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Francesco Masciarelli: «Per Lorenzo inizia un’altra vita»

08.01.2023
3 min
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Lorenzo Masciarelli è in procinto di lasciare il ciclocross per passare alla strada. Il giovane abruzzese, è un classe 2003, vestirà i colori della Colpack-Ballan. Speranze e attenzioni su di lui non mancano. Con suo zio Francesco Masciarelli, che è anche il suo preparatore, cerchiamo di capire come si potrà trovare su strada Lorenzo. 

Francesco con suo nipote Lorenzo, figlio di Simone, pronto a passare alla Colpack-Ballan
Francesco con suo nipote Lorenzo, figlio di Simone, pronto a passare alla Colpack-Ballan

Dna da stradista

«Diciamo – spiega Francesco – che Lorenzo è stato sempre uno stradista e così è nato ciclisticamente. Il cross è arrivato perché volevamo diversificare da ragazzo, poi però è diventato un amore.

«Qualche tempo fa c’è stata l’opportunità di andare a fare il cross in Belgio e anche di fare qualche gara su strada alla Bingoal tramite Mario De Clercq. Però ha effettivamente corso poco proprio su strada e da secondo anno tra gli under 23 era importante che facesse una stagione intera e con costanza su strada».

Una stagione intera, costanza… Francesco Masciarelli parla indirettamente di volumi e di costanza di allenamenti e gare, perché alla fine i crossisti veri corrono e si allenano per sei, forse sette mesi l’anno. «E questo gli aveva di fatto precluso le stagioni su strada».

Lorenzo è un vero appassionato di cross, ma ormai era giunto ad un bivio
Lorenzo è un vero appassionato di cross, ma ormai era giunto ad un bivio

Uomo di fondo

Francesco ha detto che suo nipote ha un “motore da stradista”. Cosa voleva dire? 

«In generale – va avanti l’abruzzese – credo che Lorenzo abbia delle buone qualità. Le aveva sin da giovane, mostrando un bel motore negli allenamenti su strada. Adesso dovrebbe mostrarle anche su strada e in corsa, ma il fatto è che i tempi ormai sono un po’ accelerati per lui.

«Ha buone doti di fondo. Dopo 3 o 4 ore riesce ad esprimersi come nella prima, cosa non comune per molti crossisti. Insomma esce bene alla distanza… almeno in allenamento, perché poi la gara è un’altra cosa. Senza contare che lui ovviamente non ha grandi esperienze tattiche, si ritroverà a lottare col gruppo…».

Lorenzo Masciarelli impegnato lo scorso anno al Giro del Friuli con la nazionale
Lorenzo Masciarelli impegnato lo scorso anno al Giro del Friuli con la nazionale

Prendere il ritmo

E qui si apre il capitolo delle difficoltà per Lorenzo. Stare in gruppo, sapersi muovere nel vento, entrare nei giochi di squadra, spingere forte dopo tante ore…

«Questi – va avanti Francesco – di certo sono punti che non lo agevolano, ma io credo che le difficoltà maggiori per Lorenzo saranno quelle di amministrarsi nell’arco della stagione. Lui viene da periodizzazioni particolari, in cui corre molto. Spesso si ritroverà in periodi in cui non avrà gare. Allenamenti, gare, stacco… dovrà prenderci le misure e mentalizzarsi.

«Anche per questo mi aspetto che nei primi due o tre mesi vivrà un periodo di adattamento, magari sarà competitivo dall’estate. Di fatto andrà a fare un altro sport. Oggi si allena per 10-12 ore a settimana, passerà alle 20, anche 30 ore settimanali».

Francesco ancora non conosce il calendario del nipote. Lo seguirà da vicino, ma la palla passa a Fusi e ai tecnici della Colpack. 

«Andrà in ritiro quando ci sarà da correre e poi si allenerà a casa. Intanto però vuole finire la stagione del cross. E’ ancora concentrato su di questa, almeno fino all’italiano, poi spetterà alla Colpack-Ballan e al cittì Pontoni che lo vorrebbe in nazionale, decidere cosa fare. Una cosa è certa: la Colpack era un’occasione che non si poteva perdere, specie alla sua età».