Gobik Ultralite, combinazione perfetta tra leggerezza e freschezza

18.06.2022
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Gobik presenta il nuovo pantaloncino che fa della leggerezza e traspirabilità i suoi cavalli di battaglia. Ultralite è il nuovo capo firmato dalla casa spagnola, pronta a sbaragliare ogni concorrenza in campo di comfort e vestibilità per l’estate. Un modello in grado di fornire un supporto contro le alte temperature estive per le uscite più lunghe.

Prendendo come esempio la taglia M, l’ago della bilancia si ferma ad appena 155 grammi. Un peso piuma che, combinato all’assenza di cuciture trasversali, rappresenta la ricetta perfetta per accompagnare il ciclista. Per la realizzazione di questo capo Gobik ha attinto a tecnologie, materiali ed esperienza dei team World Tour.

La leggerezza di questo capo è da top di gamma del mercato con appena 155 grammi (tg. M)
La leggerezza di questo capo è da top di gamma del mercato con appena 155 grammi (tg. M)

Comfort e freschezza

Un carattere stilistico semplice ma con un’idea ben precisa: puntare sulla performance e all’eleganza. Ultralite è avvolto dal nero, molto attraente con un grado di opacità che parla dell’eccellenza del tessuto. Le microperforazioni nella parte inferiore del capo favoriscono la traspirazione e aggiungono un tocco estetico molto accattivante.

Gli inserti di silicone interno permettono al pantaloncino di non muoversi e rimanere ben aderente in qualunque situazione. La lunghezza è apprezzabile, grazie alla totale copertura del quadricipite, che permette al tessuto e alla struttura di lavorare in simbiosi con la circolazione e la pelle. A completare l’effetto estetico dell’outfit sono le cuciture ridotte al minimo in ogni sezione. 

I microfori favoriscono la traspirazione e la accelerano
I microfori favoriscono la traspirazione e la accelerano

La parte superiore

A lavorare in sinergia con la parte alta dell’abbigliamento tecnico ci sono le nuove bretelle. Riconoscibili per il loro minimalismo estetico, sono tagliate al laser e molto pulite ed elastiche con due parti distinte. Le bretelle anteriori sono realizzate in un materiale più morbido mentre la zona posteriore occupa gran parte della schiena, fino alla zona lombare. Il tessuto è altamente traspirante e permette di asciugarsi e allontanare il sudore velocemente.

Il capo è stato testato alle temperature più probanti dei mesi estivi e ha superato in maniera egregia la risposta traspirante. Una tecnicità che si traduce in benessere d’utilizzo, grazie all’espulsione rapida del sudore. In altre parole la freschezza diventa quindi una caratteristica omogenea tra le parti del capo.

La vestibilità è confortevole e avvolge il ciclista coprendolo con uno strato traspirante
La vestibilità è confortevole e avvolge il ciclista coprendolo con uno strato traspirante

Fondello al top

La parte del fondello è forse la più delicata e determinante per il comfort generale di vestibilità. Ultralite dispone del modello K12 di Elastic Interface. Un fondello in tessuto Eco-Carbonium a doppia densità, estremamente piatto e con un canale centrale studiato appositamente per l’anatomia maschile, che migliora la circolazione sanguigna e riduce la pressione.

La superficie di camoscio, estremamente piatta, forma un contatto liscio con la pelle. La schiuma innovativa ha un’estrema permeabilità e traspirabilità. Mentre la memoria elastica degli inserti ad altissima densità determina un’alta resilienza del materiale, fornendo il massimo comfort fino a 8 ore.

Gli inserti in gel nella parte bassa del quadricipite mantengono fermo il pantaloncino
Gli inserti in gel nella parte bassa del quadricipite mantengono fermo il pantaloncino

Prezzo e taglie

Gobik Ultralite è un pantaloncino atto a fornire le massime prestazioni per ogni tipo di ciclista. Disponibile sul sito in colorazione nera nelle taglie da 2XS a 2XL. Il prezzo consultabile sul sito è di 160 euro. 

