De Pretto e Milesi, gioielli di casa Beltrami. Maini cosa ci dici?

03.08.2021
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Nel covo dei ragazzi della Beltrami Tsa-Tre Colli ci sono due ragazzi, entrambi classe 2002, sui quali c’erano (non a torto) grandi aspettative. Questi due ragazzi sono Davide De Pretto e Lorenzo Milesi. A tratti hanno brillato, a volte meno, ma hanno sempre lottato con grande grinta, pur essendo solo al primo anno nella categoria U23, tra l’altro vestendo la maglia di un team continental.

Di loro ne parliamo anche con Orlando Maini che li segue dall’ammiraglia Beltrami. Diesse che con i giovani ci sa fare e ha un’esperienza pressoché infinita.

De Pretto ha esordito tra i pro’ al Gp Industria & Artigianato. E’ stato un crossista, ma la strada lo attrae di più
Davide De Pretto ha esordito tra i pro’ al Gp Industria & Artigianato

De Pretto, crescita regolare

«Io credo – dice Maini – che quello di De Pretto sia un decorso assolutamente regolare che va di pari passo con il suo  sviluppo fisico. E’ un corridore polivalente. E’ “velocetto”, va bene in salita, è sveglio, sa leggere la corsa. E queste sono tutte caratteristiche che sono a suo favore, specie pensando al suo futuro. Io poi nella valutazione dei ragazzi non faccio riferimento ai numeri o alle vittorie, ma agli step di crescita. Per me ha fatto una buona annata. E non è finita… E comunque, se dovessi fare riferimento a i numeri nelle due cronosquadre che ha fatto ha mostrato valori importanti. E’ stato così in quella della Coppi e Bartali (foto in apertura, ndr) e al Giro del Veneto».

«De Pretto è un “cecchino” – riprende Maini – quindi lo paragonerei a Ulissi. Però essendo così polivalente, andando bene un po’ dappertutto, mi viene in mente anche Conti. Soprattutto da dilettante Valerio era così: bravo un po’ ovunque e vincente».

De Pretto in maglia bianca di miglior giovane al Giro del Veneto, l’ha persa nell’ultima frazione
De Pretto in maglia bianca di miglior giovane al Giro del Veneto, l’ha persa nell’ultima frazione

«Meglio dopo la scuola»

E sul fatto di essere un corridore completo è d’accordo anche il soggetto chiamato in causa, appunto De Pretto. Il veneto infatti ammette che ama la salita e che: «Mi difendo anche in volata».

«Sin qui per me è stata una stagione abbastanza buona, anche se mi è mancato un piazzamento importante come un podio o una vittoria, ma da qui a fine stagione… Il periodo della scuola è stato il più difficile, ma da quando ho finito le cose sono migliorate, ho preso il ritmo. E non è stato facile neanche adattarsi alla distanza delle gare più importanti. Passare dai 120 chilometri tra gli juniores ai 190 con i pro’ è stato un bel salto. Un adattamento in tutto, anche nell’alimentazione in gara e prima della gara.

«Adesso però arrivano delle corse che mi piacciono. Sabato c’è la Zanè-Monte Cengio, che tra l’altro è praticamente casa mia e con arrivo in salita. E domenica c’è il Gp Sportivi di Poggiana. Fare bene in queste prove non mi dispiacerebbe affatto».

Infine De Pretto smentisce le voci che lo volevano con un piede già in Astana. «No! Non è mai stato così. E non ho contatti. Voglio fare un altro anno almeno tra gli U23, cogliere dei risultati e poi magari passare».

Milesi, bergamasco, il prossimo anno quasi certamente passerà pro’
Milesi, bergamasco, il prossimo anno quasi certamente passerà pro’

Dal calcio alla bici

E poi c’è Lorenzo Milesi. Il lombardo ha margini pressoché enormi. Lui infatti è salito in bici solo nel 2018, da allievo di secondo anno. Prima era un calciatore. Ciò nonostante l’anno scorso ha vinto il campionato italiano a cronometro e il bronzo europeo nella stessa specialità tra gli juniores.

«Ma il ciclismo mi piace di più, in tutto  – dice Milesi – Il rapporto coi compagni poi è diverso. Nel calcio scendi in campo, poi torni a casa e non li vedi più. Qui invece sei sempre insieme, in camera, nei ritiri… Quando ero un calciatore ero un terzino, quasi sempre a sinistra.

«Se mi chiedete se sono soddisfatto della mia stagione rispondo di no. All’inizio credevo fosse più dura, poi con i mesi non è stato facile. Adesso è un mese che sono lontano dalle gare. Vediamo cosa verrà… Ho avuto qualche problema con le posizioni in gruppo. Ho subito due cadute in discesa che mi hanno portato qualche problema».

Milesi invece nelle fila dell’Astana sembrava dovesse finirci per davvero, invece qualcosa è cambiato nel corso della stagione. Lui non si sbottona, ma il passaggio (che comunque dovrebbe esserci) dovrebbe avvenire con un’altra squadra, sempre WorldTour.

Milesi in azione al Giro U23. Nelle dure tappe finali si è comportato molto bene
Milesi in azione al Giro U23. Nelle dure tappe finali si è comportato molto bene

Milesi: la crono e la salita

«Lorenzo fisicamente è un ragazzo molto forte – conclude Maini – A volte paga questa sua inesperienza. Oggi tanti corridori hanno iniziato sin da giovanissimi, lui invece va in bici da quattro stagioni e infatti spesso, in certe situazioni va in difficoltà, cose che a chi ha iniziato da giovanissimo non succede. Di buono è che ha tutto il tempo per migliorare.

«Milesi è un passista, un cronoman, ma va forte anche in salita. Al Giro d’Italia under 23 nei due tapponi alpini finali c’era. E questo è molto importante. E’ un qualcosa che fa testo».