L’eremita Remco è sceso dal Teide e si prepara a tornare

26.03.2021
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Ma che fine ha fatto Remco Evenepoel? Lo avevamo lasciato dopo la terribile caduta al Giro di Lombardia, la conseguente frattura del bacino e il recupero. Un recupero che sembrava lampo.

Tanto che già prima di Natale parlammo di un Remco super pimpante e molto magro al primo ritiro della sua squadra in Spagna.

Le immagini di Evenepoel in seguito alla caduta nella discesa dal Sormano
Le immagini di Evenepoel in seguito alla caduta nella discesa dal Sormano

Remco eremita

Poi però per lui nessuna corsa. In Deceuninck-Quick Step avevano dichiarato che il giovane fenomeno fosse pronto a gareggiare, ma anche che era lui a voler partire più tardi. Paure? Insicurezze? Tutt’altro, Remco ha in mente Olimpiadi e campionati del mondo (in casa), quindi vuole arrivare a fine stagione, con le batterie cariche. E per questo inizierà a gareggiare al Giro d’Italia.

A chiarire poi le cose ci ha pensato il general manager stesso della Deceuninck, Patrick Lefevere: «Remco sta bene. È tornato in Belgio qualche giorno fa. Sono anche andato a trovarlo a Tenerife, dove in pratica ha stazionato per quasi venti giorni. E’ stato come un’eremita. In quel posto dell’isola, sul monte c’era solo e soltanto il suo hotel. Sembrava fosse sulla Luna!».

Deceunick Quick Step
Remco (e Alaphilppe) in ritiro a gennaio, il belga si è visto poco pubblicamente
Deceuninck Quick Step
Remco (e Alaphilppe) in ritiro a gennaio, il belga si è visto poco pubblicamente

Al Giro ma con calma

«Dopo una lunga base, Evenepoel sta iniziando a lavorare per essere competitivo al Giro – ha detto Lefevere – Ci andiamo con calma, non vogliamo sbagliare. Andrà in Italia con uno stato d’animo diverso rispetto all’anno scorso. Nel 2020 sarebbe andato alla corsa rosa per vincere, stavolta per fare bene ma non sappiamo dove potrà arrivare».

Magari si vuole gettare acqua sul fuoco o effettivamente Remco non è al 100%. Okay che, come abbiamo scritto in questi giorni, i giovani soprattutto quella ristretta cerchia di cui lui fa parte, sanno prepararsi al meglio e sono competitivi anche senza fare gare, ma certo iniziare a gareggiare a maggio con gli altri che hanno tre mesi di gare nelle gambe non è cosa scontata. Neanche se ti chiami Evenepoel.

Esperienza Evenepoel

Il suo allenatore, Koen Pelgrim, che lo ha seguito proprio sul Teide, ha detto di un Remco finalmente sereno. In effetti qualche piccolo fastidio era emerso dai primi ritiri spagnoli, specie in quello di gennaio in cui si cominciava a fare qualcosa in più. Adesso però il belga sembra definitivamente a posto.

«Quello che gli è successo quest’inverno – ha detto Pelgrim all’Het Nieuwsblad – è stata una lezione. Remco ha imparato che a volte è meglio stare un po’ più calmi. Sta anche facendo molti progressi allenandosi di meno. E’ ancora lontano dai suoi standard migliori ma grazie al suo talento può progredire più velocemente di altri». 

In altura con Evevenpoel sono andati anche Fausto Masnada e Mikkel Frolich Honoré. In particolare il danese è diventato il suo uomo di fiducia. Remco sembra abbia “sbattuto i pugni sul tavolo” per averlo con sé anche lo scorso anno nei vari ritiri. Insomma, il ragazzo seppur giovane ha un bel carattere.

Remco Evenepoel e Mikkel Frolich Honoré in ritiro sul Teide
Evenepoel e Honoré in ritiro sul Teide

A Tokyo per la doppietta

Ed Evenepoel cosa dice? Il campioncino fiammingo, come sempre non usa giri di parole, specie quando parla del Giro.

«Io sto bene – ha dichiarato anche lui all’Het Nieuwsblad – la preparazione è filata liscia. Certo, la caduta al Lombardia qualche conseguenza psicologica l’ha avuta. Sono andato da uno psicologo, per via di quel volo e perché ero andato un po’ nel panico in discesa già prima di cadere. Ma adesso va bene. Ho letto anche dei libri per essere più forte mentalmente. 

«Sarò al Giro per prepararmi. Se ci sarà occasione punterò a qualche tappa. Prima di tutto vengono i Giochi (a tal proposito il cittì belga, Sven Vanthourenhout lo ha convocato anche per la crono insieme a Van Aert, ndr) e poi il resto. Alla fine se ci si pensa il mio cammino sarà lo stesso di quello dello scorso anno, ma in più avrò il Giro nelle gambe».