Castelli x la nazionale islandese: un kit di grande design

13.09.2024
3 min
Salva

Terminata La Vuelta, l’attenzione del ciclismo continentale si sposta sulle Fiandre, in Belgio, pronte ad ospitare un evento agonistico di grande prestigio: i campionati europei di ciclismo su strada. Questa competizione rappresenta non solo un’importante occasione per gli atleti di mostrare il proprio talento, ma anche per le squadre di esibire i loro kit ufficiali dopo la parentesi delle Olimpiadi 2024 di Parigi ed in attesa di campionati del mondo in programma a Zurigo per l’ultimo weekend di settembre. 

Per la nazionale islandese di ciclismo, questo evento sarà l’opportunità ideale per mettere in risalto la nuova divisa da gara creata in collaborazione con Castelli: un completo che promette di attirare l’attenzione non solo per le sue prestazioni, ma anche per il suo design distintivo.

Il kit, frutto di una sinergia tra il designer islandese Valur Rafn e il team di designer italiani di Castelli, incarna difatti un mix affascinante di tradizione e innovazione. Rafn, che lavora presso il distributore Castelli Tri Verslun di Reykjavík, ha saputo combinare l’essenza dello stile nordico con i sofisticati elementi del design italiano. Il risultato è un look elegante e classico che esalta i colori della bandiera islandese, conferendo al kit stesso una personalità unica e riconoscibile.

La visione di Valur Rafn 

La creazione di questi nuovi capi di abbigliamento non è stata un’impresa facile. La trasformazione della visione di Rafn in realtà ha richiesto tempo, pazienza e una stretta collaborazione tra lui e i designer italiani. Ogni dettaglio è stato curato con attenzione per assicurare che il progetto grafico fosse fedele all’idea iniziale, pur rispondendo agli standard elevati richiesti per una competizione di tale calibro.

Il design del kit è caratterizzato da una linea centrale prominente e dai colori della bandiera islandese, disposti in modo strategico per adattarsi armoniosamente al design complessivo. Rafn ha altresì dichiarato che l’elemento principale del suo progetto è sempre stato la linea centrale, che serve come fulcro attorno al quale sono stati organizzati gli altri dettagli, inclusi i colori nazionali. Questa scelta non solo riflette l’identità nazionale dell’Islanda, ma contribuisce anche a creare un’immagine visivamente accattivante e professionale per gli atleti.

La collaborazione tra Rafn e il team di Castelli dimostra come diverse tradizioni e stili possano unirsi per dare vita a qualcosa di veramente speciale. Con il campionato europeo di ciclismo su strada 2024 che si avvicina, la divisa da gara della nazionale islandese non sarà solo un elemento di orgoglio per il Paese, ma anche una dichiarazione di eleganza e competenza nel mondo del ciclismo. Tutti gli appassionati potranno ammirare il risultato di questo incontro tra stili e culture diverse, celebrando così una delle vetrine più prestigiose del ciclismo europeo.

Castelli

Nostalgia della maglia rosa? Ci pensa Castelli…

12.06.2024
5 min
Salva

Se non ce la fate a staccarvi dal rosa di Pogacar che fende folle di tifosi sul Monte Grappa, dal bianco di Tiberi, dallo sfrecciare ciclamino di Milan o dalla speranza azzurra indossata da Pellizzari (per gentile… concessione di Tadej), allora il catalogo Castelli è ciò di cui avete bisogno. Sono passate due settimane (16 giorni) dalla fine del Giro e ne mancano ancora due per il Tour, il modo migliore per caratterizzare l’estate in bicicletta è pescare nella collezione Castelli ispirata alla corsa rosa.

L’azienda di Fonzaso che ha vestito le maglie ufficiali ha inserito infatti nel proprio catalogo una serie di kit ispirati sì alle classifiche del Giro d’Italia 2024, ma anche alle località più iconiche che lo hanno caratterizzato. Per uomo e per donna. Per cui se oltre all’estetica del capo queste maglie risvegliano nell’appassionato il ricordo di quel giorno, averla indosso mentre si portano la bici, la fatica e i propri sogni in giro su altre strade può essere una bella cura contro la nostalgia.

Le maglie… vere

Allora proviamo a sfogliare insieme il catalogo, iniziando dalla #Giro 107 Race Jersey: quella vera. Viene proposta nei colori di classifica (rosa, ciclamino, bianca, azzurra), con l’aggiunta di un nero che ricorda il primato dell’ultimo di classifica. Un primato non ufficiale che quest’anno è spettato ad Alan Riou, francese di 27 anni della Arkea-B&B Hotels, che l’ha ottenuta con quasi sette minuti di svantaggio dal penultimo.

