Pennello, sapone e le parole giuste. Zanardi adesso è capitano

04.02.2022
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La maturazione di Silvia Zanardi è ben visibile. Non tanto per i risultati internazionali ottenuti che conosciamo tutti. E nemmeno tanto perché in ritiro lava in modo chirurgico la propria bici. Ma da quello che ci dice mentre lo fa e mentre si rivolge alle sue compagne della BePink.

La piacentina (in apertura nella foto Saccani), benché debba compiere ancora ventidue anni (il prossimo 3 marzo), parla sempre più da grande. Da riferimento per la squadra, ora che non ci sarà più una guida come è stata Silvia Valsecchi. D’altronde qualche giorno fa ce lo aveva detto Walter Zini quando ci aveva ospitato in ammiraglia che la Zanardi aveva acquisito maggior leadership e si sentiva più responsabilizzata su tanti aspetti. La crescita di una atleta passa, anzi parte, dai dettagli che vengono sempre più curati.

Alla scuola di Walter Zini, ogni atleta in ritiro tiene a posto da sé la sua bici: una grande scuola
Alla scuola di Walter Zini, ogni atleta in ritiro tiene a posto da sé la sua bici: una grande scuola

Bici senza ruote sul cavalletto, spray detergente, pennello in mano per sgrassare la catena e canna dell’acqua pronta all’uso. Facciamo compagnia alla campionessa d’Europa U23 e la ascoltiamo durante la pulizia del suo mezzo nel cortile della casa-ritiro.

Silvia abbiamo notato che dai già delle dritte da veterana. Come ti senti nel ruolo di capitana?

Non sono la più grande in squadra, però mi sento di essere quella più esperta in alcune cose. Quindi cerco di dare consigli. Anche se alcune delle mie compagne sono piccole e… monelle, non ho paura di rappresaglie da parte loro (lo dice ridendo mentre loro la osservano, ndr). Sanno che devono rigare dritto.

Silvia Zanardi, qui proprio con Zini, ha scelto di rimanere alla BePink per crescere nei giusti tempi
Silvia Zanardi, qui proprio con Zini, ha scelto di rimanere alla BePink per crescere nei giusti tempi
Che consigli dai alle tue compagne?

Questo ritiro ci serve per imparare ed insegnare alcuni aspetti che a me possono sembrare banali che invece non lo sono. Come ad esempio cambiarsi subito quando si torna dall’allenamento e non tenere troppo addosso i vestiti bagnati perché ci si può ammalare. Oppure in allenamento tirare poco ma ad un ritmo un po’ alto per evitare che quelle dietro si raffreddino visto che ancora non fa caldo. Non usare la catena storta oppure fare attenzione a quando si cambia rapporto. Proprio oggi una delle piccoline ha messo il 36 su uno strappetto e le è caduta la catena (sorride mentre lo dice alla diretta interessata, ndr). 

E’ vero che sei diventata maniaca dello stretching?

No, non esageriamo, però ci tengo che le mie compagne facciano le cose per bene. E’ molto importante, va fatto ogni giorno. Le sollecito a metterci impegno e costanza, come per tante altre cose.

In ritiro è Silvia a dare spesso il ritmo alle compagna (foto Saccani)
In ritiro è Silvia a dare spesso il ritmo alle compagna (foto Saccani)
E col cibo dai gli stessi consigli?

Sì, perché nessuna di noi è ancora seguita da una nutrizionista. E probabilmente dovremmo farlo per sapere cosa dobbiamo consumare. Stare attenti a cosa si mangia è fondamentale per fare un buon lavoro e avere un buon recupero. Ad esempio, se a colazione non mangi bene, ti viene fame subito durante l’allenamento e non è una buona cosa. Non è così che bisogna fare. Anch’io sono più brava…

Perché?

Ultimamente sto più attenta a tavola. Ho questo obiettivo. Al momento mi viene abbastanza facile, senza forzare. Mi sono data solo un giorno ogni sette/dieci per sgarrare. Magari con pizza o sushi e naturalmente col dolce (ride, ndr).

Tempo fa ci avevi detto che di solito ad inizio stagione fai un po’ fatica ad ingranare. Ti senti più avanti con la preparazione rispetto all’anno scorso nello stesso periodo?

Così così, abbiamo iniziato i lavori un po’ più tardi. Dopo la Champions League della pista ho fatto un breve periodo di riposo. Però mi sento comunque bene perché sono un filo più magra del solito in questo periodo dell’anno. Sento che vado meglio in salita e faccio meno fatica. In questa stagione voglio fare meglio dell’anno scorso.

Ecco la vittoria agli europei U23 di Trento, una delle perle del 2021 di Silvia Zanardi
Ecco la vittoria agli europei U23 di Trento, una delle perle del 2021 di Silvia Zanardi
Finora non hai fatto alcun ritiro con la nazionale.

