Landa: il Tour in testa, ma questo Giro senza crono…

17.12.2021
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Non restiamo stupiti quando Mikel Landa esordisce con un: «La prima cosa è stare bene. Voglio superare ogni problema di salute». L’asso spagnolo è noto per le sue cadute e anche per qualche passaggio a vuoto in momenti topici dei suoi grandi appuntamenti. Ma resta un big.

L’ennesima prova l’abbiamo avuta quest’anno con la caduta al Giro, appunto, e gli improvvisi problemi accusati alla Vuelta. A fronte, è giusto ricordarlo, di un potenziale enorme. In salita, il miglior Landa infatti non è così distante dai Pogacar o i Bernal.

Il 32 enne della Bahrain-Victorious ha obiettivi abbastanza definiti per la prossima stagione, almeno nella testa, e ancora una volta questi passeranno dalle corse a tappe, quelle alle quali si sente più votato.

Dopo il ritiro alla Vuelta, il basco ha preso parte all’europeo con il ruolo di gregario. Mikel è sempre stato generoso
Dopo il ritiro alla Vuelta, il basco ha preso parte all’europeo con il ruolo di gregario. Mikel è sempre stato generoso

Idea Tour, ma il Giro…

Dopo una stagione così ricca di successi e dopo essersi ritrovata estremamente competitiva anche nelle classiche, la Bahrain deve calibrare bene i suoi impegni. In questi giorni spagnoli – sono in ritiro Altea – i direttori sportivi hanno un bel da fare per piazzare tutti i capitani: Jack Haig, Sonny Colbrelli, Mathej Mohoric, Damiano Caruso e appunto Mikel Landa, senza dimenticare Pello Bilbao e Gino Mader che l’anno scorso è cresciuto moltissimo.

Poiché non tutti hanno un programma così definito anche quello di Landa resta “ballerino” o quantomeno non è deciso del tutto. Lui dice che il grande obiettivo è la Grande Boucle, ma come? Da leader? Da cacciatore di tappe? O da semplice gregario?

«Mi piacerebbe fare il Tour de France – dice Landa – Mi rendo conto che il Giro d’Italia è molto adatto alle mie caratteristiche. La corsa rosa può essere davvero una grande opportunità. Ho visto che ci sono molte salite e c’è pochissima crono. Magari potrei farle tutte e due».

E il percorso del Giro 2022 evoca ricordi contrastanti per Mikel. Nel 2017 prima del Blockhaus rovinò a terra insieme a Thomas, ma due anni prima fu re dell’Aprica.

La Bahrain è cresciuta molto quest’anno, ecco Mikel tra Caruso e Haig
La Bahrain è cresciuta molto quest’anno, ecco Mikel tra Caruso e Haig

Concorrenza o aiuto?

Si dice però che Landa e, proprio in virtù di una concorrenza interna fortemente cresciuta, potrebbe non avere un team di supporto tutto per lui. Potrebbe non partire con i gradi di leader unico. Ma guai ad intenderlo come una mancanza di fiducia, visto che ha prolungato il contratto fino al 2023.

«L’anno scorso – dice Landa – ho avuto una stagione molto difficile a causa della caduta al Giro, quindi il mio unico obiettivo è essere competitivo in ogni momento. Ho sempre bisogno di un po’ di fortuna, ma se sono in salute posso fare del mio meglio».

Magari l’arrivo di Luis Leon Sanchez, corridore molto esperto e che in Astana ancora rimpiangono, può aiutarlo parecchio. Sanchez potrebbe essere quell’uomo fidato che magari gli è mancato sin qui. In più i due hanno corso insieme proprio in Astana. Il feeling non dovrebbe essere un problema… sempre che Luis Leon sia affiancato a Landa.

Landa non ha lasciato nulla al caso. Ecco gli speciali supporti alla mano che potrebbero aiutarlo a guidare meglio (foto Instagram)
Landa non ha lasciato nulla al caso. Ecco gli speciali supporti alla mano che potrebbero aiutarlo a guidare meglio (foto Instagram)

Solita e solida serietà

Intanto Landa ha ripreso ad allenarsi con la sua consueta serietà. Ha lavorato anche sulla crono, ma soprattutto su se stesso, sulla salute. Dopo aver concluso la stagione, in verità non molto bene, lo spagnolo si è concentrato sul recupero, come lui stesso ha detto. L’obiettivo? Eliminare definitivamente gli strascichi che dal Giro in poi si è portato dietro per tutta la stagione (è caduto anche al rientro a San Sebastian).

Ha tolto la placca che gli avevano messo alla clavicola, ma soprattutto si è recato presso una clinica nei suoi Paesi Baschi per ovviare ad un problema apparentemente ad una mano. In realtà Mikel ha messo dei supporti, tipo protesi, che sembra possano aiutarlo anche nella guida in quanto “danno assistenza” al sistema neuro-muscoloscheletrico: supporti che svolgono lavori di stabilizzazione, allineamento e correzione. Vedremo se funzioneranno…