La maglia è confezionata con il tessuto Air_O Strecth per traspirabilità, comfort ed elasticità ed è progettata per ottenere la massima efficienza aerodinamica tra i 30 e i 55 km/h. Visto che si va incontro alla stagione calda, viene consigliato l’abbinamento con l’intimo Bolero SS. Il disegno delle spalle ha una costruzione ugualmente aerodinamica con il necessario orientamento del tessuto. Le maniche sono elasticizzate fino al gomito, con profili a taglio vivo. In vita una fascia elastica consente di mantenere la maglia in posizione e sostenere le tasche. La lampo proviene dalla gamma YKK® Vislon® e ha l’immancabile tiretto Amore Infinito. Il prezzo al pubblico è di 129,95 euro.

Le maglie iconiche

Oltre le maglie di classifica, che hanno le caratteristiche tecniche e di conseguenza i costi necessari ai professionisti, si passa alle maglie evocative e qui la scelta è davvero spettacolare. Una maglia in particolare che attira per il suo disegno e il nome e che, al pari di un Gronchi Rosa, andrà collezionata e mostrata con orgoglio: la maglia Stelvio. Già, perché il valico più alto non s’è fatto e forse per questo rimarrà a lungo nell’immaginario per il mistero di quel giorno.

Le altre maglie dunque. Quelle ispirate ai traguardi: Roma, Monte Grappa, Napoli, Grande Toro, Stelvio, Oropa, con una grafica che ricorda quella di Pantani del 1999 (che però era in rosa), ma senza le scritte degli sponsor. Costano 89,95 e mantengono le proprietà di una maglia da gara, sia pure con standard meno estremi.

Quindi tessuto elasticizzato Strada micromesh su fronte, retro e maniche per ottimizzare la vestibilità e la gestione dell’umidità. Fondo manica a taglio vivo. Tessuto elasticizzato Tailwind su pannelli laterali e tasche per una vestibilità perfetta. Pannelli laterali anatomici che avvolgono la schiena. Lampo YKK® Vislon® a tutta lunghezza. L’elastico in silicone in vita per impedire alla maglia di salire

Colpi d’occhio

Altre maglie con la stessa tecnologia e lo stesso prezzo si ispirano ai colori di classifica, vengono proposte nelle taglie per bambino oppure con grafiche ispirate i colori del Giro, ma meno fedeli alle originali. Non tutti del resto amano pedalare vestiti come i campioni, ma apprezzano un dettaglio che ne richiami la grandezza. Non staremo a farvi l’elenco, ma vi invitiamo a curiosare nel sito Castelli per cercare quella che semmai vi si addice di più.

#Giro107 Trofeo Bibshort, è la salopette di qualità superiore
#Giro107 Trofeo Bibshort, è la salopette di qualità superiore

Gli accessori

I vari kit si completano con due salopette. #Giro 107 Competizione Bibshort ha fondello KISS Air2t, essuto Affinity Pro Lycra® all’interno della gamba, tessuto testurizzato Vortex BLC sulla gamba, fondo gamba GIRO4 con striscie in silicone, cuciture piatte, dettagli riflettenti posteriori, bretelle in rete comode e traspiranti e costa 99,95 euro.

#Giro107 Trofeo Bibshort, di livello superiore, ha tessuto Espresso Doppio, fondo gamba a taglio vivo con antiscivolo in silicone, bretelle in rete elasticizzata, tasca sul retro, fondello Progetto X2 Air Seamless, linguette riflettenti. Prezzo di 149,85. Completano il quadro lo scaldacollo, due diversi modelli di calzini, cappellino, guanti e persino la maglia dedicata al Giro Virtual.

Abbiamo scritto anche troppo, certe cose più che sentirsele raccontare bisogna andare in negozio ad annusarle, sfiorarle, guardarle, finché il desiderio non dirà cosa scegliere. Sapete già in quali negozi andare? Nessun problema, nel sito Castelli c’è scritto anche quello.

Castelli

Castelli lancia la nuova Gabba R, dove “R” sta per Race

29.04.2024
5 min
Salva

In principio fu la Gabba. Una giacca diventata nel tempo un oggetto di culto, utilizzata da amatori e professionisti come una coperta di Linus, come uno scudo e una bandiera. Sembrava difficile poter fare di meglio. A quanto pare però, con Gabba R Castelli c’è riuscita.