Avevo parlato con Paolo (Sangalli, il nuovo cittì, ndr) e gli avevo detto che preferivo restare con la mia squadra per fare gruppo. Non si è offeso, anzi non mi ha dato l’obbligo di andare con loro e ha capito la mia scelta. Comunque ho sentito dire che ha cambiato il metodo di lavoro. E poi così anche Walter (Zini, ndr) poteva, giustamente, tenermi meglio sotto controllo qui in ritiro visto che sono ancora giovane. 

La consapevolezza di poter osare di più ce l’hai avuta dopo l’europeo di Trento?

Direi di no. Quella come ho già detto è stata una vittoria importante, ma colta tra noi U23. Un po’ di convinzione ce l’ho avuta cinque giorni prima dell’europeo alla quarta ed ultima tappa della Challenge by La Vuelta dove ho fatto quinta in volata. Nelle gare elite mi sottovalutavo. Ero sempre lì ad aspettare e poi… ciao. Ecco, ripensando bene adesso a quel giorno in Spagna, ho visto che fino agli ultimi 200 metri ero col primo gruppetto e non ho avuto la giusta cattiveria per azzardare di più. 

A Grenchen, l’ultima madison del 2021 con la compagna di squadra Matilde Vitillo (foto BePink)
A Grenchen, l’ultima madison del 2021 con la compagna di squadra Matilde Vitillo (foto BePink)
Silvia quest’anno cosa ti aspetti?

Ci tengo a fare bella figura a tanti appuntamenti. Di certo non all’inizio, perché sono ancora un po’ indietro. Un obiettivo sarà cercare di guadagnarmi la convocazione in nazionale, poi nel caso fare bene agli europei su pista, su strada o Giochi del Mediterraneo. Voglio fare ancora più esperienza con il mio team, disputando più gare su strada. E magari, memore degli insegnamenti dell’anno scorso, provare a rischiare ancora di più in corsa per non avere rimpianti. Da metà stagione in avanti sarò molto più competitiva e ci proverò tutte le volte che potrò.

BePink, due ore al piccolo trotto con Zanardi e le sue sorelle

02.02.2022
6 min
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Il sole splende su Sulzano. Il cielo terso ti consente di apprezzare le cime di Punta Val Mora e Corna Trentapassi. E’ una giornata ideale per fare trekking ma anche per pedalare. Sul selciato di Piazza 28 Maggio ci sono le ragazze della BePink che stanno facendo alcune foto. Sullo sfondo c’è il porticciolo dei traghetti che portano a Montisola, il caratteristico e piccolo comune in mezzo al Lago d’Iseo.

Proprio dal molo di Sulzano, tra giugno e luglio del 2016, partiva la Floating Piers, la audace passerella gialla galleggiante che si estendeva per qualche chilometro e che portò qui un milione e mezzo di visitatori.

In riva al lago, anche Mr Bike Cafe’ Imbarcadero Bar, da una parte bar e dall’altra negozio
In riva al lago, anche Mr Bike Cafe’ Imbarcadero Bar, da una parte bar e dall’altra negozio

Ritiro sul lago

Le dieci atlete hanno fatto qualche decina di metri fuori dalla Wake Surf House, la struttura ricettiva di tre piani affittata dalla squadra continental per il loro ritiro. Qua ci erano già state qualche settimana fa. Qua fanno vita di gruppo imparando a responsabilizzarsi ed autogestirsi nel miglior modo possibile.

Ad insegnare a loro tutto ciò ci sono Walter Zini e Sigrid Corneo, rispettivamente team manager e direttore sportivo, marito e moglie. I due tecnici nel frattempo sono intenti a parlare con una loro amica. E’ Silvia Valsecchi, ritirata a fine 2021, che ha approfittato di una settimana di ferie dal suo nuovo impiego in un negozio di bici di Lissone per fare una gradita visita alla sua ex squadra. 

Prima di partire, due passi sul pontile, in attesa che l’aria si scaldi
Prima di partire, due passi sul pontile, in attesa che l’aria si scaldi

Interviste e chilometri

Il programma del giorno della BePink prevede in mattinata un servizio con una tv locale, due ore di scarico in bici, pranzo, lavaggio delle bici, massaggi e briefing serale.

Nelle quarantotto ore successive dovranno fare molti più chilometri col nuovo abbigliamento. Le ragazze sono partite. Zini attende qualche minuto per alcune telefonate poi saliamo in ammiraglia con lui, mentre la Corneo va a fare la spesa per le ragazze insieme alla Valsecchi.

Anche nel 2022 la BePink correrà su bici De Rosa: una collaborazione ormai collaudata
Anche nel 2022 la BePink correrà su bici De Rosa: una collaborazione ormai collaudata

Aspettando il treno

La chiacchierata parte appena le bici lasciano il lago (in apertura foto BePink). «La nostra preparazione sta andando bene – racconta Zini mentre siamo in coda ad un passaggio a livello – ma potremmo fare meglio. Questo è l’ultimo dei tre mini-ritiri da cinque giorni l’uno che abbiamo fatto qui in Italia. Il 5 febbraio partiremo per la Spagna per correre e fare un ritiro anche laggiù. Staremo a Calpe all’AR Diamante Beach Hotel fino al 21. In mezzo disputeremo il 6 la Vuelta CV Feminas e poi dal 17 al 20 febbraio la Volta Comunitat Valenciana. Verranno giù tutte le ragazze, anche le tre straniere che qui non ci sono (la neozelandese Michaela Drummond, la ceca Marketa Hajkova e la slovacca Nora Jencusova, ndr). In base alla condizione delle ragazze, deciderò chi far correre».

