L’esordio pro’ di Tommaso Anastasia, non solo il nipote di Flavio

11.02.2025
6 min
Salva

E’ cresciuto gradualmente venendo scoperto un po’ per caso nonostante abbia un cognome importante. E con la maglia della Beltrami TSA Tre Colli ha già debuttato in mezzo ai pro’ al Grand Prix La Marsellaise ad inizio febbraio. Tommaso Anastasia ha 18 anni, arriva dagli juniores ed è nipote d’arte di zio Flavio, storico oro mondiale 1991 e argento olimpico 1992 della cronosquadre di 100 chilometri.

Al momento non sembra la solita storia del predestinato, ma il veronese di Sona ci ha messo tanto del suo negli ultimi anni per richiamare l’attenzione a sé. Le uniche due vittorie ottenute nelle categorie giovanili sono arrivate nel 2024 con la Autozai-Contri, proprio quando servivano per salire al piano superiore. Il giovane Anastasia ora ha rotto il ghiaccio e sa cosa lo aspetta per completarsi come corridore (in apertura foto Dallatana).

Tommaso con zio Flavio Anastasia, oro mondiale 1991 e argento olimpico 1992 nella cronosquadre di 100 chilometri
Tommaso con zio Flavio Anastasia, oro mondiale 1991 e argento olimpico 1992 nella cronosquadre di 100 chilometri

Notato da Miodini

L’ingaggio di Anastasia da parte della Beltrami TSA Tre Colli è stato senza dubbio uno dei colpi più interessanti del mercato, soprattutto in proiezione futura. Ma c’è una simpatica curiosità che lo ha portato alla squadra reggiana-parmense guidata da Roberto Miodini.

«Tommaso è un ragazzo molto interessante – racconta il diesse – che ha finito una gara dura come quella di Marsiglia molto bene. Ha pagato una comprensibile inesperienza, altrimenti sarebbe arrivato più avanti del novantesimo posto. E’ stato sempre nel primo grande gruppo inseguitore che poi si è sfaldato nelle ultime due salite, ma è comunque stato bravissimo. Ora devo conoscerlo meglio in gara, ma sarà da valutare a pieno regime dopo la maturità. Fino ad allora deve restare tranquillo, imparare dai compagni più esperti e correre per fare esperienza.

«Non lo conoscevamo – prosegue Miodini – e lo abbiamo scoperto andando a seguire il suo compagno di squadra Garbi, un ragazzo della nostra zona che poi è venuto anche lui da noi. Siamo rimasti subito colpiti da Tommaso. Gli abbiamo fatto fare dei test e i suoi dati dicono che ha del motore. Dipenderà da lui cosa vorrà fare e dove vorrà arrivare, come per tutti. Abbiamo avuto degli esempi nitidi in casa. Deve crederci lui e non perché glielo dicono gli altri».

Anastasia compie il capolavoro al Buffoni battendo Galbusera. E’ il secondo successo del 2024 (foto Fruzzetti/italiaciclismo.net)
Anastasia compie il capolavoro al Buffoni battendo Galbusera. E’ il secondo successo del 2024 (foto Fruzzetti/italiaciclismo.net)
Tommaso, fin qui le parole di Miodini, ora tocca a te: raccontaci il tuo esordio. E’ stato più duro del previsto?

E’ stato in linea con le mie aspettative. Sapevo già da tempo che avrei corso a Marsiglia e quindi avevo preparato bene la distanza. Infatti non mi ha spaventato fare più di 160 chilometri, ma sono rimasto impressionato dal ritmo. Siamo andati forte nella prima ora perché voleva andare via la fuga. E siamo partiti praticamente in salita, che non mi era mai capitato da juniores.

Il resto della gara com’è andato?

Bene, col passare dei chilometri ho avvertito sensazione sempre migliori. Ho tenuto il gruppo dei forti fin dove ho potuto, ma nel finale ho preso troppo indietro una salita e ho dovuto inseguire. Chiaramente è un discorso di inesperienza, perché ho capito quanto siano importanti quei momenti in cui guadagnare posizioni in gruppo per non soffrire dopo. Fa tutto parte di questo percorso.

Oltre alla Beltrami avevi avuto altre proposte?