Aerodinamica

E’ chiaro che l’aerodinamica è fondamentale per creare una Gabba che faccia dell’aspetto race il suo punto forte.  Castelli in questo non si è risparmiata e ha sottoposto il nuovo gioiellino a diverse prove in galleria del vento.

Attraverso due distinti test, integrati da prove su strada, si è visto che in alcune posizioni e velocità la Gabba R è addirittura più veloce del body Sanremo BTW.

In una posizione stradale “normale”, la Gabba R risulta più veloce di circa l’1% a velocità comprese tra 37 e 50 km/h, mentre in una posizione bassa estremamente aggressiva, la Gabba R è più lento solo di circa l’1% rispetto al body  Sanremo BTW.  Non male, per quella che è nata come una giacca antipioggia, seppur di altissimo livello.

Vestibilità e impermeabilità

La nuova Gabba R porta il tradizionale obiettivo di  comodità e protezione dalle intemperie ad un livello superiore, introducendo il concetto di “funzionalmente impermeabile”. Proviamo ad approfondire questo concetto. 

Il tessuto utilizzato, una membrana esterna elettrofilata, ha un rating di resistenza idrostatica di oltre 5.000 mm.  Si tratta di una membrana di poliuretano idrofilo elettrofilato microporoso, elaborata da Castelli con ITTTAI, con piccoli pori che lasciano passare una piccola quantità di aria attraverso la membrana, consentendo la fuoriuscita di più umidità di quanto sia possibile con la maggior parte delle membrane di poliuretano.

Il valore di resistenza idrostatica potrebbe sembrare basso rispetto a marchi outdoor che cercano di prevenire qualsiasi ingresso di umidità, ma qui stiamo parlando di ciclismo, non di un trekking in Himalaya, e aumentare l’impermeabilità spesso comporta una diminuzione della traspirabilità potenzialmente controproducente. Durante i suoi test Castelli ha scoperto che un rating di 5.000 mm è il perfetto equilibrio.

Maniche corte e maniche lunghe

La versione precedente della Gabba era solo una giacca a maniche corte, mentre l’analoga Perfetto Jacket era una giacca per le stagioni fredde. Come già anticipato, la Gabba R riassume queste due anime, proponendo due versioni per ogni esigenza. 

La Gabba R a manica corta resterà il capo ideale per le corse sotto la pioggia a temperature fresche, mentre la Gabba R a manica lunga potrà sostituire la mantella antipioggia ed essere la prima scelta per le gare e gli allenamenti in condizioni di freddo quando la pioggia è alle porte. E la Gabba normale? E’ finito il tempo della mitica Gabba? No, per fortuna, i grandi classici resistono.

La Gabba RoS 2 standard e la Perfetto RoS 2 Jacket sono e saranno ancora disponibili fino all’inverno 2024/2025. Quanto costa? Questi i prezzi al pubblico indicati nel sito di Castelli: Gabba R: 259,95 euro; Giacca Gabba R: 299,95 euro.

Castelli

Castelli Espresso, miscela perfetta di stile e funzionalità

10.04.2024
5 min
Salva

Castelli Espresso è la linea che fa collimare la tecnicità dei tessuti con la traspirabilità, la leggerezza ed una vestibilità che aiuta in modo importante l’immagine del ciclista. E oggi come oggi l’immagine conta molto.

La maglia e i bibshort di Espresso non hanno epoca e categoria, anche grazie ad un comfort che rende questi capi “quasi” impercettibili dopo tante ore di attività. Il fondello Castelli X2 Air? Un valore aggiunto enorme. Entriamo nel dettaglio.

Gratificante da indossare e da usare per molte ore (foto BMC-Christophe Baer)
Gratificante da indossare e da usare per molte ore (foto BMC-Christophe Baer)

Espresso bibshort, racing funzionale

Una salopette di categoria superiore. E’ un capo tecnico confezionato con il tessuto Castelli Espresso: tenace, ma anche “malleabile” una volta indossato, un pantalocino aderente e dalla compressione ottimale. Il fondo gamba ha il taglio vivo con dei piccoli inserti siliconici separati tra loro. Un fattore da non trascurare che conferma la cura del dettaglio, perché è una soluzione che garantisce un grip sempre adeguato, ma al tempo stesso permette di scaricare il calore e l’umidità prodotti durante l’uscita in bici.

