Nimbl Feat: leggera e comoda, sviluppata dai pro’

30.03.2022
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La scarpa Feat di Nimbl nasce dall’esigenza di avere un prodotto leggero, comodo e che possa durare nel tempo. A tutte queste esigenze vanno poi aggiunte tutte quelle caratteristiche tecniche necessarie per avere una scarpa performante. 

«Il feedback degli atleti che lavorano con noi – ci dice Sara Verducci, responsabile della produzione di Nimbl – è stato fondamentale per lo sviluppo della scarpa Feat. Il confronto con loro è continuo e da quelle che sono le esigenze riportate noi costruiamo dei vari prototipi».

Le scarpe Nimbl Feat hanno un sistema di chiusura che prevede l’utilizzo di un solo rotore BOA
Le Nimbl Feat hanno un sistema di chiusura con un solo rotore BOA

Esigenze diverse

Una dei cambiamenti più grandi del modello Feat rispetto alle altre scarpe Nimbl è la chiusura. Al posto della chiusura classica con due rotori BOA è stata scelta una chiusura alternativa formata da un solo rotore posto nelle parte superiore.

«Questo è un esempio delle esigenze diverse dei corridori – continua Sara – alcuni degli atleti che corrono con i nostri prodotti preferiscono avere un rotore solo. La scelta è dovuta al fatto che il rotore posto nella parte inferiore del piede crea dei punti di pressioni che per qualcuno risultano scomodi».

La tomaia

Immaginiamo che un sistema di chiusura diverso abbia apportato anche delle differenze nel tipo di tomaia utilizzata.

«Esatto – riprende Sara -. La nostra tomaia è in microfibra, abbastanza spessa per gli standard, si parla di 1,1/1,2 millimetri. Il vero punto di forza della scarpa Feat è la rete con la quale è foderata, questo dettaglio ci permette di avere una maggiore rigidità senza però stringere il piede o forzarlo all’interno della scarpa. Anche nella parte del tallone, disegnato con una forma avvolge».

Il tallone è imbottito per evitare che il piede possa scalzare nelle fasi di spinta
Il tallone è imbottito per evitare che il piede possa scalzare nelle fasi di spinta

Il dettaglio della suola

«La suola è molto rigida – conclude – è un particolare importante per noi e per i nostri atleti. Per costruzione la suola deve dare sempre la massima resa sul pedale, per questo abbiamo scelto la “vaschetta”. Si tratta del tipo di forma data alla suola dove il carbonio sale esternamente avvolgendo il piede per evitare dispersioni della forza laterali. Feat è una scarpa incentrata sulla massimizzazione della spinta dalla gamba alla bici. Anche lo spessore della suola non è da trascurare, l’abbiamo scelta piuttosto sottile per avere una migliore sensibilità sul pedale».

Nimbl

Nimbl e il mondo dei pro’: un asset fondamentale

15.02.2022
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Una vera e propria nazionale. Anzi, meglio: uno squadrone internazionale che raggruppa trasversalmente la cifra “monstre” di 55 corridori WorldTour ed altri 10 appartenenti a squadre professional. Corridori e campioni del calibro di Vincenzo Nibali, Jonathan Milan, Matteo Sobrero, Greg Van Avermaet, Jakob Fuglsang, Dylan Groenewegen, Alberto Rui Costa, Sebastian Molano, Victor Campenaerts, Thomas de Gendt, Pavel Sivakov, Omar Fraile, Joe Dombrowski e Pierre Rolland: tutti accomunati quest’anno da un unico brand che proprio a tutti loro fornisce le scarpe. E questo brand, che è italianissimo, si chiama Nimbl.

Per capire meglio la crescita vertiginosa di questo nuovo marchio che si propone via web a livello internazionale – ma che ha cuore e soprattutto produzione artigianale nelle Marche – abbiamo approfittato di una visita in azienda, a Porto Sant’Elpidio nel pieno distretto mondiale della calzatura di qualità, per scambiare quattro chiacchiere con uno degli artefici del progetto: Francesco Sergio, che di Nimbl è socio e operativamente il responsabile del marketing.