La nuova maglia rimane (ovviamente) con base Pink, ma piuttosto diversa dal 2021
La nuova maglia rimane (ovviamente) con base Pink, ma piuttosto diversa dal 2021

Zanardi leader

Poco prima del ponte che collega Paratico a Sarnico riprendiamo le ragazze e le seguiamo. Davanti a fare l’andatura ci sono Zanardi e Vitillo, ma a turno le altre quattro coppie si succedono nei cambi a tirare.

Vanno via regolari, composte ed attente sia al traffico che alla segnaletica, anche se talvolta alle rotonde occorrerebbe maggiore cautela.

«Vedi – ci spiega Zini – in questa ampia rotatoria le prime sono passate un po’ troppo forte e quelle dietro si sono un po’ staccate. Per fortuna che in questo momento c’eravamo solo noi, però vedrai come si incavolerà la Zanna (Silvia Zanardi, ndr) perché il gruppo si è rotto…».

Partenza da Sulzano, Zini stabilisce la rotta: le ragazze ascoltano
Partenza da Sulzano, Zini stabilisce la rotta: le ragazze ascoltano

«Lei – prosegue Zini – ha acquisito molta leadership con le sue compagne su queste cose. Come per lo stretching. Il ciclista notoriamente è un po’ allergico a questi esercizi, ma ora che lei lo ha imparato in nazionale non ne può più fare a meno. Pure le altre ragazze stanno migliorando con il core stability. Anche se io non le lascio mai troppo tranquille perché poi si abituano male (ride, ndr). Stamattina appena sveglie e prima di fare colazione, ho chiesto loro di farmi qualche minuto di plank per vedere come reagiscono a certi imput».

Bene in sella

Sul lungolago verso Tavernola Bergamasca, dove è previsto il punto di ritorno, salutiamo Claudia Cretti che sta pedalando forte. Il gruppo della BePink gira attorno ad un incrocio ed inverte la rotta per tornare a Sulzano. Zini osserva le sue ragazze per vedere come pedalano.

«Cresta (Lara Crestanello, ndr) come va la nuova sella? Dimmi poi se dobbiamo cambiarla ancora o spostarla un po’. Zanna, tu invece non sei un po’ bassa con la sella?».

Si pedala costeggiando il lago di Iseo, con alcune puntate nell’entroterra per cercare la salita
Si pedala costeggiando il lago di Iseo, con alcune puntate nell’entroterra per cercare la salita

Il team manager si riavvicina a loro. «Mi raccomando ragazze, prima di rientrare vorrei che faceste uno strappo di un chilometro per tenere un po’ viva la gamba».

Occhi aperti

Lo faranno salendo verso Passo dei Tre Termini, posto circa 7,5 chilometri sopra Iseo. Un’ascesa di quasi 500 metri di dislivello molto allenante.

«Alle mie atlete – aggiunge Zini mentre ci descrive la strada che poi porta a Polaveno – ho sempre detto di prendere dei riferimenti geografici. Sia quando sono a casa loro sia quando sono in un posto nuovo per un ritiro o una corsa. E’ importante sia sapersi allenare al meglio, evitando magari zone troppo trafficate o pericolose. Sia in gara perché così te lo ricordi per la volta successiva che ci tornerai. Non bisogna andare in bici col paraocchi, altrimenti poi ti serve il gps anche per andare a prendere il giornale sotto casa. Anche su questo aspetto batto forte».

E dopo pranzo, preparativi per lo shooting fotografico con Vitillo e Zanardi (foto BePink)
E dopo pranzo, preparativi per lo shooting fotografico con Vitillo e Zanardi (foto BePink)

La bici a posto

Incrociamo una ciclista in maglia Canyon-Sram mentre mancano pochi minuti a Sulzano. «L’hai riconosciuta quella che ci ha appena salutato a tutto braccio? Era Alena Amialiusik, è stata una mia atleta nel 2013 al suo primo anno elite. E’ bielorussa ma ormai abita in questa zona da tanto tempo. Brava ragazza e forte».

Arriviamo sul selciato di Piazza 28 Maggio. Guardiamo il computerino della francese Jade Teolis che segna 56 chilometri in circa due ore di pedalata piuttosto tranquilla. Zini deve scappare per sbrigare una commissione di lavoro, ma prima di riaccendere il motore dell’ammiraglia dà le ultime disposizioni.

«Quando finite di mangiare – dice – ognuna di voi si laverà la propria bici. E’ giusto che impariate a prendervene cura anche quando siete in ritiro, poi perché domani abbiamo le foto ufficiali».

Il tempo di sentire alcune delle ragazze e siamo liberi anche noi.