La parte alta della salopette ha un girovita leggermente svasato che non presenta elastici e orlature. Ottimo, perché garantisce sostegno, ma senza costrizioni. La parte posteriore invece ha una sorta di garzatura nel mezzo delle bretelle, un particolare che abbiamo apprezzato molto durante l’utilizzo, perché non trasmette mai la sensazione di bagnato sulla pelle e/o sull’intimo tecnico. Le bretelle sono forate e piuttosto sostenute, ma si adattano per bene al corpo quando si è in bici. L’ancoraggio di queste ultime è nella sezione interna del pantaloncino e non sulla cucitura del girovita. Cosa significa? Significa che il sostegno è distribuito in maniera migliore e maggiore anche nella sezione bassa del pantaloncino a tutto vantaggio della stabilità del fondello, in ogni situazione e anche quando ci si alza tante volte dalla sella. Soluzione eccellente.

Un fondello hors categorie

Il fondello X2 Air permette di stare in bici all’infinito. Il tessuto che rimane a contatto con la pelle è definito Skin Care, quasi come un velluto di alta qualità. A prescindere dalle soggettività è uno di quei tessuti che non dà fastidio e non si scalda, neppure quando non si utilizza una crema anti sfregamento. Non genera calore e non dà mai la sensazione di essere fuori posto o troppo umido a causa della sudorazione. Non ha cuciture, se non quelle del perimetro. Inoltre ha degli spessori differenziati, che gli permetteno di essere più scarico e adattabile verso il fronte, più rigido e con un supporto elevato al centro e dietro. Il fodello ha come delle “ali” più morbide verso l’esterno dove è cucito. Non si arriccia e non si comprime, con dei vantaggi sulla percezione del comfort e della stabilità che non sono per nulla secondari. Il prezzo di listino di Castelli Espresso bibshort è di 149,95 euro.

La jersey Espresso

Al di là dell’abbinamento ottimale con la salopette Espresso, quello che colpisce della maglietta è il perfetto collimare tra il comfort e l’ergonomia di un tessuto che non è estremo in fatto di elasticità e compressione. Cosa significa? Significa che la maglietta ha quella morbidezza piacevole, elegante e moderna, aderente il giusto, ma capace di garantire una traspirazione di altissimo livello. E’ comunque una maglia aerodinamica, ma non fa “quell’effetto sottovuoto” che talvolta può essere contropruducente nel percepito, quando la velocità dimuisce (ad esempio in salita) e quando il sole inizia a scaldare in maniera importante.

Le tasche posteriori sono tre: classiche, ampie, capienti e facili da raggiungere, più una quarta laterale in aggiunta che è coperta da una zip. Il girovita è diviso in due parti, tra frontale e posteriore. Quest’ultima è caratterizzata da una banda elastica sottile, puntinata di silicone all’interno. E’ morbida e si adegua bene al corpo, senza stringere, anche quando le tasche sono colme. Davanti, la banda elastica più spessa è coperta dal tessuto. Il potere elastico è maggiore, in modo da tenere la maglia al suo posto. Con o senza intimo, la Castelli Espresso è uno di quei capi da usare e sfruttare durante le prime giornate calde della primavera e quando le giornate estive non hanno temperature eccessive, considerando che ha un range ottimale di utilizzo che va dai 18 ai 35 gradi. La maglia non ha inserti in rete mesh.

Castelli Cycling

Castelli Espresso: confortevole, aerodinamica e asciutta

16.03.2024
3 min
Salva

Per la realizzazione di questa maglia, Castelli si è concentrato sull’obiettivo di creare un capo adatto per ogni appuntamento. Stiamo parlando della Espresso Jersey, maglia dalla spiccata traspirabilità che si traduce in una notevole rapidità di asciugatura, ideale nelle giornate più calde, mentre aerodinamica e comfort si mescolano in modo impeccabile. 

Sempre traspirante

Tra i pregi di questa Espresso, spiccano sicuramente la vestibilità e il tipo di tessuto, sviluppato per consentire un fitting aderente al corpo senza risultare troppo stretto. Il filato Air_O Stretch inoltre offre anche ottima traspirabilità e gestione dell’umidità e, come ulteriore aspetto positivo, la sua aerodinamica ha dato ottimi risultati anche in galleria del vento. 

Accortezze tecniche che convergono in una direzione ben precisa: il comfort. Questo aspetto viene infatti favorito da alcuni particolari costruttivi. Ad esempio l’elastico in vita è realizzato in silicone per mantenere il capo sempre in posizione. Oppure la linguetta riflettente per dare maggiore visibilità e di conseguenza più sicurezza in strada. Infine le maniche a taglio vivo, che non creano spessori tra la fine della maglia e la pelle.