Sì, qualche altra squadra mi aveva cercato, ma quando ho saputo che interessavo a loro, ho scelto subito la loro offerta. Il progetto della Beltrami è quello che mi è piaciuto di più, proprio per il tipo di calendario che fanno. Possono correre gare con i pro’ e questo aiuta tanto la crescita di un’atleta. Spero di farne il più possibile e spero che questa squadra possa essere un trampolino di lancio per me.

Tommaso Anastasia (al centro) ha scelto il progetto della Beltrami per poter crescere gradualmente (foto Dallatana)
Tommaso Anastasia (al centro) ha scelto il progetto della Beltrami per poter crescere gradualmente (foto Dallatana)
Che tipo di corridore è Tommaso Anastasia?

Le mie caratteristiche sono da passista-veloce. Mi piacciono le salite brevi, tipo le Ardenne e mi trovo a mio agio nelle gare mosse in cui posso provare la fuga da lontano o magari giocarmi uno arrivo ristretto visto che non sono fermo in volata. Sto lavorando sulle salite più lunghe e voglio migliorare la resistenza, per avere nei finali la stessa performance del resto della gara.

Come stai conciliando scuola e ciclismo?

Il carico di lavoro in bici è aumentato ovviamente, però in modo graduale, specie in funzione dello studio. Frequento l’istituto economico di Villafranca con l’indirizzo di sistemi informatici aziendali. Vado bene, anche se non sto al passo come gli altri miei compagni di classe. Col tutor tuttavia riesco a programmare interrogazioni e compiti in base alle assenze per le gare senza grossi problemi.

Le annate da juniores come sono state?

Tenete presente che fino ad allievo avevo fatto molto poco. Correvo con la S.C. Valeggio, con cui ho fatto anche il primo anno da juniores. Nel frattempo ero cresciuto anche fisicamente. Mi sono fatto vedere con un terzo posto e altri piazzamenti nei dieci, guadagnandomi la chiamata della Autozai-Contri, dove ho fatto un vero e proprio salto di qualità. So di avere ancora margini di miglioramento. Infatti già adesso mi sento cambiato. Sento di non essere al limite e questo è anche importante per impostare le tabelle col mio preparatore Paolo Artuso in accordo con la squadra.

Tommaso Anastasia ha aperto il 2025 correndo il GP La Marsellaise in mezzo ai pro’ (foto Dallatana)
Tommaso Anastasia ha aperto il 2025 correndo il GP La Marsellaise in mezzo ai pro’ (foto Dallatana)
Zio Flavio, che stravede per te, ti ha ispirato oppure hai avuto qualche altro riferimento?

Naturalmente per una questione anagrafica non ho potuto vivere il periodo di Flavio, però ho visto le sue imprese sul web, su YouTube. Di sicuro lui ha influito perché ho parlato molto con lui di ciclismo. Andando invece su qualcuno di più contemporaneo a me, quello che mi piace più di tutti è Alaphilippe. Fatte le debite proporzioni, come caratteristiche mi sento molto simile a lui.

Quali sono le prossime gare e i tuoi obiettivi per il 2025?

Dovrei correre la San Geo e forse il Laigueglia, se la Beltrami sarà invitata. Poi non vedo l’ora di correre il Palio del Recioto, che è poco lontano da casa mia, anche se a settembre a Sona si corre da tanti anni il GP San Luigi. Per il resto cercherò di essere di supporto alla squadra ed imparare il più possibile. Vorrei mettermi in mostra sia in mezzo ai pro’ che nelle gare internazionali per U23. Se arriveranno piazzamenti o vittorie tanto meglio. Di solito nelle seconde parti di stagione sono sempre andato meglio, speriamo sia così anche quest’anno.

Agostinacchio vuol diventare un crossista puro

25.01.2023
5 min
Salva

Filippo Agostinacchio non sembra un under 23, almeno da come parla. La sua postura, quel modo di guardarti dritto negli occhi, la chiarezza dei suoi concetti… sembra di avere di fronte un atleta ben più maturo. Ma non c’è solo questo.

