Alimentazione, palestra , frullato, borraccia (depositphotos.com)

Palestra e alimentazione: surplus calorico? Con calma

07.12.2025
5 min
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L’inverno, per molti corridori, è il periodo della costruzione. Le uscite in bicicletta si riducono e i preparatori aumentano la frequenza degli allenamenti in palestra. In questi casi, l’obiettivo è spesso quello di lavorare sulla forza e di incrementare la massa magra al fine di migliorare la stabilità, la potenza e l’efficienza in sella quando tornerà la primavera.

Per ottenere risultati concreti, non basta introdurre un programma di potenziamento: è necessario anche adattare l’alimentazione in modo mirato e personalizzato (in apertura immagine depositphotos.com).

L’inverno è il momento giusto per lavorare sulla forza in palestra, a patto di garantirsi il corretto approto alimentare
L’inverno è il momento giusto per lavorare sulla forza in palestra, a patto di garantirsi il corretto approto alimentare

La forza in inverno

Durante la stagione ciclistica la priorità è pedalare e il tempo per un vero lavoro di forza è limitato. Oltre agli aspetti positivi sulla performance, abbiamo visto quanto sia utile stimolare la muscolatura per garantirsi un invecchiamento migliore.

Le corte e spesso fredde giornate d’inverno permettono di dedicarsi con maggiore continuità alla palestra e di stimolare la crescita muscolare in maniera più efficace. Aumentare la massa magra non significa appesantirsi, ma rendere i muscoli più forti, reattivi e funzionali, migliorando l’efficienza del gesto e riducendo il rischio di infortuni.

Molti preparatori decidono infatti di trasformare nella stessa giornata il lavoro svolto in palestra con una sessione di bici in agilità o con qualche richiamo specifico. Allora diventa importante valutare il carico di lavoro effettivo svolto dall’atleta per adattare la dieta. Nei giovani, che ancora vanno a scuola, l’uscita in bici post palestra è impossibile, allora bisogna tenere conto che scioglieranno sui rulli e quindi avranno una perdita di liquidi maggiore.

Il potenziamento in palestra richiede un lavoro progressivo e personalizzato, con esercizi seguiti da un allenatore
Il potenziamento in palestra richiede un lavoro progressivo e personalizzato, con esercizi seguiti da un allenatore

Dieta e aumento di massa magra

La crescita muscolare richiede cinque elementi chiave. Uno stimolo allenante adeguato. Un apporto calorico sufficiente, ma non eccessivo. Il riposo. Il giusto bilanciamento dei nutrienti. Il corretto timing di assunzione degli stessi. Non è sufficiente “andare in palestra”: serve un lavoro progressivo e personalizzato, con esercizi eseguiti correttamente e con carichi relativamente impegnativi a seconda dell’obiettivo prefissato con il proprio allenatore.

Nei ciclisti alle prime armi o in chi riprende dopo un periodo di pausa, molti miglioramenti iniziali derivano dal perfezionamento della tecnica, dall’equilibrio e dal controllo motorio. Questi progressi, però, non comportano un grande dispendio energetico: per questo, spesso non è necessario aumentare molto le calorie rispetto a una giornata di riposo.

I carboidrati sono essenziali per sostenere le sedute di forza e per massimizzare lo stimolo allenante
I carboidrati sono essenziali per sostenere le sedute di forza e per massimizzare lo stimolo allenante

Il surplus calorico

Quando il lavoro in palestra diventa più intenso, con attività impegnative, progressione del carico, esercizi multiarticolari, allora può essere utile introdurre un leggero surplus calorico per favorire l’aumento della massa. Questa variazione è molto personalizzabile e deve essere valutata con attenzione. L’errore più comune è pensare che basti alzare le calorie perché “sono stato in palestra”. In realtà, bisogna tenere conto di molti altri aspetti per decidere quale combinazione di nutrienti sia migliore. 

I carboidrati sono essenziali per sostenere le sedute di forza e per massimizzare lo stimolo allenante, ma bisogna sapere scegliere le fonti più adatte al soggetto e alla sua routine. Possono servire prima dell’allenamento per garantire energia e migliorare la qualità del gesto e dopo, per favorire il recupero del glicogeno e supportare la sintesi proteica. Tuttavia possono essere utili anche durante la sessione di pesi, per ottimizzare il focus e ridurre la percezione della fatica.

E’ necessario fare esercizi eseguiti correttamente e con carichi relativamente impegnativi a seconda dell’obiettivo
E’ necessario fare esercizi eseguiti correttamente e con carichi impegnativi in base all’obiettivo

La crescita muscolare

Le proteine sono fondamentali per la crescita muscolare. Bisogna garantire la disponibilità degli amminoacidi essenziali, in particolare la leucina, che attiva i processi di costruzione delle nuove fibre muscolari, senza però esagerare nella quantità di carne rossa e uova. Negli atleti di alto livello può inoltre capitare che nella stessa settimana, il lavoro in palestra cambi con esercizi di forza massima, esplosiva, e altri in circuito per sviluppare la resistenza. Questo comporta un utilizzo differente dei substrati energetici e quindi un adattamento specifico anche per la dieta.

Una dieta varia e bilanciata può essere sufficiente a coprire questi fabbisogni senza ricorrere a grandi integrazioni. Proteine in polvere, creatina e amminoacidi essenziali sarebbero da valutare con attenzione soprattutto per chi fatica a raggiungere l’apporto proteico necessario. Tuttavia, non sono uno strumento magico: se lo stimolo allenante non è sufficiente, nessun integratore può creare massa muscolare.

La creatina è un composto organico di aminoacidi arginina, glicina e metionina. Il suo uso migliora allenamento e recupero (depositphotos.com)
La creatina è un composto organico che contiene gli aminoacidi arginina, glicina e metionina: ecco la sua formula (depositphotos.com)
La creatina è un composto organico di aminoacidi arginina, glicina e metionina. Il suo uso migliora allenamento e recupero (depositphotos.com)

Ricorso alla creatina

La creatina, che facilita il recupero muscolare, può essere di particolare aiuto agli atleti con più esperienza in palestra, in quanto sicuramente possono svolgere esercizi molto intensi. Per quegli atleti che caricano molto in inverno con l’obiettivo di costruire o recuperare la massa muscolare, magari persa in seguito a infortuni, l’integrazione associata di creatina, omega 3, vitamina C ed eventualmente post-workout specifici può ottimizzare l’allenamento e velocizzare il recupero, prevenendo infortuni da sovraccarico. 