Molteplici colori che rendono la Espresso un complemento di stile adatto a tutti
Molteplici colori che rendono la Espresso un complemento di stile adatto a tutti

Caratteristiche tecniche

Tra le caratteristiche di questa Espresso che meritano di essere sottolineate spiccano le tasche. Realizzate in modo da poter posizionare tutto ciò che serve quando ci aspetta una lunga giornata, con la certezza che tutto resti al proprio posto. C’è inoltre una quarta tasca di sicurezza con cerniera per tenere al sicuro gli oggetti di valore. Infine, per la chiusura della maglia, è stata scelta l’affidabile cerniera YKK Vislon a tutta lunghezza che favorisce l’apertura quando ci si allena nelle giornate più calde.

Progettata e realizzata con particolare attenzione al comfort e alle prestazioni, indipendentemente dal tipo di corsa che si ha davanti, la Espresso Jersey è la scelta ideale per tutti i ciclisti che non si accontentano del minimo. Disponibile nelle taglie da XS a 3XL, vanta una gamma di colori con dieci tonalità differenti. Il prezzo consultabile sul sito e consigliato al pubblico è di 119,95 euro. 

Castelli

Altri quattro anni: Castelli rinnova con il Giro d’Italia

27.05.2023
3 min
Salva

Il Giro d’Italia e Castelli hanno rinnovato la propria collaborazione per i prossimi quattro anni. L’accordo, ufficializzato nella sede di Milano de La Gazzetta dello Sport, è stato sancito direttamente dal Presidente di RCS MediaGroup, Urbano Cairo, e dall’Amministratore Delegato di MVC Group Alessio Cremonese.

Castelli è stato l’orgoglioso fornitore delle maglie leader nel Giro d’Italia per quasi vent’anni. Negli anni Ottanta, e nei primi anni Novanta, numerosi campioni hanno indossato e vinto con maglie Castelli lasciando il segno nella storia del ciclismo mondiale. Tra questi, ricordiamo Miguel Indurain, che trionfò a Milano nel 1992 indossando l’iconica Castelli maglia rosa. Negli ultimi anni Castelli ha continuato a fornire i campioni della corsa rosa, e lo ha fatto per ben sei anni consecutivi: dal 2018 al 2023. Durante questo periodo, corridori come Chris Froome, Tao Geoghegan Hart ed Egan Bernal hanno conquistato la vittoria “vestiti” Castelli incidendo i loro rispettivi nomi sul meraviglioso “Trofeo Senza Fine”.

La maglia rosa firmata da Castelli insieme al “Trofeo Senza Fine”
La maglia rosa firmata da Castelli insieme al “Trofeo Senza Fine”


Uno sguardo al futuro

«Questo storico e prestigioso marchio italiano, in costante sviluppo – ha dichiarato Urbano Cairo, Presidente di RCS MediaGroup – è tornato da sei anni a produrre le maglie dei leader del Giro dopo l’esperienza a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. In questo lasso di tempo, il mitico logo dello scorpione si è legato a doppio filo con la maglia rosa: due simboli iconici conosciuti in tutto il mondo. Il rinnovo di questa partnership per i prossimi anni è la testimonianza di un connubio di qualità, che dà il giusto lustro ad un’azienda italiana che porta in alto i valori del Made in Italy nel mondo, proprio come il nostro Giro d’Italia».

Per altri quattro anni Castelli disegnerà la maglia rosa
Per altri quattro anni Castelli disegnerà la maglia rosa

«Avere il leggendario logo dello scorpione sulle strade del Giro d’Italia – ha ribattuto Alessio Cremonese, Amministratore Delegato di MVC Group – ci riempie immensamente di orgoglio. Come azienda italiana, collaborare con RCS Sport nella corsa più dura del mondo nel Paese più bello del mondo ci rende estremamente felici. Quella rappresentata dal Giro d’Italia è difatti una grande occasione per mostrare i nostri prodotti innovativi, nonchè il nostro impegno verso questo sport, la sua lunga storia e la nostra passione nel cercare costantemente di spingere più in là i confini di ciò che è possibile nel mondo dell’abbigliamento ciclistico performante… E sempre con uno sguardo rivolto al futuro».

Castelli

Sitip festeggia i suoi 10 anni in maglia rosa

20.05.2023
3 min
Salva

E’ l’oggetto dei desideri dei ciclisti che per tre settimane si sfidano sulle strade del Giro d’Italia. Stiamo naturalmente parlando della maglia rosa. Anche quest’anno a realizzarla è stata Castelli e nel farlo si è avvalsa del supporto tecnico di Sitip, fornitore ufficiale del tessuto utilizzato per la sua realizzazione. 

