Partiti anche gli juniores: che stagione ci aspetta?

30.03.2021
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Ha ragione De Candido, cittì azzurro, quando dice che l’anno scorso è sembrato che degli juniores non importasse poi molto a nessuno. Via dai mondiali, quasi tutte le corse cancellate, l’attività ridotta all’osso e ugualmente al passaggio fra gli under 23 tanti di quei ragazzi sono finiti subito a correre tra i professionisti. Milesi e De Pretto, fra gli altri, come pure Germani e Garofoli, con una maturazione che non è stata per forza di cose completa e quella voglia di spaccare il mondo che a 19 anni è benzina e paradossalmente anche una trappola.

Al Giro delle Conche juniores, in luce anche il giovanissimo Di Bernardo (foto Scanferla)
Al Giro delle Conche, in luce Di Bernardo (foto Scanferla)
Così non va, Rino?

Gli avrei dato più tempo per adattarsi, tenuto conto che l’anno scorso hanno gareggiato a dire tanto per tre mesi. Penso che bisognerebbe avere più pazienza, non tutti sono Evenepoel o Pogacar. E’ come andare a un gran premio di Formula Uno con una bella auto di serie.

E cosa succede?

Succede che ti staccano subito e impari poco, oppure per restare agganciato fondi il motore. Fanno degli sforzi immensi, perché la testa glielo permette, ma non sono abbastanza solidi per sostenerli. Sono ancora juniores. Questo almeno penso io, se poi hanno ragione loro, alzo le mani.

Al trofeo Abmol juniores di Ancarano, vince Belletta su Mosca e Severa
Al trofeo Abmol di Ancarano, vince Belletta su Mosca e Severa
Che stagione ci aspetta fra gli juniores?

Se continua così, meglio dello scorso anno. Almeno abbiamo iniziato. Piano piano la sensazione è che con i vaccini il Covid allenterà la presa e vedo che anche alcune autorità locali stanno concedendo più facilmente le autorizzazioni agli organizzatori.

Pensi che l’anno di quasi abbandono abbia sfaldato il movimento?

Direi di no. Fra le squadre c’è entusiasmo, per cui ora serve soltanto avere qualche certezza in più sui calendari. Ad esempio la Roubaix si dovrebbe fare l’11, nello stesso giorno dei pro’, ma come sono incerti loro, così lo siamo anche noi. Poi ci sono le prove di Coppa del mondo in Francia, Germania e Olanda. Il Giro della Basilicata a fine giugno, che vorrei fare con la nazionale. E gli europei di Trento, prima del mondiale in Belgio. Si tratta solo di ripartire con grinta e puntare a obiettivi sicuri.

Alla Coppa Città di Tavo juniores, vince Marco Andreaus (foto Scanferla)
Alla Coppa Città di Tavo, vince Andreaus (foto Scanferla)
Sono passati fra gli under 23 dei bei corridori…

Dei bei ragazzini, concordo, ma ne sono rimasti di altrettanto buoni. Penso a Romele della Trevigliese. Al gruppo della Ormelle, con Scalco, Bruttomesso e Di Bernardo. C’è Pinarello (nella foto di apertura, vittorioso al Giro delle Conche, ndr) e c’è anche Belletta che ha vinto domenica scorsa. I ragazzi li abbiamo, ma servono le corse perché possano esprimersi.

Farete ancora qualche raduno per metterli un po’ alla prova?

Ce ne sarà uno a Donoratico dal 12 al 16 di aprile, in modo da proseguire il lavoro di valutazione fatto nei mesi scorsi a Montichiari. Noi siamo pronti, i ragazzi non sono da meno.