L’inverno è il momento ideale per costruire basi solide di forza e massa magra. La palestra, se affrontata con un programma ben strutturato, può migliorare in modo significativo la performance ciclistica e il benessere in generale.

Per sostenere la crescita muscolare, l’alimentazione deve però essere adattata, con un surplus calorico non eccessivo. I carboidrati scelti a seconda dell’attività svolta, un sufficiente apporto proteico e una valutazione accurata degli integratori da assumere possono fare la differenza tra allenare la forza e aumentare eccessivamente di peso in inverno.

Francesca Selva, allenamento sui rulli

Pista e rulli, quale integrazione? Francesca Selva risponde

01.12.2025
5 min
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Non integrare nel modo corretto quando si pedala al chiuso è un grande errore. Lo è quando ci si allena sui rulli e quando per le gare in pista si resta in ballo per ore. Chi si allena tutti i giorni, con la bici in esterno oppure con le diverse possibilità del ciclismo indoor, deve avere energie (buone) sempre a disposizione.

Abbiamo affrontato l’argomento con Francesca Selva, sempre sul pezzo quando si trattano approfondimenti tecnici. La vita delle gare in velodromo, ma anche tante sedute di rulli per i training specifici e di qualità, soprattutto quando si trasferisce in Danimarca dal compagno Oskar Winkler, senza mai dimenticare le sessioni in palestra.

Come si integra quando si fanno i rulli? Francesca Selva risponde
Il carburante non deve mai mancare. Francesca utilizza integratori Nduranz (foto Selva)
Come si integra quando si fanno i rulli? Francesca Selva risponde
Il carburante non deve mai mancare. Francesca utilizza integratori Nduranz (foto Selva)
Sui rulli, quando e quanto?

Li faccio molto spesso ed ormai ricoprono quasi il 90% dell’attività di training. Sono un alleato perfetto per combattere il freddo, il brutto tempo, ma soprattutto per gli allenamenti specifici dove è fondamentale limitare il più possibile le variabili dell’ambiente esterno. L’allenamento sui rulli inoltre, è ottimale con la bici classica e anche quella da pista. Tendenzialmente con la bici tradizionale uso dei rulli smart, in pista e con la bici dedicata quelli liberi, senza elettronica.

Ti è mai capitato di fare una seduta indoor endurance?

, anche oltre le 3 ore e mezza, in Z2, simulando una distanza con andatura tranquilla. Configurazione virtual, una serie televisiva e tanta dedizione, il gioco è fatto.

Quando si spinge anche sui rulli, l'acqua da sola non basta (foto Selva)
Quando si spinge anche sui rulli, l’acqua da sola non basta (foto Selva)
Quando si spinge anche sui rulli, l'acqua da sola non basta (foto Selva)
Quando si spinge anche sui rulli, l’acqua da sola non basta (foto Selva)
Integrazione anche per l’attività indoor e pista, sì oppure no?

Assolutamente sì, sempre. L’integrazione di qualità è un sostegno, soprattutto quando l’attività indoor prevede sedute specifiche, magari con intensità elevate, quando è combinato alla palestra e quando è un allenamento continuativo. Quando ci si allena tutti i giorni non bisogna mai andare in deficit di energia. Avere del carburante a disposizione da assumere nelle giornate di velodromo, magari tra una gara e la successiva, tra una seduta e l’altra, permette di non restare a secco di energie.

Nella borraccia solo acqua oppure anche un integratore?

Partiamo dal presupposto che nella borraccia metto sempre qualcosa, non fosse altro per una questione di gusto. Poi calibro il quantitativo in base alle esigenze, all’allenamento e se faccio un lungo in esterno porto una seconda borraccia con acqua.

Come si integra quando si fanno i rulli? Francesca Selva risponde
Ai bordi della pista integratori di energia sempre a portata di mano
Come si integra quando si fanno i rulli? Francesca Selva risponde
Ai bordi della pista integratori di energia sempre a portata di mano
Ci puoi dare qualche riferimento?

Per me il prodotto di riferimento è l’Nduranz NRGY Drink in polvere solubile, quello al gusto pesca è anche ghiotto. Tengo con me sempre la borraccia da litro, che indicativamente copre le mie esigenze per due ore. Per un allenamento tranquillo tengo come riferimento 45 grammi di carboidrati diluiti nella borraccia, man mano a salire, 60, 100 grammi e poco oltre. Come detto in precedenza, dipende dall’intensità e dalla durata. Quando ti alleni tutti i giorni, Acqua e sali non bastano, i carboidrati sono il carburante che non deve mancare, anche quando si parla di rulli.

Anche durante le sessioni di palestra?

Quasi mai, ma a volte capita, dipende da quello che c’è da fare dopo la palestra. Generalmente è uno strumento di riattivazione muscolare, di ripresa della forza e non di rado mi piace farla anche a digiuno, prima di fare colazione.

Come si integra quando si fanno i rulli? Francesca Selva risponde
Il “borraccione” capiente da litro, indoor e anche outdoor
Come si integra quando si fanno i rulli? Francesca Selva risponde
Il “borraccione” capiente da litro, indoor e anche outdoor
Problemi intestinali legati all’eccesso di carboidrati?

Per fortuna mai avuti. Oltre a quella che può essere una predisposizione, credo che gli integratori che utilizzo sono di ottima qualità e ben equilibrati nelle proporzioni, non sbilanciati. Aggiungo inoltre, io non bevo caffè nella vita quotidiana e questo ai fini di una corretta assimilazione può dare dei vantaggi.

Integrazione con gel, liquidi o solidi?

Vedo il supplemento in gel o con la soluzione liquida maggiormente pratica e pronta, adeguata a chi ha sempre necessità nell’avere calorie da bruciare subito disponibili. L’integrazione solida quando si fanno tante ore consecutive in bici e si ha bisogno anche di gratificazione, oltre alle energie. In questo ambito credo sia da rispettare anche una certa soggettività di interpretazione. Aggiungo però, durante le giornate intere passate in velodromo, ovviamente l’integrazione solida gioca un ruolo importante.

Prima e dopo l’allenamento?

Se ho la possibilità preferisco un pasto classico e un recupero con i cibi tradizionali, ma ci sono delle eccezioni. Ad esempio quando siamo a gareggiare in pista e siamo in ballo per 5/6 ore e oltre ed è complicato accedere alla mensa. In quei casi è importante avere sempre carboidrati al proprio fianco e magari utilizzare degli integratori specifici per il recupero nell’immediato post gara. Mi viene in mente Nduranz Regen, che oltre ai carboidrati ha anche una giusta quantità di proteine.