Decimo anniversario

L’edizione 2023 del Giro rappresenta per l’azienda bergamasca (Sitip ha la sua sede a Cene, in Val Seriana, ndr) qualcosa di davvero speciale. La collaborazione con la corsa rosa è iniziata esattamente dieci anni fa, nel 2014. In tutto questo periodo la maglia rosa è cambiata non solo per quel che riguarda il design, ma anche nei tessuti utilizzati che l’hanno resa un capo tecnico dalle grandi prestazioni.

Sitip offre il suo supporto tecnico nella realizzazione della maglia rosa da dieci anni
Sitip offre il suo supporto tecnico nella realizzazione della maglia rosa da dieci anni

Una tappa importante nella collaborazione fra Sitip e il Giro d’Italia si è avuta nel 2020. In quell’anno Sitip ha dato vita ad una produzione finalizzata a ridurre l’impatto del processo di lavorazione sull’ambiente. I tessuti che nelle ultime tre edizioni sono stati usati per confezionare la maglia rosa provengono infatti da filati riciclati post-consumer. Anche nel 2023 Sitip continua su questa strada, sostenendo il binomio performance e sostenibilità.

Gli stessi tessuti sono stati naturalmente utilizzati per realizzare le maglie destinate ai leader delle altre classifiche individuali: ciclamino per la classifica a punti, azzurra per i gran premi della montagna e bianca per il miglior giovane.

Scopriamo le maglie

Per realizzare le maglie dei leader delle classifiche individuali, sono stati utilizzati tre tessuti della linea NATIVE Sustainable Textiles che si applica a tessuti prodotti con filati riciclati e sostanze chimiche a basso impatto ambientale e che consentono un minor consumo di risorse naturali, certificati Bluesign, OEKO TEX e GRS. 

I tessuti selezionati sono il Native Pirata, il Native-Game Light e il Native-Leader: prodotti da materiali provenienti da rifiuti di plastica reperiti nell’ambiente, principalmente bottiglie. I tessuti, ottenuti con poliestere riciclato ed elastan sono pensati per i capi activewear e in particolar modo per le maglie da ciclismo. 

La maglia è disegnata e realizzata con il principio del body mapping, per sposare la fisionomia di ogni corridore
La maglia è disegnata e realizzata con il principio del body mapping, per sposare la fisionomia di ogni corridore

Bielastici e a base pronto stampa per ogni tipo di personalizzazione, risultano confortevoli al tatto e a contatto con la pelle grazie alla tecnologia MICROSENSE Soft Performance. Il Native-Leader è stato realizzato anche con la tecnologia DRY Enduring Freshness che permette al tessuto di asciugarsi molto rapidamente favorendo l’espansione e la dispersione dell’umidità verso l’esterno, lasciando al corpo la sensazione di una piacevole freschezza. 

La mappatura del corpo

Il posizionamento dei tessuti nella maglia segue il principio del body mapping, ovvero l’applicazione alla parte del corpo in base alla sua funzionalità. Il tessuto Native Pirata è stato posizionato nella zona del collo, nelle maniche e nella parte frontale dove è richiesta maggiore protezione. Il Native-Game Light, grazie alla sua leggerezza è stato inserito nella parte della schiena così da consentire una maggiore traspirazione. Infine, il tessuto Native-Leader è stato scelto per la zona dei fianchi della maglia.

Sitip

Soudal-Quick Step, il Nord e lo studio dell’abbigliamento

19.02.2023
7 min
Salva

Alvin Nordell risponde da Fonzaso, dalla sede di Castelli, ma lo slang è tutto americano. Dallo scorso anno, Alvin è la figura di raccordo tra l’azienda che produce abbigliamento per la Soudal-Quick Step e il team.  Ed è proprio questo il punto. Che cosa significa lavorare per una squadra che ha nelle classiche il fulcro dell’attività?

«Fortunatamente – sorride Alvin – abbiamo un catalogo piuttosto completo. Quindi lo scorso anno abbiamo iniziato con gli articoli che già avevamo. Abbiamo proposto il nostro body Sanremo, i giubbini Gabba, Perfetto e Gavia e anche la giacca Slicker Pro. Tuttavia, parte del motivo per cui sponsorizziamo le squadre è che ci piace sviluppare costantemente nuovi prodotti. Quindi dopo avergli consegnato il primo kit, li abbiamo incontrati in piccoli gruppi e li abbiamo fatti parlare».

Lo avete già fatto anche nel 2023?

