Almeida a Piuro mette una toppa al suo Tour de Suisse

18.06.2025
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PIURO – Joao Almeida arriva da solo sotto il sole di Piuro che non lascia scampo alla pelle dei corridori. Taglia il traguardo, festeggia e stoppa il computerino sulla bici. Dopo duecento metri gira la bici e sale piano piano verso il podio. Accanto alla zona mista delle interviste trova il tendone dove all’ombra scende dalla sua Colnago, i meccanici tolgono la ruota posteriore e dopo averla agganciata ai rulli Almeida ci sale nuovamente per fare defaticamento. Pedala e smette di sudare solo dopo qualche minuto. Il colore della pelle da rosso torna roseo. 

Il portoghese del UAE Team Emirates-XRG ha lo sguardo fisso sulla ruota posteriore abbandonata qualche metro accanto a lui, intanto gira le gambe. Pensa e riflette. Oggi a Piuro in Valchiavenna, dove il Tour de Suisse è tornato dopo 27 anni, ha vinto la sua quinta gara stagionale: una tappa alla Parigi-Nizza, due ai Paesi Baschi e la classifica generale sia in Spagna che al Tour de Romandie. 

La Svizzera in Italia

Joao Almeida torna a vincere in Italia dopo più di due anni, siamo al Tour de Suisse ma oggi la corsa ha respirato la passione dei tifosi italiani accorsi numerosi sotto le Cascate dell’Acquafraggia. Quando corri nella squadra numero al mondo devi cogliere le occasioni che ti vengono concesse. Lo scorso anno al Tour de Suisse Almeida venne battuto dal proprio compagno di squadra Adam Yates, si dice che  l’umore del portoghese non fosse dei migliori al termine della cronometro di Aigle. Questa volta lo scalatore portoghese è venuto da solo come unico leader del team emiratino

Almeida ha preso il largo negli ultimi chilometri del Passo dello Spluga, la scalata che ha decretato lo sconfinamento in Italia. Un allungo, non uno scatto. Il passo e le gambe da cronoman hanno fatto il resto del lavoro nella discesa finale

Il portoghese ha fatto la differenza negli ultimi chilometri del Passo dello Spluga
Il portoghese ha fatto la differenza negli ultimi chilometri del Passo dello Spluga
Congratulazioni, è la tua terza vittoria in Svizzera. L’anno scorso hai fatto un lavoro straordinario insieme ad Adam Yates, mentre ora sei il leader unico della tua squadra. Come ci si sente?

È bello. Sono contento della vittoria di tappa, abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra. Mancano ancora tante tappe a domenica (giorno in cui si concluderà il Tour de Suisse, ndr). 

Quando sei rimasto da solo hai pensato di poter prendere anche la maglia di leader?

No, avevo in mente solamente la vittoria di tappa. Con un percorso del genere era difficile pensare di poter prendere più di due minuti a Romain Gregoire (leader della corsa, ndr). 

Oggi il Tour de Suisse è arrivato in Valchiavenna e i corridori hanno pedalato immersi in scenari mozzafiato
Oggi il Tour de Suisse è arrivato in Valchiavenna e i corridori hanno pedalato immersi in scenari mozzafiato
Ti aspettavi di arrivare da solo?

Oggi mi sono sentito bene per tutto il giorno, avevo la sensazione di andare forte fin dai primi chilometri. Gli ultimi dieci chilometri di pianura ho pensato solamente a spingere al massimo e questo sarà il piano fino all’ultima tappa. 

Cosa è successo nella prima tappa quando avete perso tre minuti da Gregoire?

Lui era in fuga e noi abbiamo commesso degli errori come squadra e una volta fatti è stato impossibile riprendere i fuggitivi. In qualche modo siamo riusciti a limitare i danni e oggi ho guadagnato un minuto. 

Pensi di poter provare a vincere questo Tour de Suisse?

Credo sia molto difficile, quasi impossibile, ma possiamo provarci. Domani la tappa sarà impegnativa e la cronoscalata di domenica permette di pensare a tanti scenari diversi. 

Sei tornato in corsa e in questi giorni stai correndo per prepararti al Tour de France, come ti senti?

