Van Rysel è anche sinonimo di abbigliamento ad alte prestazioni

Van Rysel è anche sinonimo di abbigliamento ad alte prestazioni

22.11.2025
5 min
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Non solo biciclette. Van Rysel spinge forte anche nella categoria dei capi tecnici di alta qualità e dalla resa tecnica elevata. Il marchio francese diventa sempre più un marchio premium sotto ogni punto di vista, ma i prezzi restano al di sotto della media della categoria.

Abbiamo provato la giacca Racer2 e la calzamaglia RCR Extreme. Sono due capi davvero tecnici, ben fatti e curati nel dettaglio, minimali al primo impatto visivo, ma ricchi di soluzioni per nulla banali, votati al comfort, praticità e protezione. Ecco le nostre considerazioni.

Van Rysel è anche sinonimo di abbigliamento ad alte prestazioni
Il brand di alto livello di Decathlon
Van Rysel è anche sinonimo di abbigliamento ad alte prestazioni
Il brand di alto livello di Decathlon

Van Rysel categoria Racer

Entrambi i capi oggetto del nostro approfondimento fanno parte della categoria Racer ed è la top di gamma Van Rysel. Racer2 è la giacca ergonomica ed aderente (vestibilità ProFit) con spessori ridotti (soprattutto nelle maniche), che non rinuncia a nulla in fatto di protezione. E’ composta da una membrana anti-vento esterna che al tempo stesso ha un buon potere idrorepellente. Internamente alterna tessuti dalla struttura diversa e con spessori differenziati, applicati in modo strategico. L’obiettivo è garantire una termoregolazione costante e una veicolazione del sudore all’esterno del capo, senza accumuli.

Ha complessivamente 5 tasche posteriori, 3 classiche ed una centrale con la zip, alle quali si aggiunge un’altra tasca esterna in rete. Tanto spazio accessibile che serve sempre e non guasta mai anche nell’ottica di uscite lunghe. Il tessuto delle tasche è parecchio elastico, vantaggioso. Colletto mediamente alto, finemente e leggermente imbottito in modo da non bagnarsi con il sudore, morbido in modo da adeguarsi in modo ottimale in caso di utilizzo di scaldacollo aggiuntivi. Zip lunga e sostanziosa, arricchita con un cursore dotato di bandella facile da raggiungere sempre. Inoltre la zona delle scapole presenta delle asole (coperte e protette) che aumentano la veicolazione dell’umidità verso l’esterno. Ottima scelta, una soluzione tanto semplice quanto efficace. E poi c’è il valore aggiunto della mezzaluna posteriore che all’occorrenza si allunga sui glutei, adattabile e idrorepellente. Una gran bella idea.

La calzamaglia RCR Extreme

E’ una salopette lunga. Disegnata, sviluppata e prodotta per chi vuole allenarsi intensamente anche quando le temperature scendono in modo importante. Cosa serve quando ci si allena con il freddo e si cerca intensità? L’atleta agonista necessita di libertà nei movimenti e adattabilità del capo. Al tempo stesso ha bisogno di protezione e di una giusta termicità dei tessuti che devono essere idrorepellenti nel modo adeguato. La salopette deve integrare un fondello adatto all’agonismo.

Il tessuto posizionato su fianchi e glutei, cosce e sulle gambe, fino alle caviglie alterna spessori e densità differenziate. Sulle articolazioni c’è una maggiore elasticità, mentre sulle sezioni meno soggette a rotazione movimento il tessuto caldo è completato da una membrana che protegge dal freddo (mai goffa e troppo rigida). Sulle caviglie il tessuto è molto sottile e privo di imbottiture, per evitare accumuli di umidità. Anche il giro vita ha spessori differenziati, caldo dove serve e più leggerezza dove è fondamentale garantire quest’ultima. Le bretelle sono molto elastiche e forate. Il fondello è prodotto da Elastic Interface su specifiche Van Rysel (sempre una garanzia). E’ molto scarico al centro e nella sezione anteriore che funge come una “tasca”, pieno e sostanzioso ai lati (e punti principali di contatto). A nostro parere è un fondello che trova la giusta interfaccia con le selle moderne che presentano il foro/canale di scarico centrale.

In conclusione

Van Rysel cala un bell’asso pigliatutto con i due capi della gamma Racer. Sono belli e fatti bene, sono sfruttabili e pur avendo una vestibilità ergonomica/asciutta, non sono estremi, ovvero non fanno l’effetto sottovuoto. La giacca, in proporzione è ancora più versatile della salopette, quest’ultima maggiormente specifica per le giornate più fredde quando il vento freddo pizzica e infastidisce. A prescindere dall’utilizzo e dall’approccio soggettivo in termini di utilizzo, i due prezzi di listino valgono al 200% la tecnicità di RCR Extreme e Racer2. Rispettivamente 79,99 euro per la calzamaglia e 69,99 per la giacca, prezzi molto interessanti e abbondantemente al di sotto della categoria normalmente dedicata agli agonisti.