Gobik

Gobik, il test dei capi Edizione Nove Colli 2022

01.06.2022
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Non è mai facile indossare un capo tecnico e buttarsi a capofitto nel test per oltre 200 chilometri e poco meno di 4.000 metri di dislivello positivo. Noi lo abbiamo fatto alla Nove Colli, con i capi tecnici prodotti da Gobik, nell’edizione speciale disegnata proprio per la gran fondo romagnola. Abbiamo pedalato sul percorso lungo con la shirt CX Pro 2.0 e con la salopette Absolute+2 K10 Nove Colli Edition.

Si nota anche la trama del tessuto, intrecciato in obliquo
Si nota anche la trama del tessuto, intrecciato in obliquo

Un’azienda spagnola per la decana delle gran fondo

La Nove Colli di Cesenatico non è solo una manifestazione amatoriale ed è riduttivo classificarla “solo” come una granfondo. Questo evento è una sorta di brand globalmente riconosciuto, con la sua area espositiva, il Ciclo&Vento, la mondanità sportiva, che trova il suo apice nella gara ciclistica della domenica.

Da questo 2022 la Nove Colli trova un nuovo supporter tecnico, Gobik, azienda spagnola che nasce nel 2010. Le diverse tappe del suo percorso, quello di Gobik, vedono un enorme successo e un’esplosione di notorietà dal 2019, quando l’azienda spagnola affianca Alberto Contador. Da quel momento la crescita è esponenziale, sotto molti aspetti, anche quelli legati alle sponsorizzazioni. Gobik è al fianco del Team UAE-Emirates ed Eolo-Kometa.

Un kit aderente e con il fit professionale (@sara carena)
Un kit aderente e con il fit professionale (@sara carena)

La maglia CX Pro 2.0 taglia small

Questa shirt è unisex ed è caratterizzata dalla vestibilità Perfect Fit. Ha un tessuto molto elastico e mai troppo sottile, ma con una sorta di struttura porosa che non ostacola la termoregolazione.

La CX Pro 2.0 ha un’aderenza pronunciata al corpo, grazie proprio al sostegno delle pannellature che compongono la maglia (costruita combinando 4 tessuti diversi), ma anche ad una serie di dettagli. Ad esempio il fondo maglia, con un inserto grippante spesso e personalizzato. Ma anche la fascia elastica sulle maniche, alta e compressiva in maniera adeguata. E’ adatta ad un range di temperatura compreso tra i 20°C e 38°C. Inoltre ha un indice 30 di protezione dai raggi solari.

Un ulteriore vantaggio è dato dal design delle tasche posteriori, con soluzione GRS, acronimo di Gobik Retention System. Tutte e tre sono profonde, comode e facilmente raggiungibili, quella centrale ha il taglio dritto, le due laterali sono angolari. Questa shirt ha una tecnica sopraffina, risultato della vestibilità aderente e anche di un’aerodinamica ottimale. Con le tasche piene non sfarfalla e non cede.

La salopette Absolute+2 K10 Solid

Che gran pantaloncino! Non è scontato indossare un capo tecnico, metterlo (e mettersi) alla prova per oltre 200 chilometri e avere la sensazione di restare in totale comfort. Questo grazie al fitting, nella parte delle cosce e con una compressione leggera, ma anche per merito delle bretelle e della zona addominale, che non comprime.

La sezione lombare e quella addominale sono avvolte da uno strato di rete traspirante, dove si innestano le bretelle e il pannello della schiena. Anche in questo caso, pur senza lasciare nulla al caso in fatto di sostegno, il tessuto non accumula sudore e si asciuga in fretta. Il fondo gamba è alto, aderente e ha l’obiettivo di stabilizzare tutta la salopette. Abbiamo categorizzato questa salopette come una sorta di guanto, bella e gratificante da vedere indossata, capace di offrire una bella immagine, molto professionale.

Il fondello è italiano

Per il fondello, prodotto di altissima gamma, si è puntato sul K10 di Elastic Interface: adatto a supportare e sopportare l’azione del ciclista anche oltre le 8 ore. Ha spessore doppio e differenziato in base alle zone: entrambe sono strutturate grazie a schiume ad alta densità. Il punto di spessore massimo raggiunge gli 11 millimetri.