Corse di un giorno e gare a tappe, carboidrati sempre protagonisti

Corse di un giorno e a tappe, carboidrati sempre protagonisti

09.10.2025
6 min
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I carboidrati e la loro integrazione, un argomento sempre attuale, un dibattito che trova sempre diversi spunti anche in base alle gare ed al momento della stagione. Lo studio delle strategie alimentari e di integrazione in epoca moderna, gli effetti che hanno i carboidrati sul nostro corpo e sulla resa atletica, il ruolo che giocano nelle fasi di recupero. Tutti argomenti che hanno cambiato in modo esponenziale la performance e la vita alimentare dei corridori.

Corse di un giorno e gare a tappe, carboidrati sempre protagonisti
Martijn Redegeld, responsabile della nutrizione in Amacx
Corse di un giorno e gare a tappe, carboidrati sempre protagonisti
Martijn Redegeld, responsabile della nutrizione in Amacx

Abbiamo chiesto un approfondimento a Martijn Redegeld, responsabile della nutrizione di Amacx Sport Nutrition, azienda che supporta e collabora con diversi team professionistici (Visma-Lease a Bike, EF Pro Cycling, Q36.5 e altri).

In percentuale, quale è l’importanza di una strategia nutrizionale corretta al giorno d’oggi?

Impossibile dirlo. La prestazione è sempre la somma di fattori diversi, impossibili da quantificare. Tuttavia, l’alimentazione gioca un ruolo significativo. Una famosa citazione su questo argomento è: “Una buona dieta non renderà campione un atleta mediocre. Ma una dieta povera renderà un atleta d’elite, un corridore nella media”. Un esempio rende molto bene l’idea di cosa significhi mangiare bene e nel modo giusto, integrare nel modo adeguato.

Corse di un giorno e gare a tappe, carboidrati sempre protagonisti
I gel non sono tutti uguali e la formulazione influisce sulla prestazione nel breve, medio e lungo periodo (foto Amacx)
Corse di un giorno e gare a tappe, carboidrati sempre protagonisti
I gel non sono tutti uguali e la formulazione influisce sulla prestazione nel breve, medio e lungo periodo (foto Amacx)
Nell’economia della performance durante le tappe con salite lunghe e tappe vallonate, in un Grande Giro, come cambia la strategia di assunzione dei carboidrati?

Le tappe con lunghe salite sono spesso le più impegnative, con conseguente maggiore fabbisogno di carboidrati. Tuttavia, anche le tappe con terreno ondulato possono essere molto impegnative al giorno d’oggi. Ogni tappa è unica e ogni corridore ha un ruolo unico in ogni tappa. Quindi, per ogni corridore e per ogni tappa, ci sarà una strategia di rifornimento personalizzata.

La strategia d’integrazione cambia tra una classica ed una corsa a tappe?

Sì. Nelle gare di un giorno conta solo la prestazione in gara. Nelle corse a tappe, il recupero è molto più importante, nell’ottica della classifica finale. I protocolli di alimentazione, recupero e integrazione saranno quindi personalizzati in base a questi obiettivi.

Corse di un giorno e gare a tappe, carboidrati sempre protagonisti
Il doppio ruolo dell’integrazione nelle corse a tappe, fornire energia, aiutare il recupero (foto Amacx)
Corse di un giorno e gare a tappe, carboidrati sempre protagonisti
Il doppio ruolo dell’integrazione nelle corse a tappe, fornire energia, aiutare il recupero (foto Amacx)
Quanto influisce il caldo e anche un clima freddo?

Il caldo aumenta il fabbisogno di liquidi, poiché i ciclisti sudano molto di più. La sudorazione varia molto da persona a persona. Anche gli elettroliti possono svolgere un ruolo importante nell’ottimizzazione dello stato di idratazione. Inoltre, le alte temperature influiscono leggermente sull’utilizzo di carboidrati da parte del corpo, quindi i ciclisti dovrebbero essere particolarmente attenti a un’alimentazione ottimale. Il freddo comporta più che altro delle sfide pratiche. I ciclisti hanno meno sete e anche aprire le barrette energetiche o i gel è molto più difficile quando si indossano diversi strati di vestiti e guanti. Ciò aumenta il rischio di carenza di carburante o di idratazione adeguata.

Gli atleti integrano ancora con cibi solidi, oppure la preferenza è verso i gel?

Questo varia da ciclista a ciclista e anche in base al tipo di gara. La maggior parte dei ciclisti preferisce prodotti solidi nelle parti più facili delle gare, mentre gel e bevande sono l’opzione preferita quando l’intensità aumenta e diventa più difficile masticare una barretta.

Corse di un giorno e gare a tappe, carboidrati sempre protagonisti
Corse sempre più tirate, gli atleti dirottano le preferenze verso l’integrazione liquida (foto Amacx)
Corse di un giorno e gare a tappe, carboidrati sempre protagonisti
Corse sempre più tirate, gli atleti dirottano le preferenze verso l’integrazione liquida (foto Amacx)
I carboidrati sono tutti uguali, oppure ci sono delle differenze da considerare?

Esistono sicuramente differenze importanti tra i carboidrati. Uno dei fattori chiave è la velocità di assorbimento. Più velocemente un tipo di carboidrato viene assorbito, prima può essere utilizzato dai muscoli per produrre energia e minore è il rischio di problemi gastrointestinali. E’ qui che entra in gioco l’indice glicemico. I prodotti con un indice glicemico elevato vengono assorbiti rapidamente e forniscono energia rapidamente, mentre i prodotti con un indice inferiore vengono assorbiti più lentamente e rilasciano energia in un periodo di tempo più lungo. L’indice glicemico di un prodotto dipende dai suoi ingredienti e dalla sua composizione.

Puoi farci un esempio?

Una barretta energetica all’avena ha un indice glicemico inferiore perché contiene più fibre, proteine e grassi. D’altra parte, i gel energetici in generale, prendiamo ad esempio gli Amacx, contengono zuccheri a rapido assorbimento, sinonimo di un indice più elevato.

Corse di un giorno e gare a tappe, carboidrati sempre protagonisti
Due famiglie di integratori, tre prodotti diversi, per esigenze e momenti differenti di gara
Corse di un giorno e gare a tappe, carboidrati sempre protagonisti
Due famiglie di integratori, tre prodotti diversi, per esigenze e momenti differenti di gara
Entrambi hanno la loro importanza?