C’è stato un primo giro a Bruxelles a fine stagione, mentre fra un paio di settimane andrò in Belgio e mi vedrò proprio con la squadra delle classiche. Chiederò il loro feedback, per capire se vorrebbero cambiare qualcosa. Il 2022 è stato il nostro primo anno con loro e già quest’inverno abbiamo inserito due nuovi articoli nel nostro catalogo per l’inverno 2023.

Di cosa si tratta?

Due capi che provengono direttamente dai feedback della Soudal. Un nuovo guanto in neoprene, molto più leggero di quello che avevamo prima. Ora c’è molta più libertà di movimento e non fa sudare così tanto, perché è più leggero. E poi il nuovo Arrow, un copriscarpe aerodinamico che tiene gli spruzzi della strada, l’acqua e la pioggia lontani dalle scarpe, anche quelle bianche. Entrambi finiranno nel catalogo del prossimo inverno.

I corridori sono tutti in grado di dare buoni feedback? 

Il migliore è Kasper Asgreen, che è molto bravo. Ma devo dire che ognuno di loro sa dare il suo contributo. Ho ricevuto buoni feedback da Yves Lampaert e anche Remco è fantastico, perché spinge sempre per diventare più veloce. Anche lui ha fatto delle buone domande e ha ricevuto delle buone risposte (ride, ndr). Non possiamo accontentarli su tutto, ma facciamo del nostro meglio. E se la stessa cosa ce la chiedono in due o tre, allora ci guardiamo e diciamo: «Dovremmo provarci».

Per Van Vilder, vincitore in Algarve, dopo l’arrivo una mantellina antivento, di solito la Slicker Pro
Per Van Vilder, vincitore in Algarve, dopo l’arrivo una mantellina antivento, di solito la Slicker Pro
E’ cambiato qualcosa passando da Ineos a Soudal?

Di base il materiale è simile, però Ineos è più concentrata sui grandi Giri. Quindi alcune delle loro richieste erano indirizzate verso questo aspetto, come quando presentammo il body da crono con il tessuto a palline che l’UCI vietò. Dagli sviluppi successivi però nacque il body di adesso che è ancora più veloce. In Soudal invece si concentrano maggiormente sulle classiche, quindi quei due prodotti che abbiamo in arrivo, i guanti e i copriscarpe, sono la risposta alle loro richieste. Ma ovviamente ora hanno Remco che può vincere i grandi Giri, quindi la loro attenzione si sta spostando. In fin dei conti, tutti corrono quando fa caldo e sotto la pioggia, quindi tutti hanno le stesse esigenze.

Hai parlato di piccoli gruppi: fate tante lavorazioni personalizzate?

Su un paio di articoli e per un paio di corridori si fanno misure custom, specialmente sui body da crono, perché quelli sono davvero importanti. Altrimenti, l’unica personalizzazione riguarda la lunghezza dei pantaloncini. Abbiamo la versione standard e poi una speciale più lunga per i corridori, ma scegliendo l’X2 Air copriamo il 90-95 per cento delle taglie.

Qualcosa di particolare per le classiche?

I capi sono quelli, cambia l’assortimento. Ci sono il body Sanremo, che abbiamo da molto tempo, e il BTW che è più sottile e adatto alle velocità elevate. Nelle classiche usano più che altro il BTW, perché non ci sono salite, ma dipende anche dal meteo. E’ tutto un fatto di velocità e quei piccoli guadagni possono salvarti le forze per giocarti meglio lo sprint.

Body con manicotti, la Gabba con i manicotti: ogni corridore della Soudal-Quick Step gestisce le temperature scegliendo i suoi capi
Body con manicotti, la Gabba con i manicotti: ogni corridore della Soudal-Quick Step gestisce le temperature scegliendo i suoi capi
Parlando delle giacche, preferiscono la Gabba a manica lunga o corta?

Per l’allenamento, generalmente usano il giubbino a maniche lunghe. Invece in gara, a meno che il tempo non sia davvero brutto, useranno la Gabba a manica corta, con i manicotti Nano Flex. Questo perché man mano che la corsa va avanti, a seconda del tempo, possono intervenire. Si parte con la Gabba e i manicotti. Poi quando si è già caldi, possono togliersi i manicotti e verso il finale anche la Gabba, in modo da restare con il body e diventare aerodinamici.

E per la biancheria intima?

Dipende da molti fattori. Hanno una bella scelta. C’è una maglia professionale, che è quella blu e che indossano tanto. Poi hanno l’intimo Flanders, la maglia Prosecco e l’intimo Miracolo. In queste corse, la preferenza di solito è di vestirsi a strati, usando i più leggeri sulla pelle e poi sempre più pesanti. Così possono controllare la temperatura mentre si avvicinano al traguardo.