Gobik

Diemme Sport, vestibilità e qualità al centro

31.05.2022
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Diemme Sport disegna e produce dei capi tecnici per il ciclismo. L’azienda fa collimare una vestibilità moderna, dei tessuti e delle soluzioni di alta gamma, oltre ad una produzione che è totalmente Made in Italy. Tutte le linee Diemme Sport sono customizzabili. Abbiamo provato i capi Futuro e One Seam.

Fitting di alto livello (@sara carena)
Fitting di alto livello (@sara carena)

La salopette “quasi” impercettibile

La salopette è uno dei capi tecnici per eccellenza, un punto fermo per il ciclista. One Seam è confezionata con un tessuto molto particolare ed è impercettibile una volta indossata. E’ leggermente compressiva, altamente traspirante e con un fit perfetto, capace di adattarsi alle forme. Le sue cuciture sono ridotte al minimo, soluzione voluta per non creare attriti e fastidi.

Il fondo gamba è a taglio vivo e senza inserti siliconici, fattore che gli permette di essere confortevole anche nelle giornate più calde.

C’è la qualità del fitting e del tessuto, perché nonostante i continui movimenti e spostamenti, il giro coscia non si arriccia verso l’alto, non fa l’effetto sigaretta. Le bretelle sono più consistenti nella parte frontale e superiore, mentre la pannellatura della schiena è un blocco unico. Qui si nota una sorta di puntinato, che agevola lo scambio di aria costante, proprio tra la schiena ed il tessuto.

Fondello Elastic Interface

In fondello appartiene alla serie Endurance HD Joy. Le sue caratteristiche principali sono date dalla grande anatomicità e una protezione elevata su tutta la rotazione pelvica. E’ costruito con schiume ad altissima densità, per supportare e con l’obiettivo della longevità.

Il canale di scarico centrale permette al fondello di adeguarsi alle varie forme ed è il risultato di una ricerca legata alle misurazioni antropometriche su larga scala. Il tessuto a contatto con la cute è del tipo Eco-X, confortevole e dalla rapida asciugatura. Dal punto di vista tecnico questo fondello è adatto alle lunghe pedalate che vanno anche oltre le 7 ore di attività.

La shirt con combinazione di tessuti

Sono tre i tessuti utilizzati per confezionare la maglia della linea Futuro, tra le più tecniche a disposizione. La parte frontale ha una trama più fitta e sostenuta, per limitare le pieghe ed essere aerodinamica, concezione che viene ripresa anche per la manica. Il girocollo ha il taglio basso e la zip (YKK) è lunga. Nei due terminali della zip sono presenti due patelle di protezione per il cursore.

Ai lati e sotto le ascelle è presente un tessuto in rete, una sorta di nido d’ape leggero, mentre sulla schiena c’è un tessuto dalla trama media. L’obiettivo di questi ultimi due è aumentare il circolo dell’aria, senza che il calore e il sudore si accumulino.

Il girovita della shirt ha due tipologie di elastici che hanno il compito di tenere la maglia ben salda in vita, senza creare fastidio e di far si che questa non si pieghi nella zona lombare.

Gli inserti riflettenti

La parte posteriore della maglia è caratterizzata da un lungo inserto riflettente, applicato orizzontalmente e da un’applicazione più piccola nella parte sinistra, vicino alla tasca. Si illuminano quando vengono colpiti dal fascio di luce; la sicurezza non è un’opzione. Infine le tasche, ampie e profonde, utili a chi ha il pallino delle lunghe uscite.

Il calzino abbinato

Il concetto fashion di Diemme Sport emerge anche nella capacità di proporre i diversi abbinamenti, ad esempio attraverso le cromìe dei calzini. Non ci sono solo i colori, perché il tessuto è tecnico e non blocca la termoregolazione dell’estremità corporea. La trama delle calze ricorda tanti piccoli esagoni messi insieme, capaci di creare supporto e di far circolare l’aria, al tempo stesso la calza non scende sulla caviglia.