Sì. Durante le corse di resistenza più leggere, può essere piacevole scegliere prodotti solidi che vengono digeriti più lentamente e forniscono energia nel tempo. Durante gli sforzi più intensi, prodotti a digestione rapida come i gel aiutano a fornire energia rapidamente quando è più necessaria. Inoltre, glucosio e fruttosio vengono assorbiti nell’intestino da trasportatori diversi. Possiamo considerarli come due “porte d’ingresso” separate nell’intestino. Il glucosio utilizza un trasportatore, chiamato trasportatore del glucosio sodio-dipendente o SGLT1, può assorbire circa 60-70 g all’ora. Il fruttosio utilizza un altro trasportatore chiamato GLUT-5 e può assorbire circa 30-50 g all’ora.

Corse di un giorno e gare a tappe, carboidrati sempre protagonisti
Saper leggere l’etichetta è un primo grande passo (foto Amacx)
Corse di un giorno e gare a tappe, carboidrati sempre protagonisti
Saper leggere l’etichetta è un primo grande passo (foto Amacx)
L’assorbimento è comunque simultaneo?

Esatto. L’assorbimento di glucosio e fruttosio può avvenire simultaneamente, indipendente l’uno dall’altro. Pertanto, l’organismo può assorbire più carboidrati totali all’ora se glucosio e fruttosio vengono forniti insieme. Combinarli nel giusto rapporto aiuta gli atleti a raggiungere un elevato apporto di carboidrati senza sovraccaricare l’intestino. Per assunzioni fino a 90 grammi all’ora, in Amacx abbiamo sviluppato appositamente la linea Energy con il rapporto glucosio/fruttosio 2:1. Significa anche equilibrio tra disponibilità di carboidrati nei muscoli, gusto e comfort gastrointestinale. Ad esempio, un atleta può assumere 3 prodotti della linea Energy all’ora, 3 × 30 grammi, ovvero 90 grammi di carboidrati in totale, che equivalgono a 60 di glucosio e 30 di fruttosio.

E quando serve una quantità di carboidrati superiore?

In sforzi molto lunghi o molto intensi, in cui gli atleti mirano a più di 90 grammi all’ora e oltre, l’organismo trae beneficio da una maggiore quantità di fruttosio. Quest’ultimo aiuta a mantenere l’assunzione di glucosio entro il suo limite di assorbimento, aumentando comunque la disponibilità totale di carboidrati. Quando si punta a superare la soglia di 90/120 grammi di carboidrati per ora è consigliato un mix con rapporto 1:0,8, glucosio/fruttosio.

Corse di un giorno e gare a tappe, carboidrati sempre protagonisti
I “beveroni” rossi, uno dei simboli delle fasi di recupero, un mix di elementi nutrizionali (foto Amacx)
Corse di un giorno e gare a tappe, carboidrati sempre protagonisti
I “beveroni” rossi, uno dei simboli delle fasi di recupero, un mix di elementi nutrizionali (foto Amacx)
Durante le tappe di un Grande Giro, durante una competizione, si assumono anche proteine?

Vengono utilizzate solo prima e dopo la gara, non durante. Durante la gara, il carburante principale sono i carboidrati. Le proteine contribuiscono solo in piccola parte alla produzione di energia, vengono digerite più lentamente e possono aumentare il rischio di disturbi gastrointestinali. Il ruolo principale delle proteine è la riparazione e il rimodellamento muscolare, il successivo recupero e adattamento.

E’ possibile creare una scaletta delle priorità? E’ più importante l’integrazione in gara, il post gara, la colazione, oppure la cena?

E’ impossibile dire quale pasto sia più importante. Soprattutto nel ciclismo professionistico odierno, dove il livello è estremamente alto e tutte le squadre prestano attenzione a ogni singolo dettaglio, un pasto sbagliato può fare la differenza tra vincere la gara o restare in gruppo a ruota, così come una strategia d’integrazione non adeguata alle esigenze dell’atleta.

Campionati del mondo Kigali 2025, Andrea Bagioli sceglie i rifornimenti Enervit per la corsa

A Kigali con Bagioli: caldo e altura, gel e borracce

03.10.2025
6 min
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KIGALI (Rwanda) – A pochi minuti dal via del mondiale dei professionisti, Stefano Cerea ha appoggiato sul tavolo un piccolo scatolone pieno di gel con il sodio. Così, quando è stato il momento di alzarsi per riempire le tasche della maglia, i corridori ci si sono avventati come api sul fiore. Troppo alto il rischio di crampi, a quello che si era visto nei giorni precedenti, per non attingere a ogni rimedio possibile.

Come si sa, la nazionale è sponsorizzata da Enervit per tutto ciò che concerne la supplementazione e l’integrazione, ma alcuni corridori si sono presentati al mondiale con i prodotti dei loro team. Non esistendo il nutrizionista della nazionale, ciascuno di loro si è fatto assistere a distanza. Incuriositi dall’uso degli integratori in una corsa così dura e in condizioni tanto particolari, nei giorni di vigilia abbiamo iniziato a parlarne con Andrea Bagioli, considerato che alla Lidl-Trek il valtellinese utilizza ugualmente prodotti Enervit.

Il sale sui pantaloncini

Bere, bere e ancora bere. In sintesi estrema, è stata questa la raccomandazione che il dottor Corsetti dava ogni santo giorno a tutti gli azzurri di Kigali. Un consiglio preso così alla lettera da Giada Silo, da essersi presentata al via con un pezzo di nastro attaccato sul manubrio, con scritto: BEVI.

Delle condizioni ambientali del Rwanda avevamo parlato anche con il dottor Giorgi, secondo cui l’altura e il clima tropicale hanno avuto effetti incisivi sulle prestazioni degli atleti. «L’atleta muovendosi – ha detto Giorgi – produce calore e cerca di disperderlo con la sudorazione. In un clima umido, però, la dispersione del calore tramite sudore è ridotta perché l’aria è già satura di vapore acqueo. Di conseguenza, la temperatura corporea resta più alta e l’atleta si affatica più rapidamente. Questo porta anche a una disidratazione precoce, soprattutto nei primi giorni».

Ce ne siamo accorti guardando il sale sui pantaloncini e le maglie degli atleti, anche quelli di Pogacar, ma anche sentendo parlare di crampi, come non succedeva da tempo nel ciclismo dell’integrazione ormai perfetta.