Agostinacchio, classe 2003, è una realtà del nostro fuoristrada. Uno dei talenti più promettenti della mtb, è anche una delle speranze azzurre del ciclocross… e non solo in vista dei prossimi mondiali di Hoogerheide. E sì che tra l’altro la categoria U23 è forse la nostra migliore tra gli uomini. Pensiamo a Toneatti, Masciarelli, Leone… 

Filippo Agostinacchio commosso sul podio di Ostia, sta per vestire la maglia tricolore
Agostinacchio commosso sul podio di Ostia, sta per vestire la maglia tricolore

Filippo re d’Italia

«Ecco lui – ci racconta Filippo sul podio di Ostia in riferimento al compagno Leone – è stato sfortunato sul rettilineo d’arrivo (aveva perso un pedale, ndr). Mi sarebbe piaciuto giocarmi la vittoria anche con lui. Vincere due gare nazionali in due giorni (il sabato avevano conquistato il team relay, ndr) è una cosa che non mi sarei mai aspettato all’inizio di questa rassegna tricolore. Venivo da una settimana di influenza molto pesante. Mi sono concentrato sul recupero più che sugli allenamenti e alla fine questa scelta ha dato i suoi frutti».

Con Toneatti in corsa con gli elite, Filippo e i suoi compagni avevano stretto nella morsa Masciarelli. Alla fine, però erano scappati in tre, appunto Agostinacchio, Leone e Masciarelli. Poi in volata Agostinacchio è stato il più veloce.

Masciarelli, Leone e Agostinacchio… “in fuga” all’ultimo giro del tricolore U23
Masciarelli, Leone e Agostinacchio… “in fuga” all’ultimo giro del tricolore U23

Alla Beltrami 

Agostinacchio è già un grande della mtb, nel cross sta crescendo forte e non è un caso che il team Selle Italia-Guerciotti se lo sia assicurato sin dai tempi degli juniores. Ma anche per lui suonano le sirene della strada. Però è interessante capire perché suonano queste sirene. A quanto pare infatti non si tratta del “solito” passaggio.

«Le sirene della strada – spiega Agostinacchio – sono già suonate perché quest’anno correrò con il Team Beltrami. Però non abbandonerò del tutto la mountain bike: farò le gare più importanti del circuito internazionale. Devo ancora definire bene con la squadra il programma ma la direttrice è quella. Posso dire che sicuramente farò le prove di Coppa del mondo, quelle europee e i campionati italiani e chiaramente in tutto ciò ci sarà la strada.

«Ho fatto questa scelta, quella di spostarmi su strada intendo, perché il mio fine è quello di concentrarmi sul ciclocross in quanto ho visto che non c’è nessun vero italiano che si sta concentrando al momento su questa disciplina. Ed è una disciplina che mi affascina veramente. Voglio diventare uno specialista e per diventare uno specialista del cross in questo momento servono le grandi corse su strada. Volenti o nolenti è questa la via maestra, perché ti dà una gamba diversa. Voglio quindi fare la strada in preparazione all’inverno del cross».

«Perché ho scelto Beltrami? Perché ha investito sul ciclocross. Già quest’anno ha creato una squadra molto interessante con alcuni elementi di spicco come Federico Ceolin e mi allettava il fatto che investissero così tanto nel fuoristrada pur essendo un team professionistico.

«Mi possono far fare le gare su strada, senza pressioni, proprio perché sanno qual è il mio fine… che è anche il loro. È forse, anzi senza forse, la prima squadra in Italia che crede così tanto nella strada e nel fuoristrada e quindi questo mi ha convinto».

Guerciotti ride. Sul podio Leone, Agostinacchio e la famiglia del team giallo-nero
Guerciotti ride. Sul podio Leone, Agostinacchio e la famiglia del team giallo-nero

Crescita totale

Ecco dunque le idee chiare di Agostinacchio. Il valdostano è anche un ottimo scrittore. Ha un suo blog in cui racconta i pre e i post delle sue gare, fa considerazioni e forse anche da qui si capisce la sua sicurezza e la sua personalità nel parlare. 

«E’ qualcosa sulla quale ho lavorato tanto – spiega Filippo – perché fino all’anno scorso ero un ragazzo un po’ timido, introverso. Espormi sui social anche col mio canale Youtube, mi ha aiutato un sacco. Perché parlare così alla gente o davanti a una telecamera, mi ha aperto un mondo nuovo.

«Ci ho lavorato con il mio mental coach, Roberto Spedicato, che ringrazio. E’ ormai dagli italiani dello scorso anno di cross che mi aiuta. E’ giusto un anno che lavoriamo insieme e questo è il frutto del nostro lavoro. L’anno scorso ho fatto un “DFN” (ritiro, ndr) ai campionati italiani per un infortunio e quest’anno… eccomi qui».