Van Rysel

Van Rysel, le due nuove giacche RCR-R PRO: antipioggia, antivento e antipioggia, Decathlon AG2R La Mondiale

Van Rysel RCR-R PRO: due nuove giacche contro pioggia e vento

23.10.2025
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L’arrivo dell’autunno e le prime piogge della stagione ci hanno ricordato che se si vuole uscire in bici per fare qualche pedalata anche in questo periodo è necessario fare i conti con la pioggia e il freddo. Due condizioni atmosferiche che possono diventare estremamente antipatiche se affrontate senza l’uso dei giusti prodotti. Per questo Van Rysel ha voluto mettere a disposizione dei ciclisti tutta la sua conoscenza tecnica per creare due nuovi modelli di giacca: la Antipioggia Leggera RCR-R PRO e la Antivento e Antipioggia RCR-R PRO. Due capi tecnici dalle grandi qualità sviluppati, studiati e realizzati secondo le esigenze degli atleti del team WorldTour Decathlon AG2R La Mondiale

Performance assoluta

Le due nuove giacche nate dalle idee e dalle mani dei tecnici di Van Rysel hanno un solo obiettivo: permettere anche agli atleti più esigenti di ottenere le migliori performance in qualsiasi condizione meteorologica. Per fare questo è stato importante capire quali fossero i punti da approfondire e sui quali concentrarsi, ed è qui che sono entrati in gioco i feedback degli atleti della formazione francese Decathlon AG2R La Mondiale. 

La giacca Antipioggia RCR-R PRO dà la massima protezione impermeabile con il minimo peso, garantendo un’ottima aerodinamicità anche sotto gli acquazzoni più forti. Il secondo modello, la giacca Antivento e Antipioggia RCR-R PRO, offre calore e comfort quando le temperature scendono.

«Abbiamo lavorato con i nostri ciclisti e lo staff tecnico – ha detto Jocelyn Bar, Product Manager Abbigliamento squadra professionistica – per capire i loro bisogni e trasformarli in vere innovazioni. Ogni prodotto ha superato più di 50 ore di test di laboratorio e visto decine di versioni prima  di diventare efficace e affidabile».

Antipioggia RCR-R PRO

Si tratta di un capo d’abbigliamento impermeabile al 100 per cento, ultraleggero e ideale da portare con sé durante tutto l’anno. La sua vestibilità aderente garantisce la massima performance, senza tuttavia limitare la capacità di movimento del ciclista. In Van Rysel si sono concentrati sul rendere estremamente impermeabile questa giacca, che dai test fatti in laboratorio ha sostenuto un carico di 20.000 millimetri di colonna d’acqua. Il tutto mantenendo un valore elevato di traspirabilità, 7,8 di coefficiente RET che la classifica come prodotto molto traspirante. 

Il peso rimane estremamente contenuto: solamente 152 grammi nella taglia S.

Prezzo: 289,99 euro.

Antivento e Antipioggia RCR-R PRO

Anche in questo caso i tecnici di Van Rysel hanno voluto realizzare un prodotto che potesse essere valido durante tutto l’anno. Infatti la giacca Antivento e Antipioggia è stata progettata per pedalare quando le condizioni climatiche risultano estremamente sfavorevoli. Si tratta di una giacca capace di unire isolamento, traspirabilità e idrorepellenza. Il dato di resistenza all’acqua è di 5.000 millimetri, mentre il coefficiente RET per la traspirabilità risulta di 5,4, quindi risulta tra i capi estremamente traspiranti

Il peso è di 262 grammi nella taglia S.

Prezzo: 238,99 euro.

Per una migliore protezione in situazioni estreme è consigliato l’utilizzo di entrambi i prodotti: Antipioggia e sopra la Antivento e Antipioggia. 

Van Rysel

Decathlon

Decathlon e l’esperienza nel ciclismo: la crescita, il WT e il futuro

04.08.2025
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LISSONE – Il marchio Decathlon sta vivendo quella che è la seconda stagione come sponsor a livello WorldTour, affiancando l’azienda di assicurazioni AG2R La Mondiale, che per anni ha dato il nome all’omonimo team. Dal 2024 la formazione in cui milita anche il nostro Andrea Vendrame ha visto l’arrivo di Decathlon come sponsor del team, cambiando il nome in Decathlon AG2R La Mondiale (in apertura sugli Champs Elysées al termine del Tour de France, foto KBLB DAT). Dal 2026 Decathlon diventerà proprietaria unico del team, una scelta che fa ben intendere quali siano le intenzioni dell’azienda per il futuro e l’investimento che è stato fatto sul ciclismo. 