Ecco gli atleti che correranno nel 2022 con le scarpe Nimbl
Ecco gli atleti che correranno nel 2022 con le scarpe Nimbl
Allora Francesco, l’impatto di Nimbl nel mondo dei professionisti è stato davvero dirompente…

Sì, è così. E siamo davvero entusiasti di quanto raccolto in queste prime settimane di corse. Vittorie importanti e riscontri molto positivi da parte dei corridori non sono mancati. Ed entrambe le cose ci danno estrema fiducia per il futuro. Un futuro, quello dei prossimi mesi, che abbiamo già disegnato e che sarà caratterizzato da lanci di prodotto estremamente interessanti e qualitativamente molto importanti. Così come nello spirito di Nimbl.

Raccontaci come è nato il progetto Nimbl

Nimbl nasce appena nel 2018. Ad una cena con il mio attuale socio olandese Robert. Entrambi eravamo alla ricerca di uno stimolo imprenditoriale nuovo, di un progetto dal respiro internazionale che si potesse fondare su un’estrema qualità del prodotto e su dinamiche di marketing che potessero farlo letteralmente decollare. Da quella idea siamo arrivati ad esplorare il settore delle calzature tecniche per il ciclismo e successivamente abbiamo individuato una piccola eccellenza produttiva italiana – quella rappresentata da Luigino Verducci – che abbiamo acquisito.

Punto imprescindibile l’artigianalità del prodotto

Questo è esattamente un punto cruciale dell’attività di Nimbl. Tutto parte dalla assoluta artigianalità nel processo produttivo delle nostre scarpe per il ciclismo. I migliori materiali oggi in circolazione sul mercato sono assemblati a mano presso i nostri due stabilimenti di Porto Sant’Elpidio: nel fermano e nel cuore del distretto mondiale della calzatura di qualità. Da poche settimane abbiamo attivato anche una nostra linea interna per la realizzazione delle suole in fibra di carbonio, così da essere indipendenti ed al tempo stesso poter sviluppare sempre più i nostri progetti. Siamo partner BOA, e moltissimi corridori professionisti con i quali collaboriamo sono già venuti a trovarci in sede… Così è stato per Vincenzo Nibali, ad esempio, oppure per Greg Van Avermaet o Jonathan Milan. Ad attenderli hanno trovato Luigino Verducci che ha realizzato per loro il calco in gesso per loro scarpe personalizzate. Uno spettacolo.

A sinistra Francesco Sergio e a destra Luigino Verducci: motori potenti della realtà Nimbl
A sinistra Sergio e a destra Verducci: motori della realtà Nimbl
E per il futuro, cosa “bolle in pentola”?

Presto arriveremo a presentare (a proposito, le nostre calzature Nimbl le potete acquistare anche online…) alcuni modelli di calzature che per rapporto peso/rigidità saranno davvero uniche sul mercato. Le abbiamo già pronte, le stiamo testando a fondo. Anche sotto questo aspetto, il rapporto privilegiato che abbiamo in essere con questo nutrito e qualificato gruppo di professionisti ci gioca estremamente a favore.

Nimbl

Un giorno nel vento con Nibali e Wilier studiando le crono

20.01.2022
7 min
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Un pomeriggio in galleria del vento, come non gli accadeva da tempo. Nei due anni scorsi, il lavoro sulla bici da crono si svolse in pista. Perciò venerdì scorso Vincenzo Nibali ha varcato i portoni del Newton Lab di Milano per dei test richiesti dalla squadra e da alcuni sponsor tecnici. Wilier Triestina con un prototipo. Limar per il casco. Giordana per i body. Nimbl per le scarpe. Con lui c’era anche De La Cruz, che ha cominciato di mattina e aveva di fronte interventi più importanti, tanto da aver sforato sui tempi.

«Sul fronte della posizione – conferma lo Squalo – sono messo bene, ho un bel Cx. Magari abbiamo anche ripetuto cose che per me direttamente non sarebbero state necessarie, ma se i feedback ti arrivano da un corridore esperto, per ricaduta sono utili a tutto il resto della squadra».

E allora andiamo a vedere con il campione siciliano su cosa si è lavorato nel pomeriggio contro il vento, con un collegamento dalla Spagna dove l’Astana Qazaqstan Team sta svolgendo il secondo ritiro e dove Vincenzo stesso resterà fino alla Vuelta Valenciana del 2 febbraio da cui partirà la sua stagione. La sensazione percepita è di ritrovato entusiasmo. Mentre parliamo Velasco è nel balcone della stanza a prendere il sole, si intuisce un pomeriggio molto luminoso.