Penso che la forma sia buona, quindi posso essere felice di come mi sento e partire per il Tour de France con la giusta mentalità, ovvero provare a vincere con Pogacar. 

Bike Gourmet: i sapori del territorio attraverso le ciclabili

07.11.2023
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Il progetto Bike Gourmet abbraccia Valchiavenna, Valtellina e Val Bregaglia e si propone di scoprire i prodotti tipici locali attraverso la bici. Un’idea semplice ma in grado di aprire un’infinità di occasioni ed è così che questo progetto ha preso piede e ancora è in grado di crescere. 

«Si tratta di un’iniziativa di cooperazione internazionale tra Italia e Svizzera – ci spiega Giulia Guanella del Consorzio Turistico Valchiavenna – che vede come capofila il comune di Buglio in Monte, al quale si aggiungono Traona e Ardenno, questi ultimi si trovano entrambi nella bassa Valtellina. L’obiettivo è quello di incrementare l’afflusso cicloturistico, e nel far questo abbiamo individuato il percorso che parte dal Maloja e arriva fino a Buglio in Monte. Si svolge tutto, a parte un piccolo tratto, attraverso le ciclabili della Valtellina e della Valchiavenna, alle quali si aggiunge il sentiero Maloja».

Tra bici e gusto

Il filo conduttore che muove il progetto Bike Gourmet è quello di far scoprire i prodotti tipici locali attraverso la bici. Si tratta di andare a conoscere produttori, artigiani, cantine e botteghe. 

«Quello che ci preme di più – continua Giulia Guanella – è far conoscere il nostro territorio attraverso delle esperienze. Nel far questo le ciclabili ed i sentieri fanno da fil rouge. Infatti, ci siamo messi in contatto con le attività che si trovano nei pressi delle ciclabili, rendendole partecipi di questo progetto. Non ci sarà solamente spazio per questi territori, i turisti potranno godere anche di percorsi diversi, non famosi come quelli citati in precedenza».

«Proprio per questo – spiega ancora – si parte da un “percorso unico” che porta dal Maloja fino a Buglio in Monte. Ma, dato che in un tratto si deve per forza passare sulla statale, non è da escludere un cambio di percorso che da lì porta alle valli laterali. Per chi non volesse abbandonare il percorso principale è stato previsto anche un servizio di navetta effettuato attraverso un furgoncino elettrico».

A proprio piacimento

Bike Gourmet cresce e si espande, con l’intento di fornire al turista un’esperienza a 360 gradi. Non c’è da precludersi nessun obiettivo, così come i percorsi, ognuno è libero di creare quello che più gli piace. 

«Andando sul nostro sito – conclude Giulia Guanella – ognuno compone il pacchetto che più gli piace. Durante l’inverno verrà arricchito con ulteriori esperienze sul territorio. Non ci sono percorsi prestabiliti, ma esperienze che si possono “comporre” a proprio piacimento. Si può andare dalla classica gita in giornata fino all’unire esperienze che vi faranno rimanere da noi per una settimana intera».

«Al fine di offrire un’esperienza davvero alla portata di tutti abbiamo deciso di fare un investimento importante mettendo a disposizione 12 colonnine per la ricarica di e-bike, con relative bici annesse. In questo modo anche il turista meno allenato potrà godersi i nostri pacchetti esperienziali».

Bike Gourmet

Valchiavenna: una perla incastonata tra lago e montagne

01.08.2023
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La Valchiavenna è entrata nelle mappe del grande ciclismo negli ultimi anni: le sue strade sono state teatro di grandi sfide legate al professionismo. Nel 2021 il Giro d’Italia si arrampicò fino all’Alpe Motta, in uno dei giorni più commoventi per Damiano Caruso alla corsa rosa. Anche gli under 23 hanno assaggiato queste strade, prima nel 2020, con la tappa vinta da Pidcock a Montespluga. Poi, l’anno scorso, con l’arrivo a Chiavenna, città fulcro della valle, dalla quale prende il nome. 