Questo l’accordo siglato qualche settimana fa con il quale Decathlon diventerà proprietario unico del team e con l’ingresso di CMA CMG come secondo sponsor (foto Pauline Ballet)
Questo l’accordo siglato qualche settimana fa con il quale Decathlon diventerà proprietario unico del team e con l’ingresso di CMA CMG come secondo sponsor (foto Pauline Ballet)

Il cammino di Decathlon

Decathlon, come tutte le aziende che lavorano su scala mondiale, diversifica il lavoro sul territorio ma l’aspetto principale rimane solido: accompagnare il ciclista

All’interno dello Store di Lissone abbiamo avuto modo di parlare con Rosario Cozzolino, il quale prima ha ricoperto il ruolo di Category Manager Ciclismo e dal luglio 2024 è diventato Area Manager. 

«All’inizio – ci racconta – l’ingresso di Decathlon nel WolrdTour, con il proprio brand Van Rysel, è stato visto quasi come uno scherzo da molti, c’era poca credibilità. Un anno e mezzo dopo posso dire che il trend è cambiato e ancora sta cambiando. Gli appassionati, amatori o comunque gente che è sempre andata in bici, hanno cominciato ad apprezzare il brand Van Rysel, e anche Decathlon retailer e fornitore di servizi importanti». 

Entrare nel WorldTour ha permesso a Decathlon di sviluppare e far apprezzare le proprie bici Van Rysel (foto Marie Vaning)
Entrare nel WorldTour ha permesso a Decathlon di sviluppare e far apprezzare le proprie bici Van Rysel (foto Marie Vaning)
Qual è stato il passo più difficile da fare?

Prima il livello tecnico delle nostre bici era diverso, avevamo modelli su fasce di prezzo che al massimo arrivavano a 4.000 euro, ora la nostra bicicletta di riferimento, che è la stessa utilizzata dal team WorldTour, sfiora i 10.000 euro. Per fare ciò sono state superate alcune visioni ed abbiamo investito sulla tecnicità dei modelli e sulla competenza dei nostri collaboratori. 

Come si è lavorato?

Su tre punti principalmente: merchandising, la formazione in fase di vendita e sulla riparazione, quindi l’assistenza tecnica post vendita. Il nostro obiettivo è accompagnare il cliente in tutto il processo, dalla consulenza pre vendita alla manutenzione. Questo è stato l’approccio che ci ha consentito di iniziare a penetrare un mercato che in Italia è veramente ostico a causa, o grazie, a quei marchi che hanno fatto la storia di questo sport. Però, grazie anche ad alcune partnership che nel tempo stanno andando avanti, come quella con Santini, siamo riusciti ad acquisire una maggiore credibilità a 360 gradi.

Gli investimenti sono stati diversi e hanno coinvolto tutti i processi di produzione
Gli investimenti sono stati diversi e hanno coinvolto tutti i processi di produzione
Quanto è stato importante l’investimento fatto?

Moltissimo. Van Rysel fa parte di uno dei tre expert brand su cui Decathlon sta investendo per iniziare a penetrare determinati mercati, insieme a Kiprun sul running e Kipsta per quanto riguarda il calcio. Ora l’investimento sarà ancora più alto e collocherà il team al livello delle migliori formazioni al mondo. Decathlon vuole diventare un faro del mondo WorldTour con un accordo importante siglato per i prossimi cinque anni. 

In Italia che riscontro ha avuto?

Sul mercato italiano questo si vedrà sul lungo termine. Sul breve periodo però già abbiamo visto un bel riscontro che ci fa guardare con fiducia al futuro. Abbiamo selezionato dei negozi dove il ciclismo ha un’offerta ampia a livello tecnico. Il fatto di essere entrati nel ciclismo professionistico ci ha dato una grande spinta, alla quale è seguito un miglioramento generale degli aspetti citati prima. 

Decathlon nel mercato italiano ha visto un incremento importante per le proprie bici, in ogni settore
Decathlon nel mercato italiano ha visto un incremento importante per le proprie bici, in ogni settore
Ci sono altri passi da fare?

Certamente, oggi l’appassionato non ha bisogno solamente del prodotto ma di un’esperienza a 360 gradi. Non si tratta di comprare una bici di alta gamma ma di avere servizi dedicati come il bike fitting, la nutrizione, la preparazione per poi arrivare al creare una community. Il nostro sogno è che un domani gli appassionati insieme alle proprie Van Rysel possano trovarsi fuori dagli store Decathlon, come questo, e fare una pedalata tutti insieme. 