Campionati del mondo Kigali 2025, Tadej Pogacar, sudore
Sui pantaloncini di Pogacar in bella evidenza il segno del sudore e del sodio
Campionati del mondo Kigali 2025, Tadej Pogacar, sudore
Sui pantaloncini di Pogacar in bella evidenza il segno del sudore e del sodio

Sodio, 8 milligrammi ogni ora

«Su un percorso come quello del mondiale – ha spiegato Bagioli – si andava avanti con gel e maltodestrine. Poco cibo solido, intendo barrette o rice cake, e giusto nelle fasi iniziali e più tranquille della gara. Principalmente gel, anche quelli col sodio, visto che faceva caldo e c’era tanta umidità, quindi si sudava. E’ un aspetto che tanti magari non considerano, però integrare ogni ora con 800 milligrammi di sodio fa la differenza».

Un paio di giorni prima, ragionando assieme a Pietro Mattio, Lorenzo Finn era giunto alla conclusione di buttare giù un gel per ciascun giro. La gara era dura, per cui oltre a curarsi della disidratazione, c’è stato da prendersi cura dell’indispensabile carico di carboidrati.

«La mia quantità – ha detto ancora Bagioli – è di 100-110 grammi per ora, composti fra gel e borracce. I gel sono da 40 grammi, le borracce da 60. Però è capitata anche la borraccia di sola acqua, soprattutto nel finale della gara si cerca sempre più acqua. Le malto si lasciano un po’ da parte».

Sali anche nella borraccia

Incontrato in aeroporto all’indomani della corsa ed essendo con Ciccone e Garofoli uno dei tre azzurri che ha concluso il mondiale di Kigali, abbiamo chiesto a Bagioli se l’uso del gel con il sodio abbia funzionato e la risposta è stata un sorriso: «Direi proprio di sì, no?».

«Da quando ho iniziato a usarli – ha spiegato il corridore della Lidl-Trek – il rischio di crampi si è allontanato. Non so spiegare, è come se la gamba sembrasse sempre pronta. A volte, quando ti mancano i sali, senti un calo sia mentale che fisico. Invece usando i gel col sodio, secondo me si evitano questa fase e questo rischio».

A questo punto però la curiosità è venuta da sé: avere i gel con il sodio porta a non avere sali nelle borracce? «No, perché nella borraccia con le malto sono compresi anche i sali. In minore quantità rispetto ai gel – ha spiegato Bagioli – però ci sono anche loro».

Acqua (anche) per bagnarsi

Bere, bere e ancora bere. Ma anche bagnarsi per tenere bassa la temperatura corporea: il mondiale di Kigali non ha fatto sconti. Anche se delle sporadiche nuvolette hanno dato a tratti un senso di minor calore, il sole e l’umidità dell’aria erano a livello di una sauna.

«Difficile dire quante borracce abbiamo usato – ha confermato Bagioli – anche perché tante ci sono servite per bagnarci. Comunque tante. Venerdì in allenamento, avendo fatto quattro ore, c’era un caldo così forte che abbiamo bevuto come cammelli. E anche in allenamento si deve guardare quello che si fa e che si mangia. Se dobbiamo fare dei lavori, le maltodestrine vanno prese, però non nelle stesse quantità della gara. In allenamento non arrivo ai 110 grammi, resto sempre più basso. Invece con questa altura e questo clima, assumere sodio è più importante, perché davvero sono condizioni in cui si suda tanto».

Il mondiale di Kigali finisce così in archivio con la vittoria travolgente di Pogacar e appena 30 corridori al traguardo. Come abbiamo letto stamattina da Cassani e come si è evinto ascoltando i commenti dei corridori dopo la gara, si è trattato di una gara di eccessiva durezza. 5.128 metri di dislivello nel cuore dell’Africa sono stati un eccesso (forse) immotivato. A maggior ragione per questo, il ricorso a prodotti specifici è risultato ancora più importante.

MaltoShot Endurance PLUS: la nuova frontiera dell’energia

04.09.2025
4 min
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E’ ufficialmente arrivato sul mercato il nuovo MaltoShot Endurance PLUS di EthicSport, un gel energetico che promette di ridefinire gli standard dell’integrazione negli sport di endurance. Studiato per fornire energia a rilascio prolungato, con una tollerabilità elevata anche in condizioni estreme, il prodotto introduce una formula avanzata che unisce equilibrio glucidico, supporto elettrolitico e un’inedita componente di beta-alanina.

Un vero passo avanti nella ricerca nutrizionale, pensato per ciclisti, triatleti, trail runner e tutti coloro che affrontano sforzi intensi e prolungati.

EthicSport è partner tecnico dei ragazzi della Biesse-Carrera
EthicSport è partner tecnico dei ragazzi della Biesse-Carrera

Una formula innovativa

MaltoShot Endurance PLUS rappresenta un’evoluzione rispetto ai tradizionali gel energetici. La sua struttura si basa su cinque fonti di carboidrati a diverso indice glicemico, tra cui spiccano le ciclodestrine ramificate SusCarb, caratterizzate da alta solubilità e digeribilità. Ogni pack da 50 ml fornisce 35 grammi di carboidrati, per un totale di 143 kcal, con un rapporto glucosio:fruttosio di 1:0.8, studiato per garantire un assorbimento progressivo ed efficiente senza picchi glicemici improvvisi.

Accanto alla componente energetica, il gel include un profilo elettrolitico avanzato, con 305 mg di sodio e 105 mg di magnesio per mantenere l’equilibrio idrosalino durante lo sforzo. A questo si aggiunge la presenza di 610 mg di beta-alanina, aminoacido che contribuisce a tamponare l’acidosi muscolare e a migliorare la capacità di sostenere sforzi intensi.

La totale assenza di caffeina amplia la platea di utilizzatori, rendendolo adatto anche a chi preferisce strategie di integrazione prive di stimolanti. La consistenza fluida e la formulazione gluten free, vegan e doping free tested completano un profilo di assoluta modernità, capace di rispondere alle esigenze degli atleti più attenti.

Il MaltoShot Endurance PLUS va consumato durante l’attività: nel grafico le indicazioni di EthicSport
Il MaltoShot Endurance PLUS va consumato durante l’attività: nel grafico le indicazioni di EthicSport

Per chi e per cosa è ideale

Questo gel nasce con un obiettivo chiaro: offrire un apporto energetico costante e facilmente gestibile a chi pratica sport di resistenza. Ciclisti impegnati in granfondo o tappe di montagna, triatleti nel pieno di una lunga sessione di gara, ultrarunner sui sentieri o atleti che affrontano sessioni di allenamento oltre le due ore possono trarre beneficio dalla struttura sequenziale di MaltoShot® Endurance PLUS.