Posizione strategica

La Valchiavenna si trova tra due poli turistici importanti: il lago di Como, a sud, e la Svizzera a nord. Da Chiavenna partono due salite, anzi due passi, che gli amanti del ciclismo su strada conoscono benissimo: Passo dello Spluga e Maloja

«Da diversi anni – ci racconta Giulia Guanella, che si occupa dello sviluppo del cicloturismo in Valchiavenna – nel nostro territorio puntiamo alla promozione legata alla bici ed agli eventi sportivi. Le corse dei professionisti e degli under 23 sono state un grande motore, hanno permesso di far scoprire nuovi posti e strade diverse. Nel mentre però non siamo stati fermi, abbiamo lavorato in direzioni diverse, proponendo anche alternative alla strada: come percorsi di mountain bike o gravel. Il nostro fiore all’occhiello, il Passo dello Spluga, merita di essere riconosciuto a livello internazionale. Un modo per farlo conoscere è stato quello di aderire alle iniziative provinciali di Sondrio sul cicloturismo, come quella della chiusura dei Passi, che già riguarda Stelvio, Gavia e Mortirolo».

Lontani dal traffico

«Una prima iniziativa in questa direzione – continua Giulia Guanella – è stata appunto la chiusura alle macchine del Passo dello Spluga, da Campodolcino. Avvenuta il 2 luglio e dove abbiamo contato 1400 passaggi. Da lì in poi ogni domenica di luglio e agosto abbiamo deciso di chiudere il tratto che va proprio da Campodolcino a Pianazzo. Un pezzo corto, di 5 chilometri ma davvero suggestivo, l’iniziativa è la “Spluga da Capogiro” nome preso dai 10 tornanti che si arrampicano sulla montagna. Il traffico veicolare non ne risente, visto che le auto vengono indirizzate sulla strada provinciale. Per chi volesse, poi, andando in direzione dell’Alpe Motta c’è una ztl che permette di pedalare ancora lontani dalle macchine». 

Il fuoristrada

Come detto la Valchiavenna punta tanto sulla promozione del territorio legata alla bici, in tutte le sue forme. Ed essendo in montagna, come non pensare al fuori strada, tra sentieri e trekking percorribili anche in e-bike?

«Un’iniziativa importante – dice ancora Giulia – è la Gravel Marathon Valle Spluga, organizzata da ExtraGiro, il quale ha portato avanti per anni il Giro d’Italia under 23 (anche negli anni di transito dalla Valchiavenna, ndr). Un evento che si terrà domenica 17 settembre, a Chiavenna verrà instaurato un villaggio di ritrovo con stand e tante iniziative. La valorizzazione di un territorio come il nostro non può che passare anche dal gravel e dalla mountain bike». 

I tornanti della strada del Passo dello Spluga, facile capire da dove arrivi il nome “Spluga da Capogiro”
I tornanti della strada del Passo dello Spluga, facile capire da dove arrivi il nome “Spluga da Capogiro”

La provincia di Sondrio

la Valchiavenna fa parte della provincia di Sondrio, ha una posizione geografica fondamentale e strategica, essendo vicina alle province di Como, Lecco, Monza e Brianza e Bergamo. 

«Siccome si tratta di un territorio che fa parte della provincia di Sondrio – afferma Gigi Negri, responsabile del progetto cicloturismo Provincia di Sondrio – è entrata a far parte del progetto legato al cicloturismo. Tutto è iniziato con il Giro d’Italia, la soddisfazione di vedere un territorio così importante che prende sempre più vita è tanta. Ci sono sempre più turisti, e la vicinanza alla Svizzera rende la Valchiavenna un punto di passaggio davvero fondamentale per il cicloturismo. La prima prova iniziale di chiusura al traffico del Passo dello Spluga ha dato tanta soddisfazione e ci ha permesso di legarci al Ticino. Proporremo sicuramente altre date, probabilmente nei mesi di giugno e settembre. Con la Valchiavenna abbiamo coperto tutti i passi della provincia di Sondrio, che vanno dallo Stelvio, Gavia e Mortirolo, nella parte alta. Poi ci sono Passo Spluga e Passo San Marco nella parte bassa della provincia».

Gravel Spluga