Il WorldTour è un modo per arrivare direttamente al cliente?

E’ un aspetto che abbiamo toccato con mano, quando Andrea Vendrame è venuto nel nostro negozio di Torino ha portato tanti appassionati che hanno poi avuto modo di toccare con mano il nostro lavoro. Per Decathlon lavorare a stretto contatto con i professionisti è un modo per avere un feedback costante sui nostri mezzi con l’obiettivo di evolvere in maniera reciproca. 

Gli incontri negli store con i professionisti è un modo per avvicinare gli appassionati e metterli a contatto con il mondo Decathlon
Gli incontri negli store con i professionisti è un modo per avvicinare gli appassionati e metterli a contatto con il mondo Decathlon
Il cammino di Decathlon come proseguirà?

Nasciamo per poter accompagnare gli sportivi da quando iniziano a quando diventano professionisti. Sono trent’anni, un po’ più in realtà, che siamo in Italia e siamo arrivati ad avere tre expert brand (Van Rysel, Kipsta e Kiprun, ndr) che accompagnano i professionisti. Ma non abbiamo perso la nostra anima che è quella di voler avvicinare le persone alla pratica sportiva.

Van Rysel EDR CF Ultra, nasce endurance e può andare ovunque

14.07.2025
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Van Rysel spinge forte sull’acceleratore, quello dedicato al rinnovamento e sviluppo importante della gamma. Dopo le bici in dotazione al Team Decathlon-AG2r La Mondiale (categoria RCR), arriva anche la nuova endurance.

EDR CF Ultra è dedicata agli amanti delle lunghe e lunghissime distanze, agli amanti del comfort e fa l’occhiolino anche ad un concetto light off-road. Vediamola nel dettaglio.

Una piattaforma nuova, EDR CF Ultra
Una piattaforma nuova, EDR CF Ultra

Attenzione particolare al peso

Il telaio della nuova EDR CF Ultra è tutto in carbonio e utilizza la tecnologia monoscocca. La fibra è di matrice HM (alto modulo), con un valore (dichiarato) alla bilancia di 830 grammi nella taglia media. E’ un peso davvero buono, soprattutto se consideriamo una categoria endurance.

Tornando alla fibra composita, per la EDR CF Ultra è stato sviluppato un layup specifico, capace di far collimare robustezza, reattività e per l’appunto un peso davvero interessante. Anche la forcella è completamente in carbonio.

I dettagli da tenere presenti

EDR CF Ultra si pone come una nuova piattaforma, non una semplice evoluzione. Si possono montare coperture fino a 38 millimetri di sezione ed è compatibile con i parafanghi. La nuova Van Rysel ha tre punti di ancoraggio per altrettanti portaborraccia.

La zona dello sterzo è stata disegnata in collaborazione con Deda e c’è la possibilità di montare anche dei cockpit aero integrati (non sono previsti negli allestimenti a catalogo, ma le specifiche permettono il montaggio). Non in ultimo è possibile montare una luce anteriore con il cavo che scorre all’interno del fodero della forcella e si aggancia al mozzo/dynamo sviluppato in collaborazione con DT Swiss.

Allestimenti e taglie

Van Rysel EDR CF Ultra è disponibile in tre allestimenti diversi. La prima è LTD Force AXS che, in modo intuitivo si basa sulla nuova trasmissione Sram Force AXS 2×12 e porta in dote le ruote Swiss Side Hadron Allroad con il mozzo/dynamo. Il prezzo di listino è di 5.099 euro. Nella scala dei valori c’è poi la EDR CF Ultra con la trasmissione Shimano Ultegra. Il prezzo di listino è di 4.899 euro ed il montaggio prevede le ruote Swiss Side Hadron Allroad 350 (350 si riferisce alla categoria del mozzo, che è su base DT Swiss). Infine il montaggio che si basa sul pacchetto Shimano 105 Di2, con le ruote Van Rysel VR35 (con il cerchio in carbonio). Molto buono il rapporto qualità/prezzo di questa versione, 3.499 euro.

Le taglie a catalogo sono 5, dalla XS alla XL. Tutte mostrano uno stack piuttosto alto, in puro stile endurance ed un passo abbondante, fattore che permette di beneficiare di una notevole stabilità anche sullo sterrato. Tutte le misure hanno in comune il rake della forcella di 45 millimetri e la lunghezza (425 millimetri) del carro posteriore.