Agostinacchio è un ottimo biker, da qui le sue doti tecniche (foto Instagram – @evigarbolinophotographer)
Agostinacchio è un ottimo biker, da qui le sue doti tecniche (foto Instagram – @evigarbolinophotographer)

Verso la strada

Per un atleta che nasce biker il passaggio su strada non è poi facile. Si presentano delle difficoltà, ma è del tutto normale. E anche in questo caso Agostinacchio non “cade dal pero”.

«Della strada – spiega – mi “spaventano” le distanze perché non ho mai fatto grandi chilometraggi o ore in tutta la mia carriera. Quest’anno per esempio ho fatto circa 12.000 chilometri in tutto, quindi sono consapevole che dovrò alzare, e tanto, il monte ore.

«E non è un caso che per fare questo passaggio abbia aspettato questa stagione. Prima infatti volevo  finire la scuola. Adesso che sono più libero posso sfruttare al meglio questa grandissima opportunità che mi dà il team Beltrami».

«Però in generale non sono spaventato… anzi. Al termine di questa stagione del cross vedremo come andranno le cose, perché io comunque tra cross e mtb sono due anni che non stacco davvero e un paio di settimane mi serviranno, anche mentalmente, per rifiatare. Poi vediamo, magari finisco la stagione del cross che sono ancora abbastanza fresco e posso pensare di tirare avanti per le prime corse professionistiche su strada».

Ford Focus ammiraglia Beltrami TSA - Tre Colli

Il Team Beltrami TSA – Tre Colli “viaggia” con Ford

22.04.2021
3 min
Salva

C’è una bella novità in casa Beltrami TSA-Tre Colli. E’ nata un’importante collaborazione con la concessionaria di Reggio Emilia Severi & Scorcioni: uno dei punti di riferimento nazionale più importanti per la vendita di macchine Ford.

Ford Focus come ammiraglie

Il Ford “store” reggiano fornirà difatti al Team Beltrami TSA-Tre Colli, e già da questa stagione, le nuove Ford Focus che diventeranno le ammiraglie della squadra riportandone ovviamente fedelmente i colori. L’intero parco auto messo a disposizione da Severi & Scorcioni sarà a disposizione del team fino a fine 2021 per sostenere al meglio la squadra nel corso delle competizioni sia italiane che internazionali, sia professionistiche che Under 23.

Ford Puma con i ragazzi del Team Beltrami TSA -Tre Colli
I ragazzi del Team Beltrami TSA – Tre Colli in visita da Severi & Scorcioni
Ford Puma con i ragazzi del Team Beltrami TSA -Tre Colli
I ragazzi del Team Beltrami TSA – Tre Colli in visita nella sede della Severi & Scorcioni

Sposato il progetto

Quella definita da entrambe le parti è certamente una collaborazione proficua. I corridori della formazione Continental hanno fatto visita alla sede principale della Severi & Scorcioni. Assieme ai ragazzi c’erano anche il team manager Stefano Chiari, i tecnici e i dirigenti della squadra. Alla riunione ha partecipato anche una figura storica del ciclismo reggiano come Giorgio Cimurri, figlio dell’indimenticato Giannetto, che ha collaborato attivamente al buon esito dell’accordo tra la squadra e l’azienda.
«Siamo molto orgogliosi di questa nuova partnership – ha dichiarato Stefano Chiari – stipulata con un’azienda del territorio che rappresenta storicamente un punto di riferimento per la comunità reggiana. Una realtà al tempo stesso dinamica e proiettata con slancio verso il futuro che ha voluto sposare e sostenere un progetto come il nostro, incentrato sulla crescita di giovani talenti da inserire gradualmente nel mondo del ciclismo professionistico».