C’è qualcuno di Castelli che li seguirà nei giorni delle classiche?

Tocca a me. Ho un doppio ruolo: uno è il collegamento fra l’azienda e la squadra e poi sono anche Product Marketing Manager. Due ruoli che si incontrano bene quando ci sediamo con la squadra e loro propongono un prodotto. Sono il primo filtro. Quindi fra un paio di settimane sarò alla Strade Bianche. A metà marzo sarò con il team per fare alcune prove al Nord. Potrò vedere davvero cosa indossano in corsa e se hanno qualche richiesta. E poi ad aprile dovrei essere al Giro delle Fiandre. Nelle prossime 6 settimane sarò con la squadra per almeno 10 giorni.

Fate parte del team, ormai?

Ci conoscono, quindi possiamo entrare e uscire come riteniamo necessario. Di sicuro cerchiamo di passare più tempo possibile con loro. Per questo andrò poi in ritiro con il gruppo Giro e la stessa cosa farò prima del Tour.

E tu da dove vieni?

Dagli Stati Uniti e sono in Castelli dal 2012. Prima lavoravo presso Castelli USA, sempre a contatto con i team, poi seguendo alcuni progetti speciali. Ho ripreso questo lavoro a marzo scorso proprio con la Soudal-Quick Step e mi sono subito schiantato con la bici durante un’uscita all’ora di pranzo, restando per un po’ in ospedale. Ho iniziato a correre negli anni del liceo e mi sono fatto strada scalando le classifiche negli Stati Uniti. Poi ho trascorso una stagione in Belgio e un altro anno e mezzo correndo in Austria, Ungheria e in quella zona.

Un corridore vero?

Ho molti chilometri nelle gambe, ho iniziato a correre quando alcuni dei ragazzi del team non erano ancora nati. Quindi sono cresciuto con vestiti orribili per andare in bicicletta, prima che tutto diventasse davvero tecnico. Ho sofferto il caldo e il freddo più di quello che capita a loro.

Vivi in Italia?

Esatto, a Bassano del Grappa con la mia famiglia. Un buon posto dove vivere. Peccato solo che il mio italiano sia ancora messo piuttosto male…

Alpha Ultimate Insulated Jacket: non temete l’inverno

28.12.2022
3 min
Salva

Castelli è pronta ad affrontare l’inverno con la giacca Alpha Ultimate Insulated Jacket: performance massimali anche quando il freddo diventa pungente. Una combinazione di calore e leggerezza che vi consentirà di fare tutto, dalle salite alle discese più veloci.

Le due membrane, quella isolante e quella impermeabile, sono divise per una migliore gestione della ventilazione
Le membrana isolante e quella impermeabile sono divise per una migliore gestione della ventilazione

Isolamento e calore

Sono due fattori fondamentali quando l’inverno complica le nostre uscite in bici. La giacca Alpha Ultimate Insulated è costruita con il tessuto Polartec Neoshell elasticizzato in quattro direzioni: per seguire al meglio tutti i movimenti. L’isolamento dall’esterno è garantito dal Polartec Alpha che offre anche una grande traspirabilità. Quest’ultima deriva dalla costruzione Alpha a doppio strato che separa lo strato isolante da quello impermeabile per regolare in maniera ottimale la ventilazione. 

Le cuciture sono ideate in maniera strategica per una protezione super efficace e per una grande impermeabilità in condizioni di pedalata normali. 

Sicurezza e dettagli

Il polsino della Alpha Ultimate Insulated Jacket è anatomico, con un design che permette di “incastrarsi” perfettamente con il guanto per evitare che il freddo penetri all’interno. Anche l’orlo è piatto e senza cuciture per non permettere al vento di infiltrarsi all’interno. La zip usata da Castelli è la Ykk Vislon a doppia apertura con scorrimento facile, così da regolare il flusso d’aria.  

La giacca è dotata delle tre classiche tasche posteriori per riporre gli oggetti, in più Castelli ne ha inserita una quarta laterale dotata di zip per custodire le cose di maggior valore. La visibilità in strada è fondamentale, così sono state inserite delle parti rifrangenti nella parte bassa della schiena, sulle spalle ed anche intorno ai polsi. 

Il range di temperatura per l’utilizzo della Alpha Ultimate Insulated Jacket è dai -12°C ai -5°C. Il prezzo al pubblico: 349,95 euro.

Castelli