Van Rysel

Inferno RCR-F Pro, l’edizione limitata della Van Rysel

08.07.2025
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Van Rysel lancia l’edizione limitata della RCR-F Pro, la bici aerodinamica sviluppata in collaborazione con Swiss Side, l’ultima nata in casa Van Rysel. La bici Inferno è una delle primissime bici che viene ufficialmente proposta con la trasmissione monocorona.

L’edizione limitata Inferno comprende anche il casco, sempre della categoria aero RCR-F. Questa collezione, con delle livree dedicate ed accese, mira a celebrare la ricerca della prestazione massima e si rivolge ad un pubblico di agonisti. Vediamo i dettagli più importanti.

Una Van Rysel con il fuoco dentro

Sotto il profilo tecnico la RCR-F Pro Inferno si basa sulla piattaforma RCR-F presentata nel corso della primavera 2025. Si tratta di un monoblocco in carbonio che nasce per essere efficiente sotto il profilo aerodinamico, senza compromessi e mezze misure. Il telaio è costruito grazie a 517 pelli di carbonio con orientamento specifico. Ci sono forme e volumi importanti delle tubazioni, c’è un manubrio integrato full carbon sviluppato in modo specifico per questo progetto (dove rientra la collaborazione con l’italiana Deda), ma la vera particolarità è la trasmissione con monocorona anteriore.

Il pacchetto trasmissione è creato sulla base dello Sram Red AXS 1×12, con una corona da 50 denti e una scala pignoni 10/36. La guarnitura è dotata di power meter Quarq ed il movimento centrale è Sram con sfere ceramiche. Il comparto ruote è con le Zipp 454 NSW, gommate Continental GP5000 TR (tubeless) con sezione da 28. In taglia media il peso dichiarato (senza pedali) è di 7,1 chilogrammi ed il prezzo di listino proposto è di 8.499,99 euro. Le taglie disponibili sono 5, dalla XS alla XL.

RCR-F Mips Inferno, il casco aero

Mutuando il medesimo concetto della bici descritta in precedenza, adottando anche la stessa combinazione cromatica, Van Rysel mette in catalogo anche il casco. Anche in questo caso la base tecnica è la medesima del casco già presente a listino ed è la versione Mips. Nonostante il suo profilo aerodinamico marcato, RCR-F Inferno risulta particolarmente ventilato, grazie ai canali interni che massimizzano il flusso dell’aria in entrata, distribuendola su tutta la superficie della testa. Le imbottiture integrano Mips Air Node, che aumenta il potere di slittamento del casco in caso di impatto. Le taglie disponibili per RCR-F Inferno sono tre (small, medium e large) ed il prezzo di listino è di 119,99 euro.

Decathlon

Vendrame, la Decathlon-Ag2R e gli ingegneri che fanno le scelte

23.05.2025
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Incontro al Giro d'Italia con Andrea Vendrame, per parlare della sua Van Rysel da gara e le abitudini tecniche della Decathlon-AG2R con cui corre

DURAZZO – Girando per gli alberghi delle squadre nei giorni più calmi del Giro d’Italia, si ha la possibilità di parlare con gli atleti di aspetti tecnici che magari, durante la gara, per necessità e tempi ristretti, si danno per scontati. Così chiacchierando con Andrea Vendrame siamo venuti a sapere di un’abitudine radicata della Decathlon-AG2R, in cui due ingegneri, corsa per corsa, stabiliscono rapporti, profilo delle ruote e pressione delle gomme. La scelta di adottare tubeless da 29 all’anteriore e 28 al posteriore per ragioni aerodinamiche è stata dettata da loro.

L’occasione è stato un incontro per farci raccontare la sua bicicletta Van Rysel, con cui Vendrame corre per il secondo anno e su cui ha vinto la tappa di Sappada al Giro del 2024 e quella di Colfiorito all’ultima Tirreno-Adriatico.

«E’ il secondo anno che il team è diventato Decathlon – spiega il veneto – quindi dallo scorso anno utilizziamo bici Van Rysel. Mi piace, è molto reattiva. E’ una bici aerodinamica anche come disegno, lo si capisce anche solo guardandola. Da quest’anno poi abbiamo anche il modello RCR-F, che è uscito da qualche mese ed è ancora più reattivo. Ha un carbonio molto più rigido ed è particolarmente adatto per gli uomini veloci».

Bici aerodinamica e scattante, è anche guidabile?

Mi trovo molto molto bene anche in discesa. Quando devo rilanciarla al massimo, fuori da un tornante. Penso che sia davvero un mezzo da gara.

Avete anche delle belle ruote Swiss Side: le cambiate in base ai percorsi?

Come anche per il telaio, i nostri due ingegneri prestabiliscono le guarniture giornaliere, le ruote, la pressione. Per cui noi corridori, tra virgolette (ride, ndr), non abbiamo più diritto di scelta.