La posizione delle mani è soggettiva, ma incide molto sul Cx (foto Astana Qazaqstan)
La posizione delle mani è soggettiva, ma incide molto sul Cx (foto Astana Qazaqstan)
Si è lavorato sulla bici da crono?

Su tutto il comparto, diciamo: dalla bici all’abbigliamento, passando per il casco. Abbiamo fatto due sessioni. In quella del mattino c’è stato De la Cruz, poi è toccato a me. Sono arrivato alle 13, ma ho cominciato leggermente più tardi per dar modo a David di concludere i suoi test.

Come è fatta la Wilier da crono?

E’ completamente nuova e non ho portato le misure dello scorso anno, perché non ho fatto prove in galleria del vento e non ho apportato variazioni alla mia posizione di sempre. La bici nuova è un prototipo da confermare, che a quanto dicono verrà fuori per il Giro d’Italia. Il telaio cambia e dovrebbe essere più leggero di 200 grammi. Il manubrio e le protesi saranno molto simile a quelli del 2021.

Durante il test sulla nuova Wilier, Nibali ha provato anche i copriscarpe (foto Astana Qazaqstan)
Durante il test, Nibali ha provato anche i copriscarpe (foto Astana Qazaqstan)
Come sono fatti?

Abbiamo montato delle protesi stampate che sono già nel catalogo di Wilier. Per usarle ho dovuto cambiare leggermente l’angolo di apertura delle braccia. Ci sono misure standard e volendo si possono personalizzare, ma io mi sono trovato benissimo con quelle che mi hanno proposto. La posizione delle mani è un punto cruciale…

Spiega…

Dipende da come ti trovi e da come impugni le protesi. Se ci fate caso, Ganna tiene le mani orizzontali, quasi aggrappato. Io le afferro dai lati, ma c’è stato un periodo in cui intrecciavo le mani sopra. Fra manubrio e casco si può lavorare tanto.

Come è fatto il casco Limar che hai provato?

Non è un casco a coda tronca, né lunga. Diciamo che è una via di mezzo. La coda corta, che va tanto di moda, è molto buona con il vento laterale. Quella lunga è veloce, ma ti costringe a una posizione perfetta, perché se abbassi la testa, la coda si solleva e ti frena. La soluzione di Limar per il 2022 è un casco di forma tondeggiante, che copre anche di più le spalle, riducendo le turbolenze di quella zona.

Parlando con Cattaneo e poi con Malori si è discusso della posizione da crono: se debba essere scomoda o confortevole…

La bici da crono non è mai comodissima. Quando si va in cerca della posizione migliore, si determina la migliore e quanto più riesci ad avvicinarti, maggiore sarà il guadagno. Per questo la differenza spesso la fa quanto usi la bici da crono. Oggi ad esempio (ieri per chi legge, ndr) abbiamo fatto tutti tre ore solo con la bici da crono.

Sul fronte dei body che cosa hai provato?

Diversi tipi, io credo di averne provati quattro. Semiforato, con le righe, con le palline, plastificato… Varie prove per valutare la vestibilità e ad esempio il taglio del collo, dove rischiano di formarsi delle pieghe, soprattutto se uno non ha le spalle larghissime, in cui si infila l’aria offrendo resistenza. Anche Giordana ha raccolto tutti i dati, li elaboreranno e alla fine si determinerà la soluzione più redditizia.

Sul fronte delle scarpe avete provato qualcosa?

Sì, ho usato dei copriscarpe, ma con Nimbl c’è un progetto per realizzare delle scarpe da crono speciali in carbonio. Loro hanno già una bella esperienza vincente in pista e quando saranno pronte, potrei anche non usare il copriscarpe.

Come ti trovi ad avere le scarpe su misura?

Sono molto leggere e performanti. Hanno fatto un calco del mio piede e su quella base hanno costruito una scarpa che ne asseconda le forme, le eventuali irregolarità. Le mie scarpe sono comode solo per me insomma (ride, ndr), qualcun altro potrebbe trovarle scomode, ma solo perché il mio piede… ce l’ho solo io. Sono come un guanto che asseconda alla perfezione la forma. Vengono fatte completamente in Italia, il valore non si discute.