Diemme

rh+ Dreams Need Action, stile e performance con Jonny Mole

25.05.2022
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La nuova capsule collection di rh+ è ora disponibile. Nata dalla collaborazione con Jonny Mole questa edizione limitata è il frutto dell’unione di intenti tra la performance e lo stile dei due protagonisti. La collezione Dreams Need Action ha dato vita ai look dedicati a chi ricerca il massimo dal proprio abbiagliamento sportivo. Nato dalla matita di Jonny Mole, il design che caratterizza questi capi è elegante e valorizza i top di gamma proposti dall’azienda italiana. 

Jonny Mole firma l’intera collezione basata su stile e performance

Made in Italy

I materiali sono Made in Italy e i partner tecnici sono di primo piano, come Elastic Interface. Il tutto si sposa alle soluzioni di stile e costruzioni innovative, insieme alla ricerca della miglior performance. Ogni particolare della collezione Dreams Need Action è pensato per essere in simbiosi con l’anatomia del ciclista durante le sue uscite in bici, favorendo il comfort e il gesto tecnico. 

La cura dei dettagli e la volontà di rh+ di elevare la propria gamma fanno si che il nome di questa linea non sia solo un payoff ma bensì uno stile produttivo alla base di ogni prodotto: “I sogni hanno bisogno di azione”.

Una seconda pelle

La nuova Jonny Mole Road Jersey risulta essere come una seconda pelle. Aderente, leggera e con una vestibilità che porta il ciclista a concentrarsi solo sulla propria uscita in bicicletta. 

Il tessuto posteriore in Mesh ha la forma a “V” per modellarsi perfettamente alla silhouette della schiena. Gli interni del tessuto laterale presentano canalette in rilievo per garantire i più elevati livelli di traspirabilità. Il taglio delle maniche, volutamente diagonale, segue la linea del braccio per valorizzare il movimento naturale. L’estetica è elegante ed esclusiva a conferma dello stile proposto dalla filosofia applicata da Jonny Mole. 

Caratteristiche tecniche

Essendo una top di gamma, la Jonny Mole Road Jersey racchiude e rappresenta tutte le peculiarità della linea rh+ Performance. Ha un’ottima termoregolazione grazie al tessuto leggero. Nella parte posteriore sono presenti tre tasche Cargo con finitura incollata per evitare eventuali spessori dovuti a bordini. L’aerodinamicità viene implementata dal collo frontale senza cuciture come per i body da crono. Nella parte inferiore posteriore è presente l’elastico Grip Fit Xlight con silicone interno antiscivolo con finitura incollata per la parte anteriore. 

L’areazione è favorita dalla zip intera frontale incollata con camlock autobloccante personalizzato, con salvazip in tessuto morbido per evitare sfregamenti. Sulle maniche sono presenti parti reflettenti per migliorare la sicurezza del ciclista in strada. La maglia è disponibile in cinque taglie da S a XXL e due colori: galassia/nero e alaska/nero. Il prezzo consultabile sul sito è di 224,90 euro

La collezione firmata

Oltre alla maglia, la collezione vede la firma di Jonny Mole su altri prodotti rh+. A partire dalla Jonny Mole Gravel Jersey disponibile a 219,90 euro in due colori, nero/abisso/menta e muschio/militare/cedro.

Segue il Jonny Mole Road Bibshort a 224,90 euro. Il Jonny Mole Gravel Bibshort a 219,90 euro. E infine gli accessori: il casco 3in1 Jonny Mole Helmet a 114,90 euro, gli occhiali Klyma Jonny Mole a 105 euro e i Jonny Mole Sock 18 a 29,90 euro. 

rh+

Palm Technology: una rivoluzione per i guantini

16.03.2022
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Le mani sono uno dei tre punti di contatto che il nostro corpo ha con la bici, attraverso di loro guidiamo guidiamo il nostro mezzo. Una posizione scorretta sul manubrio potrebbe portarci ad una perdita di sensibilità e ad una conseguente difficoltà nella guida, causando, nella peggiore delle ipotesi, una caduta. Elastic Interface ha ideato una tecnologia per i guantini, chiamata Palm Technology, che aumenta il comfort sul manubrio.