Ford Focus
Da sinistra, Giorgio Cimurri, Stefano Chiari e Eugenio Severi

Ford Focus
Partendo da sinistra, Giorgio Cimurri, Stefano Chiari e Eugenio Severi con le ammiraglie Ford

Il riferimento Ford a Reggio Emilia

La concessionaria Severi & Scorcioni ha avviato la propria attività nel 1960, e rappresenta da molti anni il centro vendita Ford più importante nella regione. Il proprio punto di forza è l’organizzazione commerciale, valida e competitiva in un settore quello automobilistico sempre più esigente. L’obiettivo ambizioso è quello di diventare il centro Ford leader italiano.
«Il team Beltrami TSA-Tre Colli è una bellissima realtà, con un progetto solido e ben costruito a vantaggio dei giovani – ha invece dichiarato Giorgio Cimurri – una “squadra” abituata a lavorare sodo per puntare al successo. Questa partnership rappresenta una sinergia importante a favore dei valori più genuini che il ciclismo sa veicolare».

beltramitsa.it

fordseveriescorcioni.it

SH+ casco Shirocco

SH+ e Beltrami TSA si stringono la mano

27.02.2021
3 min
Salva

La stagione 2021 del Team Betrami TSA – Tre Colli si è aperta con una bella novità tecnica. Sarà infatti SH+ a fornire caschi e occhiali alla formazione Continental diretta in ammiraglia da Orlando Maini.
SH+ vanta un’esperienza di oltre quarant’anni nel mondo del ciclismo e dello sci e rivendica con orgoglio il fatto di essere un’azienda italiana, anzi cremonese, come ama spesso sottolineare il titolare Luca Poli.
Stiamo quindi parlando di un brand molto conosciuto fra gli appassionati di ciclismo.

SH+ torna fra i pro

La sponsorizzazione del Team Betrami TSA – Tre Colli non è una novità assoluta in quanto SH+ aveva già equipaggiato la squadra emiliana fin dalla sua nascita, avvenuta nel 2016. La partnership era terminata nel 2019.
Siamo quindi fronte ad una collaborazione che si rinnova e che permetterà a SH+ di tornare nel mondo del professionismo dopo solo un anno di assenza. Il Team Beltrami TSA – Tre Colli, in quanto formazione Continental, avrà l’opportunità di partecipare con i suoi giovani a numerose gare del calendario professionistico nazionale e internazionale, oltre alle più importanti competizioni italiane per Under 23.

SH+ casco Shirocco Beltrami TSA Tre Colli
Il casco Shirocco nei colori della squadra
SH+ casco Shirocco Beltrami TSA Tre Colli
Il casco Shirocco nei colori personalizzati per il Team Beltrami TSA – Tre Colli

Casco Shirocco

Il casco in dotazione al team è lo Shirocco, di cui vi avevamo già parlato.
Si tratta di un casco sviluppato attraverso numerosi test in galleria del vento per garantire la massima resa aerodinamica. Attenzione massima è stata naturalmente dedicata alla ricerca del comfort e della massima leggerezza senza però che questo potesse andare a scapito delle sicurezza.
Per il Team Beltrami TSA-Tre Colli è stato inoltre realizzato un modello con i colori della squadra: rosso con inserti giallo fluo e scritte bianche.

Occhiali RG5300

Per ciò che riguarda invece gli occhiali, la scelta è caduta sul modello RG5300, un occhiale pensato appositamente per gli amanti della velocità, per coloro che vogliono battere tutti i record, per i ciclisti e per i triatleti. L’occhiale è disponibile in 7 combinazione colore diversi per varie condizioni di luce e 100% Made in Italy.

Occhiali SH+ RG5300
Gli occhiali RG5300 completamente Made in Italy
Occhiali SH+ RG5300
Gli occhiali RG5300 completamente Made in Italy

Qualità per giovani atleti

«Siamo felici di ristabilire la partnership con SH+, che per anni è stata sempre attenta alle nostre esigenze, garantendoci prodotti di primissima qualità – le parole di Stefano Chiari, Team Manager della formazione emiliana – i ragazzi in queste settimane stanno già utilizzando caschi e occhiali, apprezzandone le qualità. Come ogni anno, cerchiamo di offrire loro il meglio sotto ogni punto di vista».
Luca Poli, Titolare di SH+, ha voluto aggiungere: «Per noi di SH+ è un immenso piacere poter essere nuovamente al fianco del Team Beltrami TSA-Tre Colli. Un team che ben si presenta nel panorama del ciclismo italiano, e per noi sarà un onore poter vedere i giovani talenti gareggiare in sicurezza con i prodotti SH+. Ci auguriamo che possa essere una stagione ricca di successi e soddisfazioni».

Ricordiamo che nel 2021 SH+ sarà accanto anche al team femminile Asd Born To Win attraverso la fornitura di caschi.

shplus.com