Quanto peserà la crono nel tuo 2022?

E’ molto importante, è sempre stata l’ago della bilancia. Oggi magari non sono più lunghe come prima e forse proprio per questo la cura dei materiali è ancora più importante. Se risparmi un secondo a chilometro, è già tanto. Alla fine di una corsa, 30 secondi possono fare la differenza.

Il flusso d’aria mette alla prova l’efficienza del casco (foto Astana Qazaqstan)
Il flusso d’aria mette alla prova l’efficienza del casco (foto Astana Qazaqstan)
Passiamo per un attimo alle bici da strada: al Bahrain usavi la Reacto per le classiche e la Scultura in montagna…

Qui la situazione è simile, nel senso che abbiamo la Filante che è la più veloce e la Wilier 0 Slr che si presta di più per la salita. Io penso che userò più spesso la Filante, ma siccome gli angoli dei telai sono pressoché identici, magari prima di un tappone di montagna la 0 Slr è più prestante.

Soddisfatto di questi test?

Molto. La prova serviva soprattutto per i materiali e il fatto che sia stata la squadra a richiederla e non una mia esigenza dimostra che ci tengono e stanno investendo. Un bel modo di cominciare.

Nimbl Ultimate, il top di gamma Made in Italy

07.12.2021
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Unite prestazioni elevate e Made in Italy, il risultato sono le Nimbl Ultimate. Le scarpe prodotte e realizzate interamente a mano in Italia, sono il top di gamma dell’azienda marchigiana. Con questo modello il lusso e la performance vanno di pari passo.

L’ago della bilancia si ferma a 200g. Il telaio in carbonio monoscocca è combinato alla tomaia in microfibra ad alta densità. Dagli appassionati ai campioni del mondo, questa scarpa fornisce un supporto premium a chi cerca qualità e comfort in un solo prodotto. 

La chiusura è il BOA® Fit System che garantisce facilità e rapidità nella regolazione
La chiusura è il BOA® Fit System che garantisce facilità e rapidità nella regolazione

Struttura e prestazioni

Tutte le scarpe proposte nel catalogo Nimbl sono di altissima qualità, con le Ultimate il livello è davvero al top. «La differenza con la Exceed è il peso di 15g in meno – spiega Francesco Sergio, Sport Marketing di Nimbl –  mentre è stato aggiunto il nasello per dare una protezione in più alla parte anteriore. Siamo riusciti a ridimensionare la microfilbra nella parte superiore della scarpa per ricavare la leggerezza necessaria senza alterarne le prestazioni».

La rigidità extra del telaio in fibra di carbonio monoscocca a “vassoio”, è interamente realizzato a mano. Questa tecnologia infatti consente un supporto ottimale di tutto il piede. Inoltre questa tipologia di suola fornisce una rigidità superiore per massimizzare il trasferimento di potenza e l’efficienza della pedalata mantenendo il peso a livelli di riferimento. Il sistema di chisura è il BOA® Fit System che consente una distribuzione uniforme della pressione intorno al piede, per un comfort ottimale. 

Il telaio è interamente realizzato a mano ed è adattabile su misura
Il telaio è interamente realizzato a mano ed è adattabile su misura

Qualità artigianale 

Tutte le scarpe Nimbl sono realizzate a mano in Italia nello stabilimento di Porto Sant’Elpidio (Macerata), cuore del più noto distretto della calzatura al mondo. I prodotti sono tecnici ed esclusivi, la durata e il comfort sono raggiunti dalla scelta senza compromessi dei materiali e da un design ricercato. «Tutte le scarpe le facciamo noi al cento per cento – dice Francesco Sergio – abbiamo dei microstampi, che usiamo a seconda delle esigenze e possiamo modificarli. Perché ogni ciclista ha le sue esigenze. É giusto che una scarpa di questo livello abbia la possibilità di essere personalizzata ed essere realizzata ad hoc». 