L’appoggio sul manubrio e sulle leve diventa più confortevole grazie a Palm Technology, qui in foto con MAAP
L’appoggio sul manubrio e sulle leve diventa più confortevole grazie a Palm Technology, qui in foto con MAAP

Diverse densità

La Palm Technology è pensata in base a studi e sviluppi legati al mondo delle gare. Infatti, si sa che i punti di pressione sul manubrio non sono uguali su tutta la mano e variano a seconda dell’impugnatura. Per questo Elastic Interface ha ideato una tecnologia per il palmo dei guantini con schiume e tessuti a diverse densità per alleggerire il carico sui nervi e migliorare la circolazione sanguigna.

Ecco la Palm Technology di Elastic Interface con tutte le zone di pressione evidenziate
Ecco la Palm Technology di Elastic Interface con tutte le zone di pressione evidenziate

Schiuma a diverse densità

I punti su cui Elastic Interface ha lavorato sono diversi: il primo è una schiuma forata con una densità di 60 kg/m³. Si tratta di una densità omogenea per tutta la mano con dei fori che garantiscono traspirabilità alla mano. Il secondo strato è posto sulla zona dell’indice, con una schiuma di una densità maggiore, 80 kg/m³. Qui la pressione che bisogna sopportare è leggermente superiore in quanto è soggetta a sforzo quando si aziona il cambio. 

L’Elastic Interface Palm rispetta l’anatomia della mano, migliora il flusso sanguigno e riduce la pressione a carico del nervo ulnare.
L’Elastic Interface Palm rispetta l’anatomia della mano, migliora il flusso sanguigno e riduce la pressione a carico del nervo ulnare.

Hybrid Cell System

Nella zona del palmo inferiore è invece stato posizionato un inserto, l’Hybrid Cell System con una densità di 200 kg/m³. Questa è la zona di maggior pressione qualsiasi sia la presa adoperata sul manubrio. Se posizionati in maniera errata, si rischia un indolenzimento della mano o peggio una perdita totale di sensibilità.

Queste parti sono poi tutte ricoperte da un tessuto grip che garantisce una presa salda sul manubrio. Senza correre il rischio di scivolare e di conseguenza perdere il controllo della bici

Il design tridimensionale è stato sviluppato secondo parametri antropometrici e con il supporto dell’Università di Padova (Dipartimento di Scienze Biomediche).

I modelli sviluppati da Elastic Interface sono disponibili per tutte le discipline: dalla Mtb alla strada fino ad arrivare al gravel.

Nella pagina dedicata alla EIT Palm trovate la lista dei brand che hanno integrato questa tecnologia nei loro guanti.

Elastic Interface

Q36.5 Unique Adventure, per il gravel e non solo

22.02.2022
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Una calzatura di altissima gamma può non essere estremamente rigida? La risposta è sì e la Q36.5 Unique Adventure ne è la conferma. Certo, la considerazione tiene conto di un prodotto che vuole essere all-round e soddisfare le esigenze tra mtb, gravel e anche ciclocross. Il design, la fattura e i materiali raggiungono livelli di eccellenza e in parte ricordano la versione road. Le abbiamo provate.

La Unique Adventure, si nota lo scheletro interno parallelo ai Boa
La Unique Adventure, si nota lo scheletro interno parallelo ai Boa

Termoregolazione al centro

La termoregolazione è da sempre il primo obiettivo dell’azienda Q36.5 di Bolzano, che effettua un numero incredibile di studi sui tessuti e sulle risposte del corpo umano, proprio nelle diverse fasi dello sforzo. E’ un fattore che va oltre il design e la prestazione della calzatura, aspetti che naturalmente sono chiamati in causa e devono collimare.