Capita che le opinioni siano diverse?

Certamente. Infatti nella tappa che ho vinto alla Tirreno di quest’anno, dovevo partire con la RCR-F, invece mi sono impuntato e ho usato questa qui, la RCR, e alla fine ho vinto.

E’ anche una bici che va bene in salita oppure è un po’ pesante?

La RCR è molto leggera rispetto alla F. Sicuramente ci sono quei 500-600 grammi di differenza dovuti al tipo di carbonio. Possiamo dire, avendola usata da un po’, che questo telaio è stato realizzato per le sue performance sia in volata sia in salita. E’ multitasking, diciamo (sorride, ndr).

I rapporti vengono scelti dagli ingegneri, ti trovi sempre bene?

Abbiamo trovato le combinazioni giuste. Su tappe piatte preferisco il 55 o il 56, mentre in tappe di montagna, magari un po’ nervose tipo Colfiorito alla Tirreno, preferisco un 54. Dove le gambe fanno male, dopo 240 chilometri è meglio avere un rapporto che si riesce a spingere e non un 56. Inoltre mi piace fare le salite di forza, quindi preferisco restare con il 54 e giocare con la scala dei pignoni al posteriore.

Quindi?

Quindi penso che il 40-54 sia un rapporto ottimale per scalare i grandi colli del Giro. Ma se invece parliamo di una tappa che deve arrivare in volata…

Che cosa dovremmo dire in quel caso?

Che questa è reattiva, però una volta provato il nuovo modello, mi sono proprio innamorato. In volata è tutta un’altra cosa. E’ molto più rigida e molto più reattiva. Quando la lanci prende subito velocità. Non che questa non lo faccia, ma l’altra è molto più fluida.

Decathlon AG2R: caschi e occhiali li disegna Van Rysel

01.05.2025
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LIENZ (Austria) – I corridori della Decathlon AG2R La Mondiale utilizzano da ormai due stagioni i prodotti firmati Van Rysel. Quello sviluppato con il marchio francese di Lille è un binomio capace di funzionare alla grande, infatti da inizio stagione i successi firmati dai corridori del team WorldTour sono già sette. L’ultimo è arrivato al recente Tour of the Alps, nel quale Nicolas Prodhomme e il giovane Paul Seixas hanno regalato spettacolo dominando l’ultima frazione della corsa a tappa dell’Euregio. 

E’ proprio Nicolas Prodhomme, al primo successo tra i professionisti, che ci racconta nel dettaglio i prodotti realizzati da Van Rysel. In questo caso l’occhio, ed è veramente il caso di dirlo, cade sul casco e gli occhiali utilizzati dalla formazione WorldTour francese. 

RCR-F, il casco più veloce

Il primo prodotto che andiamo a presentare è il casco RCR-F, dove l’acronimo sta per Fast Racer. Si tratta di un casco studiato e progettato con l’intento di perfezionare al meglio l’aerodinamica. Quando ogni singolo watt diventa importante e le gare si fanno veloci e combattute è importante avere al proprio fianco il miglior alleato possibile. 

Il casco RCR-F è dotato di cinque ingressi d’aria, posti nella parte anteriore, che servono a regolare la temperatura della calotta e offrire il giusto ricambio. 

«Questo modello – racconta Prodhomme – lo utilizzo spesso durante la stagione, soprattutto quando il clima non è ancora molto caldo. L’RCR-F ha un ottimo design ed è estremamente aerodinamico, anche quando le velocità si alzano risponde molto bene non dando alcuna resistenza al vento. Rimane comunque un prodotto leggero e comodo, anche dopo tante ore in sella. Per questo è perfetto per tappe lunghe o le Classiche».

Entrambi i modelli utilizzati dal team sono costruiti con tecnologia Mips (foto KBLB DAT)
Entrami i modelli utilizzati dal team sono costruiti con tecnologia Mips (foto KBLB DAT)

RCR Mips, per il caldo del Tour

Van Rysel fornisce agli atleti del team Decathlon AG2R La Mondiale anche un secondo modello, questa volta pensato per una ventilazione ancora più importante, infatti è il preferito dagli scalatori. Le prese d’aria frontali, in questo caso, sono otto

«Personalmente – riprende a spiegare Prodhomme – utilizzo il RCR Mips quando le temperature si fanno più elevate. Ad esempio, credo sia un casco ottimo per una grande corsa a tappe come il Tour de France, dove le salite lunghe e il caldo si fanno sentire. La tecnologia Mips ci permette di correre in maniera più tranquilla e sicura perché sappiamo di essere ben protetti in caso di caduta».