La suola a “vassoio” offre un ottimo trasferimento di potenza
La suola a “vassoio” offre un ottimo trasferimento di potenza

I campioni scelgono Ultimate

Le Nimbl Ultimate sono scarpe collaudate in gara. Nell’ultimo anno i corridori del World Tour, insieme ai campioni del mondo di pista, hanno sottoposto le scarpe ai test pratici più impegnativi negli eventi ciclistici più importanti del panorama mondiale. Molti professionisti hanno scelto questo modello, tra loro si possono leggere nomi del calibro di: Greg Van Avermaet, Joe Dombrowski, Bob Jungels, Bryan Coquard, Niccolò Bonifazio, Eros Capecchi, Rick Zabel e molti altri. 

Il prezzo consultabile sul sito online è di 499 euro ed è disponibile in colorazione nera o bianca

Nimbl

Nimbl cresce e si affida al sistema di chiusura BOA

01.10.2021
3 min
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Da oggi, primo ottobre, tutte le calzature Nimbl verranno equipaggiate con i rotori BOA. La notizia era nell’aria, ma l’ufficialità doveva necessariamente rispettare una precisa scadenza imposta da BOA stessa. I modelli Nimbl Ultimate, Exceed, e Feat (eccezion fatta per la calzatura con i lacci Air e quella – originalissima – Expect dedicata alla pista) sono adesso ancora più esclusive ed affidabili potendo contare sul sistema di chiusura più riconosciuto nel settore. Rapido, leggero e preciso. Il BOA Fit System è stato progettato per fornire prestazioni eccellenti in qualsiasi condizione atmosferica. La nuova piattaforma BOA caratterizzata dal rotore Li2 presenta un design dalle linee essenziali. Ed è in grado al contempo di offrire un serraggio e una resistenza agli urti davvero senza precedenti.

Il rotore regola ottimamente la tensione, solo dove è necessaria. Questo avviene con una maggiore velocità e senza sforzi. Il risultato è un controllo ottimale della calzata in tutte le zone del piede. Piede che viene completamente avvolto senza punti di pressione.

Calzature fatte a mano in Italia

Il progetto Nimbl procede dunque spedito, e questo abbinamento con BOA è una palese testimonianza di quanto i passi vengano fatti nella giusta direzione. Il vertice aziendale del brand è di competenza di due ex manager Cervèlo, mentre vale la pena ricordare che tutte le scarpe della collezione vengono rigorosamente realizzate a mano in Italia sotto la supervisione di un vero e proprio maestro nel settore: Luigino Verducci. Il noto artigiano opera presso lo stabilimento di Porto Sant’Elpidio (Macerata), cuore del più noto distretto della calzatura al mondo.

L’obiettivo di Nimbl è molto ambizioso: disegnare e realizzare scarpe da ciclismo di alta qualità ed alte prestazioni, ma che siano al tempo stesso estremamente durevoli. Altro dogma di queste calzature è garantire una calzata ed un trasferimento di potenza in grado di superare le aspettative di tutti i ciclisti. Una realizzazione tutta organizzata e svolta “in casa”, dal telaio in fibra di carbonio fino alla tomaia, contando su un’attenta lavorazione artigianale che permette di tenere sotto controllo l’intero processo produttivo.

Comfort e prestazioni

Una delle caratteristiche principali di queste scarpe è la suola in carbonio a forma di “vassoio”. Si tratta di un vero e proprio guscio, estremamente sottile e rigido che fornisce un trasferimento di potenza davvero rilevante, in grado di mantenere i piedi sempre nella posizione ottimale. E poi la qualità delle microfibre utilizzate. Una garanzia per quanto riguarda altri due obiettivi fondamentali che Nimbl, ovvero quelli del comfort e della durevolezza. Senza dimenticare poi che Nimbl è un marchio “race proven”.

Sono difatti moltissimi i corridori in gruppo – di team WorldTour e non solo – che si sono affidati alla qualità di questo Nimbl. Atleti del calibro di Greg Van Avermaet, Joe Dombrowski, Bob Jungels, Bryan Coquard, Niccolò Bonifazio, Eros Capecchi, Rick Zabel, Aurelien Paret-Peintre e molti altri… La loro esperienza ha letteralmente sottoposto Nimbl a dei severissimi test sulle strade del ciclismo mondiale. Un banco di prova severissimo ma estremamente prezioso per lo sviluppo e l’evoluzione dei modelli che verranno.


