro Ballan, è l’anima del Cycling Stars Criterium.

Bonsembiante, assieme ad Alessandro Ballan, organizza il CSC dal 2015 (qui con alle spalle Elisa Longo Borghini)
Bonsembiante, assieme ad Alessandro Ballan, organizza il CSC dal 2015 (qui con alle spalle Elisa Longo Borghini)
Enrico, quest’anno il Criterium compie dieci anni, un bel traguardo

Sicuramente. Le prime due edizioni le abbiamo fatte nel 2015 e nel 2016 a Valdobbiadene, con un format un po’ diverso, ma già facendo incontrare i bambini con i professionisti. Poi ci siamo spostati per due anni a Montebelluna e successivamente a Belluno – 2019 e 2021 -.  Nel 2022 siamo tornati a Valdobbiadene e, infine, dal 2023 siamo approdati a Pieve di Soligo.

Entriamo nel merito. Quando si inizia ad organizzare un evento simile? 

Presto, già l’inverno precedente. Come prima cosa bisogna trovare la località, anche se negli ultimi tre anni siamo stabilmente a Pieve di Soligo e questo certamente ci aiuta. Poi naturalmente occorre trovare le risorse economiche, cioè bussare a potenziali partner e sponsor. E poi c’è tutto un lavoro delicato con l’amministrazione per organizzare al meglio permessi, piano di sicurezza, hospitality, ambulanze e tutto il necessario a livello burocratico. Dietro c’è un lavoro davvero importante, la gente magari non se ne rende conto quanto arriva lì la sera, ma a monte ci sono ore e ore passate negli uffici e al telefono per fare in modo che il giorno del Criterium sia tutto perfetto. Quel giorno ci sono 100 persone che lavorano per noi, per fortuna negli anni io e Alessandro abbiamo creato un grande gruppo di lavoro che funziona molto bene.

La sera del Criterium c’è al lavoro un centinaio di persone, tra cui gli addetti all’hospitality
La sera del Criterium c’è al lavoro un centinaio di persone, tra cui gli addetti all’hospitality
Come funziona la fase del reclutamento degli atleti?

Quella è forse la più complicata. Con gli ex corridori e con le donne è un po’ più facile, infatti abbiamo già la conferma ufficiale della partecipazione di Elisa Longo Borghini, la campionessa europea Lorena Wiebes, Barbara Guarischi e Soraya Paladin. Con i professionisti è ovviamente più difficile, perché dobbiamo intercettare gli atleti a maggio, durante il Giro, cioè a pochi giorni dal Criterium, trovare il momento giusto per parlare con loro e con i manager è fondamentale. Il fatto che il Giro arrivi a Roma complica un po’ tutto a livello logistico, comunque la risposta è molto buona.

Immaginiamo che avere tra gli organizzatori un personaggio come Alessandro Ballan dia una bella mano per convincere anche i grandi nomi

Avere accanto un campione del mondo ti apre molte porte, non c’è dubbio. Come anche per lui è importante avere vicino un braccio operativo. Lui ha la capacità di avvicinarci agli sponsor e ai corridori, poi io mi occupo del resto. Ormai lavoriamo assieme da molti anni, durante i quali ci siamo creati un’immagine credibile, le persone ci stimano e questo, ovviamente, rende le cose più facili ogni giorno che passa. 

Da diverse edizioni è stata inserita la gara femminile, sempre più seguita: qui Paladin, Ragusa e Longo Borghini
Da diverse edizioni è stata inserita la gara femminile, sempre più seguita: qui Ragusa e Longo Borghini
Ai corridori viene dato anche un gettone di presenza, giusto? 

Certo perché si tratta di professionisti, è il loro lavoro ed è giusto che siano pagati per svolgerlo. Alla fine si tratta di logiche aziendali in cui si cerca di portare a casa i migliori nomi al miglior prezzo, spiegando anche il valore che il Criterium può avere per loro. Diversi corridori mi hanno già contattato spontaneamente, altri invece li cerchiamo noi. Ma gli facciamo sempre capire che partecipare a questo evento è importante per farsi vedere da vicino, per entrare ancora di più nel cuore dei tifosi

Restando ancora un attimo sulle questioni economiche. Quanto costa, in tutto, una serata del genere? 

In tutto siamo sui 200 mila euro. Sembra molto, ma in questo modo portiamo in una città un evento di altissimo livello che fa molto bene a tutto il territorio. Il giorno del Criterium, Pieve di Soligo si riempie di migliaia di persone, i locali finiscono le scorte del magazzino, tutti gli hotel nel raggio di 30 km sono pieni. Che è poi il motivo per cui le amministrazioni pubbliche ci supportano, in primis la Regione nella persona di Alberto Villanova e il Comune con il sindaco Stefano Soldan, che ci tengo a ringraziare pubblicamente.

L’evento è anche un’occasione per assaggiare le tipicità locali, come lo spiedo gigante di Pieve di Soligo
L’evento è anche un’occasione per assaggiare le tipicità locali, come lo spiedo gigante di Pieve di Soligo
In questi anni avrai molti aneddoti da raccontare… 

Il primo che mi viene in mente è personale. Più di una volta il Giro è arrivato a Roma e finite le premiazioni la sera sono partito in macchina e ho guidato quasi tutta la notte, per arrivare direttamente a Pieve di Soligo il giorno del Criterium. Ma ce ne sono molti che riguardano gli atleti. Per esempio nel 2022 a Valdobbiadene è venuto Cavendish e a fine serata mi ha detto che non si era mai divertito così tanto in una gara di bici. Questo perché i corridori arrivano da noi dopo un periodo di grande pressione e quella sera finalmente possono rilassarsi.

Con altri si fa più fatica?

L’anno scorso per avere Tiberi, la Maglia Bianca del Giro 2024, c’è stata una trattativa incredibile con il manager e la squadra, poi è venuto e alla fine non faceva che ringraziarmi. Un altra cosa che non si sa è che sempre l’anno scorso eravamo disposti a noleggiare un elicottero per portare gli atleti da Roma a Pieve di Soligo. Poi abbiamo fatto diversamente, ma noi siamo disposti a tutto per rendere la serata unica.

Lo scopo del Criterium è avvicinare i campioni ai tifosi, specialmente ai più piccoli. Qui sopra, nel 2024, Milan, Vendrame e Tiberi
Lo scopo del Criterium è avvicinare i campioni ai tifosi, specialmente ai più piccoli. Qui sopra, nel 2024, Milan, Vendrame e Tiberi
Tanto lavoro insomma, che poi però ripaga a vedere i numeri che crescono di anno in anno. Cosa ti resta più di tutto una volta finito l’evento?

Le facce delle persone, dei tifosi, soprattutto i più piccoli. Negli ultimi anni facciamo accompagnare i campioni alla partenza dai bambini, perché quel momento lasci a loro un ricordo indelebile. Ho visto mamme che piangevano dalla commozione, e questo per noi non ha prezzo.

Abbiamo detto che la prossima edizione del Criterium sarà la 10ª. Per festeggiare questo traguardo porterete a Pieve di Soligo la Maglia Rosa? 

Sì, l’obiettivo è quello, sicuramente. E se non dovessimo riuscirci stiamo già lavorando per un altro grande colpo a sorpresa.