C’è la tomaia altamente traspirante, così come il rivestimento interno, differenziato per materiali e spessori. Questo è strutturato grazie ad una microfibra con lo spessore di 1 millimetro e che si adatta come una calza. Ci sono delle microfessure che sembrano aprirsi a stella quando il piede fa dilatare la tomaia. C’è il tessuto sul dorso, che non costringe l’estremità corporea e aiuta ad una ventilazione costante, anche alle basse velocità. E poi c’è la soletta sviluppata con Elastic Interface, morbida, confortevole e traspirante: è la stessa azienda che sviluppa i fondelli, coinvolta come Q36.5 nella ricerca del miglioramento dei materiali che sono a stretto contatto dell’atleta.

Doppio rotore Boa Li2

Non è il dettaglio principale, ma è un valore aggiunto non da poco. Le due rotelle sono in linea nella sezione laterale. Quella superiore ha un tiraggio diretto del cavo, che fa lavorare la tomaia anche nella parte interna del piede. Il Boa inferiore ha il cavo incrociato, che aiuta a personalizzare il fitting della calzatura su una superficie maggiore, mediana e sulla punta. La chiusura è comunque funzionale a una scarpa tecnica più asciutta e aderente nel retro, più ampia davanti. Inoltre, tra il Boa e il lato interno della Unique c’è una sorta di scheletro interno che supporta e aiuta a distribuire al meglio la pressione della chiusura.

La parte interna della calzatura e la punta con l’inserto a protezione
La parte interna della calzatura e la punta con l’inserto a protezione

La suola

Osservandola sembra una colonna vertebrale, con le protuberanze laterali e la struttura portante che è al centro. Questa è in fibra di carbonio, ma non è super rigida. Deve essere portante e al tempo stesso adeguarsi alle varie condizioni che si incontrano nell’off-road. E poi questa sorta di branchie laterali, che in parte avvolgono e in parte tendono a scaricare le pressioni. I tacchetti sono in TPU, mediamente pastosi e con un buon grip. La zona dove appoggia la tacchetta è più morbida.

I nostri feedback

Buona parte del comfort che si percepisce fin dalle pedalate iniziali arriva dallo shape complessivo e da una ventilazione costante, oltre al fatto che sembra di non averla indosso. La Q36.5 Unique Adventure ha una forma arrotondata anche verso la punta e questo deve portare a fare delle valutazioni adeguate per la taglia corretta. Non è mai troppo rigida, anche grazie ad una soletta interna abbondante e morbida, decisamente dissipante.

Le vibrazioni del piede sono pari a zero, un vantaggio per chi sta diverse ore in sella ad una gravel carica di bagagli. Per chi è abituato ad utilizzare scarpe molto rigide e secche nelle risposte, questa soletta può richiedere qualche ora per la presa della giusta confidenza. La sezione del tallone invece è piuttosto rigida e sembra curvare verso l’interno, quasi a bloccare il piede. Anche in questo caso, una volta indossata, l’effetto della talloniera sembra sparire e quello che rimane è una scarpa che non scalza, in bici e quando si scende di sella.

Q36.5

Elastic Interface Cytech Group

Elastic Interface: Massimo Fregonese nuovo CEO

22.06.2021
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Massimo Fregonese è il nuovo CEO di Elastic Interface, e più in generale dell’intero CyPad Group: è questa la prima considerevole conseguenza del deciso ingresso – avvenuto appena qualche mese fa – di PM & Partners SGR quale azionista di maggioranza all’interno dello stesso gruppo veneto.

Esperienza nel settore outdoor

Fregonese porta in dote un solido e riconosciuto background professionale maturato nel mondo dell’outdoor e una notevole esperienza nel brand management e nel comparto commerciale. La sua conoscenza del mondo dell’outdoor lo ha portato in passato a lavorare per brand famosi del mondo della montagna, del running e del ciclismo. Occorre difatti evidenziare i suoi precedenti professionali in SIGG, realtà dove ha ricoperto la posizione di Direttore Vendite internazionale, in CamelBak (International Sales & Marketing Director) ed ancora prima in fi’zi:k. Unitamente all’ottimo elenco di successi nell’apertura di nuovi mercati, e nello sviluppo di nuove categorie di prodotto, Massimo Fregonese vanta anche un’importante esperienza nella consulenza a start-up attive nel settore degli articoli sportivi e nella guida di team funzionali trasversali.