Nimbl

Nimbl Air, un mix tra eleganza e performance

01.07.2021
4 min
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Gli scarpini Air della start up italiana Nimbl, realizzati 100% nelle Marche, sono talmente raffinati che a prima vista sembrano essere realizzati per completare un abito elegante…

I lacci piacciono

A differenza degli altri modelli Nimbl, le Air si chiudono con i lacci, e questa caratteristica ha ricevuto un gradito riscontro da parte di alcuni corridori professionisti che le calzano sia in corsa che in allenamento.

Tomaia in microfibra e fori divisi in tre blocchi per ottenere la massima traspirabilità
Tomaia in microfibra e fori divisi in tre blocchi per ottenere la massima traspirabilità

Leggerezza e aerodinamica

“In tutta onestà – ci racconta Francesco Sergio, Sport Marketing Manager del brand – per quanto riguarda questo specifico modello di calzature non ci aspettavamo un riscontro così elevato. Abbiamo pensato e poi messo in produzione questo paio di scarpe top di gamma per il ciclismo per differenziarci rispetto a quei modelli che già prevediamo con la tradizionale chiusura a rotore. Sembrerà strano, ma le Air sono in assoluto anche il modello più aerodinamico e al tempo stesso più leggero della nostra gamma: appena 190 grammi nella misura 43.”

Nimbl Air con lacci ricoperti di cera al fine di ottenere la giusta regolazione nella chiusura
Nimbl Air con lacci ricoperti di cera al fine di ottenere la giusta regolazione nella chiusura

Scelti dai professionisti

Entrando tecnicamente nello specifico, la tomaia è realizzata in microfibra e presenta tre blocchi laterali di piccoli fori, disposti in modo sobrio ed elegante, che consentono al piede di rimanere fresco e ben ossigenato.

“La nostra filosofia – prosegue Sergio – è quella di non comprimere troppo il piede all’interno degli scarpini. E questo è anche il motivo per cui, in modo particolare d’estate, le nostre calzature tecniche non si surriscaldano eccessivamente. Il modello Air è scelto da professionisti come Heinrich Haussler, in forza alla Bahrain Victorious, Matthias Brandle, Rick Zabel della Israel Start-Up Nation e ultimamente anche da Pierre Rolland: il corridore francese del team B&B Hotels p/b KTM che proprio con le nostre Air ai piedi è attualmente in corsa al Tour de France. Vale poi la pena aggiungere che questo modello è si leggero, ma è anche molto gradito per gli allenamenti invernali. Basti pensare che Greg Van Avermaet, nostro testimonial, li utilizza solo ed esclusivamente con il puntale quando si allena con le basse temperature…”.

Parte posteriore nei pressi del tallone, degli Air dove si vede la cucitura della tomaia
Parte posteriore nei pressi del tallone, degli Air dove si vede la cucitura della tomaia

Presenti alle olimpiadi

La suola delle Nimbl Air è realizzata in fibra di carbonio ed offre un’eccellente trasmissione di potenza sui pedali grazie alla particolare struttura contenitiva “a barchetta”. Inoltre, e come già anticipato, la chiusura con i lacci sembra essere particolarmente gradita dai corridori che le utilizzano, nonostante in corsa non esista la possibilità di effettuare micro regolazioni… Proprio i lacci sono ricoperti di una particolare cera, motivo per cui una volta stretti ed annodati gli stessi non si allenteranno più.

Suola in carbonio degli scarpini Air NImbl realizzata a “barchetta”
Suola in carbonio degli scarpini Air NImbl realizzata a “barchetta”

Importante poi mettere in evidenza che il modello Nimbl Air sarà in corsa su pista anche alle prossime Olimpiadi di Tokyo. Alcune nazionali si affidano difatti da tempo a Nimbl per così poter beneficiare di un supporto sicuro in termini di comfort e prestazioni.

“Gli Air non lo consideriamo il nostro modello top di gamma – conclude Francesco Sergio – e questo per il semplice motivo che tutti i nostri prodotti artigianali sono di eccellente qualità: non esiste difatti uno scarpino migliore di altri, ma soltanto un modello che si adatta meglio alle caratteristiche individuali di ciascun specifico atleta.”

Il prezzo consigliato al pubblico degli scarpini Nimbl Air – che sono acquistabili solo ed esclusivamente online – è di 399 euro.

nimbl.cc

Capecchi, cosa puoi dirci dei tuoi scarpini Nimbl?