Grazie alla combinazione di carboidrati a rilascio differenziato e al rapporto ottimizzato tra glucosio e fruttosio, il gel assicura energia senza sbalzi, prevenendo i classici crolli di prestazione tipici dei prodotti a base di zuccheri semplici. Il sodio e il magnesio intervengono nel sostenere la contrazione muscolare e l’equilibrio idrosalino, mentre la beta-alanina diventa un alleato prezioso negli sforzi ad alta intensità, ritardando la fatica muscolare.

Nell’era dei carbo per ora, argomento che tante volte abbiamo trattato, EthicSport raccomanda le modalità d’uso. Il brand romagnolo suggerisce l’assunzione di un pack ogni 50-70 minuti, eventualmente accompagnato da un sorso d’acqua, fino a un massimo di quattro unità al giorno. Il prodotto può essere inserito in strategie di integrazione miste, alternandolo con barrette o bevande elettrolitiche, soprattutto per sforzi oltre le tre ore. La sua consistenza fluida lo rende pratico anche in situazioni estreme, quando la digestione può essere messa alla prova da alte temperature o stress fisico prolungato.

In sintesi, MaltoShot Endurance PLUS si rivolge a chi cerca un integratore energetico che sappia garantire continuità e stabilità, senza il rischio di cali improvvisi, e che risponda ai bisogni di chi affronta performance lunghe e impegnative.

Un sorso d’acqua che accompagna il MaltoShot Endurance PLUS non è mai sbagliato
Un sorso d’acqua che accompagna il MaltoShot Endurance PLUS non è mai sbagliato

Confezione e gusti

Il nuovo gel EthicSport viene commercializzato in monodosi da 50 ml, raccolte in pratici box da 15 pezzi. Questo formato ne facilita l’utilizzo sia in allenamento che in gara, consentendo all’atleta di pianificare con precisione l’apporto calorico e idrosalino in base alla durata e intensità dello sforzo.

MaltoShot Endurance PLUS è disponibile in due varianti di gusto: Mojito-Mint e Orange-Lemon, entrambi pensati per offrire freschezza e leggerezza anche nelle fasi più dure della prestazione. Una scelta che va incontro alle esigenze degli sportivi, spesso alla ricerca di sapori che possano attenuare la monotonia del dolce tipica dei prodotti energetici.

Il prodotto si distingue inoltre per la massima tollerabilità digestiva, un aspetto che ne amplia l’utilizzo a un’ampia fascia di sportivi, inclusi coloro che in passato hanno sperimentato difficoltà con altri gel. EthicSport, forte della propria esperienza nell’integrazione sportiva, posiziona MaltoShot Endurance PLUS come un riferimento per chi desidera un approccio moderno ed evoluto alla nutrizione in gara e in allenamento.

Disponibile sul sito ufficiale e presso rivenditori specializzati, il gel si presenta come una soluzione completa per supportare gli sportivi nel raggiungimento delle loro migliori performance.

EthicSport

Super Dextrin Bar di EthicSport, le nuove barrette per l’endurance

30.06.2025
4 min
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Il brand romagnolo EthicSport ha appena presentato un nuovo prodotto: le Super Dextrin Bar. Si tratta di barrette energetiche pensate per gli sforzi prolungati, che si basano su dei carboidrati innovativi, le ciclodestrine ramificate (ne parleremo a breve). Ma non sono solo performanti, sono state studiate anche per essere pratiche e gustose, caratteristiche che possono renderle preferibili ai gel.

Ogni barretta apporta circa 180 kcal ed è formulata per garantire energia a rilascio prolungato, grazie al mix di carboidrati intelligenti. Ottima la digeribilità, anche in condizioni di stress fisico. Infine il formato morbido è pratico da utilizzare in ogni stagione. Si tratta di un prodotto rivolto a chi pratica attività prolungate e cerca un’alternativa digeribile, morbida e gustosa alle barrette standard. Permette inoltre di integrare carboidrati a rilascio prolungato prima o durante l’attività.

«Con questa novità – fanno sapere dal team di Ethic Sport – estendiamo il concetto di energia intelligente e innovativa anche al formato solido. Una soluzione efficace e gustosa, perfetta per affrontare le sfide dell’endurance».

Le nuove barrette si avvalgono di una formula che garantisce un rilascio di energia costante
Le nuove barrette si avvalgono di una formula che garantisce un rilascio di energia costante

Perché le barrette al posto dei gel?

Dopo molti anni in cui i gel sembravano aver preso il sopravvento negli sport di fatica, negli ultimi tempi le barrette stanno tornando agli antichi fasti. Rispetto ai gel sono più pratiche, non sporcano le mani, affaticano meno lo stomaco e quasi sempre sono più appetibili.

Ma per essere davvero efficaci anche a livello di integrazione le barrette devono rispondere ad alcune caratteristiche. Come contenere il giusto mix di carboidrati a diversa velocità di assorbimento, essere facilmente digeribili anche sotto sforzo e non provocare picchi glicemici ai quali seguirebbero altrettanti cali. Tutte caratteristiche garantite dalle nuove Super Dextrin Bar.

Le Super Dextrin Bar sono state usate dai ragazzi del team Biesse Carrera Premac allo scorso Giro Next Gen
Le Super Dextrin Bar sono state usate dai ragazzi del team Biesse Carrera Premac allo scorso Giro Next Gen

L’importanza delle ciclodestrine ramificate

Le ciclodestrine ramificate – come le SusCarb® alla base delle nuova barrette Super Dextrin Bar – sono un tipo di carboidrati ad alto peso molecolare ottenuti a partire dall’amido.
Rispetto ai carboidrati tradizionali presentano diversi vantaggi. Si dissolvono rapidamente, migliorando la digeribilità e favorendo uno svuotamento gastrico più rapido, caratteristica particolarmente indicata negli sport di endurance come il ciclismo.

Ma soprattutto forniscono energia in modo graduale e costante, evitando i fastidiosi picchi glicemici.
Introdurre le SusCarb® nelle Super Dextrin Bar significa quindi abbinare la praticità di una barretta a queste proprietà nutrizionali di nuova generazione.
In questo modo, come detto in apertura, le nuove barrette di EthicSport garantiscono un apporto energetico di circa 180 kcal ognuna.

Gusti, modalità d’uso e prezzo

Le Super Dextrin Bar (senza glutine e Doping Free tested) sono presentate in due versioni. Sweety, dolce e avvolgente, e Tasty, leggermente salata.

Il primo nasce da ingredienti come pasta di datteri, granella di arachidi pralinate, fiocchi di avena senza glutine, arachidi, ciclodestrina Suscarb®, creme caramel, maltodestrina, zucchero, sale (0,7%), aroma naturale, cacao in polvere, sodio ascorbato.