Gli occhiali coprono molto bene il volto e offrono un ottimo campo visivo (foto Auguste Devaire)
Gli occhiali coprono molto bene il volto e offrono un ottimo campo visivo (foto Auguste Devaire)

ROADR900 PERF, 3 lenti diverse

Per il team Decathlon AG2R La Mondiale gli occhiali forniti sono i ROADR900 PERF, un mix di eleganza, tecnica e design sportivo. Risultano estremamente coprenti, con una lente larga 135 millimetri e spessa 1,2 millimetri. Un sistema che permette all’atleta di avere un campo visivo ampio, unito alla protezione necessaria per chi viaggia ad alte velocità. Infatti lo spessore delle lenti le rende molto resistenti. 

La scelta cade su tre tipologie di lenti, sempre della gamma NXT. A seconda della categoria, che va da zero a tre, si ha un filtro dall’11 per cento all’85 per cento della luce. 

«Una delle caratteristiche che mi piace degli occhiali – conclude Prodhomme – è che sono molto comodi e garantiscono sempre una visione perfetta. In più una clip presente sul casco permette di riporre comodamente gli occhiali anche quando si è in gara, bastano pochi attimi per agganciare e sganciare il tutto».

Van Rysel RCR-F, tutta velocità e zero compromessi

28.03.2025
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Van Rysel ufficializza la sua bicicletta nata per la velocità. RCR-F non è un compromesso, non è una bici buona per fare tutto e si basa su caratteristiche numeriche ben precise, dati che hanno l’obiettivo di categorizzare la nuova piattaforma. Un approccio innovativo.

Sotto i 1.500 metri di dislivello in 100 chilometri, con salite dalla pendenza media che non supera il 5%. Una bici studiata per rendere al meglio ed esprimere le sue potenzialità quando l’andatura media è superiore ai 36 chilometri orari. Adatta anche per le gare con il pavé dove le medie orarie sono diventate elevate. RCR-F è adatta agli sprinter. Come è stato possibile sviluppare una bicicletta basandosi su queste caratteristiche? Grazie al contributo di Swiss Side.

La nuova RCR-F, bici super aero
La nuova RCR-F, bici super aero

Van Rysel e Swiss Side, aero all’ennesima potenza

Pur mutuando solo in parte una sorta di impatto estetico dalla RCR (quella usata dal Team Decathlon-Ag2r), il riferimento è al carro posteriore, la nuova RCR-F si spinge verso un’importante estremizzazione dei concetti aerodinamici. La traduzione pratica e tangibile si riflette sulle forme della bicicletta e dalle varie integrazioni.

Rispetto alla RCR “standard”, la F risparmia 1,2 watt dalla forcella e 4,4 dal tubo sterzo. 1,7 watt dal tubo obliquo, 2,7 dal cockpit integrato. Significa risparmiare 1 minuto e mezzo in una gara come il Giro della Fiandre (rispetto all’utilizzo della RCR).

Nel wind tunnel con Swiss Side
Nel wind tunnel con Swiss Side

Carbonio unico e layup specifico

La tecnica utilizzata per la nuova Van Rysel RCR-F è monoscocca, senza un blend di fibre, ma con l’impiego di una sola tipologia di carbonio: altissimo modulo 60T. La posa delle pelli (ben 517 per un singolo telaio in taglia media) è dedicata a questo modello, per via delle forme così funzionali delle tubazioni.

Inoltre, il design complessivo della RCR-F (insieme alla fibra ad altissimo modulo) ha permesso di limitare l’impiego delle resine epossidiche, senza sacrificare la rigidità e limitando il valore alla bilancia.

Manubrio integrato, Van Rysel chiama Deda

Come per la RCR, anche la F adotta un cockpit integrato disegnato da Van Rysel e prodotto da Deda su richiesta specifica. «Eccellenza Italiana» dicono dalla Francia e da Swiss Side. Il disegno è diverso, se messo a confronto con quello in dotazione alla RCR. Tutta la sezione centrale/superiore è creata per limitare al massimo il contrasto con lo spazio e nel complesso è sviluppato per agevolare la presa bassa/aerodinamica per lunghi periodi, naturalmente in ottica sprint.

L’integrato prende il nome di Ergodrops e porta in dote anche una sorta di svasatura da ambo i lati per il posizionamento dal nastro manubrio, in modo da limitare qualsiasi spessore non necessario.

Taglie ed alcuni dettagli delle geometrie

Le misure disponibili sono 6, dalla XXS alla XL. Ci sono due valori comuni a tutte le taglie, la lunghezza del carro posteriore di 41 centimetri ed il rake della forcella di 45 millimetri. Inoltre, analizzando taglia per taglia la bici, emerge un prodotto decisamente compatto, con un interasse contenuto e piuttosto ribassato nella sezione frontale. Bici aggressiva.