Elastic Interface EIT palm technology
I guanti di Elastic Interface con la tecnologia EIT Palm Technology
Elastic Interface EIT palm technology
I guanti di Elastic Interface con l’EIT Palm Technology per un comfort di livello superiore

«Torno nel ciclismo e alle mie origini»

«Nella mia vita professionale – ha dichiarato Fregonese – ho sempre avuto la fortuna di incontrare e lavorare con persone ispiratrici ed aziende estremamente motivanti, da fi’zi:k a CamelBak, e recentemente in SIGG, godendomi il lavoro, divertendomi nel farlo e raggiungendo degli ottimi risultati. In CyPad Group mi sento davvero a casa, e in qualche modo grazie a questo nuovo incarico torno dove tutto è iniziato, ovvero da occuparmi delle prestazioni dei ciclisti».

Tramite il sito di Elastic Interface è facile trovare il fondello più adatto alle proprie esigenze
Sul sito di Elastic Interface è facile trovare il fondello più adatto alle proprie esigenze
Tramite il sito di Elastic Interface è facile trovare il fondello più adatto alle proprie esigenze
Tramite il sito di Elastic Interface è facile trovare il fondello più adatto alle proprie esigenze

Avvicinare nuovi sport e categorie di prodotto

In Elastic Interface si è fermamente convinti che l’andare in bici abbia il potere di cambiare in meglio la vita delle persone. Ed è proprio questa visione che motiva e spinge l’azienda a progredire quotidianamente. In questo contesto si percepisce facilmente sia l’entusiasmo quanto l’impegno continuo verso la ricerca dell’eccellenza.
Il nuovo CEO – al quale bici.PRO rivolge il più sentito augurio di buon lavoro – è stato scelto per supportare il business del gruppo CyPad in un ambizioso piano di sviluppo. L’obiettivo è quello di avvicinare nuovi sport e categorie di prodotto, rafforzando la consapevolezza del marchio e la sua posizione di leadership sul mercato mondiale.

elasticinterface.com

Elastic Interface Cytech Group

PM&Partners acquisisce il controllo di Cytech Group

13.04.2021
3 min
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PM&Partners SGR, uno dei principali gestori di private equity in Italia (attività di investimento di medio-lungo termine in aziende non quotate caratterizzate da un elevato potenziale di crescita), è entrato in qualità di azionista di maggioranza in Cytech Group. Quest’ultima è la società madre alla quale fa riferimento il brand leader nella produzione di fondelli Elastic Interface.

I tre brand

Cytech Group diffonde i propri prodotti sotto tre diverse etichette, ed Elastic Interface è senza dubbio la più famosa. Sinonimo di qualità 100% Made in Italy, la produzione è prevista integralmente presso gli stabilimenti di San Vendemiano (Treviso). Elastic Interface è la scelta delle più prestigiose aziende di abbigliamento ciclistico del mondo, tra cui Assos, Gore, Specialized, Rapha e Giro solamente per citarne alcune. Ad Elastic Interface si aggiungono poi i brand Berenis, che produce in Croazia fondelli caratterizzati da un ottimo rapporto qualità/prezzo, e Bikepad che realizza i propri prodotti a prezzi competitivi, “USMCA friendly” e orgogliosamente 100% Made in Mexico.

Fondello Elastic Interface
Elastic Interface fornisce i fondelli a molti marchi prestigiosi
Fondello Elastic Interface
I fondelli di Elastic Interface sono utilizzati da molti marchi prestigiosi del ciclismo

Leader mondiale

Il Gruppo Cytech è sul mercato la realtà leader mondiale nella produzione di fondelli per pantaloncini da ciclismo: lo scorso anno ne sono stati venduti oltre 3,2 milioni! Inoltre, il recente lancio della rivoluzionaria tecnologia EIT Palm, il primo palmo tridimensionale per guanti da ciclismo, ha ulteriormente ampliato il portafoglio prodotti e la base clienti dell’azienda.