Il secondo ha ugualmente pasta di datteri, crisp di riso, granella di arachidi pralinate, granella di mandorle, granella di nocciola confettata, pasta di fichi secchi, nocciole, mandorle, zucchero, ciclodestrina SusCarb®, maltodestrina, aroma naturale, cacao in polvere, sodio ascorbato. In entrambi i casi, il prodotto può contenere sesamo, soia, latte e altra frutta a guscio.


EthicSport consiglia di assumere una barretta circa 60–90 minuti prima dell’attività, e una ogni 1,5–2 ore durante l’attivita. Sono vendute in una confezione da 25 unità al prezzo di 72,5 euro.

Ethic Sport

Volchem Energen 40 ml, carboidrati buoni e senza esagerazioni

13.06.2025
4 min
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I carboidrati, un vocabolo entrato a fare parte del gergo ciclistico in tutte le categorie di utenti, dal ciclista della domenica, a chi in bici ci va per mestiere. Il ruolo dei carboidrati, intesi come macro-categoria, è sempre stato importantissimo, fondamentale, un elemento necessario al ciclista. Tempo addietro, quando si affrontava l’argomento compariva l’immagine della pasta, del riso o delle patate, dei piccoli panini da mettere in saccoccia. Ora tutto è cambiato.

La parola d’ordine è sfruttare al massimo le potenzialità del “proprio motore”, non appesantire la fase digestiva, avere energia subito e sempre disponibile. Gli integratori (meglio se di qualità) aiutano, non poco, ma è necessario capire come assumerli e nel modo corretto. Entriamo nel dettaglio di Volchem Energen 40 ml, un vero concentrato di maltodestrine in forma liquida, integratore energetico di alta qualità, con un rapporto bilanciato di elementi, ma soprattutto adatto alle diverse categorie di pedalatori (e non solo ciclisti).

Anche in gara e sotto sforzo si dimostra un prodotto eccellente
Anche in gara e sotto sforzo si dimostra un prodotto eccellente

Gel e carboidrati secondo Volchem

Energen 40 ml è un gel che ha l’obiettivo di fornire energia durante l’attività fisica, anche intensa, ristabilire i livelli di glicogeno ed essere un valido aiuto durante le fasi di recupero nell’immediato post sforzo. Questo è possibile grazie al sodio ed al potassio. Inoltre, un fattore che vogliamo sottolineare e per nulla banale, la formula di Energen ha un profilo osmotico ottimale e ridotto. Significa che, fornisce energia e contribuisce ad una buona idratazione dell’organismo.

Contiene maltodestrine di mais e fruttosio, è privo di glutine, non contiene grassi e dolcificanti artificiali. Energen è indicato anche per chi è intollerante al lattosio. Un singolo gel da 40 ml fornisce 21 grammi di carboidrati, di cui solo 4 grammi sono di zuccheri (un rapporto eccellente), 86 kilocalorie e 360 kilojoule. Non sono numeri stratosferici, molto diversi dalla versione più “estrema” di Energen GF21, ma al tempo stesso sono valori gestibili da chiunque, anche dai meno allenati e da chi non tollera quantità eccessive di carboidrati ingeriti di botto in una sola volta.

Quattro gusti e una differenza

Vale la pena fare una precisazione. I gusti limone, cola e tropical di Volchem Energen 40 ml, hanno una quantità di carboidrati più elevata, rispetto al gusto menta. Quest’ultimo riprende una formula originale che è stata leggermente rivisitata.

Carboidrati in forma liquida, non densa e non pastosa, non eccessivamente dolce. Anzi, Energen ha un profilo bilanciato del gusto che non stimola la salivazione, non impasta la bocca neppure quando la temperatura esterna è impegnativa. Una volta assunto il gel non è fondamentale bere, anche se è sempre consigliabile (a nostro parere) ed il gusto dolce non è latente in bocca. Un gran bel vantaggio quando si è sotto sforzo.

Prima di tutto un gel

Volchem Energen massimizza il suo effetto quando è assunto così come lo si vede. E’ un gel monodose utile in diversi momenti dell’attività fisica, anche nell’immediato post workout, eppure sciolto nella borraccia con dell’acqua è buono e gradevole. In più di un’occasione abbiamo diluito due bustine in 500 ml di acqua (nella borraccia), accompagnando questa soluzione ai gel puri. Un valido spunto per chi trova piacere (ed efficacia) nella costante assunzione di carboidrati, puri o tramite la borraccia, con l’obiettivo primario di avere sempre benzina (buona) nel proprio serbatoio.

Volchem

Super Dextrin Pro, solubile per i carbo nella borraccia

06.05.2025
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EthicSport lancia anche la versione solubile di Super Dextrin Pro, un super integratore di carboidrati a rilascio differenziato. E poi, SuperDextrin Pro è ipotonico. Significa massima idratazione e piena sicurezza a livello gastrointestinale.

Oltre ad utilizzare materie prime certificate e di altissima qualità, come buona parte degli integratori EthicSport, anche il nuovo Super Dextrin Pro è senza glutine. E’ adatto ad un’alimentazione vegana, vegetariana, non contiene caffeina ed è doping free. Entriamo nel dettaglio.

Almeno una borraccia durante le gare o allenamenti molto intensi, un valido aiuto
Almeno una borraccia durante le gare o allenamenti molto intensi, un valido aiuto

Per chi cerca tanto supporto

Con la linea Pro, EthicSport raggiunge un livello superiore nella categoria degli integratori di carboidrati, o comunque di quegli integratori deputati a fornire grandi quantità di energia. Super Dextrin Pro è dedicato a chi pratica sport di resistenza e necessita di enormi quantità di energia. Si rivolge a quelle categorie di sportivi che approcciano l’attività fisica con intento agonistico e puntano a performance estremizzate.

Super Dextrin Pro è un integratore di carboidrati a rilascio sequenziale con rapporto 1:0.8 (glucosio:fruttosio). Questo bilanciamento massimizza l’ossidazione dei carboidrati, è ben tollerato dall’organismo e dai diversi recettori in questione, che non vengono “ingolfati” e mantengono un’efficienza ottimale. Inoltre, fattore non secondario, l’integratore ha una bassa pressione osmotica, significa che è facile da sciogliere (si scioglie completamente e non lascia residui sul fondo della borraccia).

