TERRE DI LUNI – Il terzo round della sfida che ci ha accompagnato per tutto il Giro della Lunigiana lo vince Lorenzo Finn. La prima vittoria di tappa dopo due partecipazioni per il ligure che ha provato a vincere la Corsa dei Futuri Campioni in entrambe le edizioni (in apertura foto Duz Image / Michele Bertoloni). Sulla sua strada però si è sempre trovato davanti un corridore francese. Nel 2023 era stato Leo Bisiaux a toglierli la vittoria, mentre quest’anno ci ha pensato Paul Seixas a rovinargli i piani. Il ligure della Grenke Auto Eder ha attaccato sia ieri che oggi, ma non è riuscito a scalfire la leadership di Seixas.
«L’anno scorso – analizza Finn – non ero riuscito a vincere una tappa, quest’anno sì e questo mi rende sicuramente felice. Riconfermare il podio e vincere una tappa sono un ottimo risultato. Chiaro che vincere la generale sarebbe stato meglio ma ripeto che non ho rammarichi».
La differenza nei dettagli
In salita Finn e Seixas hanno viaggiato di pari passo per tutti e tre i giorni di gara, uno attaccato all’altro, inseparabili. Solo il muro di Bolano ha creato una piccola crepa, di due secondi a favore del francese. Per il resto la differenza l’hanno fatta gli abbuoni. Seixas ne ha accumulato 20 secondi sui vari traguardi, Finn 16.
«Ho fatto due attacchi sugli ultimi due passaggi di Montemarcello – spiega – a tutta. Non ho rammarichi perché ci ho sicuramente provato. Fare di meglio era impossibile, ho spinto con tutte le energie che avevo in corpo. Eravamo allo stesso livello».
«Lottare contro Finn è stato molto difficile – fa eco Seixas – è molto bravo in salita, forse in quelle con maggiore pendenza sono leggermente più forte io. Infatti, la differenza per vincere questo Lunigiana l’ho fatta su rampe molto ripide come a Bolano. Ma un giorno è così e l’altro può accadere il contrario. In generale penso che siamo sullo stesso livello».
Un altro francese
Paul Seixas succede a Leo Bisiaux e a Lenny Martinez per la terza vittoria francese nelle ultime cinque edizioni del Giro della Lunigiana.
«E’ una bella sensazione – racconta – prendere in eredità la maglia verde da Leo Bisiaux e Lenny Martinez. Vedere un mio ex compagno di squadra vincere questa corsa mi ha motivato tanto per provarci a mia volta. Il percorso era leggermente diverso nel 2023, forse meno duro».
Paul Seixas e Leo Bisiaux hanno condiviso la maglia della AG2R Citroen U19 l’anno scorso, ma non solo. Entrambi, infatti, sono impegnati nel ciclocross. Alla domanda se seguirà le orme del vecchio compagno di squadra risponde così: «Non so ancora cosa farò in futuro, sicuramente correrò meno nel cross visto che passerò under 23. Voglio concentrarmi al meglio sulla strada perché l’impegno sarà maggiore. Non ho ancora deciso se proseguirò con la Decathlon AG2R o meno, sarà una cosa che vedremo dopo il mondiale. E’ una situazione difficile della quale non posso parlare ora».
Verso il mondiale
Tutti i protagonisti di questo Giro della Lunigiana li rivedremo a breve sulle strade di Zurigo pronti per darsi battaglia e conquistare la maglia iridata. Una serie di pretendenti al titolo iridato che solamente sfogliarlo fa venire il mal di testa. Nell’osservarli da vicino, però, sembra che la storia sia un capitolo a due: Finn e Seixas.
«Questa bella vittoria – dice il francese – è la dimostrazione che la condizione è davvero buona. Mi sono sentito sempre meglio giorno dopo giorno. Sono davvero felice di aver vinto qui, è molto buono per la mia forma e per avere la giusta confidenza nei miei mezzi. Finn e io probabilmente lotteremo anche per il mondiale, ma ci sono davvero tanti pretendenti alla maglia iridata. Quest’anno ho vinto tutte le corse di un giorno alle quali ho preso parte (tra cui la Lieigi-Bastogne-Liegi juniores, ndr). Il mondiale è una corsa tanto diversa dalle altre, ma spero di arrivare con la giusta condizione per puntare al podio».
Anche per Finn si avvicina l’appuntamento iridato, nel quale sarà chiamato a lottare sia a cronometro che su strada.
«Prima, però – conclude – starò un giorno a casa per poi partire verso il Belgio visto che correrò sia su strada che a cronometro anche all’europeo. Finito l’impegno continentale sarà la volta del mondiale e punterò tutto su quello dato che è molto più adatto alle mie caratteristiche».