Si punta a crescere

PM&Partners SGR, operatore di private equity leader nel mid-market italiano, supporterà Cytech Group in un ambizioso piano di sviluppo. Nel prossimo futuro, l’organizzazione interna sarà difatti rafforzata con l’arrivo di un nuovo amministratore delegato con una vasta esperienza nel settore del ciclismo, mentre i fondatori Marino De Marchi e Stefano Coccia rimarranno in azienda, con quote di minoranza, per garantire la piena continuità con il passato.

EIT Palm
EIT Palm è una nuova tecnologia per i guanti da bici
EIT Palm
EIT Palm è una nuova tecnologia tridimensionale dedicata ai guanti da ciclismo

Presente in oltre 40 Paesi

Fondata nel 2001, Cytech è riconosciuta nel settore quale la realtà che ha inventato il primo fondello elastico per pantaloncini da ciclismo. Come già sottolineato, oggi l’azienda è leader mondiale nella produzione di imbottiture di qualità per abbigliamento e guanti da ciclismo. In questo secondo caso sfrutta la rivoluzionaria tecnologia del palmo EIT. L’azienda è attiva anche nel mondo dell’equitazione e si sta espandendo in altri sport. Con sede a San Vendemiano (Treviso), e con uffici e stabilimenti in Italia, Croazia e Messico, Cytech vende i propri prodotti in oltre 40 Paesi nel mondo attraverso i suoi tre marchi di proprietà: Elastic Interface, Berenis e Bikepad.

Fondi per 600 milioni di euro

PM & Partners è invece uno dei principali operatori di private equity nel mid-market italiano con una storia ventennale di investimenti. Durante questo tempo ha raccolto fondi per oltre 600 milioni di Euro, realizzando oltre 30 operazioni finanziarie mediante l’acquisizione di quote di maggioranza e minoranza qualificata in medie imprese italiane (con fatturato compreso tra 30 e 120 milioni di euro).

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Elastic Interface EIT palm technology

Elastic Interface e Maap uniscono tecnologia e stile

21.12.2020
2 min
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Inizia la partnership tra il brand australiano Maap ed Elastic Interface, grazie al lancio del nuovo guanto Race Mitt con tecnologia EIT Palm Technology.

Il fondello per le mani

MAAP, brand di Melbourne, Australia, ha ottenuto in poco tempo la reputazione di marchio votato al design e all’abbigliamento tecnico. Per rinforzare la propria mission, MAAP ha iniziato una partnership con Elastic Interface scegliendo l’EIT Palm Technology, “il fondello per la tua mano”, per l’upgrade del guanto Race Mitt.

Nato nel 2014, MAAP ha generato un forte seguito globale in pochissimi anni, mentre Elastic Interface è il leader di settore per lo sviluppo di fondelli da ciclismo da ormai 20 anni. Il nuovo guanto Race Mitt di MAAP usa dell’azienda italiana nella versione Race, con imbottiture multi-densità termoformate, per vestibilità, comfort e grip insuperabili.

I guanti Race Mitt di MAAP
I guanti Race Mitt di MAAP

Più comfort sul manubrio

L’EIT Palm Technology è il primo Palmo tridimensionale mai sviluppato per guanti da ciclismo. Seamless (senza cuciture) ed elastico, eleva ad un nuovo livello la protezione e il comfort delle mani nella presa sul manubrio.

Il Palmo Elastic Interface è una tecnologia brevettata ed è stata progettata con il contributo dell’Università di Padova (Dipartimento di Scienze Biomediche). In questo modo, il Palmo Elastic Interface diventa il dettaglio rivoluzionario che cambia la percezione del comfort sul manubrio, durante la pedalata: si adatta perfettamente all’anatomia della mano, migliora la circolazione sanguigna, riduce significativamente l’indolenzimento del nervo ulnare e di conseguenza, il formicolio alle dita.

Il palmo dei guanti realizzato con la EIT Palm Technology
Il palmo dei guanti realizzato con la EIT Palm Technology

Elastic Interface continua a sviluppare soluzioni e miglioramenti per le interfacce dei ciclisti con le loro bici, aumentando la loro capacità di pedalare più a lungo e con più comfort. Il nuovo guanto Race Mitt di Maap è già disponibile dal 2 dicembre.

elasticinterface.com