08.05.2021
4 min
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Nimbl è un’azienda artigianale italiana che produce scarpini per ciclismo su strada. Ha sede nel distretto calzaturiero delle Marche e già questo basterebbe per raccontare la passione e i contenuti che riassumono. La sua particolarità più bella è appunto quella di realizzare scarpini a mano. In versione standard, oppure fatti su misura laddove ce ne fosse bisogno.

Corridori entusiasti

«Il rapporto con i corridori – dice Francesco Sergio, Sport Marketing dell’azienda – si basa sulla fiducia. Abbiamo capito che apprezzano molto il nostro metodo di lavoro. Lo dimostrano anche i fatti, chi pedala con i nostri scarpini gode di molti vantaggi. Sono realizzati completamente a mano e non sono il prodotto di lavorazione industriale. Questo significa che non possiamo produrne una quantità troppo elevata. A goderne però è la qualità – continua – perché noi offriamo un prodotto che è stato realizzato con passione, impegno e dedizione. Ecco perché i corridori si dimostrano entusiasti. Se c’è la necessità di fare uno scarpino su misura fissiamo un appuntamento. Ci incontriamo di solito in laboratorio, ma va bene anche in una corsa. Prendiamo le misure necessarie per la realizzazione. E’ un metodo di lavoro che trasmette fiducia».

Gli scarpini Nimbl sono realizzati in microfibra
Gli scarpini Nimbl sono realizzati in microfibra

Mastro Verducci

Parole importanti arrivano da Luigino Verducci, specializzato nella produzione di scarpini di ciclismo da ormai 10 anni

«Ci sono tanti dettagli che vengono esclusi dalla produzione industriale degli scarpini – racconta Verducci – per un corridore che ambisce a ottenere grandi risultati penso che sia importante pedalare in comodità. I nostri scarpini sono realizzati in microfibra. Inizia tutto da una preforma, una vaschetta che bisogna lavorare a mano, da cui viene realizzata una tomaia a sacchetto, cioè sagomata sulla forma del piede. Questo è possibile solo con lavoro artigianale. La nostra filosofia non prevede una collaborazione con i team. Puntiamo sui singoli perché riteniamo scorretto che chi non si trovi bene con i nostri scarpini debba utilizzarli per forza. Pensateci così facendo ci creeremmo un nemico, non è così? Noi vogliamo che gli atleti – continua – si trovino bene e siano contenti del nostro operato. Le qualità principali dei nostri scarpini? Rigidità, leggerezza e trasmissione di potenza. La suola è in carbonio, sottile e al tempo stesso molto resistente. Possiamo ritenerci solo che soddisfatti dei nostri risultati».

La suola è in carbonio, la tomaia è morbidissima
La suola è in carbonio, la tomaia è morbidissima

E Capecchi cosa dice?

Per approfondire il discorso ci siamo rivolti anche ad Eros Capecchi, esperto corridore del team Barhain Victorius, che è ben felice di correre con scarpini Nimbl.

Come è nato il rapporto con Nimbl?

E’ nato l’anno scorso, vedevo alcuni corridori del mio team che utilizzavano gli scarpini Nimbl. Mi sono incuriosito, ho chiesto informazioni e mi sono fatto avanti. Ho parlato con Francesco Sergio e tramite una videochiamata ci siamo accordati.

Quali corridori utilizzavano gli scarpini?

Heinrich Haussler e Marcel Sieberg. Ho chiesto informazioni a loro, così è nata la mia curiosità.

Il tallone è fra i punti nevralgici: si può personalizzare
Il tallone è fra i punti nevralgici: si può personalizzare
Le tue prime impressioni come sono state?

Soddisfacenti. Devo dire mi sono trovato subito bene. Ho avvertito immediatamente la calzata molto confortevole. La caratteristica principale che stimo degli scarpini è la rigidità equilibrata.

Che differenza c’è tra gli scarpini artigianali e quelli commerciali?

Il prezzo non cambia moltissimo. Io personalmente ho ricevuto un trattamento straordinario. Inoltre posso modificare gli scarpini a mio piacimento, loro sono sempre disponibili per fare qualsiasi modifica che io ritenga opportuna. Personalmente ho notato differenze particolari nel comfort, questo è dovuto all’alta qualità dei materiali con cui gli scarpini sono realizzati.