Marchio di fabbrica Van Rysel con orientamento race
Marchio di fabbrica Van Rysel con orientamento race

Allestimenti e prezzi

Importante sottolineare che la Van Rysel RCR-F lascia un passaggio utile al passaggio degli pneumatici fino a 32 millimetri di sezione /sempre bene considerare il binomio gomme/ruote). Tre allestimenti: Signature Team, Shimano Ultegra e Shimano 105 Di2.

Il primo si basa sulla trasmissione Dura Ace con power meter annesso e ruote Swiss Side Hadron 625 ULT (9.499 euro di listino).

Il secondo ovviamente porta in dote la trasmissione Ultegra con power meter InPeak alla pedivella e ruote Hadron CLA 625 (6.499 euro di listino).

Il terzo allestimento prevede la trasmissione 105 Di2, sempre con il misuratore InPeak alla pedivella e ruote Hadron CLA 625 (5.499 euro di listino).

I pesi dichiarati sono rispettivamente di: 7,7, 8 e 8,2 chilogrammi (pedali esclusi).

Van Rysel

VR 35 e VR 50, le prime ruote in carbonio di Van Rysel

14.03.2025
3 min
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Dopo il debutto nel World Tour, Van Rysel continua la sua crescita nel ciclismo di alta gamma. L’ultima novità sono le VR 35 e VR 50, le prima ruote in carbonio prodotte dall’azienda di Lille.

Le ruote sono frutto di due anni di sviluppo e combinano prestazioni e reattività, con due profili per altrettante necessità: da 35 mm per la versatilità e da 50 mm per l’aerodinamica. Naturalmente, sono tubeless ready.

Per le nuove ruote in Van Rysel hanno fatto largo uso di simulazioni al computer
Per le nuove ruote in Van Rysel hanno fatto largo uso di simulazioni al computer

Testate in CFD e galleria del vento

Per la progettazione delle ruote gli ingegneri di casa Van Rysel si sono basati sulle simulazioni in CFD (Computational Fluid Dynamics). Grazie a questi studi preliminari hanno potuto scegliere al meglio ogni soluzione sia strutturale che aerodinamica, per esempio analizzando il movimento dell’aria attorno alle ruote.

La seconda parte degli studi è stata fatta con una serie di test in galleria del vento. Qui le ruote VR 35 e VR 50 sono state valutate sia da sole che montate sulle biciclette, in modo da analizzare i dati nel modo più realistico possibile. Questi test hanno anche indicato che le nuove ruote trovano il perfetto equilibrio tra aerodinamica, efficienza di rotolamento e comfort se equipaggiate con pneumatici da 28 mm.

Le VR 50, le ruote con profilo da 50 mm per il massima dell’aerodinamica
Le VR 50, le ruote con profilo da 50 mm per il massima dell’aerodinamica

VR 35 e VR 50, caratteri diversi

Il modello V35 (con profilo quindi da 35 mm) sono la scelta giusta per chi cerca la massima leggerezza e delle ruote polivalenti. Il peso della coppia è infatti di 1.490 grammi (70 grammi in meno delle VR50) pur mantenendo un’ottima reattività, che ne fanno le ruote ideali per le salite.

Le VR 50 (con profilo da 50 mm) puntano invece sulla massima aerodinamicità, mentre il peso si ferma a 1.560 grammi. Rispetto al modello VR 35, ad una velocità di 45 km/h l’impatto con l’aria è migliore addirittura del 16%. Entrambi i modelli montano mozzi DT Swiss 370 Classic e hanno un canale interno da 22 mm. Sia le VR 35 che le VR 50 sono comunque pensate anche per lo sterrato. Il loro spirito “gravel friendly” è infatti dimostrato dal fatto che possono alloggiare copertoni da 25 fino addirittura a 55 mm.

I mozzi sono i DT Swiss 370 Classic
I mozzi sono i DT Swiss 370 Classic

Produzione, accessori e prezzo

Le ruote VR 35 e 50 sono assemblate a Lille, in Francia, nello stesso stabilimento in cui sono prodotte le bici RCR, quelle di più alta gamma di Van Rysel. Le ruote vengono inoltre fornite con un kit di accessori che comprende 8 raggi di ricambio, 2 valvole tubeless e uno smonta obus.

Infine il prezzo. Le VR 35 sono già disponibili nel sito di Decathlon a 799,99 euro, mentre le VR 50 (per ora preordinabili) a 899,99 euro.

Van Rysel