Beltrami in Ungheria, un’avventura di gruppo chiusa in bellezza

25.07.2022
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Come si costruisce una lunga trasferta per un team continental? Un conto è una squadra WorldTour che può disporre di enormi budget, un altro per un team che deve fare i conti dell’oste misurando ogni spesa col bilancino. La storia della Beltrami TSA Tre Colli parte da questa constatazione. La formazione ha affrontato un lungo viaggio nell’Est europeo, prima concorrendo al Gemenc Grand Prix gara a tappe ungherese poi a due classiche in linea fra la stessa Ungheria e la Slovacchia.

Con Roberto Miodini entriamo nel dettaglio dell’avventura passando non solo e non tanto per quel che è avvenuto in gara, ma anche fuori.

«E’ stato davvero un’avventura – racconta il direttore sportivo – ma era molto importante farla. La nostra filosofia è far gareggiare i ragazzi il più possibile all’estero perché così possono crescere e acquisire un importante bagaglio di esperienze nuove. Lo scorso anno avevamo già fatto molte trasferte, di più quest’anno, con migliaia di chilometri e… tante spese».

Biancalani Gemenc 2022
Biancalani sul podio della prima tappa, battuto solo dal polacco Papierski
Biancalani Gemenc 2022
Biancalani sul podio della prima tappa, battuto solo dal polacco Papierski
Vediamo di capire, come si affronta un’esperienza del genere: in quanti eravate in Ungheria?

Avevamo una squadra con 6 corridori: Andrea Biancalani, Luca Cibrario, Matteo Freddi, Mattia Gardi, Thomas Pesenti e Andrea Piras. Con loro 2 meccanici, 2 massaggiatori, il sottoscritto e due persone che si sono aggregate, tra cui Ferenc Stuban che da quest’anno è un altro direttore sportivo del team.

E come mezzi?

Abbiamo un camion al seguito con tutto il materiale comprese le biciclette, un camper e due macchine, una con l’equipaggiamento radio. In alternativa utilizziamo un furgoncino. E’ chiaro che le spese di spostamento sono molte, ma la trasferta in Ungheria da questo punto di vista ci ha un po’ agevolato.

Piras montagna 2022
Sprint per il Gpm, Piras spinge, la maglia a pois sarà sua (foto Vanik Zoltan/Bringasport)
Piras montagna 2022
Sprint per il Gpm, Piras spinge, la maglia a pois sarà sua (foto Vanik Zoltan/Bringasport)
In che misura?

Abbiamo avuto l’albergo fisso per tutta la durata della gara e anche dopo, fino all’imminenza della classica in linea del sabato successivo e della domenica (ieri la vittoria è andata proprio a Thomas Pesenti, che ha vinto il Gp Slovakia, ndr). Questo significa non doversi spostare. Basti pensare che il camion, che per molti versi è un po’ il ritrovo di tutto il team, l’abbiamo posizionato al venerdì e l’abbiamo spostato il venerdì successivo. Quando non devi cambiare albergo ogni giorno è molto stress in meno.

Che gara era quella iniziale?

Una prova a tappe di due giorni, molto semplice, con percorsi che in fin dei conti si sono rivelati troppo facili per noi, senza grandi asperità, dov’era difficile fare la differenza. Una gara tipica per passisti veloci dove è emerso Biancalani, secondo nella volata generale del primo giorno e sesto il giorno dopo perché ha completamente sbagliato l’ultima curva, finendo così quarto in classifica generale. Comunque chi ha vinto (l’australiano Luke Mudgway della Bolton Equipiets Black Spoke, ndr) ha strameritato. Un po’ di rammarico ci resta perché negli anni precedenti c’era più salita, ce la saremmo giocata meglio.

La classifica degli scalatori è stata vinta da Piras: considerando che non erano certo salite vere, di che corridore parliamo?

E’ un classico passista-scalatore che su ascese così “morbide” si trova bene e può fare la differenza. Ha fatto il suo, considerando che la squadra era votata alla causa di Biancalani proprio perché il percorso si adattava a lui. Gli altri si sono un po’ persi nel finale. Andrea Biancalani è un velocista vero, perfetto per questo tipo di corse.

Torniamo alla trasferta generale: che cosa si faceva alla sera?

Al sabato è stata la classica sera di mezzo fra una tappa e l’altra, preparando tutto quel che serve per il giorno dopo, tra materiale e briefing. La domenica si è… pedalato, nel senso che era prevista una kermesse che per tradizione conclude la gara pur non facendo parte della classifica, ma per fare spettacolo e onorare gli sponsor bisogna partecipare (il gruppo nella foto di apertura, ndr). Noi abbiamo corso in maniera easy, i locali erano scatenati… Comunque Pesenti è finito sul podio anche lì.

Allenamenti Ungheria 2022
I ragazzi in allenamento durante la settimana. Alcuni sono rientrati in Italia per poi ripartire
Allenamenti Ungheria 2022
I ragazzi in allenamento durante la settimana. Alcuni sono rientrati in Italia per poi ripartire
Come vi siete trovati nel complesso in questa trasferta?

Molto bene, l’atmosfera era serena, temevamo un po’ di agitazione vista la posizione geografica, ma nulla di tutto questo. La vera sorpresa è stata all’arrivo in hotel, quando abbiamo scoperto che il padrone era uno di Ravenna, è stata una sorta di rimpatriata. Chiuso il primo fine settimana di gare, abbiamo fatto uscite di allenamento al mattino e a noi si sono aggregate alcune società juniores della zona, non avendo attività agonistica in questo periodo ci hanno chiesto di poter lavorare insieme per imparare. Nel mezzo, anche una partecipazione del gruppo a una trasmissione di una Tv locale, per non farci mancare nulla…

Con l’alimentazione come vi siete regolati?

Ci eravamo portati di tutto dietro, dalla pasta al parmigiano, ma la sorpresa è stata trovare tanti prodotti adatti ai nostri bisogni in hotel. Abbiamo i frigoriferi pieni, vorrà dire che riporteremo tutto indietro…