Il cambio generazionale della Vf Group-Bardiani: parla Reverberi

06.12.2024
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Le porte della Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè hanno girato come se fossero quelle di un saloon del Far West americano. Tanti sono i corridori che sono usciti dal team dei Reverberi, ben sei sui ventitré. Nella prossima stagione il numero totale dei ragazzi sarà sempre ventitré, ma tante cose sono cambiate all’interno della professional italiana. Intanto l’età media si è abbassata drasticamente, passando a 21,9 anni: un dato che la fa diventare la squadra più giovane del panorama professionistico. Questo perché i Reverberi salutano gli esperti Pozzovivo, Zoccarato e Tonelli. Arrivano invece tanti giovani dalla categoria juniores: ben sei

«Visto l’addio di tre corridori esperti come quelli elencati prima – dice Roberto Reverberi – abbiamo capito che forse era arrivato il momento di voltare pagina e seguire il filone dei giovani. Il fatto di aver abbassato di molto l’età media è anche dovuto al ciclismo moderno che ti obbliga a puntare subito sui giovani. Anche se, per loro, forse sarebbe meglio fare due o tre anni da under 23 puri e poi vedere. Però l’avvento dei devo team ci ha costretto a forzare la mano».

Spazi maggiori

Arriva il momento, voluto o meno, di puntare sui giovani e su un primo bilancio del progetto U23. I primi atleti arrivati direttamente dal mondo degli juniores furono Pellizzari e Pinarello. Il marchigiano approderà nel WorldTour, mentre Pinarello è chiamato a fare il passo di crescita definitivo (in apertura al Giro del Veneto 2024). 

«Il nostro progetto giovani – continua Reverberi – ci permette di portare i ragazzi alle corse internazionali under 23 e poi chi merita corre tra i professionisti. Pellizzari è l’esempio più lampante da questo punto di vista. Poi noi comunque cerchiamo di premiare e far crescere i giovani italiani, andare in un devo team straniero può portare a scelte difficili. Una squadra olandese vorrà far emergere i ragazzi del suo Paese. Anche gli under 23 italiani vengono fuori, chi prima o chi dopo. Piano piano i nostri ragazzi si fanno vedere: Pinarello, Martinelli, Scalco e Tolio. Ma anche gli altri capiscono che qui c’è lo spazio per emergere e diventare grandi».

Il problema del ranking

La Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè nel 2024 è rientrata tranquillamente tra le prime quaranta squadre al mondo, occupando la 27ª posizione. Risultato che le permette di essere invitata alle corse WorldTour e ai Grandi Giri. Alla fine del 2025 sarà importante però rientrare tra le prime 30 squadre del ranking UCI. Il problema sorge nel momento in cui la formazione professional perde i due atleti più prolifici: Pellizzari e Pozzovivo, i quali nel 2024 hanno apportato un totale di 1.132 punti. 

«E’ vero che perdiamo due corridori importanti – ammette Reverberi – anche se va detto che il nostro distacco nei confronti della 31ª posizione è di quasi 1.600 punti. Tra l’altro la squadra in questione è il devo team della Lidl-Trek. Uscire dalle prime 30 squadre vorrebbe dire fare una stagione priva di acuti. In squadra c’è fiducia, parlando con i ragazzi è emerso che tutti credono nel progetto».

Maggiori responsabilità

Chiaramente perdere corridori di esperienza e di qualità richiede una crescita da parte di tutto il team per non far sentire la loro assenza. Coloro che rimangono avranno maggiori carichi di responsabilità, com’è giusto che sia.

«L’idea è di cambiare un po’ le cose a livello di calendario – spiega Roberto Reverberi – passando a disputare più corse di un giorno (anche perché l’uscita di Pellizzari e Pozzovivo non è facile da rimpiazzare, ndr). La classifica generale di una gara a tappe offre gli stessi punti di una corsa in linea. Naturalmente ci aspettiamo un salto di qualità da parte dei ragazzi più grandi, come Fiorelli o Marcellusi, ma anche dai giovani che sono con noi da qualche anno: Pinarello e Conforti, ad esempio. Sono convinto che qualcuno della nostra “linea verde” verrà fuori nel 2025, non ai livelli di Pellizzari, ma siamo fiduciosi».