Davvero complete ed esaurienti le informazioni disponibili direttamente sulla confezione
Davvero complete ed esaurienti le informazioni disponibili direttamente sulla confezione

Qualcosa più della versione monodose

La versione solubile in borraccia, se messa a confronto con la monodose, a parità di dosaggio ha qualche grammo in più di carboidrati, anche se è difficile fare un confronto vero e proprio (perché entra in gioco il valore della soluzione finale).

Un gel Super Dextrin Pro da 60 ml contiene 46 grammi di carboidrati e fornisce 795 kilojoule, mentre il prodotto solubile dischiara 58 grammi e 984 kilojoule con una porzione da 60 grammi (da sciogliere in 600 ml di acqua).

Soluzione in polvere, una sorta di completamento al gel
Soluzione in polvere, una sorta di completamento al gel

Parola all’esperta in materia

Per meglio contestualizzare l’integratore, abbiamo chiesto un parere alla nostra nutrizionista Rosella Ratto. «I due integratori EthicSport Pro, solubile e gel pronto all’uso, sono molto simili per la complessità dei carboidrati inseriti – dice Rossella Ratto – anche se presentano delle diversità da non sottovalutare. Entrambi sono evidentemente studiati per rilasciare energia in modo continuo e con tempistiche diverse, fattore particolarmente utile allo sportivo che non si deve confrontare con sensazioni di alti e bassi.

«Puntano ad una elevata digeribilità – prosegue – mentre la versione solubile vira su una categoria ipotonica, per via della presenza di una quantità minima di sale, il gel è un vero e proprio boost di energia. Pro solubile oltre all’energia garantisce anche una rapida idratazione, mentre il gel permette di controllare il ph quando lo sforzo è molto intenso, grazie alla presenza di alginato».

Si scioglie completamente e facilmente nella borraccia
Si scioglie completamente e facilmente nella borraccia

Super Dextrin Pro, i nostri feedback

Nella versione Pro e in quella classica, durante uno sforzo intenso e prolungato, oppure nel corso di un allenamento lungo diverse ore e con un dislivello importante, la frase d’ordine è “mai più senza Super Dextrin”.

Concentrandoci sul Pro solubile, è un vero e proprio completamento, utile non solo in gara, ma anche quando si decide di spingere forte in allenamento. Può essere un ulteriore supplemento che arricchisce l’apporto di carboidrati provenienti dai gel (in un lasso temporale compreso nei 60 minuti). Oppure a sé stante, quando si cala leggermente l’intensità, ma è necessario non far mancare l’apporto di energie all’organismo e al tempo stesso si è in una fase di transizione dove non c’è la reale necessità di ingerire del cibo.

Il valore aggiunto della “neutralità”. Super Dextrin Pro solubile non è un integratore “invadente”, non rende pastoso e gelatinoso il liquido della borraccia e non è dolce. Non richiama la salivazione e non impasta la bocca quando fa caldo e quando si è sotto sforzo.

EthicSport

Pavia, ore 7: a colazione con Tadej Pogacar

22.03.2025
4 min
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Mancano poche ore alla partenza della 116ª Milano-Sanremo, che da tre anni ha cambiato diverse volte la sede di partenza allontanandosi sempre più dal Castello Sforzesco. Dallo scorso anno il gruppo quindi parte da Pavia per andare sempre alla volta di Sanremo. E’ cambiata anche la distanza, ora di 289 chilometri, che fino a due anni fa era di 294.

Gorka Prieto è il nutrizionista del UAE Team Emirates-XRG (foto Instagram)
Gorka Prieto è il nutrizionista del UAE Team Emirates-XRG (foto Instagram)

Una distanza che costringe il gruppo a partire presto, la gara degli uomini inizierà alle ore 10,15. In una corsa così particolare la strategia alimentare può fare la differenza, così siamo andati a bussare da uno dei team favoriti: il UAE Team Emirates-XRG di Tadej Pogacar (foto Instagram in apertura). Quali saranno le attenzioni del campione del mondo? Ci risponde Pietro Gorka, nutrizionista del team. 

«Partiamo dalla colazione – racconta – i nostri ragazzi la fanno sempre tre ore e mezza prima della partenza. Mentre un’ora prima del via fanno un piccolo snack per immagazzinare le ultime energie. Se si parte troppo presto, però, la colazione slitta in avanti di un’ora. Per la Sanremo i ragazzi si siederanno a tavola tra le 7 e le 7,30».

Si sveglieranno quindi molto presto?

Esatto, questo è il problema di quando ci sono delle gare lunghe (e quando l’hotel, come in questo caso, è distante dal via: la UAE Emirates ha dormito ad Assago, 36 chilometri da Pavia, ndr). E’ successo di recente anche alla Tirreno-Adriatico nella frazione di Colfiorito che misurava 239 chilometri. Noi abbiamo un menù che viene mandato al cuoco e lui prepara tutto con pesi e porzioni calibrate. Ogni corridore ha la sua quantità di cibo che deve mangiare in base al suo ruolo, al peso e tanti altri fattori. 

Cosa troverà in tavola Pogacar?

Diversi tipi di pancake, waffles, porridge di avena, porridge di riso e tante tipologie di pane. Poi quello che i ragazzi avranno in tavola cambia a seconda di quello che comunico al cuoco, sabato si troveranno: waffles, pane con uvetta e porridge.

Nella colazione di Pogacar non può mancare l’omelette, ottima fonte di proteine e grassi
Nella colazione di Pogacar non può mancare l’omelette, ottima fonte di proteine e grassi
Siccome tutto sarà calibrato che porzioni avranno?

Tadej (Pogacar, ndr) avrà 230 grammi di carboidrati e 30 o 35 grammi di proteine e altrettanti di grassi. Poi un’ora prima del via facciamo il solito spuntino che prevede altri 40 grammi di carboidrati. Di solito questo consiste in una torta di riso al gusto marshmallow. 

Porridge di riso o avena?

Di riso, perché avendo meno ore dalla colazione alla partenza riesce ad avere la stessa quantità di carboidrati con una porzione ridotta. 

In una gara così lunga ma senza ostacoli nella parte iniziale l’alimentazione in gara cambia?

Non troppo, la quantità di carboidrati che vanno ad assumere è sempre tra i 100 e i 130 grammi l’ora. Nelle prime ore si riescono a ingerire alimenti solidi come rice cake e barrette che ci fornisce Enervit e una borraccia con dentro 60 grammi di carboidrati, così si arriva all’apporto desiderato. Considerando che la partenza è più tranquilla perché non si va forte per tutto il giorno c’è più tempo per caricare le tasche con tutto il cibo che serve. In una gara del genere poi è facile per i corridori venire all’ammiraglia e prendere un rifornimento.